Corsi di laurea magistrale in Progettazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali Anno accademico 2015-2016 (PROGEST) Insegnamento: Società europee comparate Prof. Enzo Mingione La questione della comparazione come strumento di interpretazione e di comprensione Parametri e modelli per la comparazione europea 1. Che cosa intendiamo per Europa 2. Gli stati nazionali come proxi del concetto di società 3. Comprensione dei fenomeni sociali e comparazione 4. La contestualizzazione delle problematiche da comparare: - storicizzazione e mutamento - sistemi sociali incomparabili e differenze culturali -adattamento/ cambiamento: tendenze simili e path dependency Comparare l’incomparabile: le caratteristiche specifiche sono parte di un sistema sociale complicato e interdipendente Contestualizzazione delle problematiche sociali Scelta di modelli comparativi di riferimento: Colin Crouch: compromesso di metà secolo Esping Andersen: mondi di welfare capitalism Breadwinner + casalinga/famiglia nucleare + welfarestate L’importanza del cambiamento tra società industriale e società post-industriale nei parametri di Crouch, Therborn e Mandras: standardizzazione/convergenza verso comune differenziazione. Il parametro storico-culturale di Mandras: 1. L’Europa occidentale versus l’altra Europa. 2. L’individualismo cristiano versus le appartenenze collettive 3. Contadini stanziali e proprietà individuale: peculiarità nella formazione delle famiglie 4. L’impatto della riforma protestante e dell’accettazione dell’individualismo nella controriforma cattolica. 5. La trasmissione della legge romana e i valori della rivoluzione francese (? common law e esperienza inglese) Europa: Espressione geografica e somma variabile di stati nazionali Unione Europea come organizzazione sovrazionale con un programma che prevede convergenza e regole comuni: 1. - l’idea di un’area con una cultura protettiva di welfare?; 2. - le direttive comunitarie, i parametri di convergenza, la costituzione; 3. - i parametri di Lisbona; 4. - le regole comuni di mercato e l’Europa sociale?; 5. - la costruzione comune di dati e indicatori nazionali: Eurostat, European Social Survey, Eurobarometre, etc. 6. - l’itinerario storico diverso dei paesi dell’est: dalla industrializzazione forzata con welfare di base alla integrazione nel capitalismo globale. L’analogia tra l’Europa e un nuovo stato multi-nazionale: l’ideal-tipo weberiano della coincidenza dello stato moderno e della costruzione del capitalismo (coincidenza di interessi tra principi e borghesi) non regge. Area della redistribuzione stato Adattamento= Cambiamento+ Path dependency Occasioni di competizione Adattamento= Cambiamento+ Path dependency Area del mercato -cooperazione Adattamento= Cambiamento+ Path dependency Area della reciprocità famiglia Figura - I cicli storici e i modelli di sviluppo industriale. Tensioni di mercato Risposte socio-organizzative Associazione Reciprocità Cicli di sviluppo storico 1787 Diversità piuttosto che un solo modello Diversificazione storica dei modelli di sviluppo Proletarizzazione parziale Questione Contadina + micro-imprese + lavoro autonomo 1920 Varianti socialdemocratiche Paesi scandinavi Varianti conservatrici Europa Continentale 1950 Variante dinamica Gastarbeiter (lavoratori immigrati) Germania Iper-familismo Emigrazione Persistenza della Questione Contadina Europa meridionale 1914 1918 Sviluppo intensivo Migrazioni Regimi liberali segmentati USA e altri 1973 1977 Sviluppo frammentato Proletarizzazione radicale Solo Inghilterra Sviluppo estensivo 1870 Area della redistribuzione- stato Welfare state nazionale Pensioni Salute Educazione Area del mercato cooperazione Welfare capitalism Alta produdditività Espansione manufatturiera Scambio ineguale Breadwinner Integrazione orizzontale Consumismo di massa Area della Reciprocità famiglia Famiglie omogenee e stabili Divisione di genere Specializzazione nella cura Casalinghe I pilastri del welfare capitalism/compromesso di metà secolo Area dell’intervento del welfare state e dell’erogazione diretta dei servizi (Svezia,Danimarca) variante individualista semi-welfarista variante conservatrice istituzionalista modello socialdemocratico (Gran Bretagna) (Germania) a Mix minimo modello liberale (Stati Uniti) Area della competizione individualistica e delle risorse di mercato b a) Baden Württemberg Baviera b) Lombardia Cataluña c) Mezzogiorno modello conservatore c Varianti familistiche (Italia/Spagna) Area della famiglia, del volontariato e delle organizzazioni di reciprocità Figura 2.3 - Modelli e varianti di welfare capitalism Area della redistribuzione Stato Area mista del noprofit e terzo settore. Volontariato e solidarietà secondo linee di valori condivisi a favore di gruppi sociali svantaggiati Crisi fiscale e di legittimazione del welfare state e della regolazione nazionale. Declino degli standard nazionali. Peso e costo apparati pubblici e burocratici. 1)Costo materie prime Governance fuori controllo 2)De-industrializzazione e Seconda transizione rilocalizzazione industrie Crisi del demografica: 3)Disintegrazione verticale Welfare 1)Eterogeneità e e Second Industrial divide capitalism instabilità convivenze 4)Terziarizzazione e economia 2)Longevità della conoscenza 3)Diminuzione 5) Eterogeneità e instabilità matrimoni e nascite carriere lavorative = fine 4) Crisi modello nucleare del breadwinner = avvento 5) Mismatch tra bisogno delle famiglie bireddito e offerta di cura Area del mercato cooperazione Area della reciprocità famiglia La procedura comparativa di Colin Crouch Compromesso di mezzo secolo Cambiamenti post-industriali Dati anni 60 Dati anni 90 Breadwinner e alta occupazione dei maschi adulti in industria e standardizzata Forme occupazionali instabili e molto diversificate terziarizzazione lavori atipici aumento disoccupazione Segregazione dei ruoli di genere e lavoro domestico: casalinghe Forte aumento occupazione femminile a tempo parziale Divisioni di genere e di classe Aumento diseguaglianze Spesa pubblica standard Spesa pubblica fuori controllo Famiglie stabili e omogenee con alta fertilità Famiglie instabili e eterogenee, longevità e bassa fertilità Media scolarità con mobilità sociale limitata ma di massa Alta scolarità con poca mobilità sociale