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Gli amici di Gesù
conosciamo Gesù attraverso i racconti di
chi lo ha incontrato
(Pin family secondo anno: 2014-2015)
Incontro 1 Maria
Ciao, io mi chiamo Maria e sono la mamma di Gesù.
Ho vissuto la mia infanzia a Nazaret, una piccola città del Nord di Israele. Ero una bambina normalissima e facevo tutto
quello che facevano le altre bambine: giocavo con le amiche, aiutavo mia madre nei lavori di casa, andavo a prendere
l’acqua al pozzo ... ho persino imparato a cucirmi i vestiti. Qualche settimana fa sono stata promessa in sposa al
falegname Giuseppe della casa di Davide. Per la festa di fidanzamento mia madre ha cucito per me un abito bellissimo,
di un azzurro chiaro come l’acquamarina; lo avrei indossato con il manto blu che è già stato suo e della nonna prima di
lei.
Il giorno della festa ho incontrato il mio fidanzato. È anziano, sì, ma ha un sorriso dolcissimo e gli occhi fanciulli.
Però...l’altro giorno, mentre ero in casa a preparare la cena, ho visto una luce intensa riempire tutta la stanza. Quella
luce sembrava volesse impadronirsi di ogni cosa, penetrare ogni angolo. Persino il mio petto ne è stato invaso e io sono
caduta a terra senza fiato. Non avevo paura, stavo in attesa. La luce è diventata, dinanzi a me, come un Angelo, e l’ho
sentita parlare. “Ti saluto, o piena di Grazia” ha detto “il Signore è con te”. Non riuscivo a capire il significato di quelle
parole e sono rimasta in silenzio, incapace di rispondere. Allora l’Angelo, pensando che fossi spaventata, ha continuato.
“Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai
Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per
sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine.” Io continuavo a non capire...un figlio... un re...un regno?
Sicuramente quell’Angelo aveva sbagliato casa; magari, preso dalla fretta e ingannato dalle luci tenui del tramonto,
aveva imboccato una falsa via. Ne ero certa. Tanto più che io sapevo bene di non aspettare alcun figlio: mi ero appena
fidanzata e Giuseppe non mi aveva dato nemmeno un bacetto! Glielo dovevo dire, all’Angelo, che stava portando a me
l’annuncio destinato a un’altra.
Poi mi ha detto anche che mia cugina Elisabetta, che è già molto grande (ha quasi quarant’anni), anche lei aspetta un
figlio, concepito per volontà di Dio. Nulla è impossibile a Dio.
Tutto mi è stato chiaro e così ho risposto all’angelo: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai
detto.”
il racconto viene letto due volte:
1 dal libro dei racconti
2 su un cartellone dove mancheranno alcune parole e i bimbi dovranno coprire i buchi inserendo dei disegni (già
stampati)
Attività: la nostra preghiera a Gesù
Incontro 2 Giuseppe
(Ciao a tutti. Io sono Giuseppe della casa di Davide. Faccio il falegname, da sempre. Questa è la mia bottega
e sparsi qua e là ci sono i miei attrezzi. Accomodatevi pure. Di solito sono molto più ordinato ma ora no, non
posso proprio, mi sento in subbuglio.
Fino a pochi giorni fa era tutto diverso, io ero diverso. C’è stata la mia festa di fidanzamento la settimana
scorsa. Lo so che sono grande e avrei dovuto pensarci prima, ma ho dovuto lavorare così tanto per mantenere
la famiglia che non ho mai trovato il tempo per pensare al matrimonio. Ma poi ho visto Maria e... mi sono
innamorato come un ragazzetto.
È stata proprio una bella festa, semplice ma bella. Mi dispiace che voi non c’eravate. La mia futura sposa,
Maria, era una meraviglia. Ma poi...
Ieri sera stavo per andare a dormire quando sento bussare. Apro. Era Anna, la mamma di Maria. Era venuta a
dirmi che la mia fidanzata aspettava un bambino.
Non riuscivo però ad addormentarmi...continuavo a pensare quando un angelo mi è apparso e mi ha detto:
"Giuseppe, non temere di sposare Maria, perché partorirà un figlio e che chiamerai Gesù: e porterà gioia e
amore a tutto il mondo"...così mi sono addormentato!
Sapete cosa sto facendo ora? Ve lo dico.
Io Giuseppe, umile falegname di Nazaret, sto costruendo la culla nella quale dormirà il figlio di Dio)
il racconto viene letto due volte:
1 dal libro dei racconti
2 su un cartellone dove mancheranno alcune parole e i bimbi dovranno coprire i buchi inserendo dei disegni (già
stampati)
Attività: cosa sta costruendo Giuseppe?
preparare un cartellone vuoto con il disegno di Giuseppe che lavora e i bimbi devono disegnare cosa secondo loro
vuole costruire Giuseppe. i disegni verranno poi attaccati sul cartellone (una culla, un tavolo, una sedia…)
Incontro 3 i Re Magi
Salve, bambini. Avete per caso visto una grande stella con una lunga scia luminosa? Sono giorni che la
cerchiamo. Prima era lì, nel cielo d’oriente, sempre pronta a indicarci il cammino e ora è sparita. Doveva
condurci da Gesù bambino e invece ... puff...è sparita. Sarà meglio andarcene, ritornare ai nostri lontani
paesi.
Ssss...zitti...zitti...non è vero niente. Noi la stella l’abbiamo trovata e abbiamo anche visto Gesù, ma non
vogliamo che lo sappia Erode! Sapete il perché, vero? Noi siamo tre studiosi delle stelle; ci chiamano
Gaspare, Melchiorre e Baldassarre siamo i Magi. Un giorno notammo in cielo la grande stella luminosa e la
seguimmo. Arrivati a Gerusalemme cominciammo a chiedere in giro se avevano visto Gesù bambino, il
futuro re. Ma qualcuno riferì a Erode, che era il re del tempo, le nostre parole ed egli si preoccupò
parecchio...anzi, si infuriò! Si domandava: "come è nato un re? sono io il re! se lo trovo bandire dal regno!"
ma noi parlavamo del re del cielo....non della terra...Erode ha fatto confusione e si è arrabbiamo moltissimo
credendo di esser sostituito e di perdere le sue ricchezze. Decise di dare la caccia a Gesù bambino. Era
proprio matto. Allora capimmo che non avremmo dovuto dirgli dove si trovava Gesù..capite? è un segreto!
Sapevamo che era Betlemme così andammo subito a cercarlo. In casa c’era Maria con il piccolo Gesù. Ci
inginocchiammo davanti a lui. Ci sentivamo pieni di una gioia incontenibile. Poi fu il momento dei giochi e
dei sorrisi e, per finire, dei doni. Prima del viaggio avevamo pensato ai regali giusti da portare al Re dei re e,
dopo tanto pensare, avevamo deciso di onorarlo con i simboli della sua grandezza e del suo destino.
Deponemmo ai suoi piedi oro, perché l’oro appartiene ai re come re egli sarebbe stato; l’incenso (una
fragranza dolce) perché esso è usato dai sacerdoti, come sacerdote egli sarebbe diventato; la mirra (un
unguento profumato) perché con essa si purificano i corpi dei defunti. Egli, infatti, con la sua morte avrebbe
purificato tutti noi. Più tardi andammo a dormire. Passando per un’altra via, ce ne tornammo nei nostri
lontani Paesi d’oriente, senza passare da Erode.
il racconto viene letto due volte:
1 dal libro dei racconti
2 su un cartellone dove mancheranno alcune parole e i bimbi dovranno coprire i buchi inserendo dei disegni (già
stampati)
Attività: cosa regaleresti a Gesù?
preparare un cartellone vuoto con il disegno dei magi. i bimbi devono disegnare un regalo da fare a Gesù (cosa
regaleresti a Gesù?) i disegni verranno poi incollati sul cartellone.
Incontro 4 asinello
In famiglia siamo tutti asinelli fortunati, perché, seppure siamo animali molto semplici e umili, e di solito ci
usano solo per trainare i carri, abbiamo avuto l'onore di stare vicino a persone importanti.
Quando ero piccolo, mio nonno mi raccontava che in gioventù in una fredda sera d'inverno, mentre era in
una stalla insieme al suo amico bue, si è trovato a riscaldare un tenero bambino appena nato da una coppia
che non aveva trovato una camera d'albergo per riposare.
Doveva essere un bambino speciale, perché, anche se era nato in una mangiatoia, vennero a trovarlo
moltissime persone, anche da paesi lontani, portando in dono quello che avevano di più caro.
Mio padre invece mi raccontava che, durante un suo viaggio da Gerusalemme a Nazareth, due genitori, non
trovando più il figlio nella carovana, tornarono a cercarlo a Gerusalemme e lo trovarono nel tempio che
ascoltava e interrogava i dottori. Un ragazzino di circa 12 anni che insegnava agli anziani sapienti??? Anche
un asino capirebbe che c'è qualcosa di strano e che quel ragazzino non era certo un ragazzino qualsiasi!
E ora anche a me è capitato qualcosa di importante. Mi hanno scelto per portare sulla groppa un tale e
condurlo fin dentro Gerusalemme. Non sembra ricco o potente, ma è buono e gentile e sicuramente c'è
qualcosa di speciale in lui, dato che una folla di persone si avvicina a noi facendo festa, agitando rami di
palme e di ulivi e gridando "Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore".
Un'accoglienza come questa si riserva soltanto ai RE, anche se arrivano cavalcando un asino!
il racconto viene letto due volte:
1 dal libro dei racconti
2 su un cartellone dove mancheranno alcune parole e i bimbi dovranno coprire i buchi inserendo dei disegni (già
stampati)
Incontro 5 Giovanni Battista
Conosco Gesù da quando eravamo piccoli e non solo perché siamo cugini, ma anche amici. Abbiamo la
stessa età e siamo cresciuti insieme, giocando a pallone per strada e andando nella stessa scuola.
Avevamo anche altri amici e mi ricordo in particolare di Giacomo come il più antipatico di tutti. Avrete
incontrato anche voi un bambino al parco o un compagno di classe prepotente. Per noi era Giacomo. A
scuola faceva sempre dispetti a tutti e cercava di incolpare gli altri.
Sapeva di non essere ben voluto e nell’intervallo se ne stava sempre tutto solo in un angolo, forse a scegliere
la prossima vittima dei suoi scherzi. Gesù mi disse: “Andiamo a chiedergli di giocare con noi a palla.” Io
stavo per dirgli che non se ne parlava proprio: lui era antipatico con noi e noi lo saremmo stati con lui, ma
prima che potessi aprire bocca, Gesù gli era già vicino e lo stava invitando.
Potei facilmente riconoscere sul viso di Giacomo lo stupore per quell’invito, ma anche la gioia di accettarlo.
Giocammo per tutto l’intervallo insieme e ci divertimmo moltissimo. Alla fine Giacomo insistette per
condividere la sua merenda di datteri con noi e noi fummo molto felici di accettare. Quant’erano buoni!
Penso che Giacomo facesse tanti dispetti, perché nessuno era gentile con lui. Gesù fu il primo a volergli
veramente bene e da quel giorno diventò nostro amico.
Giovanni
il racconto viene letto due volte:
1 dal libro dei racconti
2 su un cartellone dove mancheranno alcune parole e i bimbi dovranno coprire i buchi inserendo dei disegni (già
stampati)
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