influenza_da_virus_di_origine_messicana_28 05 10

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1
Aggiornamento al 28 maggio 2010
Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero della Salute Italiano, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC), in riferimento alla nuova
influenza umana A/H1N1 si evidenzia la seguente situazione:
SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE
Paesi
Numero dei decessi accertati
per influenza umana – A/H1N1
Europa §
5137*§
Africa
168*
America
8401*
Medio Oriente
1019*
Asia
1814*
Est Pacifico
1834*
Totale
18.373
*
Dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 28-05-10, aggiornamento n. 102.
§ Dati comprensivi dei casi accertati in Italia (InfluNet).
1
In tutto il mondo sono stati confermati in laboratorio casi di influenza pandemica A/H1N1 in più di
214 Paesi e sono stati accertati 18.373 morti.
La situazione attuale è in gran parte invariata rispetto all’ultimo aggiornamento. Le zone dove il virus
pandemico circola più frequentemente sono quelle localizzate in alcune parti dei Caraibi e Sud-Est
asiatico. Il virus respiratorio sinciziale (RSV) circola nel sud America e colpisce principalmente
bambini di età inferiore ai 5 anni. Il virus dell’influenza tipo B viene accertato nel sud America
diversamente dall’Asia dove è stato evidenziato un decremento del numero dei casi.
Il virus pandemico continua a diffondere nei Caraibi, America centrale e in misura minore in Costa
Rica. A Cuba il virus A/H1N1 ha raggiunto il plateau nel mese di aprile 2010. Durante il mese scorso
ci sono state sporadiche rilevazioni del virus dell’influenza tipo B associato ad altri virus respiratori.
In Costa Rica il virus A/H1N1 è stato accertato in associazione con altri virus respiratori.
Nelle zone temperate del Sud America il virus pandemico continua a circolare a bassi livelli. In Perù
sono stati accertati recenti casi di virus respiratorio sinciziale nei bambini al di sotto dei 5 anni. In
Colombia e Brasile sono stati evidenziati diversi casi di virus dell’influenza H3N2. In Bolivia il numero
dei casi di influenza di tipo B è in diminuzione.
In Asia la circolazione dei virus pandemico rimane a bassi livelli, ad eccezione di alcune aree del
sud-est asiatico, in particolare Singapore, Malaysia e Bangladesh. A Singapore i livelli delle malattie
respiratorie sono stati incrementati dal mese di Aprile 2010 e nelle ultime settimane sono arrivati
vicino alla soglia epidemica, in quanto il 39% dei campioni saggiati sono risultati positivi al virus
A/H1N1. In Malaysia i pochi dati disponibili indicano la persistenza del virus pandemico. In
Bangladesh continua la co-circolazione con quello di tipo B. In India occidentale e Asia orientale il
virus pandemico continua a circolare a bassi livelli. Nell’Africa sub-sahariana i dati limitati
suggeriscono che il virus A/H1N1 circola poco. In Ghana sono stati accertati sporadici casi dello
stesso virus. In particolare sono stati segnalati in Camerun, Angola e Ruanda. In Camerun
persistono casi in associazione al virus dell’influenza tipo B.
Nelle regioni temperate dell'emisfero settentrionale e meridionale la circolazione del virus pandemico
rimane a bassi livelli. In Cile si continuano ad accertare casi di malattie respiratorie (in particolare
Los Lagos) associate al virus respiratorio sinciziale e in misura molto minore al virus pandemico. In
Argentina, Paraguay e Uruguay i casi di malattie respiratorie sono stati associati ad altri virus
dell’influenza. In Sud America non ci sono state variazioni significative del virus pandemico rispetto
alla scorsa settimana. In Nuova Zelanda e Australia i livelli del virus dell’influenza pandemica sono
basali e associati al virus H3N2.
Di seguito si riportano due mappe pubblicate dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle
Malattie (ECDC) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), riguardanti rispettivamente i
diffusione geografica dei virus influenzali a livello europeo durante la 20 settimana e il numero dei
test positivi per influenza nel Mondo (17 – 23 Maggio 2010).
2
- , numero dei casi clinici in diminuzione
+ , numero dei casi clinici in aumento
= , numero dei casi clinici non variato
A(H1)v, virus dell’influenza tipo A, sottotipo H1
B, virus dell’influenza tipo B
3
4
Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet:
1) Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali
http://www.ministerosalute.it/
2) Istituto Superiore di Sanità
http://www.iss.it/
3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO)
http://www.who.int/en/
4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA)
http://www.cdc.gov/
5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione
delle Malattie (ECDC)
http://www.ecdc.eu.int/
6) L’Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE)
http://www.oie.int/
7) Sito internet dell’ WHO dedicata all’influenza
http://gamapserver.who.int/GlobalAtlas/home.asp
8) Sito internet Influnet
http://www.iss.it/if
A cura della Direzione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e in
collaborazione con il Dr. Stefano Petrini ([email protected]) .
Tel. 075-3431
Fax. 075-35047
www.izsum.it
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