EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] EBIT SCUOLA DI FORMAZIONE E PERFEZIONAMENTO PER LA P.A. 1 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] CATALOGO CORSI 2017 Sommario PRESENTAZIONE EBIT pag. 3 PERSONALE pag. 4 SERVIZI ECONOMICO-FINANZIARI, ECONOMATO, TRIBUTI E PATRIMONIO pag. 31 SERVIZI TECNICI pag. 46 ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA pag. 62 AMMINISTRAZIONE DIGITALE pag. 65 ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA pag. 68 ORGANIZZAZIONE E BENESSERE ORGANIZZATIVO pag. 74 SANITÀ E UNIVERSITÀ pag. 81 ENTI LOCALI pag. 99 CONTENZIOSO TRIBUTARIO pag. 102 AMBIENTE E POLIZIA LOCALE pag. 105 2 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] Chi siamo EBIT – Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. è attiva dal 2004 nel campo della formazione e dei servizi consulenziali destinati a tutte le Pubbliche Amministrazioni (Enti Locali, Sanità, Università, Enti di Ricerca, Afam, Enti Pubblici non economici, Ministeri). Avvalendosi di esperti tra i più qualificati ed autorevoli (dirigenti e funzionari pubblici, prestigiosi professionisti, esponenti della dottrina e della giurisprudenza di chiara fama), EBIT propone corsi di aggiornamento e di perfezionamento, nonché Master il cui tratto distintivo è la rispondenza immediata alle esigenze formative di tutto il personale degli Enti Pubblici, particolarmente accresciute negli ultimi anni a seguito dei continui interventi normativi e del nuovo sistema di funzioni e di responsabilità dei dirigenti, dei quadri, dei dipendenti pubblici e degli amministratori. I corsi e Master EBIT -a cui hanno partecipato dal 2004 al 2016 decine di migliaia di dipendenti pubblici- si svolgono sia a catalogo (www.infoebit.com) presso le principali città italiane che direttamente presso gli Enti (residenziali) ed intendono fornire un serio ed efficace processo formativo delle risorse umane sostenendo le necessità di aggiornamento di manager, dipendenti e professionisti delle Pubbliche Amministrazioni. NOVITÀ 2017: con provvedimento prot. n.28115/2016 del 24/11/2016 EBIT – Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. è stata abilitata al MERCATO ELETTRONICO della Pubblica Amministrazione. All’interno della cd. “FORMAZIONE GENERALISTA” sul sito MEPA (https://www.acquistinretepa.it/opencms/opencms) è possibile visualizzare i corsi ed i Master EBIT anno 2017 (codici articolo da EBIT1 a EBIT98) nelle seguenti aree: 1) servizi di formazione specialistica e manageriale, 2) servizi di formazione specialistica giuridica e amministrativa, 3) servizi di formazione specialistica finanza, contabilità e tributi. In aggiunta alla usuale offerta didattica frontale, EBIT propone altresì una pluralità di servizi consulenziali di primaria qualità, caratterizzati da celerità ed esaustività e finalizzati alla ottimale gestione amministrativa ed economica dell'Ente. L’offerta si sviluppa in tutte le aree tematiche interessanti la P.A. (Gestione ed Amministrazione del Personale, Anticorruzione e Trasparenza, Nuovo Codice degli Appalti Pubblici, Contratti, Contabilità, Bilancio, Tributi, Fisco, Contenzioso, Economato, Organizzazione, Privacy, Comunicazione, Urp, Legislazione ambientale, Polizia Municipale, ecc.) e si sostanzia specificamente in: • risposte a quesiti on-line • case study • supporto alla stesura di atti, regolamenti e circolari • pareri legali • redazione di pareri in genere • studi di fattibilità • progetti • disamine tecniche • convenzioni • contratti • modelli • rassegna novità legislative, giurisprudenziali e fiscali 3 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] CATALOGO CORSI 2017 EBIT SCUOLA DI FORMAZIONE E PERFEZIONAMENTO PER LA P.A. PERSONALE ATTESTAZIONE DELLA PRESENZA IN SERVIZIO, MANCATE TIMBRATURE E RISPETTO DELL’ORARIO DI LAVORO TRA LEGISLAZIONE, CCNL, PRASSI E GIURISPRUDENZA 2016 (CORSO OBBLIGATORIO PER TUTTI I DIPENDENTI PUBBLICI CONTRATTUALIZZATI): RESPONSABILITÀ E SPECIFICI ADEMPIMENTI PER DIPENDENTI, DIRIGENTI/RESPONSABILI, ADDETTI SERVIZIO PERSONALE E UFFICIO PROCEDIMENTI DISCIPLINARI DESTINATARI: tutto il personale dipendente contrattualizzato (comparto e dirigenza) di tutti i comparti pubblici DOCENTE: dott. MICHELE PETRONE, Esperto nella Gestione giuridica del rapporto di lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni - Consulente Enti Pubblici - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. CORSO OBBLIGATORIO: 1) La partecipazione al corso consente di adempiere ad uno specifico obbligo normativo, atteso che l’art. 54, comma 7, del D.Lgs 165/01 e s.m.i. prevede espressamente che “Le pubbliche amministrazioni verificano annualmente lo stato di applicazione dei codici e organizzano attività di formazione del personale per la conoscenza e la corretta applicazione degli stessi”. 2) Siffatto obbligo normativo è stato ribadito dall’art. 15, comma 5, del d.P.R. 16 aprile 2013, n. 62 (Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici), ai cui sensi “Al personale delle pubbliche amministrazioni sono rivolte attività formative in materia di trasparenza e integrità, che consentano ai dipendenti di conseguire una piena conoscenza dei contenuti del codice di comportamento, nonché un aggiornamento annuale e sistematico sulle misure e sulle disposizioni applicabili in tali ambiti”. 4 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] CORSO PRESSO IL SUO ENTE: Data la tematica affrontata, riguardante tutti i dipendenti (comparto e dirigenti) contrattualizzati, nonché l’obbligo normativo in capo alla singola Amministrazione Pubblica di realizzare attività di formazione specifiche in materia EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. può organizzare specifici moduli formativi in base alle vostre esigenze, ad un costo particolarmente contenuto. Il numero dei giorni di corso è quantificato dall’Ente, nella considerazione che in ogni giornata di corso si possono realizzare due moduli formativi (uno al mattino ed uno al pomeriggio) con partecipazione di tutto il personale dipendente. Per informazioni e/o richiesta di preventivi telefonare allo 0832/396823 oppure scrivere a: [email protected] OBIETTIVI: Il corso si prefigge di analizzare nel dettaglio la complessa normativa riguardante il rispetto dell’orario di lavoro e le corrette modalità di attestazione della presenza di tutti i dipendenti pubblici contrattualizzati (comparto e dirigenza) di tutti i comparti pubblici. Il percorso formativo intende fare estrema chiarezza sulla vigente disciplina legislativa -alla luce del D.Lgs. 165/2001, del D.Lgs. 116/2016, del D.Lgs 174/2016 e della sentenza della Corte Costituzionale 25/11/2016, n. 251- nonché sulle specifiche clausole contrattuali contenute nei singoli comparti pubblici e gli indirizzi del Dipartimento della funzione pubblica. Oltre alla approfondita disamina dei profili sia sostanziali che procedurali (forme, termini), saranno analizzate specificamente le responsabilità (penali, disciplinari, amministrativo-contabili): del dipendente, degli eventuali terzi, del Direttore/Responsabile, degli addetti al Servizio Personale e dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari. Seguirà una specifica analisi degli indirizzi del Dipartimento della Funzione pubblica e dei consolidati indirizzi della Corte di Cassazione emersi nel corso dell’anno 2016 (incluse sentenze dell’1 e del 14 dicembre). L’effettuazione del corso, inoltre, consentirà all’Ente l’assolvimento di uno specifico obbligo normativo in tema di formazione previsto sia dall’art. 54, comma 7, del D.Lgs 165/01 che dall’art. 15, comma 5, del d.P.R. 16 aprile 2013, n. 62 (Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici), ed ulteriormente sollecitato di recente dal Consiglio di Stato con parere n. 864/2016. METODOLOGIA DIDATTICA: corso “frontale”, di carattere squisitamente teorico-pratico, atto alla disamina della normativa ed alla soluzione di casi pratici esposti in aula. Interazione con i partecipanti al fine di consentire l’acquisizione di nozioni che consentono loro una adeguata autonomia gestionale. PROGRAMMA: Definizione di orario di lavoro. Obbligo della procedura automatizzata delle presenze/assenze per il personale dipendente del Comparto. Analisi delle normativa di riferimento di matrice legislativa e contrattuale (comparto e dirigenza). Modalità sostitutive legittime e modalità sostitutive illegittime. Eventuali limiti di tolleranza delle mancate timbrature. Casi particolari: TITOLARI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA (ENTI LOCALI, SANITÀ, MINISTERI, ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI), ELEVATE PROFESSIONALITÀ (UNIVERSITÀ), RICERCATORI E TECNOLOGI (ENTI DI RICERCA), DOCENTI (AFAM). Obbligo della procedura automatizzata delle presenze/assenze per il personale dipendente con QUALIFICA DIRIGENZIALE (inclusi Direttori di Struttura Complessa). LA GESTIONE DELLA MANCATA TIMBRATURA: un fenomeno troppo sottovalutato. Responsabilità per il dipendente e per il dirigente/responsabile che autorizza le registrazioni “manuali”. Adempimenti specifici e correlati profili di responsabilità per gli ADDETTI AL SERVIZIO PERSONALE. Le conseguenze in caso di mancata timbratura per la PAUSA PRANZO e la PAUSA “CAFFÈ”. I profili di responsabilità penali, disciplinari, amministrativo-contabili. Il licenziamento: ipotesi e procedure. I CCNL area Dirigenza 2010: le responsabilità disciplinari dei Dirigenti in caso di omesso controllo e/o tolleranza e/o lacunosa vigilanza sul proprio collaboratore. Le novità introdotte dal D.LGS. 20/06/2016, n. 116: definizione di falsa attestazione della presenza in servizio. Concetto di comportamento fraudolento. Estensione delle responsabilità a terzi. Sospensione cautelare obbligatoria e procedimento disciplinare “accelerato”. La sentenza della Corte costituzionale 25/11/2016, n. 251, i riflessi di incostituzionalità derivata del D.Lgs. 116/2016 e la piena vigenza del D.Lgs. 165/2001, come modificato dal D.Lgs. 150/2009. DIFFERENZE STRUTTURALI TRA MANCATA TIMBRATURA E FALSA ATTESTAZIONE DELLA PRESENZA IN SERVIZIO sia per i dipendenti del comparto che per i 5 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] dipendenti con qualifica dirigenziale ed analisi sistematica dei conseguenti profili di responsabilità disciplinare, amministrativo-contabile e penale. Obbligo di denuncia di danno, da parte dei dirigenti/responsabili di servizi, ed onere di segnalazione alla Corte dei conti (D.Lgs. 26/08/2016, n. 174). Adempimenti specifici e correlati profili di responsabilità per l’UFFICIO PROCEDIMENTI DISCIPLINARI. Gli indirizzi del Dipartimento della Funzione Pubblica. Analisi dei consolidati indirizzi della Corte di Cassazione emersi nel corso dell’anno 2016. ------------------------------------------------- L’ORARIO DI LAVORO NEGLI ENTI PUBBLICI (NORMATIVA, PRASSI, GIURISPRUDENZA): TIMBRATURE, RITARDI, PAUSE, RIPOSO GIORNALIERO E SETTIMANALE, FESTIVITÀ, STRAORDINARIO, RECUPERI, FERIE, TRASFERTE, REPERIBILITÀ, TURNI, LAVORO NOTTURNO DESTINATARI: UOC Personale - Dirigenti e Responsabili Servizi e Uffici - Direttori UOC e UOS - Dirigenti Titolari di posizione organizzativa - Coordinatori di U.O. e di Dipartimento - Elevate Professionalità Dipendenti di tutti i servizi DOCENTE: dott. MICHELE PETRONE, Esperto nella Gestione giuridica del rapporto di lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni - Consulente Enti Pubblici - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. PREMESSA: Il sistema sanzionatorio in materia di orario di lavoro, modificato in maniera particolarmente severa dal D.L. 23 dicembre 2013, n. 145, convertito dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9 che ha previsto il raddoppio delle sanzioni amministrative e le restrizioni sulle timbrature e sulle false attestazioni di presenza in servizio da parte del D.Lgs. 150/09, unitamente all’innovativo sistema disciplinare previsto per la prima volta per i Dirigenti responsabili dei vari servizi/dipartimenti dell’Ente, nonché a quello già contemplato per coloro che già ricoprono funzione di responsabilità di gestione del personale a vario titolo (Elevate Professionalità, Posizioni Organizzative, Coordinatori, Responsabili di Ufficio/Servizio), impongono una analitica conoscenza dei singoli istituti riguardanti l’orario di lavoro al fine di un monitoraggio costante e capillare, onde prevenire eventuali abusi e profili di responsabilità ad ampio raggio (disciplinare, amministrativo-contabile e penale). Alle novità in materia di lavoro notturno introdotte dal D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 80 si aggiungono le ultime disposizioni in tema di controlli a distanza della presenza in servizio dei dipendenti previste dal decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151. Il corso terrà naturalmente conto anche delle specifiche clausole contrattuali contenute nei CCNL pubblici (comparto e dirigenza), nonché degli indirizzi amministrativi (Ministero del lavoro, Aran, Dipartimento Funzione Pubblica, Inps). Ad ultimare il quadro complessivo interverrà una analitica e ragionata disamina degli ultimi orientamenti giurisprudenziali su timbrature, pausa pranzo, pausa caffè, ritardi, assenze ingiustificate, ferie, straordinario, rapporto libera professione intramoenia ed attività istituzionale, reperibilità, indennità di turnazione. METODOLOGIA DIDATTICA: corso “frontale”, di carattere squisitamente teorico-pratico, atto alla disamina della complessa disciplina di riferimento ed alla soluzione di casi pratici esposti in aula. Interazione con i partecipanti al fine di consentire a questi ultimi l’acquisizione di nozioni che consentono loro una adeguata autonomia gestionale. PROGRAMMA: Definizione di orario di lavoro. TIMBRATURE. Obbligo della procedura automatizzata delle presenze/assenze del personale dipendente (comparto e dirigenza) di tutti i comparti pubblici. La gestione della mancata timbratura. Modalità sostitutive legittime e modalità sostitutive illegittime. Eventuali limiti di tolleranza delle mancate timbrature. I profili di responsabilità penali, disciplinari, amministrativocontabili. Le responsabilità in caso di omesso controllo e/o di tolleranza. Il CCNL Dirigenza 2010. Adempimenti specifici per i dipendenti dell’UOC Risorse Umane ed eventuali implicazioni negative. 6 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] RITARDI. Analisi della normativa di riferimento. Gli indirizzi del Dipartimento della Funzione Pubblica. L’orientamento della giurisprudenza. Cause di giustificazione ed eventuali limiti di tolleranza. Obbligo di vigilanza e di attivazione del relativo procedimento disciplinare. D.LGS. 66/2003 E CCNL. Il tempo per recarsi al lavoro. Il tempo della vestizione/svestizione di divise fornite dall’Amministrazione. L’orario multi periodale. La banca delle ore. LAVORO STRAORDINARIO. Disciplina e criteri di calcolo; limiti individuali e complessivi; il sistema delle responsabilità e le ipotesi di non monetizzazione delle prestazioni straordinarie; le deroghe e le esclusioni. Le ipotesi di straordinario riconosciute e quelle assolutamente non ammesse. Disciplina del RECUPERO COMPENSATIVO e differenze con i permessi brevi. Le eccedenze orarie in regime di flessibilità oraria. Casi particolari di orario di lavoro: TITOLARI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA (Enti Locali, Sanità, Ministeri, Enti Pubblici non Economici), ELEVATE PROFESSIONALITÀ (Università), RICERCATORI E TECNOLOGI (Enti di Ricerca), DOCENTI (Afam). L’orario di lavoro del personale con QUALIFICA DIRIGENZIALE. L’orario di lavoro dei Direttori di Struttura Complessa. Verifica circa l’obbligo o meno della timbratura per i Dirigenti. Rapporto P.O., Dirigenti e Direttori di UOC con il lavoro straordinario ed i recuperi compensativi. RIPOSI GIORNALIERI: fruizione consecutiva e frazionata dei riposi giornalieri; modalità di computo delle attività lavorative effettivamente rese in regime di reperibilità ai fini del calcolo dei riposi giornalieri. Divieto del doppio turno di lavoro in ambito giornaliero a decorrere dal 25 novembre 2015. Gli obblighi e le responsabilità di tutti coloro che sono deputati a gestire le risorse umane. PAUSE: tipologie e durata. Pause obbligatorie e pause facoltative. Le pause del personale addetto al videoterminale. La pausa caffè. La pausa pranzo. Il diritto alla mensa: requisiti oggettivi; le clausole contrattuali. FERIE: Periodi di fruizione e programmazione; le ipotesi interruttive; il potere di assegnazione unilaterale del periodo feriale: esempi; La gestione delle ferie arretrate. FESTIVITÀ SOPPRESSE: gestione, calcolo e differenze tra ferie. RIPOSI SETTIMANALI: la domenica e le possibili deroghe. Le novità derivanti dalla mancata effettuazione del riposo settimanale e relativo danno. La gestione del lavoro prestato nel giorno di riposo settimanale. FESTIVITÀ INFRASETTIMANALI: coincidenza con la domenica. Il lavoro prestato nel festivo infrasettimanale. Il lavoro prestato nel GIORNO NON LAVORATIVO. La REPERIBILITÀ: passiva e attiva. Rapporto con i festivi e con i riposi settimanali. Analisi della recente giurisprudenza della Corte di Cassazione. LE TRASFERTE: disciplina, relazione viaggioorario di lavoro. LAVORO NOTTURNO: le novità introdotte dal D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 80. NUOVO SISTEMA SANZIONATORIO: gli obblighi e le responsabilità della dirigenza. Il raddoppio delle sanzioni amministrative introdotte dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9. PRASSI: Gli indirizzi del Ministero del Lavoro. La posizione del Dipartimento della Funzione Pubblica. Esame ragionato della recente GIURISPRUDENZA su timbrature, pausa pranzo, pausa caffè, ritardi, assenze ingiustificate, ferie, straordinario, reperibilità, turnazione, riposo settimanale, rapporto libera professione intramoenia ed attività istituzionale. ------------------------------------------------- CORSO SPECIFICO PER DIRIGENTI, POSIZIONI ORGANIZZATIVE, ELEVATE PROFESSIONALITÀ, RESPONSABILI DI UFFICIO E DI SERVIZIO: CONOSCERE DIRITTI ED OBBLIGHI DEI DIPENDENTI PUBBLICI PER UN CORRETTO ESERCIZIO DEL POTERE ORGANIZZATIVO/DIRETTIVO, DI CONTROLLO E DISCIPLINARE - PROFILI DI RESPONSABILITÀ IN CASO DI GESTIONE OMESSA, LACUNOSA O SUPERFICIALE DESTINATARI: Dirigenti e Responsabili Servizi e Uffici - Direttori UOC e UOS - Dirigenti - Titolari di posizione organizzativa - Coordinatori di U.O. e di Dipartimento - Elevate Professionalità - UOC Personale O.I.V. – Responsabile della Prevenzione della Corruzione DOCENTE: dott. MICHELE PETRONE, Esperto nella Gestione giuridica del rapporto di lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni - Consulente Enti Pubblici - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. 7 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] OBIETTIVI: Il corso intende fornire a tutti coloro (dirigenti e non) che ricoprono funzioni di gestione del personale le adeguate conoscenze lavoristiche al fine di poter assolvere in modo adeguato al proprio ruolo ed evitare contestualmente i pesanti riflessi sanzionatori che l’ordinamento contempla a vario titolo (penali, disciplinari, amministrativo-contabili, dirigenziali, ecc.). METODOLOGIA DIDATTICA: corso “frontale”, di carattere squisitamente teorico-pratico, atto alla disamina della normativa ed alla soluzione di casi pratici esposti in aula. Interazione con i partecipanti al fine di consentire l’acquisizione di nozioni che consentono loro una adeguata autonomia gestionale. PROGRAMMA: I DIRITTI DEI DIPENDENTI PUBBLICI: ferie, pause infragiornaliere, riposi giornalieri e settimanali, permessi, congedi, aspettative, assenze per malattia ed infortunio, congedi per l‘assistenza ai figli (maternità/paternità, parentali, malattia dei figli, riposi giornalieri), permessi e congedi per l’assistenza ai portatori di handicap in situazione di gravità. Assenze giustificate ed assenze ingiustificate. GLI OBBLIGHI DEI DIPENDENTI PUBBLICI: il sistema degli obblighi presente nell’ordinamento vigente. Le fonti normative di riferimento. I CCNL pubblici. Il nuovo Codice di comportamento “generale” dei dipendenti pubblici approvato con d.P.R. 16 aprile 2013, n. 62. Il Codice di comportamento integrativo d’Ente. Il piano della prevenzione della corruzione. Gli indirizzi del Dipartimento della Funzione Pubblica e dell’Anac. Il Codice disciplinare. GLI OBBLIGHI DEI DIRIGENTI E DEI RESPONSABILI DI SERVIZIO/UFFICIO. Poteri (direttivo/organizzativo, controllo, disciplinare) del dirigente pubblico nella attività di gestione delle risorse umane: normativa di riferimento e modalità di estrinsecazione. Natura dei provvedimenti del dirigente/responsabile di servizio negli atti di gestione del personale. L’obbligo di assicurare il rispetto della legge. Necessaria conoscenza degli obblighi dei propri collaboratori al fine di poter esercitare la funzione di controllo. Il nuovo obbligo di denuncia di danno, da parte dei dirigenti/responsabili di servizi, ed onere di segnalazione alla Corte dei conti (D.Lgs. 26/08/2016, n. 174). L’obbligo di attivazione del procedimento disciplinare. Raccordo tra il Dirigente/Responsabile di Servizio, l’UOC Risorse Umane e l’Ufficio Procedimenti Disciplinari. Competenze disciplinari del dirigente e del responsabile di ufficio/servizio non avente qualifica dirigenziale. Conseguenze, a vario titolo (penali, disciplinari, amministrativo-contabili, dirigenziali, ecc.), in caso di mancato esercizio dell’azione disciplinare. Normativa (legislazione e contrattazione collettiva) di riferimento. Gli orientamenti del Dipartimento della Funzione pubblica ed ANAC. Gli indirizzi della Corte di Cassazione e della Corte dei Conti. ------------------------------------------------- LE PROCEDURE GESTIONALI DA SEGUIRE IN CASO DI ASSENZE PER MALATTIA ED INFORTUNIO: ATTESTATI TELEMATICI E CERTIFICATI CARTACEI ANCORA AMMESSI, PRONTO SOCCORSO, RICOVERO OSPEDALIERO E DAY-HOSPITAL, VISITE MEDICHE ED ESAMI SPECIALISTICI, VISITE FISCALI E CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE DELL’ASSENZA, CONGEDO CURE INVALIDI, TERAPIE SALVAVITA, MALATTIA DETERMINATA DA GRAVIDANZA E PUERPERIO, PERIODO DI COMPORTO - TUTTE LE NOVITÀ IN MATERIA DI INFORTUNIO IN VIGORE DAL 22/03/2016 E DAL 12/04/2017: I NUOVI ADEMPIMENTI PER LE AMMINISTRAZIONI, I MEDICI E L’INAIL, TERMINI E MODALITÀ PER LA DENUNCIA, RAPPORTO CON L’AUTORITÀ DI P.S., ABOLIZIONE REGISTRO INFORTUNI, SANZIONI AMMINISTRATIVE DESTINATARI: UOC Personale - Dirigenti e Responsabili Servizi e Uffici - Direttori UOC e UOS - Dirigenti Titolari di posizione organizzativa - Coordinatori di U.O. e di Dipartimento - Elevate Professionalità Dipendenti di tutti i servizi 8 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] DOCENTE: dott. MICHELE PETRONE, Esperto nella Gestione giuridica del rapporto di lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni - Consulente Enti Pubblici - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. PREMESSA: Negli ultimi anni vi sono state numerose e significative modifiche legislative in materia di assenze per malattia. Scopo del modulo è illustrare il corretto trattamento giuridico ed economico degli istituti normativi oggetto di siffatte recenti novità normative. In sede di corso si analizzeranno altresì gli effetti relativi al nuovo trattamento normativo delle assenze per visite mediche, accertamenti diagnostici ed esami specialistici, a seguito delle significative novità emerse a seguito della sentenza del TAR Lazio 17 aprile 2015, n. 5714, con cui è stata abrogata la circolare del Dipartimento della funzione pubblica n. 2/2014, che aveva introdotto specifici criteri interpretativi relativi alle assenze suindicate. Parimenti verranno analizzate anche le novità in materia di infortunio in vigore dal 22 marzo 2016 introdotte dal D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 151. Oltre alla abrogazione del registro degli infortuni, saranno commentate le nuove competenze per le Pubbliche Amministrazioni ed il rapporto tra Ente e dipendenti infortunati, medici di prima assistenza, Inail e Autorità di Pubblica Sicurezza. PROGRAMMA: MALATTIA. Le novità della legge 6 agosto 2008, n. 133: le assenze fino a 10 giorni ed oltre i 10 giorni. Malattia continuativa e frazionata: modalità di computo dei giorni festivi e non lavorativi e relativi adempimenti degli operatori addetti alla gestione delle assenze per malattia. La gestione degli attestati medici riportati la dicitura “Dichiara di essere ammalato dal …….”. I nuovi modelli di certificati medici telematici in vigore per le pubbliche amministrazioni: tutte le novità per Amministrazioni, medici certificatori e dipendenti e differenze con i precedenti modelli. Significato del concetto di “rettifica” e di “annullamento”. I certificati di pronto soccorso. I certificati di ricovero e di dimissioni. Day-hospital e Day-surgery. Le patologie gravi che richiedono terapie salvavita e/o invalidanti: Il concetto di terapia salvavita o ad essa assimilabile: ipotesi esemplificative e casi pratici - I dipendenti interessati e le fattispecie - I soggetti preposti al rilascio dei certificati - I periodi esclusi dal periodo di comporto - Il trattamento giuridico ed economico. Trattamento giuridico ed economico dei periodi di malattia causata dallo stato di gravidanza e puerperio. I certificati cartacei ancora ammessi. Gli obblighi delle Pubbliche Amministrazioni in caso di ricezione di certificati cartacei anziché di quelli telematici. Le sanzioni disciplinari per i responsabili delle strutture ed i dirigenti del servizio Personale inadempienti. VISITE MEDICHE, ESAMI SPECIALISTICI ED ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI: le novità della legge n. 125 del 30 ottobre 2013. Le istruzioni del Dipartimento della funzione pubblica n. 2 del 4 febbraio 2014. Gli effetti relativi al nuovo trattamento normativo a seguito delle significative novità emerse a seguito della sentenza del TAR Lazio 17 aprile 2015, n. 5714, con cui è stata abrogata la circolare del Dipartimento della funzione pubblica n. 2/2014. Come si devono comportare gli Enti? Suggerimenti applicativi. Fasce di reperibilità ed attuale regime delle visite fiscali: quando si deve chiedere la visita fiscale; quando si può chiedere la visita fiscale; quando non si deve chiedere la visita fiscale - Conseguenze e responsabilità in caso di omessa richiesta ovvero di attivazione non richiesta. La gestione delle visite fiscali presso l’Inps: le modalità; tempi di effettuazione; le comunicazioni circa l’esito della visita; i vantaggi per l’Ente pubblico. Conseguenze in caso di irreperibilità ed ipotesi giustificative di assenza alla visita fiscale: analisi dei recenti orientamenti della giurisprudenza; lavoratori assenti al momento del controllo che vengono comunque visitati dal medico prima del suo definitivo allontanamento. Le trattenute stipendiali e le sanzioni disciplinari. Contrasto tra la prognosi del medico curante e quella del medico fiscale: riferimenti normativi e relativo procedimento. Il congedo per cure per gli invalidi: esame della previgente e della nuova disciplina dipendenti interessati - documentazione necessaria ai fini della fruizione del congedo - trattamento normativo ed economico - problematiche relative alla decurtazione o meno dei primi 10 giorni problematiche relative alla obbligatorietà o meno della visita fiscale. Le novità della legge 17/12/2012, n. 221: invio telematico dei certificati medici dei figli dei dipendenti pubblici. Il periodo di comporto trattamento giuridico, economico, pensionistico e previdenziale delle assenze per malattia: retribuzione intera e ridotta; assenze per malattia non retribuite e concessione dell’aspettativa di 18 mesi; rientro anticipato in servizio del dipendente fruitore dell’aspettativa per malattia non retribuita. Cicli di cura ricorrenti per i lavoratori che si sottopongono periodicamente a trattamenti terapeutici. Rassegna della recente giurisprudenza. Il licenziamento del dipendente assente per malattia: ipotesi e procedure. 9 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] INFORTUNIO. LE NOVITÀ IN VIGORE DAL 22/03/2016: le modifiche apportate dal D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 151. Cosa è cambiato per: i dipendenti infortunati; le Amministrazioni pubbliche; i medici di prima assistenza; l’Inali; il rapporto con l’Autorità di Pubblica Sicurezza. Raffronto comparativo tra la previgente e l’attuale disciplina. Analisi delle nuove competenze degli enti pubblici, dei termini per la presentazione delle denuncie di infortunio e delle modalità. L’abolizione del Registro degli infortuni a decorrere da 23 dicembre 2015 e l’introduzione del “Cruscotto infortuni”. LE NOVITÀ IN VIGORE DAL 12/04/2017: l’entrata in vigore del SINP (Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione in Luoghi di Lavoro) a partire dal 12 ottobre 2016. L’obbligo di comunicazione all’INAIL degli infortuni sul lavoro. Durata minima degli infortuni e finalità. Conseguenze sanzionatorie in caso di mancata ottemperanza. ------------------------------------------------- LE PROCEDURE GESTIONALI DA SEGUIRE IN CASO DI PERMESSI E CONGEDI PER L’ASSISTENZA AI GRAVI PORTATORI DI HANDICAP (L. 104/92): REQUISITI, REFERENTE UNICO, TECNICHE DI CONTROLLO E PREVENZIONE DEGLI ABUSI, TERMINI DI PREAVVISO, CUMULI DEI PERMESSI, PROLUNGAMENTO DEI CONGEDI E DEI RIPOSI, FRUIZIONE FRAZIONATA A GIORNI E AD ORE, ESONERO TURNI NOTTURNI, TRASFERIMENTI AD ALTRA SEDE, INDIRIZZI RECENTE GIURISPRUDENZA DESTINATARI: UOC Personale - Dirigenti e Responsabili Servizi e Uffici - Direttori UOC e UOS - Dirigenti Titolari di posizione organizzativa - Coordinatori di U.O. e di Dipartimento - Elevate Professionalità Dipendenti di tutti i servizi DOCENTE: dott. MICHELE PETRONE, Esperto nella Gestione giuridica del rapporto di lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni - Consulente Enti Pubblici - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. PREMESSA: Le modifiche apportate dalla legge 4 novembre 2010, n. 183, dal D.Lgs. 18 luglio 2011, n. 119, dalla legge 12 novembre 2011, n. 183, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114 e dal D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 80 alla previgente normativa (L. 104/92 e successive modificazioni) a sostegno dei portatori di handicap in situazione di gravità impongono una revisione completa delle pratiche già autorizzate ed una attenta disamina di quelle ancora in attesa di autorizzazione. Nonostante le indicazioni, talvolta contraddittorie, fornite da numerose circolari dell’Inps e del Dipartimento della Funzione pubblica ed i recenti indirizzi della giurisprudenza, vi sono problemi interpretativi ed applicativi di non poco conto, la cui mancata soluzione potrebbe determinare, da un lato, un aumento esponenziale e, talvolta, non giustificato delle richieste di permesso e, dall’altro, il profilarsi di aspetti di responsabilità dovuti ad istruttorie lacunose e superficiali. Ulteriori profili di criticità in merito ai soggetti interessati ed al trattamento giuridico, economico e previdenziale derivano altresì dalla corretta concessione dei congedi biennali retribuiti per l’assistenza ai gravi disabili. PROGRAMMA: I riferimenti normativi e contrattuali. Definizione di gravità dell’handicap. Le certificazioni e le Commissioni mediche. Certificazione provvisoria e definitiva. TUTTE LE NOVITÀ DELLA LEGGE 11 AGOSTO 2014, N. 114: i nuovi termini entro cui la Commissione ed i medici specialisti devono effettuare gli accertamenti sulla grave disabilità. La validità del verbale provvisorio dello specialista. L’estensione al congedo biennale per l’assistenza ai disabili. Le novità in merito al rilascio del certificato provvisorio al termine della visita da parte della Commissione medica. Le visite di revisione della grave disabilità (per scadenza dei termini previsti dal verbale) e le nuove regole in caso di mancata visita a seguito di non tempestiva convocazione a visita da parte dell’INPS. Le peculiarità della Legge n. 80/06: semplificazione degli adempimenti amministrativi per le persone disabili; accertamento dell'handicap riguardante soggetti con patologie oncologiche. Le novità per i dipendenti e per i parenti affetti da patologie oncologiche. I 10 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] requisiti necessari per la fruizione dei permessi: onere probatorio del lavoratore e documentazione da produrre. Le modifiche della legge 04/11/2010, n. 183: riduzione grado di parentela/affinità e relative deroghe; significato di “mancante”; specificazione del requisito della esclusività. Le modifiche del D.Lgs. 18/07/2011, n. 119: requisiti ai fini della cumulabilità dei permessi per assistere più disabili gravi; introduzione di distanza chilometrica ed ipotesi di documentazione valida al fine della dimostrazione della effettiva assistenza al disabile; il congedo parentale spettante ai genitori di minori portatori di handicap grave; durata massima del congedo parentale e del suo prolungamento; LE NOVITÀ DEL D.LGS. 15 GIUGNO 2015, N. 80 in tema di prolungamento del congedo parentale: nuova durata, periodi indennizzati e copertura pensionistica. Intersecazione tra congedo parentale ordinario e prolungamento del congedo parentale. Ipotesi di fruizione del prolungamento del congedo parentale in caso di ricovero del figlio. Analisi delle circolari Dipartimento Funzione pubblica 03/02/2012, n. 1 e Inps 06/03/2012, n. 32. IL REFERENTE UNICO: significato del termine; oneri probatori dell’interessato. Le assenze dei genitori di figli disabili. I permessi per assistere il coniuge, i parenti e gli affini disabili. I permessi per assistere i conviventi non familiari (sentenza Corte Costituzionale n. 213/2016). Le ricadute delle assenze dal servizio sotto il profilo organizzativo e riflessi su: flessibilità orarie in entrata ed in uscita, turni, lavoro notturno, prestazioni di lavoro straordinario, servizi di reperibilità, part-time. Le problematiche relative al conteggio dei periodi di congedo biennale in caso di fruizione frazionata (sabati, domeniche e festivi) e comparazione con i congedi parentali. I CONTROLLI DELL’ENTE E LA PREVENZIONE DEGLI ABUSI. LA REVISIONE DELLE PRATICHE IN ESSERE. RICHIESTA INTEGRAZIONE DOCUMENTAZIONE ED EVENTUALE REVOCA DEI BENEFICI. Profili di responsabilità del dipendente per insussistenza od assenza sopravvenuta dei requisiti di legge. Permessi giornalieri ed orari. CUMULO DEI PERMESSI: pluralità di handicappati; assistenza di un lavoratore con handicap da parte di un lavoratore non disabile; assistenza di un disabile grave da parte di un lavoratore portatore di grave handicap. I permessi dei lavoratori disabili: riposi ad ore, permessi a giorni. Il congedo biennale retribuito per l’assistenza ai gravi disabili: categorie soggettive interessate ed ordine di priorità in merito alla fruizione del congedo; le novità della sentenza della Corte costituzionale n. 203 del 18 luglio 2013; durata e modalità di fruizione; incompatibilità con i permessi e con altri istituti giuridici; validità del congedo ai fini di: retribuzione, anzianità di servizio, ferie, tredicesima mensilità, copertura pensionistica e previdenziale; differenze tra congedo retribuito per assistenza ai disabili gravi e congedo non retribuito per gravi motivi familiari; maturazione di permessi non retribuiti per i dipendenti fruitori del congedo retribuito. I permessi, riposi e congedi per il personale a tempo determinato e parziale. Obbligo delle comunicazioni al Dipartimento Funzione pubblica: soggetti; dati; tempi di conservazione; cancellazione; contemperamento con la tutela della privacy; comunicazione ad associazioni di categoria. Il trasferimento ad altra sede dei disabili e dei lavoratori che assistono i disabili: diritti e limiti. Gli orientamenti dell’Inps e del Dipartimento della Funzione pubblica: linee guida gestionali per gli enti pubblici. Rassegna della recente giurisprudenza. Ipotesi di elaborazione della modulistica. Ipotesi di elaborazione del regolamento dell’ente indicante requisiti, categorie soggettive, tempi e modalità per la fruizione degli istituti a sostegno dell’handicap. Tutte le novità in materia di decertificazione previste dalla legge 12 novembre 2011, n. 183 e loro applicabilità alle assenze dal servizio per assistenza ai disabili gravi. -------------------------------------------------------- LE PROCEDURE GESTIONALI DA SEGUIRE IN CASO DI CONGEDI DI MATERNITÀ E DI PATERNITÀ, INTERDIZIONI ANTICIPATE E PROROGATE, ESAMI PRENATALI, CONGEDI PARENTALI A GIORNI E AD ORE E CALCOLO DEL FRAZIONAMENTO, ADOZIONI E AFFIDAMENTI, DIMISSIONI, LAVORO NOTTURNO, CONGEDI MALATTIA DEL FIGLIO, RIPOSI GIORNALIERI, PARTI PLURIMI, PART-TIME ALTERNATIVO AL CONGEDO PARENTALE, CONGEDO PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA 11 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] DESTINATARI: UOC Personale - Dirigenti e Responsabili Servizi e Uffici - Direttori UOC e UOS - Dirigenti Titolari di posizione organizzativa - Coordinatori di U.O. e di Dipartimento - Elevate Professionalità Dipendenti di tutti i servizi DOCENTE: dott. MICHELE PETRONE, Esperto nella Gestione giuridica del rapporto di lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni - Consulente Enti Pubblici - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. PREMESSA: Il modulo si prefigge di analizzare tutte le novità introdotte dal decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, che ha apportato significative modifiche al D.Lgs. 151/2001 (T.U. maternità e paternità) e che sono operative per tutte le Pubbliche Amministrazioni. Il corso presenta un taglio spiccatamente operativo, per cui si forniranno risposte concrete ai partecipanti sulla scorta di numerosi esempi pratici e raffronti comparativi con la previgente legislazione. PROGRAMMA: Interruzione spontanea o terapeutica della gravidanza: gli indirizzi del Ministero del Lavoro. trattamento giuridico ed economico dei periodi di malattia causata dallo stato di gravidanza e puerperio. Interdizioni disposte dal servizio ispettivo periferico del Ministero del lavoro e dalle ASL: le novità della Legge 04/04/2012, n. 35. Tutte le novità previste dalla legge n.98/2013, in materia di semplificazione degli obblighi documentali relativi alla maternità a carico della lavoratrice. Esami prenatali, accertamenti diagnostici e visite specialistiche nel periodo della gestazione. LE NOVITÀ RIGUARDANTI I CONGEDI DI MATERNITÀ: Il superamento del tetto massimo dei 5 mesi. Rinvio e sospensione del congedo di maternità: il ricovero del neonato. Durata, requisiti, documentazione. Ipotesi di eventuale ripensamento e rientro in servizio. Ipotesi di malattia e/o di altre assenze dal servizio durante il periodo di sospensione del congedo di maternità. Prolungamento del trattamento economico del congedo di maternità. Adozioni e affidamenti. Interdizioni anticipate e prorogate. Lavori faticosi, pericolosi e insalubri. Le malattie determinate da gravidanza e puerperio. L’interruzione, spontanea o terapeutica della gravidanza. Aborto e parto. Morte del neonato alla nascita. LE NOVITÀ RIGUARDANTI I CONGEDI DI PATERNITÀ: Nuova ipotesi di congedo di paternità. LE NOVITÀ RIGUARDANTI I CONGEDI PARENTALI: Estensione dei periodi di fruibilità del congedo parentale. Raffronto comparativo tra la previgente e l’attuale disciplina legislativa. Il limite reddituale per l’anno 2017 valevole ai fini dell’indennizzabilità al 30% dei periodi di congedo facoltativo. Nuovi periodi di retribuibilità del congedo parentale al 30% e nuovi periodi di non retribuibilità del congedo parentale. Il congedo parentale ad ore. Metodi di calcolo. Il problema dei turnisti. Alternanza tra congedi parentali giornalieri e congedi parentali orari. Incumulabilità dei congedi parentali ad ore con altri permessi e riposi. Nuovi periodi di preavviso del congedo parentale sia giornalieri che orari. Estensione del periodo di prolungamento del congedo parentale destinato ai genitori di figli portatori di handicap in situazione di gravità. Nuovi metodi di calcolo. Adozioni e affidamenti. LE NOVITÀ RIGUARDANTI IL PART-TIME PER I DIPENDENTI GENITORI: Potestà o meno di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a parziale. Alternanza del part-time rispetto al congedo parentale. Tempi e percentuali massime. Differenze con il part-time chieso per i figli infratredicenni. LE NOVITÀ RIGUARDANTI LE DIMISSIONI: la facoltà del preavviso. LE NOVITÀ RIGUARDANTI IL LAVORO NOTTURNO: nuove casistiche e relativo sistema sanzionatorio. Modifiche al D.Lgs. 66/2003. Il problema dei turnisti. IL NUOVO CONGEDO PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA DI GENERE: soggetti, durata, preavviso, aspetti normativi e retributivi. Fruizione anche oraria. Le novità introdotte dalla legge 7 agosto 2015, n. 124 in tema di trasferimento ad altro ente pubblico. L’istituzione, nelle aziende sanitarie e ospedaliere, di un percorso di protezione denominato «Percorso di tutela delle vittime di violenza», introdotto dalla legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilità 2016). Le novità della Legge di Stabilità 2017 al fine di sostenere le attività di assistenza e sostegno alle donne vittime di violenza di genere. I RIPOSI GIORNALIERI: possibilità di cumulo dei permessi e loro distribuzione - il raddoppio nei parti plurimi; i riposi orari nella settimana “corta”. Novità: il riconoscimento dei riposi giornalieri al padre lavoratore in caso di madre casalinga. Concetto di “casalinga”. La posizione del Ministero del Lavoro, dell’Inps ed analisi dei primi indirizzi giurisprudenziali. IL CONGEDO PER LA MALATTIA DEL FIGLIO: Durata; Modalità di fruizione; Documentazione; Periodi di fruizione entro e dopo il terzo anno; Divieto di visita fiscale; Malattia di più figli; interruzione ferie genitori. Il trattamento giuridico ed economico dei singoli istituti: retribuzione, anzianità di servizio, ferie, tredicesima mensilità, copertura pensionistica e previdenziale. L’assegnazione temporanea dei lavoratori dipendenti con figli fino a 3 anni di età 12 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] ad altre Amministrazioni pubbliche: le novità della legge 7 agosto 2015, n. 124. Gli oneri per le/i lavoratrici/lavoratori e per i datori di lavoro. Tutte le novità in materia di decertificazione previste dalla legge 12 novembre 2011, n. 183 e loro applicabilità ai congedi dei genitori. ------------------------------------------------- LE PROCEDURE GESTIONALI DA SEGUIRE IN CASO DI ASSENZE DAL SERVIZIO (PERMESSI, CONGEDI, ASPETTATIVE) DEI DIPENDENTI A TEMPO INDETERMINATO, DETERMINATO E PARZIALE: TRATTAMENTO GIURIDICO ED ECONOMICO, IPOTESI DI MODULISTICA, AUTODICHIARAZIONI ED AUTOCERTIFICAZIONI, CONTEMPERAMENTO CON LEGGE SULLA PRIVACY, ANALISI PRASSI E GIURISPRUDENZA DESTINATARI: UOC Personale - Dirigenti e Responsabili Servizi e Uffici - Direttori UOC e UOS - Dirigenti Titolari di posizione organizzativa - Coordinatori di U.O. e di Dipartimento - Elevate Professionalità Dipendenti di tutti i servizi DOCENTE: dott. MICHELE PETRONE, Esperto nella Gestione giuridica del rapporto di lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni - Consulente Enti Pubblici - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. PREMESSA: Negli ultimi anni vi sono state numerose e significative modifiche normative in materia di assenze dal servizio (permessi, congedi, aspettative e riposi) negli Enti Pubblici sia a livello legislativo che contrattuale. Obiettivo del modulo è illustrare il corretto trattamento giuridico ed economico degli istituti normativi oggetto di siffatte recenti modifiche normative. PROGRAMMA: Poteri (direttivo, controllo, disciplinare) del dirigente pubblico nella attività di gestione delle risorse umane: normativa di riferimento e modalità di estrinsecazione. Natura dei provvedimenti del dirigente negli atti di gestione del personale. Permessi, congedi e aspettative: fattispecie generali e categorie soggettive. ASSENZA INGIUSTIFICATA: definizione, casi concreti. Come comportarsi in caso di assenza ingiustificata ? Ipotesi legittime di giustificazione. Ipotesi illegittime di giustificazione con obbligo di attivazione del procedimento disciplinare. Le sanzioni previste in caso di assenza ingiustificata. Esame della recente giurisprudenza. ASSENZA GIUSTIFICATA (RETRIBUITA E NON RETRIBUITA): permessi, congedi e aspettative. I permessi: matrimonio; lutto; grave infermità; motivi familiari o personali; testimonianza a procedimenti penali e civili; assenze per la partecipazione a procedimenti disciplinari in cui si è parte in causa; donazione di sangue; donazione di midollo osseo; diritto allo studio, cd. 150 ore (modalità di controllo della frequenza dei corsi. Casi anomali e tesi di laurea. Estensione dei permessi ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo determinato: ipotesi e limitazioni); concorsi ed esami; esami prenatali; commissioni tributarie; giudice popolare; pubblico ministero; componenti sezione elettorale; assemblee sindacali; mandato amministrativo; legge 104/92 (cenni). I permessi brevi. Le aspettative: motivi familiari/personali; dottorato di ricerca e borsa di studio (introdotta dalla Legge 30/12/2010, n. 240 e dal D.Lgs. 18/07/2011, n. 119): esame della previgente disciplina; analisi delle attuali modifiche; comparazione tra disciplina legislativa e contrattuale; nuova facoltà discrezionale dell’Ente di concessione dell’aspettativa; ricongiungimento con il coniuge in servizio all’estero; mandato degli amministratori locali; mandato parlamentare; cooperazione con i paesi in via di sviluppo; supporto agli organi di direzione politica; vincita di pubblico concorso; espletamento di attività lavorativa a termine presso altra Amministrazione; espletamento di attività lavorativa per l’esercizio di attività professionale e imprenditoriale (introdotto dalla legge n. 183/2010). Aspettativa ex Legge n.189/2012 (cd. Balduzzi) per conferimento incarichi Direttore UOC e rapporto con aspettativa art. 14 CCNL 08/06/2000: contraddizioni e suggerimenti circa il periodo di concessione (6 mesi + 6 mesi ?). I congedi: gravi motivi familiari e personali: analisi della differenza con l’aspettativa per motivi personali e familiari; formazione; maternità/paternità; parentali; malattia del figlio. Il 13 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] congedo per cure per gli invalidi (introdotta dal D.Lgs. 18/07/2011, n. 119): esame della previgente e della nuova disciplina; dipendenti interessati documentazione necessaria ai fini della fruizione del congedo; trattamento normativo ed economico; problematiche relative alla decurtazione o meno dei primi 10 giorni; problematiche relative alla obbligatorietà o meno della visita fiscale. Il congedo per le donne vittime di violenza di genere introdotto dal D.Lgs. 15/06/2015, n. 80: soggetti, durata, preavviso, aspetti normativi e retributivi. Fruizione anche oraria. Le novità introdotte dalla legge 7 agosto 2015, n. 124 in tema di trasferimento ad altro ente pubblico e dalla legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilità 2016) che prevede l’istituzione, nelle aziende sanitarie e ospedaliere, di un percorso di protezione denominato «Percorso di tutela delle vittime di violenza». Le novità della Legge di Stabilità 2017 al fine di sostenere le attività di assistenza e sostegno alle donne vittime di violenza di genere. Il nuovo congedo per motivi di studio o di ricerca scientifica e tecnologica previsto per i ricercatori e tecnologi dal D.Lgs. 25 novembre 2016, n. 218. Ipotesi di concessione o diniego, durata del congedo, anni di anzianità richiesti, trattamento giuridico ed economico. Accertamenti diagnostici e visite specialistiche. Tutela dei dipendenti in particolari condizioni psico-fisiche. Permessi giornalieri ed orari: le novità della legge n. 133/08. Le circolari del Dipartimento della Funzi one pubblica nn. 7 e 8/08. Il trattamento giuridico, economico e previdenziale dei singoli istituti: retribuzione, anzianità di servizio, ferie, tredicesima mensilità, copertura pensionistica e previdenziale. Le posizioni dell’Inps e dell’Inpdap. I pareri dell’ARAN. Gli orientamenti più recenti della giurisprudenza. Gli indirizzi del Ministero del lavoro. L’obbligo di predisposizione della modulistica: le fonti normative. ANALISI OPERATIVA DELLA MODULISTICA RELATIVA A PERMESSI, CONGEDI E ASPETTATIVE. Gli oneri per i lavoratori e per i datori di lavoro. TUTTE LE NOVITÀ IN MATERIA DI DECERTIFICAZIONE previste dalla legge 12 novembre 2011, n. 183 e loro applicabilità alle assenze dal servizio (riposi, permessi, congedi e aspettative) dei dipendenti pubblici. Tecniche di controllo sulle autocertificazioni/autodichiarazioni. IL CONTEMPERAMENTO CON LA TUTELA DELLA PRIVACY. ---------------------------------------------------- LA GESTIONE DEI PROCEDIMENTI DISCIPLINARI NELLA P.A.: OBBLIGHI DEI LAVORATORI E DEI DIRIGENTI/RESPONSABILI DI SERVIZIO E UFFICIO, CODICI DI COMPORTAMENTO, CODICE DISCIPLINARE IPOTESI DI REDAZIONE MODULISTICA (SEGNALAZIONE PRESUNTO ILLECITO, CONTESTAZIONE DI ADDEBITO, VERBALE CONTRADDITTORIO, ARCHIVIAZIONE, IRROGAZIONE SANZIONE) DESTINATARI: Ufficio Procedimenti Disciplinari - Ufficio Legale - UOC Personale - O.I.V. – Responsabile della Prevenzione della Corruzione – Dirigenti e Responsabili Servizi e Uffici - Direttori UOC e UOS - Dirigenti - Titolari di posizione organizzativa - Coordinatori di U.O. e di Dipartimento - Elevate Professionalità Dipendenti di tutti i servizi DOCENTE: dott. MICHELE PETRONE, Esperto nella Gestione giuridica del rapporto di lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni - Consulente Enti Pubblici - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. PREMESSA: Le importanti novità introdotte dal D.Lgs. 150/09 e dai CCNL area Dirigenza 2010 hanno modificato in misura significativa il previgente sistema disciplinare delineato dal Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici (modificato con il d.P.R. 16/04/2013, n. 62) e dai Codici disciplinari contenuti nei vari contratti collettivi nazionali di lavoro. Particolarmente innovative risultano altresì le previsioni introdotte dalla legge “anticorruzione” 6 novembre 2012, n. 190 in materia di segnalazione degli illeciti da parte dei dipendenti pubblici e di codice di comportamento e le novità introdotte dal D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 151 in tema di controlli a distanza della presenza in servizio dei dipendenti. Figure centrali della riforma risultano i Dirigenti/Responsabili di tutti gli Uffici/Servizi dell’Ente, il Responsabile del Servizio Personale, l’Ufficio Procedimenti disciplinari, il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e 14 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] l’O.I.V. (Organismo indipendente di valutazione), che hanno specifiche funzioni di controllo. La mancata attivazione di procedimenti disciplinari -così come la superficiale archiviazione e la tolleranza di abusi e comportamenti antigiuridici- dà luogo a pesanti ripercussioni di carattere disciplinare e non a carico anche dei Dirigenti e Responsabili di tutte le strutture/dipartimenti dell’Ente. Con delibera n. 75 del 24 ottobre 2013 l’A.N.A.C (Autorità Nazionale Anti Corruzione) ha delineato le linee guida cui tutte le Pubbliche Amministrazioni si devono attenere al fine della redazione di un proprio Codice di Comportamento integrativo di Ente. Il corso si prefigge di commentare nel dettagli siffatti criteri operativi al fine di fornire utili indicazioni agli enti partecipanti. OBIETTIVI: Il corso si prefigge di: 1) analizzare la normativa legislativa e contrattuale attuale in tema di obblighi e responsabilità disciplinari, unitamente agli indirizzi della giurisprudenza e del Dipartimento Funzione Pubblica; 2) verificare la correttezza del Codice di Comportamento integrativo di Ente,; 3) analizzare le competenze operative (inclusi modalità, tempi, forme) del Responsabile del Servizio Personale, dei Dirigenti/Responsabili (nonché dei titolari di Posizione Organizzativa dei Coordinatori), di tutti gli Uffici/Servizi dell’Amministrazione, dell’Ufficio Procedimenti disciplinari (U.P.D.) e del Responsabile della Prevenzione della Corruzione 4) redigere correttamente la relativa modulistica (segnalazione presunto illecito disciplinare, contestazione degli addebiti, verbale contraddittorio, archiviazione, irrogazione sanzioni); 5) evitare gli errori operativi più ricorrenti onde prevenire eventuali contestazioni formali da parte dei dipendenti. 6) analizzare i procedimenti disciplinari attualmente in essere e quelli già conclusi per verificarne la correttezza procedurale ed operativa. METODOLOGIA DIDATTICA: corso “frontale”, di carattere squisitamente teorico-pratico, atto alla disamina della normativa ed alla soluzione di casi pratici esposti in aula. Interazione con i partecipanti al fine di consentire l’acquisizione di nozioni che consentono loro una adeguata autonomia gestionale. PROGRAMMA: GLI OBBLIGHI DEI DIPENDENTI PUBBLICI (COMPARTO). Il sistema degli obblighi presente nell’ordinamento vigente. Le fonti normative di riferimento. I CCNL pubblici. Il nuovo Codice di comportamento “generale” dei dipendenti pubblici approvato con d.P.R. 16 aprile 2013, n. 62. Il Codice di comportamento integrativo d’Ente. Il piano della prevenzione della corruzione. Gli indirizzi del Dipartimento della Funzione Pubblica e dell’Anac. Il Codice disciplinare. Modalità di conoscenza. La segnalazione degli illeciti da parte dei dipendenti pubblici. Procedimenti disciplinari e responsabilità dei dipendenti, responsabili di Ufficio/Servizio e dirigenti pubblici: Il sistema delle responsabilità; Individuazione dei profili di responsabilità, dei termini e delle forme procedurali in ambito disciplinare. IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE NEI CONFRONTI DEI DIPENDENTI DEL COMPARTO. Attivazione da parte del dirigente responsabile del servizio e da parte dell'ufficio per i procedimenti disciplinari (U.P.D.). Composizione dell’U.P.D. Membri titolari e membri supplenti. Attività di segretariato. Raccordo tra Dirigente e U.P.D. La segnalazione di un illecito disciplinare: forma e termini. La contestazione di addebito: forma e termini; Memorie difensive e contraddittorio; Ipotesi di rinvio del contraddittorio; L’archiviazione; LE SANZIONI DISCIPLINARI PER I DIPENDENTI DEL COMPARTO. Le procedure conciliative. Rapporti fra procedimento disciplinare e procedimento penale. Rapporto tra atti del procedimento disciplinare e fascicolo personale: come conservare l’intera documentazione. GLI OBBLIGHI DEI DIRIGENTI E DEI RESPONSABILI DI SERVIZIO/UFFICIO. Poteri (direttivo/organizzativo, controllo, disciplinare) del dirigente pubblico nella attività di gestione delle risorse umane: normativa di riferimento e modalità di estrinsecazione. Natura dei provvedimenti del dirigente/responsabile di servizio negli atti di gestione del personale. L’obbligo di assicurare il rispetto della legge. Necessaria conoscenza degli obblighi dei propri collaboratori al fine di poter esercitare la funzione di controllo. Il nuovo obbligo di denuncia di danno, da parte dei dirigenti/responsabili di servizi, ed onere di segnalazione alla Corte dei conti (D.Lgs. 26/08/2016, n. 174). L’obbligo di attivazione del procedimento disciplinare. Raccordo tra il Dirigente/Responsabile di Servizio, l’UOC Risorse Umane e l’Ufficio Procedimenti Disciplinari. Competenze disciplinari del dirigente e del responsabile di ufficio/servizio non avente qualifica dirigenziale. Normativa 15 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] (legislazione e contrattazione collettiva) di riferimento. IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE E LE SANZIONI NEI CONFRONTI DEI DIRIGENTI E DEI RESPONSABILI DI SERVIZIO/UFFICIO. La mancata attivazione dei procedimenti disciplinari per le infrazioni disciplinari dei dipendenti; L’omesso controllo e la tolleranza reiterata; La perenzione; Codice disciplinare; Sospensione cautelare in corso di procedimento disciplinare; Sospensione cautelare in corso di procedimento penale; Rapporto tra procedimento disciplinare e procedimento penale; Reintegrazione del dirigente illegittimamente licenziato; L’indennità sostitutiva della reintegrazione; La determinazione concordata della sanzione. Gli orientamenti del Dipartimento della Funzione pubblica ed ANAC. Gli indirizzi della Corte di Cassazione e della Corte dei Conti. REDAZIONE DI UNO O PIÙ DEI SEGUENTI ATTI: segnalazione di una presunta infrazione avente rilevanza ai fini disciplinari; contestazione di addebito; rinvio del procedimento all’Ufficio Procedimenti disciplinari; verbale del contraddittorio; atto di archiviazione; atto di irrogazione della sanzione. ---------------------------------------------------- LE PROCEDURE GESTIONALI DA SEGUIRE IN CASO DI PART-TIME: CONCESSIONE, DINIEGO, CLAUSOLE ELASTICHE E FLESSIBILI, LAVORO SUPPLEMENTARE E STRAORDINARIO, TURNI E REPERIBILITÀ, RIPROPORZIONAMENTO E QUANTIFICAZIONE ASSENZE DAL SERVIZIO, PRINCIPIO DI NON DISCRIMINAZIONE DESTINATARI: UOC Personale - Dirigenti e Responsabili Servizi e Uffici - Direttori UOC e UOS - Dirigenti Titolari di posizione organizzativa - Coordinatori di U.O. e di Dipartimento - Elevate Professionalità Dipendenti di tutti i servizi DOCENTE: dott. MICHELE PETRONE, Esperto nella Gestione giuridica del rapporto di lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni - Consulente Enti Pubblici - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. PREMESSA: Il rapporto di lavoro a tempo parziale nelle Pubbliche Amministrazioni è stato oggetto a più riprese, negli ultimi anni, di numerose modifiche legislative, che ne hanno mutato in modo significativo l’impostazione e la struttura iniziale. Obiettivo del modulo è illustrare il corretto trattamento giuridico ed economico del rapporto di lavoro dei dipendenti in part-time. PROGRAMMA: I riferimenti legislativi e contrattuali. Definizione di lavoro a tempo parziale ed ipotesi applicative. LE NOVITÀ DELLA LEGGE 06/08/2008, N. 133: concessione, differimento, diniego, trasformazione e tempi, facoltà di trasformazione da parte del datore di lavoro, conflitto di interessi, rapporto tra la nuova aspettativa per avviare attività professionali e imprenditoriali ed il part-time (collegato Lavoro – L. 183/2010), funzionalità dell’Ente. Le modifiche dei Regolamenti. I controlli. LE NOVITÀ DELLA LEGGE 04/11/2010, N. 183: integrazione della legge n. 133/08; la nuova valutazione dell’Ente sui beneficiari del part-time prima della L. 133/08; ipotesi di revisione e revoca del part-time. IPOTESI DI CONCESSIONE O DINIEGO DEL PART-TIME: QUANDO SI DEVE NECESSARIAMENTE CONCEDERE, QUANDO SI DEVE NECESSARIAMENTE NEGARE (in caso contrario, analisi dei relativi profili di responsabilità), QUANDO SI PUÒ CONCEDERE. LE NOVITÀ DEL DECRETO LEGISLATIVO 15 GIUGNO 2015, N. 80. Le nuove tipologie di part-time, inclusa quella alternativa alla fruizione del congedo parentale. Disamina delle categorie soggettive che hanno priorità nel riconoscimento del part-time. Analisi circolare Dipartimento Funzione Pubblica 30/06/2011, n. 9. Il principio di non discriminazione: fonti normative, esame fattispecie. Il principio di riproporzionamento nei rapporti di lavoro a tempo parziale: criteri generali, deroghe, ipotesi anomale. Quantificazione dei singoli istituti giuridici: ferie, festività soppresse, permessi, congedi, aspettative, maternità e paternità, permessi e congedi per assistenza ai disabili, malattie. L’orario di lavoro dei part-timers: limiti ed errori da evitare. Il lavoro supplementare. Il lavoro straordinario. Le maggiorazioni retributive. La gestione 16 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] dei turni dei lavoratori a tempo parziale. Le ricadute delle assenze dal servizio sotto il profilo organizzativo e riflessi su: flessibilità orarie in entrata ed in uscita, lavoro notturno, servizi di pronta disponibilità. Le novità della legge “Fornero” 28/06/2012, n. 92): clausole elastiche e clausole flessibili. L’impatto sugli Enti Pubblici. ------------------------------------------------- IL LAVORO A TEMPO DETERMINATO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (AGGIORNATO AGLI ULTIMI INDIRIZZI DEL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA E DELLA GIURISPRUDENZA NAZIONALE E COMUNITARIA) DOCENTE: dott. LUCA BUSICO, Università di Pisa - Autore di testi ed articoli in materia - Componente del Comitato scientifico lavoroprevidenza.com - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Dirigenti e funzionari addetti agli Uffici Personale e legale. OBIETTIVI: Negli ultimi anni il legislatore, nel duplice intento di contenere la spesa pubblica e di arginare il fenomeno del precariato, è più volte intervenuto nella materia delle forme di lavoro flessibile nel pubblico impiego. La norma di riferimento (l’art.36 del d.lgs. n. 165/01) è stata, infatti, ripetutamente riscritta e modificata. Le pubbliche amministrazioni (ministeri, regioni, enti locali, SSN, Università, enti di ricerca, scuola etc.) continuano, comunque, a ricorrere frequentemente alle forme di lavoro flessibile, in particolare al contratto a termine, la cui disciplina generale, dettata fino al giugno 2015 dal d.lgs. n. 368/01, è stata riscritta di recente con la riforma del Jobs act (d.lgs. n. 81/15), la cui applicazione al lavoro pubblico pone diversi problemi. L’utilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato spesso avviene aggirando i limiti sostanziali e procedurali fissati dalla legge con la conseguente proliferazione di contenziosi su larga scala, che hanno coinvolto la magistratura, ordinaria (di merito e legittimità), contabile e comunitaria. Obiettivo del corso è quello di delineare un quadro sistematico ed aggiornato dell’istituto e dei numerosi problemi applicativi insorti, servendosi del basilare riferimento giurisprudenziale, nonché delle direttive del Dipartimento della Funzione pubblica (v. la circolare n. 5/2013 del 21 novembre 2013) e tentando di fornire soluzioni equilibrate su questioni emerse di recente (l’applicazione dell’art.19 del d.lgs. n. 81/15 al lavoro pubblico), nonché su quelle meno recenti non definitivamente risolte, come la tutela risarcitoria ex art.36 del d.lgs. n. 165/01 o il computo dell’anzianità pregressa del personale stabilizzato. PROGRAMMA: La flessibilità nel lavoro pubblico: i più recenti interventi normativi (l. n. 125/13, d.lgs. n. 81/15, legge di riforma della P.A. n. 124/15). Il contratto a termine: disciplina generale (d.lgs. n. 81/15) e speciale (art.36 del d.lgs. n. 165/01) e loro coordinamento. Durata, proroga e rinnovo dei rapporti di lavoro a tempo determinato (Dipartimento Funzione Pubblica, pareri 26 novembre 2008 n. 56, 19 settembre 2012 n. 37561, 19 settembre 2012 n. 37562). Diritti e obblighi del personale a tempo determinato. Il principio di non discriminazione (casi affrontati dalla giurisprudenza: anzianità pregressa, permessi studio, congedo per dottorato, incarichi dirigenziali). L’utilizzazione illegittima del lavoro a termine nelle amministrazioni pubbliche: divieto di conversione (Cass. Lav., 28 maggio 2013 n. 13247 e 8 settembre 2014 n. 18855); eterogenei orientamenti della giurisprudenza sulla tutela risarcitoria (Cass. Lav., 23 gennaio 2015, n. 1260); soluzione delle Sezioni Unite della Cassazione (sentenza 15 marzo 2016 n. 5072) e nuove questioni di legittimità costituzionale e comunitaria sollevate dai Tribunali. Le stabilizzazioni: disciplina dell’istituto (leggi nn. 296/06, 244/07, 228/12 e 125/13); dubbi e criticità; recenti pronunce in materia (Cass. Lav., 24 novembre 2016, n. 24025). Le controversie in materia: questioni di giurisdizione; violazioni delle disposizioni imperative; violazioni del principio di non discriminazione; anzianità pregressa del personale stabilizzato (C. Giust. UE, 4 settembre 2014 - c. 152/14). ----------------------------------------------- 17 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] INCOMPATIBILITÀ ED ATTIVITÀ EXTRA ISTITUZIONALI DEI DIPENDENTI PUBBLICI DOCENTE: dott. LUCA BUSICO, Università di Pisa - Autore di testi ed articoli in materia - Componente del Comitato scientifico lavoroprevidenza.com - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Dirigenti e funzionari addetti agli Uffici Personale e legale. OBIETTIVI: Il rapporto di lavoro con il datore di lavoro pubblico è storicamente caratterizzato, a differenza di quello col datore di lavoro privato, dal principio di esclusività della prestazione lavorativa, espresso dall’art.98, comma 1, della Costituzione. Scopo del corso è l’analisi della normativa in tema di incompatibilità ed attività extraistituzionali dei dipendenti pubblici, dei numerosi problemi applicativi in materia, nonché delle soluzioni, non sempre omogenee, fornite dalle autorità amministrative (Funzione Pubblica, ANAC) e dalla giurisprudenza ordinaria, amministrativa e contabile. PROGRAMMA: Le norme in materia di incompatibilità (art.98 Cost; artt.60 e segg. D.P.R. n. 3/57; art.53 D.Lgs. n. 165/01) e la loro ratio ispiratrice. Tripartizione tra incompatibilità assolute, incompatibilità relative ed attività liberalizzate (Corte Conti, sez. giur. Lombardia, 25 novembre 2014 n. 216). Le incompatibilità assolute: a) attività industriale, commerciale, professionale, cariche in società commerciali; b) attività di lavoro subordinato con enti pubblici e privati; c) conseguenze in caso di svolgimento di attività assolutamente incompatibili (analisi delle eterogenee soluzioni previste dalla Corte di Cassazione). Gli incarichi (attività extraistituzionali) autorizzabili: condizioni di legittimità, modalità autorizzatorie, conseguenze per le attività svolte in carenza di autorizzazione. Gli incarichi (attività extraistituzionali) sottratti ad autorizzazione: le attività liberalizzate (art.53, comma 6, del D.Lgs. n. 165/01). Deroghe soggettive al regime delle incompatibilità: il personale in part-time c.d. ridotto ed altre ipotesi. Le comunicazioni obbligatorie. Casi concreti: attività agricola, amministratore di condominio; consulente tecnico d’ufficio; incarichi gratuiti; dipendente in stato di sospensione cautelare dal servizio; autorizzazione postuma; responsabilità disciplinare. ----------------------------------------------- GLI INCARICHI DI COCOCO, OCCASIONALI, PROFESSIONALI DEGLI ENTI PUBBLICI: CONFERIMENTO, PUBBLICITÀ E TRASPARENZA, TRATTAMENTO PREVIDENZIALE, FISCALE E TRIBUTARIO (AGGIORNATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ 2017 ED AL DECRETO “MILLEPROROGHE”) DOCENTE: dott. CORRADO COPPOLECCHIA, Coordinatore Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie della Università degli Studi di Bari – Esperto in materia DESTINATARI: tutti coloro che sono coinvolti nei processi gestionali, contabili, contrattuali, economali e tributari. PREMESSA: Per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio gli Enti Pubblici possono conferire ad esperti di particolare e comprovata specializzazione incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa. Nel corso degli ultimi anni nuove disposizioni sono intervenute a disciplinare le modalità di attribuzione e, con l’entrata in vigore della legge n. 190/2012 “anticorruzione”, a prevedere nuovi obblighi a carico degli Enti Pubblici in materia di pubblicità e trasparenza. Pertanto è opportuno ricostruire sistematicamente l’ intero processo partendo dalle fasi di attribuzione di 18 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] un incarico a personale esterno, passando in rassegna gli obblighi di pubblicità e trasparenza ed infine esaminare gli adempimenti previdenziali, fiscali e tributari connessi ai pagamenti effettuati. Il percorso formativo è aggiornato con quanto previsto dal DLGS 165/2001 – dal Dlgs 81/2015 (legge delega del jobs act) - Dlgs 25 maggio 2016 n. 97 (NUOVA TRASPARENZA) e quanto disposto dal decreto fiscale di fine anno 2016, dalla legge di stabilità 2017 e dal decreto “milleproroghe”. OBIETTIVI: il corso, di taglio prevalentemente pratico-operativo, si propone di: - analizzare in dettaglio i presupposti normativi che consentono l’attribuzione degli incarichi a personale esterno, le disposizioni in materia di pubblicità e trasparenza ed il trattamento previdenziale e tributario connesso al pagamento degli incarichi; - affrontare e risolvere le diverse problematiche interpretative e applicative connesse; - formare/consolidare le competenze e le professionalità, tecniche e amministrative, per gestire correttamente gli adempimenti connessi all’attribuzione di incarichi. PROGRAMMA: Disciplina dell’attribuzione degli incarichi di lavoro autonomo professionale, coordinato e continuativo ed occasionale a personale esterno agli Enti (art. 7 dlgs. 165/2001e s.m.i.). Stipula di contratti di lavoro a tempo determinato e lavoro flessibile (art. 36 d.lgs. 165/2001 e s.m.i.). Incompatibilità e divieto di cumulo (art. 53 D.Lgs. 165/2001). Obblighi di pubblicità e trasparenza degli incarichi attribuiti e dei compensi corrisposti (artt. 35 e 36 L. 190/2012; d.lgs 33/2013; dlgs 97/2016). Qualificazione tributaria e trattamento previdenziale e fiscale: redditi di lavoro dipendente; redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (cococo, borse di studio, ecc.). Lavoro autonomo di natura professionale ed occasionale: aspetti previdenziali e fiscali. Pagamento di fatture professionali e di notule a soggetti residenti e non residenti: esempi pratici. Gli obblighi di verifica e certificazione dei pagamenti dell’ Ente (D.M. 40/2008). Ritenuta sui pignoramenti. I versamenti delle ritenute fiscali e previdenziali. Le dichiarazioni previdenziali mensili, conguagli fiscali e previdenziali e le certificazioni di fine anno. ----------------------------------------------- L’ANAGRAFE DELLE PRESTAZIONI E DEGLI INCARICHI CONFERITI A PUBBLICI DIPENDENTI ED A CONSULENTI E COLLABORATORI ESTERNI: OBBLIGO DI INFORMATIVA, ADEMPIMENTI SPECIFICI ED ESERCITAZIONI PRATICHE DOCENTE: dott. VINCENZO TEDESCO, Direttore Amministrativo Scuola IMT Alti Studi Lucca - Esperto in gestione e sviluppo delle risorse umane e nelle tematiche dell’anticorruzione, trasparenza e valutazione del personale - Autore di articoli, note e commenti in materia di lavoro pubblico - Componente del Comitato scientifico lavoroprevidenza.com - OIV monocratico in Ente Locale - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Dirigenti e funzionari addetti agli Uffici del personale e legale. PROGRAMMA: Revisione del quadro normativo (art. 53, d.l.vo 165/01; art. 1, l. 662/96; l. 296/06 ; l. 244/07; art. 21, l. 69/09), alla luce delle novità introdotte dalla l. 190/12, dal d.l.vo 33/13; dal d.l.vo 39/13, dal d.l 101/13 convertito dalla l. 125/13 e dal 66/14 convertito dalla l. 89/14. Direttive e circolari, analisi della giurisprudenza. Anagrafe delle prestazioni e degli incarichi conferiti a pubblici dipendenti ed a consulenti e collaboratori esterni: natura, struttura, contenuto e funzionamento della banca dati, differenti finalità. Casi pratici. Obbligo di comunicazione all’Anagrafe delle prestazioni: normativa e nuovi termini introdotti per l’adempimento; individuazione delle amministrazioni tenute all’adempimento; autorizzazioni e tipologia degli incarichi da comunicare; esclusioni; il responsabile o i responsabili del procedimento delle pubbliche amministrazioni; adempimenti on line e dichiarazioni negative. Circolari e direttive in materia-novità introdotte dalla circolare n. 1/2010 del Dipartimento della funzione pubblica: illustrazione di casi pratici. Obbligo di pubblicità: origine e evoluzione dell’obbligo di pubblicità nella normativa fino al d.l.vo 39/13; fissazione dei limiti massimi del trattamento economico omnicomprensivo a 19 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] carico della finanza pubblica per i rapporti di lavoro dipendente o autonomo (D.P.R. 195/2010; art. 23 ter d.l. 201/11, convertito in l. 214/11; D.P.C.M. 23/3/12) “Operazione Trasparenza” ed evoluzione del concetto fino al passaggio dall’open government alla prassi amministrativa dell’open data, attuata attraverso le pubblicazioni periodiche dei dati comunicati per legge dalle pubbliche amministrazioni al Dipartimento della funzione pubblica con lo scopo sia di coinvolgere attivamente i cittadini e le imprese nelle scelte di governo, sia di supportare il vertice politico amministrativo nel ripensamento della gestione della spesa pubblica, nonché nel rafforzamento dei sistemi di rilevazione, analisi e controllo dei dati che vengono resi pubblici per incrementare i livelli di trasparenza, efficienza e responsabilizzazione delle pubbliche amministrazioni. Verifiche e sanzioni: modifiche e integrazioni apportate all’art. 53, d.lgs. 165/01 (D.L. 112/08, d.l.vo 150/09 e l. 190/12). Obblighi di trasmissione alla Corte dei conti da parte del Dipartimento della funzione pubblica. La Relazione annuale al Parlamento sui dati raccolti in materia di incarichi conferiti a pubblici dipendenti e a consulenti e collaboratori esterni ai sensi del comma 16, art. 53, d.lgs. 165/01. ESERCITAZIONI PRATICHE. ------------------------------------------- IL SISTEMA DELLE INCOMPATIBILITÀ NELLA P.A.: CUMULO DI IMPIEGHI, MANSIONI, INCARICHI OCCASIONALI, CONSULENZE, ANAGRAFE DELLE PRESTAZIONI, INCARICHI GRATUITI, AUTORIZZAZIONI, CONTROLLI, LINEE GUIDA ANAC DOCENTE: dott. VINCENZO TEDESCO, Direttore Amministrativo IMT Alti Studi Lucca - Esperto in gestione e sviluppo delle risorse umane e nelle tematiche dell’anticorruzione, trasparenza e valutazione del personale - Autore di articoli, note e commenti in materia di lavoro pubblico - Componente del Comitato scientifico lavoroprevidenza.com - OIV monocratico in Ente Locale - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Dirigenti, funzionari, impiegati amministrativi e tecnici di tutte le Pubbliche Amministrazioni. OBIETTIVI: Il corso intende fornire un aggiornamento professionale generale, spesso di difficile realizzazione nel corso della normale attività lavorativa, sulle più importanti novità riguardanti la disciplina delle incompatibilità nel pubblico impiego aggiornata alle ultime novità normative (legge 190/2012, D.lgs. 39/2013, legge n.125/2013, legge 114/2014, legge 190/2014, d.lgs. 97/2016) e giurisprudenziali. Saranno esaminati in particolare la questione del conflitto di interesse e gli impatti sulla regolamentazione dei vari enti in tema di inconferibilità e incompatibilità anche con riferimento alle linee guida Anac. Per la particolare strutturazione il corso presenta anche esercitazioni pratiche e question time sugli argomenti trattati. PROGRAMMA: Il quadro normativo di riferimento. Le mansioni: natura, concetto, distinzioni (corrispondenti ed equivalenti), accesso. Diritto alle mansioni (art. 2103 c.c., art. 52 d.l.vo 165/01). L’incidenza del d.lgs. 150/2009 con riferimento alle progressioni verticali. Ius variandi: concetto, limiti e presupposti. Mansioni e sviluppo di carriera: progressioni orizzontali e verticali. Mansioni inferiori: divieto, deroga, presupposti, contenuto ed effetti. Mansioni superiori: contenuto, affidamento, presupposto. Gli effetti (trattamento economico). Irrilevanza ai fini giuridici. Lo scostamento dalle mansioni ordinarie. Gli incarichi aggiuntivi. Incompatibilità ed incarichi nel pubblico impiego (art.53 d.lgs. n.165/01): divieto di cumulo di impieghi ed incarichi, deroghe per personale in part-time e per dirigenti, esercizio attività professionali. Il caso delle professioni legali. Attività consentite: il sistema autorizzatorio, le limitazioni previste. Incompatibilità assoluta e relativa. Le evoluzioni della giurisprudenza e della dottrina con riferimento alle professioni di avvocato e alle professioni che prevedono l’iscrizione ad appositi albi. Il D.Lgs. 150/09. Le nuove disposizioni in materia di collaborazioni e consulenze (DFP 2006-2008, Finanziaria 2008; d.l. 112/08, l. 133/08, l.228/2012). Il nuovo regime degli incarichi esterni dei dipendenti pubblici di cui all’art.1 comma 42 della legge 190/2012 (legge anticorruzione). Impatto sulla trasparenza e obblighi a proposito dell’affidamento e ai compensi, verifica dell’insussistenza di 20 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] situazioni di conflitto d’interessi: soggetti preposti al controllo e check list di accertamento divieto triennale per gli ex dipendenti pubblici di svolgere attività lavorativa o professionale e relative sanzioni, responsabilità per omesso versamento del compenso indebitamente percepito. Le posizioni della giurisprudenza amministrativa e contabile con riferimento alle attività esercitabili, a quelle non autorizzabili. L’impatto sui procedimenti autorizzativi. Nozione ed effetti. La questione delle attività assolutamente incompatibili e l’intervento governativo che dovrà definire gli ambiti di applicazione. Il nuovo art.53 del dlgs 165/2001 dopo l’intervento operato dalla legge n.125/2013. Accertamento incompatibilità: servizi ispettivi. Violazione e regime sanzionatorio. Regolamenti in tema d’incompatibilità e di autorizzazione all’esercizio, le prestazioni occasionali. Le misure in tema di incompatibilità, obbligo di astensione e incarichi dirigenziali. Il regime delle incompatibilità per i pubblici dipendenti. Le misure particolari per i dipendenti condannati per delitti contro la P.A. L’obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse. Le conseguenze della violazione delle norme sulle incompatibilità e sull’astensione. La rotazione dei dirigenti nella preposizione a incarichi dirigenziali. Applicazione del principio di rotazione al resto del personale. Il codice di comportamento dei pubblici dipendenti. La tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti. Il D.Lgs. n. 39/13 (Disposizioni in materia d’inconferibilità e incompatibilità d’incarichi presso le PP.AA. e presso gli enti privati in controllo pubblico), a norma dell'art.1, commi 49 e 50 della L. 190/2012. Esame delle ipotesi previste e modalità di applicazione. La tipologia di incarichi e le condanne previste nei casi indicati dal provvedimento. Il ruolo del responsabile anticorruzione. Le attività seminariali e le eccezioni nelle disposizioni vigenti. Incompatibilità ed ineleggibilità: disciplina specifica. Anagrafe delle prestazioni e incarichi dei pubblici dipendenti: l’informativa e adempimenti specifici. Il divieto di conferire a pensionati, incarichi dirigenziali o direttivi, di studio o di consulenza. Le eccezioni previste secondo il Dipartimento della Funzione Pubblica. L’attuale regime del pantouflage. Le ipotesi di inconferibilità presso PA e Enti di diritto privato controllati. Le Linee guida ANAC (Determinazione 833/2016). Gli incarichi gratuiti. Attività rese a titolo gratuito o per volontariato. Le norme in tema di collaborazioni e consulenze (Finanziaria 2008, d.l. 112/08, DFP n. 3/2011). La questione degli ordinamenti professionali. Gli incarichi di studio e consulenza ai dipendenti collocati in pensione. Problematiche operative e limiti applicabili anche in considerazione della legge 114/2014. La circolare n. 6/2014 della Funzione Pubblica. Quadro di riferimento. Impatto della giurisprudenza. Esame dell’art.17 comma 3 della legge 124/2016 e della circolare n.4/2015 della Funzione Pubblica. ------------------------------------------- TUTTE LE NOVITÀ SUL LAVORO PUBBLICO: TURN OVER, ASSUNZIONI, PROROGA GRADUATORIE, MOBILITÀ, INCARICHI DIRIGENZIALI, LAVORO AUTONOMO, CONSULENZE, LAVORO A TEMPO DETERMINATO, LAVORO ACCESSORIO (AGGIORNATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ 2017 ED AL MILLEPROROGHE D.L. 244/2016) DOCENTI: - dott. VINCENZO TEDESCO, Direttore Amministrativo Scuola IMT Alti Studi Lucca - Esperto in gestione e sviluppo delle risorse umane e nelle tematiche dell’anticorruzione, trasparenza e valutazione del personale Autore di articoli, note e commenti in materia di lavoro pubblico - Componente del Comitato scientifico lavoroprevidenza.com - OIV monocratico in Ente Locale - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. - dott. LUCA BUSICO, Università di Pisa - Autore di testi ed articoli in materia - Componente del Comitato scientifico lavoroprevidenza.com - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Servizio Risorse Umane - Dirigenti e Funzionari amministrativi di tutti i Servizi - OO.SS. – Dipendenti pubblici, responsabili uffici legali e affari generali di tutti gli enti pubblici, collaboratori in genere. OBIETTIVI: il corso si propone di offrire un aggiornamento delle principali questioni in materia di personale pubblico dopo i numerosi interventi normativi intervenuti alla legge n.114/2014, la legge di stabilità per l’anno 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 208), il decreto mille proroghe 2016 (D.L. 30 dicembre 2015, n. 21 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] 210) ed i decreti attuativi della riforma Madia oltre agli aggiornamenti derivanti dalla Legge di stabilità per l’anno 2017 e al decreto mille proroghe n.244/2016. Si tratta di interventi che impattano su molti settori della pubblica amministrazione. Tutti i provvedimenti esaminati intervengono su molti settori che impegnano gli operatori nell’attuazione delle complesse norme. PROGRAMMA: 1° GIORNO: Introduzione di alcune misure dirette a favorire il ricambio generazione del personale della P.A. Abolizione dell’istituto del trattenimento in servizio oltre i limiti previsti dalla normativa vigente per il collocamento a riposo. Soggetti destinatari e gestione del periodo transitorio. Esempi pratici di applicazione della nuova disciplina. Conferma della vigenza per il triennio 201417 della risoluzione del contratto di lavoro per coloro che hanno raggiunto, a decorrere dall’1/1/2012, l’anzianità contributiva di 40 anni. Soggetti destinatari ed amministrazioni escluse dalla nuova disciplina. I pareri e le Circolari del Dipartimento della funzione pubblica e del Ministero dell’economia e delle finanze. Categorie interessate e quelle escluse. Il periodo di decorrenza della nuova disciplina: Applicazione pratica ed adempimenti delle amministrazioni. Le circolari del Dipartimento della funzione pubblica n. 10/2008, n. 2/2012 e n. 3/2013. Ampliamento e maggiore flessibilità del turn over. Le nuove facoltà assunzionali delle pubbliche amministrazioni per il quinquennio 2014-2018. L’obbligo della programmazione triennale dei fabbisogni e le dotazioni organiche. I soggetti destinatari: le amministrazioni dello Stato, le agenzie e gli enti pubblici non economici con esclusione di quelle che rientrano nel comparto scuola, sicurezza e università che restano disciplinate dalle disposizioni di legge vigenti. Introduzione della novità del vincolo del turn over relativo alle assunzioni di personale a tempo indeterminato che è possibile effettuare nell’arco temporale 2014-2018, calcolato solo sulla spesa. Nuovo meccanismo di proroga. I nuovi limiti assunzionali nelle amministrazioni dello Stato, enti di ricerca ed autonomie territoriali, Cumulo delle risorse destinate alle assunzioni per un arco temporale non superiore a tre anni. Gli adempimenti delle amministrazioni in materia di procedure concorsuali. L’impatto del decreto legge n. 244/2016 (milleproroghe 2017) sulle assunzioni. Esame dell’art. 1 e riflessi sulle politiche programmatorie. Il passaggio al solo limite economico per le assunzioni di personale. La circolare n. 4/2004 del Dipartimento della funzione pubblica in materia di piani di razionalizzazione degli assetti organizzativi e riduzione della spesa di personale. IL REGIME DELLA MOBILITÀ. Le novità in materia di mobilità volontaria e obbligatoria. Gli accordi tra le amministrazioni. Il bando di mobilità e la fissazione di criteri per la selezione del personale. Obbligo di pubblicità dell’avviso di mobilità sul sito istituzionale dell’amministrazione. La predeterminazione dei criteri di scelta. La costituzione della medesima unità produttiva per le amministrazioni pubbliche collocate nel territorio dello stesso comune o entro 50 km della sede in cui il dipendente è in servizio. Le novità per il personale in disponibilità. La possibilità di assegnare qualifica o posizione economica inferiore o in posizione di comando: illustrazione di casi pratici. LE NOVITÀ IN MATERIA DI INCARICHI DIRIGENZIALI. Il divieto di conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza. Le modifiche all’art. 110 c. 1 del d.l.vo 267/2000. Modalità di applicazione. Il nuovo regime degli incarichi negli uffici di diretta collaborazione. Altre disposizioni in materia di pubblico impiego del D.L. 90/14. Le nuove funzioni dell’ANAC in materia di anticorruzione. Incentivi alla progettazione. Le misure in materia di organizzazione della P.A.: le società partecipate. L’abrogazione dell’AVCP. Razionalizzazione delle Autorità indipendenti. Riduzione delle spese per incarichi di consulenza. Interventi urgenti in materia di riforma delle province e delle città metropolitane. Comando e assegnazione temporanea di personale tra le pubbliche amministrazioni. Novità in tema di articolazione delle dotazioni organiche e progressioni professionali. Gli interventi della funzione pubblica e impatto sulle modalità di assunzione. Proroga delle graduatorie. La questione della proroga delle graduatorie fino al 2017 e l’impatto della disciplina con riferimento alle assunzioni a tempo determinato. Gli interventi operati sulla legge n.125/2013. L’intervento del decreto mille proroghe per l’anno 2017. Esame delle norme di interesse della legge 232/2016 (legge di stabilità per l’anno 2017). La questione del rispetto dei limiti di spesa. La composizione delle commissioni di concorso e le modalità di reclutamento. L’utilizzo del 50% delle risorse disponibili e le riserve dei posti al personale con lavoro subordinato a tempo determinato con tre anni di servizio e le esperienze professionali valutabili. Le stabilizzazioni: disciplina dell’istituto (leggi nn. 296/06, 244/07, 228/12 e 125/13), dubbi e criticità. Le controversie in materia: questioni di giurisdizione; violazioni delle disposizioni imperative; violazioni del principio di non discriminazione; anzianità pregressa del personale stabilizzato (C. Giust. UE, 4 settembre 2014 - c. 152/14). Le residue possibilità di stabilizzazione del personale con contratto a tempo determinato. L’impatto sulla programmazione triennale, i meccanismi incentivanti. Il conflitto di interessi; il regime delle 22 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] incompatibilità; le comunicazioni ai centri per l’impiego; le modifiche alla presenza di particolari situazioni lavorative. Il lavoro accessorio e la nuova configurazione dell’istituto. Procedure normali e procedure speciali di reclutamento del personale. Esame della giurisprudenza europea. Ruolo della contrattazione collettiva. La circolare della Funzione pubblica del 20 agosto 2014 in tema di permessi e distacchi sindacali dopo l’entrata in vigore della legge 114/2014. La circolare n.6/2014 della Funzione Pubblica in tema di incarichi conferiti ai dipendenti collocati in quiescenza. Esame dell’art.17 comma 3 della legge 124/2016 e della circolare n.4/2015 della Funzione Pubblica. La circolare della Funzione Pubblica n.13 del 15 novembre 2011 per la destinazione alla contrattazione integrativa delle economie conseguite dalle amministrazioni per effetto dell'art. 61, comma 17 del d.l. 112/2008 e dell'art. 16 del d.l. 98/2011. La questione del rispetto dei limiti imposto dal DL 78/2010. Gli interventi della Corte dei Conti in tema di mobilità orizzontale e utilizzo delle risorse conseguenti. Il comma 49 dell’art.1 della legge “anticorruzione” (legge 190/2012) con riferimento alle modifiche in corso per l’attribuzione di incarichi dirigenziali. Il nuovo ruolo dell’Anac e norme applicabili. La nuova disciplina degli incarichi di lavoro autonomo: le nuove ipotesi di esclusione del controllo della Corte dei Conti per le Università contenute nella legge di stabilità per l’anno 2017 presupposti di legittimità per la stipulazione di contratti di incarico professionale nelle P.A.; comunicazioni telematiche; tipologie contrattuali utilizzabili: lavoro autonomo, co.co.co. e lavoro occasionale; le c.d. partite IVA; la “comprovata specializzazione universitaria”: contenuti ed eccezioni previste dalla nuova disciplina; il divieto delle consulenze informatiche; il divieto della proroga dei contratti di cui all’art. 7 comma 6 del D.lgs. 165/2001 ai sensi del comma 147 dell’art.1 legge 228/2012. L’eccezionalità e l’importo del contratto. Soluzioni e casi pratici. Circolare del Ministero del Lavoro n.32 del 28 dicembre 2012. La trasparenza e obblighi pubblicitari per l’affidamento di incarichi e dei compensi, verifica dell’insussistenza di situazioni di conflitto di interessi: i soggetti preposti al controllo e check list di accertamento, divieto triennale per gli ex dipendenti pubblici di svolgere, attività lavorativa o professionale e relative sanzioni responsabilità per omesso versamento del compenso indebitamente percepito. 2° GIORNO: La riforma delle flessibilità contrattuale nella P.A.: Flessibilità in entrata e in uscita. Che cosa cambia? stipulazione di contratti a termine: condizioni e limiti; gli interventi operati dalla giurisprudenza di merito sulla definizione dell’art. 36 del D.lgs. 368/2001 e le modifiche intervenute. I controlli degli enti. La flessibilità nel lavoro pubblico: i più recenti interventi normativi (l. n. 125/13, d.lgs. n. 81/15, legge di riforma della P.A. n. 124/15); gli interventi del mille proroghe 2017 (decreto legge 244/2016) Il contratto a termine: disciplina generale (d.lgs. n. 81/15) e speciale (art.36 del d.lgs. n. 165/01) e loro coordinamento. Durata, proroga e rinnovo dei rapporti di lavoro a tempo determinato (Dipartimento Funzione Pubblica, pareri 26 novembre 2008 n. 56, 19 settembre 2012 n. 37561, 19 settembre 2012 n. 37562). Diritti e doveri del personale a tempo determinato. Il principio di non discriminazione (casi affrontati dalla giurisprudenza: anzianità pregressa, permessi studio, congedo per dottorato, incarichi dirigenziali). L’utilizzazione illegittima del lavoro a termine nelle amministrazioni pubbliche: divieto di conversione (Cass. Lav., 28 maggio 2013 n. 13247 e 8 settembre 2014 n. 18855) ed eterogenei orientamenti della giurisprudenza sulla tutela risarcitoria (Cass. Lav., 23 gennaio 2015 n. 1260). Le responsabilità dei pubblici dipendenti e l’esercizio del potere disciplinare: Esame dell’art.5 della L. n. 15/09 e del decreto attuativo 150/09. Il D.Lgs. 116/16 in materia di licenziamento disciplinare in caso di falsa attestazione della presenza in servizio. Il procedimento disciplinare d’urgenza. La tutela del diritto al contradditorio. L’obbligo di sospensione immediata del dipendente. Il trattamento economico da attribuire. La contestazione del danno all’immagine della P.A. La valutazione del comportamento omissivo dei Dirigente o dei responsabili. Gli obblighi di denuncia al PM e alla procura della Corte dei Conti. L’esame delle nuove ipotesi contenute nella legge n.190/2012 (legge anticorruzione): nuove ipotesi di responsabilità disciplinare; semplificazione procedimento disciplinare; il nuovo sistema di impugnazione; ruolo dei responsabili delle strutture nei vari enti pubblici; la corte dei conti. Question time sugli argomenti trattati. ------------------------------ ASSUNZIONI, MOBILITÀ E RECLUTAMENTO NEGLI ENTI PUBBLICI: PROCEDURE, PIANO ASSUNZIONI, CONCORSI PER DIRIGENTI, PROROGHE 23 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] GRADUATORIE, CONTENZIOSO E SISTEMA DELLE RESPONSABILITÀ (AGGIORNATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ 2017 ED AL MILLEPROROGHE D.L. 244/2016) DOCENTI: - dott. VINCENZO TEDESCO, Direttore Amministrativo Scuola IMT Alti Studi Lucca - Esperto in gestione e sviluppo delle risorse umane e nelle tematiche dell’anticorruzione, trasparenza e valutazione del personale Autore di articoli, note e commenti in materia di lavoro pubblico - Componente del Comitato scientifico lavoroprevidenza.com - OIV monocratico in Ente Locale - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. - dott. LUCA BUSICO, Università di Pisa - Autore di testi ed articoli in materia - Componente del Comitato scientifico lavoroprevidenza.com - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Dirigenti, funzionari ed addetti uffici reclutamento, personale, legale e contenzioso, dipendenti pubblici in genere. OBIETTIVI: il corso intende offrire una panoramica dei principali istituti su cui si fonda il procedimento concorsuale nelle pubbliche amministrazioni fino ai più recenti interventi normativi contenuti nella legge 190/2012 nei decreti legislativi nn. 33 e 39 del 2013 e nella legge comunitaria per l’anno 2013 (legge 134/2013), il d.lgs. 97/2016 evidenziando la giurisprudenza ordinaria e amministrativa più recente. Si esamineranno i meccanismi per l’emanazione dei bandi e la tematica del contenzioso proponendo suggerimenti per la gestione delle varie procedure oltre ai copiosi aggiornamenti normativi intervenuti fino alla legge 125/2013 e alla legge 208/2015 (legge di stabilità per l’anno 2016), alla legge 114/2014 di conversione del decreto legge 90/2014, al decreto mille proroghe 2016 (DL 210/2015), la legge di stabilità per l’anno 2017 e il mille proroghe DL 244/2016. La trattazione, pertanto, cercherà di fare il punto anche sulle varie forme flessibili (incarichi, cococo, consulenze, etc.) e verificare l’impatto della legge 183/2014 in materia di JOB Act e della recente riforma sul pubblico impiego con i relativi decreti di attuazione. PROGRAMMA: Le fonti in materia di procedure concorsuali. Il procedimento concorsuale: indizione del concorso; preparazione, redazione e pubblicazione del bando; clausole obbligatorie e facoltative; presentazione delle domande di ammissione secondo i nuovi meccanismi informatici; cause di esclusione. Ammissione con riserva: finalità, presupposti ed effetti. La selezione: contenuti delle prove; preparazione ed espletamento delle prove; gli adempimenti della commissione e dei candidati; la discrezionalità valutativa della commissione; la motivazione dei giudizi; la trasparenza; approvazione della graduatoria e proclamazione dei vincitori. Corsi-concorsi e prove pubbliche selettive. Commissioni esaminatrici: principi generali; composizione e modalità di funzionamento; gli adempimenti preliminari; verbalizzazioni; modalità di correzione e valutazione delle prove e dei titoli; il ruolo del segretario della commissione; norme particolari relative a particolari procedure selettive, le preselezioni. Le precedenze e le preferenze. Categorie riservatarie I requisiti generali e speciali di partecipazione: il titolo di studio e le equipollenze; la cittadinanza europea; l’età; le abilitazioni; le condanne penali; i precedenti lavorativi e di carriera. Il diritto di accesso agli atti concorsuali anche alla luce della giurisprudenza amministrativa. Strumenti della tutela cautelare con particolare riguardo alle esclusioni, alla ripetizione delle prove d’esame e alla ricusazione della commissione. Norme generali su concorsi e progressioni e le assunzioni dopo il la legge di Stabilità 2017. Le norme sui concorsi nella legge delega e nel nuovo T.U. progressioni “economiche” e “di carriera” riserve di posti a regime e speciali riserve per il personale precario indirizzi applicativi della Corte dei conti. Applicabilità dei principi in materia di concorsi alle società pubbliche dopo il nuovo T.U. ambito di applicazione dei principi in materia di selezioni pubbliche alle società pubbliche regolamenti per le assunzioni e loro contenuto pubblicità ed imparzialità della selezione composizione delle commissioni esaminatrici. Forme flessibili di reclutamento e di impiego di personale nelle Pubbliche amministrazioni. Fonti normative e discipline specifiche: lavoro a tempo parziale, lavoro a termine, lavoro temporaneo, contratti formativi, lavoro accessorio, incarichi di collaborazione e telelavoro. La riforma Biagi e la l. 229/03. Le novità introdotte dalla l. 133/08, dalla l. 15/09 e dal d.l.vo 150/09. Le modifiche al d.l.vo 165/01. Il collegato al lavoro (l. 183/2010) e i riflessi sui rapporti di lavoro flessibile. La riforma del mercato del lavoro (l. 92/12) e successive modifiche. Riflessi sulle forme flessibili. Le circolari del Ministero del lavoro. 24 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] Il D.lgs. 24/2012 in tema di somministrazione lavoro. Riflessi applicativi. Profili giurisprudenziali e dottrinali. La questione della proroga dei contratti a tempo determinato contenuta nella L. 228/12 (legge di stabilità 2013) e l’impatto sulle procedure di reclutamento. La disciplina della proroga disegnata dalla legge 125/2013. di legittimità per la stipulazione di contratti di incarico professionale nelle P.A.; La nuova disciplina degli incarichi di lavoro autonomo dopo le novità introdotte dalla legge n.92/2012, della Legge di stabilità per l’anno 2013 (Legge 228/2012) e della legge 125/2013: il divieto delle consulenze informatiche (comma 146 dell’art. 1 legge 228/2012). Procedure comparative per la selezione dei collaboratori; l’atto di conferimento dell’incarico: competenze ad adottarlo, contenuto minimo del contratto; pubblicità degli incarichi e delle consulenze. Norme di riferimento e il rispetto dei principi di trasparenza da parte delle pubbliche amministrazioni. Le questioni poste con l’approvazione della legge sul job-act (legge 183/2014). Il divieto delle cococo e l’esclusione del controllo per le università ai sensi della legge di stabilità per l’anno 2017 (legge n.232/2016). I limiti alle consulenze previsti dal D.L. 90/2014 e dalle norme di attuazione LE NUOVE FACOLTÀ ASSUNZIONALI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI PER IL QUINQUENNIO 2014-2018 DOPO LA LEGGE DI STABILITÀ 2016. L’obbligo della programmazione triennale dei fabbisogni e le dotazioni organiche. I soggetti destinatari: le amministrazioni dello Stato, le agenzie e gli enti pubblici non economici con esclusione di quelle che rientrano nel comparto scuola, sicurezza e università che restano disciplinate dalle disposizioni di legge vigenti. Introduzione della novità del vincolo del turn over relativo alle assunzioni di personale a tempo indeterminato che è possibile effettuare nell’arco temporale 2017-2020, calcolato solo sulla spesa. Il passaggio al solo limite economico per le assunzioni di personale. I nuovi limiti assunzionali nelle amministrazioni dello Stato, enti di ricerca ed autonomie territoriali, Cumulo delle risorse destinate alle assunzioni per un arco temporale non superiore a tre anni. Gli adempimenti delle amministrazioni in materia di procedure concorsuali. La circolare n. 4/2004 del Dipartimento della funzione pubblica in materia di piani di razionalizzazione degli assetti organizzativi e riduzione della spesa di personale. Simulazione della programmazione del piano delle assunzioni annuale e triennale che ogni Ente deve adottare nell’ambito dei vincoli normativi sopra delineati. Commento di uno schema di deliberazione contenente il rispetto e l’analisi di tutte le condizioni imposte dalla legge per le assunzioni stesse. IL NUOVO REGIME DELLA MOBILITÀ. Le novità in materia di mobilità volontaria e obbligatoria. Gli accordi tra le amministrazioni. Il bando di mobilità e la fissazione di criteri per la selezione del personale. Obbligo di pubblicità dell’avviso di mobilità sul sito istituzionale dell’amministrazione. I criteri di scelta. La costituzione della medesima unità produttiva per le amministrazioni pubbliche collocate nel territorio dello stesso comune o entro 50 km della sede in cui il dipendente è in servizio. Le novità per il personale in disponibilità. La possibilità di assegnare qualifica o posizione economica inferiore o in posizione di comando: illustrazione di casi pratici. L’accesso alla dirigenza dopo il decreto sui Ruoli Unici 2016 concorso a posti di dirigente per i tre ruoli unici, applicabilità della nuova disciplina alle altre P.A. requisiti per l’accesso disposizioni attuative, le selezioni per incarichi dirigenziali a tempo determinato. Le novità in materia di incarichi dirigenziali. Il divieto di conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza. Le modifiche all’art. 110 c. 1 del d.l.vo 267/2000. Modalità di applicazione. Il nuovo regime degli incarichi negli uffici di diretta collaborazione. La proroga delle graduatorie concorsuali, la questione degli idonei e lo scorrimento delle graduatorie. L’INTERVENTO OPERATO DALLA LEGGE N.125/2013 DAL MILLE PROROGHE DL 244/2016) E DALLA LEGGE DI STABILITÀ PER L’ANNO 2017. Analisi delle posizioni giurisprudenziali ed applicabilità agli enti pubblici. La limitazione alle assunzioni. Proroga delle graduatorie. La circolare n.5/2013 della Funzione Pubblica. Procedimento ordinario e procedimento speciale. La legge 228/2012 comma 388 e l’impatto sulle procedure concorsuali. Il rispetto dei limiti di spesa. La valutazione dei titoli di merito. La predeterminazione dei criteri da parte della legge, del bando e della commissione. La funzione del bando di concorso in tema di assenza, invalidità ed irregolarità delle dichiarazioni sostitutive. La questione dei controlli sui documenti e sulle dichiarazioni. Lo svolgimento delle prove scritte. Le regole di convocazione dei candidati. I sistemi di preselezione e quiz. La correzione delle prove scritte. La predeterminazione dei criteri di valutazione. Discrezionalità e controllo del giudice. Lo svolgimento delle prove orali. La gestione del contenzioso dei candidati esclusi. La trasmissione delle domande per via telematica. Problematiche. Ammissione con riserva: finalità, presupposti ed effetti. Le varie opzioni a disposizione delle pubbliche amministrazioni. La selezione: contenuti delle prove; preparazione ed espletamento delle prove; gli adempimenti della commissione e dei candidati; la discrezionalità valutativa della commissione; la motivazione dei giudizi; la trasparenza delle operazioni concorsuali. La proroga delle graduatorie ai sensi della legge 190/2014 (legge di stabilità per l’anno 2015): esame dei commi da 420 a 428 della 25 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] legge in tema di province e enti locali. Esame del mille proroghe per l’anno 2016 (D.L. 210/2016) e del mille proroghe per l’anno 2017 (DL244/2016). Le commissioni esaminatrici: principi generali; modalità di funzionamento; incompatibilità; verbalizzazioni. Le caratteristiche dell’organo. La competenza per la nomina. I criteri di scelta dei componenti. Le eventuali contestazioni sulla composizione della commissione. Le attività della commissione. Funzioni del presidente, funzioni del segretario (certificatorie, atti, custodia). I membri aggiunti e membri supplenti. Gli atti decisionali. I nuovi criteri per la nomina delle commissioni giudicatrici (L. 190/2012). Impatto sul procedimento amministrativo e nuova ipotesi dell’art.35 bis del D.lgs. 165/2001. La questione dei regolamenti delle amministrazioni. Il provvedimento amministrativo di nomina delle commissioni. Approvazione della graduatoria e proclamazione dei vincitori. Le precedenze e le preferenze. Categorie riservatarie (L. 407/98; L. 68/99, etc.). Graduatorie ed assunzioni. La formazione della graduatoria da parte della commissione. Graduatorie provvisorie e definitive. Quando assumere i vincitori. Come procedere in caso di pendenza di un contenzioso. La questione della validità delle graduatorie e scorrimento. I casi di mancata assunzione dei vincitori. Le nuove norme su concorsi e progressioni contenute nel D.lgs. 150/2009 e successive modifiche: selezioni per le progressioni “economiche”, selezioni per le progressioni “di carriera”, riserve di posti per gli interni nei concorsi pubblici, accesso alle posizioni economiche apicali, selezioni per l’attribuzione degli incentivi di carriera. Applicabilità dei principi in materia di concorsi alle società pubbliche. L’ambito di applicazione dei principi in materia di selezioni pubbliche alle società pubbliche. I regolamenti per le assunzioni ed il loro contenuto. La pubblicità ed imparzialità della selezione. La composizione delle commissioni esaminatrici. Responsabilità giuridiche e risarcimento del danno civile ed erariale. La responsabilità del funzionario responsabile del procedimento. La responsabilità della commissione e degli addetti alla vigilanza. Responsabilità per colpa grave e discrezionalità tecnica. Responsabilità concernente le fasi dell’approvazione della graduatoria e dell’assunzione. Danno civile risarcibile. Profili penali. Le false dichiarazioni nella domanda di concorso. Violazione della segretezza del testo delle prove d’esame, falso materiale ed ideologico, responsabilità per la consegna di elaborato copiato, sottrazione o smarrimento di elaborati, produzione di documenti falsi o viziati da invalidità insanabile, truffa in assunzione ad un pubblico impiego, segni di riconoscimento, assunzione e cumulo di impieghi. ------------------------------------------- IL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI ESTERNI NELLA P.A.: ASPETTI NORMATIVI, FISCALI E CONTRIBUTIVI SU COCOCO, OCCASIONALI, PROFESSIONALI, CONSULENZE - ANALISI DI SCHEMI CONTRATTUALI (AGGIORNATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ 2017 ED AL MILLEPROROGHE D.L. 244/2016) DOCENTI: - dott. VINCENZO TEDESCO, Direttore Amministrativo SCUOLA IMT Alti Studi Lucca - Esperto in gestione e sviluppo delle risorse umane e nelle tematiche dell’anticorruzione, trasparenza e valutazione del personale - Autore di articoli, note e commenti in materia di lavoro pubblico - Componente del Comitato scientifico lavoroprevidenza.com - OIV monocratico in Ente Locale - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. - ROLANDO VIVALDI, Responsabile Unità fiscale, Gestione Redditi Lavoro Autonomo e Adempimenti Assistenziali e Previdenziali Università di Pisa; Esperto di problematiche fiscali; Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Dirigenti, funzionari, impiegati amministrativi e tecnici di tutte le Pubbliche Amministrazioni. Lavoratori autonomi in genere. OBIETTIVI: il corso intende offrire una panoramica dei principali rapporti di lavoro autonomo che, anche per effetto della potestà regolamentare dei singoli enti, si sono incrementate fornendo nel contempo un utile approfondimento, anche mediante la soluzione di casi pratici e degli interventi della giurisprudenza. La 26 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] trattazione pertanto cercherà di fare il punto sulle varie tematiche di ordine giuridico e fiscale non trascurando gli approfondimenti giurisprudenziali anche alla luce delle nuove norme in tema di trasparenza. Inoltre saranno evidenziati gli ultimi interventi normativi fino alla legge di stabilità per l’anno 2015 (legge n.190/2014) oltre all’esame delle circolari del Ministero del Lavoro e della Funzione Pubblica ed agli interventi della legge 114/2014 in tema di incarichi di studio e consulenze. Sarà verificato anche l’impatto eventuale della normativa sul job-act (legge 183/2014) e del D.Lgs. 81/2015 oltre che della legge di stabilità per l’anno 2016 (legge n.208/2015) PROGRAMMA: Quadro normativo in tema di affidamento di incarichi esterni nelle P.A., tra appalto di servizi e incarico di lavoro autonomo. Quando si parla di servizio e quando di incarico. Natura e oggetto dell’incarico. D.Lgs. 163/2006 e D.Lgs. 165/2001: discipline a confronto. Esame delle novità normative e degli orientamenti della giurisprudenza: soggetti dell’Ente coinvolti nella procedura di affidamento dell’incarico e nella gestione del contratto. L’affidamento di incarichi esterni come appalto di servizi. Principi generali e tutela della concorrenza; programmazione dell’attività contrattuale; procedure di scelta del contraente; criteri di redazione dei bandi di gara; criteri di aggiudicazione; ipotesi di affidamento fiduciario; affidamenti in caso di urgenza; tipologie di contratti esclusi in tutto o in parte dal D.lgs. 163/2006; rapporti con società di professionisti dopo la Legge 183/2011; l’affidamento di incarichi esterni quale incarico professionale di lavoro autonomo; le previsioni del D.lgs. 165/2001, art. 7 c. 6 e gli interventi operati dal D.L. 31/08/2013, n. 101; esigenze dell’Ente e requisiti di legittimità dell’incarico esterno; professionalità degli incaricati; temporaneità dell’incarico; la pubblicazione e il rispetto del principio di trasparenza. I principi della Corte dei conti da rispettare nel conferimento dell’incarico. Distinzione tra incarico di consulenza e incarico di studio, l’intervento delle sezioni unite della Corte dei conti. I tratti distintivi e le norme applicabili. La nuova disciplina degli incarichi di lavoro autonomo dopo le ultime modifiche all’art. 7, c. 6, D.lgs. 165/2001 alla luce della riforma del mercato del lavoro (legge 92/2012) e della Legge di stabilità per l’anno 2013 (Legge 228/2012) e della L. 125/2013: presupposti di legittimità per la stipulazione di contratti di incarico professionale nelle P.A.; comunicazioni telematiche; tipologie contrattuali utilizzabili: lavoro autonomo, co.co.co. e lavoro occasionale; le c.d. partite IVA; la “comprovata specializzazione universitaria”: contenuti ed eccezioni previste dalla nuova disciplina; il divieto delle consulenze informatiche (comma 146 dell’art. 1 legge 228/2012). Il quadro ordinamentale del conferimento di incarichi di studio e consulenza fino alla legge 114/2014. Procedure comparative per la selezione dei collaboratori; l’atto di conferimento dell’incarico: competenze ad adottarlo, contenuto minimo del contratto; pubblicità degli incarichi e delle consulenze. Norme di riferimento e il rispetto dei principi di trasparenza da parte delle pubbliche amministrazioni. Limiti per l’applicazione negli enti locali. L’art.90 del d.lgs. 276/2000. Le norme applicabili e gli interventi della Corte dei Conti. Il divieto della proroga dei contratti di cui all’art. 7 comma 6 del decreto legislativo 165/2001 ai sensi del comma 147 dell’art.1 legge 228/2012. La questione dell’eccezionalità e dell’importo del contratto. La precisa indicazione dell’obiettivo/ progetto e del compenso. Procedure comparative per la selezione dei collaboratori - l’atto di conferimento dell’incarico: competenze ad adottarlo, contenuto minimo del contratto - pubblicità degli incarichi e delle consulenze. Norme di riferimento e il rispetto dei principi di trasparenza da parte delle pubbliche amministrazioni. Gli incarichi ai propri dipendenti: condizioni, incompatibilità e possibili incarichi; novità della Legge Anticorruzione 2012; autorizzazione e rendicontazione. Trattamento fiscale e previdenziale dei compensi corrisposti in caso di incarichi esterni: pluralità di qualificazioni tributarie in presenza di “contratto di lavoro autonomo”, lavoro a progetto, co.co.co., occasionali, professionisti e novità 2012. La nuova disciplina del lavoro a progetto disegnata dalla riforma Fornero (legge n.92/2012) - gestione degli adempimenti fiscali, previdenziali e assicurativi nelle diverse tipologie contrattuali. La riforma del Lavoro (Legge 92/2012), le nuove regole per le co.co.pro. La natura e l’oggetto del progetto, l’assenza del progetto quale presunzione assoluta del lavoro subordinato. Gli interventi del Ministero del lavoro. Il decreto ministeriale 20 dicembre 2012. Limiti per l’applicazione nella pubblica amministrazione. Il diritto al compenso minimo. La L.99/2013. Il recesso prima della scadenza del contratto e delle false partite Iva ai sensi della circolare n.32 del 28/12/2012 del Ministero del lavoro. Le “false partite IVA” e le casistiche di inapplicabilità delle presunzioni. La responsabilità solidale negli appalti. Le nuove regole per ritenute fiscali ed IVA. Limiti alle connesse prestazioni di lavoro. Le responsabilità per retribuzioni e contributi. Novità nella gestione degli adempimenti in caso di incarichi affidati a società tra professionisti (STP) dopo la nuova disciplina introdotta dalla Legge 183/2011. Il principio di armonizzazione. L’ art. 17, c. 30, legge 102/09. Il controllo preventivo di legittimità sugli atti degli enti pubblici della Corte dei 27 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] Conti. Le esclusioni operate dalla LEGGE DI STABILITÀ PER L’ANNO 2017 con riferimento alle Università. Profili applicativi e eccezioni. Disciplina del lavoro. Lavoro autonomo, subordinato, stagionale, atipico. Le difficoltà di coordinamento tra le varie normative esistenti. Le convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni: aspetti normativi, fiscali ed adempimenti procedimentali. I criteri della residenza fiscale delle persone fisiche. I contratti di collaborazione coordinata e continuativa con i non residenti fiscali: aspetti applicativi e profili contrattuali. La questione della specializzazione universitaria con riferimento ai titoli di studio. La questione dell’imposta di bollo e registro sui contratti di lavoro autonomo. I contratti di lavoro autonomo occasionale con i non residenti: aspetti applicativi e profili giuridici. Trattamento dei rimborsi spese nelle diverse fattispecie. ANALISI DI SCHEMI CONTRATTUALI. Aspetti obbligatori e opzionali. La circolare n. 6/2014 della Funzione Pubblica che specifica il conferimento di incarichi, limiti e quadro di riferimento. Impatto della giurisprudenza. Question time sugli argomenti trattati. Aspetti obbligatori e opzionali. Giurisprudenza ragionata. Riflessi operativi e gestionali. La riforma del lavoro cosiddetta Jobs Act (L. 183/14 e decreti delegati): obiettivi e impostazione. Dal lavoro autonomo alla subordinazione nel nuovo T.U. delle flessibilità contrattuali. Ambito di applicazione della riconduzione al lavoro subordinato le collaborazioni organizzate dal committente soggette a conversione i requisiti per l’applicazione della disciplina del lavoro subordinato le collaborazioni escluse modalità di applicazione del nuovo regime del lavoro autonomo e collaborazioni nelle PP.AA. e nelle società partecipate. Il lavoro a progetto. Le modifiche normativa dal 2003 ad oggi. L’abrogazione del lavoro a progetto per il 2015. La sopravvivenza dei co.co.co. ex art 409 c.p.c. I limiti oggettivi e soggettivi alla stipula dei contratti. La definizione di progetto. l'abrogazione della tipologia a programma e a fase di lavoro. il compenso congruo. il richiamo al CCNL di settore. Le conseguenze della violazione della normativa vigente. La presunzione di subordinazione e la prova contraria. le conseguenze economiche della pronuncia giudiziale di conversione del rapporto. Esame della questione dell’abolizione delle cococo e analisi dell’intervento operato dal DECRETO MILLEPROROGHE PER L’ANNO 2017 (D.L. N.244/2016). --------------------------------------- LA GESTIONE OPERATIVA DELLE TRASFERTE E MISSIONI IN ITALIA ED ALL’ESTERO PER DIPENDENTI, AMMINISTRATORI, TIROCINANTI, STAGISTI, COCOCO: RIMBORSI SPESE, INFORTUNIO E RELATIVA DENUNCIA, NOVITÀ LEGGE 01/12/2016, N. 225, CASI PRATICI E MODULISTICA DOCENTE: dott. VINCENZO TEDESCO, Direttore Amministrativo IMT Alti Studi Lucca - Esperto in gestione e sviluppo delle risorse umane e nelle tematiche dell’anticorruzione, trasparenza e valutazione del personale - Autore di articoli, note e commenti in materia di lavoro pubblico - Componente del Comitato scientifico lavoroprevidenza.com - OIV monocratico in Ente Locale - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Dirigenti, funzionari, impiegati amministrativi e tecnici di tutte le Pubbliche Amministrazioni OBIETTIVI: Il corso intende fornire a tutti i pubblici dipendenti un rapido aggiornamento professionale generale, spesso di difficile realizzazione nel corso della normale attività lavorativa, sulle più importanti novità riguardanti la disciplina delle missioni e dei rimborsi spese connessi analizzando le varie modalità operative. Per la particolare strutturazione il corso presenta anche esercitazioni pratiche e question time sugli argomenti trattati. Inoltre saranno trattate le principali pronunce della giurisprudenza di merito e contabile e le posizioni della dottrina in materia non trascurando inoltre la continua evoluzione normativa anche in considerazione della recente riforma del mercato del lavoro e degli impatti di questa tematica con le attività all’estero. PROGRAMMA: Le trasferte ed i rimborsi spese: requisiti minimi per configurare la trasferta, trasferta territorio comunale, fuori comune ed estero. Differenza con il meccanismo di indennità e rimborsi in caso di trasferimento del lavoratore. Il caso particolare delle trasferte in ambito comunale. Fonti normative e contratti collettivi, i regolamenti degli enti. L'esercizio del potere direttivo del datore di lavoro. 28 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] Differenza con il meccanismo del trasferimento, distacco e comando. Fonti normative e il rapporto con i contratti collettivi e i vari regolamenti degli enti. Missioni occasionali, continuative e saltuarie: contenuto, principi, caratteristiche presupposti e limiti. Legge 836/73, Legge 122/2010, Tuir 917/86, Legge 417/1978. L'applicazione dei principi delle missioni nei comparti pubblici. La gestione dei rimborsi spese: profili operativi. I provvedimenti concernenti la Spending Review e l’impatto sui rimborsi spese. Le auto aziendali e altri casi pratici. Dimensione operativa e riflessi sulla gestione: tipologie di pezze giustificative e loro rilevanza fiscale - modalità di effettuazione dei rimborsi - anticipazioni la questione del mezzo proprio dopo gli interventi della giurisprudenza contabile. Profili assicurativi ed elementi di responsabilità. Differenza tra personale contrattualizzato e non contrattualizzato - esempi e casi pratici. Spese relative ad alberghi e ristoranti: quadro normativo, disciplina Iva, disciplina sulle imposte sui redditi, trattamento fiscale sulle spese di ospitalità, prestazioni vitto e alloggio offerte ai clienti e fornitori. Le spese nel caso di liberi professionisti, lavoratori autonomi occasionali. La nuova disciplina fiscale relativa alla deducibilità dell’Iva sulle prestazioni di vitto e alloggio prende il via dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 53 E del 5 settembre 2008. Esame delle circolari dell’Agenzia delle entrate Circolari n. 6 del 2009 e 25 del 2010 e Risoluzione 84 del 2009, Decreto MEF 19.11.2008, Circolare 2 E del 28 gennaio 2010 e ss. Le spese di rappresentanza ed omaggi: quadro normativo, requisito dell’inerenza, spese viaggio vitto e alloggio configurabili e non configurabili come spese di rappresentanza. Documentazione delle spese. Omaggi a clienti e fornitori disciplina fiscale. Esame del decreto ministeriale del 19 novembre 2008 con cui è stata data attuazione alla nuova normativa sulle spese di rappresentanza. La Legge Finanziaria 2008, il Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 19 novembre 2008 e la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 34/E del 13.07.2009. Rimborsi spese ad amministratori, collaboratori, tirocinanti, stagisti, collaboratori coordinati e continuativi: disciplina fiscale in capo ai tirocinanti, collaboratori, amministratori. Rimborsi spese, trattamento fiscale in caso di trasferta. Le spese di viaggio: la questione del mezzo proprio. Risoluzione 56 E del 27 febbraio 2002 dell’Agenzia delle entrate, la risoluzione n. 224/E del 13 agosto 2009. Profili di equità. Gli interventi della magistratura contabile e della dottrina. Soluzioni proposte e norme applicabili. Impatto sulla regolamentazione degli enti, la Deliberazione n. 3/2011/PAR Corte Conti Emilia Romagna e le altre deliberazioni sul tema. La questione dell’indennità chilometrica e l’impatto della legge 122/2010 nelle attività degli enti locali. La delibera n.183/2011 Corte dei Conti Toscana e le altre pronunce di interesse. La questione dei limiti di spesa per le spese di missione su fondi europei e internazionali. La deliberazione n. 392/2011/PAR del 27 ottobre 2011. La posizione della Ragioneria dello Stato. L’impatto della Legge di Stabilità 2013 sulle missioni dei collaboratori anche con riferimento alle missioni estere. La legge di stabilità per l’anno 2014 (legge 27/12/2013, n. 147): implicazioni pratiche. Fringe benefits ai collaboratori e amministratori: quadro normativo; esame dell’articolo 51, comma 4, del Tuir rispetto al principio generale sulla valorizzazione dei fringe benefit. Esame degli strumenti per gestire ed amministrare correttamente le note spese e i fringe benefits in generale, e in particolare le note spese per trasferte imputabili a specifiche commesse di lavoro. Rimborsi spese, convegni nel caso dei liberi professionisti: compensi professionali e rimborsi spese, trattamento fiscale e ai fini Iva, spese anticipate in nome del cliente. L’infortunio in trasferta. Esame della circolare Inail n.52/2013. L’infortunio in albergo, l’infortunio all’estero. Procedure e collegamento con l’attività lavorativa. collegamento con l’attività di lavoro casi di esclusione della indennizzabilità dell’infortunio in albergo occorso all’estero. La denuncia di infortunio: doveri e responsabilità dei soggetti del rapporto assicurativo obblighi del datore di lavoro, obblighi del lavoratore sanzioni. Il modello di denuncia/comunicazione di infortunio da trasmettere all’INAIL in via telematica. Modulistica: recente aggiornamento (Mod 4 bis Prest.), istruzioni per la compilazione. Il contenuto del documento descrizione dell’infortunio, dati retributivi, classificazione delle professioni. L’intervento operato dall’art.18 della legge n.148/2011 a proposito della questione dei voli in classe economica. L’evoluzione normativa con riferimento alle modalità di viaggio nei casi di missione. Casi pratici e proposte operative. La denuncia dell’infortunio in itinere, regole di compilazione (testimoni e veicoli). L’art. 7-quinquies della legge 1° dicembre 2016, n. 225, recante interpretazione autentica dei concetti di trasferta e trasfertismo, particolarmente importanti in alcuni settori ove l’attività viene svolta continuamente fuori sede. --------------------------------------- 29 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] I FASCICOLI DEL PERSONALE NELLA P.A. NEL RISPETTO DELLA PRIVACY E DEL CODICE DI COMPORTAMENTO: INFORMATIVA, TRATTAMENTO E DIFFUSIONE DEI DATI, ACCESSO ED ESTRAZIONE DI COPIE, GESTIONE DEGLI SCARTI DOCENTE: dott. STEFANO PAOLI, Esperto in Attività amministrativa e semplificazione degli Enti pubblici; Consulente; Ex Segretario e Direttore Generale; Formatore EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Servizio Risorse Umane PROGRAMMA: Le fonti del diritto: dal T.U. 57/03, al D.Lgs. 165/01 ed al dPR. 62/13. La disciplina della privacy e l’individuazione dei soggetti responsabili ed incaricati al trattamento dei dati e l’obbligo dell’informativa. Il regime del trattamento dei dati sensibili e l’obbligo della separazione dei documenti contenenti dati comuni da quelli relativi allo stato di salute. Il fascicolo del dipendente: Come si “costruisce” un fascicolo, com’è composto e come si gestisce. I sub-fascicoli. Il personale addetto alla gestione del fascicolo. L’accesso al fascicolo e l’estrazione di copie. La gestione informatica del fascicolo. Il periodo di disponibilità e l’archiviazione. Lo scarto della documentazione: documenti che si possono scartare senza formalità, con alcune formalità e quelli che non si possono scartare. Le procedure di scarto. I dati idonei a rivelare lo stato di salute: i dati sanitari, le assenze per motivi di salute, le visite medico-legali, le abilitazioni al porto d’armi e/o alla guida. La gestione delle cartelle sanitarie e di rischio (D.Lgs. 106/09). La comunicazione e la diffusione dei dati personali: i rapporti con le Organizzazioni Sindacali, i dati relativi alle procedure selettive, all'organizzazione degli uffici, alla retribuzione ed alla valutazione del personale. Gli atti di gestione del personale. I cartellini identificativi. La struttura della busta paga. Le informazioni contenute nel fascicolo derivanti dall’applicazione del dPR n. 62/2013 e del Codice di comportamento integrativo. ------------------------------ LE TRATTENUTE SULLE RETRIBUZIONI DEI DIPENDENTI PUBBLICI PER CESSIONI DEL QUINTO DELLO STIPENDIO, DELEGAZIONI DI PAGAMENTO, PIGNORAMENTI (AGGIORNATO ALLE NOVITÀ DELLA LEGGE N. 132/2015), TRATTENUTE PER MANCATO PREAVVISO, RECUPERO EMOLUMENTI ERRONEAMENTE CORRISPOSTI OVVERO A SEGUITO DI PROVVEDIMENTI DELL'AUTORITÀ GIUDIZIARIA E/O DI ALTRE AUTORITÀ COMPETENTI DOCENTE: avv. DONATO BENEDETTI, Ex Dirigente Personale Ente Locale, Esperto in materia, Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Servizio Personale – Ufficio Stipendi OBIETTIVI: Il corso intende illustrare i diversi istituti normativi che attengono alle trattenute stipendiali per cessioni del quinto dello stipendio dei lavoratori dipendenti, delegazioni di pagamento e pignoramenti. Ciò al fine di agevolare l’operato degli addetti agli uffici stipendi, in ordine all’ammissibilità e legittimità delle trattenute operate a carico delle retribuzioni dei lavoratori. PROGRAMMA: Inquadramento generale degli istituti delle cessioni, pignoramenti, delegazioni di pagamento a carico dei lavoratori dipendenti, come disciplinati dal D.P.R. 180/1950 e s.m.i.. L’ISTITUTO DELLA CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO: Modalità di calcolo ai fini dell’ammissibilità. Certificazioni. Rapporti con gli istituti finanziatori. Versamenti e rendicontazioni. LA DELEGAZIONE DI PAGAMENTO e sue problematiche applicative: Ammissibilità per i datori di lavoro pubblici. Differenze con l’istituto della cessione del quinto dello stipendio. Le Circolari della Ragioneria generale dello 30 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] Stato nn. 1 e 30 del 2011, n. 38/2012 e n. 2/2015: Trattenute mensili sugli stipendi dei dipendenti pubblici mediante l'istituto della delegazione – Oneri a carico degli istituti delegatari – Istruzioni operative. IL PIGNORAMENTO DELLE RETRIBUZIONI DEI DIPENDENTI PUBBLICI: Calcolo della quota di retribuzione pignorabile. Rapporti del datore di lavoro -quale terzo pignorato- con l’Autorità Giudiziaria ed il creditore pignorante. LA RIFORMA INTRODOTTA DAL D.L. 83/2015, COME CONVERTITO DALLA L.132/2015. LE NOVITÀ IN MATERIA DI PIGNORAMENTI DI STIPENDI E PENSIONI. Rendicontazioni e versamenti al creditore pignorante. Il problema del calcolo degli interessi da versare al creditore pignorante. La circolare 2 marzo 2011, n. 8/E dell’Agenzia delle Entrate. Modalità di effettuazione delle ritenute alla fonte per le somme liquidate a seguito di procedure di pignoramento presso terzi. Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 34755 del 03.03.2010. Chiarimenti. Problematiche applicative concernenti il rapporto fra pignoramenti, cessioni e delegazioni di pagamento. L’istituto della cessione del quinto dello stipendio. Le altre modalità di accesso al credito nella disciplina INPDAP: Prestiti. Piccolo prestito. Prestiti pluriennali diretti. Prestiti pluriennali garantiti. Mutui ipotecari. Convenzioni INPDAP con istituti di credito. Modulistica INPDAP. Trattenute per mancato preavviso. Recupero emolumenti erroneamente corrisposti. Recupero competenze ad esito di provvedimenti dell'autorità giudiziaria e/o di altre autorità competenti. Prescrizione dei crediti del lavoratore: normativa di riferimento ed analisi indirizzi della giurisprudenza. SERVIZI ECONOMICOFINANZIARI, ECONOMATO, TRIBUTI E PATRIMONIO ASPETTI GIURIDICI E TRIBUTARI SU CONTABILIZZAZIONE E PAGAMENTO DELLE FATTURE NEGLI ENTI PUBBLICI: SPLIT PAYMENT, REVERSE CHARGE, PIATTAFORMA CERTIFICATIVA DEI CREDITI E FATTURA ELETTRONICA, ESTENSIONE DELLA FATTURA AI PRIVATI, PAGOPA, NUOVI CONTROLLI DEL SISTEMA DI INTERSCAMBIO (AGGIORNATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ 2017 ED AL DECRETO “MILLEPROROGHE”) DOCENTE: dott. CORRADO COPPOLECCHIA, Coordinatore Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie della Università degli Studi di Bari – Esperto in materia DESTINATARI: tutti coloro che sono coinvolti nei processi gestionali, contabili, contrattuali, economali e tributari. OBIETTIVI: Il percorso formativo si propone, con taglio prevalentemente pratico-operativo, di analizzare in dettaglio i presupposti normativi che prevedono i nuovi adempimenti a carico degli Enti Pubblici. Intanto la legge n. 89/2014 che ha convertito il D.L. n. 66/2014, ha previsto nuovi adempimenti a carico delle pubbliche amministrazioni in materia di registrazione delle fatture, attestazione dei tempi di pagamento e utilizzo della piattaforma dei crediti, oltre che anticipare l’introduzione della fattura elettronica negli Enti Pubblici. La Legge n. 244 del 24 dicembre 2007, (Legge finanziaria 2008) ha introdotto, all’articolo 1, commi da 209-214, l’obbligo della fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione. Inoltre il D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 127 ha previsto l’introduzione della fattura elettronica in tutti i rapporti commerciali e non sono nei confronti della P.A. Di conseguenza l'emissione, la trasmissione e la 31 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] conservazione delle fatture emesse nei rapporti con le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, e con gli enti pubblici nazionali, deve essere effettuata esclusivamente in forma elettronica. Inoltre la legge 190/2014 (legge di stabilità 2015) ha introdotto un particolare meccanismo c.d. split payment il quale prevede per le cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti della P.A. che l’IVA sia versata dagli enti stessi all’Erario. Inoltre sarà esaminato quanto disposto – PAGOPA- per le P.A. dall’art. 5 del CAD e dall’art.15 del D.L. 179/2012 che sono obbligate ad accettare i pagamenti - a qualsiasi titolo dovuti - anche con l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, avvalendosi per le attività di incasso e pagamento della piattaforma tecnologica di cui all’art. 81 comma 2-bis del DL 7.3.2015 n. 82 (CAD) . Aggiornato con le novità introdotte dal D.Lgs. 50/2016 – NUOVO CODICE APPALTI PUBBLICI (DURC), dal D.Lgs. 127/2015 (FATTURA ELETTRONICA FRA PRIVATI) e dal decreto fiscale di fine anno 2016, dalla legge di stabilità 2017 e dal decreto “milleproroghe”. PROGRAMMA: Inquadramento normativo. I nuovi adempimenti connessi alla registrazione delle fatture, al pagamento ed alla certificazione dei crediti degli Enti Pubblici. Obbligo della tenuta del registro delle fatture unico presso le pubbliche amministrazioni. Attestazione dei tempi di pagamento. Adempimenti connessi alla gestione della piattaforma elettronica. Introduzione della fattura elettronica negli Enti Pubblici. Esame della disciplina che regolamenta la fattura ai sensi del DPR 633/72. Esame della normativa istitutiva della fattura elettronica, legge n. 244/2007 e successive modifiche ed integrazioni e delle norme regolamentari, Decreto MEF n. 55/2013 e della circolare RGS n. 37/2013. Definizione di fattura elettronica e esame del nuovo documento. Scadenze degli adempimenti. Inquadramento operativo. Gli adempimenti a carico dei sostituti. Modalità di emissione, trasmissione e conservazione delle fatture emesse. Predisposizione di un “progetto” di introduzione della “fattura elettronica” nell’ambito degli Enti Pubblici. I soggetti dell’Ente coinvolti nel nuovo processo di fatturazione. Il nuovo contesto. Ruolo e compiti della SOGEI. Impatto della fatturazione elettronica: i pagamenti, la piattaforma, la certificazione dei crediti. Lo split payment. Nuovi adempimenti connessi al pagamento delle fatture per acquisto di beni e servizi. Il versamento diretto dell’IVA. Contabilizzazione delle fatture. Le sanzioni. ---------------------------------------------------- IL CONGUAGLIO FISCALE E PREVIDENZIALE PER GLI ENTI PUBBLICI LE CERTIFICAZIONI FISCALI ANNO 2017 DOCENTE: dott. CORRADO COPPOLECCHIA, Coordinatore Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie della Università degli Studi di Bari – Esperto in materia DESTINATARI: tutti coloro che sono coinvolti nei processi gestionali, contabili e tributari. OBIETTIVI: Il sostituto d’imposta nel corso degli anni ha assunto un ruolo sempre più rilevante e centrale nei processi di riforma del sistema tributario non solo nazionale ma anche europeo. Un ruolo a cui é attribuita una molteplicità di funzioni e correlati adempimenti che necessitano di una visione sistematica delle recenti disposizioni emanate raccordandole con quelle già in vigore. Il corso, con taglio prevalentemente pratico-operativo, si propone di passare in rassegna ed analizzare in dettaglio le disposizioni che definiscono e qualificano la figura del sostituto d’imposta collocandola nello scenario tributario italiano, nonché gli obblighi connessi alle operazioni di conguaglio fiscale e previdenziale delle retribuzioni e compensi erogati nel corso dell’anno 2016 ed il rilascio delle certificazioni fiscali -CU2017al personale dipendente e assimilato, ai professionisti ed ai prestatori occasionali, aggiornato con le novità legislative, previdenziali e fiscali dell’anno 2016. PROGRAMMA: Il sostituto d’imposta: definizione, collocazione e adempimenti. Esame delle tipologie di redditi corrisposti dagli Enti Pubblici. Il lavoro dipendente e assimilato: aspetti giuridici e tributari. Il lavoro autonomo professionale e occasionale: aspetti giuridici e tributari. Le collaborazioni coordinate e continuative: aspetti giuridici e tributari. Trattamento previdenziale, fiscale e tributario dei redditi corrisposti: Il trattamento fiscale e previdenziale delle diverse tipologie di reddito. 32 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] Obblighi dichiarativi e certificativi. I rimborsi spesa. Trattamento dei soggetti non residenti. Gli emolumenti corrisposti in tassazione separata. Gli emolumenti corrisposti agli eredi. Conguaglio per i percettori di reddito di lavoro dipendente e assimilato: redditi corrisposti direttamente dal datore di lavoro; redditi corrisposti da terzi; riconoscimento delle detrazioni per familiari a carico e per redditi da lavoro. Calcolo dell’IRPEF: aliquote applicabili, ipotesi di applicazione dell’aliquota marginale, contributo di solidarietà. Adempimenti certificativi e dichiarativi: la nuova CU. Determinazione dei contributi, delle imposte e addizionali dovute. Il conguaglio fiscale e previdenziale e le certificazioni. Gestione delle in capienze. Calcolo dell'addizionale regionale e comunale. Gli aspetti previdenziali: la contribuzione dovuta all’INPS GESTIONE SEPARATA e all’INPS ex INPDAP. La CU2017: modalità e termini di consegna; soggetti destinatari; modalità di compilazione; specificità. ---------------------------------------------------- DECRETO FISCALE 22 OTTOBRE 2016, N. 193, LEGGE DI STABILITÀ 2017 N.232 DELL’11 DICEMBRE 2016 E DECRETO “MILLEPROROGHE”: NOVITÀ FISCALI E TRIBUTARIE ANNO 2017 PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI DOCENTE: dott. CORRADO COPPOLECCHIA, Coordinatore Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie della Università degli Studi di Bari – Esperto in materia DESTINATARI: tutti coloro che sono coinvolti nei processi gestionali, contabili e tributari. OBIETTIVI: Il corso, con taglio prevalentemente pratico-operativo, intende analizzare nel dettaglio le novità fiscali e tributarie per la P.A. per l‘anno 2017, inclusi i nuovi adempimenti a carico degli Enti Pubblici. PROGRAMMA: Le novità per lavoro dipendente e collaborazioni; lavoro autonomo. Quadro normativo di riferimento: D.Lgs. 165/01, D.Lgs. 276/03, D.Lgs.81/15, art. 409 c.p.c.. Limiti previsti. Semplificazioni contenute nella legge n. 232/2016. Trattamento fiscale e contributivo dei compensi corrisposti ai collaboratori. Nuove tipologie tributarie di lavoro autonomo. Nuova gestione delle spese dei lavoratori autonomi. Blocco dell’aumento delle addizionali e di alcuni tributi locali. Certificazioni Fiscali 2017: nuove scadenze e modalità. Trasparenza” dei redditi. Novità in materia di rimborso per spese missioni. Abolizione di alcuni limiti di spesa previsti dalla legge n. 232/2016. Le novità IVA. Le note di variazione 2017. I nuovi “DEPOSITI IVA” dal 1/4/2017. Le comunicazioni delle fatture e delle liquidazioni Iva. Le nuove regole e modelli di dichiarazione d’intento per gli esportatori abituali. Novità in materia di DURC ondine e intervento sostitutivo. Novità sulla fattura elettronica: piattaforma certificativi dei crediti-sistema di interscambio. Tutte le novità previste dalla legge di stabilità 2017 e dal decreto fiscale 22 ottobre 2016, n. 193. ---------------------------------------------------- IL SOSTITUTO DI IMPOSTA: GLI ADEMPIMENTI PREVIDENZIALI, FISCALI E TRIBUTARI CONNESSI AI PAGAMENTI EFFETTUATI DAGLI ENTI PUBBLICI CONTROLLI TELEMATICI, DICHIARAZIONI MENSILI, CONGUAGLI FISCALI E PREVIDENZIALI, CERTIFICAZIONI FISCALI DI FINE ANNO (AGGIORNATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ 2017 ED AL DECRETO “MILLEPROROGHE”) DOCENTE: dott. CORRADO COPPOLECCHIA, Coordinatore Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie della Università degli Studi di Bari – Esperto in materia DESTINATARI: tutti coloro che sono coinvolti nei processi gestionali, contabili, contrattuali, economali e tributari. 33 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] PREMESSA: Il sostituto d’imposta nel corso degli anni ha assunto un ruolo sempre più rilevante e centrale nei processi di riforma del sistema tributario non solo nazionale ma anche europeo. Un ruolo a cui è attribuita una molteplicità di funzioni e correlati adempimenti che necessitano di una visione sistematica delle recenti disposizioni emanate raccordandole con quelle già in vigore. OBIETTIVI: Il corso, con taglio prevalentemente pratico-operativo, si propone di passare in rassegna ed analizzare in dettaglio le disposizioni che definiscono e qualificano la figura del sostituto d’imposta collocandola nello scenario tributario italiano, nonché gli obblighi connessi alla instaurazione di un rapporto di lavoro e corresponsione di emolumenti a soggetti interni ed esterni agli Enti Pubblici, aggiornato con le novità legislative, previdenziali e fiscali di fine anno. Aggiornato con quanto previsto dal decreto fiscale di fine anno 2016, dalla legge di stabilità 2017 e dal decreto “milleproroghe”. PROGRAMMA: Il sostituto d’imposta: definizione, collocazione e adempimenti. Esame delle tipologie di redditi corrisposti dagli Enti Pubblici. Il lavoro dipendente e assimilato: aspetti giuridici e tributari. Il lavoro autonomo professionale e occasionale: aspetti giuridici e tributari. Le collaborazioni coordinate e continuative: aspetti giuridici e tributari. Trattamento previdenziale, fiscale e tributario dei redditi corrisposti. Il trattamento fiscale e previdenziale delle diverse tipologie di reddito. Obblighi dichiarativi e certificativi. I rimborsi spesa. Trattamento dei soggetti non residenti. Gli emolumenti corrisposti in tassazione separata. Gli emolumenti corrisposti agli eredi. Adempimenti certificativi e dichiarativi. Determinazione dei contributi, delle imposte e addizionali dovute. Il conguaglio fiscale e previdenziale e le certificazioni. La contribuzione dovuta all’INPS GESTIONE SEPARATA: dichiarazione EMENS. La contribuzione dovuta all’INPS ex INPDAP: dichiarazione DMA. I conguagli fiscali e previdenziali e la gestione del bonus IRPEF e delle detrazioni d’imposta le certificazioni e dichiarazioni di fine anno. ---------------------------------------------------- I PAGAMENTI DEGLI ENTI PUBBLICI: GESTIONE, CONTABILIZZAZIONE E CONTROLLI TELEMATICI, TRACCIABILITÀ, DURC ONLINE, VERIFICHE DI EQUITALIA, RITENUTE SU PIGNORAMENTI, PUBBLICITÀ DEI PAGAMENTI, RIMBORSI SPESE, SOGGETTI NON RESIDENTI, CERTIFICAZIONE DEI CREDITI, SPLIT PAYMENT, PAGOPA, BOLLO VIRTUALE (AGGIORNATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ 2017 ED AL DECRETO “MILLEPROROGHE”) DOCENTE: dott. CORRADO COPPOLECCHIA, Coordinatore Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie della Università degli Studi di Bari – Esperto in materia DESTINATARI: tutti coloro che sono coinvolti nei processi gestionali, contabili, contrattuali, economali e tributari. OBIETTIVI: Il percorso formativo si propone, con taglio prevalentemente pratico-operativo, di analizzare in dettaglio i presupposti normativi che prevedono i nuovi adempimenti a carico degli Enti Pubblici. Saranno analizzate le recenti disposizioni che disciplinano i pagamenti degli Enti Pubblici. In considerazione che l’obbligo della emissione della fattura elettronica nei rapporti con tutti gli Enti Pubblici è oramai a regime e che a seguito della introduzione con la legge 190/2014 (legge di stabilità 2015), del meccanismo dello split payment e la estensione a numerose altre attività del reverse charge, sono state modificate le modalità di gestione, contabilizzazione e pagamento delle fatture passive degli Enti Pubblici e della liquidazione e del versamento della corrispondente IVA. Di conseguenza il percorso si propone di fornire le necessarie conoscenze dei principi previsti dalla normativa IVA – DPR 633/72 – che regolamentano la emissione, la gestione e la esigibilità delle fatture. Saranno inoltre passate in rassegna i conseguenziali adempimenti connessi alla tracciabilità dei flussi, la verifica della regolarità contributiva con l’introduzione dal 1/7/2015 del DURC on line, alle verifiche telematiche di Equitalia, alla gestione delle ritenute sui pignoramenti, agli 34 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] obblighi di pubblicità dei pagamenti, i rimborsi spese, i pagamenti a soggetti non residenti e la certificazione dei crediti. Il percorso formativo tiene conto delle novità introdotte anche dalla legge n. 208/2015 (legge di stabilità). Aggiornato con quanto previsto dal Dlgs 50/2016 – NUOVO CODICE APPALTI PUBBLICI (DURC), dal Dlgs 127/2015 (FATTURA ELETTRONICA FRA PRIVATI) e dal decreto fiscale di fine anno 2016, dalla legge di stabilità 2017 e dal decreto “milleproroghe”. PROGRAMMA: Le fatture e le note di pagamento: Inquadramento soggettivo ed oggettivo, Ambiti istituzionali e commerciali. Inquadramento giuridico-tributario. Nuove clausole ed informazioni da inserire nei contratti e nei buoni d’ordine. Fattura attiva e passiva. Momento impositivo, emissione e contabilizzazione della fattura. Esigibilità dell’IVA. Lo split payment. Il nuovo reverse charge. Pagamento della fattura. Liquidazione dell’IVA. La fattura elettronica - gestione delle criticità riscontrate con i fornitori, il sistema di interscambio e la piattaforma certificativa dei crediti. Gestione, contabilizzazione e dichiarazione annuale del bollo virtuale. Le piccole spese e il fondo economale. Le scritture contabili in contabilità generale. I rapporti con i fornitori comunitari ed extracomunitari. I controlli telematici: D.L. 35/2013 e D.L. 66/2014 – la piattaforma e la certificazione dei crediti. Leggi n. 136/2010 e n. 217/2010 – la tracciabilità dei pagamenti. DURC on line. La gestione dell’intervento sostitutivo. EQUITALIA ed il controllo telematico pagamenti superiori ad € 10.000. La gestione delle ritenute sui pignoramenti. L. 190/2012 – Dlgs 33/2013 – Dlgs 97/2016 pubblicità dei pagamenti. ---------------------------------------------------- IL NUOVO ORDINAMENTO CONTABILE ALL’ANNO 2017 – L’AVVIO DELLA CONTABILITÀ ECONOMICO PATRIMONIALE IN CONTABILITÀ ARMONIZZATA DOCENTE: dott.ssa ADELIA MAZZI, Esperta di processi organizzativi e sistemi contabili delle Pubbliche Amministrazioni - Autrice di pubblicazioni in materia DESTINATARI: Il corso è rivolto a coloro che svolgono attività legate alla gestione finanziaria-patrimoniale; agli Economi, ai Provveditori, ai Consegnatari, ai Dirigenti contabili-finanziari, agli Agenti contabili del Servizio economato, e quindi ai dipendenti: Ufficio Inventario; Ufficio Patrimonio; Ufficio Provveditorato; Consegnatario; ai Dirigenti, funzionari e addetti Servizi contabili-finanziari. OBIETTIVI: L’armonizzazione contabile è la denominazione di un complesso e articolato processo di riforma della contabilità pubblica, prevista dall’art. 2 della legge 31 dicembre 2009 n. 196, ed è finalizzata a rendere i bilanci di tutte le pubbliche amministrazioni omogenei, confrontabili ed aggregabili, a mezzo di operazioni eseguite con le stesse modalità, ossia con pari metodi e criteri contabili, e con il risultato di soddisfare quelle esigenze informative e di trasparenza correlate al coordinamento della finanza pubblica, al controllo sul rispetto delle regole comunitarie e al famoso federalismo fiscale, previsto dalla legge 42/2009. Il nuovo D.Lgs. n. 126/2014 delinea i principi per la tenuta della contabilità economico-patrimoniale ed il corso intende affrontare con modalità operativa per tranne il miglior vantaggio di conoscenza: - il piano dei conti integrato di cui all'allegato n. 6 al D.Lgs. n. 118/2011; - il principio contabile generale n. 17 della competenza economica di cui all'allegato n. 1 al D.Lgs. n. 118/2011; - il principio applicato della contabilità economico patrimoniale di cui all'allegato 4/3 al D.Lgs. n. 118/2011, con particolare riferimento al principio n. 9, concernente "L'avvio della contabilità economico patrimoniale armonizzata" PROGRAMMA: Evoluzione della normativa: L’esigenza di coordinamento dei sistemi contabili pubblici. Il nuovo sistema contabile per la P.A.: l’armonizzazione e il coordinamento contabile pubblico. Gli strumenti di contabilità finanziaria ed economica previsti dalla legislazione vigente. Differenza tra contabilità finanziaria e contabilità economica. L’analisi economica della spesa: valutazioni critiche. I documenti di contabilità finanziaria. La contabilità economico-patrimoniale. I presupposti teorici e metodologici per 35 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] l’attuazione della contabilità economica. L’introduzione della contabilità economica e conseguente beneficio informativo. Il piano dei conti. Principio della competenza economica. La misurazione dei componenti del risultato economico. I Componenti del conto economico positivi e negativi. Le scritture di assestamento della contabilità economico-patrimoniale. Gli elementi patrimoniali attivi e passivi. Immobilizzazioni finanziarie. Rimanenze di Magazzino. Ratei e Risconti. Patrimonio Netto. Criteri di classificazione e valutazione degli elementi attivi e passivi del patrimonio. Conti d’ordine. ------------------------------------------------- LA STESURA DEL PRIMO STATO PATRIMONIALE ARMONIZZATO DA EFFETTUARE NEL 2016, AL RENDICONTO DELL’ANNO 2017 (AGGIORNATO ALLE ISTRUZIONI OPERATIVE FORNITE DALLA COMMISSIONE ARCONET IL 23/11/2016) DOCENTE: dott.ssa ADELIA MAZZI, Esperta di processi organizzativi e sistemi contabili delle Pubbliche Amministrazioni - Autrice di pubblicazioni in materia DESTINATARI: Segretari comunali, Responsabili Servizi finanziari, Addetti Ufficio Ragioneria ed Economato. OBIETTIVI: L’art. 3 del d.l.vo 118/11 prevede che, a decorrere dal nuovo sistema contabile armonizzato, le amministrazioni pubbliche ed i loro enti strumentali in contabilità finanziaria conformino la propria gestione a regole contabili uniformi. Nell’ambito di tale sistema integrato, la contabilità economico-patrimoniale affianca la contabilità finanziaria, che costituisce il sistema contabile principale e fondamentale per fini autorizzatori e di rendicontazione dei risultati della gestione finanziaria, per rilevare i costi/oneri ed i ricavi/proventi derivanti dalle transazioni poste in essere da una amministrazione pubblica (come definite nell’ambito del principio applicato della contabilità finanziaria). Ciò, al fine di: a) predisporre il conto economico per rappresentare le “utilità economiche” acquisite ed impiegate nel corso dell’esercizio, anche se non direttamente misurate dai relativi movimenti finanziari, e per alimentare il processo di programmazione; b) consentire la predisposizione dello Stato patrimoniale (e rilevare, in particolare, le variazioni del patrimonio dell’ente che costituiscono un indicatore dei risultati della gestione); c) predisporre la base informativa necessaria per la determinazione analitica dei costi; d) consentire la verifica nel corso dell'esercizio della situazione patrimoniale ed economica dell’ente e del processo di provvista e di impiego delle risorse. I principi contabili applicati sono norme tecniche di dettaglio, di specificazione ed interpretazione delle norme contabili e dei principi generali, che svolgono una funzione di completamento del sistema generale e favoriscono comportamenti uniformi e corretti. Le aggiornate regole contabili sono definite sotto forma di principi contabili generali e di principi contabili applicati (D.Lgs. 126/14). PROGRAMMA: GLI ELEMENTI PATRIMONIALI ATTIVI, LE IMMOBILIZZAZIONI IN CONTABILITÀ ARMONIZZATA E LA LORO RENDICONTAZIONE. I beni pubblici. Condizione giuridica. Censimento e redazione fascicolo del patrimonio immobiliare. Ricognizione dei beni mobili e passaggio al conto del patrimonio escludendo i non rinvenuti. I verbali della gestione patrimoniale. La gestione amministrativa contabile in contabilità armonizzata. Atti degli Organi di Governo di approvazione specifica. I costi capitalizzati. Le immobilizzazioni in corso. I beni culturali e quelli soggetti a tutela. Le donazioni. Il patrimonio bibliografico. Adozione nuovi schemi di bilancio. Le immobilizzazioni finanziarie. Azioni e partecipazioni non azionarie. Rimanenze di magazzino. L’APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO CONTABILE IN CONTABILITÀ 36 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] ECONOMICO-PATRIMONIALE DEGLI ENTI IN CONTABILITÀ FINANZIARIA - ELABORAZIONE DEL PRIMO STATO PATRIMONIALE. Patrimonio netto. Riclassificazione delle singole voci dell’inventario secondo il piano dei conti patrimoniale. Elaborazione del primo Stato Patrimoniale di apertura sulla base della situazione rappresentata dal conto del patrimonio dell’esercizio precedente. Ricognizione straordinaria integrata, applicando i principi contabili dell’armonizzazione, sia ai fini della classificazione che dei criteri di valutazione. Tabella con prime scritture di raccordo, comprese gli importi attribuiti a seguito delle differenze di valutazione, negative e positive. Eventuali componenti del patrimonio in corso di ricognizione o in attesa di perizia. Le registrazioni nel Libro dei beni ammortizzabili. Effetti derivanti dall’applicazione dei principi sul Valore netto contabile. I cosiddetti Conti d’ordine. ------------------------------------------------- INVENTARIAZIONE DEI BENI NELLE P.A., RUOLO DEI CONSEGNATARI, SCRITTURE CONTABILI IN CONTABILITÀ ARMONIZZATA E CESPITI AMMORTIZZABILI DOCENTE: dott.ssa ADELIA MAZZI, Esperta di processi organizzativi e sistemi contabili delle Pubbliche Amministrazioni - Autrice di pubblicazioni in materia DESTINATARI: Il corso è rivolto a coloro che svolgono attività legate alla gestione patrimoniale; agli Economi, ai Provveditori, ai Consegnatari, ai Dirigenti contabili-finanziari, agli Agenti contabili del Servizio economato, e quindi ai dipendenti: Ufficio Inventario; Ufficio Patrimonio; Ufficio Provveditorato; Consegnatario; ai Dirigenti, funzionari e addetti Servizi contabili-finanziari. PROGRAMMA: LA GESTIONE DEL PATRIMONIO. Categorie inventariali. Rilevazione e valorizzazione. LA PROCEDURA OPERATIVA DI GESTIONE DELL'INVENTARIO ED IL MONITORAGGIO DEGLI INVENTARI ATTRAVERSO LE REGOLE PER IL RINNOVO. Gli inventari secondo la loro natura civilistica. Il concetto di "beni": le disposizioni del codice civile. Le immobilizzazioni immateriali. Le immobilizzazioni tecniche. Le immobilizzazioni finanziarie. Il rinnovo degli inventari dei beni mobili. I BENI MOBILI INVENTARIABILI E QUELLI DA NON INVENTARIARE. La loro valutazione e l'aggiornamento dei valori. La ricognizione dei beni mobili ed eventuali sistemazioni contabili. Le fasi della procedura di inventariazione. LA CONTABILIZZAZIONE E LA GESTIONE DEI BENI MOBILI. I compiti e le responsabilità nella gestione amministrativa-contabile. La gestione dell'inventario delle singole parti di un'apparecchiatura elettronica. L'inventario dei programmi di software applicativo. La gestione dell'inventario del materiale bibliografico. I Consegnatari ed i Subconsegnatari dei beni mobili. Il carico e lo scarico dei beni mobili. La ricognizione dei beni mobili e l'aggiornamento civile delle scritture. La gestione dei magazzini e la contabilità specifica. La contabilità patrimoniale e le registrazioni di chiusura dei registri. I controlli amministrativi dei dati contabili. Regolarizzazione e ricognizione della consistenza patrimoniale dei beni mobili ed immobili secondo i principi contabili in contabilità armonizzata. Classificazione e valutazione dei beni strumentali ammortizzabili. Collegamenti con l’inventario dei beni patrimoniali. Ammortamento delle spese ad utilità pluriennale. Ammortamento cespiti acquistati con contributi c/capitale o c/impianti. Ammortamento spese di manutenzione/riparazione/trasformazione. GESTIONE DEGLI IMMOBILI DA PARTE DEI SERVIZI - MODELLO ORGANIZZATIVO. Competenze specifiche del servizio gestione patrimonio immobiliare. Trasmissione degli atti al servizio gestione patrimonio immobiliare. Censimento della consistenza patrimoniale dei beni immobili. Il fascicolo immobiliare. Manutenzione del patrimonio. Destinazione d'uso ed utilizzazione del patrimonio. IL REGIME DELLE RESPONSABILITÀ: riferimenti normativi e concetto di colpa alla luce della giurisprudenza. ------------------------------------------------- 37 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] ASPETTI FISCALI DEL LAVORO AUTONOMO PROFESSIONALE ED OCCASIONALE NEGLI ENTI PUBBLICI (AGGIORNATO ALLE NOVITÀ 2017) DOCENTE: dott. NEVIO NARDO, Dottore commercialista - Revisore legale – Ufficio Adempimenti Fiscali ARPA Veneto - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: dipendenti dediti al pagamento dei professionisti/collaboratori occasionali e al versamento dei tributi passivi; responsabili ed addetti degli uffici fiscali/tributari. OBIETTIVI: L’incontro è finalizzato ad illustrare ai partecipanti la gestione delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro autonomo. Dopo aver esaminato brevemente la differenza tra lavoro abituale e non abituale, il corso passa ad analizzare le due figure tipiche che l’operatore di un ente incontra nella sua attività lavorativa: il lavoro autonomo del professionista e le prestazione del prestatore occasionale. Nella seconda parte della giornata vengono quindi esaminate le problematiche inerenti il pagamento di compensi a professionisti: (base imponibile ai fini dell’IVA e della ritenuta d’acconto,) e a prestatori occasionali, non mancando di prendere in considerazione gli aspetti collegati alle comunicazioni all’Agenzia delle Entrate: CU, 770. Sono oggetto di attenzione anche le novità introdotte recentemente in relazione ai rimborsi spese ai lavoratori autonomi. Infine vengono esaminate alcune casistiche reali maggiormente diffuse. Per la partecipazione al corso è richiesta una conoscenza basilare della normativa sottostante (concetto di ritenuta, fattura, applicazione IVA, ecc.). Si sottolinea che il corso non affronta la tematica delle ritenute inerenti il lavoro dipendente ed assimilato. PROGRAMMA: Il lavoro autonomo: Il lavoratore autonomo abituale (professionista). Il lavoratore autonomo non abituale (occasionale). Il lavoro autonomo professionale: Il professionista. La base imponibile IRPEF/IVA. Il rimborso delle spese di vitto/alloggio. Il rimborso spese di viaggio e trasporto dal 2017. L’ “avviso di parcella”. La cassa di previdenza: contributo integrativo e soggettivo. I professionisti senza cassa previdenziale (la gestione separata INPS dopo la Legge di bilancio 2017). I regimi agevolati dopo la legge di stabilità 2016: I professionisti del regime dei minimi 2012. I professionisti del nuovo regime forfetario 2015/2016. I professionisti residenti all’estero. Il lavoro autonomo occasionale: Il prestatore occasionale. La base imponibile reddituale. Il rimborso spese. Le prestazioni con solo rimborso spese. La base imponibile previdenziale. I prestatori residenti all’estero. Le comunicazione alla Agenzia delle Entrate dopo la legge di Bilancio 2017: Il 770 dopo l’introduzione della CU. Le nuove scadenze della CU nel 2017. La CU inviata al percipiente. La CU inviata all’Agenzia delle Entrate. Casi particolari: Nucleo di valutazione. Il revisore dei conti. Il docente professionista e/o occasionale. Il difensore della parte vittoriosa. I compensi ai componenti delle commissioni: esercizio di funzione pubbliche. I compensi/gettoni percepiti dai dipendenti dello stesso ente. ---------------------------------------------- L’IVA NEGLI ENTI PUBBLICI: CORSO BASE (AGGIORNATO ALLE NOVITÀ 2017) DOCENTE: dott. NEVIO NARDO, Dottore commercialista - Revisore legale – Ufficio Adempimenti Fiscali ARPA Veneto - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: dipendenti dediti alla contabilità ai fini IVA e/o alle operazioni di acquisto/ordinazione OBIETTIVI: L’incontro (per la partecipazione alla quale non è richiesta alcuna della disciplina IVA), è finalizzato a fornire ai partecipanti i concetti generali dell’imposta sul valore aggiunto, vista nell’ottica dell’ente pubblico che opera sia in veste istituzionale che in ambito commerciale. Durante il corso vengono esaminate le problematiche concrete che il personale dell’ente deve affrontare quotidianamente: quando emettere le fatture/note, quando annotarle nei registri, le conseguenze delle registrazioni; vengono evidenziati anche i requisiti formali dei documenti fiscali: assoggettamento a bollo, contenuto, ecc.. 38 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] PROGRAMMA: L’attività commerciale dell’Ente Pubblico: Le operazioni attive. I documenti di spesa. Applicazione dell’IVA: Le operazioni ai fini IVA (imponibili, non imponibili, escluse, FC IVA). Obbligo di fatturazione per operazioni non soggette: le fatture verso l’estero. La liquidazione dell’IVA. Il momento di effettuazione delle operazioni: cessioni di beni; prestazioni di servizi; operazioni con l’estero; le permute. I registri IVA: registro acquisti/vendite commerciali; registro acquisti promiscui; registri per fatture elettroniche; registri per operazioni con l’estero. Documenti attivi: Emissione e registrazione della fattura attiva. Emissione e registrazione della nota attiva (FC IVA). La fattura e l’imposta di bollo. I documenti di acquisto: Momento della registrazione. Fattura con IVA indetraibile. Documento riepilogativo: acquisti inferiori ad € 300. Mancata ricezione della fattura di acquisto. Acquisti a fini istituzionali. Il contenuto della fattura: CF o PI dell’acquirente. Le annotazioni per la non applicazione dell’IVA. ---------------------------------------------------- L’IVA NEGLI ENTI PUBBLICI: CORSO INTERMEDIO (AGGIORNATO ALLE NOVITÀ 2017) DOCENTE: dott. NEVIO NARDO, Dottore commercialista - Revisore legale – Ufficio Adempimenti Fiscali ARPA Veneto - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: dipendenti dediti alle registrazioni ai fini IVA, alle operazioni di acquisto/ordinazione e alla gestione degli adempimenti dichiarativi IVA. OBIETTIVI: Il corso (per la partecipazione alla quale è richiesta una conoscenza generale della normativa IVA) è volto ad esaminare alcune problematiche ricorrenti nella pratica comune di applicazione del tributo, soprattutto quelle derivanti dalle novità introdotte con la recente legge di bilancio 2017 e decreto semplificazioni (spesometro trimestrale, comunicazioni periodica liquidazioni IVA, nuove scadenze 2017). Vengono inoltre prese in considerazione le ipotesi di errori nell’emissione della fattura attiva (e relative conseguenze/rimedi) nonché analizzati istituti che sono l’eccezione alla rivalsa IVA (revese charge, split payment). PROGRAMMA: I nuovi obblighi dichiarativi: Lo spesometro trimestrale. La comunicazione periodica delle liquidazioni IVA. Le sanzioni per le comunicazioni trimestrali IVA. Lo scadenziario fiscale 2017: La pausa estiva del fisco. Il nuovo calendario fiscale 2017. Il nuovo modello delle dichiarazioni d’intento. Dichiarazione IVA a credito: La dichiarazione integrativa/correttiva. Richiesta rimborso credito inferiore a 30.000 €. Reverse charge/auto fatturazione: Autofattura per regolarizzazioni di acquisti. Reverse charge per operazioni italiane dal 2015. Le fattispecie comprese nel RC: l’individuazione tramite codici ateco. RC e casi particolari: split payment, acquisti da ente non commerciale. Reverse charge per operazioni con l’estero. Split payment: Ambito di applicazione: spli e IVA differita. Le fatture ricevute: il versamento dell’IVA. Le fatture emesse nei confronti di Enti Pubblici. Acquisti per attività commerciale/istituzionale/ promiscua. Split payment e verifica durc/10.000 €. Sanzioni per irregolarità da split. Errori nella fatturazione: Applicazione di aliquota maggiore. Applicazione di IVA su operazioni escluse/esenti. Erronea applicazione del reverse charge. Il riaddebito delle spese: Riaddebito di servizi completi. Riaddebito di singole operazioni. Riaddebito in campo istituuzionale. -------------------------------------------- L’IVA NEGLI ENTI PUBBLICI: CORSO AVANZATO (AGGIORNATO ALLE NOVITÀ 2017) DOCENTE: dott. NEVIO NARDO, Dottore commercialista - Revisore legale – Ufficio Adempimenti Fiscali ARPA Veneto - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: dipendenti cui spetta il compito di esaminare problematiche di applicabilità o meno del tributo nonché tra i cui compiti rientra quello dell’impostazione della contabilità commerciale dell’ente. 39 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] OBIETTIVI: Il corso (per la partecipazione alla quale è richiesta una conoscenza teorico/pratica della normativa IVA) ha lo scopo di esaminare la materia sul piano legislativo, prendendo in considerazione la normativa/prassi che regola le disciplina IVA generale: applicabilità, soggettività, impostazioni della contabilità e dei registri IVA non mancando di esaminare talune novità introdotte dalla recente normativa. Il fine dell’incontro è delineare i principi dell’IVA applicata all’ente pubblico permettendo l’impostazione del sistema contabile fiscale e la definizione di linee guida da fornire agli operatori. PROGRAMMA: Soggettività IVA dell'Ente Pubblico: la disciplina nazionale e quella UE; il requisito dell'abitualità e le strutture organizzate; l’attività in regime di pubblica autorità e in regime di concorrenza; emissione del documento fiscale: nota/fattura. Prassi: manifestazione annuale; costruzione di un immobile; rilascio parere vincolante; concessione beni di proprietà; locazione di immobili promiscui; consorzi tra enti pubblici e privati. La contabilità commerciale dell'Ente Pubblico: il diritto alla detrazione; l’esercizio di più attività IVA: la contabilità separata; la separazione dei registri; conseguenze dell’eliminazione dell’obbligo di bollatura dei registri. Il pro-rata: da operazioni esenti; da operazioni commerciali (cd. “pro-rata commerciale”); pro-rata ai fini IRES. La detrazione dell’IVA: detrazione IVA su acquisti “promiscui”; sproporzione tra ricavi e costi. I contributi percepiti/elargiti. -------------------------------------------- L’IVA NEGLI ENTI PUBBLICI: OPERAZIONI DA E VERSO L’ESTERO (AGGIORNATO ALLE NOVITÀ 2017) DOCENTE: dott. NEVIO NARDO, Dottore commercialista - Revisore legale – Ufficio Adempimenti Fiscali ARPA Veneto - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: operatori preposti alla gestione degli aspetti contabili/fiscali rilevanti IVA dei rapporti con l’estero degli enti pubblici. E’ richiesta la conoscenza propedeutica della normativa IVA per le operazioni svolte in Italia. OBIETTIVI: Il corso intende fornire ai partecipanti una conoscenza generale della materia che regolamenta l’applicazione dell’IVA nei rapporti tra enti pubblici nazionali e soggetti residenti all’estero (paesi UE ed extra UE). Vengono analizzate le operazioni inerenti attività di acquisizione di beni e servizi sia in ambito commerciale che istituzionale, nonché le operazioni attive commerciali o istituzionali verso soggetti non residenti, non mancando di prendere in esame gli obblighi dichiarativi e contabili derivanti dalle operazioni con soggetti esteri alal luce delle novità introdotte dalla recente normativa di semplificazione. PROGRAMMA: Territorio dello Stato e della Comunità Europea: Territorio comunitario ai fini IVA e doganali. Territorio dello Stato Italiano ai fini IVA e doganali. Soggettività passiva: Soggetti passivi ai fini della territorialità: residenza, domicilio e stabile organizzazione. Acquisizioni effettuate tramite il rappresentante fiscale di un soggetto estero. Cessione di beni: Beni mobili nazionali e nazionalizzati. Beni in temporanea importazione. Prestazioni di servizi: Prestazioni verso committenti soggetti passivi. Prestazioni verso committenti non soggetti passivi. Acquisizione in ambito commerciale. Acquisizione in ambito istituzionale. Adempimenti contabili: I registri IVA/registri non fiscali. Registrazione degli acquisti ai fini istituzionali. Registrazione degli acquisti in ambito commerciale. Emissione di fattura commerciale vs/ soggetto estero. Emissione di nota istituzionale vs/ soggetto estero. Gli obblighi dichiarativi: Dichiarazione intrastat e black list dopo il D.L. 193/2016. Il modello intra12. Servizi tramite mezzi elettronici: il commercio elettronico. Ecommerce indiretto. Ecommerce diretto. Autofatturazione ed integrazione della fattura: Autofatturazione. Autofatturazione per importazioni. Integrazione della fattura del prestatore UE. Sanzioni per mancata/errata integrazione/auto fatturazione. Deroghe alle regole generali: Prestazioni di servizi relativi a beni immobili. Acquisto di software. Locazione e noleggio di beni mobili. Prestazioni pubblicitarie. Servizi culturali, artistici, sportivi, scientifici, educativi, ricreativi e simili: Consulenze e pareri; servizi forniti a distanza. Operazioni con la Repubblica di San Marino: S. Marino e black-list. Cessioni/prestazioni verso San Marino. Acquisti/acquisizioni da San Marino. ------------------------------------------- 40 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] IL REGIME CONTABILE E FISCALE DEI RIMBORSI NELLA P.A. (AGGIORNATO ALLE NOVITÀ DEL D.L. 22/10/2016, N. 193 IN TEMA DI PREPAGATO AI PROFESSIONISTI) DOCENTE: ROLANDO VIVALDI, Responsabile Unità fiscale, Gestione Redditi Lavoro Autonomo e Adempimenti Assistenziali e Previdenziali Università di Pisa; Esperto di problematiche fiscali; Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Operatori e funzionari preposti alla gestione dei pagamenti di stipendi ed emolumenti a dipendenti, collaboratori, borsisti nonché agli addetti alle liquidazioni e pagamenti di compensi per lavoro autonomo. OBIETTIVI: il corso intende affrontare in maniera completa ed esaustiva tutti gli aspetti di imponibilità fiscale e di rappresentazione contabile dei rimborsi spese nella Pubblica Amministrazione. PROGRAMMA: Definizione delle varie tipologie di rimborso spese: spese per la produzione del reddito; riaddebito di spese sostenute per nome e per conto; spese forfettizzate. SPESE DI PRODUZIONE DEL REDDITO - TRATTAMENTO AI FINI DELLE IMPOSTE DIRETTE E DELL’IVA: Il regime dei rimborsi spese nei percettori di redditi di lavoro dipendente ed assimilato. Il rimborso spese analitico. Il rimborso spese forfettario. Il rimborso spese “misto”. I limiti di applicabilità del rimborso spese analitico. Il caso dei rimborsi per iscrizioni a congressi in Italia ed all’ estero. I limiti di applicabilità del rimborso spese forfettario: come il forfettario, vietato nel territorio nazionale, rientri però “dalla finestra” in ipotesi di forfettizzazione di spese di trasporto. Il regime dei rimborsi a percettori “atipici”: borsisti esenti, studenti, personale associato ad iniziative culturali e di ricerca. la Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n.284 del 7 luglio 2008. Non imponibilità delle somme erogate al dipendente nell’interesse del datore di lavoro. Il regime dei rimborsi spese nei percettori di redditi di lavoro autonomo. I rimborsi spese nel lavoro autonomo professionale: contratti con compenso e contratti gratuiti. I rimborsi spese nel lavoro autonomo occasionale: contratti con compensi e contratti gratuiti. La Risoluzione n.49 dell’ 11 Luglio 2013: fine della “querelle” sulla applicazione della ritenuta di acconto IRPEF agli occasionali senza compenso. Il regime del “prepagato” nel lavoro autonomo occasionale e professionale. Le novità e le semplificazioni introdotte dal D.L. 22 ottobre 2016, n. 193: una diversa opportunità di gestione delle spese per incarichi professionali. Il disegno di legge sul Job act dei professionisti e l’ancor più ampia previsione di non concorrenza al reddito delle spese professionali. RIADDEBITO DI SPESE SOSTENUTE PER NOME E PER CONTO - TRATTAMENTO AI FINI DELLE IMPOSTE DIRETTE E DELL’IVA: Le tipologie di spese interessate. La fattispecie giuridica sottostante a tali spese: il mandato per nome e per conto art. 1704 del codice civile. Il mandato di spese sostenute per nome e per conto nell’articolo 15 del DPR 633/72. LE SOMME EROGATE A TITOLO DI “RIMBORSO SPESE” MA SOSTANZIALMENTE FORFETTIZZATE – IMPONIBILITÀ DELLE EROGAZIONI. L’ambiguità della formulazione. Casistiche e spazi di esenzione fiscale: il quesito nr. 5 della Risoluzione n. 86 del 13 Marzo 1982. La deducibilità delle spese per il committente. ---------------------------------------------------- FOCUS SULLA FATTURA ELETTRONICA PER LA P.A.: NOVITÀ 2017 E SIMULAZIONI OPERATIVE DOCENTE: ROLANDO VIVALDI, Responsabile Unità fiscale, Gestione Redditi Lavoro Autonomo e Adempimenti Assistenziali e Previdenziali Università di Pisa; Esperto di problematiche fiscali; Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Operatori e funzionari degli Uffici Provveditorato, Approvvigionamento beni e servizi e Liquidazione parcelle di lavoro autonomo. 41 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] OBIETTIVI: il corso intende fornire ai partecipanti la piena conoscenza della gestione della fattura elettronica al fine di assicurare la padronanza dei meccanismi documentali e contabili utili alla gestione dei processi di fatturazione. PROGRAMMA: Che cosa é la fattura elettronica e come si differenzia da quella cartacea. I principi generali in materia di fatturazione elettronica: la circolare 18/2014 dell’Agenzia delle Entrate. Il momento di emissione: differenza tra riferimento temporale del documento e momento di emissione. Come si riconosce un file .XML relativo alla fattura elettronica od alle notifiche del sistema di interscambio: i vari tipi di firma elettronica ammessi per la fattura P.A. I codici univoci ufficio alla vigilia dell’eliminazione di quello centrale. Effetti degli errori sull’ individuazione degli uffici di fatturazione. Il foglio di stile: sua visualizzazione e limiti al suo uso. Come si compila: i campi obbligatori e quelli facoltativi. I campi <codice fiscale> e <partita iva>: quando suggerire al fornitore l’uso dell’ uno o dell’altro. Come si trasmette: i canali di trasmissione. Le criticità della trasmissione: la fattura elettronica “incagliata”: rimedi tecnici e gestionali. Quando una fattura elettronica, nonostante imprecisioni, può essere accettata e quando, invece, va rifiutata (mancanza o mal posizionamento CIG, CUP, etc.). Rapporti ed effetti del rifiuto della fattura. La fattura accettata ma errata: quali rimedi. I messaggi del sistema di interscambio: scarto, rifiuto, scarto del rifiuto, mancata consegna, impossibilità di recapito, decorrenza termini. I NUOVI CONTROLLI DEL SISTEMA DI INTERSCAMBIO DAL 01/08/2016. Integrazione della Fattura Elettronica nel ciclo passivo dell’ente: il difficile ma necessario colloquio coi fornitori. L’accettazione per decorrenza termini: effetti. I rapporti con la piattaforma di certificazione crediti e la decorrenza dei tempi di pagamento. I campi di pagamento: obbligatori o no? I rapporti con la normativa sulla tracciabilità dei pagamenti. Il problema della protocollazione della fattura: protocollo generale dell’Ente o protocollo particolare? I rapporti tra la fattura elettronica PA ed il registro unico delle fatture: indipendenza o connessione? Le parcelle professionali: analisi della loro struttura e rappresentazione in fattura elettronica. Le parcelle dei contribuenti minimi: particolarità. Le note di credito elettroniche: storno di documenti cartacei ed elettronici. Gli sconti, le maggiorazioni e le spese accessorie nella fattura elettronica. LA NUOVA RAPPRESENTAZIONE DEGLI ARROTONDAMENTI E DELLE SPESE ACCESSORIE NELLA FATTURA ELETTRONICA. La rappresentazione delle cessioni gratuite nella fattura elettronica verso la P.A. Il campo “causale”: possibile risolutore di molti problemi (cessioni gratuite, ritenute a garanzia, etc.). Gli allegati alla fattura: il loro valore ed il loro uso corretto e non sostitutivo dei campi obbligatori della fatture. L’applicazione dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche senza Iva ed il versamento al fisco dell’imposta. La scissione dei pagamenti nelle fatture elettroniche: quando c’è e quando non c’é. Come si rappresenta. I processi di conservazione delle fatture elettroniche: modalità e tempistiche. La figura del responsabile della conservazione ed il manuale di conservazione: gli obblighi e le responsabilità dell’ente pubblico. Analisi delle criticità e cenni sui taluni software di gestione di più largo uso. Focus sugli strumenti applicativi messi a disposizione sul sito “FatturaPa”: come esser certi che una fattura elettronica sia stata regolarmente recapitata dal fornitore. PROPOSTA DI CHECK OPERATIVO DELLA FATTURA CON LE PRINCIPALI QUADRATURE CONTABILI E DI COERENZA DOCUMENTALE. Il punto sui registri obbligatori: registri “tradizionali” delle fatture emesse e degli acquisti, registri differenziati per fatture cartacee attive e fatture elettroniche ricevute e trasmesse compreso il registro “split” istituzionale, i registri per le fatture UE ed ExtraUe. Il registro dei corrispettivi. La separazione delle attività tra imponibili ed esenti: analisi di convenienza. NOVITÀ 2017: il nuovo tracciato XML ed il relativo schema XSD secondo quanto previsto dal D.Lgs. n.127/2015. La fattura tra privati ed il ruolo dello SDI. ---------------------------------------------------- 42 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] CORSO COMPLETO SULLA GESTIONE DELL’IMPOSTA DI BOLLO NEGLI ENTI PUBBLICI: UNO SCENARIO RIVOLUZIONATO DALLA DIGITALIZZAZIONE DEI DOCUMENTI DELLA P.A. (AGGIORNATO ALLE NOVITÀ DELLA LEGGE 11/12/2016, N. 232) DOCENTE: ROLANDO VIVALDI, Responsabile Unità fiscale, Gestione Redditi Lavoro Autonomo e Adempimenti Assistenziali e Previdenziali Università di Pisa; Esperto di problematiche fiscali; Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Operatori e funzionari degli Uffici Contratti e Provveditorato - Addetti che ricevono o producono documenti anche in formato digitale OBIETTIVI: Il corso affronta, con taglio eminentemente pratico, le problematiche legate all’applicazione del tributo sugli atti della Pubblica Amministrazione con particolare riferimento a quelli per i quali il legislatore ha disposto l’obbligo di digitalizzazione. L’applicazione dell’imposta di bollo sulle fatture verrà commentata anche alla luce della introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica verso tutti gli Enti pubblici. Sarà fornita ampia casistica tributaria in merito alla soggettività passiva dei vari enti in materia di bollo e sulla tipologia di documenti interessati all’applicazione del tributo. Nel corso sarà fatto costante riferimento alla normativa ed alla prassi dell’Agenzia delle Entrate ed alle pronunce più significative della giurisprudenza tributaria. PROGRAMMA: L’imposta di bollo: come è nata, cenni storici, il principio di “cartolarità” dell’Imposta. I principi generali di applicazione del tributo: rapporti con lo Stato ed i suoi organi, il principio di “solidarietà” nel pagamento e le insidie che può nascondere. CHECK SUI METODI DI CONTROLLO DELL’ASSOLVIMENTO DEL BOLLO DA PARTE DELLA CONTROPARTE. La territorialità del tributo: gli atti formati all’estero ed il loro regime. Foglio, pagina, righe: definizioni. Le modalità di assolvimento dell’imposta: contrassegni telematici, uso dell’F23, modalità di assolvimento virtuale del tributo. L’applicazione del bollo sui documenti cartacei: contratti a firme contestuali, contratti a scambio di corrispondenza commerciale, istanze tese ad ottenere un provvedimento da parte della P.A., attestazioni rilasciate dagli enti pubblici (attestati di lingua o certificazione delle più varie abilità). L’applicazione dell’imposta di bollo sui documenti della scuola dell’obbligo. L’applicazione dell’imposta di bollo sugli atti relativi a pubblici concorsi. L’applicazione dell’ imposta di bollo sui documenti delle Università. Il bollo sulle fatture con IVA e senza IVA. NOVITÀ DELLA LEGGE DI BILANCIO 2017: I DOCUMENTI DEI GRUPPI IVA. Il bollo sui mandati/reversali di pagamento di documenti con IVA o senza IVA. Casistiche: pagamento di stipendi, di contratti, di missioni. Le copie conformi all’originale e le copie ad uso interno: profili e trattamento sostanziale. I contratti digitali stipulati dalla Pubblica Amministrazione nell’ambito del Mercato della Pubblica Amministrazione (MEPA): la Risoluzione 96 del 16/12/2013. I contratti digitali per i quali la stipula digitale è obbligatoria (fuori Mepa): come si assolve all’imposta. Analisi della Risoluzione dell’Agenzia Regionale della Toscana in materia di applicazione dell’imposta di bollo in modalità virtuale sui documenti digitali. I contratti stipulati digitalmente: è possibile per essi ipotizzare uno scambio di corrispondenza con gli stessi effetti dello scambio di corrispondenza cartaceo? La posizione degli organi di controllo. Analisi dell’art. 32 del D.Lgs. 50/2016 che ammette la stipula dei contratti pubblici con scambio di corrispondenza “consistente in un apposito scambio di lettere, anche tramite posta elettronica certificata o strumenti analoghi negli altri Stati membri”: le pesanti conseguenze anche in tema di ripartizione dell’onere del tributo. I contratti “a comportamento concludente” ex art. 1327 c.c.: la sentenza della Cassazione, Civile Sez V, n.57888333 dell’ 8 marzo 2013. I contratti pubblici stipulati in forma pubblica amministrativa, obbligatoriamente digitali: modalità tradizionali di applicazione del bollo o uso del modello unico informativo (MUI) e i vantaggi del suo uso sulla misura dell’imposta forfettaria. Il bollo sui documenti informatici rilevanti fiscalmente: analisi delle disposizioni del D.M. 17 Giugno 2014 e differenza tra questa modalità di assolvimento e quella sui contratti digitali. Focus sulla modalità di rappresentazione e di applicazione del bollo in fattura elettronica: casi in cui una errata applicazione comporta il rifiuto della FEPA. Il bollo sui registri contabili. L’applicazione del tributo sui contratti libero professionali e di prestazione occasionale: differenti prospettive per il contratto 43 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] e per le quietanze. Impossibilità dello scambio di corrispondenza per queste fattispecie. L’applicazione del tributo sui contratti di co.co.co. e sui relativi cedolini. Approfondimento sulle modalità applicative del bollo virtuale (art. 15 DPR 642/72): check sugli ambiti di applicabilità. Analisi della circolare 16/2015 dell’Agenzia delle Entrate. Le prospettive future: quando gli utenti potranno pagar dal loro computer il bollo sulle istanze in bollo attraverso la piattaforma @ebollo con utilizzo del nodo PagoPa. Il bollo telematico. La marca da bollo digitale. I vantaggi del suo uso sulla misura dell’imposta forfettaria. ---------------------------------------------------- L’IVA NEGLI ENTI PUBBLICI E LA FATTURA ELETTRONICA (AGGIORNATO ALLE NOVITÀ DEL D.L. 22/10/2016, N. 193 E DELLA LEGGE DI BILANCIO 2017) DOCENTE: ROLANDO VIVALDI, Responsabile Unità fiscale, Gestione Redditi Lavoro Autonomo e Adempimenti Assistenziali e Previdenziali Università di Pisa; Esperto di problematiche fiscali; Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Responsabili e addetti Uffici fiscali e finanziari - Responsabili e addetti Ufficio Contratti. PROGRAMMA: I lineamenti generali del tributo: definizione dei soggetti passivi. Le attività commerciali degli enti pubblici. Il concetto di pubblica “autorità” nella legislazione IVA europea (art. 13 Dir. 226/112/CE). L’Ente pubblico come “ente non commerciale”. La dichiarazione di inizio attività e le opzioni in essa esercitabili. Momento di effettuazione delle operazioni in ambito nazionale, UE ed ExtraUe. I sintomi della commercialità dei contratti delle Pubbliche Amministrazioni. Le circolari 34/E 2013 e la circolare n.20 dell’11 Maggio 2015 in materia di distinzione tra contributi e corrispettivi. Le operazioni imponibili, non imponibili, esenti, escluse, non territoriali. La particolarità di talune prestazioni esenti: prestazioni didattiche, sanitarie, l’accesso a musei. Le operazioni non imponibili. Esportazioni dirette ed indirette. Il concetto di esportatore abituale e i suoi riflessi nei rapporti con la P.A. Le operazioni non imponibili legate ai contratti commerciali o di associazione alla ricerca con la CE: l’ applicazione pratica dell’ articolo 72 del DPR 633/72. La base imponibile. Riduzioni e maggiorazioni. Sconti ed abbuoni. Le spese di emissione della fattura. Chi paga il bollo in fattura? Le modalità corrette di riaddebito dell’imposta di bollo in fattura elettronica. La rivalsa: meccanismi applicativi e particolarità. Il caso delle cessioni gratuite: differenza tra sconto merci e cessione gratuita. Il meccanismo della detrazione dell’ imposta. Detrazione piena, cause di indetraibilità, il meccanismo del pro-rata. Il concetto di “volume d’affari”. Il nuovo regime d’Iva per ebook e pubblicazioni in formato elettronico. La “morte” (provvisoria dopo la pronuncia della CE) del regime dell’IVA ad esigibilità differita per gli enti pubblici alla luce della nuova normativa della scissione dei pagamenti: differenze con il regime dell’IVA per cassa. Fatturazione delle operazioni. La scissione dei pagamenti, riflessi sulle modalità di emissione delle fatture, esclusioni dal regime, il registro delle fatture “splittate” in attività commerciale ed istituzionale. Esame della normativa e dei documenti di prassi in materia di split: il DM 23 Gennaio 2015, la circolare 1/2015 e 15/2015 dell’ Agenzia delle Entrate, il nuovo articolo 17-ter del DPR 633/72. ---------------------------------------------------- L’IVA NEGLI SCAMBI COMMERCIALI CON L’ESTERO DOCENTE: ROLANDO VIVALDI, Responsabile Unità fiscale, Gestione Redditi Lavoro Autonomo e Adempimenti Assistenziali e Previdenziali Università di Pisa; Esperto di problematiche fiscali; Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Responsabili e addetti Uffici fiscali e finanziari - Responsabili e addetti Ufficio Contratti. PROGRAMMA: La soggettività passiva degli enti pubblici per le transazioni di cessione, acquisto servizi con l’estero. Vat number ed iscrizione al Vies. Iva intracomunitaria nello scambio di beni. Le particolarità per 44 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] gli enti pubblici. Importazioni e regime doganale. L'esportatore abituale e il plafond. Triangolazioni comunitarie ed extraUe. Le cessioni e le acquisizioni di servizi negli scambi con l'estero: il regime della territorialità dell'imposta dopo il regolamento CE 282/2011 ed il regolamento CE 1042/2013 ed i principali documenti di prassi dell' Agenzia delle Entrate (Circ. 36/2010, Circ. 43/2010, Circ. 37/2001, Circ. 16/2013). Il commercio elettronico diretto e indiretto: regolazione ai fini IVA. Lo sportello per il commercio elettronico in UE verso consumatori privati: il MOSS. Gli acquisti di pubblicazioni estere. Gli effetti della Brexit sulle transazioni con il Regno Unito. La specificità delle quote pagate per i congressi all’ estero: le modalità di fatturazione. L’IVA all’interno dei documenti relativi alle missioni del personale: in particolare le modalità di emissione della fattura elettronica, i rapporti tra la fatturazione elettronica e le somme anticipate dai dipendenti. Le novità sulle dichiarazioni di intento degli esportatori abituali: tecniche di controllo. I modelli INTRASTAT: casistiche di compilazione. Tempistica e trasmissione telematica. Il modello Intra 12: nuove modalità di inclusione delle operazioni rilevanti e nuova modulistica. Gli adempimenti documentali: liquidazione dell'imposta. I registri specifici degli enti non commerciali per le transazioni intraUe ed ExtraUe: versamento, comunicazione dati IVA, spesometro, dichiarazione annuale dell’imposta. Il versamento dell’ IVA tramite modello F24 EP: i codici da utilizzare. NOVITÀ 2017: Comunicazion trimestrali dei dati delle fatture emesse e ricevute. Comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche IVA. Riflessi delle comunicazioni trimestrali sugli adempimenti INTRASTAT acquisti. Gli scambi con i paesi black-list dopo le novità della Legge di Stabilità 2016. La rappresentazione in dichiarazione IVA. Il regime del reverse charge interno dopo le novità delle due ultime Leggi di Stabilità: possibili ottimizzazioni finanziarie negli enti pubblici, in particolare nei servizi di pulizia e di manutenzione. Il reverse charge come modalità ordinaria di corresponsione dell’IVA nei rapporti con l’estero. La “scomparsa” del rappresentante fiscale. Il reverse change nell’acquisto di pc, tablet, laptop ed altre componenti elettroniche: le precisazioni della circolare n. 21/2016. Analisi dell’articolo 17 del DPR 633/72 sul debitore d’imposta. Esame di fatture estere e loro corretta compilazione alla luce della normativa europea. Novità sulle note di variazione iva articolo 26 DPR 633/72. Esame della prassi dell’Agenzia delle Entrate. ---------------------------------------------------- IL REGIME CONTABILE E FISCALE DELLE BORSE E DEI SUSSIDI DI STUDIO: TASSAZIONE, CASI DI ESENZIONE DA IMPOSIZIONE, FINANZIATI DA FONDI SOVRANAZIONALI, ERASMUS, ASSEGNI E DOTTORATI DI RICERCA, SPECIALIZZAZIONE MEDICA, PERCORSO SCOLASTICO OBBLIGATORIO DOCENTE: ROLANDO VIVALDI, Responsabile Unità fiscale, Gestione Redditi Lavoro Autonomo e Adempimenti Assistenziali e Previdenziali Università di Pisa; Esperto di problematiche fiscali; Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: addetti preposti alla liquidazione ed al pagamento delle borse e dei sussidi di studio OBIETTIVI: Il corso propone, con taglio eminentemente pratico, una trattazione aggiornata ed esaustiva, sotto il profilo contabile e fiscale, relativa ad una importante categoria di redditi quali sono le borse ed i sussidi di studio. PROGRAMMA: le borse di studio: una categoria diversificata. Distinzione tra borse di studio e sussidi di studio. Il regime fiscale delle borse: analisi dell’art. 50, c. 1, lettera c), del TUIR. Il regime IRPEF ed IRAP delle borse. La tassazione delle borse di studio: gli adempimenti del sostituto di imposta (aliquote, detrazioni, “bonus Irpef”, calcolo del periodo di svolgimento dell’attività di studio). Le borse di studio finanziate con fondi sovranazionali (in particolare UE): analisi delle ipotesi di esenzione. Le borse di studio esenti da imposizione: fattispecie legislative. Borse Erasmus, Assegni di Ricerca, Dottorato di Ricerca. Il regime INPS delle borse di studio. Le borse di specializzazione medica: evoluzione normativa fiscale e previdenziale. Le borse di studio concesse a cittadini non residenti: il regime dell’articolo 23 del TUIR. Le borse di studio ed i sussidi di studio nell’ambito delle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni. Le borse di studio nel percorso scolastico obbligatorio: analisi del regime fiscale. 45 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] SERVIZI TECNICI CORSO TEORICO-PRATICO COMPLETO: LA GESTIONE DEGLI ACQUISTI DI BENI E SERVIZI SOTTO SOGLIA COMUNITARIA DOPO IL D.LGS. 50/2016 ED IL D.LGS. 97/2016, LE LINEE GUIDA ANAC, LA RECENTE GIURISPRUDENZ E LE NOVITÀ DELLA LEGGE DI BILANCIO 2017 E DEL DECRETO MILLEPROROGHE 2017 DOCENTE: dott. ALESSANDRO QUARTA, Esperto in materia di appalti e contratti - Componente di commissioni di gara - Ufficiale Rogante - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Dirigenti, funzionari e Responsabili di procedimento di uffici tecnici e contratti - Dipendenti interessati alla materia OBIETTIVI: Il corso, di taglio prettamente teorico-pratico, intende affrontare nel dettaglio tutte le fasi relative alla acquisizione di beni e servizi nella P.A. alla luce delle recenti novità legislative, amministrative e giurisprudenziali. In particolare, saranno commentati i seguenti argomenti: Dalla determina a contrarre alla stipula del buono d’ordine. Il procedimento amministrativo di scelta del contraente e le criticità connesse con le problematiche relative agli affidamenti diretti, alle procedure negoziate e a quelle c.d. in esclusiva. La rotazione ed il divieto di artificioso frazionamento. Programmazione degli acquisti, utilizzo del mercato elettronico e responsabile unico del procedimento. Gli acquisti di modico valore. La motivazione da inserire nelle determine a contrarre. Gli obblighi di trasparenza ex art.29 del D.Lgs. 50/2016 e le Linee Guida ANAC del 28 dicembre 2016. I criteri di aggiudicazione: minor prezzo ed offerta economicamente più vantaggiosa. I commissari di gara. Documento di gara unico europeo. Cauzioni provvisorie e definitive. Il soccorso istruttorio. La sottoscrizione dei contratti con firma digitale. L’imposta di bollo. Esame di una bozza di regolamento sugli acquisti sotto soglia. METODOLOGIA DIDATTICA: corso “frontale”, di carattere squisitamente teorico-pratico, atto alla disamina della complessa disciplina di riferimento ed alla soluzione di casi pratici esposti in aula. Significativa interazione con i partecipanti al fine di consentire a questi ultimi l’acquisizione di nozioni che consentono loro una adeguata autonomia gestionale. PROGRAMMA: A) GLI ACQUISTI SOTTO SOGLIA E L’ART.36 DEL D.LGS. 50/2016 DOPO LE LINEE GUIDA ANAC N. 4 DEL 26 OTTOBRE 2016. La determina a contrarre: a) nel caso di gara sotto soglia; b) nel caso di affidamento diretto per forniture e servizi al di sotto dei 40.000,00 euro; c) nel caso di procedura negoziata per forniture e servizi da 40.000.00 a 209.000,00 euro. La richiesta di deroga all’obbligatorietà delle Convenzioni Consip. Gli atti da inserire nel caso di utilizzo del mercato elettronico della P.A. I principi generali del codice ex art.30 e 36 del D.Lgs. 50/2016. Il divieto di artificioso frazionamento. La rotazione degli operatori economici. Gli affidamenti ad operatori economici uscenti. La motivazione da inserire nella determina a contrarre: adeguata, sintetica, stringente. Gli affidamenti di modico valore. I criteri di aggiudicazione. L’offerta economicamente più vantaggiosa (art.95, comma 2 del D. Lgs. 50/2016) e quello residuale del minor prezzo (art.95, comma 4, del D. Lgs. 50/2016) dopo le Linee Guida Anac n. 2 del 21 settembre 2016. L’art.1, comma 510, della Legge di stabilità 2016. L’obbligo di utilizzo delle Convenzioni Consip e le deroghe. L’organo di vertice amministrativo. Il parere n. 14/2016 della Corte dei Conti – Liguria. Il criterio della mancanza di soddisfacimento dello specifico fabbisogno dell’amministrazione. La trasmissione della delibera di deroga alla Corte dei Conti. La razionalizzazione di acquisti e servizi informatici e il Piano triennale dell’AGID. La possibilità di effettuare 46 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] acquisti autonomi. L’obbligatorietà dell’utilizzo del Mercato Elettronico per acquisti di beni e servizi per importi superiori a 1.000 euro. La circolare MEF n. 12 del 23 marzo 2016. La sentenza del Consiglio di Stato – sez. V. n. 1942/2015. La clausola di revisione prezzo. Gli acquisti informatici e la circolare dell’AGID del 24 giugno 2016. Gli atti di gara: Disciplinare di gara e clausole obbligatorie e facoltative da inserire. La domanda di partecipazione nel caso di acquisti al di sotto dei 40.000 euro e il DGUE per acquisti al di sopra dei 40.000,00 euro. La dichiarazione di possesso dei requisiti di partecipazione ex art.80 D.Lgs. 50/2016. Il comunicato del Presidente dell’Anac del 14 novembre 2016: indicazioni alle stazioni appaltanti e operatori economici sulla causa di esclusione (art. 80 del Codice). Il Protocollo di legalità. I patti d’integrità. La clausola di pantouflage. Estratto bando di gara. Il Documento di Gara Unico Europeo (DGUE) alla luce della Circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 22 luglio 2016 e i casi di utilizzo nelle ipotesi di acquisti sotto soglia. Lettera d’invito. Il modulo Offerta. Il capitolato speciale d’appalto. Il capitolato tecnico. Cauzioni provvisorie e definitive. Il soccorso istruttorio. La determina di aggiudicazione. La determina di risoluzione e/o rescissione di un contratto. La determina di revoca di un appalto. Determina di accettazione di cessione di credito. Schema di lettera da inoltrare all’INPS in caso di intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di irregolarità contributiva. Dichiarazione di consenso al trattamento dei dati personali. Il Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali. La determina di adesione alle Convenzioni Consip. Determina di Nomina Commissione incaricata dell’esame delle offerte qualitative (fino all’adozione dell’albo Istituito dall’ANAC ai sensi dell’art.78 del D. Lgs. 50/2016). Determina di nomina della Commissione per gli acquisti sotto soglia ex art.36 del D. Lgs. 50/2016 dopo le Linee Guida Anac n. 5 del 23 novembre 2016. Dichiarazione, da parte dei Commissari, delle cause di incompatibilità e di astensione. Avviso procedura negoziata. Avviso di post-informazione. Comunicazione aggiudicazione definitiva. Comunicazione esclusione. Comunicazione di avvenuta stipula di un contratto. Comunicazione anomalia dell’offerta ex art.97 del D.Lgs. 50/2016. Determina di esclusione da una procedura di appalto. Determina di annullamento di una gara. Lettera applicazione penali. Autocertificazione conto dedicato. Dichiarazione inerente il rispetto della tracciabilità dei flussi finanziari. La determina contenente la motivazione del ricorso al minor prezzo quale criterio di aggiudicazione di un appalto sotto soglia. Le verifiche dei requisiti generali ex art. 80 del Codice dei Contratti anche alla luce delle “Linee guida n. 6, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti «Indicazione dei mezzi di prova adeguati e delle carenze nell’esecuzione di un precedente contratto di appalto che possano considerarsi significative per la dimostrazione delle circostanze di esclusione di cui all’art. 80, comma 5, lett. c) del Codice». B) IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO: ruolo, compiti e responsabilità alla luce dell’art.31 del d.lgs. 50/2016 e delle linee guida Anac n. 3 del 26 ottobre 2016. La delega di funzioni. Il comunicato del Presidente dell’Anac del 14 dicembre 2016. C) FASI DELLE PROCEDURE DI AFFIDAMENTO. I CONTROLLI SUGLI ATTI. La proposta di aggiudicazione e l’approvazione: i controlli sugli atti della procedura di gara. Inizio, esecuzione e stipula del contratto. Standstill. La dichiarazione di efficacia. L’esecuzione in via d’urgenza. Modalità di stipula del contratto. I contratti in forma pubblico-amministrativa ed il ruolo dell’ufficiale rogante. I contratti stipulati tramite corrispondenza commerciale e per scrittura privata. Differenze. La sottoscrizione dei contratti stipulati con modalità elettronica. La firma digitale. La marcatura temporale. La repertoriazione dei contratti stipulati in forma pubblico-amministrativa. L’imposta di registro. Le comunicazioni ex art.76 del D. Lgs. 50/2016. D) GLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ E TRASPARENZA EX ART.29 DEL D.LGS. 50/2016. In particolare analisi delle: Linee Guida Anac (determinazione n. 1309 del 28 dicembre 2016), recanti indicazioni operative ai fini della definizione delle esclusioni e dei limiti all’accesso civico di cui all’art.5, comma 2, del D.Lgs. 33/2013 Art. 5-bis, comma 6, del D.Lgs. n. 33 del 14/03/2013 recante «Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni»; Linee Guida Anac (delibera n. 1310 del 28 dicembre 2016), recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni contenute nel D.Lgs. 33/2013, come modificato dal D.Lgs. 97/2016. E) LE NUOVE MODALITÀ DI UTILIZZO DEL MERCATO ELETTRONICO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. SIMULAZIONE OPERATIVA: L’obbligatorietà dell’utilizzo del Mercato Elettronico per acquisti di beni e servizi per importi superiori a 1.000 euro. Le procedure di negoziazione con criterio di aggiudicazione al prezzo più basso ed il meccanismo automatico di sorteggio casuale dei 5 criteri di calcolo della soglia di anomalia come previsto dall’art.97 del D.Lgs. 50/2016. La funzione “Offerte presentate e sorteggio” con cui è possibile procedere anche al sorteggio, ai fini del controllo sul possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-professionale, previsto all’art. 58, comma 3, del D.Lgs. 50/2016. La funzione “Gestione permessi e commissione di gara” che consente la 47 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] profilazione dei ruoli di una commissione di gara (Presidente di commissione e membri di commissione) nell’ambito delle RdO del MePA. La funzione “Articoli” della procedura di creazione della RdO e il campo per l’inserimento degli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso. La nuova procedura della “Trattativa Diretta” all’interno del MEPA. Gli atti da inserire. I contratti generati tramite Mepa. Lo scambio proposta/accettazione. Le problematiche connesse all’applicazione dell’imposta sul bollo. F) LE NOVITÀ DELLA LEGGE DI BILANCIO 2017 (legge 11 dicembre 2016, n. 232) IN TEMA DI PROGRAMMAZIONE BIENNALE DEGLI ACQUISTI DI BENI E SERVIZI DA € 40.000,00 OLTRE IVA ED IN TEMA DI ACQUISTI DI BENI E SERVIZI INFORMATICI. G) IL D.L. 30 DICEMBRE 2016, N.244 (MILLE PROROGHE 2017): IL PERIODO TRANSITORIO PER LA PUBBLICAZIONE DEI BANDI DI GARA. ---------------------------------------------------- MASTER TEORICO-PRATICO SUL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI (D.LGS. 50/2016): LE NOVITÀ DELLA LEGGE DI BILANCIO E DEL DECRETO MILLEPROROGHE 2017, LE LINEE GUIDA ANAC Modulo 1: NOMINA, RUOLO E FUNZIONI DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Modulo 2: PROCEDURE PER L’AFFIDAMENTO DEI CONTRATTI PUBBLICI DI IMPORTO INFERIORE ALLE SOGLIE DI RILEVANZA COMUNITARIA, SIMULAZIONI OPERATIVE UTILIZZO MEPA, NUOVA PROCEDURA DELLA TRATTATIVA DIRETTA ED OBBLIGHI DI TRASPARENZA Modulo 3: IL DIRETTORE DELL’ESECUZIONE DEL CONTRATTO: MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI DI COORDINAMENTO, DIREZIONE E CONTROLLO TECNICO-CONTABILE Modulo 4: L’OFFERTA ECONOMICAMENTE PIÙ VANTAGGIOSA ED IL CRITERIO (RESIDUALE) DEL MINOR PREZZO Modulo 5: IL SOCCORSO ISTRUTTORIO Modulo 6: CRITERI DI SCELTA DEI COMMISSARI DI GARA E DI ISCRIZIONE DEGLI ESPERTI NELL’ALBO NAZIONALE OBBLIGATORIO DEI COMPONENTI DELLE COMMISSIONI AGGIUDICATRICI Modulo 7: SISTEMI AVCPASS – SIMOG / LA BANCA DATI DEGLI OPERATORI ECONOMICI Modulo 8: LA NUOVA MODULISTICA DA SEGUIRE NELLE PROCEDURE DI GARA DOCENTE E DIRETTORE SCIENTIFICO: dott. ALESSANDRO QUARTA, Esperto in materia di appalti e contratti - Componente di commissioni di gara - Ufficiale Rogante - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Dirigenti, funzionari e Responsabili di procedimento di uffici tecnici e contratti - Dipendenti interessati alla materia OBIETTIVI: Il D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 (Nuovo Codice dei Contratti Pubblici) ha creato in tutti gli operatori del settore la necessità di “azzerare” le ormai obsolete “certezze” normative derivanti dal D.Lgs. 163/2006 e dal relativo Regolamento di esecuzione (D.Lgs. 207/2010) per rivedere modelli operativi, prassi e capacità di organizzazione al fine di avviare procedure di gara e atti che siano conformi al dettato della nuova disciplina che si presenta incerta, stante l’immediata operatività delle nuove norme e foriera di responsabilità per tutti coloro che sono chiamati ad operare. Il Master, articolato in otto moduli distinti, intende fornire a tutti coloro che operano all’interno degli uffici appalti e contratti delle stazioni appaltanti i necessari strumenti giuridici, operativi e pratici per familiarizzare con la nuova disciplina evitando di incorrere in errori in tutte le fasi relative alla scelta del contrante, agli acquisti sopra e sottosoglia comunitaria, ai criteri di aggiudicazione, alle forme di pubblicità non tralasciando di analizzare la figura del Responsabile del Procedimento e del Direttore dell’Esecuzione del Contratto e di suggerire la nuova modulistica relativa a tutte le varie fasi previste dal nuovo codice. La trattazione dei vari argomenti terrà naturalmente conto delle molteplici novità introdotte di recente da: 1) Legge di bilancio 2017 (Legge 11 dicembre 2016, n. 232); 2) Decreto Mille proroghe 2017 (D.L. 30 dicembre 2016, n. 244 ); 48 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] 3) Linee Guida Anac in tema di acquisti sotto soglia, responsabile unico del procedimento, offerta economicamente più vantaggiosa, commissari di gara, verifiche requisiti generali, trasparenza, FOIA e accesso civico. ----------------------------Modulo 1: NOMINA, RUOLO E FUNZIONI DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Programma: Premessa. Quadro Normativo. Il responsabile unico del procedimento (RUP) per le fasi della programmazione, della progettazione, dell'affidamento, dell'esecuzione. Il ricorso ai sistemi di acquisto e di negoziazione delle centrali di committenza e la nomina di un responsabile del procedimento. La nomina del RUP mediante atto formale del soggetto responsabile dell’unità organizzativa: a) tra i dipendenti di ruolo addetti all’unità medesima, dotati del necessario livello di inquadramento giuridico in relazione alla struttura della pubblica amministrazione e di competenze professionali adeguate in relazione ai compiti per cui è nominato; b) la carenza nell’organico della suddetta unità organizzativa; c) la nomina del il RUP tra gli altri dipendenti in servizio; d) l’obbligatorietà dell’ufficio di responsabile unico del procedimento; e) le conseguenze nelle ipotesi di rifiuto; f) la nomina nel bando o avviso con cui si indice la gara per l'affidamento del contratto di lavori, servizi, forniture, ovvero, nelle procedure in cui non vi sia bando o avviso con cui si indice la gara, nell'invito a presentare un'offerta. Funzioni del RUP: programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione previste dal presente codice, che non siano specificatamente attribuiti ad altri organi o soggetti. Ulteriori funzioni: a) formula proposte e fornisce dati e informazioni al fine della predisposizione del programma triennale dei lavori pubblici e dei relativi aggiornamenti annuali, nonché al fine della predisposizione di ogni altro atto di programmazione di contratti pubblici di servizi e di forniture e della predisposizione dell'avviso di preinformazione; b) cura, in ciascuna fase di attuazione degli interventi, il controllo sui livelli di prestazione, di qualità e di prezzo determinati in coerenza alla copertura finanziaria e ai tempi di realizzazione dei programmi; c) cura il corretto e razionale svolgimento delle procedure; d) segnala eventuali disfunzioni, impedimenti, ritardi nell'attuazione degli interventi; e) accerta la libera disponibilità di aree e immobili necessari; f) fornisce all'amministrazione aggiudicatrice i dati e le informazioni relativi alle principali fasi di svolgimento dell'attuazione dell'intervento, necessari per l'attività di coordinamento, indirizzo e controllo di sua competenza e sorveglia la efficiente gestione economica dell’intervento; g) propone all'amministrazione aggiudicatrice la conclusione di un accordo di programma, ai sensi delle norme vigenti, quando si rende necessaria l'azione integrata e coordinata di diverse amministrazioni; h) propone l'indizione o, ove competente, indice la conferenza di servizi ai sensi della legge n. 241/90 sia necessario o utile per l'acquisizione di intese, pareri, concessioni, autorizzazioni, permessi, licenze, nulla osta, assensi, comunque denominati; i) verifica e vigila sul rispetto delle prescrizioni contrattuali nelle concessioni. Le funzioni del RUP per i lavori ed i servizi attinenti all'ingegneria ed all'architettura. La struttura stabile a supporto dei RUP, anche alle dirette dipendenze del vertice della pubblica amministrazione di riferimento. La formazione obbligatoria per tutti i dipendenti che hanno i requisiti di inquadramento idonei al conferimento dell’incarico di RUP, anche in materia di metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture. La designazione del RUP da parte delle centrali di committenza e delle aggregazioni. La Delibera ANAC n. 1096 del 26 ottobre 2016: Linee guida n. 3, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti «Nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per l’affidamento di appalti e concessioni». Il comunicato del Presidente dell’Anac del 14 dicembre 2016 contenente ”Alcune indicazioni interpretative sulle Linee guida n. 3 recanti «Nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per l’affidamento di appalti e concessioni». ----------------------------Modulo 2: PROCEDURE PER L’AFFIDAMENTO DEI CONTRATTI PUBBLICI DI IMPORTO INFERIORE ALLE SOGLIE DI RILEVANZA COMUNITARIA, SIMULAZIONI OPERATIVE UTILIZZO MEPA, NUOVA PROCEDURA DELLA TRATTATIVA DIRETTA ED OBBLIGHI DI TRASPARENZA Programma: Premessa. Ambito di applicazione. Principi comuni. L’affidamento e l’esecuzione di lavori, servizi e forniture importo inferiore a 40.000,00 euro: a) il rispetto del principio di rotazione e in modo da assicurare l'effettiva possibilità di partecipazione delle microimprese, piccole e medie imprese: b) affidamenti diretti e obblighi di motivazione; c) l’amministrazione diretta. L’affidamento di lavori di 49 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] importo pari o superiore a 40.000 euro ed inferiore a 150.000 euro. L’affidamento di forniture e i servizi di importo pari o superiore a 40.000 euro ed inferiore alla soglia comunitaria. La procedura negoziata: a) consultazione, ove esistenti, di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato; b) consultazione di elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti. I lavori in amministrazione diretta. L’avviso sui risultati della procedura di affidamento e l’indicazione anche dei soggetti invitati. I lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro ed inferiore a 1.000.000 di euro: a) procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando di gara; b) applicabilità dell’art.63 del D.Lgs. 50/2016; c) consultazione di almeno dieci operatori economici, ove esistenti, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti, individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici; d) l’avviso sui risultati della procedura di affidamento e l’indicazione anche dei soggetti invitati. I lavori di importo pari o superiore a 1.000.000 di euro: a) il ricorso alle procedure ordinarie; b) pubblicazione di avviso o bando di gara. L’aggiudicazione: a) la verifica dei requisiti generali; b) la consultazione della Banca dati nazionale degli operatori economici; c) la verifica del possesso dei requisiti economici e finanziari e tecnico professionali richiesti nella lettera di invito o nel bando di gara; d) il ricorso alle procedure negoziate e la verifica dei requisiti ai fini della stipula del contratto nei confronti dell’aggiudicatario; e) la possibilità di estendere le verifiche agli altri partecipanti. La possibilità di procedere attraverso un mercato elettronico che consenta acquisti telematici basati su un sistema che attua procedure di scelta del contraente interamente gestite per via elettronica. Il MEPA. LE NUOVE MODALITÀ DI UTILIZZO DEL MERCATO ELETTRONICO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. SIMULAZIONE OPERATIVA: L’obbligatorietà dell’utilizzo del Mercato Elettronico per acquisti di beni e servizi per importi superiori a 1.000 euro. Le procedure di negoziazione con criterio di aggiudicazione al prezzo più basso e il meccanismo automatico di sorteggio casuale dei 5 criteri di calcolo della soglia di anomalia come previsto dall’art. 97 del D.Lgs. 50/2016. La funzione “Offerte presentate e sorteggio” con cui è possibile procedere anche al sorteggio, ai fini del controllo sul possesso dei requisiti di capacità economicofinanziaria e tecnico-professionale, previsto all’art. 58, comma 3, del D.Lgs. 50/2016. La funzione “Gestione permessi e commissione di gara” che consente la profilazione dei ruoli di una commissione di gara (Presidente di commissione e membri di commissione) nell’ambito delle RdO del MePA. La funzione “Articoli” della procedura di creazione della RdO ed il campo per l’inserimento degli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso. La nuova procedura della “Trattativa Diretta” all’interno del MEPA. Gli atti da inserire. I contratti generati tramite Mepa. Lo scambio proposta/accettazione. Le problematiche connesse all’applicazione dell’imposta sul bollo. La Delibera n. 1097 del 26 ottobre 2016: Linee Guida n. 4, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti “Procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi di operatori economici”. La determina a contrarre: a) nel caso di gara sotto soglia; b) nel caso di affidamento diretto per forniture e servizi al di sotto dei 40.000,00 euro; c) nel caso di procedura negoziata per forniture e servizi da 40.000.00 a 209.000,00 euro. La richiesta di deroga all’obbligatorietà delle Convenzioni Consip. Gli atti da inserire nel caso di utilizzo del mercato elettronico della P.A. I principi generali del codice ex art.30 e 36 del D. Lgs. 50/2016 e, in particolare, il divieto di artificioso frazionamento e la rotazione degli operatori economici. Gli affidamenti ad operatori economici uscenti. La motivazione da inserire nella determina a contrarre: adeguata, sintetica, stringente. I criteri di aggiudicazione. L’offerta economicamente più vantaggiosa (art.95, comma 2 del D. Lgs. 50/2016) e quello residuale del minor prezzo (art.95, comma 4, del D. Lgs. 50/2016) dopo le Linee Guida Anac n.2 del 21 settembre 2016. L’art.21 del D. Lgs. 50 in tema di programmazione degli acquisti e l’art.29 dello stesso Codice in tema di rafforzamento della trasparenza. L’art.1, comma 510, della Legge di stabilità 2016. L’obbligo di utilizzo delle Convenzioni Consip e le deroghe. L’organo di vertice amministrativo. Il parere n.14/2016 della Corte dei Conti – Liguria. Il criterio della mancanza di soddisfacimento dello specifico fabbisogno dell’amministrazione. La trasmissione della delibera di deroga alla Corte dei Conti. La razionalizzazione di acquisti e servizi informatici e il Piano triennale dell’AGID. La possibilità di effettuare acquisti autonomi. L’obbligatorietà dell’utilizzo del Mercato Elettronico per acquisti di beni e servizi per importi superiori a 1.000 euro. La circolare MEF n. 12 del 23 marzo 2016. La sentenza del Consiglio di Stato – sez. V. n. 1942/2015. La clausola di revisione prezzo. Gli acquisti informatici e la circolare dell’AGID del 24 giugno 2016. Gli atti di gara: Disciplinare di gara e clausole obbligatorie e facoltative da inserire. La domanda di partecipazione nel caso di acquisti al di sotto dei 40.000 euro e il DGUE per acquisti al di sopra dei 40.000,00 euro. La dichiarazione di possesso dei requisiti di partecipazione ex art.80 D. Lgs. 50/2016. Il comunicato del Presidente dell’Anac del 14 novembre 2016: indicazioni alle stazioni appaltanti e operatori economici sulla 50 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] causa di esclusione (art. 80 del Codice). Il Protocollo di legalità. I patti d’integrità. La clausola di pantouflage. Estratto bando di gara. Il Documento di Gara Unico Europeo (DGUE) alla luce della Circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 22 luglio 2016 ed i casi di utilizzo nelle ipotesi di acquisti sotto soglia. Lettera d’invito. Il modulo Offerta. Il capitolato speciale d’appalto. Il capitolato tecnico. Cauzioni provvisorie e definitive. Il soccorso istruttorio. La determina di aggiudicazione. La determina di risoluzione e/ o rescissione di un contratto. La determina di revoca di un appalto. Determina di accettazione di cessione di credito. Schema di lettera da inoltrare all’INPS in caso di intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di irregolarità contributiva. Dichiarazione di consenso al trattamento dei dati personali. Il Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali. La determina di adesione alle Convenzioni Consip. Determina di Nomina Commissione incaricata dell’esame delle offerte qualitative (fino all’adozione dell’albo Istituito dall’ANAC ai sensi dell’art.78 del D.Lgs. 50/2016). Determina di nomina della Commissione per gli acquisti sotto soglia ex art.36 del D. Lgs. 50/2016 dopo le Linee Guida Anac n. 5 del 23 novembre 2016. Dichiarazione, da parte dei Commissari, delle cause di incompatibilità e di astensione. Avviso procedura negoziata. Avviso di post-informazione. Comunicazione aggiudicazione definitiva. Comunicazione esclusione. Comunicazione di avvenuta stipula di un contratto. Comunicazione anomalia dell’offerta ex art.97 del D.Lgs. 50/2016. Determina di esclusione da una procedura di appalto. Le verifiche dei requisiti generali ex art. 80 del Codice dei Contratti anche alla luce delle “Linee guida n. 6, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti «Indicazione dei mezzi di prova adeguati e delle carenze nell’esecuzione di un precedente contratto di appalto che possano considerarsi significative per la dimostrazione delle circostanze di esclusione di cui all’art. 80, comma 5, lett. c) del Codice». Determina di annullamento di una gara. Lettera applicazione penali. Autocertificazione conto dedicato. Dichiarazione inerente il rispetto della tracciabilità dei flussi finanziari. La determina contenente la motivazione del ricorso al minor prezzo quale criterio di aggiudicazione di un appalto sotto soglia. Il ricorso alle procedure ordinarie negli acquisti sotto soglia: a) il rispetto dei principi e dei termini previsti dall’articolo 79 e negli articoli da 60 a 63 del Codice; b) la riduzione a metà dei termini; c) la pubblicazione dei bandi e degli avvisi sul profilo del committente della stazione appaltante e sulla piattaforma digitale dei bandi di gara presso l'ANAC. Il periodo transitorio: 1) la pubblicazione degli avvisi e dei bandi per i contratti relativi a lavori di importo pari o superiore a cinquecentomila euro; 2) la pubblicazione degli avvisi e dei bandi per i contratti relativi a forniture e servizi; c) la pubblicazione degli avvisi e dei bandi per i contratti relativi a lavori di importo inferiore a cinquecentomila euro. Il D.L. 30 dicembre 2016 n. 244 (Decreto Milleproroghe 2017): l’art. 216, comma 11, terzo periodo del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50. Il Documento di Gara Unico Europeo (DGUE) alla luce della Circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 22 luglio 2016. Le nuove modalità operative di richiesta CIG alla luce dei comunicati del Presidente dell’ANAC del 13 luglio 2016. Inizio, esecuzione e stipula del contratto. La dichiarazione di efficacia. L’esecuzione in via d’urgenza. Modalità di stipula del contratto. I contratti in forma pubblico-amministrativa ed il ruolo dell’ufficiale rogante. I contratti stipulati tramite corrispondenza commerciale e per scrittura privata. Differenze. La sottoscrizione dei contratti stipulati con modalità elettronica. La firma digitale. La marcatura temporale. La repertoriazione dei contratti stipulati in forma pubblico-amministrativa. L’imposta di registro. Le Linee Guida ANAC per il ricorso a procedure negoziate senza previa pubblicazione di un bando nel caso di forniture e servizi ritenuti infungibili. Cenni sull’applicazione dell’art. 192 del Codice dei contratti: affidamenti in House e le nuove bozze di Linee Guida Anac pubblicate in data 2 gennaio 2017. GLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA ex art.29 del D.Lgs. 50/2016. In particolare: Linee Guida Anac (determinazione n. 1309 del 28 dicembre 2016) recanti indicazioni operative ai fini della definizione delle esclusioni e dei limiti all’accesso civico di cui all’art.5, comma 2 del D.Lgs. 33/2013 -Art. 5-bis, comma 6, del D.Lgs. n. 33 del 14/03/2013 recante «Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni». Linee Guida Anac (delibera n. 1310 del 28 dicembre 2016) recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, traaprenza e diffusione delle informazioni contenute nel D. Lgs. 33/2013, come modificato dal D.Lgs. 97/2016. ----------------------------Modulo 3: IL DIRETTORE DELL’ESECUZIONE DEL CONTRATTO: MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI DI COORDINAMENTO, DIREZIONE E CONTROLLO TECNICO-CONTABILE 51 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] Programma: Profili generali della figura del direttore dell’esecuzione: a) la coincidenza con il RUP; b) la direzione del RUP che assicura il controllo di qualità delle prestazioni. Compiti del Direttore dell’esecuzione: a) coordinamento, direzione e controllo tecnico – contabile dell’esecuzione del contratto; b) la necessità che l’esecuzione del contratto avvenga nei tempi stabiliti ed in conformità alle prescrizioni contenute nei documenti contrattuali e nelle condizioni offerte in sede di aggiudicazione e affidamento; c) le condizioni migliorative offerte riportate nel contratto; d) i controlli sulla regolarità e qualità della prestazione resa; d) le penali per eventuali inadempimenti; e) i casi di sospensione, risoluzione o recesso da contratto; f) eventuali premi o incentivi. La diligenza nell’attività ex art.1176, comma 2, c.c. e l’osservanza del canone di buona fede ex art.1375 c.c. Fasi dell’attività di esecuzione: a) redazione del verbale e contenuto; b) sospensione dell’esecuzione del contratto; c) ripresa dell’esecuzione; d) il certificato attestante l’ultimazione delle prestazioni. Attività di controllo del direttore dell’esecuzione per i contratti di servizi e forniture: a) la qualità del servizio/fornitura; b) l’adeguatezza delle prestazioni o il raggiungimento degli obiettivi; c) il rispetto dei tempi e delle modalità di consegna; d) l’adeguatezza della reportistica sulle prestazioni e le attività svolte; f) la soddisfazione del cliente/utente finale (per i servizi non strumentali); g) il rispetto della normativa sulla sicurezza e sulla tracciabilità dei flussi finanziari; h) il rispetto della normativa sul lavoro e dei contratti collettivi; i) il rispetto della normativa ambientale; l) il rispetto delle norme sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori da parte dell’appaltatore. Il controllo della spesa e la tenuta della contabilità. L’applicazione delle penali inserite nel contratto ovvero la risoluzione dello stesso per gravi inadempimenti. Le contestazioni. La verifica nel luogo di esecuzione del servizio delle imprese subappaltatrici. Verifica di conformità di cui al’art.102, comma 2, del Codice. Gli strumenti per l’esecuzione dell’attività di controllo: a) processo verbale di accertamento dei fatti; b) relazioni; c) certificato di verifica di conformità; d) comunicazioni. Le linee Guida ANAC in tema di Direttore dell’Esecuzione del contratto. ----------------------------Modulo 4: L’OFFERTA ECONOMICAMENTE PIÙ VANTAGGIOSA ED IL CRITERIO (RESIDUALE) DEL MINOR PREZZO Programma: Il quadro normativo. Il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa nel rispetto dei principi di trasparenza, di non discriminazione e di parità di trattamento. Il rapporto qualità/prezzo. Il costo del ciclo di vita. Individuazione dei contratti aggiudicati esclusivamente sulla base del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo: a) i contratti relativi ai servizi sociali e di ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica, nonché ai servizi ad alta intensità di manodopera, come definiti all'articolo 50, comma 1, secondo periodo del D.Lgs. 50/2016; b) i contratti relativi all'affidamento dei servizi di ingegneria e architettura e degli altri servizi di natura tecnica e intellettuale di importo superiore a 40.000 euro. I casi di individuazione del criterio del minor prezzo: a) per i lavori di importo pari o inferiore a 1.000.000 di euro, tenuto conto che la rispondenza ai requisiti di qualità è garantita dall'obbligo che la procedura di gara avvenga sulla base del progetto esecutivo; b) per i servizi e le forniture con caratteristiche standardizzate o le cui condizioni sono definite dal mercato; c) per i servizi e le forniture di importo inferiore alla soglia comunitaria, caratterizzati da elevata ripetitività, fatta eccezione per quelli di notevole contenuto tecnologico o che hanno un carattere innovativo. Le motivazioni relative al ricorso del criterio del minor prezzo. L’obbligo di motivazione nel caso di utilizzo del minor prezzo. Individuazione dei criteri oggettivi, quali gli aspetti qualitativi, ambientali o sociali, connessi all'oggetto dell'appalto: a) la qualità, che comprende pregio tecnico, caratteristiche estetiche e funzionali, accessibilità per le persone con disabilità, progettazione adeguata per tutti gli utenti, certificazioni e attestazioni in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, quali OSHAS 18001, caratteristiche sociali, ambientali, contenimento dei consumi energetici e delle risorse ambientali dell'opera o del prodotto, caratteristiche innovative, commercializzazione e relative condizioni; b) il possesso di un marchio di qualità ecologica dell'Unione europea (Ecolabel UE) in relazione ai beni o servizi oggetto del contratto, in misura pari o superiore al 30 per cento del valore delle forniture o prestazioni oggetto del contratto stesso; c) il costo di utilizzazione e manutenzione avuto anche riguardo ai consumi di energia e delle risorse naturali, alle emissioni inquinanti e ai costi complessivi, inclusi quelli esterni e di mitigazione degli impatti dei cambiamenti climatici, riferiti all'intero ciclo di vita dell'opera, bene o servizio, con l'obiettivo strategico di un uso più efficiente delle risorse e di un'economia circolare che promuova ambiente e occupazione; d) la compensazione delle emissioni di gas ad effetto serra associate alle 52 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] attività dell'azienda calcolate secondo i metodi stabiliti in base alla raccomandazione n. 2013/179/UE della Commissione del 9 aprile 2013, relativa all'uso di metodologie comuni per misurare e comunicare le prestazioni ambientali nel corso del ciclo di vita dei prodotti e delle organizzazioni; e) l'organizzazione, le qualifiche e l'esperienza del personale effettivamente utilizzato nell'appalto, qualora la qualità del personale incaricato possa avere un'influenza significativa sul livello dell'esecuzione dell'appalto; f) il servizio successivo alla vendita e assistenza tecnica; g) le condizioni di consegna quali la data di consegna, il processo di consegna e il termine di consegna o di esecuzione. I documenti di gara e l’elenco dei criteri di valutazione e la ponderazione relativa attribuita a ciascun criterio. La forcella e la previsione dello scarto tra il minimo e il massimo. La possibilità di inserire sub-criteri e sub-pesi o subpunteggi. L’obbligo per l’operatore economico di indicare i propri costi aziendali concernenti l'adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. La decisione di non procedere all'aggiudicazione se nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all'oggetto del contratto. Il rating di legalità dell’offerente. Le modalità per agevolare alla partecipazione alle procedure di affidamento le microimprese, piccole e medie imprese, i giovani professionisti e le imprese di nuova costituzione. Le varianti. Linee Guida Anac n. 2 (Delibera n. 1005 del 21 settembre 2016), di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti “Offerta economicamente più vantaggiosa”. ----------------------------Modulo 5: IL SOCCORSO ISTRUTTORIO Programma: Origine del soccorso istruttorio. Il soccorso istruttorio nel Codice degli Appalti. Il Decreto Legge 24 giugno 2014, n.90 e l’introduzione del comma 2 bis dell’articolo 38 del Codice degli Appalti: il cd. “Soccorso Istruttorio a pagamento”. La sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 16 del 31 luglio 2014. L’interpretazione della norma sulla base della determinazione dell’ANAC n.1 dell’8 gennaio 2015. Incognite applicative del soccorso istruttorio a pagamento. Il nuovo soccorso istruttorio nel D.Lgs. 50/2016: l’art.83, comma 9. La mancanza, l'incompletezza e ogni altra irregolarità essenziale degli elementi e del documento di gara unico europeo quale oggetto del soccorso istruttorio. L’esclusione dalla procedura delle irregolarità afferenti all'offerta tecnica ed economica. Entità della sanzione pecuniaria. Il termine, non superiore a dieci giorni, perché siano rese, integrate o regolarizzate le dichiarazioni necessarie. Il pagamento della sanzione e la non obbligatorietà che lo stesso sia garantito tramite cauzione provvisoria. Le irregolarità formali e la mancanza delle dichiarazioni non essenziali. Individuazione delle irregolarità essenziali non sanabili. ----------------------------Modulo 6: CRITERI DI SCELTA DEI COMMISSARI DI GARA E DI ISCRIZIONE DEGLI ESPERTI NELL’ALBO NAZIONALE OBBLIGATORIO DEI COMPONENTI DELLE COMMISSIONI AGGIUDICATRICI Programma: Premessa. Ambito di applicazione. Le funzioni delle Commissioni giudicatrici limitatamente ai casi aggiudicazione con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. Requisiti di moralità e compatibilità. Individuazione dei settori di riferimento per il contratto. Modalità di iscrizione e aggiornamento dell’Albo. Modalità per la selezione dei commissari di gara. Definizione di irregolarità non essenziale. Il tertium genus di irregolarità. La possibilità per la Commissione di lavorare a distanza con procedure telematiche che salvaguardino la riservatezza delle comunicazioni. Criticità. Le modalità di scelta dei Commissari fra gli esperti iscritti all'Albo istituito presso l'ANAC e, nel caso di procedure di aggiudicazione svolte da CONSIP S.p.a, INVITALIA - Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.a. e dai soggetti aggregatori regionali, tra gli esperti iscritti nell'apposita sezione speciale dell'Albo, non appartenenti alla stessa stazione appaltante e, solo se non disponibili in numero sufficiente, anche tra gli esperti della sezione speciale che prestano servizio presso la stessa stazione appaltante ovvero, se il numero risulti ancora insufficiente, ricorrendo anche agli altri esperti iscritti all'Albo al di fuori della sezione speciale. Individuazione da parte delle stazioni appaltanti mediante pubblico sorteggio da una lista di candidati costituita da un numero di nominativi almeno doppio rispetto a quello dei componenti da nominare e comunque nel rispetto del principio di rotazione. I componenti interni nominati dalla stazione appaltante in caso di affidamento di contratti di importo inferiore alle soglie o per 53 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] quelli che non presentano particolare complessità. Il principio di rotazione nella scelta dei Commissari. Incompatibilità e conflitto di interessi da parte dei commissari: a) svolgimento di altra funzione o incarico tecnico o amministrativo relativamente al contratto del cui affidamento si tratta; b) nomina di pubblico amministratore; c) l’applicabilità dell’articolo 35-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e dell’articolo 51 del codice di procedura civile. Approvazione di atti dichiarati illegittimi ed esclusione dalla nomina di membri delle commissioni giudicatrici. Nomina, individuazione del Presidente della Commissione, compensi. Il rinnovo del procedimento di gara, a seguito di annullamento dell'aggiudicazione o di annullamento dell'esclusione di taluno dei concorrenti: la riconvocazione della medesima commissione. Criticità. Il periodo transitorio fino all’adozione della disciplina in materia di iscrizione all'Albo di cui all'articolo 78. Linee guida ANAC n. 5 (Delibera n. 1190 del 16 novembre 2016), di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti “Criteri di scelta dei commissari di gara e di iscrizione degli esperti nell’Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici”. ----------------------------Modulo 7: SISTEMI AVCPASS – SIMOG / LA BANCA DATI DEGLI OPERATORI ECONOMICI Programma: Registrazione al sito dell’autorità di vigilanza. Profilazione del RUP. Subentro di un RUP su un contratto già in essere. Differenza della tipologia dei contratti a seconda della fascia di importo. Contratti ordinari, speciali ed esclusi. Richiesta del codice identificativo della gara CIG, normale o semplificata (smart CIG). Carnet di CIG, master e derivato. Perfezionamento e pubblicazione del lotto oggetto di gara. Comunicazione dei dati relativi al contratto di gara. Monitoraggio delle varie fasi dell’appalto relative alla procedura (differenti per fascia di importo) secondo i tempi previsti dal codice, fino a chiusura dell’intervento. Simulazione via web dello svolgimento dell’intera procedura suddivisi per fascia di importo. Gli obblighi pubblicitari istituzionali tra Nuovo Codice appalti, Regolamento e D.Lgs. 33/2013. Il sistema degli adempimenti all’ANAC. Rilevazione dei dati per lavori, servizi e forniture; per classi di importo; per settori. Rapporti e comunicazioni con l’ANAC durante la programmazione, durante le fasi di gara e durante l'esecuzione dei contratti. Differenze tra settori ordinari e settori speciali. SIMOG, CIG, SMART CIG, BDNCP, Anagrafe Stazioni Appaltanti, AVCPASS. Quali sono le stazioni appaltanti tenute all'invio dei dati alla sezione centrale dell'Osservatorio e soglie rilevanti per l’insorgenza dell’obbligo. Soggetti della stazione appaltante coinvolti negli obblighi di comunicazione: RUP, suoi delegati, responsabile della trasparenza. Il controllo delle stazioni appaltanti e l’istituzione dell’anagrafica delle stazioni appaltanti. Il responsabile delle stazioni appaltanti. L’istituzione degli enti aggregatori. Il controllo della spesa: adempimenti e comunicazioni al portale trasparenza. Contenuti della scheda "aggiudicazione" e delle tabelle di sintesi dell'ANAC. Corrette modalità di trasmissione dei dati nel caso di gare d'appalto annullate, revocate o senza esito. La Banca Dati degli operatori economici ex art.81 del D.Lgs. 50/2016 gestita dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Il periodo transitorio. ----------------------------Modulo 8: LA NUOVA MODULISTICA DA SEGUIRE NELLE PROCEDURE DI GARA Programma: La determina a contrarre: a) nel caso di gara sopra soglia; b) nel caso di gara sotto soglia; c) nel caso di affidamento diretto per lavori pubblici al di sotto dei 40.000,00 euro; d) nel caso di affidamento diretto per forniture e servizi al di sotto dei 40.000,00 euro; e) nel caso di procedura negoziata per lavori pubblici da 40.000,00 a 150.000,00 euro; f) nel caso di procedura negoziata per forniture e servizi da 40.000.00 a 209.000,00 euro; g) nel caso di procedura negoziata per lavori pubblici da 150.000,00 euro a 1.000.000,00 di euro. La richiesta di deroga all’obbligatorietà delle Convenzioni Consip. Gli atti da inserire nel caso di utilizzo del mercato elettronico della P.A. Il Bando di gara: a) sopra soglia; b) sotto soglia. Disciplinare di gara e clausole obbligatorie e facoltative da inserire. La domanda di partecipazione. La dichiarazione di possesso dei requisiti di partecipazione ex art.80 D.Lgs. 50/2016. Il Protocollo di legalità. I patti d’integrità. La clausola di pantouflage. Estratto bando di gara. Lettera d’invito. Il modulo Offerta. Il capitolato speciale d’appalto. Il capitolato tecnico. La determina di aggiudicazione. La determina di risoluzione e/o rescissione di un contratto. La determina di revoca di un appalto. Schema di lettera d’ordine contratto. Schema di scrittura privata. Schema di contratto di appalto. Determina di accettazione di cessione di credito. 54 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] Schema di lettera da inoltrare all’INPS in caso di intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di irregolarità contributiva. Dichiarazione di consenso al trattamento dei dati personali. Il Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali. La determina di adesione alle Convenzioni Consip. Determina di Nomina Commissione incaricata dell’esame delle offerte qualitative (fino all’adozione dell’albo Istituito dall’ANAC ai sensi dell’art.78 del D.Lgs. 50/2016). Determina di nomina della Commissione per gli acquisti sotto soglia ex art.36 del D.Lgs. 50/2016. Avviso procedura negoziata. Avviso di post-informazione. Comunicazione aggiudicazione definitiva. Comunicazione esclusione. Comunicazione di avvenuta stipula di un contratto. Comunicazione anomalia dell’offerta ex art.97 del D.Lgs. 50/2016. Determina di esclusione da una procedura di appalto. Dichiarazione, da parte dei Commissari, delle cause di incompatibilità e di astensione. Determina di annullamento di una gara. Lettera applicazione penali. Autocertificazione conto dedicato. Dichiarazione inerente il rispetto della tracciabilità dei flussi finanziari. La determina contenente la motivazione del ricorso al minor prezzo quale criterio di aggiudicazione di un appalto sotto soglia. La motivazione degli atti: motivazione adeguata, sintetica, attenuata. La modulistica da seguire nell’ipotesi di affidamento di modico valore. LE NOVITÀ DELLA LEGGE DI BILANCIO 2017 (legge 11 dicembre 2016, n. 232) in tema di programmazione biennale degli acquisti di beni e servizi da € 40.000,00 oltre iva e di acquisti di beni e servizi informatici. ----------------------------- LE PROCEDURE SEMPLIFICATE SOTTO-SOGLIA E GLI STRUMENTI CENTRALIZZATI ED ELETTRONICI (CONSIP, MEPA, SOGGETTI AGGREGATORI) DOPO IL D.LGS. N.50/2016 - L’AFFIDAMENTO DELLE MANUTENZIONI E LAVORI INFRA 1 MILIONE DI EURO. LE PROCEDURE NEGOZIATE SOTTO-SOGLIA E L’ASSORBIMENTO DELLE PROCEDURE IN ECONOMIA DESTINATARI: Dirigenti, funzionari ed addetti Servizi Tecnici DOCENTE: avv. GIUSEPPE GRAVINA, Esperto in Contrattualistica pubblica - Giurista d’Impresa Responsabile aziendale Appalti pubblici OBIETTIVI: Il corso, di taglio operativo, esamina le procedure semplificate sotto-soglia alla luce della disciplina introdotta dal nuovo Codice dei contratti pubblici e dell’assetto dei sistemi di acquisizione di beni e servizi sotto soglia. PROGRAMMA: I sistemi di acquisizione di beni e servizi e l’affidamento dei lavori nel nuovo Codice appalti (D.Lgs. n. 50/2016). Il nuovo Codice degli appalti e delle concessioni: elementi introduttivi ed innovativi. La nuova architettura dei sistemi di affidamento e delle procedure di acquisto come delineata dal nuovo Codice. Il sistema degli acquisti di beni e servizi tra nuovo Codice, spending review e leggi di stabilità: il quadro per le singole tipologie di Amministrazioni (Amministrazioni statali, regionali, Enti locali, Aziende sanitarie, Università e scuole, società partecipate, altre Pubbliche Amministrazioni). Il regime speciale dei Comuni non capoluogo nel nuovo Codice. Le novità introdotte dalla Legge di stabilità 2016 (Legge n. 208/2015). In particolare: l’esenzione del ricorso al MePA per acquisti inferiori a 1.000 €; gli affidamenti infra 40.000 € liberi anche per Comuni sotto i 10.000 abitanti; l’estensione alle società partecipate dell’obbligo di rispettare i parametri prezzo-qualità Consip; gli acquisti informatici; gli acquisti sanitari; la programmazione delle acquisizioni di beni e servizi. Le convenzioni con le cooperative sociali di tipo “B” dopo le modifiche all’art. 5 della Legge n. 381/1991 introdotte dalla Legge n.190/2014 (Legge di stabilità 2015). Gli appalti di servizi sociali, di ristorazione e quelli “specifici” (ex allegato IIB del D.Lgs. n. 163/2006) e il regime nel nuovo Codice. Il sistema degli affidamenti di lavori nel nuovo Codice. Le procedure di scelta del contraente nel nuovo Codice. Le procedure 55 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] autonome per l’attività contrattuale infra 40.000 € (servizi e forniture) e 150.000 € (lavori). La qualificazione della stazione appaltante: le procedure autonome per le stazioni appaltanti qualificate e le altre modalità ammesse per le stazioni appaltanti non qualificate. ll ricorso alle centrali di committenza/soggetti aggregatori. Le procedure cartacee e quelle telematiche. Gli acquisti verdi. Il calcolo del valore del contratto: le opzioni. Gli strumenti messi a disposizione da Consip e dalle centrali regionali/soggetti aggregatori. L’attività delle centrali di committenza nel nuovo Codice. Gli strumenti di Consip. Le convenzioni quadro Consip. Il MePA: le procedure di RDO e di ODA e la semplificazione conseguibile. Gli strumenti delle centrali regionali/soggetti aggregatori. Gli strumenti telematici di negoziazione. Le procedure sotto-soglia nel nuovo Codice. I principi dei contratti sotto-soglia. L’assorbimento delle procedure in economia nelle procedure semplificate sotto-soglia: conseguenze sui regolamenti interni. Le procedure sotto-soglia nel nuovo Codice. L’affidamento di beni e servizi infra 40.000 € (servizi, forniture e lavori): l’affidamento diretto motivato. L’affidamento di beni e servizi tra 40.000 € e il sotto-soglia (servizi e forniture), e tra 40.000 e 150.000 € (lavori): la procedura negoziata con almeno tre operatori economici. L’affidamento di lavori tra 150.000 € e 1 milione di €: la procedura negoziata con almeno tre operatori economici. La procedura: cartacea o elettronica? Gli acquisti minuti di importo inferiore a 1.000 €. Gli acquisti infra 1.000 € e la deroga all’obbligo di ricorso agli strumenti elettronici dopo la Legge di stabilità 2016: il rispetto della soglia ed i criteri di calcolo dei 1.000 €. La tipizzazione nel regolamento interno e la gestione mediante cassa economale. L’affidamento diretto infra 40.000 € (servizi e forniture e lavori). La motivazione dell’affidamento diretto. La giurisprudenza amministrativa e contabile sugli affidamenti diretti infra 40.000 €: le cautele da adottare. La procedura di affidamento diretto ed il rispetto dei principi generali. Le responsabilità del RUP. La verifica semplificata dei requisiti. La stipula del contratto. L’amministrazione diretta per i lavori infra 150.000 €. La natura dell’amministrazione diretta. L’acquisto dei materiali e mezzi eventualmente necessari per l’esecuzione in amministrazione diretta e la loro natura. I lavori in economia nel settore dei beni culturali. L’amministrazione diretta e il cottimo fiduciario fino a 300.000 €. L’affidamento mediante procedura negoziata con almeno tre o cinque operatori economici. La procedura negoziata senza bando e su invito: natura giuridica. La scelta degli operatori da invitare: i principi generali e le Linee guida dell’ANAC. Gli elenchi aperti: modalità di costituzione e aggiornamento. L’indagine di mercato: la pubblicazione dell’avviso sul profilo di committente. La gestione operativa della procedura negoziata: dalla redazione della lettera di invito alla stipulazione del contratto. Il soccorso istruttorio nelle procedure negoziate. La verifica dei requisiti. L’applicazione della procedura sulle piattaforme elettroniche (MePA, sistemi telematici di negoziazione). La stipula del contratto e le principali vicende, in fase di esecuzione, nel nuovo Codice. Il contenuto minimo del contratto: le cautele per scongiurare le nullità e relative responsabilità. La fase di esecuzione: le vicende patologiche. Le modifiche al contratto nel nuovo Codice. La procedura negoziata senza bando per eccezionali circostanze. L’urgenza. L’unicità-infungibilità (le linee guida dell’ANAC). I lavori, servizi e forniture complementari. La deroga al numero minimo di operatori da invitare per ragioni eccezionali e l’applicazione nelle procedure sotto-soglia. Proroga, rinnovo, ripetizione di servizi analoghi. Le opzioni previste ab origine nel bando di gara. La proroga “tecnica” come affidamento diretto interinale. Il rinnovo previsto ab origine. La ripetizione di servizi analoghi. Gli adempimenti in materia di anticorruzione e trasparenza. Gli obblighi informativi e pubblicitari previsti dalla Legge n. 190/2012 e dal D.Lgs. n. 33/2013. ----------------------------------------------- IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI PUBBLICI E DEI CONTRATTI DI CONCESSIONE DESTINATARI: Dirigenti, funzionari ed addetti Servizi Tecnici 56 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] DOCENTE: avv. GIUSEPPE GRAVINA, Esperto in Contrattualistica pubblica - Giurista d’Impresa Responsabile aziendale Appalti pubblici OBIETTIVI: Il corso si propone di fornire un quadro analitico e dettagliato degli aspetti ed istituti relativi al Nuovo codice dei contratti pubblici approvato con il Decreto Legislativo n. 50 del 19 aprile 2016. PROGRAMMA: Il nuovo “Codice degli appalti pubblici e dei contratti di concessione”. Il nuovo Codice appalti e concessioni: genesi, struttura, entrata in vigore, norme transitorie. L’ultrattività del DPR n. 207/2010. A chi si applica il nuovo Codice e a quali contratti ? I contratti esclusi: in house e partenariato pubblico-pubblico, servizi legali, sponsorizzazione e altri contratti esclusi. La complessa struttura dei sistemi di affidamento e delle procedure di aggiudicazione: il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, la centralizzazione e aggregazione. Gli acquisti di beni e servizi e il coordinamento con le norme introdotte dalla spending review e dalla Legge di stabilità 2016. Il Responsabile del procedimento. Il conflitto di interessi. I nuovi adempimenti in materia di trasparenza. Gli appalti di servizi e forniture. Le procedure sotto-soglia e la scomparsa delle procedure in economia. Gli appalti di lavori sotto-soglia e le procedure previste e i residui delle procedure in economia. I regimi speciali: appalti dei servizi sociali, ristorazione, altri servizi specifici. Le concessioni: il calcolo del valore della concessione e la libertà delle procedure di affidamento. Le procedure ordinarie; la procedura competitiva con negoziazione; il partenariato per l’innovazione. La procedura negoziata senza bando. La proroga e il rinnovo nel nuovo Codice; il quinto d’obbligo. La gestione della gara ordinaria con il nuovo Codice: dal bando alla stipula del contratto. Le fasi della procedura di aggiudicazione. La fase di preparazione dell’appalto: consultazioni preliminari di mercato, specifiche tecniche, criteri di sostenibilità energetica e ambientale, clausole sociali. La redazione del bando di gara in attesa del nuovo bando-tipo. La redazione del capitolato d’oneri in attesa dello schema-tipo. La suddivisione in lotti. I requisiti di partecipazione. Il nuovo regime dei requisiti generali. I requisiti speciali: i limiti al fatturato e il favore per le micro, piccole e medie imprese. La nuova disciplina dell’avvalimento. Il nuovo soccorso istruttorio. I criteri di aggiudicazione: l’offerta economicamente più vantaggiosa come criterio ordinario. Quando è ammesso ancora il criterio del prezzo più basso e quando è vietato? La commissione di aggiudicazione e la commissione giudicatrice: la nuova disciplina. Le offerte anomale: i nuovi metodi per l’individuazione della soglia di anomalia. La stipulazione del contratto e le nuove deroghe allo stand-still. La fase di esecuzione: le modifiche al contratto. Servizi Tecnici e Lavori. La progettazione nel nuovo Codice. Gli incentivi per le funzioni tecniche. L’affidamento dei servizi tecnici. Le procedure per gli appalti di lavori. La qualificazione e l’avvalimento nei lavori. Servizi e Forniture. Il quadro per gli acquisti di beni e servizi tra nuovo Codice, provvedimenti di spending-review e Leggi di stabilità. Gli strumenti centralizzati e le procedure autonome. Le procedure elettroniche e telematiche nel nuovo Codice. Gli acquisti verdi ed i criteri ambientali minimi. ----------------------------------------------- L’IMPATTO OPERATIVO DEL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI (D.LGS. 50/16) PER LE STAZIONI APPALTANTI DESTINATARI: Dirigenti, funzionari ed addetti Servizi Tecnici DOCENTE: avv. GIUSEPPE GRAVINA, Esperto in Contrattualistica pubblica - Giurista d’Impresa Responsabile aziendale Appalti pubblici OBIETTIVI: Il corso esamina le principali novità del nuovo codice dei contratti pubblici e l’impatto operativo per le Stazioni Appaltanti. 57 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] PROGRAMMA: Il D.Lgs. 50/2016. La “filosofia” del nuovo Codice degli appalti e delle concessioni: i principi guida del legislatore. Il programma delle acquisizioni delle stazioni appaltanti. Il nuovo sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti. La centralizzazione degli acquisti. La centralità della “negoziazione” nelle nuove procedure di scelta del contraente. La misurazione della “reputazione” delle imprese e la revisione delle SOA. Il rating di legalità delle imprese. L’esecuzione del contratto e le sue modificazioni. Le modifiche al contratto, le varianti in corso d’opera e le sospensioni. Le tipologie di appalti specifiche. Il partenariato pubblico e privato. Il rafforzamento del ruolo e dei poteri dell’ANAC. La gestione del periodo transitorio: la disciplina applicabile. Le misure del D.Lgs. 50/16 immediatamente operative e quelle soggette alla futura disciplina dell’ANAC. I provvedimenti da adottare: i decreti attuativi e le Linee guida ANAC-MIT. ----------------------------------------------- GLI AFFIDAMENTI DIRETTI DELLE PUBBICHE AMMINISTRAZIONI DOPO IL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI E LE LINEE GUIDA ANAC N. 4/2016 DESTINATARI: Dirigenti, funzionari ed addetti Servizi Tecnici DOCENTE: avv. GIUSEPPE GRAVINA, Esperto in Contrattualistica pubblica - Giurista d’Impresa Responsabile aziendale Appalti pubblici OBIETTIVI: Il corso esamina le ipotesi di affidamento diretto ala luce delle novità introdotte dal nuovo codice dei contratti pubblici e l’impatto operativo per le Stazioni Appaltanti. PROGRAMMA: Gli affidamenti diretti di lavori e forniture sotto 40.000 euro nel nuovo Codice dei contratti (D.Lgs. 50/16). Le Linee guida ANAC 4/2016. L’avvio della procedura. La necessità della determina a contrattare e le possibilità di deroga. I criteri di selezione: l’idoneità professionale, la capacità economica e finanziaria, le capacità tecniche e professionali. La scelta del contraente e l’obbligo della puntuale motivazione. La stipula del contratto mediante corrispondenza (art. 32, c. 14, D.Lgs. 50/16). La necessità di adeguare il regolamento interno per gli affidamenti diretti. L’attività di controllo da parte dell’ANAC. Le residue possibilità di affidamento diretto senza utilizzo delle convenzioni CONSIP e del MEPA. Le procedure di affidamento senza bando in caso di gara deserta. Gli affidamenti diretti d’urgenza di lavori. Le procedure negoziate senza previa indizione di gara nei settori speciali. Gli affidamenti ad enti del terzo settore e a cooperative sociali di tipo B. La Determinazione ANAC 32/2016. L’affidamento nel caso di contraente predeterminato. Gli acquisti di opportunità. I presupposti per il ricorso all’istituto. I contratti esclusi dall’obbligo di gara. I contratti ad oggetto immobiliare. L’attività di controllo: il ruolo dell’ANAC. Le procedure per gli affidamenti inferiori ai 1.000 euro. Gli acquisti tramite cassa economale. Le possibilità di pagamento in contanti. La responsabilità erariale per danno diretto ed indiretto. Le responsabilità derivanti da affidamenti illegittimi e dalla dichiarazione di nullità del contratto. I primi orientamenti giurisprudenziali dopo l’entrata in vigore del D.Lgs. 50/16. ----------------------------------------------- LA NUOVA DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO NEI CONTRATTI PUBBLICI DOPO IL IL D.LGS. 50/2016 DESTINATARI: Dirigenti, funzionari ed addetti Servizi Tecnici DOCENTE: avv. GIUSEPPE GRAVINA, Esperto in Contrattualistica pubblica - Giurista d’Impresa Responsabile aziendale Appalti pubblici 58 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] OBIETTIVI: Il corso esamina le principali novità in materia di subappalto e l’impatto operativo per le Stazioni Appaltanti PROGRAMMA: L’evoluzione normativa disciplinante il subappalto nei contratti pubblici. Le caratteristiche generali del contratto derivato. I presupposti che legittimano il subappalto. I limiti in cui è consentito il subappalto. L’indicazione della terna di subappaltatori in fase di offerta. Il divieto del subappalto a cascata. I subappalti facoltativi e quelli necessari per coprire i requisiti di ammissione in gara. Il subappalto nelle categorie superspecialistiche. La procedura autorizzatoria e la formazione del silenzio assenso. Differenze tra il subappalto e l’avvalimento. I pagamenti diretti della stazione appaltante in favore dei subappaltatori. Verifica del rispetto dei limiti di ribasso dei prezzi praticati al subappaltatore. Verifica del riconoscimento degli oneri per la sicurezza e della manodopera senza alcun ribasso. Accertamento della regolarità contributiva. Responsabilità solidale dell’appaltatore negli adempimenti fiscali e contributivi del subappaltatore. Differenze tra subappalti ed altre tipologie di subcontratti. I contratti assimilabili al subappalto, condizioni e limiti (noli a caldo, forniture con posa in opera). Responsabilità penali e contrattuali correlate all’ipotesi di subappalti non autorizzati. ----------------------------------------------- IL RUP NEL NUOVO SISTEMA DI AFFIDAMENTO DELLE COMMESSE PUBBLICHE DESTINATARI: Dirigenti, funzionari ed addetti Servizi Tecnici DOCENTE: avv. GIUSEPPE GRAVINA, Esperto in Contrattualistica pubblica - Giurista d’Impresa Responsabile aziendale Appalti pubblici OBIETTIVI: Il corso esamina le tematiche connesse alla figura del RUP e l’impatto operativo per le Stazioni Appaltanti PROGRAMMA: Il nuovo codice dei contratti pubblici. La riforma della disciplina sui contratti pubblici e coordinamento con le modifiche normative del c.d. decreto Madia. il nuovo sistema delle fonti del diritto in materia di appalti pubblici: legge e soft law. La nuova funzione consultiva del Consiglio di Stato. Il ruolo pregnante del precedente giurisprudenziale. Gerarchia delle fonti e atti dell’ANAC. Criticità del diritto transitorio in attesa della definizione delle linee guida sulle disposizioni del Codice dei contratti pubblici. In particolare le nuove linee guida sull’attività dei RUP. Il RUP tra nuovo codice appalti e sistema anticorruzione. Le quattro fasi dell’operazione contrattuale. Scelta e nomina del RUP: in particolare la redazione dell’atto di nomina. Regole sulla scelta del RUP nelle società in mano pubblica dopo il D.Lgs. 175/2016. Ruolo e poteri del RUP nelle fasi dell’operazione contrattuale. Il PNA 2016 e la sezione dedicata agli acquisti. RUP e rispetto delle misure del Piano di prevenzione della corruzione. Rapporto con il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza. Il problema delle cause di incompatibilità: in particolare, le dichiarazioni sul conflitto di interessi. L’acquisizione delle dichiarazioni sul conflitto di interessi relative agli altri soggetti che intervengono nella procedura contrattuale. Conseguenze della mancanza o della infedeltà della dichiarazione. Rapporti con il dirigente (se diverso dal RUP): in particolare, la delega di firma e la delega di funzioni e le relative responsabilità. L’applicazione del sistema di rotazione degli incarichi: in particolare, la rotazione ordinaria e quella straordinaria. Criticità ed evenienze relative alla fase di programmazione e a quella di scelta del contraente. L’accentuata responsabilità del RUP nella fase di esecuzione dell’appalto e la contestazione dei gravi inadempimenti. Gli atti del RUP e obblighi di trasparenza. Il RUP tra accesso ai documenti ed accesso civico agli atti della procedura contrattuale. La gestione della fase precontenziosa (autotutela, parere precontenzioso ad ANAC), giudiziale (giudice amministrativo/giudice civile) e susseguente (intervento successivo di ANAC ai sensi dell’art. 211, comma 2, D.Lgs. 50/2016 e Corte dei conti) ed individuazione degli specifici oneri rimessi alla competenza del RUP. Sanzioni e profili di responsabilità a carico del RUP e strumenti per la tranquillità operativa del responsabile dell’operazione contrattuale. 59 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] ----------------------------------------------- L’OFFERTA ECONOMICAMENTE PIÙ VANTAGGIOSA E LE NUOVE METODOLOGIE DI AFFIDAMENTO INTRODOTTE DAL D.LGS. 50/2016 DESTINATARI: Dirigenti, funzionari ed addetti Servizi Tecnici DOCENTE: avv. GIUSEPPE GRAVINA, Esperto in Contrattualistica pubblica - Giurista d’Impresa Responsabile aziendale Appalti pubblici OBIETTIVI: il corso intende fornire un esame dettagliato della normativa e dell’applicazione concreta della stessa nelle procedure di gara dalla definizione dei criteri di aggiudicazione alla verifica di congruità, con attenzione alle nuove metodologie di affidamento impostate dal D.Lgs. 50/2016. PROGRAMMA: I nuovi criteri di aggiudicazione. La prevalenza dell'Offerta Economica più Vantaggiosa. Comparazione tra la disciplina del vecchio codice e quella di cui al D.Lgs. 50/2016. La commissione giudicatrice. Offerta tecnica. Offerta economica. La struttura del bando di gara. La struttura della lettera di invito. Le formule matematiche. La riparametrazione. La verifica di congruità. Il rapporto prezzo-qualità. Il prezzo fisso. I costi del ciclo di vita. L’anomalia delle offerte. ----------------------------------------------- MODALITÀ E PROCEDURE DI AFFIDAMENTO, NUOVI CRITERI DI AGGIUDICAZIONE E CONTENZIOSO DESTINATARI: Dirigenti, funzionari ed addetti Servizi Tecnici DOCENTE: avv. GIUSEPPE GRAVINA, Esperto in Contrattualistica pubblica - Giurista d’Impresa Responsabile aziendale Appalti pubblici OBIETTIVI: Il corso esamina le principali novità del nuovo codice dei contratti pubblici, con specifico riferimento ai nuovi criteri di aggiudicazione di cui all’art. 95 del D. Lgs. 50/2016 PROGRAMMA: Principi generali. Oggetto e ambito di applicazione. I soggetti tenuti all’applicazione delle nuove norme. I contratti esclusi dall’applicazione del nuovo Codice. Esame di alcune fattispecie escluse dall’applicazione del Codice: esclusioni specifiche per alcuni appalti e concessioni, i contratti di sponsorizzazione, le opere pubbliche realizzate a spese del privato. Pianificazione, programmazione e progettazione. La programmazione delle acquisizioni di beni e servizi: obblighi e facoltà, limiti. La programmazione nei lavori pubblici. I livelli di progettazione nei lavori pubblici: fattibilità tecnico-economica, definitivo ed esecutivo. La progettazione delle forniture e servizi. I soggetti incaricati della progettazione e le modalità di scelta. La verifica della progettazione. Le modalità di affidamento. I compiti del Responsabile Unico del Procedimento. I principi in materia di trasparenza. Le fasi di gara ed i controlli sugli atti. I criteri di sostenibilità ambientale ed ecologica. La qualificazione delle stazioni appaltanti. Le aggregazioni e le centrali di committenza. Le attività di committenza ausiliarie. L’utilizzo obbligatorio di mezzi di comunicazione elettronica nelle gare. Le misure di semplificazione per le centrali di committenza. I conflitti di interesse. Le procedure di affidamento. I requisiti di partecipazione alle gare. Gli appalti elettronici ed aggregati: accordi quadro, sistemi dinamici di acquisizione, aste elettroniche, cataloghi elettronici. Le procedure di gara nei settori ordinari: aperte, ristrette, negoziate, procedura competitiva con negoziazione, dialogo competitivo, partenariato per l’innovazione. Lo svolgimento delle procedure: consultazioni 60 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] preliminari di mercato, partecipazione precedente di candidati od offerenti. Le forme di pubblicità e termini di pubblicità. La selezione delle offerte: commissione di aggiudicazione, albo dei componenti delle commissioni giudicatrici, motivi di esclusione, rapporti di prova, criteri di selezione e soccorso istruttorio, documento unico di gara europeo. Gli elenchi ufficiali di operatori economici riconosciuti. Le garanzie per la partecipazione alle procedure. L’aggiudicazione per i settori ordinari. La fase di esecuzione. I soggetti della stazione appaltante. I controlli sull’esecuzione. Il subappalto. La modifica dei contratti durante il periodo di validità. L'ipotesi di risoluzione e recesso. Gli appalti nei servizi sociali e nei settori dei beni culturali. I contratti di concessione. Principi generali. Le garanzie procedurali. L’esecuzione delle concessioni. Il partenariato pubblico-privato. Le procedure di affidamento. Il project financing. Il regime dell’in house providing. Entrata in vigore e periodo transitorio. Il contenzioso. I ricorsi giurisdizionali. I rimedi alternativi alla tutela giurisdizionale: accordo bonario per lavori e per servizi e forniture, collegio consultivo tecnico, transazione, arbitrato, precontenzioso ANAC. I criteri di aggiudicazione: la prevalenza dell'Offerta Economica più Vantaggiosa. I criteri di aggiudicazione. Comparazione tra la disciplina del vecchio codice e quella di cui al D.Lgs. 50/2016. Il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa: aspetti generali e valutazione delle offerte. I costi del ciclo di vita. L’anomalia delle offerte. Le relazioni uniche sulle procedure di aggiudicazione degli appalti. ----------------------------------------------- LE PROCEDURE DI AFFIDAMENTO DEGLI APPALTI E LA GESTIONE DELLA GARA - IL NUOVO SISTEMA DELLE GARANZIE DESTINATARI: Dirigenti, funzionari ed addetti Servizi Tecnici DOCENTE: avv. GIUSEPPE GRAVINA, Esperto in Contrattualistica pubblica - Giurista d’Impresa Responsabile aziendale Appalti pubblici OBIETTIVI: Il Codice dei contratti (D.Lgs. n. 50/2016) ha innovato profondamente la gestione delle gare (e delle procedure negoziate) per l’affidamento di forniture di beni, di servizi e di lavori, recependo elementi definiti dalle direttive comunitarie, nonché apportando numerose modifiche a fini di ottimizzazione a percorsi procedurali consolidati. Il corso propone un percorso di analisi delle principali novità relative alla preparazione e allo svolgimento delle procedura selettive, con presentazione anche di strumenti (modelli, check-list) per una corretta gestione delle gare. Durante la giornata di formazione verranno altresì esaminate le principali novità del nuovo codice dei contratti pubblici, con specifico rifermento al sistema delle garanzie. PROGRAMMA: I soggetti e i requisiti: L’ampliamento del novero degli operatori economici. I requisiti di ordine generale. I requisiti di capacità e la qualificazione per gli esecutori di lavori pubblici. Il Responsabile unico del procedimento: elementi di qualificazione e funzioni (novità). Il direttore dell’esecuzione dell’appalto ed il direttore dei lavori. La commissione giudicatrice: la scelta degli esperti dall’albo nazionale Anac. Le nuove regole per prevenire i conflitti di interesse dei soggetti che gestiscono le procedure di affidamento. Le nuove tipologie di procedure di affidamento: La procedura competitiva con negoziazione. Le innovazioni relative alla procedura negoziata senza pubblicazione di bando. Il partenariato per l’innovazione. Il rafforzamento dell’accordo quadro e del dialogo competitivo. Le procedure svolte attraverso piattaforme telematiche. I cataloghi elettronici. La procedura di gara: La preparazione della gara e il confronto con gli operatori economici: la consultazione preliminare del mercato. L’obbligo di progettazione dell’appalto (anche per beni e servizi). Il “ciclo di vita” dell’appalto e le sue implicazioni sulla progettazione. L’obbligo di utilizzo dei criteri ambientali minimi (CAM) nelle specifiche tecniche. L’obbligo di suddivisione in lotti dell’appalto. La digitalizzazione delle procedure e l’obbligo di comunicazioni elettroniche. La possibilità di inserire clausole sociali nel rispetto dell’ordinamento comunitario. La razionalizzazione delle modalità di pubblicizzazione dei 61 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] bandi di gara e la disponibilità elettronica degli atti di gara. L’autocertificazione con il DGUE (documento di gara unico europeo). Gli strumenti per la verifica dei requisiti di partecipazione. Requisiti di partecipazione: Le novità in relazione ai requisiti di capacità economica. Il limite massimo al fatturato richiesto. L’evidenziazione delle attività e delle passività di bilancio. L’adeguato livello di copertura assicurativa. I nuovi requisiti organizzativi e di esperienza per la dimostrazione della capacità tecnicoprofessionale. Il sistema unico di qualificazione per gli esecutori di lavori pubblici. La maggior rilevanza dei requisiti ambientali. Le nuove regole per l’avvalimento. Criteri di valutazione: Il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e il criterio del prezzo/costo in rapporto alla comparazione costo/efficacia rispetto al costo del ciclo di vita dell’appalto. L’obbligo di utilizzo del criterio dell’OEPV. Gli appalti nei quali può essere utilizzato il criterio del minor prezzo. I nuovi riferimenti per l’elaborazione dei criteri. L’esplicitazione dei criteri e dei parametri valutativi. I criteri premiali (rating di legalità). Le operazioni di gara: Le regole per le operazioni di gara. La rilevazione e la verifica delle offerte anormalmente basse. Le cauzioni e le garanzie: Le cauzioni e le garanzie per la partecipazione alla procedura. Le garanzie per l’esecuzione. Le garanzie per l’esecuzione relative a lavori di particolare valore (in particolare, la garanzia fideiussoria “extra-costi”). ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA CORSO AVANZATO SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO: FASI ISTRUTTORIE, DOCUMENTAZIONE E REGIME DI RESPONSABILITÀ NEI PROCEDIMENTI DI GARA, RILASCIO TITOLI EDILIZI, ACCESSO, AUTOTUTELA, INADEMPIENZE IN TEMA DI DISCIPLINA ANTICORRUZIONE DOCENTE: dott. ULDERICO IZZO, Avvocatura Città Metropolitana di Napoli - Revisore legale negli EE.LL. - O.I.V. in enti locali - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Amministratori, Revisori dei Conti, Segretari Comunali, Dirigenti, Funzionari e Operatori Uffici comunali, Società a totale partecipazione pubblica degli EE.LL. OBIETTIVI: analisi del procedimento amministrativo alla luce dei decreti attuativi della legge di riforma della pubblica amministrazione (legge 124/15). PROGRAMMA: Il procedimento amministrativo: tempi di definizione del procedimento tutela del soggetto istante e indennizzo da ritardo. Il responsabile del procedimento: individuazione e nomina; conflitto di interessi; competenze titolare dei poteri sostitutivi in caso di inerzia. La fase istruttoria: ambiti operativi e limiti. L’attività di integrazione documentale: dichiarazioni sostitutive di certificazioni e di atto notorio: ipotesi di esclusioni acquisizione documentale e sospensione del termine di conclusione del procedimento; gestione in sede istruttoria delle dichiarazioni sostitutive; completamento e integrazione delle dichiarazioni incomplete o irregolari; accertamento d’ufficio. L’istruttoria nelle procedure di gara: ruolo del Rup: compiti e funzioni “dovere di soccorso” alla luce del nuovo codice degli appalti; giurisprudenza recente in materia di soccorso istruttorio. L’istruttoria nei procedimenti di rilascio dei titoli edilizi: attività istruttoria e integrazione documentale valutazione della conformità del progetto; la novità recate in materia dai decreti legislativi nn. 126 e 222 del 2016. L’istruttoria nei procedimenti di accesso: compiti individuazione del contro interessato; bilanciamento degli interessi contrapposti; differenze tra accesso ai documenti e accesso civico; le novità recate dalla legge 124/2015 e dal D.Lgs. 97/2016; le linee guida 62 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] dell’ANAC. L’istruttoria nei procedimenti di autotutela: annullamento e revoca; le novità recate dalla Legge 124/2015. L’istruttoria nei procedimenti derivanti da inadempienze in tema di disciplina anticorruzione: il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza: ruolo e compiti; procedimento sanzionatorio davanti all’ANAC; le novità recate dal D.Lgs. 97/2016; il Piano Nazionale Anticorruzione 2016. L’istruttoria nei procedimenti derivanti da inadempienze in tema di obblighi di pubblicità: il responsabile per la pubblicazione dei dati; le novità del D.Lgs. 97/2016. La responsabilità del funzionario: responsabilità diretta e responsabilità per danno erariale; individuazione del soggetto responsabile; rilievo dell’elemento psicologico: dolo e colpa grave; rilevanza delle carenze organizzative dell’apparato; responsabile del procedimento e responsabile dell’unità organizzativa; responsabilità alla luce della disciplina anticorruzione. La responsabilità della P.A.: responsabilità della P.A. per lesione di interessi legittimi; il risarcimento del danno, condizioni e requisiti; perdita di chance; colpa dell’apparato; concorso colposo del danneggiato (Ad. Plen. 3/2011); quantificazione del danno risarcibile. -------------------------------------------- CORSO AVANZATO SULLE TECNICHE DI CORRETTA REDAZIONE DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI E SULLA SEMPLIFICAZIONE DEL LINGUAGGIO: SIMULAZIONI OPERATIVE ED ESEMPI DI REDAZIONE DI DELIBERAZIONI, DETERMINAZIONI, ORDINANZE E VERBALIZZAZIONE DELLE SEDUTE DEGLI ORGANI COLLEGIALI DOCENTE: dott. STEFANO PAOLI, Esperto in Attività amministrativa e semplificazione degli Enti pubblici; Consulente; Ex Segretario e Direttore Generale; Formatore EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: dirigenti, responsabili degli uffici, tutti i dipendenti. PROGRAMMA: I principi generali dell’azione amministrativa, l’attività e la gestione amministrativa. L’atto ed il procedimento amministrativo: l’individuazione delle fasi del procedimento e della formazione degli atti amministrativi. La struttura del provvedimento: gli elementi che costituiscono l’atto amministrativo secondo la dottrina. Non vincolabilità della forma. La redazione dell’atto amministrativo: l’attività istruttoria del provvedimento e la fase di emanazione dell’atto. La motivazione dell’atto amministrativo: il valore e la congruità della motivazione, logiche di redazione della motivazione. La validità ed i requisiti di legittimità dell’atto amministrativo. LA TIPOLOGIA DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI: LE DELIBERAZIONI, LE DETERMINAZIONI, LE ORDINANZE. LA VERBALIZZAZIONE DELLE SEDUTE DEGLI ORGANI COLLEGIALI. La tipicità degli atti di gestione del personale dopo la privatizzazione del rapporto di pubblico impiego: modalità redazionali. LA RESPONSABILITÀ DEL DIRIGENTE E DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO. La semplificazione del linguaggio amministrativo e la comprensibilità del linguaggio: perché, cosa, come, a chi.....scrivere. Le Direttive della Funzione Pubblica sulla semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi: le regole comuni di comunicazione, di struttura giuridica e di scrittura del testo per la redazione degli atti e dei documenti. Il manuale di stile. L’atto non come autoreferenzialità ma come comunicazione: la capacità comunicativa dell’atto come efficacia dell’azione amministrativa. ESERCITAZIONI PRATICHE: SIMULAZIONI OPERATIVE ED ESEMPI DI REDAZIONE DI ATTI E DI COMUNICAZIONI AI CITTADINI. -------------------------------------- IL NUOVO CODICE DELLA GIUSTIZIA CONTABILE E LA RIFORMA DELLA CORTE DEI CONTI (D.LGS. 26/08/2016, N. 174): TUTTO QUELLO CHE GLI ENTI 63 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] PUBBLICI DEVONO CONOSCERE - ASPETTI SOSTANZIALI E PROCEDURALI DOCENTE: dott. STEFANO PAOLI, Esperto in Attività amministrativa e semplificazione degli Enti pubblici; Consulente; Ex Segretario e Direttore Generale; Formatore EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: dirigenti, responsabili degli uffici PROGRAMMA: I principi generali: l’ambito di applicazione del codice contabile, il principio di effettività, di concentrazione e il giusto processo. La notizia del danno erariale: l’obbligo della segnalazione e di denuncia del danno, il contenuto della denuncia, la tutela del Whistleblower. Il procedimento istruttorio: l’apertura del procedimento, l’interruzione, la proroga e l’archiviazione. Il diritto di accesso al fascicolo istruttorio. I termini di prescrizione. Il procedimento processuale: gli atti del processo, la forma, la tipologia dei provvedimenti e il loro contenuto, il rito ordinario, la trattazione, i mezzi di prova, la decisione e la conclusione del processo. L’esecuzione della sentenza di condanna e le azioni a tutela del credito: i mezzi di conservazione, il sequestro conservativo e la cauzione. Il giudizio sui conti: ambito di applicazione, il giudizio per la resa del conto, il procedimento. I riti speciali: il rito abbreviato, monitorio, rito relativo a responsabilità sanzionatoria pecuniaria. I giudizi ad istanza di parte: le tipologie ed il procedimento. Le impugnazioni: i rimedi contro le decisioni, l’appello, l’opposizione del terzo, la revocazione e il ricorso per Cassazione. -------------------------------------- GLI ADEMPIMENTI PER L’ANNO 2017 PER LE SOCIETÀ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA DOPO IL D.LGS. 19/08/2016, N. 175 E LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE N.251/2016 DOCENTE: dott. ULDERICO IZZO, Avvocatura Città Metropolitana di Napoli - Revisore legale negli EE.LL. - Esperto in contenzione tributario - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Amministratori, Revisori dei Conti, Segretari Comunali, Dirigenti, Funzionari e Operatori Uffici Tributi e Finanziari, Società a totale partecipazione pubblica degli EE.LL. OBIETTIVI: esaminare dettagliatamente la riforma delle società a partecipazione pubblica sulla base della delega legislativa contenuta nella legge 124/15 (legge Madia). PROGRAMMA: I principi generali della delega legislativa ai sensi dell’art. 16 della legge n.124/15. I principi ed i criteri direttivi specifici per il riordino della disciplina delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche ai sensi dell’art. 18 della legge n.124/15. Tipologie di società a partecipazione pubblica. Le novità introdotte nel testo definitivo (D.Lgs. 19/08/2016, n. 175). Società consortili, multiutilties, società patrimoniali, società delle reti, società per la gestione delle fiere, società quotate in mercati regolamentati. L’onere di motivazione analitico per la costituzione o mantenimento di una società partecipata da parte degli Enti Locali. Organizzazione e gestione: i principi fondamentali. La governance: i rapporti fra i soci pubblici. L’organo amministrativo e di controllo. La vigilanza, il controllo e la responsabilità del socio pubblico. La trasparenza e anticorruzione. Il fallimento e la gestione delle crisi aziendale. La responsabilità degli enti, degli amministratori, dei componenti degli organi di controllo e dei dipendenti delle società partecipate. Le società in house. La gestione del personale. I piani di razionalizzazione annuali. Gli adempimenti per l’anno 2017: dalla revisione degli statuti alla gestione del personale. 64 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] AMMINISTRAZIONE DIGITALE IL NUOVO CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE DOPO LE MODIFICHE DEL D.LGS. 26/08/2016, N. 179 ED IL REGOLAMENTO EUROPEO EIDAS IN VIGORE DAL 01/07/2016: SUGGERIMENTI OPERATIVOGESTIONALI, RAPPORTI CON IL CODICE PRIVACY ED OBBLIGHI CONNESSI ALLA SCADENZA DEL 17/04/2017 DOCENTE: dott. CESARE CIABATTI, Libero professionista - Esperto e Consulente in amministrazione digitale e gestione archivi elettronici in ambito pubblico e privato. DESTINATARI: Responsabili ed addetti Uffici ragioneria, protocollo ed archivio, CED, Organizzazione e Affari generali; tutti coloro che sono coinvolti nella realizzazione di progetti di e-government, dematerializzazione dei processi, digitalizzazione dei documenti e gestione degli archivi digitali. OBIETTIVI: Il Codice dell’amministrazione digitale modificato dal D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 179 (GU 13 settembre 2016) ed il Regolamento europeo eIDAS entrato in vigore il 1° luglio 2016, accelerano il processo di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni. Il corso si propone di presentare in maniera organica e completa la riforma in senso elettronico della pubblica amministrazione consentendo ai partecipanti di conoscere gli elementi essenziali e i principali obblighi di utilizzo di strumenti informatici, fornendo anche indicazioni operative e presentando alcune simulazioni. L’incontro vuole offrire uno sguardo ampio e generale della digitalizzazione della P.A. introducendo gli elementi di novità dell’Agenda digitale italiana, tratteggiando l'intero quadro normativo pur soffermandosi sulle principali e più recenti disposizioni, offrendo una prima presentazione delle figure di responsabilità della gestione documentale, degli strumenti della P.A., dei documenti da predisporre e, infine, indicando le prossime scadenze e gli obblighi connessi. PROGRAMMA: IL NUOVO CAD (D.LGS. 26 AGOSTO 2016, N. 179) ED IL REGOLAMENTO EUROPEO EIDAS ENTRATO IN VIGORE IL 1° LUGLIO 2016: commento delle principali novità introdotte e presentazione dei nuovi adempimenti e delle scadenze per l’ente ● Formazione e gestione del documento elettronico ● Tipi e formati dei documenti ● Formazione, trasmissione, copia, duplicazione, riproduzione e validazione temporale dei documenti informatici e dei documenti amministrativi informatici (CAD, DPCM 13.11.2014, eIDAS) ● Sistemi di conservazione e misure di sicurezza del documento informatico ● Firma elettronica semplice, avanzata e qualificata, firma digitale, firma grafometrica (CAD, DPCM 22.2.2013, eIDAS) ● La data del documento informatico e la marca temporale (CAD, DPCM 22.2.2013, DPCM 3.12. 2013/CONS) ● Il glifo (CAD) ● La posta elettronica certificata (CAD, DPR 68/2005, eIDAS) ● La trasmissione dei documenti informatici (CAD, DPCM 3.12.2013/PROT, eIDAS) ● Sistema pubblico per la gestione dell'identità e del domicilio digitale di cittadini e imprese - SPID (DPCM 24 ottobre 2014) ● Pagamenti e fatturazione elettronica (L. 89/2014, D.Lgs. 127/2015), il sistema di interscambio – SDI e PagoPA ● La presentazione delle istanze on-line (CAD) ● L’applicazione del bollo virtuale e le modalità di assolvimento ● Il responsabile della gestione della documentazione (DPR 445/2000, DPCM 3.12.2013/PROT) ● Il registro di protocollo informatico e la registrazione dei documenti (DPR 445/2000, DPCM 3.12.2013/PROT) ● I documenti soggetti e non soggetti alla registrazione (CAD, DPCM 3.12.2013/PROT) ● La classificazione dei documenti (DPR 445/2000) ● Le aggregazioni documentarie ed il fascicolo elettronico, il procedimento amministrativo (CAD, DPCM 3.12.2013/PROT, DPCM 13.11.2014) ● Il Piano di conservazione e di scarto ● Il responsabile della conservazione e il manuale di conservazione (DPCM 3.12.2013/CONS) ● Il Piano della sicurezza del 65 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] sistema di conservazione e il Piano di sicurezza del sistema di gestione informatica dei documenti (CAD, DPCM 3.12.2013/CONS/PROT, DPCM 13.11.2014) ● SCADENZA DELL'11 APRILE 2017 ● Requisiti tecnologici e funzionali per la lunga conservazione ● Il futuro è adesso: la conservazione del documento elettronico (cosa e come si conserva) ● Privacy e digitalizzazione della P.A. (CAD, D.Lgs. 196/2003). -------------------------------------------- TRASPARENZA, ACCESSO CIVICO, ALBO PRETORIO E PRIVACY NELL’ERA DELL’EGOV DOPO IL D.LGS. 97/2016 DOCENTI: - dott. ALFONSO PISANI, Responsabile del Servizio Archivio e Protocollo generale Provincia di Salerno Esperto in materia ed autore di testi nelle tematiche di amministrazione digitale, eGov e di gestione dei flussi documentali - avv. NICOLA PADULA, Esperto in materia DESTINATARI: Dirigenti, Responsabili e Addetti ai settori: Affari Generali, Ufficio Protocollo/Archivio, Segreteria, Servizi Sociali, Edilizia, LL.PP., Polizia Locale ed in generali a tutti gli uffici che gestiscono procedimenti. OBIETTIVI: In un'epoca in cui la trasparenza diventa uno dei requisiti fondamentali della P.A. inevitabilmente ne risulta stravolto l'operato quotidiano dei dipendenti. I ruoli della trasparenza e dell'albo pretorio si intrecciano con l'istituto dell'accesso civico e vanno bilanciati con i requisiti del codice della privacy. Il corso ha l’obiettivo di chiarire cosa e come vada pubblicato all’albo on line e sul sito trasparenza e di illustrare tutti i dettagli del rinnovato accesso civico (d.lgs. 97/2016), corredando con esempi pratici la lezione alla quale viene dato un taglio molto operativo. Vengono tenuti in primo piano la normativa in tema di trasparenza e sulla pubblicità degli atti e dell'accesso civico insieme alle problematiche di protezione e riservatezza dei dati. Il corso è rivolto ai responsabili dell'albo pretorio, della trasparenza, ai dipendenti del settore IT, ai responsabili della pubblicazione ed in generale a tutti i responsabili dei procedimenti in quanto, come sarà illustrato durante il corso si deve tener conto della trasparenza fin già dalla preparazione e redazione dell'atto e non solo in fase di pubblicazione. Non sono richieste specifiche conoscenze preliminari ed il corso stesso sarà tenuto in un linguaggio immediato e corredato di schemi ed esempi. PROGRAMMA: Dall’albo cartaceo all’albo on line: norme di riferimento. La pubblicazione degli atti on-line ed i differenti tipi di pubblicità: costitutiva, dichiarativa, notizia (esempi pratici per bandi di concorso, delibere di Giunta e Consiglio, elenco dei beneficiari di provvidenze economiche e in generale di tutte le procedure ad evidenza pubblica e/o di quanto altro da pubblicare on line). L'accesso civico, i requisiti del FOIA i limiti e la sua comparazione all'accesso agli atti della legge 241/1990. I compiti del responsabile anticorruzione e trasparenza. Il D.Lgs. 196/2003 e le linee guida del Garante per la pubblicità degli atti alla luce della normativa sui documenti informatici e l'eGOV. Trattamenti digitali degli atti. Sentenze e casi di discussione. Le linee guida ANAC per la pubblicazione degli atti e per l'accesso civico, le comunicazioni periodiche verso ANAC da parte delle P.A.. Codice dell’Amministrazione Digitale D.Lgs. 82/2005. Le regole tecniche del codice dell'amministrazione digitale per la produzione, formazione e trasmissione dei documenti informatici. Normativa anticorruzione e Trasparenza: differenze e punti di contatto. Il regolamento sull’albo pretorio online: responsabilità e sanzioni. ------------------------------------ IL PROTOCOLLO INFORMATICO E LA CONSERVAZIONE DOCUMENTALE: ASPETTI NORMATIVI, TECNICI ED OPERATIVI – COSA CAMBIA PER GLI ENTI PUBBLICI DOPO IL IL D.LGS. 179/2016 66 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] DOCENTE: dott. ALFONSO PISANI, Responsabile del Servizio Archivio e Protocollo generale Provincia di Salerno - Esperto in materia ed autore di testi nelle tematiche di amministrazione digitale, eGov e di gestione dei flussi documentali DESTINATARI: Dirigenti, Responsabili e Addetti ai settori: Affari Generali, Ufficio Protocollo/Archivio, Segreteria, Servizi Sociali, Edilizia, LL.PP., Polizia Locale ed in generali a tutti gli uffici che gestiscono procedimenti. OBIETTIVI: Il protocollo informatico e la conservazione documentale rappresentano i due punti fondamentali da implementare per un'effettiva digitalizzazione dei procedimenti della P.A.. Il D.LGS. n. 179/2016 ha riformulato delle scadenze e fatto sorgere ancora nuovi obblighi sia giuridici che organizzativi e tecnici a carico delle pubbliche amministrazioni. Il presente corso descrive non solo in maniera esaustiva il panorama normativo di riferimento, ma approfondisce nel dettaglio gli aspetti operativi facenti capo ad una nuova organizzazione del lavoro del pubblico dipendente. In tale ambito vengono discussi i nuovi compiti e le responsabilità delle figure interessate dal cambiamento. Vengono trattati numerosi esempi, casi di discussione e sentenze di interesse. Il corso è diretto agli uffici protocollo ed archivio, information technology, ai responsabili del trattamento dei dati degli enti centrali e locali e a tutti i settori e servizi della pubblica amministrazione che gestiscono procedimenti in quanto la gestione documentale così come innovata dalla recente normativa riverbera su ognuno di essi i propri effetti. PROGRAMMA: Introduzione: Concetti base della P.A. digitale, reingegnerizzazione dei processi e dei flussi documentali, quadro normativo di riferimento. Il nuovo codice dell'amministrazione digitale dopo il D.LGS. 179/2016: Ambito di applicabilità. Controllo telematico del cittadino sui propri procedimenti domicilio ed identificazione digitale, Qualità dei servizi resi e soddisfazione dell'utenza, Cultura informatica e banda larga, I nuovi ruoli e responsabilità: ufficio per la digitalizzazione e il difensore civico per il digitale. Il documento informatico e le firme elettroniche: Concetti formati e l’indipendenza dal supporto, duplicato informatico, copia informatica di documento analogico, copia analogica di documento informatico, firme elettroniche semplici qualificate ed avanzate, firme elettroniche digitali valenza giuridicoprobatoria, il ruolo dei certificatori, l’impronta informatica di un documento. La posta elettronica certificata: Il ruolo del gestore, accettazione, consegna dei messaggi, ricevute brevi, complete e sintetiche, la validità delle pec all’interno del codice dell’amministrazione digitale, domicilio digitale, differenze tra il fax e la pec, le pec ed il cittadino, differenze tra posta ordinaria, posta elettronica e posta elettronica certificata, gli obblighi, gli impatti organizzativi ed operativi nella P.A.. Il protocollo informatico: Quadro normativo, il DPR 445/00, il codice dell'amministrazione digitale e le regole tecniche DPCM 3 dicembre 2013. Protocollazione di documenti cartacei ed informatici, la registrazione e la segnatura di protocollo. Le aree organizzative omogenee, il responsabile della gestione documentale ed il coordinatore della gestione documentale. Concetti, compiti e responsabilità. Componenti di un sistema di protocollo informatico.Dal Protocollo informatico al Sistema Di Gestione Dei Flussi Documentali. Il manuale di gestione del protocollo informatico: redazione, contenuto e natura normativa di un atto fondamentale per tutte le P.A.. Il registro di emergenza. Il piano di sicurezza e la continuità operativa. Casi particolari di protocollazione. Regole di visibilità e protezione dei dati e della privacy. Le modalità di presentazione delle istanze: la validità e l'autenticità delle trasmissioni delle istanze (Inter PA, Intra PA e tra cittadini/aziende e PA), il sistema pubblico di Sistema Pubblico per la gestione dell'Identità Digitale (SPID). Sentenze e casi di discussione. La conservazione dei documenti: Gli obblighi, le figure responsabili, gli impatti organizzativi ed operativi. Il fascicolo informatico ed i fascicoli ibridi. Le tre fasi di un archivio: corrente, di deposito e storica...cosa cambia operativamente. Il DPCM 3 dicembre 2013 sulla conservazione digitale. La transazione tra archivio cartaceo e archivio digitale. Il responsabile della conservazione: compiti e responsabilità. L'interlavoro tra i responsabili della conservazione, della gestione documentale e del trattamento dei dati. I pacchetti di versamento, archiviazione e distribuzione. Il manuale di conservazione. La conservazione delle fatture elettroniche e dei documenti con rilevanza tributaria: il DMEF 17 Giugno 2014. La conservazione in outsourcing: come scegliere un conservatore esterno e stipulare un capitolato di appalto per i documenti cartacei ed elettronici. La conservazione in cloud: un approccio moderno opportunità e rischi. La certificazione dei processi e l'accreditamento. 67 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] -------------------------------------- LA DIGITALIZZAZIONE DELLA P.A. DOPO IL FOIA FRA SPENDING REVIEW ED OPPORTUNITÀ DI CRESCITA E DI SVILUPPO DOCENTE: dott. STEFANO PAOLI, Esperto in Attività amministrativa e semplificazione degli Enti pubblici; Consulente; Ex Segretario e Direttore Generale; Formatore EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: dirigenti, responsabili degli uffici. PROGRAMMA: Il quadro giuridico di riferimento: l’Agenda Digitale Europea e l’Agenda Digitale Italiana e il Codice dell’Amministrazione digitale nel vigente quadro normativo. La pubblica amministrazione digitale: i vantaggi economico-organizzativi della dematerializzazione ed i diritti digitali dei cittadini e delle imprese. Gli strumenti: il documento informatico, il fascicolo informatico, le firme elettroniche. La gestione degli archivi digitali ed il sistema di gestione documentale. Il sistema di conservazione digitale: sistemi e tecnologie per la conservazione. Il responsabile della conservazione: competenze, funzioni, obblighi e responsabilità. Gli strumenti di comunicazione: la posta elettronica e la posta elettronica certificata. L’accesso telematico agli atti: gli obblighi di pubblicazione dopo l’introduzione del FOIA, la fruibilità dei dati e i dati in formato aperto. I dati delle pubbliche amministrazioni: interoperabilità e nuovi servizi online della P.A., l’Open Data e le Banche dati. La “rete”: il sito web e i portali delle pubbliche amministrazioni e gli strumenti di identificazione in rete. ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA IL NUOVO PIANO TRIENNALE ANTICORRUZIONE (DELIBERA ANAC N.831/2016): IDENTIFICAZIONE RISCHI E FORME DI CONTROLLO, AREE DI RIFERIMENTO, SCHEMI PER L’ADEGUAMENTO, ADEMPIMENTI, SCADENZE E RESPONSABILITÀ DOCENTE: dott. VINCENZO TEDESCO, Direttore Amministrativo Scuola IMT Alti Studi Lucca - Esperto in gestione e sviluppo delle risorse umane e nelle tematiche dell’anticorruzione, trasparenza e valutazione del personale - Autore di articoli, note e commenti in materia di lavoro pubblico - Componente del Comitato scientifico lavoroprevidenza.com - OIV monocratico in Ente Locale - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Responsabili della Prevenzione della corruzione - Dirigenti e Funzionari addetti alle aree a rischio 68 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] OBIETTIVI: il corso si sviluppa secondo quanto previsto dalla legge n.190/2012 e dal Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) come aggiornato dalla delibera del 28 ottobre 2015 dall’Anac e come modificato dalla delibera Anac n.831/2016, offrendo una formazione che riveste le seguenti caratteristiche: specifica, in quanto rivolta al Responsabile della Prevenzione della corruzione ed ai Dirigenti e Funzionari addetti alle aree a rischio, avente come oggetto le politiche, i programmi ed i vari strumenti utilizzati per la prevenzione e tematiche settoriali, in relazioni al ruolo svolto da ciascun soggetto nell’Amministrazione con riferimento ai soggetti che operano nelle aree e nei settori a rischio: contestualizzata, poiché calata nello specifico contesto dell’Ente grazie all’uso prevalente della tecnica del focus group anche con riferimento alla tipologia dell’aula; specialistica, in quanto mirata non ai temi generali dell’etica e della legalità ma all’utilizzo delle tecniche di risk management. Oggetto del corso saranno anche le tecniche e metodologie di analisi e di risk management, avendo come obiettivo principe la prevenzione ed il contrasto del potenziale fenomeno corruttivo o, comunque, violativo del codice etico e comportamentale dell’Ente. Nel corso del 2016 l’analisi dell’ANAC sui PTPC 2016-2018 adottati ha evidenziato ancora “criticità in tutte le fasi del processo di gestione del rischio, così come nella governance generale del sistema e nella previsione, attuazione e monitoraggio delle misure, confermando una certa difficoltà nell’applicazione della normativa”, come confermato nella determinazione 831 del 3 agosto 2016. Verranno anche analizzati tutti gli impatti derivanti dalle modifiche introdotte dal D.lgs. 97/2016. PROGRAMMA: La disciplina dell’anticorruzione. La Legge 190/2012, l’ambito di applicazione nelle pubbliche amministrazioni e il nuovo Dlgs 97/2016. Il Piano triennale anticorruzione nazionale e a livello di singolo ente. Esame e verifica. I criteri di redazione ed esame delle aree interessante ai fini della valutazione delle attività contenute e della fattibilità concreta. Contenuti fondamentali ed elementi imprescindibili. La questione delle aree da controllare e verificare. I settori di ricaduta nell’analisi del rischio. Modelli, fasi e attori. L’applicazione della norma “UNI ISO 31000 2010 “Gestione del rischio”. Gli strumenti per tenere sotto controllo le varie fasi delle attività amministrative, la pianificazione delle attività. I meccanismi di controllo e le attività di tipo ispettivo. La mappatura dei processi “pericolosi” e l’individuazione dei procedimenti. I nuovi settori derivanti dall’aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione di cui alla delibera del 28 ottobre 2015 dell’Anac. Il rispetto delle tempistiche così come definite dalla legge. La questione della rotazione del personale, gli incarichi dirigenziali, incompatibilità e tutela del whisteblower, il nuovo sistema di responsabilità e il nuovo ruolo dell’ANAC disegnato dal D.L. 90/2014, convertito nella legge 114/2014. LE NOVITÀ̀ DEL PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE 2016 (DELIBERA ANAC 831/2016). I nuovi contenuti obbligatori dei PTPC aziendali. Gli approfondimenti per Comuni, Città metropolitane, Ordini e Collegi professionali, beni culturali, governo del territorio, enti di ricerca, università e sanità. Focus tematici in base al profilo dell’aula. L’adeguamento e l’aggiornamento del PTPC sulla base di quanto evidenziato dall’ANAC nel PNA 2016. L’analisi del contesto esterno e interno per la piena valutazione del rischio. Le metodologie pratiche per un’analisi di rischio del contesto. Il processo di definizione delle aree di rischio e del livello di rischio delle diverse attività̀. Il trattamento del rischio. L’autoanalisi organizzativa e l’individuazione dei processi da analizzare. L’analisi e la mappatura dei processi. L’individuazione di specifici indicatori. La definizione delle misure di prevenzione del rischio: trasparenza, rotazione, inconferibilità, privatizzazione e esternalizzazione di funzioni e a vità. La progettazione di un sistema di monitoraggio del rischio e rendicontazione delle attività svolte dal RPC e dai referenti delle aree di rischio. Le responsabilità̀ in caso di omesso o insufficiente aggiornamento del PTPC. Il controllo. Le funzioni ispettive dell’ANAC. Le sanzioni previste. La ricerca del rischio partendo dalle funzioni istituzionali dell’ente; analisi di tipo oggettivo e soggettivo. La valutazione della probabilità che il rischio si realizzi. L’impatto di tipo economico, organizzativo e reputazionale. Le varie ipotesi di danno all’immagine ed i riflessi sulle questioni dell’anticorruzione. Gli altri settori coinvolti (edilizia, appalti, concorsi, autorizzazioni e concessioni, etc.). Il caso dei provvedimenti ampliativi e di quelli necessitati disciplinati da specifiche norme. Casi pratici ed esempi nell’applicazione quotidiana dell’ente locale. ESERCITAZIONE SULL’IDENTIFICAZIONE DEL RISCHIO. Esame delle altre situazioni in altri enti e metodologie di confronto. La progettazione del sistema di trattamento del rischio. Dall’analisi del rischio agli interventi organizzativi. Le aree di rischio comuni e obbligatorie. Le ulteriori attività di rischio individuabili negli Atenei. Valutazione del livello di rischio e indici di valutazione della probabilità e di discrezionalità, rilevanza esterna, complessità del processo, valore economico descritti nell’allegato 5 del piano nazionale anticorruzione. Il rispetto delle condizioni di 69 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] correttezza e legittimità su un campione rappresentativo dei procedimenti amministrativi e di processi (intesi come catene di procedimenti che coinvolgono più unità organizzative) in corso o conclusi. La verifica del rispetto dei termini previsti dalla legge o dai regolamenti per la conclusione dei procedimenti, con particolare riguardo alla tempistica dei pagamenti; i rapporti tra l’amministrazione e i soggetti esterni. ESERCITAZIONI PRATICHE SULLE FORME DI CONTROLLO. La dimensione sincrona e la dimensione asincrona. L’adozione di meccanismi di comunicazione/informazione, input/output, l’utilizzo di strumenti telematici appositamente sviluppati. La funzione ispettiva, la possibilità dell’applicazione di strumenti di controllo tipici del sistema degli appalti (AVCP); personale da individuare, meccanismi, sorteggio e altre ipotesi che provengono da tutto il personale interessato compresi i dirigenti. Analisi costi-benefici. La gestione dei procedimenti amministrativi dopo la legge anticorruzione. Le misure di attuazione della trasparenza, le criticità nell’assolvimento degli obblighi di pubblicazione previste dal Dlgs 33/2013. Il passaggio dalle aree obbligatorie” definite nel precedente piano alle “aree generali”, alle quali si aggiungono le seguenti: la gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio; i controlli, le verifiche, le ispezioni e le sanzioni; gli incarichi e le nomine; gli affari legali e il contenzioso. I poteri sanzionatori. Profili giurisdizionali e le ipotesi di responsabilità ipotizzabili dopo la legge n.190/2012 La questione della pubblicazione dei dati ulteriori rispetto a quelli della trasparenza. Bilanciamento degli interessi. Tutela della riservatezza e obblighi di pubblicazione, ruolo del Garante privacy, linea guida del Garante, nuovo Regolamento europeo n. 679/2016. La questione degli obblighi di anonimizzazione degli OpenData ed i limiti al loro riutilizzo. I nuovi obblighi di pubblicazione contenuti nel D.L. 66/2014 convertito nella legge 89/2014 in tema di bilanci dell’ente e le sanzioni previste con riferimento alla questione dell’indicatore della tempestività dei pagamenti. Le applicazioni del D.Lgs. 97/2016. ------------------------------ IL SISTEMA INTEGRATO DEI CONTROLLI (DI GESTIONE, DIREZIONALE E DI QUALITÀ) E L’ANTICORRUZIONE DOCENTE: dott. STEFANO PAOLI, Esperto in Attività amministrativa e semplificazione degli Enti pubblici; Consulente; Ex Segretario e Direttore Generale; Formatore EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: dirigenti, responsabili degli uffici, tutti i dipendenti. PROGRAMMA: I controlli dopo il D.Lgs. 286/99 e le disposizioni in materia di prevenzione della corruzione. Il ciclo di pianificazione, programmazione e controlli: implicazioni organizzative, culturali e tecnologiche. I soggetti del controllo. La regolamentazione dell’ente sui controlli interni ed il loro rapporto con gli strumenti anticorruzione. Il rapporto fra i documenti contabili, il piano delle performance: gli obiettivi di gestione (progetti, linee guida d’attuazione dei progetti, gli indicatori) ed il processo d’assegnazione d’obiettivi e risorse. I principi generali di revisione aziendale per la P.A.. L’utilizzo dei principi dell’Internal Auditing. Gli ambiti del controllo interno di regolarità amministrativa e contabile: oggetto delle verifiche, fonti specifiche di riferimento e differenze con gli altri controlli. Il controllo di gestione come processo d’apprendimento e di miglioramento progressivo e come momento fondamentale per una gestione aziendale del’ente. Il controllo strategico direzionale: riflessi operativi nelle relazioni tra organi di governo e dirigenti con particolare riferimento alla fase di definizione degli obiettivi. Interrelazione tra controllo strategico e sistema di valutazione del personale. L’analisi degli scostamenti come strumento di controllo per fini decisionali. I controlli di qualità: la customer satisfaction, la qualità percepita e quella reale. -------------------------------------- LA LEGGE ANTICORRUZIONE ED IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO: CONFERENZA DI SERVIZI, SCIA, SILENZIO ASSENSO, AUTORIZZAZIONE 70 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] ESPRESSA, COMUNICAZIONE PREVENTIVA, AUTOTUTELA AMMINISTRATIVA, AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE, INERZIA DELLA P.A., ANNULLAMENTO DEGLI ATTI DOCENTE: dott. STEFANO PAOLI, Esperto in Attività amministrativa e semplificazione degli Enti pubblici; Consulente; Ex Segretario e Direttore Generale; Formatore EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Responsabile Prevenzione Corruzione, dirigenti, responsabili degli uffici, tutti i dipendenti. PROGRAMMA: Il sistema delle fonti normative in materia di procedimento amministrativo dopo le modifiche introdotte dalla Legge Anticorruzione (L. 190/2012) e dalla Legge Madia (L. 125/15). Come cambiano i rapporti fra cittadini e pubblica amministrazione: la carta della cittadinanza digitale come strumento di trasparenza e semplificazione dei procedimenti amministrativi e di accesso ai servizi pubblici. L’ambito di applicazione della normativa: i soggetti destinatari. La Legge Anticorruzione ed il Procedimento amministrativo: monitoraggio dei termini per la conclusione dei procedimenti e la eliminazione delle anomalie. Gli obblighi di pubblicazione sul sito istituzionale. L’accessibilità alle informazioni ed ai documenti. La Legge Madia: la riforma della conferenza dei servizi, l’introduzione dell’istituto del silenzio-assenso tra pubbliche amministrazioni e gestori di beni o servizi pubblici, i nuovi criteri e le modifiche in materia di SCIA, silenzio assenso, autorizzazione espressa e comunicazione preventiva. Le novità in materia di autotutela amministrativa. I criteri per la semplificazione e l’accelerazione dei procedimenti amministrativi. Il conflitto di interessi del responsabile del procedimento: le modalità di comunicazione e le scelte organizzative per la sua eliminazione. La conclusione del procedimento: le responsabilità dei dirigenti e del responsabile del procedimento. La capacità organizzativa del dirigente. L’incidenza sulla valutazione del dirigente per il mancato rispetto dei termini. Le ipotesi di infondatezza, inammissibilità, irripetibilità ed improcedibilità di una domanda: la tipologia ed il contenuto del provvedimento. Le informazioni, i dati ed i provvedimenti da pubblicare nella Sezione “Amministrazione Trasparente”: la particolarità degli atti di pianificazione e degli interventi di urgenti. L’azione di condanna per danno ingiusto: il risarcimento per mancato rispetto dei termini di conclusione del procedimento. La tutela contro l’inerzia della P.A. e la “nomina” del sostituto: i ricorsi avverso il silenzio dell’Amministrazione. L’azione di annullamento degli atti. L’azione di accertamento della nullità degli atti. L’autonomia dell’azione di condanna al risarcimento da quella di annullamento. ------------------------------------------- FOIA E TRASPARENZA: COSA È CAMBIATO DAL 23/12/2016 PER ENTI PUBBLICI E CITTADINI: IL NUOVO DIRITTO DI ACCESSO CIVICO, ISTANZA, DIFFERIMENTO, RIFIUTO, RICORSI, LIMITI ED ESCLUSIONI SECONDO LE LINEE GUIDA ANAC DOCENTE: dott. STEFANO PAOLI, Esperto in Attività amministrativa e semplificazione degli Enti pubblici; Consulente; Ex Segretario e Direttore Generale; Formatore EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: dirigenti, responsabili degli uffici, tutti i dipendenti. PROGRAMMA: Le fonti della “trasparenza”: la normativa anticorruzione, la Legge Madia, il D.Lgs. 97/16 e le Linee Guida ANAC. La trasparenza: il concetto di accessibilità totale. Il diritto alla conoscibilità e all’accessibilità. Come si attua la trasparenza. L’introduzione di misure organizzative per la pubblicazione dei dati, degli atti e delle informazioni. Le caratteristiche della pubblicazione: la qualità delle informazioni, le modalità e la durata delle pubblicazioni. I dati pubblici aperti e la riutilizzabilità dei dati. Rapporto fra durata della pubblicazione e diritto all’oblio. La razionalizzazione e la 71 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] semplificazione degli obblighi di pubblicazione: il collegamento ipertestuale e la pubblicazione delle banche dati. La conoscibilità dei dati: pubblicità dei "soldi pubblici", i motori di ricerca e indicizzazione. L’introduzione del FOIA (Freedom of Informatiom Act) quale nuova forma di accesso civico: i dati pubblici aperti e riutilizzo dai dati. Le tipologie di accesso agli atti ed ai documenti: l’accesso “generalizzato”, l’accesso civico “semplice”e l’accesso documentale. Il procedimento di accesso civico: l’istanza, il provvedimento espresso, i controinteressati. Il rifiuto, il differimento ed i possibili ricorsi. L’esclusione e le limitazioni dell’accesso generalizzato a tutela degli interessi pubblici e di quelli privati.: le eccezioni assolute e quelle relative. ------------------------------------------- LA “TRASPARENZA” PER P.A. E SOCIETÀ PUBBLICHE DOPO IL D.LGS. 97/2016: ACCESSO CIVICO, CONFLITTI DI INTERESSI, PROFILI DI RESPONSABILITÀ E NUOVI CRITERI DI PUBBLICAZIONE DEGLI INCARICHI DOCENTE: dott. VINCENZO TEDESCO, Direttore Amministrativo Scuola IMT Alti Studi Lucca - Esperto in gestione e sviluppo delle risorse umane e nelle tematiche dell’anticorruzione, trasparenza e valutazione del personale - Autore di articoli, note e commenti in materia di lavoro pubblico - Componente del Comitato scientifico lavoroprevidenza.com - OIV monocratico in Ente Locale - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: tutti i dipendenti pubblici OBIETTIVI: il corso, in un’ottica di analisi trasversale, vuole offrire un’ampia panoramica della legge 13 novembre 2012, n. 190 e delle disposizioni attuative, analizzandone i contenuti alla luce delle recenti linee di indirizzo dettate dall’autorità anticorruzione tracciando in modo preciso gli ambiti di applicazione con riferimento ai settori interessati fino alle ultime novità normative contenute nel D.L. 66/2014, convertito nella legge 89/2014, la legge 114/2014 e la legge di stabilità per l’anno 2016. Saranno esaminate le novità recate dalla l. 27/5/15, n. 69 fino ad arrivare alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 97/2106. Sarà evidenziata la necessaria correlazione tra il piano anticorruzione e le esigenze di trasparenza imposte dalle varie norme sparse all’interno dell’ordinamento ed alla modalità di mappatura dei relativi processi organizzatori. Per quanto riguarda tale ultimo punto si accennerà alla necessaria esigenza di mappatura dei rischi da corruzione nei processi organizzatori anche a proposito dell’eventuale rimodulazione dei sistemi di controllo. In questo quadro anche la trasparenza si pone come veicolo di informazioni relative a ogni aspetto dell'organizzazione e dell'attività per favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche per coordinare a livello informativo e informatico i dati, per soddisfare le esigenze di uniformità delle modalità di codifica e di rappresentazione delle informazioni e della loro successiva rielaborazione per sviluppare, anche per specifici settori e tipologie di dati, i requisiti di qualità delle informazioni diffuse, individuando in particolare, i necessari adeguamenti con propri regolamenti, le procedure di validazione, i controlli anche sostitutivi, le competenze professionali richieste per la gestione delle informazioni, la pubblicazione dei dati, anche con riferimento agli ultimi risvolti comunitari. Da ultimo delle ipotesi di responsabilità penale alle quali risultano esposti i dipendenti e l’interrelazione tra questa responsabilità e le responsabilità amministrativa, disciplinare, dirigenziale anche in relazione alle modifiche del sistema sanzionatorio apportate dalla legge 190/2012 in tema di contrasto alla corruzione ed alla miriade di disposizioni, sparse all’interno dell’ordinamento, che prevedono responsabilità tipizzate a carico del pubblico dipendente. PROGRAMMA: I DECRETI ATTUATIVI DELLA LEGGE N. 190/2012: TRASPARENZA, INCANDIDABILITÀ, INCONFERIBILITÀ E CODICE DI COMPORTAMENTO alla luce delle delibere di indirizzo dell’ANAC. L’evoluzione del concetto di trasparenza: dalla legge 241/90 al D.lgs. 33/13, al d.lgs. 97/2016; la nozione di accesso civico e l’individuazione dei soggetti titolari; il ruolo del Responsabile della trasparenza, i requisiti per la nomina, le responsabilità e le sanzioni; la predisposizione del piano triennale 72 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] della trasparenza: Obblighi di pubblicazione concernenti gli organi di indirizzo politico (delibera ANAC 144/2014). Assolvimento obblighi di pubblicazione (delibera ANAC 148/2014); la delibera ANAC del 21/1/15 che individua l'autorità amministrativa competente all'irrogazione delle sanzioni per la violazione delle disposizioni del T.U. Trasparenza. La disciplina anticorruzione e i soggetti di diritto privato in controllo pubblico. Funzione, struttura e contenuto dei siti web della pubblica amministrazione: la sezione “Amministrazione trasparente”, l’accesso agli atti in via telematica, la pubblicità legale e l’albo pretorio on line. Il quadro degli obblighi di pubblicazione finalizzati alla accessibilità totale, alla luce del d.l.vo 33/13. Il nuovo Decreto n. 97/2016 in tema di trasparenza, la trasparenza come strumento fondamentale di contrasto ai fenomeni corruttivi, ambito soggettivo di applicazione. FOIA - freedom of information act, coordinamento con il nuovo Piano anticorruzione 2017-2019, coordinamento con il nuovo D.Lgs. n 50/2016 (nuovo codice appalti), modifiche alla Legge 190/2012. Attuazione pratica dei principi di trasparenza, dati e documenti soggetti a obbligo di pubblicazione, revisione dei processi per ottemperare all’obbligo di trasparenza, nuovo diritto di accesso, soggetti legittimati, interessi pubblici e privati tutelati, diritto di opposizione, responsabilità del funzionario/dirigente. Le linee guida dell’Anac. Tutela della riservatezza e obblighi di pubblicazione, ruolo del Garante privacy, linea guida del Garante, nuovo Regolamento europeo n. 679/2016. Trasparenza e atti di gara, D.lgs. 50/2016 (nuovo codice degli appalti), pubblicazione degli atti di gara, gestione delle gare e obblighi di trasparenza, digitalizzazione dei processi, tutela della concorrenza, tutela della riservatezza. Analisi delle diverse problematiche in tema di trasparenza: organi politici; dirigenti, collaboratori e consulenti; rapporti di lavoro in genere; concorsi; contratti a tempo determinato; sovvenzioni e contributi; settore Sanità. Trasparenza in società e gruppi a matrice pubblica rapporti di controllo, società in mano pubblica, società in-house, amministratori e organi di controllo. Ruolo del responsabile della trasparenza e anticorruzione, nomina del responsabile, criteri di scelta, adempimenti e responsabilità, attività di impulso, apporti con il whistleblowing, aspetti organizzativi. Controlli e sanzioni sul sistema trasparenza, determine ANAC, ispezioni e sanzioni, responsabilità del dirigente, responsabilità del funzionario. Le applicazioni delle norme della trasparenza agli ordini e ai collegi professionali. La questione degli incarichi politici e di direzione politica. Contenuti, modalità di approvazione e temporizzazione degli adempimenti; la pubblicazione dei dati concernenti i provvedimenti amministrativi; le autorizzazioni o concessioni, la scelta del contraente nelle procedure contrattuali, i concorsi e le prove selettive; gli obblighi di pubblicazione concernente i componenti degli organi di indirizzo politico; gli obblighi di pubblicazione concernente i titolari di incarichi dirigenziali e di collaborazione o consulenza; il regime delle incandidabilità e delle inconferibilità; il Codice di comportamento ed i doveri e i comportamenti richiesti; l’attuazione nei vari enti; la posizione dei dirigenti e l’obbligo di vigilanza; l’evoluzione del concetto di diligenza e le responsabilità derivanti dalla violazione del codice; il danno all’immagine da violazione delle norme anticorruzione. Ruolo degli OIV e del collegio dei revisori. La responsabilità penale ed amministrativa dei dipendenti pubblici dopo la legge n. 190/2012 e successive modifiche. Le recenti pronunce della giurisprudenza. ORGANIZZAZIONE E 73 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] BENESSERE ORGANIZZATIVO LA GESTIONE STRATEGICA E LO SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE QUALE COMPETENZA ESSENZIALE DEL DIRIGENTE PUBBLICO DOCENTE: dott. MIRCO TURCO, Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni; Esperto in Bilancio delle Competenze ed in Profilo Orientativo Individuale; Trainer; Formatore formatori; Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Servizio Risorse Umane - Dirigenti, Posizioni Organizzative, Elevate professionalità e Coordinatori di tutte le Unità Operative OBIETTIVI: il percorso formativo intende fornire ai partecipanti le conoscenze necessarie per operare nell’Area Risorse Umane nelle fasi d’inserimento, permanenza e uscita del personale dall’azienda, soprattutto in merito ad aspetti strategici quali l’organizzazione, la formazione, lo sviluppo del personale e la selezione. METODOLOGIA: lezioni frontali, discussioni di gruppo, giochi di ruolo, simulazioni, filmati. MATERIALE DIDATTICO: dispense riassuntive, schemi, questionari, schede stimolo. PROGRAMMA: 1. Il Manager delle Risorse Umane: La Direzione Risorse Umane: ruoli e articolazione; Gli skills caratteristici di chi opera nella Direzione Risorse Umane. 2. Organizzazione aziendale: il management by vision; la correlazione tra vision aziendale e struttura organizzativa; lo stile di direzione e l’attribuzione delle responsabilità: definizione dei ruoli e delle mansioni, la redazione della job description. 3. La valutazione delle posizioni e dei carichi di lavoro: metodi e strumenti per la valutazione delle posizioni; la rilevazione dei carichi di lavoro: metodologie e strumenti; dalle funzioni ai processi aziendali; l’organizzazione dei processi aziendali: comunicazione e team work. 4. Comportamento organizzativo: come individuare e selezionare le competenze distintive; come costruire strumenti per la rilevazione delle competenze attraverso comportamenti osservabili che producono prestazioni di successo; come definire i profili di competenza dei ruoli chiave focalizzati sulla catena del valore; l’analisi delle culture aziendali e gli strumenti di diagnosi; l’analisi del clima organizzativo e gli strumenti di rilevazione. 5. La gestione delle dinamiche legate alle persone: la presa di decisione; la gestione dei conflitti; lo stile di leadership e la delega; la motivazione ed il coinvolgimento del personale. 6. Dalle risorse al progetto professionale: conoscere se stessi, i punti di debolezza e i valori; ricostruire le proprie risorse e darsi degli obiettivi; stabilire il proprio interesse lavorativo e le priorità professionali; elaborare un proprio progetto professionale. 7. La Selezione: Il processo di selezione; gli attori coinvolti; selezione e valutazione; tecniche del processo di selezione; strumenti operativi. 8. La Formazione: il processo di formazione; fasi del processo di formazione; l’analisi dei bisogni; formazione e apprendimento; la progettazione delle azioni formative; il formatore. 9. Sviluppo organizzativo: la valorizzazione delle risorse umane; la valutazione del potenziale; autovalutazione e valutazione: strumenti operativi; valutazione e strategie aziendali, ------------------------------------------- TECNICHE DI COMUNICAZIONE E GESTIONE DEI CONFLITTI NEGLI ENTI PUBBLICI: STRUMENTI STRATEGICI PER DIRIGENTI, POSIZIONI ORGANIZZATIVE, ELEVATE PROFESSIONALITÀ E COORDINATORI 74 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] DOCENTE: dott. MIRCO TURCO, Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni; Esperto in Bilancio delle Competenze ed in Profilo Orientativo Individuale; Trainer; Formatore formatori; Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Servizio Risorse Umane - Dirigenti, Posizioni Organizzative, Elevate professionalità e Coordinatori di tutte le Unità Operative OBIETTIVI: una delle esigenze più impellenti nelle moderne realtà lavorative pubbliche è quella relativa ai conflitti e alla gestione e risoluzione degli stessi. Sovente, il nodo principale è quello della cultura organizzativa o della insana abitudine alla repressione o rimozione del conflitto. Il conflitto diviene dunque un tabù che però opera ed agisce ugualmente con conseguenze disastrose per l’organizzazione e per gli stessi lavoratori. La conoscenza diventa il primo passo fondamentale per la prevenzione. METODOLOGIA: lezioni frontali, discussioni di gruppo, giochi di ruolo, simulazioni, filmati. MATERIALE DIDATTICO: dispense riassuntive, schemi, questionari, schede stimolo. PROGRAMMA: 1. Elementi generali della comunicazione: Le teorie semplici della comunicazione; Le teorie complesse della comunicazione; La comunicazione e gli elementi universali; Linguaggio e comunicazione; I diversi tipi di comunicazione. 2. La comunicazione non verbale: La conoscenza della CNV come tappa essenziale; La programmazione neuro linguistica; Approccio scientifico di riferimento; PNL e gestione della comunicazione. 3. Elementi di comunicazione simbolica: Conflitto e simbolismo; Gestire bene i simboli; Distonie dell’essere e dell’avere. 4. Il conflitto nella P.A.: Che cos’è il conflitto: Il conflitto come tabù; Come agisce il conflitto nelle organizzazioni lavorative; Conflitti personali e conflitti professionali; La gestione del conflitto; Le fasi di gestione di un conflitto; Comunicazione e negoziazione. 5. Interventi per ridurre i conflitti nelle organizzazioni pubbliche: Dalla conoscenza alla formazione; Palesare il conflitto come strumento di prevenzione; Le stanze del conflitto. 6. Il conflict manager. ------------------------------------------- LE FUNZIONI E LE COMPETENZE DEGLI USCIERI E DEGLI OPERATORI DI FRONT-LINE: COME MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO NELLA P.A. DOCENTE: dott. MIRCO TURCO, Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni; Esperto in Bilancio delle Competenze ed in Profilo Orientativo Individuale; Trainer; Formatore formatori; Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Servizio Affari Generali e Istituzionali - Ufficio Relazioni con il Pubblico - Uscieri e tutti coloro che svolgono un ruolo che richiede un contatto costante con il pubblico. OBIETTIVI: migliorare la comunicazione con l’utenza e sensibilizzare gli operatori alla Qualità del Servizio, Implementare l’efficacia personale ed il trasferimento dell’immagine organizzativa rappresenta una competenza base ed essenziale nel lavoro di front line e/op front office. Professionalizzare gli operatori ad una corretta ed efficace comunicazione strategica rappresenta tappa indispensabile nelle moderne organizzazioni pubbliche. METODOLOGIA: lezioni frontali, discussioni di gruppo, giochi di ruolo, simulazioni, filmati. MATERIALE DIDATTICO: dispense riassuntive, schemi, questionari, schede stimolo. PROGRAMMA: 1. Il ruolo dell’Usciere di un Ente Pubblico. 2. La qualità del servizio: indicatori soggettivi ed oggettivi. 3. La comunicazione come processo per implementare la Qualità del servizio. 4. Comunicazione e 75 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] competenze richieste. 5. La comunicazione come comportamento osservabile. 6. La comunicazione come processo complesso. 7. Dinamiche consce della comunicazione. 8. Dinamiche inconsce della comunicazione. 9. La comunicazione come transazione: il modello GAB. 10. L’efficacia della comunicazione. 11. L’osservazione, l’ascolto attivo e l’empatia. 12. La comunicazione non verbale: mimica, pantomimica, prossemica. 13. Elementi di Programmazione Neuro Linguistica. 14. PNL ed efficacia di un servizio di frontoffice. 15. La gestione della comunicazione nei servizi di front-line. 16. Linguaggio e comunicazione professionale. 17. Comunicazione e atteggiamento. 18. L’abito e il monaco: l’importanza dell’immagine nei servizi di front-line. 19. Tecniche di Self marketing. 20. La gestione della comunicazione con l’utente complesso. 21. La gestione della comunicazione con l’utente problematico. 22. Altre problematiche legate al processo comunicativo, agli atteggiamenti, alle convinzioni, alla personalità. 23. Implementare il ruolo di Commesso e di portiere. 24. Lo sviluppo delle proprie competenze. 25. Lo sviluppo dell’identità professionale. 26. Implementazione dell’efficacia lavorativa e auto motivazione. 27. La Qualità del Servizio offerto. ------------------------------------------- CONOSCENZA E SVILUPPO DELLA LEADERSHIP: COME IMPLEMENTARE LE PERFORMANCE LAVORATIVE ED ORGANIZZATIVE NEL SETTORE PUBBLICO DOCENTE: dott. MIRCO TURCO, Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni; Esperto in Bilancio delle Competenze ed in Profilo Orientativo Individuale; Trainer; Formatore formatori; Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Dirigenti, Posizioni Organizzative, Elevate professionalità e Coordinatori di tutte le Unità Operative - Chi ricopre in generale ruoli di responsabilità. OBIETTIVI: avere una leadership competente, pronta e preparata è auspicabile per ogni tipo di lavoro e di organizzazione, inclusa quella pubblica. Il leader non è semplicemente un capo ma è un vero “trascinatore” ed il suo operato e la sua mentalità si riflettono sul clima, sulla soddisfazione lavorativa e sul rendimento dei lavoratori. A volte, la leadership va sviluppata e orientata secondo diverse modalità e soprattutto a seconda del contesto organizzativo. METODOLOGIA: lezioni frontali, discussioni di gruppo, giochi di ruolo, simulazioni, filmati. MATERIALE DIDATTICO: dispense riassuntive, schemi, questionari, schede stimolo. PROGRAMMA: 1. Elementi di psicologia sociale: ll gruppo; Folla e gruppo; Il comportamento nella folla e nel gruppo; Condivisione di obiettivi; L’interdipendenza del destino e del compito; Le norme di gruppo. 2. Gruppi e strutture: La differenziazione di ruolo; La differenziazione di status; Le reti di comunicazione. 3. La leadership: Definizioni generali e modelli di riferimento; L’influenza sociale; L’influenza e il “potere” nel gruppo; Individui versus gruppi; Tipologie di leader; Tipologie di leadership. 4. Leadership, personalità e realtà organizzativa: Caratteristiche identificative di un leader; Leadership e implementazione dei ruoli; Leadership e rendimento lavorativo; Leadership e soddisfazione lavorativa; Implementare le capacità di leadership. ------------------------------------------- LA GESTIONE DEI DISSERVIZI NEGLI ENTI PUBBLICI: ATTENZIONE AL CITTADINO-UTENTE E TECNICHE PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO OFFERTO 76 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] DOCENTE: dott. MIRCO TURCO, Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni; Esperto in Bilancio delle Competenze ed in Profilo Orientativo Individuale; Trainer; Formatore formatori; Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Dirigenti, Posizioni Organizzative, Elevate professionalità e Coordinatori di tutte le Unità Operative - Chi ricopre in generale ruoli di responsabilità - Dipendenti di tutti i Servizi OBIETTIVI: fornire approcci e strumenti volti ad attenuare l’impatto negativo sull’utente derivante da disservizi causati dall’Amministrazione, in un’ottica altresì di futura prevenzione e di miglioramento continuo. METODOLOGIA: lezioni frontali, discussioni di gruppo, giochi di ruolo, simulazioni, filmati. MATERIALE DIDATTICO: dispense riassuntive, schemi, questionari, schede stimolo. PROGRAMMA: 1. I Servizi di front-line nella P.A.: Caratteristiche dei servizi di front-line; L’importanza strategica del servizio di front-line; Front-line e comunicazione strategica; Front-line ed immagine organizzativa. 2. La qualità del servizio: indicatori soggettivi ed oggettivi: La comunicazione come processo per implementare la Qualità del servizio; Comunicazione e competenze richieste; La comunicazione come comportamento osservabile. 3. Il disservizio: Tipologie e natura del disservizio nel front-line; Il disservizio come errore umano; Il disservizio come errore organizzativo; Il disservizio come problema “tecnico-tecnologico”; Il disservizio come conflitto. 4. Prendersi cura dell’utente: Quando il disservizio è un problema comunicativo; Comunicare strategicamente; Imparare a comunicare efficacemente; Mediare i conflitti comunicativi; Elementi di negoziazione. 5. La gestione della comunicazione: front-line e service ricovery: Linguaggio e comunicazione professionale; Comunicazione e atteggiamento; L’abito e il monaco: l’importanza dell’immagine nei servizi pubblici; Tecniche di Self marketing; La gestione della comunicazione con l’utente complesso; La gestione della comunicazione con l’utente problematico; Altre problematiche legate al processo comunicativo, agli atteggiamenti, alle convinzioni, alla personalità. 6. Tecniche per migliorare la qualità del servizio offerto: Formazione e preparazione qualitativa; Incidenti critici e misure di prevenzione. ----------------------------------------- LA COMUNICAZIONE, CAPIRE E FARSI CAPIRE, NEGOZIAZIONE E CONFLICT MANAGEMENT NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DOCENTE: dott. MIRCO TURCO, Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni; Esperto in Bilancio delle Competenze ed in Profilo Orientativo Individuale; Trainer; Formatore formatori; Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Dirigenti, Posizioni Organizzative, Elevate professionalità e Coordinatori di tutte le Unità Operative - Chi ricopre in generale ruoli di responsabilità - Dipendenti di tutti i Servizi OBIETTIVI: Migliorare le capacità relazionali interne ed esterne al gruppo. Sviluppare una cultura collaborativa. METODOLOGIA: lezioni frontali, discussioni di gruppo, role-playing, analisi dei casi, esercitazioni. MATERIALE DIDATTICO: dispense riassuntive, schede stimolo, questionari PROGRAMMA: 1. Elementi generali della comunicazione: le teorie semplici della comunicazione; le teorie complesse della comunicazione; la comunicazione e gli elementi universali; linguaggio e comunicazione; i diversi tipi di comunicazione. 2. La comunicazione come processo complesso: dinamiche consce della comunicazione; dinamiche inconsce della comunicazione; la comunicazione come interazione complessa; la comunicazione come transazione; la comunicazione come comportamento. 3. 77 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] L’efficacia della comunicazione: l’osservazione; l’ascolto attivo; l’empatia. 4. La comunicazione non verbale: mimica; pantomimica; cinesica; prossemica; la gestione della comunicazione non verbale. 5. Comunicazione e persuasione: il controllo degli aspetti comunicativi; l’autoconsapevolezza; il selfmonitoring; elementi di programmazione neuro-linguistica; elementi di comunicazione simbolica, comunicazione e front-office; gestione dell’utente “difficile”. 6. Il conflitto nella P.A.: che cos’è il conflitto; il conflitto come tabù; come agisce il conflitto nelle organizzazioni lavorative; conflitti personali e conflitti professionali; la gestione del conflitto; le fasi di gestione di un conflitto; comunicazione e negoziazione. 7. Interventi per ridurre i conflitti negli enti pubblici: dalla conoscenza alla formazione; palesare il conflitto come strumento di prevenzione; le stanze del conflitto; il conflict management. ----------------------------------------- CREAZIONE DI UN TEAM, LAVORO DI GRUPPO E NEL GRUPPO, GESTIONE DELLA LEADERSHIP DOCENTE: dott. MIRCO TURCO, Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni; Esperto in Bilancio delle Competenze ed in Profilo Orientativo Individuale; Trainer; Formatore formatori; Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Dirigenti, Posizioni Organizzative, Elevate professionalità e Coordinatori di tutte le Unità Operative - Chi ricopre in generale ruoli di responsabilità - Dipendenti di tutti i Servizi OBIETTIVI: Creare una squadra ad alta prestazione. Migliorare le capacità relazionali interne ed esterne al gruppo. Sviluppare una cultura collaborativa. METODOLOGIA: lezioni frontali, discussioni di gruppo, role-playing, analisi dei casi, esercitazioni. MATERIALE DIDATTICO: dispense riassuntive, schede stimolo, questionari PROGRAMMA: 1. Elementi di psicologia sociale: Il gruppo; Folla e gruppo; Il comportamento nella folla e nel gruppo; Condivisione di obiettivi; L’interdipendenza del destino e del compito; Le norme di gruppo. 2. Gruppi e strutture: La differenziazione di ruolo; La differenziazione di status; Le reti di comunicazione; Ruoli nel gruppo. 3. La leadership: Definizioni generali e modelli di riferimento; L’influenza sociale; L’influenza e il “potere” nel gruppo; Individui versus gruppi; Tipologie di leadership. 4. Leadership, personalità e realtà organizzativa: Caratteristiche identificative di un leader; Leadership e implementazione dei ruoli; Leadership e rendimento lavorativo; Leadership e soddisfazione lavorativa; Implementare le capacità di leadership. 5. Psicologia dell’interazione umana: Modelli di natura umana e di interazione sociale; Teorie scientifiche dell’interazione umana; La percezione degli altri; Le teorie implicite di personalità; La formazione delle impressioni. 6. Le inferenze sugli altri: La teoria dell’attribuzione; Osservazione e auto-osservazione; Le auto attribuzioni; Linguaggio e comunicazione; La gestione delle impressioni. 7. La socievolezza umana: Lo studio delle relazioni; Le ragioni della socievolezza; Attrazione e repulsione nel gruppo; Ricompensa, scambio e attrazione; L’equilibrio cognitivo all’interno di un gruppo. 8. Gruppi e interazione: Misurare l’interazione in un gruppo; Studi sulla formazione di un gruppo; Coesione di gruppo; Gruppo e processi decisionali; La mentalità di gruppo; La cooperazione nei gruppi; Teoria della motivazione umana; L’empowerment: consapevolezze e motivazione; Tecniche e strategie per ri-motivarsi e rimotivare. ----------------------------------------- MASTER IN “ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE”: LA CULTURA DELLA MOTIVAZIONE COME CHIAVE PRINCIPALE VERSO L’EFFICACIA E L’EFFICIENZA LAVORATIVA 78 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] DOCENTE: dott. MIRCO TURCO, Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni; Esperto in Bilancio delle Competenze ed in Profilo Orientativo Individuale; Trainer; Formatore formatori; Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Dirigenti, Posizioni Organizzative, Elevate professionalità e Coordinatori di tutte le Unità Operative - Chi ricopre in generale ruoli di responsabilità - Dipendenti di tutti i Servizi PREMESSA: La motivazione al lavoro è oggi considerata un fattore chiave per la costruzione e la crescita di un’organizzazione. Le teorie sulla motivazione risalgono agli anni ’50 e ’60 (Maslow, McClelland, Vroom, Adams, ...), anni in cui sono stati creati modelli che oggi difficilmente riescono a cogliere la complessità del tema della motivazione e a interpretare le sue dinamiche. La motivazione si colora infatti di sfumature, in cui è possibile distinguere la motivazione al lavoro dalla motivazione all’organizzazione, e variabili come la forza, la direzione, il livello, la persistenza, l’influenza di elementi intrinseci e estrinseci. I modelli attuali della motivazione superano i tentativi di costruire tipologie di bisogni o algoritmi per quantificarla, e si avvicinano a proposte concettuali più complesse. In questo quadro si guarda alla motivazione non come una costante, ma una variabile suscettibile al cambiamento nel tempo e che può esistere di diverso grado. Inoltre non viene considerata una caratteristica dell’individuo, ma un elemento parte della relazione tra individuo e organizzazione, parte quindi del fondamentale processo di costituzione del contratto psicologico. È quindi anche ruolo dell’organizzazione risultare “motivante” per la persona. Tra le “qualità” che identificano un’organizzazione come motivante troviamo per esempio la presenza di un contesto di lavoro con strutture e funzioni, valori e norme che esaltino le capacità delle persone, e capaci di stabilire un rapporto individuale tra azienda e dipendente. Mentre queste caratteristiche vengono considerate necessarie affinché si crei un ambiente non ostile alla motivazione, la letteratura individua caratteristiche che facilitano anche la creazione di un ambiente favorevole alla motivazione. Queste caratteristiche possono essere ricondotte a quattro aree principali: area dello sviluppo (riferita all’impegno dell’azienda per la crescita della persona attraverso sistemi di valutazione, formazione, piani di carriera, ...) area delle relazioni (legata agli aspetti di comunicazione interna, di rapporti con colleghi e superiori, di clima, ...), area del ruolo (riferita ai contenuti del lavoro e le tecnologie a disposizione, ...) area della gestione (tra cui troviamo la retribuzione, i benefit, ...). Mentre l’ultima area fa riferimento a elementi riconducibili alla motivazione estrinseca, le prime tre aree si riferiscono a elementi della motivazione intrinseca. È proprio la motivazione come fattore intrinseco che oggi trova maggiore attenzione da parte di chi si occupa della gestione delle risorse umane. Tutti questi elementi avvicinano la motivazione ed il contratto psicologico: membership, involvment, commitment, engagement, empowerment, sono le possibili configurazioni del contratto psicologico in relazione al differente investimento motivazionale in esso presente, investimento che segna il passaggio dall’appartenenza, alla disponibilità a partecipare come parte attiva, all’alleanza, all’impegno verso tutti gli interlocutori organizzativi, fino alla ricerca dell’autoefficacia e autodeterminazione, dell’eccellenza con il massimo sviluppo delle proprie potenzialità. Proprio questa scala mostra come il crescere della motivazione permetta all’Ente Pubblico di avere al suo interno persone che non solo “sono parte”, ma “sono parte e fanno più della propria parte”, rendendo così evidente l’importanza dell’investimento motivazionale delle persone per le organizzazioni pubbliche, oggi impegnate nella sfida dell’eccellenza. Da tali presupposti nasce l’esigenza di articolare un percorso formativo articolato e complesso, ricco e dinamico, pregno di significati e di fattive intenzioni, volto in modo chiaro e pragmatico a tutti gli operatori delle diverse strutture ed unità operative. OBIETTIVI: implementare l’efficacia personale e collettiva all’interno di tutte le Unità operative (semplici e complesse) delle Pubbliche Amministrazioni; favorire la collaborazione del personale e l’incremento della qualità della performance lavorativa; arricchire il versante cognitivo, emotivo e motivazionale dei partecipanti attraverso un progressivo processo di acquisizione di consapevolezza della rilevanza del lavoro individuale e di quello di gruppo; favorire l’appartenenza all’Ente attraverso i processi di auto motivazione. 79 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] METODOLOGIA: lezioni frontali, discussioni di gruppo, giochi di ruolo, simulazioni, esercitazioni, incidenti critici, analisi dei casi, laboratori, compilazione e discussione schede stimolo e questionari. Nelle prime giornate si utilizzeranno anche strumenti standardizzati per facilitare il processo di empowerment, quali ad esempio il Test di Orientamento Motivazionale (OS Firenze) e il WIS-SVP Scala dei Valori Professionali (OS Firenze). I report saranno esposti e discussi in gruppo, ovviamente in forma anonima, o tramite colloquio individuale di restituzione. La metodologia, in generale, segue un graduale affiancamento tra metodi tradizionali e metodi moderni, in un reciproco e positivo influenzamento tra accademismo e attivismo. Il ruolo del docente non è solo inteso come il professionista che trasferisce informazioni, ma soprattutto come colui che agevola, che facilita e che implementa un arricchimento sotto il versante cognitivo, emotivo e motivazionale. MATERIALE DIDATTICO: schede stimolo, dispensa riassuntiva, questionari, attestato finale di partecipazione. PROGRAMMA: 1. LA MOTIVAZIONE COME FATTORE CHIAVE PER L’EFFICACIA PERSONALE E PROFESSIONALE - L’Organizzazione pubblica ed il Lavoro: efficacia personale vs efficacia collettiva - Elementi di self-empowerment: la motivazione umana e l’orientamento all’efficacia - La piramide dei bisogni e la teoria della motivazione umana - Motivazione individuale vs motivazione di gruppo - Fattori motivanti e fattori demotivanti - Gli elementi principali della motivazione - Motivazione al cambiamento: dagli ostacoli alla facilitazione - Motivare a motivarsi: strategie pragmatiche - Le problematiche lavorative come ostacolo alla motivazione: insoddisfazione, stress, straining, burnout, mobbing - La ri-motivazione come prevenzione alle problematiche lavorative - La conoscenza e la formazione come rimotivazione 2. LA MOTIVAZIONE: DALL’INDIVIDUO, AL GRUPPO; DAL GRUPPO ALL’ORGANIZZAZIONE - La realtà dei gruppi: individuo vs gruppo - La prospettiva intra-gruppi e inter-gruppi - Interdipendenza e processi di gruppo: dal compito al destino comune - Le relazioni di e nel gruppo - L’acquisizione e lo sviluppo di norme di gruppo come fattori motivanti - L’appartenenza come necessità/bisogno fondamentale - Il processo comunicativo e le reti di comunicazioni - La gestione della comunicazione nel gruppo e tra gruppi - Gruppi e realtà lavorative: la produttività, l’efficacia, l’efficienza - Processi motivazionali e processi decisionali - Problematiche di gruppo: pregiudizi, frustrazioni, disagi, conflitti, demotivazione - Il gruppo come strumento motivante 3. IL RUOLO DELLA MOTIVAZIONE NELLA RISOLUZIONE DEI CONFLITTI - La sana competizione come fattore motivante - Le dinamiche conflittuali consce e inconsce come ostacolo al processo motivazionale - Conflitti personali e conflitti professionali - Quando il conflitto diventa tabù - Dal conflitto alla cooperazione - Motivazione alla gestione di un conflitto - Elementi di conflict management - Dall’ascolto attivo all’empatia: strategie per favorire la collaborazione - La riduzione del pregiudizio e il processo di negoziazione - Strategie comportamentali ed elementi di comunicazione strategica - Dall’auto-osservazione all’auto-monitoraggio - L’efficacia comunicativa come facilitatore motivante 80 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] 4. TRA COOPERAZIONE E COLLABORAZIONE: LA MOTIVAZIONE COME COLLANTE - Identificazione sociale e relazioni: implementare l’efficacia e l’efficienza - Favorire e ottimizzare la collaborazione - La collaborazione come strumento strategico - Le buone prassi per sviluppare e mantenere il senso di appartenenza - L’orientamento alla relazione come motivazione - L’orientamento all’obiettivo come motivazione - L’orientamento all’innovazione come motivazione - L’orientamento alla leadership come motivazione - Motivazione e valori professionali: una relazione essenziale - Strumenti per valutare la motivazione e l’efficacia nel lavoro e nelle organizzazioni pubbliche - Motivazione e rendimento lavorativo - Motivazione e soddisfazione lavorativa - Motivazione e incentivazione del personale - Sistemi di incentivazione e di motivazione - Strumenti per la valutazione della motivazione - Le responsabilità del management pubblico nel processo motivazionale MASTER PRESSO IL TUO ENTE: è possibile realizzare il Master in “house”, direttamente presso la vostra Amministrazione. Se interessati, potete richiedere un preventivo scrivendo a [email protected] indicando il numero presunto di partecipanti. SANITÀ E UNIVERSITÀ IL TRATTAMENTO GIURIDICO ED ECONOMICO DELLE INDENNITÀ NEL COMPARTO UNIVERSITÀ: REPERIBILITÀ, TURNAZIONE, DISAGIO, RISCHIO, EMERGENZE, MANEGGIO VALORI, LAVORO E STRAORDINARIO NOTTURNO, COMPENSI AGGIUNTIVI INTRODOTTI DALLA LEGGE DI STABILITÀ 2017 DESTINATARI: Ripartizione Personale - Dirigenti e Responsabili Servizi e Uffici - Elevate Professionalità Dipendenti di tutti i servizi DOCENTE: dott. MICHELE PETRONE, Esperto nella Gestione giuridica del rapporto di lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni - Consulente Enti Pubblici - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. PROGRAMMA: Il sistema delle indennità nel comparto Università. Le relazioni sindacali previste in tema di moduli indennitari. L’indennità di reperibilità: uffici e servizi dell’ente previsti e ratio dell’istituto. Ipotesi tassative di applicabilità e di non applicabilità dell’istituto della reperibilità o pronta disponibilità. Conseguenze in caso di istituzione della reperibilità laddove essa non sia consentita dall’ordinamento. Durata minima e massima della singola reperibilità e del numero massimo mensile. Differenza tra reperibilità attiva e passiva. Durata massima dell’attività lavorativa prestata in costanza di reperibilità. Rapporto della reperibilità con i giorni festivi. Remunerazione della indennità di reperibilità e della chiamata in reperibilità. Remunerazione della chiamata in reperibilità durante i giorni lavorativi, i giorni non lavorativi, i giorni festivi 81 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] ed il giorno di riposo settimanale. Gli indirizzi della giurisprudenza alla luce della vigente normativa di matrice legislativa. L’indennità di turnazione: concetto di turno e di rotazione ciclica. Ipotesi esemplificative. Casi in cui non è possibile corrispondere l’indennità di turnazione. Differenze retributive tra turni diurni, notturni o festivi e notturni-festivi. Possibilità di riduzione dell’orario di lavoro settimanale e casi di esclusione. L’indennità di disagio: concetto di disagio. Differenza tra disagio “ordinario” e disagio “particolarmente rilevante”. Ipotesi concrete oggetto della legittimità di valutazione: custode, biblioteche, addetti sportello, assistenza disabili, viaggi trasferte. L’indennità di rischio: differenza tra rischio e disagio. Ipotesi esemplificative. La gestione dei rifiuti speciali. Il rischio da radiazioni. L’indennità per il personale non vedente. Normativa di riferimento, importi e categorie soggettive interessate. L’indennità per gli addetti a servizi che richiedono interventi di urgenza (addetti alle emergenze). L’indennità di maneggio valori: concetto ed ipotesi di corresponsione legittima della indennità di maneggio valori. Casi particolari: indennità di rischio radiologico, indennità per partecipazione ai seggi elettorali, indennità per partecipazione ai test d'ingresso, indennità per partecipazione a cerimonie o eventi. Il lavoro notturno. Definizione e orari minimali. Divieto di lavoro notturno, richiesta di lavoro notturno ed obbligo di prestazione lavorativa durante le ore notturne. Lo straordinario notturno. Le maggiorazioni previste ed i relativi orari. Le novità della Legge di Stabilità 2017 per eventuali compensi aggiuntivi per il personale docente e tecnico amministrativo e ruolo dei Regolamenti dei singoli Atenei. Profili di responsabilità disciplinare ed amministrativo-contabile in caso di illegittima corresponsione dei moduli indennitari in assenza, anche parziale, dei requisiti previsti dal vigente ordinamento (legge e CCNL Università). ------------------------------------------------- IL TRATTAMENTO GIURIDICO ED ECONOMICO DEL PERSONALE UNIVERSITARIO TECNICO AMMINISTRATIVO CHE PRESTA ATTIVITÀ ASSISTENZIALE NELLE AZIENDE OSPEDALIERO - UNIVERSITARIE DOCENTE: dott.ssa CLAUDIA CIMINO, Responsabile Ufficio Gestione rapporti Università - SSN della Università degli Studi di Pisa; Esperta in materia DESTINATARI: Dirigenti e funzionari delle Università e delle Aziende Ospedaliero - Universitarie dell’area del personale e legale OBIETTIVI: Il corso si propone di fornire elementi utili per l’applicazione gli istituti giuridici ed economici della normativa specifica al personale universitario tecnico amministrativo che svolge attività assistenziale nelle aziende ospedaliero - universitarie ed a favorire un confronto sulle modalità applicative della normativa e degli accordi attuativi locali nelle diverse sedi regionali su tali argomenti. PROGRAMMA: Analisi della normativa dalla quale scaturisce il diritto dovere del personale tecnico amministrativo universitario di svolgere attività a supporto dell’assistenza partendo dalla Legge 200/1974, CCNL di lavoro del comparto Università vigenti nel tempo, CCNL del comparto Sanità vigenti nel tempo, D.M.9.11.1982, D.Lgs.165/2001. Procedure operative per il riconoscimento dell’attività a supporto dell’assistenza. Analisi degli accordi locali. Il collocamento nelle fasce corrispondenti del servizio sanitario. L’orario di servizio e le modalità di rilevazione. Assicurazioni, denunce di infortuni e procedure disciplinari. Il trattamento economico di equiparazione: come si determina il trattamento economico alla base dell’equiparazione e il trattamento accessorio. Le progressioni orizzontali e verticali. La formazione e l’aggiornamento professionale. La progressione di carriera e l’attribuzione di incarichi nelle aziende sanitarie. La natura retributiva dell’indennità assistenziale e la sua pensionabilità. ----------------------------------------------- IL TRATTAMENTO GIURIDICO ED ECONOMICO DEI DOCENTI UNIVERSITARI (PROFESSORI E RICERCATORI) CHE PRESTANO ATTIVITÀ ASSISTENZIALE NELLE AZIENDE OSPEDALIERO - UNIVERSITARIE 82 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] DOCENTE: dott.ssa CLAUDIA CIMINO, Responsabile Ufficio Gestione rapporti Università - SSN della Università degli Studi di Pisa; Esperta in materia DESTINATARI: Dirigenti e funzionari delle Università e delle Aziende Ospedaliero - Universitarie dell’area del personale e legale OBIETTIVI: Il corso si propone di fornire elementi utili per l’applicazione gli istituti giuridici ed economici della normativa specifica al personale universitario docente (professori e ricercatori) che svolge attività assistenziale nelle aziende ospedaliero - universitarie ed a favorire un confronto sulle modalità applicative della normativa e degli accordi attuativi locali nelle diverse sedi regionali su tali argomenti. PROGRAMMA: Analisi della normativa dalla quale scaturisce il diritto dovere del personale docente universitario (professori e ricercatori) di svolgere attività assistenziale, partendo dal DP.R. 761/1971, D.P.R 382/80, D.M.9.11.1982, D.Lgs.515/1999, D.Lgs.229/1999, Legge 240/2010. La quantificazione dell’attività assistenziale, l’orario di servizio e le modalità di rilevazione L’esclusività del rapporto. Lo svolgimento dell’attività libero professionale intramoenia. L’attribuzione degli incarichi di direzione di struttura assistenziale e la valutazione, il mantenimento delle funzioni assistenziali e il collocamento a riposo. L’equiparazione tra qualifiche funzionali e corrispondenti profili ospedalieri: prima e dopo la costituzione delle Aziende ospedaliero universitarie. La procedura per l’attribuzione della direzione di Unità Operativa e di DAI (Dipartimento ad attività integrata). L’orario di lavoro dei medici universitari e le modalità di rilevazione. Il trattamento economico: dall’indennità equiparativa a quella aggiuntiva. Come si determina il trattamento economico di equiparazione: la determinazione delle voci del trattamento economico alla base dell’equiparazione e il trattamento accessorio. La pensionabilità dell’indennità di equiparazione. ----------------------------------------------- IL REGIME CONTABILE E FISCALE DELLE BORSE E DEI SUSSIDI DI STUDIO: TASSAZIONE, CASI DI ESENZIONE DA IMPOSIZIONE, FINANZIATI DA FONDI SOVRANAZIONALI, ERASMUS, ASSEGNI E DOTTORATI DI RICERCA, SPECIALIZZAZIONE MEDICA, PERCORSO SCOLASTICO OBBLIGATORIO DOCENTE: ROLANDO VIVALDI, Responsabile Unità fiscale, Gestione Redditi Lavoro Autonomo e Adempimenti Assistenziali e Previdenziali Università di Pisa; Esperto di problematiche fiscali; Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: addetti preposti alla liquidazione ed al pagamento delle borse e dei sussidi di studio OBIETTIVI: Il corso propone, con taglio eminentemente pratico, una trattazione aggiornata ed esaustiva, sotto il profilo contabile e fiscale, relativa ad una importante categoria di redditi quali sono le borse ed i sussidi di studio. PROGRAMMA: le borse di studio: una categoria diversificata. Distinzione tra borse di studio e sussidi di studio. Il regime fiscale delle borse: analisi dell’art. 50, c. 1, lettera c), del TUIR. Il regime IRPEF ed IRAP delle borse. La tassazione delle borse di studio: gli adempimenti del sostituto di imposta (aliquote, detrazioni, “bonus Irpef”, calcolo del periodo di svolgimento dell’attività di studio). Le borse di studio finanziate con fondi sovranazionali (in particolare UE): analisi delle ipotesi di esenzione. Le borse di studio esenti da imposizione: fattispecie legislative. Borse Erasmus, Assegni di Ricerca, Dottorato di Ricerca. Il regime INPS delle borse di studio. Le borse di specializzazione medica: evoluzione normativa fiscale e previdenziale. Le borse di studio concesse a cittadini non residenti: il regime dell’articolo 23 del TUIR. Le borse di studio ed i sussidi di studio nell’ambito delle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni. Le borse di studio nel percorso scolastico obbligatorio: analisi del regime fiscale. 83 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] ----------------------------------------------- LA GESTIONE DELLA PRIVACY NEL S.S.N. DOPO GLI ULTIMI INDIRIZZI DEL GARANTE E DELLA GIURISPRUDENZA: TRATTAMENTO E CONSERVAZIONE DEI DATI SENSIBILI, DATA BREACH, DATA PROTECTION OFFICER, CONSENSO INFORMATO, CARTELLE CLINICHE, FASCICOLO SANITARIO (FSE), DOSSIER ELETTRONICO, VIDEOSORVEGLIANZA, ACCESSO AI DATI, DIRITTI E LIMITI DOCENTE: dott. STEFANO PAOLI, Esperto in Attività amministrativa e semplificazione degli Enti pubblici; Consulente; Ex Segretario e Direttore Generale; Formatore EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: dirigenti; tutti coloro che, a vario, titolo, gestiscono dati sensibili all’interno di una azienda sanitaria PROGRAMMA: L'ambito di applicazione del Codice della Privacy ed i principi generali in materia di trattamento dei dati. I soggetti coinvolti nel trattamento dei dati: il titolare, i responsabile e gli incaricati. Definizione, ambito di competenze e responsabilità. Cosa vuole dire “trattare” un dato: modalità e tipologie, il trattamento su supporto cartaceo e quello su supporto informatico. Il regime del trattamento dei dati sensibili nell’ambito della documentazione sanitaria ed ospedaliera: individuazione delle finalità e dei trattamenti ammissibili e gli obblighi procedurali. Il Regolamento comunitario sulla protezione dei dati personali del 4 maggio 2016 e la sua applicazione all’ambito sanitario: trattamento dei dati inerenti la salute, il data breach e la nuova figura del Data Protection officer. Il paziente informato: l’informativa e il consenso del paziente. Le modalità dell'informativa e quali informazioni fornire e a chi. L’informativa in caso, di emergenze, a tutela della salute e dell’incolumità fisica. Il consenso dell’interessato per il trattamento dei dati idonei a rivelare lo stato di salute, finalizzato a scopi di ricerca scientifica in campo medico, biomedico o epidemiologico. Le regole per garantire la dignità dei pazienti: La riservatezza dei colloqui; Le distanze di cortesia; Le notizie al pronto soccorso e quelle sui reparti; Le liste dei pazienti e le informazioni sullo stato di salute; Il rito delle analisi. Le cartelle cliniche: il loro contenuto, la gestione cartacea ed elettronica. Chi può sapere del loro contenuto. La creazione e la gestione di banche dati: l’archiviazione separata dei dati sensibili. Il fascicolo sanitario (FSE) e il dossier elettronico: profili generali e l’ambito di applicazione. La costituzione e la conservazione del FSE e del dossier elettronico. Il contenuto del FSE e del dossier. Le linee guida del Garante della privacy sul Dossier Sanitario del 4 giugno 2015. L’architettura informatica del FSE: la struttura delle informazioni, il mapping. La conservazione della documentazione medica e sanitaria. Il trattamento dei dati contenuti nel FSE e nel dossier: i soggetti abilitati al trattamento dei dati e le modalità di consultazione. L’estrazione on-line dei dati. L’accesso ai dati personali contenuti nel FSE e nel dossier. I diritti dell’interessato ad avere accesso ai propri dati e i limiti all’accesso a terzi, alla diffusione ed al trasferimento all’estero dei dati contenuti nel FSE e nel fascicolo. Gli ospedali e la video sorveglianza: le immagini dei luoghi di cura. Casi particolari: le prescrizioni mediche, il certificato di assistenza al parto, il trattamento dei dati genetici. La notificazione e l’autorizzazione del Garante. La customer satisfaction nelle strutture sanitarie: caratteristiche generali (come individuare il campione, le modalità di somministrazione del questionario, l’informativa). L’indagine di gradimento: come predisporre il questionario in relazione al trattamento dei dati. La diffusione e la conservazione dei dati raccolti. Il codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali per scopi scientifici. Il rispetto delle misure di sicurezza del trattamento dei dati in assenza del Dps. La tutela amministrativa, penale e civile: il regime sanzionatorio amministrativo, civile e penale. Esame di casi pratici oggetto di pronunce da parte del Garante e della giurisprudenza. -------------------------------------- 84 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] IL BILANCIO UNICO DELLE UNIVERSITÀ: I NUOVI PRINCIPI CONTABILI E POSSIBILI MODIFICHE ALLA CONTABILITÀ ECONOMICA PATRIMONIALE DEGLI ATENEI DOCENTE: dott.ssa ADELIA MAZZI, Esperta di processi organizzativi e sistemi contabili delle Pubbliche Amministrazioni - Autrice di pubblicazioni in materia DESTINATARI: Il corso è rivolto a coloro che svolgono attività legate alla gestione finanziaria-patrimoniale; agli Economi, ai Provveditori, ai Consegnatari, ai Dirigenti contabili-finanziari, agli Agenti contabili del Servizio economato, e quindi ai dipendenti: Ufficio Inventario; Ufficio Patrimonio; Ufficio Provveditorato; Consegnatario; ai Dirigenti, funzionari e addetti Servizi contabili-finanziari. OBIETTIVI: fornire una panoramica esaustiva ed approfondita circa il sistema di bilancio nel comparto Università, alla luce anche delle future modifiche alla contabilità economico patrimoniale attualmente in discussione alla Camera dei Deputati. PROGRAMMA: La nuova contabilità delle Università. Classificazione della spesa in missioni e programmi. I costi ed i ricavi. Il budget economico e degli investimenti e la gestione dei progetti. Le nuove categorie inventariali e le responsabilità gestionali. Immobilizzazioni finanziarie. Le attività e le passività dello stato patrimoniale. L’analisi amministrativa-contabile della prima versione del manuale tecnico-operativo a supporto delle attività gestionali derivanti dall’introduzione obbligatoria della contabilità economicopatrimoniale nelle Università, in vista dell’adozione definitiva del manuale. Fondi per rischi e oneri. Proventi e crediti verso studenti. Contributi annuali e pluriennali c/esercizio. Contributi c/capitale-impianti. Contratti di leasing. Tenuta libri contabili. Il Piano Performance e la rendicontazione degli obiettivi da prestazione ---------------------------------------------------- LA GESTIONE DEL PATRIMONIO E DEGLI INVENTARI NEGLI ATENEI, NEI DIPARTIMENTI UNIVERSITARI, NEGLI ENTI DI RICERCA E NELLE ISTITUZIONI AFAM DOCENTE: dott.ssa ADELIA MAZZI, Esperta di processi organizzativi e sistemi contabili delle Pubbliche Amministrazioni - Autrice di pubblicazioni in materia DESTINATARI: Il corso è rivolto a coloro che svolgono attività legate alla gestione finanziaria-patrimoniale; agli Economi, ai Provveditori, ai Consegnatari, ai Dirigenti contabili-finanziari, agli Agenti contabili del Servizio economato, e quindi ai dipendenti: Ufficio Inventario; Ufficio Patrimonio; Ufficio Provveditorato; Consegnatario; ai Dirigenti, funzionari e addetti Servizi contabili-finanziari. OBIETTIVI: fornire una panoramica esaustiva ed approfondita circa la gestione del patrimonio e degli inventari negli Atenei, nei dipartimenti universitari, negli Enti di Ricerca e nelle istituzioni Afam PROGRAMMA: Introduzione di un sistema di contabilità economico-patrimoniale ed analitica alla luce del nuovo MTO. Il patrimonio e gli inventari: le immobilizzazioni immateriali; il concetto di “beni”: le norme del codice civile; le immobilizzazioni tecniche; le immobilizzazioni finanziarie; i ratei e i risconti. Le operazioni inventariali: l’inventario e lo stato patrimoniale; le informazioni legate ai documenti indispensabili per valutare l’aggiornamento dell’inventario; la procedura “cespiti ammortizzabili”; le quote di ammortamento. La procedura operativa di gestione dell’inventario ed il monitoraggio degli inventari beni mobili attraverso le regole per il rinnovo e la ricognizione inventariale (Circolare della Ragioneria Generale dello Stato n. 26/2015): la ricognizione dell’inventario; l’inventario dei beni immobili, i consegnatari ed il modulo relativo alle dismissioni; la ricerca, la classificazione, la descrizione e la valutazione dei beni mobili; la gestione dell’inventario delle singole parti di un’apparecchiatura elettronica; la gestione dell’inventario del materiale bibliografico e dei supporti magnetici; 85 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] la gestione dell’inventario delle collezioni scientifiche; la gestione della procedura di inventario dei beni mobili; i consegnatari ed i subconsegnatari dei beni mobili; il carico e lo scarico dei beni mobili; la ricognizione dei beni mobili e l’aggiornamento civile delle scritture; la gestione dei magazzini; la contabilità patrimoniale e le registrazioni di chiusura dei registri. ------------------------------ CORSO TEORICO-PRATICO COMPLETO SULLA GESTIONE DELLA LIBERA PROFESSIONE INTRAMOENIA ED EXTRAMOENIA NEL S.S.N. ED IPOTESI DI REGOLAMENTO AZIENDALE DOCENTE: avv. SALVATORE PISTONE, Esperto in Legislazione sanitaria – Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: - Dirigenti del ruolo sanitario (medici, odontoiatri, veterinari, farmacisti, biologi, chimici, fisici e psicologi) - Personale di Supporto (personale infermieristico, tecnico e della riabilitazione) - Responsabili ed addetti amministrativi degli Uffici Libera Professione delle Asl e delle Aziende Ospedaliere OBIETTIVI: Il corso offre un aggiornato e completo quadro normativo e giurisprudenziale della tematica e fornisce un accurato supporto pratico a tutti i soggetti coinvolti nello svolgimento dell’attività liberoprofessionale intramoenia nelle Asl e nelle Aziende Ospedaliere, soprattutto anche alla luce delle significative novità apportate dal Decreto Balduzzi (D.L. 158/2012), convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189. PROGRAMMA: 1. Evoluzione del quadro normativo: i primi tentativi di regolamentazione dell’attività liberoprofessionale. 2. Principio di unicità del rapporto di lavoro con il S.S.N. introdotto dall’art. 4, comma 7, della legge 30 dicembre 1991, n. 412. 3. La legge 23 dicembre 1996, n. 662 e le incompatibilità con l’esercizio dell’attività libero-professionale. 4. L’esclusività del rapporto dei dirigenti sanitari con il S.S.N. introdotta dal D.Lgs. n. 229/99. 5. La reversibilità dell’opzione sull’esclusiva dei dirigenti sanitari prevista dalla legge n. 138/2004. 6. Le questioni di legittimità costituzionali dell’art. 2-septies, comma 1, del D.L. n. 81/2004, e la direzione di strutture semplici e complesse. 7. La sentenza n. 181/2006 della Corte Costituzionale: l’inquadramento della materia e le modalità del conferimento degli incarichi di direzione. 8. La sentenza n. 50/2007 della Corte Costituzionale ed il diritto di opzione tra i due regimi di lavoro dei dirigenti sanitari (esclusivo e non esclusivo). 9. Prospettive di riforma della libera professione: il regime di esclusività del rapporto di lavoro dei dirigenti del S.S.N.: i disegni di legge del Governo Prodi; la libera professione dei dirigenti del S.S.N.: i disegni di legge del Governo Berlusconi; Bozza di Accordo tra Ministero Salute, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano sull’attività libero professionale dei dirigenti medici, sanitari e veterinari del S.S.N.; la libera professione dei dirigenti del S.S.N.: l'ultimo decreto legge del Governo Monti. 10. L’intramoenia “allargata”: natura, obiettivi e criticità. 11. La disciplina dell’intramoenia contenuta nella Legge 120/2007 così come modificata dal D.L. 158/2012 (cd. Decreto Balduzzi), convertito nella legge 189/2012. 12. L’intramoenia allargata e la legge 120/2007, così come modificata dal D.L. 158/2012 (cd. Decreto Balduzzi). 13. Definizione dell’attività libero-professionale intramuraria. 14. Categorie professionali, soggetti ed enti destinatari. 15. Forme d’esercizio. 16. Tipologie delle attività libero-professionali: Attività libero-professionale in regime ambulatoriale e di diagnostica strumentale e di laboratorio all’interno delle strutture aziendali. 17. Attività libero-professionale individuale o di equipe in regime di ricovero (day hospital e day surgery). 18. Attività libero-professionale individuale in regime ambulatoriale presso strutture esterne non accreditate. 19. Attività libero professionale individuale in regime ambulatoriale presso studi professionali privati. 20. Attività aziendale a pagamento: Attività richiesta a pagamento da singoli utenti in strutture di altra azienda del SSN o di altra struttura sanitaria non accreditata. 21. Attività libero-professionale ai fini della riduzione delle liste d’attesa: Attività professionali a pagamento richieste da terzi all’azienda finalizzate alla riduzione delle liste di attesa. 22. Acquisizione da parte dell’azienda di prestazioni aggiuntive per particolari esigenze istituzionali (temporanee carenze di organico, necessità di ridurre le liste di attesa). 23. Attività a domicilio, medico del lavoro e medico 86 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] competente e dirigenti sanitari del Dipartimento di prevenzione. 24. Altre attività a pagamento dei dirigenti sanitari: Consulenza e consulto. 25. Attività diverse dalla libera professione intramuraria. 26. Ambito di applicazione. 27. Spazi e posti letto destinati all’attività libero-professionale. 28. Modalità di accesso alle prestazioni e modalità di riscossione dei compensi. 29. Tenuta della contabilità separata. 30. Attività liberoprofessionale extramuraria. 31. Modalità di autorizzazione. 32. Limitazioni. 33. Vigilanza e controllo per il rispetto delle norme sull’incompatibilità. 34. Verifiche, controlli e sanzioni. 35. L’attività di supporto. 36. La libera professione degli operatori sanitari non medici: possibilità e limiti. 37. Criteri generali per la determinazione delle tariffe. 38. Componenti di una tariffa: Tabella riepilogativa. 39. La qualificazione dell’attività di lavoro intramoenia ed extramoenia ai fini tributari. 40. Tassazione attività libero-professionale intramuraria esercitata presso studi privati. 41. L’IRAP come tassazione applicata alla libera professione intramoenia. 42. L’imposta di bollo sulle fatture delle prestazioni in intramoenia. 43. La natura dei compensi liquidati al medico in intramoenia come consulente tecnico d’ufficio: reddito di lavoro autonomo o redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente? 44. Le modalità di riscossione dei compensi dei medici in extramoenia alla luce dei recenti indirizzi dell’Agenzia delle Entrate. 45. Tracciabilità dei compensi. 46. Elenco clienti e fornitori. ------------------------------ MANAGEMENT DELLE RISORSE UMANE NELLE AZIENDE SANITARIE: CORSO AVANZATO DOCENTE: dott. FELICE MARRA, Esperto in management delle risorse umane nelle aziende sanitarie Autore di libri e pubblicazioni e collaboratore delle riviste Ragiusan, Nurse24, Diritto.it, Sanità Pubblica e Privata, Agenzia Sanitaria Italiana. DESTINATARI: Dirigenti del servizio risorse umane e collaboratori. Direttori sanitari, medici, veterinaria, tecnici e amministrativi con incarico di direzione di struttura complessa. Dirigenti del servizio infermieristico. Coordinatori delle professioni sanitarie. OBIETTIVI: Fornire gli elementi per una gestione manageriale delle risorse umane nelle aziende sanitarie. Nell’ambito della trattazione verranno forniti tutti gli elementi giuridici che investono la gestione delle risorse umane, le politiche del personale e le relazioni sindacali, le dinamiche relazionali e motivazionali, i riflessi organizzativi ed economici con un ampio approfondimento sulla costituzione, monitoraggio e gestione dei fondi contrattuali del personale. PROGRAMMA: La pianificazione delle risorse umane e il reclutamento: L’analisi del turn over; L’analisi del fabbisogno di risorse umane e gli interventi di recupero del trend di produttività del personale. I vincoli legislativi e finanziari; I vincoli di bilancio e dei fondi contrattuali; Il documento di pianificazione per l’acquisizione delle risorse umane; Le modalità di reclutamento; L’analisi di contemperamento tra richiesta di mobilità e selezione pubblica. L’ingresso in azienda: Il contratto individuale di lavoro; Il tutor di inserimento; Le azioni e le misure di inserimento della nuova risorsa. Le regole giuridiche essenziali che governano il rapporto giuridico di lavoro: L’assetto giuridico delle norme dei contratti collettivi nazionali di lavoro che governano il rapporto di lavoro delle risorse umane (area comparto, area dirigenza medicoveterinaria e area dirigenza SPTA. L’assetto economico fondamentale che governa il rapporto di lavoro: L’assetto economico delle norme del contratto collettivo nazionale di lavoro che governano il rapporto di lavoro delle risorse umane (area comparto, area dirigenza medico-veterinaria e area dirigenza SPTA). I fondi contrattuali del personale: costituzione, monitoraggio e gestione. Le dinamiche di contrattazione collettiva integrativa aziendale sui fondi contrattuali. Le dinamiche dei fondi contrattuali sulla variabilità della dotazione organica. La normativa recente sui fondi contrattuali. La descrizione delle posizioni lavorative: L’analisi di job description; Le credenziali professionali e le abilitazioni; Le misure di interscambiabilità e rotazione professionale; I criteri e le tipologie di flessibilità operativa per affrontare le emergenze. La pianificazione degli obiettivi e la condivisione dei risultati: La costruzione dell’obiettivo: i criteri e i fattori di perfomance; Il monitoraggio dello stato di raggiungimento dell’obiettivo; La calibration tra i diversi obiettivi delle diverse unità operative; La valorizzazione dei risultati raggiungi, 87 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] come valore di utilità del lavoro nelle aziende sanitarie; La correlazione con l’incentivazione di risultato e l’incentivazione per produttività collettiva; Criteri e modalità selettive di erogazione dell’incentivazione in relazione ai risultati conseguiti. La fase di espletamento del compito: Il tempo lavoro e l’analisi delle priorità; Il superamento del fenomeno di job property e la valorizzazione del compito lavorativo; Le tecniche di sostegno sull’andamento dei compiti affidati; Le tecniche di collaborazione nell’espletamento dei compiti integrati a carattere multi professionale. Il sistema di valutazione integrato professionale e prestazionale: Analisi delle criticità esistenti nelle aziende sanitarie; L’assetto contrattuale della valutazione; Gli strumenti per il miglioramento del sistema di valutazione; Le tecniche di analisi valutative e il colloquio; La gestione dei risultati prestazionali ed i rapporti con l’organismo indipendente di valutazione; La gestione dei risultati professionali ed i rapporti con i collegi tecnici. La creazione della leadership individuale e collettiva: Le regole di funzionamento del gruppo ed i ruoli; Le tecniche di sviluppo dell’aiuto reciproco in situazioni critiche; Gli stili di leadership; La motivazione ed il coinvolgimento delle risorse umane. Lo sviluppo delle capacità decisionali e l’assunzione di responsabilità del proprio operato: I percorsi e le tecniche di graduale autonomia delle risorse umane; Lo sviluppo delle capacità decisionali; La funzione direttiva partecipata; La delega di funzioni e l’empowerment; I protocolli operativi di squadra funzionale. I percorsi di sviluppo delle risorse umane (vincoli, limiti e attuali opportunità): La formazione e l’aggiornamento professionale; I progetti di innovazione organizzativa; L’analisi del potenziale professionale; Gli attuali percorsi di carriera in sanità (vincoli, limiti e opportunità). Il sistema delle credenziali professionali e le abilitazioni professionali. Il linguaggio, la comunicazione, le relazioni: La comunicazione verbale e non verbale; La circolazione delle informazioni; Le modalità di gestione delle riunioni operative; La costruzione del linguaggio condiviso e la semplificazione; Le tecniche di negoziazione; La gestione delle situazioni conflittuali; La risorsa umana nella visione integrata sotto l’aspetto fisico, psicologico e strategico. Le nuove frontiere delle risorse umane nelle aziende sanitarie: quale approccio per il miglioramento? Professioni e professionalità in sanità: nuovi adattamenti per nuovi bisogni; Nuove relazioni con i saperi (bisogno di interdisciplinarietà); Nuove relazioni tra i diversi soggetti professionali (bisogni di multi professionalità); Nuovi sistemi nel sistema complesso delle interazioni fra professionista-organizzazione - cliente/utente; La necessità di un nuovo ordinamento professionale delle carriere del personale del comparto; I percorsi di miglioramento sull’utilizzo dell’istituto delle posizioni organizzative e delle funzioni di coordinamento; Il metodo della carriera parallela professionale e gestionale della dirigenza; La costruzione delle identità professionali in risposta ai bisogni emergenti; La valorizzazione del principio di utilità e di missione per le risorse umane che lavorano nella sanità. Strumenti per accompagnare il cambiamento. -------------------------------------------- CORSO SPECIFICO PER I DIRETTORI DI STRUTTURA SEMPLICE E COMPLESSA NEL COMPARTO SANITÀ: ISTRUZIONI OPERATIVE PER LA CORRETTA GESTIONE DEL RUOLO GESTIONALE E MANAGERIALE ED EVITARE I CORRELATI PROFILI DI RESPONSABILITÀ DOCENTE: dott. FELICE MARRA, Esperto in management delle risorse umane nelle aziende sanitarie Autore di libri e pubblicazioni e collaboratore delle riviste Ragiusan, Nurse24, Diritto.it, Sanità Pubblica e Privata, Agenzia Sanitaria Italiana. DESTINATARI: Dirigenti sanitari, medici, veterinari, tecnici, amministrativi, professionali, con incarico di responsabilità di struttura complessa e semplice. Dirigenti con incarico professionale per la preparazione ai percorsi di sviluppo per un incarico di struttura. OBIETTIVI: Fornire gli elementi giuridici, organizzativi e manageriali per la direzione di strutture nel comparto Sanità. Una completa trattazione delle norme che governano la funzione di direzione, la gestione delle risorse umane e le relative responsabilità., alla luce della recente normativa, delle ultime sentenze della Corte Costituzionale in materia di incarichi dirigenziali ed ai criteri di inconferibilità degli incarichi dirigenziali secondo l’ANAC. 88 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] PROGRAMMA: Natura e caratteristiche della dirigenza delle aziende sanitarie: Normativa nazionale e assetto contrattuale di lavoro; I nuovi poteri dei dirigenti alla luce della recente normativa; I criteri e le modalità di articolazione delle posizioni dirigenziali; Le modalità selettive; I criteri di affidamento degli incarichi dirigenziali; Le modalità di conferimento dell’incarico; Il contratto individuale integrativo di lavoro correlato all’incarico dirigenziale e la definizione degli obiettivi; Le tutele e le garanzie previste dalla legge e dalle norme contrattuali sull’incarico dirigenziale. La funzione manageriale di direzione della struttura: La pianificazione del fabbisogno delle risorse umane, tecniche e finanziarie; Le modifiche organizzative; L’assetto delle relazioni sindacali; Elementi di contabilità generale e controllo dei costi; Il sistema informativo e la circolazione delle comunicazioni; La semplificazione del linguaggio scritto, la sburocratizzazione ed il lavoro per obiettivi di risultato; Le responsabilità del dirigente di struttura in materia di garanzia e la sicurezza negli ambienti di lavoro; La legalità, la trasparenza nelle azioni e le misure in materia di prevenzione della corruzione; La creazione del valore di utilità delle risorse umane gestite; Gli stili di leadership; La gestione della valutazione prestazionale e professionale; Le abilitazione ed il sistema delle credenziali professionali; La costruzione della squadra funzionale; La gestione dei conflitti e le tecniche di negoziazione; La motivazione e il coinvolgimento dei collaboratori al fine di accrescere la perfomance. La normativa contrattuale di lavoro della dirigenza: La struttura della retribuzione tabellare; La struttura della retribuzione di posizione (minima contrattuale e variabile aziendale); L’indennità di struttura complessa e di natura dipartimentale; L’incentivazione di risultato; I fondi contrattuali della dirigenza; Le garanzie correlate all’incarico in caso di riorganizzazione strutturale; La flessibilità funzionale correlata al raggiungimento degli obiettivi; La gestione dei riposi giornalieri e settimanali della dirigenza; I piani per assicurare le emergenze e la pronta disponibilità; I casi in cui è consentito il lavoro straordinario; Il lavoro notturno; La gestione della mobilità interna ed esterna aziendale; La disciplina della sostituzione dei dirigenti titolari di incarico; I piani per assicurare i contingenti essenziali in caso di sciopero o assemblea; La disciplina della libera professione; Le responsabilità della dirigenza. ------------------------------ LE PROFESSIONI MEDICHE: RAPPORTO DI LAVORO, CONFERIMENTO INCARICHI E RESPONSABILITÀ (AGGIORNATO AGLI ULTIMI INDIRIZZI DELLA GURISPRUDENZA E DELL’ANAC) DOCENTE: dott. FELICE MARRA, Esperto in management delle risorse umane nelle aziende sanitarie Autore di libri e pubblicazioni e collaboratore delle riviste Ragiusan, Nurse24, Diritto.it, Sanità Pubblica e Privata, Agenzia Sanitaria Italiana. DESTINATARI: Professioni mediche. Direttori sanitari. OBIETTIVI: Fornire gli elementi giuridici che governano il rapporto di lavoro delle professioni mediche alla luce della più recente normativa. PROGRAMMA: Il rapporto di lavoro delle professioni mediche: Il contratto individuale di lavoro e gli obiettivi professionali; Gli ambiti di autonomia tecnico-professionale; I piani affrontare le emergenze; Criteri e tipologie di incarichi dirigenziali; L’articolazione della complessità e la correlazione coni fondi contrattuali; L’atto di conferimento dell’incarico professionale; Il contratto integrativo individuale di lavoro; La disciplina delle sostituzioni; L’assetto della retribuzione: stipendio tabellare, retribuzione di posizione minima contrattuale, retribuzione di posizione variabile aziendale, indennità di specificità medica, indennità per particolari condizioni di lavoro, incentivazione di risultato, indennità di esclusività ed equiparazione, indennità per incarico di sostituzione. La disciplina degli incarichi di sostituzione dei titolari di struttura complessa e di struttura semplice. La giurisprudenza consolidata e recente in materia di conferimento degli incarichi dirigenziali. Gli effetti della sentenza n. 251/2016 della Corte Costituzionale sugli incarichi dirigenziali. L’inconferibilità degli incarichi dirigenziali secondo l’ANAC. Profili giuridici della documentazione sanitaria: La tenuta della cartella clinica e della documentazione sanitaria; Modalità e criteri di accesso e consegna della cartella clinica; Le prescrizioni; Responsabilità e fattispecie di attenzione per falsificazione documentale in atto pubblico. Le responsabilità delle professioni mediche: La responsabilità 89 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] professionale correlate ai risultati prestazionali; La responsabilità professionale correlata al ruolo medico; La responsabilità civile alla luce delle ultime normative e degli indirizzi giurisprudenziali (danno per risarcimento, danno biologico, danno esistenziale); La responsabilità penale alla luce delle più recenti sentenze della Corte di Cassazione; La responsabilità disciplinare. -------------------------------------------- I FONDI CONTRATTUALI DEL PERSONALE DELLE AZIENDE SANITARIE: COSTITUZIONE, MONITORAGGIO, GESTIONE E POLITICHE DI CONTRATTAZIONE COLLETTIVA INTEGRATIVA AZIENDALE DOCENTE: dott. FELICE MARRA, Esperto in management delle risorse umane nelle aziende sanitarie Autore di libri e pubblicazioni e collaboratore delle riviste Ragiusan, Nurse24, Diritto.it, Sanità Pubblica e Privata, Agenzia Sanitaria Italiana. DESTINATARI: Dirigenti amministrativi, collaboratori amministrativi e assistenti amministrativi del Servizio Risorse Umane. Responsabili Uffici Relazioni Sindacali. Direttori U.O Complesse area medica-veterinaria. OBIETTIVI: Fornire gli elementi giuridici, organizzativi e manageriali che governano la materia dei fondi contrattuali della dirigenza medico-veterinaria, della dirigenza sanitaria, della dirigenza professionale, tecnica e amministrativa, e del personale del comparto (non dirigente). Una completa trattazione sulle tecniche le regole per la corretta costituzione dei fondi contrattuali, per la finalizzazione tra i vari istituti contrattuali, per il monitoraggio e la gestione, alla luce della normativa vigente e della giurisprudenza consolidata. Verranno inoltre approfondite le fasi di contrattazione collettiva integrativa aziendale sulla sessione di bilancio dei fondi contrattuali e i principi di circolarità e di utilizzo delle risorse tra i fondi. PROGRAMMA: Natura e caratteristiche dei Fondi Contrattuali del personale delle Aziende Sanitarie. I contratti collettivi nazionali di riferimento (di origine delle tre aree negoziali – dirigenza medica/veterinaria, dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa, personale del comparto. Le tipologie di fondi contrattuali e gli effetti sul trattamento fondamentale ed accessorio del personale. Le procedure di scorporo e unificazione dei fondi contrattuali in relazione alla riforma delle aree contrattuali (accordo quadro nazionale) – unificazione dei fondi della dirigenza medica/veterinaria/sanitaria- scorporo e assetto dei fondi della dirigenza professionale, tecnica e amministrativa. La costituzione dei fondi contrattuali. I meccanismi di calcolo. I meccanismi di quota procapite. I meccanismi di riparto a seguito di cessazione del personale. I meccanismi di congruo adeguamento in caso di aumento della dotazione organica. Il meccanismo di unificazione a seguito di accorpamenti tra aziende. L’informazione sindacale sui fondi contrattuali. I provvedimenti di approvazione dei fondi contrattuali (fac-simile di esempi e casi concreti di aziende sanitarie. La gestione dei fondi contrattuali. Gli effetti di riduzione automatica dei fondi. Gli effetti di variabilità dei fondi a seguito di dinamiche organizzative. Gli effetti sulla retribuzione di risultato aziendale e sul,a produttività collettiva. Gli effetti sulle condizioni di disagio. Gli effetti sulle posizioni dirigenziali. La fase di consuntivo sulle risorse dei fondi contrattuali. La tipologie di utilizzo delle risorse in avanzo: gli effetti automatici sul fondo di risultato e le dinamiche di contrattazione integrativa per finanziarie le misure di sviluppo del personale. Le strategie e gli accorgimenti tecnici di recupero delle situazioni di disavanzo dei fondi contrattuali. Il trend statistico di retribuzione del personale dipendete con effetto sui fondi contrattuali. Le politiche contrattuali sui fondi contrattuali. La pianificazione delle azioni in relazione alle risorse disponibili sui fondi contrattuali. La preparazione dell’ipotesi di sessione di bilancio sui fondi contrattuali. Effetti dello spostamento e finalizzazione delle risorse dei fondi contrattuali. La fase di contrattazione collettiva integrativa aziendale con le organizzazioni sindacali. La fase di controllo e sottoscrizione definitiva dell’accordo. Gli effetti dell’articolazione e graduazione delle posizioni dirigenziali sui fondi contrattuali. Gli effetti dell’articolazione e graduazione delle posizioni organizzative e funzioni di coordina meno sui fondi contrattuali. Gli effetti del sistema di incentivazione di risultato della dirigenza e sistema di produttività collettiva del personale del comparto sui fondi contrattuali. Gli effetti sul piano annuale della pronta disponibilità sui fondi contrattuali. Gli effetti sul piano annuale sullo straordinario sui 90 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] fondi contrattuali. Le dinamiche strutturali sulle azioni dei fondi contrattuali. Gli effetti sulle politiche retributive di sviluppo del personale. Gli effetti sulle equiparazioni, specifico trattamento, ed indennità. Le dinamiche non strutturali sulle azioni sui fondi contrattuali. Verso un sistema di qualità dei Fondi Contrattuali. Panoramica dei più comuni errori frequenti rilevati che incidono sulla correttezza del calcolo dei fondi contrattuali. Gli spostamenti illegittimi dei fondi contrattuali non consentiti. La revisione continua e le modalità di correzione. Gli effetti dei fondi contrattuali sul bilancio aziendale. La costruzione di regole condivise per un sistema di qualità dei fondi contrattuali. Esempi pratici in aula. ------------------------------------------- LE FUNZIONI MANAGERIALI DI COORDINAMENTO DELLE PROFESSIONI SANITARIE: CORSO AVANZATO DOCENTE: dott. FELICE MARRA, Esperto in management delle risorse umane nelle aziende sanitarie Autore di libri e pubblicazioni e collaboratore delle riviste Ragiusan, Nurse24, Diritto.it, Sanità Pubblica e Privata, Agenzia Sanitaria Italiana. DESTINATARI: Coordinatori delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, tecniche sanitarie, della prevenzione e della riabilitazione. Dirigenza Sanitaria infermieristica e tecnica. Unità infermieristiche e tecniche per la preparazione alla carriera di coordinatore. OBIETTIVI: Fornire gli elementi giuridici, organizzativi e manageriali per i coordinatori delle professioni sanitarie nel comparto Sanità. Una completa trattazione delle norme che regolano il rapporto di lavoro, attraverso l’analisi dei vari contratti collettivi nazionali di lavoro, accostata ad una analisi sulle funzioni di management del coordinatore per l’organizzazione dei servizi, la gestione delle risorse umane e le relative responsabilità. PROGRAMMA: Natura e caratteristiche delle funzioni del coordinatore delle professioni sanitarie: Normativa nazionale e assetto contrattuale di lavoro; I poteri e le funzioni del coordinatore; I contesti organizzativi e le relazioni con la dirigenza infermieristica e medica; L’affidamento dell’incarico e la graduazione delle funzioni; Gli obiettivi e i compiti del coordinatore delle professioni sanitarie. La funzione manageriale del coordinatore per l’organizzazione delle attività: L’assetto organizzativo: il funzionigramma e l’organigramma; L’analisi del fabbisogno delle risorse umane, tecniche e finanziarie; La determinazione dei criteri per i carichi di lavoro; L’assetto delle relazioni sindacali in relazione alle modifiche organizzative; Elementi di contabilità generale e controllo dei costi; Il sistema informativo e la circolazione delle comunicazioni; La semplificazione del linguaggio scritto, la sburocratizzazione ed il lavoro per obiettivi di risultato; La pianificazione dei turni; La gestione e controllo del materiale di consumo. La funzione manageriale nella gestione delle risorse umane: La descrizione delle posizioni di unità di linea, secondo il modello della job description; L’analisi del potenziale delle risorse umane di linea; Lo sviluppo delle competenze mediante azioni interne; Le dinamiche delle presenze assenze del personale; La gestione dei riposi giornalieri e settimanali; La mobilità esterna ed interna; La flessibilità nell’utilizzo delle risorse umane: la diversa collocazione funzionale; La gestione dei rapporti di lavoro flessibili: il lavoro interinale/ somministrazione/ tempo determinato; La pronta disponibilità ed i piani per affrontare le emergenze; La pianificazione dello straordinario; La pianificazione degli obiettivi e il monitoraggio; La produttività collettiva, l’incentivazione ed il merito; La gestione dei processi di valutazione del personale; L’ordine di servizio: modalità e criteri; Gli stili di leadership; La costruzione della squadra funzionale; La gestione dei conflitti e le tecniche di negoziazione; La motivazione e il coinvolgimento dei collaboratori al fine di accrescere la perfomance. La comunicazione verbale e non verbale; La creazione manageriale del valore di utilità: tecniche di sviluppo della missione e dell’integrità professionale. Le Responsabilità del coordinatore delle professioni sanitarie: La cartella clinica: natura e caratteristiche e profili di responsabilità; Il controllo e il monitoraggio nella somministrazione dei farmaci; La responsabilità disciplinare; La responsabilità penale; La responsabilità civile; La responsabilità professionale; Elementi di prevenzione della corruzione, codice etico, trasparenza, e legalità delle azioni. 91 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] -------------------------------------------- LE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE: RUOLO, COMPETENZE, PROFILI DI RESPONSABILITÀ DOCENTE: dott. FELICE MARRA, Esperto in management delle risorse umane nelle aziende sanitarie Autore di libri e pubblicazioni e collaboratore delle riviste Ragiusan, Nurse24, Diritto.it, Sanità Pubblica e Privata, Agenzia Sanitaria Italiana. DESTINATARI: Professioni sanitarie infermieristiche di linea. Coordinatore delle professioni infermieristiche. Dirigenza infermieristica. OBIETTIVI: Fornire gli elementi giuridici che governano la funzione Infermieristica, tracciando le relative funzioni, il rapporto di lavoro e le relative responsabilità, alla luce delle novità introdotte dalla legge di Stabilità 2015 (comma 566). PROGRAMMA: Ruolo e competenze dell’infermiere nell’Azienda Sanitaria: Evoluzione di una professione ai sensi delle leggi n. 42/2009; n. 251/2000 e n. 43/2006; Scenari attuali e ambiti di autonomia; Il modello dell’infermiere di base; Il modello dell’infermiere manager coordinatore; Il modello dell’infermiere manager dirigente; Il modello dell’infermiere specialista; Le relazioni tra infermieri, operatori socio assistenziali e medici. Il comma 566 della legge di stabilità 2015: prospettive attuali e future. Job description e percorsi di carriera. L’assetto giuridico della documentazione sanitaria: La cartella clinica; La cartella infermieristica; La scheda di dimissione; Il registro operatorio; La scheda di triage; La denuncia di nascita. Le responsabilità giuridiche delle professioni infermieristiche: La responsabilità professionale; La responsabilità civile e penale; La responsabilità disciplinare; Gli ambiti di responsabilità particolari: La responsabilità giuridica di emergenza; La responsabilità giuridica per la prescrizione e somministrazione dei farmaci; La responsabilità giuridica per la tutela della privacy. -------------------------------------------- L’INTEGRITÀ, LA MISSIONE E LA MOTIVAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA PERFORMANCE E DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI DOCENTE: dott. FELICE MARRA, Esperto in management delle risorse umane nelle aziende sanitarie Autore di libri e pubblicazioni e collaboratore delle riviste Ragiusan, Nurse24, Diritto.it, Sanità Pubblica e Privata, Agenzia Sanitaria Italiana. DESTINATARI: Tutte le professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, tecniche, della prevenzione, della riabilitazione di linea. Coordinatore delle professioni infermieristiche. Dirigenza infermieristica. OBIETTIVI: Fornire le tecniche e le metodologie per sviluppare l’integrità professionale personale al fine di un miglioramento della perfomance e della qualità del lavoro delle professioni sanitarie. Il corso è interamente dedicato allo sviluppo delle capacità personali attraverso metodologie di management fortemente innovative. PROGRAMMA: La costruzione dell’integrità professionale: Il rispetto dei ruoli; La determinazione e la perseveranza; La pianificazione organizzata; La flessibilità operativa; L’affidabilità e la responsabilità; La costruzione dell’autorevolezza; La tolleranza nelle relazioni; L’agire retto e trasparente e la lotta alla 92 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] corruzione. L’imparzialità nell’erogazione delle cure ai cittadini; La gestione delle situazioni di incompatibilità. La missione nell’esecuzione del compito professionale: La motivazione ed il coinvolgimento nello svolgimento del compito; Lo sviluppo della soddisfazione personale di risultato; La creazione del valore di utilità degli operatori: tecniche e metodologie applicative; Il superamento delle zone di comfort professionali; Il lavoro per risultati e il valore della sfida; Le azioni di recupero nelle situazioni di stress lavorativo; Le azioni di recupero della risorsa umana improduttiva; Le tecniche motivazionali nelle situazioni di emergenza; Lo sviluppo delle capacità personali; Il lavoro di squadra funzionale secondo il metodo master mind; La costruzione della leadership personale e collettiva. Le relazioni e la comunicazione: La comunicazione verbale e non verbale; Le relazioni tra professioni sanitarie; La gestione dei conflitti; La relazione con l’utente; Metodologie e tecniche di comunicazione. -------------------------------------------- LA CONTABILITÀ ECONOMICO PATRIMONIALE NEL COMPARTO SANITÀ: CORSO BASE DOCENTE: dott. MASSIMO BARBIERO, Direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato di Vicenza - Ex Dirigente del Servizio Economico Finanziario di Enti del Comparto Sanità - Revisore legale - Componente del Collegio Sindacale di Aziende del SSN - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Il corso è rivolto a coloro che si occupano, a vario titolo, degli aspetti contabili della gestione aziendale (operatori del servizio economico finanziario ma anche e soprattutto operatori degli altri servizi, amministrativi e non) e si propone di fornire/consolidare, attraverso numerose esemplificazioni ed esercitazioni pratiche, le nozioni di base della contabilità delle aziende sanitarie pubbliche. PROGRAMMA: I PRINCIPI CONTABILI ED IL SISTEMA INFORMATIVO CONTABILE AZIENDALE: I nuovi principi contabili generali per il settore sanitario previsti dal Titolo II del D.Lgs. 23 giugno 2011 n. 118. Il ruolo del servizio economico finanziario nelle aziende sanitarie e i rapporti tra il servizio economico finanziario e gli altri servizi aziendali. Il piano dei conti dell’azienda sanitaria secondo il D.Lgs. 23 giugno 2011 n. 118. L'organizzazione del sistema contabile: controllo interno e informativa esterna. Le relazioni tra contabilità generale e la procedura di budget e il collegamento con la contabilità analitica per centro di costo (cenni). IL CONTO ECONOMICO: Il criterio della competenza e i principi contabili fondamentali di redazione del bilanci. Analisi degli aspetti tipici della rilevazione dei costi e dei ricavi d'esercizio delle aziende sanitarie. Le scritture contabili: il metodo della partita doppia. Esemplificazioni pratiche delle scritture contabili più ricorrenti. La rilevazione mensile degli stipendi. I pagamenti ai professionisti abituali e occasionali e la gestione delle ritenute fiscali. La contabilizzazione dell'IRAP. Le manutenzioni: quando sono ordinarie e quando straordinarie. Le scritture contabili relative alla gestione straordinaria. Le donazioni. I contributi in conto capitale e la sterilizzazione degli ammortamenti. Problematiche connesse alla rilevazione della mobilità sanitaria. Analisi degli accantonamenti di fine esercizio. Le rilevazioni per il fondo rischi ed oneri. La tenuta dei libri e dei registri obbligatori previsti dalla normativa civilistica e fiscale (cenni). LO STATO PATRIMONIALE: Criticità tipiche delle aziende sanitarie. Rilevazione dei beni patrimoniali. Criteri di valutazione e ammortamento dei cespiti. Immobili istituzionali e immobili da reddito. Le costruzioni in economia. Le manutenzioni straordinarie e le capitalizzazioni dei costi. L'attivo circolante: crediti e magazzino. I debiti nello stato patrimoniale. Le voci del patrimonio netto. Le scritture di integrazione e rettifica per la formazione del bilancio d'esercizio. Esempio semplificato di chiusura dei conti e di formazione del conto economico e dello stato patrimoniale. ----------------------------------------------- 93 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] LA CONTABILITÀ ECONOMICO PATRIMONIALE NEL COMPARTO SANITÀ: CORSO AVANZATO DOCENTE: dott. MASSIMO BARBIERO, Direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato di Vicenza - Ex Dirigente del Servizio Economico Finanziario di Enti del Comparto Sanità - Revisore legale - Componente del Collegio Sindacale di Aziende del SSN - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. PROGRAMMA: RAPPORTO TRA L’ORDINAMENTO DELLE AZIENDE SANITARIE E L’ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO CONTABILE: Valenza del rinvio al Codice Civile operato dall’art. 5 del D.Lgs. 502/92 e coordinamento con le disposizioni costituenti principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica ex art. 117, comma 3, della Costituzione previsti dal D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118. I principi contabili generali e applicati per il settore sanitario previsti dal Titolo II del D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118. L’organizzazione del sistema contabile: controllo interno e informativa esterna. Il piano dei conti dell’azienda sanitaria secondo il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118. La pianificazione strategica e il bilancio economico preventivo. La contabilità direzionale. Il ruolo del servizio economico finanziario nelle aziende sanitarie. Le relazioni tra contabilità generale e la procedura di budget. Il ruolo della contabilità analitica per centro di costo. L’OUTPUT DELLA CONTABILITÀ GENERALE: LO STATO PATRIMONIALE: Criticità tipiche delle aziende sanitarie. I principi di valutazione specifici del settore sanitario di cui all’art. 29 D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118. Rilevazione dei beni strumentali. Criteri di valutazione e ammortamento dei cespiti secondo i principi di valutazione ex art. 29 D.Lgs. 118/2011. Immobili istituzionali e immobili da reddito. Capitalizzazioni dei costi e costruzioni in economia. Le manutenzioni straordinarie: differenze con le manutenzioni ordinarie “spesabili” nell’esercizio. L’attivo circolante: crediti e magazzino secondo i principi di valutazione ex art. 29 D.Lgs. 118/2011. La valutazione del capitale circolante e la rilevazione delle attività in corso alla fine dell’esercizio. Donazioni e contributi in conto capitale secondo i principi di valutazione ex art. 29 D.Lgs. 118/2011. Le voci del patrimonio netto. Il fondo ferie maturate non godute, l fondo svalutazione crediti. I debiti nello stato patrimoniale. L’OUTPUT DELLA CONTABILITÀ. GENERALE: IL CONTO ECONOMICO: Il criterio della competenza e i principi contabili fondamentali di redazione del bilancio. Analisi degli aspetti tipici della rilevazione dei costi e dei ricavi d’esercizio delle aziende sanitarie. La gestione finanziaria. La gestione straordinaria. La contabilizzazione dell’IRAP. Problematiche connesse alla rilevazione della mobilità sanitaria. L’assistenza protesica. Lo stato dei rischi aziendali e l'adeguatezza degli accantonamenti ai fondi rischi e oneri secondo i principi di valutazione ex art. 29 D.Lgs. 118/2011. Le donazioni. La sterilizzazione degli ammortamenti e le novità introdotte in materia dal D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118. Le scritture di integrazione e rettifica per la formazione del bilancio d’esercizio. Esempi ed esercitazioni pratiche. La costruzione del rendiconto finanziario. Tenuta dei libri e dei registri obbligatori previsti dalla normativa civilistica e fiscale. LE CONTABILITÀ SEPARATE: L’integrazione del sistema informativo aziendale. I consuntivi per distretto e per presidio ospedaliero. La rilevazione dei costi e dei ricavi dell’attività libero professionale intramuraria e la consuntivazione richiesta dalla normativa vigente. Le camere a pagamento. Collegamenti con la contabilità generale e la contabilità analitica. Le attività commerciali rilevanti ai fini IRES e IVA e i conseguenti obblighi fiscali. ----------------------------------------------- IL REGIME FISCALE NEL COMPARTO SANITÀ: IRES, IRAP, IVA, IMPOSTE INDIRETTE, SOLUZIONE CASI PRATICI, ESAME PRASSI MINISTERIALE ED INDIRIZZI GIURISPRUDENZIALI DOCENTE: dott. MASSIMO BARBIERO, Direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato di Vicenza - Ex Dirigente del Servizio Economico Finanziario di Enti del Comparto Sanità - Revisore legale - Componente del Collegio Sindacale di Aziende del SSN - Autore di pubblicazioni in materia - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. 94 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] PROGRAMMA: ASPETTI GENERALI: Lo statuto fiscale delle aziende del SSN. La soggettività passiva delle aziende sanitarie pubbliche: elementi distintivi. L’evoluzione del regime fiscale delle aziende del SSN e le disparità di trattamento rispetto alla sanità privata. Attività istituzionali e attività commerciali: gli effetti sul piano pratico e sul piano organizzativo della c.d. “doppia veste” e gli effetti sui vari pro-rata. Prassi ministeriale e analisi della giurisprudenza tributaria. L’IRES: La c.d. “decommercializzazione” dell’attività istituzionale e le attività imponibili. Ricavi commerciali e ricavi imponibili ai fini IRES: due fattispecie spesso non coincidenti. La riduzione al 50% dell’aliquota IRES. Redditi fondiari e tassazione delle rendite dei presidi ospedalieri. Redditi di capitale. Redditi diversi e plusvalenze da alienazione di aree fabbricabili. Redditi d’impresa. La contabilità separata per le attività commerciali. L’organizzazione della contabilità generale ai fini della contabilità separata fiscale. I beni relativi all’attività commerciale. L’imputazione contabile e la deduzione dei costi promiscui. Il pro-rata dei costi promiscui ai fini IRES: le indicazioni del Ministero. Analisi delle attività commerciali con particolare riguardo alla gestione delle camere a pagamento e alla sperimentazione dei farmaci. Gli oneri deducibili e quelli per i quali spetta una detrazione d’imposta. La dichiarazione dei redditi nel Modello Unico. L’attività libero professionale intramuraria. Cenni sulla contabilità separata dell’attività libero professionale intramuraria e relativi collegamenti con la contabilità generale e con la contabilità analitica. Il ruolo del servizio economico finanziario nella gestione e nel versamento delle ritenute fiscali e previdenziali. Metodologia per il controllo delle ritenute operate dai vari servizi aziendali nel corso del periodo d’imposta. Versamento delle ritenute e quadratura coi conti di contabilità generale. Le ritenute per il lavoro autonomo abituale: esame delle casistiche. Le ritenute per il lavoro autonomo occasionale: esame delle casistiche. Le co.co.co. e i compensi per redditi di lavoro autonomo occasionale: ritenute fiscali e previdenziali. Il contributo INPS per i compensi occasionali superiori ad euro 5.000. Le ritenute sui rimborsi spese nei redditi di lavoro autonomo abituale e occasionale. L’IMPOSTA SULLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE: Il D.Lgs. 446/97: i principi generali dell'imposta ed ambito soggettivo di applicazione. L'articolo10-bis: i metodi di calcolo. La base imponibile per l’attività istituzionale. La deduzione per i dipendenti disabili. L’IRAP nei compensi per attività libero professionale intramuraria. I lavoratori interinali e il personale dipendente comandato. Arretrati sulle retribuzioni. Analisi delle problematiche più controverse. Calcolo di convenienza ed esercizio dell’opzione ex art. 10, comma 2, del D.Lgs 446/1997: i riflessi erariali in caso di mancata dimostrazione della convenienza. La contabilità separata quale presupposto per l’esercizio dell’opzione. Il c.d. metodo misto. Determinazione del valore della produzione netta relativamente alle attività commerciali. Effetti sull’IRAP “retributiva”. Le integrazioni e le rettifiche di fine esercizio. Il principio della competenza temporale dei costi e dei ricavi. I costi fiscalmente deducibili. La determinazione degli ammortamenti. Le plusvalenze patrimoniali. I costi promiscui e l’utilizzo del pro-rata ai fini IRAP. Il problema degli acconti “commerciali”. Il modello di dichiarazione IRAP: guida alla compilazione. L’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO: Presupposto e determinazione dell’imposta. Distinzione tra operazioni imponibili, non imponibili, esenti, escluse e fuori dal campo di applicazione dell’IVA. Momento impositivo per cessioni di beni e prestazioni di servizi. Effettuazione delle operazioni e momento di fatturazione. La dichiarazione annuale e le scadenze infrannuali. Il pro-rata da operazioni esenti e il pro-rata temporis. La contabilità separata delle attività commerciali e la tenuta, conservazione e stampa delle scritture contabili: rapporto con la contabilità generale. Il pro-rata dei costi promiscui ai fini IVA. La successione dei pro-rata e le conseguenti scritture della contabilità separata. L’ulteriore separazione ex art. 36 del DPR 633/72. Il registro delle fatture emesse. Il registro degli acquisti. Il registro dei corrispettivi. Il registro riepilogativo. Operazioni esenti per attività sanitarie: esame della casistica. Attività esenti e gestione del pro-rata da operazioni ex art. 10 del D.P.R. n. 633/72. Separazione delle attività e dispensa da adempimenti. Le prestazioni del Servizio Medicina Legale. Prestazioni socio-sanitarie, educative, di assistenza domiciliare o ambulatoriale. I distributori automatici di alimenti e bevande. Le sponsorizzazioni. Problematiche relative all’applicazione dello “split payment” e del “reverse charge”. Esame ragionato delle circolari e della giurisprudenza relativa al trattamento tributario di operazioni varie. Compilazione della dichiarazione annuale. Le sanzioni tributarie e il ravvedimento operoso. INQUADRAMENTO DEI RICAVI AI FINI IRES, IRAP E IVA: Ricavi non imponibili ai fini IRES e IRAP e fuori dal campo di applicazione dell’IVA. Ricavi imponibili ai fini IRES e IRAP e fuori dal campo di applicazione dell’IVA. Ricavi imponibili ai fini IRES e IRAP e agli effetti dell’IVA. Ricavi decommercializzati ai fini IRES e IRAP e rilevanti ai fini IVA: LE ALTRE IMPOSTE INDIRETTE: L’imposta di registro. La registrazione dei lodi arbitrali. L’imposta di bollo. La nuova IMU. ----------------------------------------------- 95 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] LA DISCIPLINA DEGLI SCARICHI IDRICI NELLE STRUTTURE SANITARIE ED I PROFILI DI RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA E PENALE PER GLI SCARICHI NON AUTORIZZATI DESTINATARI: Aziende Ospedaliere; Asl; Case o Istituti di cura; Case di riposo; Ambulatori medici, Studi veterinari o simili, Laboratori dì analisi; Polizie Municipali, che svolgono controlli ambientali sulle strutture sanitarie; Uffici Tecnici; Ufficio Ambiente DOCENTE: avv. GAETANO ALBORINO, Esperto in legislazione ambientale - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. PREMESSA: Il recente Regolamento di semplificazione ambientale (d.P.R. n. 59/2013) introduce importanti novità riguardanti gli «adempimenti in materia di scarichi idrici nelle strutture sanitarie». In particolare, detta le condizioni affinché gli scarichi di date attività – e fra queste: ambulatori medici, studi veterinari o simili, laboratori dì analisi; ospedali, case o istituti di cura; case di riposo - possano essere ipso iure assimilate alle acque reflue domestiche. E ancora: la nuova Autorizzazione Unica Ambientale: Una facoltà o un obbligo per le aziende sanitarie? Quale il campo di applicazione e quali le strutture sanitarie che la possono richiedere? Quali gli adempimenti? Quali le responsabilità e quali le sanzioni? OBIETTIVI: estendere il modello di miglioramento continuo anche alla gestione degli scarichi idrici prodotti dalle strutture sanitarie; criteri di economicità e massima sicurezza per i cittadini e gli operatori, nel rispetto della tutela ambientale, rispondendo al principio della “sostenibilità”, attuando politiche ambientali di tipo correttivo e, quando possibile, preventivo; promuovere l’integrazione fra le attività di gestione di scarichi e rifiuti; impedire l’inquinamento ed attuare il risanamento dei corpi idrici inquinati; garantire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche con priorità per quelle destinate ad uso potabile; difendere gli ecosistemi acquatici, mantenendo la loro capacità di sostenere comunità animali e vegetali ampie e diversificate. PROGRAMMA: 1. Riferimenti normativi: Il passaggio dalla vecchia disciplina del D. Lgs. 152/1999 al nuovo Codice dell’Ambiente. 2. La nuova nozione di scarico introdotta dal cd. 2° decreto correttivo del Codice. 3. Gli elementi essenziali del concetto di scarico. 4. I corpi ricettori. 5. Le vasche e le cisterne: scarico o deposito temporaneo ? 6. I rifiuti costituiti da acque reflue. 7. Le acque di scarico e i rifiuti liquidi. 8. Rifiuti liquidi ed acque di scarico: due diversi concetti disciplinati rispettivamente dalla III^ e IV^ parte del T.U. dell’Ambiente. 9. I rapporti tra la normativa sulla tutela delle acque e quella in tema di rifiuti. 10. Le tipologie di acque reflue: domestiche, industriali ed urbane. 11. La nozione di acque reflue industriali secondo i recenti orientamenti della giurisprudenza. 12. Le acque prodotte dalle strutture sanitarie: ampia casistica e giurisprudenza. 13. Criticità: Reflui di laboratorio analisi, anatomia patologica, laboratori specialistici. 14. Nuove strutture; Ristrutturazioni; Nuove apparecchiature. 15. L’immissione occasionale. 16. Scarico discontinuo di reflui e scarico occasionale. La distinzione nell’evoluzione normativa e giurisprudenziale. 17. Le acque meteoriche e di dilavamento. 18. Le acque reflue assimilabili alle domestiche. 19. Le deleghe alle Regioni per l’emanazione di specifiche normative in materia di: limiti di emissione degli scarichi; assimilabilità alle acque reflue domestiche; acque meteoriche di dilavamento e acque di prima pioggia; autorizzazione allo scarico. 20. La disciplina autorizzatoria degli scarichi. 21. Il principio generale secondo cui tutti gli scarichi devono essere autorizzati. 22. Gli elementi essenziali dell’autorizzazione. 23. Il potere discrezionale della Pubblica Amministrazione. 24. Tempi e validità dell’autorizzazione. 25. Il subingresso di un soggetto in una attività economica già autorizzata: obblighi ed adempimenti. 26. La disciplina dell’autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale. 27. Il sistema sanzionatorio. 28. Gli illeciti amministrativi e gli illeciti penali. 29. La nuova responsabilità penale delle imprese e degli enti pubblici sanitari derivanti da scarichi idrici non autorizzati. ------------------------------------------------------------ 96 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] LA GESTIONE DEI RIFIUTI SANITARI: LA NUOVA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI SANITARI CON I RELATIVI CODICI CER, OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ DELLE STRUTTURE SANITARIE DESTINATARI: Aziende Ospedaliere; Asl; Case o Istituti di cura; Case di riposo; Ambulatori medici, Studi veterinari o simili, Laboratori dì analisi; Polizie Municipali, che svolgono controlli ambientali sulle strutture sanitarie; Uffici Tecnici; Ufficio Ambiente DOCENTE: avv. GAETANO ALBORINO, Esperto in legislazione ambientale - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. OBIETTIVI: Alla luce dei recenti correttivi del Testo Unico Ambientale, nonché della più recente giurisprudenza, il programma del corso prevede una analisi completa delle più controverse problematiche, con un taglio pratico-operativo. Il D.L. 4 luglio 2015 n. 92, recante “Misure urgenti in materia di rifiuti…” ha apportato tante modifiche, tutte rilevanti ai fini della gestione dei rifiuti sanitari: da quella concernente la nozione di produttore di rifiuti, a quella di raccolta, fino a quella di deposito temporaneo. Particolare spazio sarà dedicato alla nuova classificazione dei rifiuti sanitari: Dal 1° giugno 2015, è entrata in vigore la Decisione 2014/995/CE, che ha introdotto il nuovo elenco europeo dei rifiuti con i relativi codici CER. Le aziende e gli enti (pubblici e privati) devono subito (e bene) adeguare le proprie procedure gestionali in conformità della nuova e complessa normativa. Quali sono i nuovi adempimenti? Chi sono i soggetti obbligati? Quindi, il SISTRI e le nuove regole della tracciabilità dei rifiuti introdotte dalla Legge n. 125/2013. Un particolare approfondimento sarà dedicato agli adempimenti relativi alle scritture ambientali per le aziende sanitarie non sottoposte al SISTRI: i formulari di identificazione dei rifiuti, i registri di carico e scarico, il MUD. L’obiettivo del corso è, pertanto, aggiornare tutti gli operatori sanitari sulla corretta gestione dei rifiuti, affinché siano responsabilmente e chiaramente conosciute le condotte che possono configurare illeciti di rilievo penale. Come prevenirle ? Quali i nuovi adempimenti? Come cambia in generale la gestione dei rifiuti sanitari? Quali sono le responsabilità delle strutture sanitarie? Quali le sanzioni? Specularmente, il corso si rivolge altresì a tutti gli organi di polizia, ed in particolare alle Polizie Locali, che svolgono controlli ambientali sulle strutture sanitarie. PROGRAMMA: 1. La disciplina generale in materia di rifiuti nel nuovo Codice dell’Ambiente. I principi generali e l’ambito di applicazione della disciplina. La nozione e la classificazione dei rifiuti. Rifiuti liquidi ed acque di scarico: due diversi concetti disciplinati rispettivamente dalla III^ e IV^ parte del nuovo Codice dell’Ambiente. Il deposito temporaneo: gli aspetti leciti e i rischi di illegalità connessi. L’abbandono e il deposito incontrollato dei rifiuti. Lo smaltimento illecito di rifiuti. L’ordinanza sindacale per la rimozione dei rifiuti nell’evoluzione giurisprudenziale: i presupposti normativi e l’individuazione dell’organo competente alla sua emissione. Il trasporto dei rifiuti: l’attività più importante della gestione dei rifiuti – Formulari di identificazione dei rifiuti. 2. La disciplina dei rifiuti sanitari. Il quadro normativo di riferimento. La definizione, le tipologie e la classificazione dei rifiuti sanitari. I soggetti pubblici e privati ai quali è demandata la gestione dei rifiuti sanitari. Gli adempimenti del produttore dei rifiuti sanitari. Le responsabilità penali connesse alla gestione dei rifiuti nell’ambito delle strutture sanitarie pubbliche e private. La gestione dei rifiuti sanitari: la raccolta; il deposito temporaneo; il deposito preliminare; il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti sanitari. Obblighi, divieti e sanzioni. Le diverse modalità di gestione dei rifiuti sanitari. Lo smaltimento di particolari tipologie di rifiuti sanitari. 3. Gli adempimenti informatici e documentali nella gestione dei rifiuti sanitari. Il SISTRI e le novità introdotte dal D.M. 24 aprile 2014 e dal Decreto - cd. Competività - n. 91/2014. I formulari d’identificazione dei rifiuti. I registri di carico e scarico. M.U.D. Quali adempimenti? Quali responsabilità? Quali le sanzioni? 4. I reati per l’illecita gestione dei rifiuti sanitari. Ampio spazio ai quesiti. ------------------------------------------------------------ 97 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] MASTER IN LEGISLAZIONE AMBIENTALE E GESTIONE DEI RIFIUTI NELLA SANITÀ: F.I.R., REGISTRI DI CARICO E SCARICO, SISTRI, NUOVA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI SANITARI, NUOVA DISCIPLINA DEGLI SCARICHI IDRICI, OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ DESTINATARI: Aziende Ospedaliere; Asl; Case o Istituti di cura; Case di riposo; Ambulatori medici, Studi veterinari o simili, Laboratori dì analisi; Polizie Municipali, che svolgono controlli ambientali sulle strutture sanitarie; Uffici Tecnici; Ufficio Ambiente DOCENTE: avv. GAETANO ALBORINO, Esperto in legislazione ambientale - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. OBIETTIVI: Alla luce dei recenti correttivi del Testo Unico Ambientale, nonché della più recente giurisprudenza, il programma del Master prevede un'analisi completa delle più controverse problematiche, con un taglio pratico-operativo. La Legge n. 125/2015 ha apportato tante modifiche, tutte rilevanti ai fini della gestione dei rifiuti sanitari: da quella concernente la nozione di produttore di rifiuti, a quella di raccolta, fino a quella di deposito temporaneo. Particolare spazio sarà dedicato alla nuova classificazione dei rifiuti sanitari: dal 1° giugno 2015, è entrata in vigore la Decisione 2014/995/CE, che ha introdotto il nuovo elenco europeo dei rifiuti con i relativi codici CER. Le aziende e gli enti (pubblici e privati) devono subito (e bene) adeguare le proprie procedure gestionali in conformità della nuova e complessa normativa. Quali sono i nuovi adempimenti? Chi sono i soggetti obbligati? Quindi, il SISTRI e le nuove regole della tracciabilità dei rifiuti. Un particolare approfondimento sarà dedicato agli adempimenti relativi alle scritture ambientali per le aziende sanitarie NON sottoposte al SISTRI: i formulari di identificazione dei rifiuti, i registri di carico e scarico, il MUD. Il recente Regolamento di semplificazione ambientale introduce importanti novità riguardanti gli «adempimenti in materia di scarichi idrici nelle strutture sanitarie». In particolare, detta le condizioni affinché gli scarichi di date attività – e fra queste: ambulatori medici, studi veterinari o simili, laboratori dì analisi; ospedali, case o istituti di cura; case di riposo - possano essere assimilate alle acque reflue domestiche. E ancora: le novità introdotte dal D.P.R. del 13 marzo 2013 n. 59, recante la disciplina dell’autorizzazione unica ambientale. Una facoltà o un obbligo per le aziende sanitarie? Quale il campo di applicazione e quali le strutture sanitarie che la possono richiedere? Quali gli adempimenti? Quali le responsabilità? Alla luce dei recenti orientamenti della giurisprudenza della Corte di Cassazione, il programma del corso prevede un'analisi completa delle più controverse problematiche, con un taglio pratico-operativo. L’obiettivo del Master è aggiornare tutti gli operatori sanitari nella corretta gestione dei rifiuti e degli scarichi idrici, affinché siano chiaramente conosciute le condotte che possono configurare reati. PROGRAMMA: La disciplina generale in materia di rifiuti nel nuovo Codice dell’Ambiente. I principi generali e l’ambito di applicazione della disciplina. La nozione e la classificazione dei rifiuti. Rifiuti liquidi ed acque di scarico: 2 diversi concetti disciplinati rispettivamente dalla III^ e IV^ parte del nuovo Codice dell’Ambiente. Il deposito temporaneo: gli aspetti leciti e i rischi di illegalità connessi. L’abbandono e il deposito incontrollato dei rifiuti. Lo smaltimento illecito di rifiuti. L’ordinanza sindacale per la rimozione dei rifiuti nell’evoluzione giurisprudenziale: i presupposti normativi e l’individuazione dell’organo competente alla sua emissione. Il trasporto dei rifiuti: l’attività più importante della gestione dei rifiuti – Formulari di identificazione dei rifiuti. La disciplina dei rifiuti sanitari. Il quadro normativo di riferimento. La definizione, le tipologie e la classificazione dei rifiuti sanitari. I soggetti pubblici e privati ai quali è demandata la gestione dei rifiuti sanitari. Gli adempimenti del produttore di rifiuti sanitari. Le responsabilità penali connesse alla gestione dei rifiuti nell’ambito delle strutture sanitarie pubbliche e private. La gestione dei rifiuti sanitari: la raccolta; il deposito temporaneo; il deposito preliminare; il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti sanitari. Obblighi, divieti e sanzioni. Le diverse modalità di gestione dei rifiuti sanitari. Lo smaltimento di particolari tipologie di rifiuti sanitari. Gli adempimenti documentali e informatici nella gestione dei rifiuti sanitari. Il SISTRI e le ultime novità legislative. Gli adempimenti documentali: formulari d’identificazione dei rifiuti; i registri di carico e scarico. I reati per l’illecita gestione dei rifiuti sanitari 98 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] alla luce delle ultime riforme del Testo Unico Ambientale. La disciplina degli scarichi idrici alla luce del nuovo cd. Decreto di semplificazione. La nuova nozione di scarico introdotta dal cd. 2° decreto correttivo del Codice. Gli elementi essenziali del concetto di scarico. I corpi ricettori. Le acque di scarico e i rifiuti liquidi. I rapporti tra la normativa sulla tutela delle acque e quella in tema di rifiuti. Le tipologie di acque reflue. Le acque prodotte dalle strutture sanitarie: ampia casistica e Giurisprudenza. Criticità: Reflui di laboratorio analisi, anatomia patologica, laboratori specialistici. Nuove strutture; Ristrutturazioni; Nuove apparecchiature. L’immissione occasionale. Le acque meteoriche e di dilavamento. Le acque reflue assimilabili alle domestiche. La disciplina autorizzatoria degli scarichi. Il principio generale secondo cui tutti gli scarichi devono essere autorizzati. Gli elementi essenziali dell’autorizzazione. Il potere discrezionale della pubblica amministrazione. Tempi e validità dell’autorizzazione. Il subingresso di un soggetto in un’attività economica già autorizzata: obblighi ed adempimenti. Il sistema sanzionatorio. La responsabilità amministrativa e penale delle imprese e degli enti sanitari alla luce del decreto n. 121/2011. ENTI LOCALI LA STESURA DEL PRIMO STATO PATRIMONIALE ARMONIZZATO NEL 2017 PER GLI ENTI LOCALI CON POPOLAZIONE INFERIORE AI 5.000 ABITANTI DOCENTE: dott.ssa ADELIA MAZZI, Esperta di processi organizzativi e sistemi contabili delle Pubbliche Amministrazioni - Autrice di pubblicazioni in materia DESTINATARI: Segretari comunali, Responsabili Servizi finanziari, Addetti Ufficio Ragioneria ed Economato. OBIETTIVI: L’art. 3 del d.l.vo 118/11 prevede che, a decorrere dal nuovo sistema contabile armonizzato, le amministrazioni pubbliche ed i loro enti strumentali in contabilità finanziaria conformino la propria gestione a regole contabili uniformi. Nell’ambito di tale sistema integrato, la contabilità economico-patrimoniale affianca la contabilità finanziaria, che costituisce il sistema contabile principale e fondamentale per fini autorizzatori e di rendicontazione dei risultati della gestione finanziaria, per rilevare i costi/oneri e i ricavi/proventi derivanti dalle transazioni poste in essere da una amministrazione pubblica (come definite nell’ambito del principio applicato della contabilità finanziaria). Ciò, al fine di: a) predisporre il conto economico per rappresentare le “utilità economiche” acquisite ed impiegate nel corso dell’esercizio, anche se non direttamente misurate dai relativi movimenti finanziari, e per alimentare il processo di programmazione; b) consentire la predisposizione dello Stato patrimoniale (e rilevare, in particolare, le variazioni del patrimonio dell’ente che costituiscono un indicatore dei risultati della gestione); c) predisporre la base informativa necessaria per la determinazione analitica dei costi; d) consentire il rendiconto dell'esercizio 2017 con l'approvazione del primo consuntivo armonizzato, comprendente il conto economico e lo stato patrimoniale, redatti secondo il principio contabile all. 4/3 al Dlgs n. 118/2011. A far data dal 2017 gli enti locali sono tenuti a iniziare la rilevazione concomitante e parallela dei fatti gestionali integrata sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo economico-patrimoniale (art. 232 Tuel). 99 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] PROGRAMMA: Riclassificazione delle voci attive e passive inserite nel conto del patrimonio 2016. Ricognizione dei beni mobili e passaggio al conto del patrimonio escludendo i non rinvenuti. Riapertura dei conti riclassificati al 1° gennaio 2017, secondo la nuova articolazione patrimoniale. Tabella con prime scritture di raccordo, comprese gli importi attribuiti a seguito delle differenze di valutazione, negative e positive. Rilevazione in partita doppia delle differenze di valutazione. Costituzione riserve di capitale e verifica nuovo patrimonio netto. Avvio delle scritture in partita doppia da riportare sul libro giornale. Tipologia dei beni da inventariare. Censimento e redazione fascicolo del patrimonio immobiliare. Il conto economico e lo stato patrimoniale, redatti secondo il principio contabile all. 4/3 al D.Lgs. 118/2011. Tabelle delucidative delle operazioni da rendicontare e registrare. ------------------------------ ENTI LOCALI: COMPOSIZIONE BUSTA PAGA, ASSENZE DAL SERVIZIO ED INCIDENZA DELLE STESSE SUGLI STIPENDI E SULLA COMPILAZIONE LISTA PosPA (AGGIORNATO ALLA LEGGE DI BILANCIO 2017) DOCENTE: avv. DONATO BENEDETTI, Ex Dirigente Personale Ente Locale, Esperto in materia, Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Servizio Personale – Ufficio Stipendi OBIETTIVI: Il corso ha l’obiettivo di fornire agli addetti degli Uffici deputati al pagamento degli stipendi di Enti Locali, le nozioni fondamentali relative ai meccanismi contabili del cedolino retributivo. Successivamente ad una breve premessa sui principi generali che regolano il rapporto di pubblico impiego, si analizzeranno i principali istituti contabili disciplinati dai contratti nazionale di lavoro e dai contratti decentrati, utilizzando come strumento didattico la struttura retributiva del cedolino del dipendente, suddiviso in voci fisse e accessorie. Il tutto tenendo conto delle modifiche sulla struttura retributiva dei dipendenti pubblici che ne è conseguita con la Riforma Brunetta. Verrà dedicata una particolare attenzione alla gestione dei c.d. “Fondi contrattuali” per una corretta compilazione delle corrispondenti tabelle del Conto Annuale. Il corso è aggiornato con più recenti novità legislative e/o normative intervenute in materia: • Il c.d. “blocco “ dei fondi destinati alla contrattazione decentrata integrativa, operato dall’art. 9-comma 2bis- del D.L.78/2010, come modificato ed integrato dal comma 456 della legge n.147/2013, l’impatto sui fondi 2015. L’impatto sui fondi 2016 operato dalla legge di stabilità 2016. LE REGOLE DI FINANZIAMENTO DEL FONDO NEL 2017. Verranno illustrate le più recenti Circolari INPS in materia di denunce previdenziali e trattamento giuridico economici dei dipendenti degli Enti Locali: Circ.INPS 105_2012, Circ. INPS n. 97/2013, Circ. INPS n.6 del 16_1_2014, Circolare INPS 81/2015, Messaggio INPS n.3284/2015, Circolare INPS n.11/2016. Al termine del corso, i partecipanti avranno una visione chiara e paradigmatica di tutti i principali meccanismi contabili e previdenziali connessi all’emissione del cedolino retributivo dei dipendenti cui si applica la normativa del personale del comparto Enti Locali. PROGRAMMA: Brevi indicazioni concernenti i principi fondamentali che regolano il rapporto di pubblico impiego. La contrattazione collettiva nazionale e decentrata. La Busta Paga: La struttura della busta paga del personale delle Categorie e del personale Dirigente: voci fisse e voci accessorie (in questo ambito saranno illustrati i meccanismi contabili del cedolino, il calcolo delle voci accessorie come previsto dalle disposizioni contrattuali, nonché il ricalcolo degli arretrati contrattuali). Le tipologie di voci fisse. Le voci accessorie ed i meccanismi di gestione dell’uscita dei Fondi contrattuali, finalizzata alla corretta compilazione delle corrispondenti tabelle del conto annuale. Gli effetti della riforma “Brunetta” sulla struttura retributiva dei dipendenti pubblici: La performance sostituisce la produttività individuale e collettiva. La performance individuale e organizzativa: nuove voci retributive del trattamento accessorio nel nuovo art 100 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] 45 del D.Lgs. n. 165/01. Impatto “contabile” delle nuove regole di finanziamento della performance sui Fondi destinati alla Contrattazione decentrata. Art. 10 CCNL 9 maggio 2006. Voci fisse e voci accessorie: straordinario, maggiorazioni, indennità di turno, indennità per riposo compensativo, reperibilità, indennità di rischio et similia. Indennità ex art. 37 CCNL 6/7/1995 e s.m.i.. Indennità ex art. 17 lett.f) ed i) CCNL 1/4/1999 e s.m.i.; Progressioni orizzontali e verticali. La disciplina della retribuzione di posizione e di risultato delle posizioni organizzative e delle alte professionalità. Cenni alla struttura retributiva della Dirigenza. La disciplina del preavviso e delle trattenute per “mancato preavviso”. Il trattamento economico ferie non godute, permessi e malattie, congedi parentali, aspettative, assenze per motivi politici e sindacali. Il trattamento economico del part-time e del tempo determinato. La tredicesima mensilità: modalità di calcolo con particolare attenzione all’applicazione delle disposizione di legge e di CCNL disciplinanti le assenze dal servizio: congedi parentali, per malattia del figlio et similia. Gli effetti della disciplina prevista dall’art. 9 del D.L. n. 78/2010 convertito in L. n. 122/2010 e s.m.i. sul sistema premiante previsto dal d.lgs. n. 150/2009. Cenni agli “obblighi di adeguamento” dei Contratti decentrati 2013 secondo quanto disposto dall’art. 65, 4°comma, D.lgs.150/2009 s.m.i. Le conseguenze della disapplicazione dal 2015 dell’art. 9 – comma 2bis – del d.l.78/2010 e s.m.i. in ordine al blocco della contrattazione decentrata ed il ripristino dell’obbligo di riduzione operato dalla legge di stabilità 2016. LE POSSIBILITÀ DI AUMENTO DEI FONDI DESTINATI ALLA CONTRATTAZIONE DECENTRATA E RELATIVE PROBLEMATICHE APPLICATIVE NEL 2017. Cenni agli obblighi di pubblicazione dei dati afferenti le retribuzioni del personale, sanciti dal d.lgs. 33/2013. Gli obblighi di pubblicazione dei dati afferenti le retribuzioni del personale, sanciti dal d.lgs. 33/2013. Il concetto di imponibile e la sua rilevanza nei meccanismi contabili della busta paga. L’imponibile TFS e TFR. Illustrazione delle differenze fra i due istituti. L’imponibile previdenziale, INAIL e fiscale dopo la riforma dei redditi da lavoro dipendente (D.L.vo n. 314/97). Le trattenute a carico dell’Ente e del dipendente. Le trattenute sulle retribuzioni in caso di assenza. Il concetto di cassa e il concetto di competenza ai fini fiscali e previdenziali: Circ. INPS n.97/2013 e s.m.i. Le principali e più recenti circolari INPS in materia previdenziale riferite alla disciplina giuridico-economica dei dipendenti degli Enti Locali. La struttura della nuova Denuncia UNIEMENS – Lista PosPA con individuazione dei dati elaborati nei cedolini che confluiscono nella Lista PosPA allo scopo di offrire una visione completa di tutti i flussi dei dati contabili relativi alla gestione del personale : in questo ambito si farà riferimento alla struttura della Denuncia UNIEMENS – Lista PosPA ed al relativo Allegato Tecnico contenuti nei relativi documenti rinvenibili nel sito web dell’INPS. Nell’ambito della struttura della Lista PosPA, verranno esaminati i principali istituti concernenti i congedi parentali, le assenze per assistenza all’handicap, la contribuzione figurativa, le aspettative per mandato elettorale e sindacale, et similia. Gestione delle competenze del personale deceduto e ai rispettivi eredi. Esame casistiche in materia di successioni legittime e testamentarie. Problematiche connesse agli eredi minorenni, adempimenti da parte degli eredi in relazione alle disposizioni in materia di imposte di successione. Disciplina fiscale e previdenziale degli emolumenti da corrispondere agli eredi legittimi e testamentari. Cenni sul recupero degli emolumenti non dovuti ai dipendenti e ripetizione di emolumenti da parte dei dipendenti nei confronti della Pubblica Amministrazione. Cessioni, pignoramenti, delegazioni di pagamento a carico dei dipendenti, come disciplinati dal D.P.R. 180/1950 e s.m.i. ------------------------------ LA CONTRATTAZIONE DECENTRATA INTEGRATIVA 2017 NEGLI ENTI LOCALI DOCENTE: avv. DONATO BENEDETTI, Ex Dirigente Personale Ente Locale, Esperto in materia, Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Servizio Personale – Ufficio Relazioni sindacali OBIETTIVI: L’art. 4 del D.L. n. 16/2014, convertito in legge n. 68/2014, ha introdotto importanti novità in materia, in particolare con riferimento ad una possibile sanatoria in materia di erogazione indebita di trattamenti economici accessori riconosciuti al personale dipendente sino al 31 dicembre 2012. 101 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] Su questa importante problematica il corso intende fornire adeguata conoscenza dei meccanismi di gestione dei vari passaggi che portano all’operatività della sanatoria. Verrà consegnata una dispensa con un indice ragionato contenente tutta la documentazione riferita alle materie oggetto del programma, inclusa una dispensa con le tabelle dei fondi dal 1999 ad oggi per eventuali controlli per valutare l’eventuale necessità di rimodulare la composizione degli stessi in caso di errori materiali, di calcolo, ecc. PROGRAMMA: Inquadramento generale del pubblico impiego D.lgs. 165/2001 e s.m.i., D.lgs. 150/2009 e s.m.i. Un “focus” particolare verrà dedicato alla procedura di approvazione dei Contratti Decentrati Integrativi, ed al loro contenuto, come risultante dalla Riforma Brunetta, che svuota di contenuto la normativa prevista dai CCNL. Il Contratto decentrato e la gestione delle risorse destinate all’incentivazione del personale (c.d. fondi del salario accessorio): art. 15 CCNL 1-4-1999 (comparto) e art. 26 CCNL 23/12/1999 CCNL Dirigenza e s.m.i. e le nuove disposizioni in materia di premialità. La Circolare RGS n.25 del 19-07-2012: Schemi di relazione illustrativa e relazione tecnico-finanziaria ai contratti integrativi. La certificazione del Collegio dei revisori: Il procedimento di costituzione dei fondi destinati all’incentivazione del personale dal 2013. La corretta azione costitutiva dei fondi e del loro utilizzo. Le peculiarità della disciplina del comparto (art. 15 CCNL 1-4-1999 e s.m.i.) e della dirigenza (art. 26 CCNL 23/12/1999 e s.m.i.). Il c.d. “blocco “ dei fondi destinati alla contrattazione decentrata integrativa, operato dalla legge di stabilità 2016 che ha ripristinato il meccanismo di riduzione previsto dall’art. 9-comma 2bis- del D.L.78/2010. Il concetto di “monte salari” e modalità di calcolo. Illustrazione degli istituti economici dei c.d. fondi compensi incentivanti del comparto e della dirigenza. Il problema degli incentivi previsti da leggi speciali: art. 15, lettera k, del CCNL del 1/4/1999 (comparto) e art. 26 lett. e) del CCNL del 23/12/1999: Riforma delle avvocature e del recupero delle spese legali. Nuovo regime dell’erogazione degli incentivi per la progettazione e pianificazione urbanistica. La problematica degli oneri riflessi ed IRAP. Il parere ARAN del 18 giugno 2015 sull’art. 15, comma 5, del CCNL 01/04/1999. Il parere della Corte dei Conti, regioni Lombardia n.224/2015 e Liguria n. 39/2016 sulle problematiche più significative in materia di contrattazione decentrata e costituzione dei fondi. La deliberazione n. 120/2016 della Corte dei Conti, Regione Abruzzo, sulla problematica concernente la decurtazione “fissa” dal 2015. La Circolare della R.G.S. n. 20/2015 sulla composizione dei fondi 2015. Le Deliberazioni n. 379/2015 della Corte dei conti, regione della Lombardia e n.139/2015 della Corte dei conti, regione Emilia Romagna ed il contrasto con la Circolare della RGS. Il “Conto Annuale della spesa di personale” ed i controlli sulla contrattazione integrativa. La rendicontazione prevista nel “Conto Annuale della spesa di personale” con esemplificazioni pratiche riferite alle relative schede informative e tabelle 15, con particolare riferimento: alle novità della Circolare n.13/2016 della RGS contenente le istruzioni per il conto annuale 2015, alla disciplina delle risorse decentrate stabili e variabili del comparto e della Dirigenza. I rilievi più diffusi dei Servizi Ispettivi della Ragioneria Generale dello Stato sulla costituzione e gestione dei fondi di finanziamento del salario accessorio. Valutazioni in ordine alla necessità eventuale di riordinare l’assetto contabile dei fondi per la contrattazione decentrata e dei relativi contratti integrativi approvati negli anni dal 1999 al 2015: possibilità ricostruttive e corretta impostazione delle azioni. Gli atti da adottare nell’attività di ricostituzione e gestione dei fondi e applicazione della sanatoria prevista dall’art. 4 del DL n. 16/2014 convertito in legge n. 68/2014. Focus sulla sentenza n. 98/2015 Corte dei Conti, Regione Veneto in materia di sanatoria e responsabilità per danno erariale. 102 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] CONTENZIOSO TRIBUTARIO ENTI LOCALI: LA REVISIONE DEL PROCESSO TRIBUTARIO NEL CONTENZIOSO DEGLI ENTI LOCALI DOPO IL D.LGS. 156/2015 DOCENTE: dott. ULDERICO IZZO, Avvocatura Città Metropolitana di Napoli - Revisore legale negli EE.LL. - Esperto in contenzione tributario - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Amministratori, Revisori dei Conti, Segretari Comunali, Dirigenti, Funzionari e Operatori Uffici Tributi e Finanziari, Società a totale partecipazione pubblica degli EE.LL. OBIETTIVI: esaminare l’istituto del reclamo/mediazione, come disciplinato dall’articolo 17 bis del decreto 546/92 alla luce della riforma della delega fiscale. PROGRAMMA: Tutte le fasi della mediazione tributaria, come modificata dal D.Lgs. 156/2015. Limite ed estensione a tutti i tributi. La non necessità del preliminare reclamo. Il cumulo giuridico. L’accoglimento parziale del reclamo. Il valore confessorio. Le proposte del contribuente. Il rifiuto della proposta di mediazione. Il termine per la costituzione in giudizio. Il ruolo del funzionario responsabile del tributo. Il silenzio. -------------------------------------------- LA REVISIONE DEL PROCESSO TRIBUTARIO NEL CONTENZIOSO DEGLI ENTI LOCALI DOPO IL D.LGS. 156/2015 DOCENTE: dott. ULDERICO IZZO, Avvocatura Città Metropolitana di Napoli - Revisore legale negli EE.LL. - Esperto in contenzione tributario - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Amministratori, Revisori dei Conti, Segretari Comunali, Dirigenti, Funzionari e Operatori Uffici Tributi e Finanziari, Società a totale partecipazione pubblica degli EE.LL. OBIETTIVI: esaminare, anche mediante impostazione pratica, le novità introdotte dal D.Lgs. 24/09/2015, n. 156 nel contenzioso tributario degli Enti locali. PROGRAMMA: Le novità applicabili in vigore dal 1° gennaio 2016. L’esecutività della sentenza. L’estensione della cautela a tutte le fasi processuali e a tutte le parti del giudizio. Il regime delle spese nel giudizio tributario. La condanna per responsabilità aggravata. La nuove regole sulla mediazione tributaria: La riassunzione del giudizio. La sospensione del processo. L’impugnabilità per cassazione anche della sentenza di primo grado. La rilevanza della eventuale proposta transattiva formulata dalle parti ai fini della regolamentazione delle spese processuali. Le attività ed i compiti del difensore. L’esame della regolarità formale del ricorso e della sua corrispondenza all’originale notificato. L’impugnazione di atti prodromici non notificati. L’omessa notificazione di atto presupposto. La verifica della ritualità e tempestività della costituzione. La formazione del fascicolo di parte. I rimedi contro il decreto di inammissibilità del ricorso e di estinzione del giudizio. La rilevabilità dei vizi della sentenza ai fini dell’impugnazione. Il ricorso davanti alla Commissione tributaria provinciale. I principali eccezioni e loro disamina alla luce degli orientamenti 103 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] della Corte di Cassazione. L’onere della prova. Le richieste istruttorie e i poteri istruttori della Commissione tributaria I mezzi di prova. Il ricorso in appello davanti alla Commissione tributaria regionale. La proposizione dell’ appello e di quello incidentale: La riproposizione delle medesime questioni formulate in primo grado. Le eccezioni non riproposte in appello. La richiesta di provvedimenti cautelari. I poteri cautelari delle Commissioni tributarie e relativo procedimento. La richiesta di sospensione dell’atto impugnato in primo grado. La richiesta di sospensione in appello. La richiesta di sospensione pendente giudizio per Cassazione. Il giudizio di ottemperanza. La provvisoria esecutività della sentenza tributaria. Il pagamento del tributo in pendenza del processo. La condanna dell’Ufficio al rimborso. La procedura. I poteri della Commissione tributaria. La nomina di un Commissario ad acta. I poteri del Commissario e della Commissione tributaria. Gli atti posti in essere dal Commissario. La modificabilità degli atti del Commissario da parte del collegio. La natura giuridica degli atti del commissario. -------------------------------------------- LA GESTIONE DELLE RISCOSSIONI DELLE ENTRATE NEGLI ENTI LOCALI: ACCERTAMENTO, RISCOSSIONE, RISCOSSIONE COATTIVA, AZIONI CAUTELARI ED ESECUTIVE DOCENTE: dott. ULDERICO IZZO, Avvocatura Città Metropolitana di Napoli - Revisore legale negli EE.LL. - Esperto in società a partecipazione pubblica; O.I.V. in enti Locali - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. DESTINATARI: Amministratori, Revisori dei Conti, Segretari Comunali, Dirigenti, Funzionari e Operatori Uffici Tributi e Finanziari, Società a totale partecipazione pubblica degli EE.LL. OBIETTIVI: Il tema della gestione della riscossione delle entrate riveste un ruolo fondamentale per le amministrazioni locali. Il corso intende offrire a dipendenti ed amministratori comunali strumenti idonei di conoscenza per gestire le varie fasi della riscossione delle entrare locali: dall’accertamento alla riscossione. PROGRAMMA: Le forme di gestione della riscossione. La gestione diretta. L’affidamento ad una società interamente partecipata dall’Ente Locale. L’affidamento a società miste. La gestione associata. La riscossione alla luce della delega fiscale. Il pagamento dei tributi. Autoliquidazione. Differenze, vantaggi e svantaggi. I versamenti e la dichiarazione. Il procedimento di accertamento. Procedimento di applicazione delle sanzioni. Termini di decadenza e prescrizione. Gli strumenti deflattivi del contenzioso. Importo minimo accertabile e riscuotibile. Procedura di rimborso per i tributi di competenza erariale. La riscossione coattiva. La notifica del titolo esecutivo. La cartella di pagamento e l’ingiunzione fiscale: differenze, vantaggi e svantaggi. Termini di decadenza e prescrizione. L’ufficiale della riscossione. L’espropriazione mobiliare ed immobiliare. Gli strumenti cautelativi del patrimonio: fermo amministrativo ed ipoteca. Le azioni cautelari ed esecutive. Il fermo amministrativo. L’ipoteca. Il pignoramento. L’espropriazione. -------------------------------------------- APPLICAZIONE E RISCOSSIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE NEGLI ENTI LOCALI: ACCERTAMENTO, CONTESTAZIONE, NOTIFICAZIONE, ORDINANZA DI INGIUNZIONE, PAGAMENTI RATEALI, TUTELA GIURISDIZIONALE, GIUDIZIO DI OPPOSIZIONE DOCENTE: dott. ULDERICO IZZO, Avvocatura Città Metropolitana di Napoli - Revisore legale negli EE.LL. - Esperto in società a partecipazione pubblica; O.I.V. in enti Locali - Docente EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. 104 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] DESTINATARI: Amministratori, Revisori dei Conti, Segretari Comunali, Dirigenti, Funzionari e Operatori Uffici Tributi e Finanziari, Società a totale partecipazione pubblica degli EE.LL. OBIETTIVI: dall’applicazione alla riscossione delle sanzioni amministrative: ampliamento delle conoscenze e delle competenze. PROGRAMMA: Disciplina e principi: principio di legalità: riserva di legge; capacità di intendere e di volere: cause di esclusione e presunzione di incapacità; elemento soggettivo: dolo e colpa; errore sul fatto; cause di esclusione della responsabilità; concorso di persone e solidarietà; non trasmissibilità dell’obbligazione; concorso formale e concorso materiale; reiterazione delle violazioni: effetti principio di specialità. Sanzione amministrativa pecuniaria: rapporto tra limite minimo e limite massimo; criteri per l'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie. Procedimento per l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria: accertamento del fatto; soggetti legittimati; ispezione, perquisizione e sequestro; verbale di accertamento. Contestazione e notificazione. Pagamento in misura ridotta. Rapporto all’autorità amministrativa competente. Scritti difensivi e controdeduzioni. Ordinanza di ingiunzione: notificazione e termine per il pagamento. Pagamento rateale della sanzione pecuniaria. Sanzioni amministrative accessorie e casi speciali. Regime della prescrizione. Tutela giurisdizionale in tema di sanzioni amministrative. Giudizio di opposizione: giudice competente; proposizione dell’opposizione. AMBIENTE E POLIZIA LOCALE LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI: ORDINANZE, MISURE DI PREVENZIONE, MESSA IN SICUREZZA DI EMERGENZA, NUOVE PROCEDURE SEMPLIFICATE, MODULISTICA, NUOVA DISCIPLINA SANZIONATORIA - GUIDA AI CORRETTI ADEMPIMENTI PER GLI UFFICI AMBIENTE DEGLI ENTI LOCALI DESTINATARI: Uffici Tecnici; Uffici Ambiente; Polizie Locali. DOCENTE: avv. GAETANO ALBORINO, Esperto in legislazione ambientale - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. OBIETTIVI: Il titolo V della parte IV del nuovo Testo Unico Ambientale ha profondamente modificato la disciplina della bonifica dei siti contaminati, rispetto a quella contenuta nel D.M. n. 471/99 e nel D. Lgs. n. 22/97. Ulteriori e sostanziali novità sono state quindi introdotte, prima dal Decreto cd. Salva Italia, poi da quello cd. Fare, ed infine dal recente Decreto - cd. Competività - n. 91/2014. Saranno esaminati tutti i corretti adempimenti che dovranno essere posti in essere, da un lato, dalla Pubblica Amministrazione (Regioni, Province e Comuni); dall’altro, dal soggetto che ha prodotto la contaminazione del sito. In particolare, quelli più controversi: La messa in sicurezza e i successivi adempimenti imposti al proprietario cd. Incolpevole; Gli obblighi di intervento per il proprietario [non responsabile] che rilevi il superamento o il pericolo concreto e attuale del superamento della CSC. 105 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] Infine, un approfondimento sull’accertamento dei reati di omessa bonifica e di omessa segnalazione dell’evento inquinante, alla luce della Legge 22 maggio 2015, n. 68. PROGRAMMA: La realizzazione e gestione della discarica abusiva: un concetto definito solo dalla Giurisprudenza. La differenza con l’abbandono di rifiuti. Configurazione. La posizione del proprietario del fondo. Le sanzione penali e la confisca dell’area. Rassegna giurisprudenziale. Il titolo V della parte quarta del nuovo Testo unico dell’Ambiente: la bonifica dei siti contaminati. L’abrogazione del D.M. nr. 471/1999 e del Decreto Ronchi. Tutte le novità introdotte dalla nuova disciplina del Testo Unico dell’Ambiente. La definizione di bonifica. Campo di applicazione. Concentrazioni soglia di contaminazione e di rischio (CSC e CSR). La destinazione urbanistica del sito e l’indagine per la verifica del superamento dei valori CSC. Sito potenzialmente contaminato, sito contaminato e sito non contaminato. Le procedure operative ed amministrative per la bonifica dei siti contaminati. Il ruolo e le funzioni delle ARPA nelle procedure di bonifica. L’accertamento della responsabilità del proprietario del fondo inquinato. L’inquinamento causato da terzi e la posizione del proprietario incolpevole. Il criterio di imputazione della responsabilità per gli obblighi di bonifica alla luce del nuovo Codice dell’Ambiente: dalla mera responsabilità oggettiva alla responsabilità per colpa. L’attività istruttoria del procedimento di bonifica. La partecipazione del soggetto interessato. Gli accertamenti analitici in contraddittorio con il soggetto interessato. Obblighi di intervento e di notifica da parte dei soggetti non responsabili della potenziale contaminazione: le misure di prevenzione e gli interventi emergenziali. La responsabilità soggettiva per inquinamento e la bonifica in danno della procedura fallimentare. Analisi e prelievi di campioni nel rispetto delle garanzie difensive. L’orientamento della giurisprudenza della Corte di Cassazione. Terreni contaminati e la messa in sicurezza d’emergenza/ permanente. Le contaminazioni cd. storiche. I siti soggetti a sequestro. Le motivazioni che legittimano il dissequestro del sito. Il sito di proprietà comunale da bonificare: gli adempimenti e le procedure d’intervento. I provvedimenti della pubblica amministrazione nel caso di abbandono di rifiuti effettuato da ignoti su aree private. La bonifica da parte dell’Amministrazione. Le competenze dei Comuni e quelle delle Province. Tutte le novità apportate dal nuovo Codice dell’Ambiente rispetto al D.M. 471/99. Gli adempimenti successivi agli interventi di bonifica, di messa in sicurezza permanente e di messa in sicurezza operativa. Le condotte penalmente rilevanti. ------------------------------------------- DEPOSITI INCONTROLLATI DI RIFIUTI E DISCARICHE ABUSIVE: PRESCRIZIONE ASSEVERATA. RESPONSABILITÀ PENALE E AMMINISTRATIVA DEL PROPRIETARIO DELL’AREA, RIMOZIONE DEI RIFIUTI ABBANDONATI SU AREE PUBBLICHE E PRIVATE, ORDINANZE, MODULISTICA DESTINATARI: Uffici Tecnici; Uffici Ambiente; Polizie Locali. DOCENTE: avv. GAETANO ALBORINO, Esperto in legislazione ambientale - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. OBIETTIVI: La nuova Parte VI-bis del Testo Unico dell’Ambiente introdotta dalla Legge n. 68/2015, recante “Disciplina sanzionatoria degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale”: Quali gli adempimenti per gli Uffici Ambiente e per gli operatori di Polizia Giudiziaria? Quando il sistema delle prescrizioni si applica ai depositi incontrollati e alle discariche abusive? Quale la disciplina sanzionatoria? L’accertamento della responsabilità amministrativa e penale del proprietario cd. incolpevole del fondo inquinato alla luce della recentissima giurisprudenza. Quali le condizioni che devono ricorrere ai fini della imputabilità del proprietario dell’area? La recentissima giurisprudenza del Consiglio di Stato e della Corte di Cassazione. Ancora un caso controverso: i rifiuti abbandonati sui cigli delle strade. A chi compete la loro rimozione e lo smaltimento? L’ordinanza di rimozione dei rifiuti: Quale organo l’adotta? Quali sono le condizioni per la sua legittimità? Quale il contenuto? L’ordinanza contingibile e urgente alla luce delle novità introdotte dalla Legge 106 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] cd. Green economy: quali i presupposti? L’utilizzo di sistemi di videosorveglianza (fissi o mobili) per accertare depositi e/o abbandono di rifiuti, alla luce della Relazione del Garante della privacy del 23 giugno 2015. PROGRAMMA: La nuova disciplina dei rifiuti: i principi generali, l’ambito di applicazione della disciplina, le finalità, il recupero e lo smaltimento. Le recenti novità introdotte al Testo Unico dell’Ambiente. La nozione e la classificazione dei rifiuti. Il deposito temporaneo: gli aspetti leciti e i rischi di illegalità connessi. L’abbandono e il deposito incontrollato dei rifiuti nel nuovo Testo Unico dell’Ambiente. Il sistema di video sorveglianza per la prevenzione e la repressione dei depositi incontrollati di rifiuti e delle discariche abusive nell’evoluzione normativa e giurisprudenziale. La videoregistrazione come prova documentale di un illecito. I recenti provvedimenti del Garante della privacy. L’accesso alla proprietà privata per l’accertamento degli illeciti amministrativi e penali. La corretta individuazione del proprietario del fondo: il valore sussidiario e secondario delle mappe catastali. L’ordinanza ai sensi dell’art. 192, comma 3, del D. Lgs. 152/2006 per la rimozione dei rifiuti nell’evoluzione giurisprudenziale. Il contraddittorio con i soggetti interessati. L’ordinanza sindacale contingibile ed urgente a tutela dell’igiene e della salute pubblica, ai sensi degli articoli 50 e 54 del D. Lgs. n. 267/2000 (T.U. degli enti locali). Configurabilità e differenza rispetto all’ordinanza di cui al D. Lgs. 152/2006. Il criterio di imputazione della responsabilità per gli obblighi di ripristino e/o di bonifica alla luce del nuovo Codice dell’Ambiente: dalla mera responsabilità oggettiva alla responsabilità per colpa. L’accertamento della responsabilità del proprietario del fondo inquinato. La responsabilità concorrente del proprietario. L’inquinamento causato da terzi e la posizione del proprietario incolpevole. Il curatore fallimentare quale destinatario dell’ordinanza di rimozione dei rifiuti. La responsabilità soggettiva per inquinamento e bonifica in danno della procedura fallimentare. Gli adempimenti e i provvedimenti della Pubblica Amministrazione nel caso di abbandono di rifiuti effettuato da ignoti su aree pubbliche e private. Gli obblighi e le competenze del Comune nel ripristino dello stato di luoghi. L’abbandono di rifiuti e il deposito incontrollato sulle aree del demanio. L’abbandono di rifiuti su aree di proprietà dello Stato: casi e procedure da adottare. Un caso ricorrente: i rifiuti sui cigli della strada. A chi compete la rimozione e lo smaltimento nel recente orientamento della giurisprudenza? La responsabilità penale del Sindaco e del Dirigente del Settore Ambiente per la non corretta gestione dei rifiuti. Il sistema sanzionatorio alla luce della nuova Parte VI-bis introdotta nel Testo Unico dell’Ambiente dalla Legge 22 maggio 2015, n. 68. Quali novità? La competenza ad irrogare le sanzioni amministrative. L’ordinanza ingiunzione: il termine per l’emissione. Il giudizio di opposizione avverso le ordinanze ingiunzione applicative delle sanzioni amministrative ambientali. L’appellabilità delle sentenze che decidono l’opposizione avverso le ordinanze ingiunzione. La realizzazione e gestione della discarica abusiva: un concetto definito solo dalla giurisprudenza. La differenza con l’abbandono di rifiuti. Configurazione. La sanzione penale e la confisca dell’area. Casi applicativi: strutturazione della comunicazione di notizia di reato, del verbale di sequestro giudiziario e del verbale amministrativo di accertamento dell’infrazione. Modelli di ordinanza di rimozione e di smaltimento dei rifiuti. Prontuario e modulistica. Ampia panoramica di quesiti già risolti. ------------------------------------------- LA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI (AGGIORNATO ALLA LEGGE 28/07/2016, N. 154): SFALCI E POTATURE DA AREE VERDI, COMBUSTIONE DEI RESIDUI VEGETALI, ATTIVITÀ DI TRASPORTO DEL SERVIZIO PUBBLICO DI RACCOLTA, RESPONSABILITÀ PENALI DEL SINDACO E DEI DIRIGENTI COMUNALI DESTINATARI: Uffici Tecnici; Uffici Ambiente; Polizie Locali. DOCENTE: avv. GAETANO ALBORINO, Esperto in legislazione ambientale - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. 107 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] OBIETTIVI: La giornata di studi, che si rivolge tanto al Personale amministrativo degli Uffici Ambiente, quanto ai dipendenti delle aziende di raccolta, oltre a quello delle Polizie Locali, affronterà con taglio praticooperativo tutte le novità normative intervenute nel complesso campo della gestione dei rifiuti urbani. In particolare, sarà proposta una dettagliata trattazione di quelle introdotte dalla legge “Green economy”: dalle misure necessarie per incrementare la raccolta differenziata, alle disposizioni per favorire le politiche di prevenzione nella produzione di rifiuti, fino alla riforma dell’art. 191 del D. Lgs. n. 152/2006. Sarà quindi presentata la nuova disciplina dell’assimilabilità dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani, come recentemente modificata, rilevante sia ai fini della tariffazione, sia ai fini del conferimento dei rifiuti al servizio di igiene urbana. In particolare, l’obbligo di disciplinare le riduzioni per chi conferisce i rifiuti assimilati alle imprese e non al soggetto pubblico. Il recentissimo orientamento della Corte di Cassazione sulla corretta assimilabilità dei rifiuti speciali agli urbani. Sfalci e potature da aree verdi (pubbliche e private): Le ultime novità introdotte dalla Legge 28 luglio 2016, nr. 154, vigenti dal 25 agosto 2016. Le potature del verde pubblico: rifiuti urbani (con relativi costi di gestione) o biomassa (con relativa entrata economica per il Comune)? La corretta gestione degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggi. Il caso della raccolta (da parte dei privati) delle bottiglie vuote presso gli esercizi commerciali. Saranno esaminati, da un lato, tutti gli adempimenti tecnici e giuridici richiesti ai fini di una corretta gestione dei rifiuti; dall’altro, le prassi diffuse, che configurano, di contro, i reati di illecita gestione di rifiuti. Un ampio approfondimento sarà dedicato anche agli ultimi decreti correttivi del Testo Unico Ambientale, nonché alle cd. Leggi sulla sicurezza, che – incidendo su regolamenti comunali ed ordinanze sindacali - hanno profondamente e radicalmente modificato l’illecito amministrativo ambientale, ed in particolare, la disciplina dell’abbandono e del deposito incontrollato di rifiuti. Da ultimo, ma non per importanza, la complessa tematica degli abbandoni di rifiuti sulle strade, negli alvei e nelle aree private, secondo l’ultimo orientamento della Giurisprudenza. PROGRAMMA: La corretta gestione in città dei rifiuti e la raccolta differenziata. La classificazione dei rifiuti. Le modalità di conferimento dei rifiuti al gestore del servizio pubblico di raccolta. Gli adempimenti degli esercizi pubblici e degli esercizi commerciali. Gli adempimenti degli enti pubblici e privati (scuole; banche; poste; ospedali …). La gestione di particolari tipologie di rifiuti: rifiuti da imballaggi; rifiuti da costruzione e demolizione; rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (R.A.E.E.); veicoli fuori uso e loro pezzi; pneumatici fuori uso, rifiuti agricoli; rifiuti cimiteriali. Le regole da rispettare nelle civili abitazioni mono/bi/familiari e/o condominiali. La disciplina dell’assimilabilità dei rifiuti. Le ultime novità legislative e giurisprudenziali, rilevanti sia ai fini della tariffazione, sia soprattutto ai fini del conferimento dei rifiuti al servizio pubblico di raccolta, nonché ai centri comunali di raccolta. Inoltre, il recente orientamento della Corte di Cassazione sulla corretta assimilabilità dei rifiuti speciali agli urbani. Legge 28 dicembre 2015, nr. 221 – cd. Green economy. Le misure necessarie per incrementare la raccolta differenziata e le disposizioni per favorire le politiche di prevenzione nella produzione dei rifiuti. Legge 28 luglio 2016, nr. 154. La nuova disciplina concernente l’esercizio dell’attività di manutenzione del verde (pubblico e privato). Le ordinanze comunali in materia di rifiuti. Il potere di ordinanza dei Comuni. Le ordinanze in materia ambientale. Le ordinanze in materia di rifiuti: le diverse tipologie di ordinanze. Le ordinanze adottate ai sensi dell’art. 191, come riformato dalla Legge cd. Green economy. Le ordinanze sindacali per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti. L’accertamento della responsabilità del proprietario del fondo su cui sono sversati i rifiuti. Il ruolo dei centri comunali di raccolta. Gli adempimenti amministrativi del gestore del centro di raccolta. La tenuta dei registri di carico e scarico - MUD – Il SISTRI (Il nuovo Regolamento introdotto dal D.M. n. 78/2016). I rifiuti che possono essere conferiti presso i centri di raccolta; Le competenze dei Comuni. I soggetti che possono conferire al centro di raccolta. Illeciti e sanzioni. La disciplina dell’illecito amministrativo ambientale. Gli organi ausiliari competenti all’accertamento e alla contestazione dell’illecito amministrativo ambientale: L’Ispettore Ambientale; Le guardie volontarie delle associazioni di protezione ambientale (WWF, LIPU, ENPA …). L’autorità competente alla irrogazione delle sanzioni amministrative; La comunicazione dell’avvio del procedimento; L’audizione del ricorrente; Il termine per la conclusione del procedimento amministrativo sanzionatorio; L’ordinanza di archiviazione; L’ordinanza ingiunzione; I mezzi d’impugnazione degli illeciti ambientali; Il giudice dell’opposizione; L’appellabilità delle sentenze che decidono l’opposizione avverso le ordinanze-ingiunzione; I proventi e la destinazione delle sanzioni amministrative. L’ufficio della P.A. abilitato a stare in giudizio nel procedimento di opposizione. Le sanzioni amministrative ambientali irrogate dagli enti locali. Le violazioni delle ordinanze sindacali e delle 108 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] norme regolamentari comunali. L’accertamento dell’abbandono dei rifiuti mediante sistema di videosorveglianza e foto trappole. ------------------------------------------- RIMOZIONE, GESTIONE E TRACCIABILITÀ DEI RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO E BONIFICA IN AREE PUBBLICHE E PRIVATE (AGGIORNATO AL D.M. 78/2016 ED AL DECRETO MILLE PROROGHE 2017): IL NUOVO REGOLAMENTO DELL’ALBO GESTORI AMBIENTALI, LE COMPETENZE DEGLI UFFICI AMBIENTE DEI COMUNI, ATTIVITÀ DI CONTROLLO E SANZIONI DESTINATARI: Uffici Tecnici; Uffici Ambiente; Polizie Locali. DOCENTE: avv. GAETANO ALBORINO, Esperto in legislazione ambientale - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. OBIETTIVI: Alla luce dei recenti interventi normativi, il programma del corso prevede un'analisi completa delle più controverse problematiche in materia di bonifica da amianto e gestione dei rifiuti prodotti, con un taglio pratico-operativo. In primis, le importantissime novità introdotte dalla Legge n. 125/2015, che hanno apportato tante modifiche: da quella concernente la nozione di produttore di rifiuti, a quella di deposito temporaneo. Di particolare rilievo poi, anche il nuovo Regolamento dell’Albo gestori ambientali, che ha sostituito il D.M. n. 460/98. Il Sistri. Il D.M. n. 78/2016, vigente dall’8 giugno 2016, abroga e sostituisce il vecchio Testo unico Sistri (D.M. n. 52/2011). Infine: l’immancabile Decreto Mille proroghe di fine d’anno e i suoi riflessi sulla disciplina della tracciabilità dei rifiuti. Quali i nuovi adempimenti? Quali le responsabilità? Quali le sanzioni? PROGRAMMA: La normativa di riferimento. I piani regionali. L’amianto negli edifici. Le tipologie di amianto. I criteri di valutazione del rischio. Interventi sulle coperture in cemento-amianto. Obblighi e responsabilità dei proprietari o conduttori di immobili ove è presente l’amianto. Il piano di controllo e manutenzione. La bonifica dei materiali edilizi contenenti amianto. Metodi di bonifica e criteri di scelta. Attestazione di corretta esecuzione dei lavori. La gestione dei rifiuti di materiali contenente amianto. La rimozione e lo smaltimento dei rifiuti. La classificazione dei rifiuti. Il produttore dei rifiuti di amianto. Obblighi del produttore. Il deposito temporaneo dei rifiuti contenenti amianto. Il trasporto. Gli adempimenti cartacei e informatici per la tracciabilità dei rifiuti contenenti amianto: dai formulari di identificazione dei rifiuti e dai registri di carico e scarico al SISTRI. Le nuove regole della tracciabilità dei rifiuti contenenti amianto. L’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali. Criteri e requisiti per l’iscrizione all’Albo nella Categoria 10 – Bonifica dei beni contenenti amianto. Un caso pratico molto frequente: l’abbandono dei rifiuti di amianto su strade ed aree pubbliche. Le competenze degli Uffici Ambiente dei Comuni. Illeciti e sanzioni. ------------------------------------------------------------ L’AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (A.U.A.) DOPO IL D.LGS. 30/06/2016, N. 127: GUIDA AGLI ADEMPIMENTI PER LO SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E PER L’UFFICIO AMBIENTE DESTINATARI: S.U.A.P.; Uffici tecnici; Uffici Ambiente; Polizie Locali. DOCENTE: avv. GAETANO ALBORINO, Esperto in legislazione ambientale - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. 109 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] OBIETTIVI: Il D.P.R. n. 59/2013 reca la disciplina dell’autorizzazione unica ambientale: un unico provvedimento che raccoglie ben 7 autorizzazioni. Il Regolamento si compone di 12 articoli e di un corposo e complesso allegato tecnico, e si applica alle piccole e medie imprese, come definite dal D.M. Attività Produttive del 18 aprile 2005. L’Autorità competente al rilascio dell’Autorizzazione Unica è lo Sportello Unico delle Attività Produttive. Le ultime novità: il D.Lgs. n. 127/2016, vigente dal 28 luglio 2016, ha profondamente modificato la disciplina della conferenza dei servizi, innovando quindi anche il procedimento per il rilascio dell’Autorizzazione Unica Ambientale. Infine, con D.P.C.M. 8 maggio 2015, è stato adottato il nuovo modello semplificato ed unificato per la richiesta dell’A.U.A. Molte Regioni, anche successivamente al D.P.C.M., hanno intanto provveduto ad approvare propri modelli. Quali autorizzazioni sostituisce l’A.U.A.? Una facoltà o un obbligo per le aziende? Quali le aziende che devono o possono richiederla? Quale procedura per il suo rilascio? Quando la conferenza dei servizi è obbligatoria o facoltativa? Quale il modello al quale uniformarsi? La giornata di studi affronta un'analisi completa delle più controverse problematiche - dal ruolo dello Sportello Unico delle Attività Produttive e dell’Ufficio Ambiente ai nuovi adempimenti che le aziende interessate dovranno porre in essere, fino all’attività di controllo delle polizie giudiziarie - con un taglio sostanzialmente pratico-operativo. PROGRAMMA: Il nuovo Regolamento – introdotto dal D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59 - recante la disciplina dell’autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale. L’ambito di applicazione dell’Autorizzazione Unica Ambientale. L’Autorità competente ai fini del rilascio, rinnovo e aggiornamento dell’A.U.A. che confluisce nel provvedimento conclusivo del procedimento adottato dallo Sportello Unico delle Attività Produttive. Il ruolo dello Sportello Unico delle Attività Produttive. I titoli abilitativi sostituiti dall’Autorizzazione Unica Ambientale. L’obbligo di ricorrere all’Autorizzazione Unica Ambientale. La facoltà di non avvalersi dell’Autorizzazione Unica Ambientale: casi previsti. La procedura per il rilascio dell’Autorizzazione Unica Ambientale. Le conferenze dei servizi. La durata dell’Autorizzazione. Le modifiche delle attività o degli impianti e la loro incidenza sull’Autorizzazione Unica ambientale. Il rinnovo dell’Autorizzazione Unica Ambientale. Il rapporto dell’Autorizzazioni Unica Ambientale con le già esistenti autorizzazioni. La nuova disciplina sanzionatoria. ------------------------------------------------------------ LA GESTIONE DEI CENTRI COMUNALI ED INTERCOMUNALI DI RACCOLTA RIFIUTI - ADEMPIMENTI NORMATIVI PER LA RACCOLTA ED IL TRATTAMENTO DEI R.A.E.E. (RIFIUTI DERIVANTI DA APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE) DOPO IL D.M. 31/05/2016, N. 121 DESTINATARI: Uffici Tecnici; Uffici Ambiente; Polizie Locali DOCENTE: avv. GAETANO ALBORINO, Esperto in legislazione ambientale - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. OBIETTIVI: La giornata di studi presenterà la nuova disciplina dei centri comunali, dopo le tante modifiche introdotte dalla Legge cd. Green economy. In primis: I Comuni individuano - presso i centri comunali di raccolta - appositi spazi destinati allo scambio di beni usati. Quali sono le tipologie di beni (o rifiuti) oggetto di scambio? Si tratta di un mercatino (con acquisti e vendite) o di baratto? I Comuni hanno l’obbligo o la facoltà di prevedere tali aree? Un altro argomento oggetto di approfondita trattazione sarà quello dell’assimilabilità dei rifiuti speciali, alla luce delle ultime novità legislative e giurisprudenziali, rilevanti sia ai fini della tariffazione, sia soprattutto ai fini del conferimento dei rifiuti presso i centri di raccolta. 110 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] Saranno esaminati, da un lato, tutti gli adempimenti tecnici e giuridici – sia per i gestori privati che per quelli pubblici - richiesti ai fini di una corretta gestione del centro di raccolta; dall’altro, le prassi diffuse, che configurano, di contro, i reati di illecita gestione di rifiuti. La disciplina Sistri e le nuove regole della tracciabilità dei rifiuti alla luce del Decreto – cd. Mille proroghe 2017 – n. 244/2016. Un particolare esame sarà, quindi, dedicato agli adempimenti relativi alle scritture ambientali per le aziende non sottoposte al SISTRI, che conferiscono ai centri di raccolta: formulari di identificazione dei rifiuti, i registri di carico e scarico, il MUD. Novità: secondo il Comitato Nazionale Albo Gestori Ambientali, anche per il trasporto dei propri rifiuti speciali assimilati agli urbani ai centri comunali di raccolta, le imprese devono iscriversi all’Albo. Quali le conseguenze giuridiche? Quali obblighi per imprese ed enti? Quali i nuovi adempimenti? Quali le responsabilità? Quali le sanzioni? Importanti novità anche per i RAEE: Il D.M. n. 121/2016 ha introdotto il cd. uno contro zero. Quali sono le novità? Quali sono i R.A.E.E. interessati dalla nuova procedura? Quali sono le condizioni per i negozi e per i distributori per poter ricevere i R.A.E.E.? PROGRAMMA: CENTRI COMUNALI ED INTERCOMUNALI DI RACCOLTA RIFIUTI: Definizioni. Riferimenti normativi. La nuova disciplina dell’assimilabilità dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani. La disciplina degli imballaggi. Le deliberazioni e le circolari dell’Albo nazionale gestori ambientali. La natura giuridica dei centri di raccolta nell’evoluzione normativa e giurisprudenziale. Le 2 diverse tipologie dei centri di raccolta. La gestione diretta del Comune o delegata del centro di raccolta. Il Responsabile tecnico del centro comunale di raccolta. Gli adempimenti amministrativi del gestore del centro di raccolta alla luce delle ultime novità legislative. La disciplina SISTRI e le recenti novità introdotte dal D.L. n. 210/2015. La tenuta dei registri di carico e scarico - Formulari d’identificazione dei rifiuti – MUD. I rifiuti che possono essere conferiti presso i centri di raccolta. I rifiuti speciali assimilabili e assimilati ai rifiuti urbani. Il regime “semplificato” per la realizzazione dei centri di raccolta e per l’esercizio dell’attività. Le competenze dei Comuni. Le responsabilità penali del Sindaco e dei Dirigenti comunali collegate alla irregolare gestione del centro comunale di raccolta. I soggetti che possono conferire al centro di raccolta. Le caratteristiche tecniche dei centri di raccolta. Le modalità di gestione dei centri di raccolta. L’ubicazione dei centri di raccolta. I requisiti del centro di raccolta. I termini di adeguamento alla nuova disciplina. L’iscrizione all’Albo per lo svolgimento dell’attività di gestione dei centri di raccolta. Il Comune che gestisce in proprio il centro di raccolta è tenuto all’iscrizione all’Albo? Giurisprudenza amministrativa e penale. ADEMPIMENTI NORMATIVI PER LA RACCOLTA E IL TRATTAMENTO DEI R.A.E.E. (RIFIUTI DERIVANTI DA APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE): La nuova disciplina introdotta dal D.Lgs. n. 49/2014, che ha abrogato e sostituito la precedente disciplina per la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il protocollo d’intesa ANCI – CDC RAEE per la regolazione dei rapporti tra i distributori e i gestori dei centri di raccolta. Il sistema multi consortile. Il ruolo centrale dei centri di raccolta. Le competenze dei Comuni L’attivazione del servizio (a costo 0 per il Comune). L’erogazione del servizio. I Regolamenti di semplificazione per il trasporto dei Raee. Il D.M. n. 121/2016 ha introdotto il cd. uno contro zero. Quali sono le novità? Quali sono concretamente i R.A.E..E. interessati dalla nuova procedura? Quali sono le condizioni per i negozi e per i distributori per poter ricevere i R.A.E.E.? ------------------------------------------------------------ LA DISCIPLINA DEGLI SCARICHI IDRICI DOPO IL D.LGS. 25/11/2016, N. 222: AUTORIZZAZIONI IN MATERIA DI TUTELA DELLE ACQUE, DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE (DOMESTICHE ED INDUSTRIALI), TRATTAMENTO DEI RIFIUTI LIQUIDI, IMPRESA AGRICOLA ED UTILIZZAZIONE AGRONOMICA DESTINATARI: Uffici Tecnici; Uffici Ambiente; Suap; Polizie Locali. DOCENTE: avv. GAETANO ALBORINO, Esperto in legislazione ambientale - Formatore EBIT, Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. 111 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] OBIETTIVI: Il Decreto -cd. S.C.I.A. due- n. 222/2016, provvede alla precisa individuazione delle attività oggetto di procedimento, di comunicazione o Scia o di silenzio assenso, nonché quelle per le quali è necessario il titolo espresso e introduce le conseguenti disposizioni normative di coordinamento. E tra le attività economiche richiamate dal sopra citato Decreto, numerose sono quelle che producono scarichi idrici. Quali in concreto le novità? Quali gli adempimenti? Quali le responsabilità? Quali le condotte da ritenersi illecite? Il Regolamento di semplificazione ambientale (D.P.R. n. 227/2011) introduce importanti novità riguardanti gli «adempimenti in materia di scarichi idrici». In particolare, detta le condizioni affinché gli scarichi (industriali) di numerose attività economiche possano essere assimilate alle acque reflue domestiche. La corretta distinzione tra le due tipologie di acque reflue - domestiche o industriali è fondamentale, perché a seconda della loro corretta configurazione giuridica, trova rilievo una distinta disciplina autorizzatoria e sanzionatoria. E ancora: la nuova Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.). Una facoltà o un obbligo per le aziende che effettuano scarichi idrici? Quale il campo di applicazione e quali le strutture che la possono richiedere? Il Decreto Legislativo n. 121/2011, come recentemente modificato dalla Legge n. 68/2015, ha esteso agli enti e alle imprese la responsabilità per una serie di reati contro l’ambiente, tra cui gli scarichi non autorizzati. Quali i criteri d’imputazione, quali le sanzioni a carico delle società e degli enti? Quali le condizioni che escludono la cd. Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche? La giornata di studi affronterà - con taglio operativo - tutte le novità giurisprudenziali e normative intervenute nel campo del diritto dell’Ambiente, con particolare approfondimento di quelle introdotte dai recenti decreti che hanno profondamente modificato la Parte III del Testo Unico Ambientale. Illeciti e sanzioni. PROGRAMMA: Riferimenti normativi. La nuova nozione di scarico introdotta dal cd. 2° decreto correttivo del Codice. Gli elementi essenziali del concetto di scarico. I corpi ricettori. Le vasche e le cisterne aziendali: scarico o deposito di rifiuti? I rifiuti costituiti da acque reflue. Le acque di scarico e i rifiuti liquidi. I rapporti tra la normativa sulla tutela delle acque e quella in tema di rifiuti. Le tipologie di acque reflue: le acque reflue domestiche, industriali e urbane. La nozione di acque reflue industriali secondo i recenti orientamenti della giurisprudenza. Le acque provenienti da: impianti di lavanderia; un autolavaggio; un’area di parcheggio; un’attività di auto carrozzeria; un’attività da autofficina meccanica; un centro di revisione; un’attività di falegnameria; un’attività di pasticceria; un mattatoio comunale; lavaggio di inerti, di pavimenti di un complesso industriale, di betoniere; lavaggio dei piazzali adibiti allo stoccaggio dei rifiuti o dei mezzi adoperati per il loro trasporto; lavaggio di cassonetti; lavorazioni marmi; piscine; da un centro sportivo (campi da tennis, calcetto, ecc); ristoranti ed alberghi. L’assimilabilità delle acque reflue industriali a quelle domestiche alla luce del nuovo decreto di semplificazione ambientale. L’immissione occasionale e la tracimazione. Quale disciplina applicare? Scarico discontinuo di reflui e scarico occasionale. La distinzione nell’evoluzione normativa e giurisprudenziale. Le acque meteoriche e di dilavamento. Le acque reflue assimilabili alle domestiche. Le deleghe alle Regioni per l’emanazione di specifiche normative in materia di: limiti di emissione degli scarichi; assimilabilità alle acque reflue domestiche; utilizzazione agronomica; acque meteoriche di dilavamento e acque di prima pioggia; autorizzazione allo scarico. La disciplina autorizzatoria degli scarichi. Gli elementi essenziali dell’autorizzazione. Il potere discrezionale della pubblica amministrazione. Tempi e validità dell’autorizzazione. Il subingresso di un soggetto in un’attività economica già autorizzata: obblighi ed adempimenti. La disciplina dei pozzi perdenti o assorbenti, tra normativa nazionale regionale e locale. La corretta gestione delle fosse e delle vasche settiche. Il regime sanzionatorio previsto dal Testo Unico Ambientale, alla luce delle modifiche. Gli illeciti amministrativi e gli illeciti penali. La mancanza di autorizzazione e il superamento dei limiti tabellari. Circostanze esimenti. Le regole del campionamento. Particolari ipotesi sanzionatorie: Il trasporto illecito dei rifiuti liquidi costituiti da acque reflue; Lo sversamento dei liquami da autospurgo. Le disposizioni del codice penale in materia di acque: il danneggiamento (art. 635 C.P.); il getto di cose pericolose (art. 674 C.P.) la violazione delle norme di tutela del paesaggio (art. 181 del D.Lgs. n. 42/2004). La responsabilità delle persone giuridiche derivante da scarichi non autorizzati, alla luce del decreto n. 121/2011. Il D.Lgs. n. 121/2011, in attuazione delle direttive 2009/123/Ce e 2005/35/Ce ha introdotto nuove fattispecie di reati ambientali ed ha esteso, mediante modifiche apportate al D.Lgs. n. 231/2001, la responsabilità penale anche alle persone giuridiche. L’impresa agricola e l’utilizzazione agronomica alla luce delle novità introdotte dalla Legge cd. Green economy e dal D.M. 25 febbraio 2016. La fertirrigazione. Gli effluenti di allevamento. Il Regolamento Ministeriale che 112 EBIT - Scuola di Formazione e Perfezionamento per la P.A. Viale della Libertà, 197/A - 73100 Lecce (LE) tel. 0832/396823 fax 0832/1831467 sito web: www.infoebit.com e-mail: [email protected] pec: [email protected] disciplina gli effluenti di allevamento. Le acque di vegetazione e degli scarti dei frantoi oleari. Le sanse umide e le sanse disoleate alla luce della recente giurisprudenza. Le acque reflue provenienti da: imprese dedite alla coltivazione del terreno e alla silvicoltura; imprese dedite ad allevamento di bestiame; impianti di acqua coltura di piscicoltura; da laboratori di macellazione; allevamenti zootecnici; caseifici; allevamenti ittici. 113