D’ARIA - DISPENSA AD USO DEGLI STUDENTI DEL LICEO SOCIALE BESTA di MILANO DOVE FONDARE LA MORALE? QUALI SONO LE CONDIZIONI A PRIORI CHE LA RENDONO POSSIBILE? ESSA DEVE ESSERE VALIDA PER TUTTI GLI UOMINI ESSA DEVE ESSERE NECESSARIA LA LEGGE MORALE E’ IN NOI COME UN “FATTO DELLA RAGION PURA, DI CUI ABBIAMO CONSAPEVOLEZZA A PRIORI E DI CUI SIAMO APODITTICAMENTE CERTI” VI RICORDATE CHE NELLA LOGICA KANT CONDANNAVA LA RAGIONE? ESSA INFATTI SI STACCA DALL’ESPERIENZA PER INSEGUIRE LA METAFISICA NELLA PRATICA INVECE VIENE ESALTATA PROPRIO PERCHE’ E’ INDIPENDENTE DALL’ESPERIENZA ISTINTO E RAGIONE GUIDA LE NOSTRE AZIONI HA LA FORMA DEL COMANDO E’ INDIPENDENTE DA CIRCOSTANZE PARTICOLARI E DAI BISOGNI ISTINTUALI E’ DUPLICE I DUE IMPERATIVI IMPERATIVO IPOTETICO IMPERATIVO CATEGORICO IMPERATIVO IPOTETICO SE….ALLORA L’AZIONE MORALE HA UN FINE PARTICOLARE SE STUDI SARAI PROMOSSO SE FAI IL BENE RAGGIUNGERAI IL PARADISO NON C’E’ L’UNIVERSALITA’ L’AZIONE DIPENDE DA UNA CONDIZIONE NON PUO’ ESSERE QUESTO IL FONDAMENTO DELLA MORALE IMPERATIVO CATEGORICO E’ INCONDIZIONATO E’ LA LEGGE DEL DOVERE PER IL DOVERE STUDIA! COMANDA L’AZIONE A PRESCINDERE DAL FINE “TU DEVI” DEVI DIRE SEMPRE LA VERITA! E’ UNA LEGGE UNIVERSALE MA NON BASTA! SE PER ME E’ NATURALE QUEL COMPORTAMENTO “MORALE” AIUTARE QUALCUNO A CAUSA DELLA MIA INDOLE COMPASSIONEVOLE SE PER ME E’ ISTINTIVO QUEL COMPORTAMENTO “MORALE OCCUPARMI DEI MIEI FIGLI NON SONO AZIONI MORALI “DOVERE E OBBLIGO SONO LE DENOMINAZIONI CHE DOBBIAMO DARE SOLTANTO ALLA NOSTRA RELAZIONE CON LA LEGGE MORALE” Critica della ragion pratica ETICA E FELICITA’ L’ETICA NON PUO’ INSEGUIRE LA FELICITA’ NON PUO’ ESSERE IL MOTIVO DELL’AGIRE MORALE LA FELICITA’ DIPENDE DA TANTI ELEMENTI ESTERNI O INTERNI CHE INVECE DEVE ESSERE INDIPENDENTE PRIMA FORMULAZIONE DELL’IMPERATIVO CATEGORICO DEVE OBBEDIRE ALLA LEGGE MORALE INDIPENDENTEMENTE DA FINI E MOTIVAZIONI DEVE RISPONDERE POSITIVAMENTE ALLA DOMANDA : “VOGLIO CHE LA MIA AZIONE SIA COMPIUTA DA TUTTI GLI UOMINI?” SE COSI’ NON FOSSE SAREBBERO SOLTANTO DELLE MASSIME (PRESCRIZIONI SOGGETTIVE: MODERARMI NEL CIBO, ECC.) Agisci “soltanto secondo quella massima che, al tempo stesso, puoi volere che divenga una legge universale” RICAPITOLANDO NELLA CRITICA DELLA RAGION PRATICA NELLA FONDAZIONE DELLA METAFISICA DEI COSTUMI C’E’ LA PRIMA FORMULAZIONE DELL’IMPERATIVO CATEGORICO:: UNIVERSALITA’ CI SONO LE ALTRE DUE SECONDA FORMULAZIONE DELL’IMPERATIVO CATEGORICO “agisci in modo da trattare l’umanità, sia nella sua persona sia in quella di ogni altro, sempre anche come fine e mai semplicemente come mezzo” SECONDA FORMULAZIONE L’UOMO APPARTIENE AL”REGNO DEI FINI” , UN REGNO MORALE E IDEALE DI PERSONE LIBERE NEL RECIPROCO RISPETTO DELLA DIGNITA’ L’UOMO E’ PERTANTO IRRIDUCIBILE AD UN MEZZO TERZA FORMULAZIONE DELL’IMPERATIVO CATEGORICO Agisci in modo tale che “la volontà, in base alla massima, possa considerare contemporaneamente se stessa come universalmente legislatrice” TERZA FORMULAZIONE LA VOLONTA’ E’ LIBERA, NON DIPENDE DALL’ESTERNO MA SOLTANTO DALLA PROPRIA NATURA RAZIONALE LA VOLONTA’ “E’ AUTOLEGISLATRICE”: L’UOMO RISPETTANDO LA LEGGE MORALE, LA SUA E L’ALTRUI DIGNITA’, MANIFESTA LA PROPRIA LIBERTA’ ETICA DELL’INTENZIONE E’ LA CONVINZIONE INTERIORE DELLA GIUSTIZIA DELLA LEGGE MORALE NON BASTA QUINDI CONFORMARSI ALLA LEGGE LA VOLONTA’ E’ INDIPENDENTE SIA DALLA NATURA FISICA SIA DALLA NATURA PSICOLOGICA E’ FONDATA SOLO SULLA RAGIONE UNA NUOVA METAFISICA L’UOMO HA L’ESIGENZA “INSOPPRIMIBILE” DI PENSARE CHE CHI AGISCE PER DOVERE SIA DEGNO DI FELICITA’ KANT LA DEDUCE PROPRIO DALLA MORALE PUR ESSENDOCI SEPARAZIONE FRA VIRTU’ E FELICITA’ VIRTU’ E FELICITA’ I GRECI AVEVANO RISOLTO IL PROBLEMA FACENDO COINCIDERE VIRTU’ CON FELICITA’ • MA QUESTA E’ UN’ANTINOMIA KANT : LA VIRTU’- FELICITA’ E DIO LA SORPRENDENTE SOLUZIONE KANTIANA CONSISTE NEL POSTULARE DIO COME GARANTE DELLA FELICITA’ (IL SOMMO BENE), PER I GIUSTI, ALMENO NELL’ALDILA I POSTULATI DELLA RAGION PRATICA PROPOSIZIONI INDIMOSTRABILI SONO PER0’ AMMISSIBILI COME CONDIZIONE DELLA STESSA MORALE SONO TRE DIO IMMORTALITA’ DELL’ANIMA LIBERTA’ POSTULATO DELLA LIBERTA’ E’ LA CONDIZIONE STESSA DELL’ETICA L’UOMO DEVE ESSERE LIBERO DI ADERIRE O NON ADERIRE ALLE PROPRE PRESCRIZIONI MORALI IL PRIMATO DELLA RAGION PRATICA SOLO NELLA PRATICA E’ POSSIBILE AMMETTERE PROPOSIZIONI INAMMISSIBILI DAL PUNTO DI VISTA TEORETICO