RIASSUNTO DI STORIA LE POPOLAZIONI INDIGENE Le popolazioni indigene dell’America Meridionale sono state sterminate dalle guerre e dalle malattie portate dai conquistadores spagnoli e portoghesi, spinti dalla ricerca di ricchezze (oro e argento) all’inizio del XVI secolo. Le ingiustizie subite dal Indios vennero denunciate in Europa da frati francescani, gesuiti e domenicani che lavoravano come missionari in Sud America, come il domenicano spagnolo Bartolomeo De Las Casas. Inoltre, gli indigeni dell’Africa venivano catturati da schiavisti europei, che poi li portavano in America per farli lavorare come schiavi nelle piantagioni di cotone e tabacco. Questo commercio di schiavi venne detto triangolare, perché le navi disegnavano un triangolo immaginario nell’Oceano Atlantico, tra Europa, Africa e America. LA DIVISIONE DEL MONDO TRA SPAGNOLI E PORTOGHESI A capo dei conquistadores che conquistarono l’impero degli Aztechi, in Messico, nel 1519, c’era Hernan Cortes, che fece rapire e uccidere l’imperatore azteco Montezuma II. Più tardi, nel 1531, i conquistadores guidati da Francisco Pizarro conquistarono l’impero degli Incas, in Perù. Inoltre, gli Spagnoli conquistarono anche le Filippine, in Asia. Nel XVI secolo, dunque, il Mondo era diviso in due parti dalla raya, una linea immaginaria che divideva i territori dei Portoghesi, ad Est (Brasile e Africa) da quelli Spagnoli, ad Ovest (America Meridionale). Questa divisione venne decisa con il Trattato di Tordesillas, nel 1494. NUOVE POTENZE COLONIALI A partire dal secolo XVII, altri Stati europei, come l’Olanda, l’Inghilterra, la Francia, formarono delle flotte potentissime e conquistarono nuovi territori, e molti di quelli che prima appartenevano alla Spagna e al Portogallo. L’Inghilterra, in particolare, conquistò vaste aree del Nord America e l’India, togliendole prima a Spagnoli e Portoghesi, poi ad Olandesi e Francesi. Per questo, l’Inghilterra divenne, nei secoli XVII e XVIII, la potenza marittima più forte del Mondo.