Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell’aderenza e l’equazione generale del moto Dall’equazione generale del moto alle caratteristiche di moto Sistemi di trazione e motori di trazione Trazione ferroviaria: studio di una fase completa di moto Trazione stradale: studio di una fase completa di moto La frenatura in ferrovia e su strada Legislazione e Normativa Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade Andamento planimetrico di un tracciato stradale: 1) elementi del tracciato planimetrico, rettifili e curve circolari, pendenza trasversale in curva, curve a raggio variabile 2) allargamento in curva e diagramma di velocità Distanze di visibilità e andamento altimetrico di un tracciato stradale Volume del solido stradale: metodi di calcolo Fondamenti di infrastrutture viarie SISTEMI DI TRAZIONE E MOTORI DI TRAZIONE Un sistema di trazione in generale fa riferimento al tipo di motore di trazione utilizzato o dal veicolo stradale o dal mezzo di trazione ferroviario. In realtà i diversi sistemi di trazione possono essere associati alle diverse infrastruttura di trasporto. Inizialmente in ferrovia la trazione a vapore era la sola utilizzata, successivamente si utilizzò anche la trazione elettrica, diesel e dieselelettrica. La sola trazione elettrica richiede impianti di alimentazione (sottostazioni e linea aerea). Quando invece l’energia è prodotta a bordo del mezzo di trazione si parla di trazione diesel-elettrica. La trazione stradale utilizza motori a combustione interna (a benzina, a gasolio, a benzina-GPL e a benzina-metano); recentemente vengono anche utilizzati motori ibridi (a combustione interna-elettrici) e motori innovativi (elettrici, ad idrogeno, ecc.). Sistemi di trazione e motori di trazione SISTEMI DI TRAZIONE Con riferimento al tipo d’infrastruttura distinguiamo la trazione ferroviaria dalla trazione stradale. Infrastruttura ferroviaria Se la trazione ferroviaria é legata ad una fonte energetica secondaria (elettricità che in quanto tale deve essere prodotta in centrali idroelettriche, termoelettriche, a gas, a carbone, nucleari), si parla di trazione elettrica. Sono quindi necessari: linee di trasporto dell’energia elettrica ad alta tensione dalle centrali elettriche agli impianti di trasformazione (della tensione) e di conversione (della corrente o della frequenza) e linee aeree di captazione per alimentare i mezzi di trazione. Se invece la trazione ferroviaria è legata ad una fonte energetica primaria si parla di trazione a vapore (se la fonte energetica è il carbone), trazione diesel o diesel-elettrica (se la fonte energetica è il gasolio). Infrastruttura stradale Solitamente la trazione stradale è legata ad una fonte energetica primaria (benzina o gasolio, ma anche GPL e metano). In alcuni casi tranvie e filovie urbane in sede promiscua la trazione stradale è legata ad una fonte energetica secondaria e quindi, come per le ferrovie, è necessario disporre di specifici impianti elettrici fissi. Sistemi di trazione e motori di trazione MOTORI DI TRAZIONE Si definisce motore ideale per la trazione trazione un motore a potenza costante. La potenza meccanica P del motore ideale di trazione alle ruote è data da: P [kW ] = Ft [kN] x v [m/sec] L‘andamento quindi della caratteristica meccanica del motore ideale, in una rappresentazione F(v), è quello tipico di un’iperbole equilatera. Il motore ideale per la trazione è tale in quanto il motore si autoregola (cioè ha un comportamento stabile): • alle basse velocità infatti è richiesto il massimo sforzo di trazione; • all’aumentare della velocità lo sforzo di trazione richiesto deve diminuire. Quindi la sua caratteristica meccanica è solo teorica. Le caratteristiche meccaniche dei motori di trazione reali si avvicinano a tre caratteristiche meccaniche teoriche tipo: • “potenza costante”: motori elettrici monofasi (sia corrente continua che a corrente alternata) e motori a vapore. • “velocità costante”: motori elettrici trifasi (a corrente alternata) • “coppia costante”: motori endotermici (a benzina o diesel) Pertanto solo i motori la cui caratteristica meccanica si avvicina a quella a potenza costante sono adatti alla trazione. Per gli altri occorre trasformare la caratteristica meccanica propria per avvicinarla il più possibile a quella ideale. Motori di trazione Caratteristiche meccaniche La caratteristica meccanica del motore ideale, in una rappresentazione F(v), è un’iperbole equilatera. In figura sono riportate le caratteristiche meccaniche dei kN motori di trazione. Legenda: • • • • • • I II III IV V VI motore ideale a vapore elettrico c.c. elettrico c.a. monofase elettrico c.a. trifase a combustione interna 1020 CV 750 kW A [ 1 CV sono 735,5 W 1 kW sono 1,36 CV ] In A: P = (45 x 60) / 3.6 = 750 kW cioè 750 x 1.36 = 1020 CV [ N. B. 1 HP = 1,91 CV ] Km/h Motori di trazione Motori elettrici Sono utilizzati sui mezzi di trazione elettrici ferroviari, sui tram e sui filobus. Il tipo più utilizzato in passato, ma ancora oggi, era ed é il motore elettrico a c.c. eccitato in serie che presenta una caratteristica meccanica del tipo “potenza costante” molto simile a quella del motore ideale. Presenta un numero di giri n, direttamente proporzionale alla tensione di alimentazione E ed inversamente proporzionale al flusso induttore Ø, è dato da: n = E / k Ø e dove il flusso induttore Ø dipende dal n° delle spire del circuito d’eccitazione e dalla corrente i assorbita. La sua potenza motrice Pm è data da: P = e . i [ W ], dove e la sua f.c.e. che è data da: e = E - r . i [ V ] ed i [ A ] è la corrente assorbita. La potenza alle ruote Pr è data da: Pr = η k n Ø i, ma anche da: Pr = Cr ω = Cr 2 π n. E’ possibile quindi ricavare la coppia alle ruote che è data da: Cr = (η k / 2 π) Ø i [ N m ] Esistono poi altri due tipi di motori elettrici: il motore monofase a c.a. (la cui caratteristica meccanica, del tipo “potenza costante”, è quasi coincidente con quella del motore ideale) ed il motore trifase (che, con l’avvento dell’elettronica di potenza, ha potuto essere riutilizzato come motore di trazione). Motori di trazione Motori a combustione interna (a scoppio) Sono motori che, per poter essere utilizzati per la trazione di veicoli, devono essere accoppiati a variatori di coppia per poter adattare la loro caratteristica meccanica (poco adatta alla trazione) avvicinandola il più possibile a quella del motore ideale. La potenza motrice Pm per un motore a quattro tempi, è data da: Pm = 0,87 η N V pm n (il doppio se il motore fosse a due tempi) dove: 0,87 = costante dimensionale η = rendimento organico del motore N = n° dei cilindri V = volume di un cilindro Pm = pressione media del ciclo n = n° di giri al m.p. La coppia motrice Cm è direttamente proporzionale alla potenza motrice Pm ed inversamente proporzionale alla velocità angolare ω.