L`Asia L`Asia è il continente più vasto: con oltre 44 milioni di

L’Asia
L’Asia è il continente più vasto: con oltre 44 milioni di chilometri quadrati di estensione, occupa quasi un terzo delle
terre emerse. Si colloca in una posizione centrale: unita a Europa e Africa, è molto vicina all’America settentrionale, da
cui la separano i pochi chilometri dello Stretto di Bering, e all’Oceania.
Fanno parte dell’Asia 50 Stati indipendenti.
Il territorio
Per la sua vastità, l'Asia presenta un'incredibile varietà di forme e di paesaggi. A nord del continente vi è l'immensa
regione che corrisponde alla Siberia e all'Asia centrale, con ampie depressioni attorno al Mar Caspio (il più vasto lago
del mondo) e al Lago d'AraI. Al centro si snoda una lunga serie di catene montuose che descrivono una linea sinuosa in
direzione ovest-est: aspre e scoscese, esse raggiungono le massime altitudini mondiali. Da ovest si incontrano: gli
elevati altopiani e le catene dell' Anatolia; le catene dell'Elburz e dei Monti Zagros, che racchiudono gli altopiani
iraniano e afgano, fino a riunirsi nell'Hindukush; il Pamir, il "tetto del mondo", un vasto altopiano da cui si diramano
grandi catene montuose: verso sud-est il Kunlun, il Karakoram e l'Himalaia (con le vette più alte del mondo come
l'Everest e il K2) che racchiude l'altopiano del Tibet; verso nord-est i Tian Shan e i Monti Altaj. A sud delle barriere
montuose centrali si trovano due antichissimi tavolati: la penisola araba e il Deccan, che costituisce l'ossatura della
penisola indiana. Date le sue dimensioni, l'Asia è attraversata da alcuni dei fiumi più lunghi del mondo, le cui acque
sono convogliate dal grande spartiacque delle catene centrali verso i grandi mari e gli oceani che circondano il
continente: a nord il Mar Glaciale Artico, a est l'Oceano Pacifico, a sud l'Oceano Indiano, a est il Mar Mediterraneo. I
fiumi siberiani (Ob, Irtys, Jenisej, Lena) scorrono da sud a nord e sono gelati per la maggior parte dell'anno. I fiumi che
si gettano nel Pacifico e nell'Oceano Indiano formano grandi pianure alluvionali. I maggiori tributari del Pacifico sono
l'Amur, che segna per un tratto il confine fra Cina e Russia; lo Huang He (Fiume Giallo) e il Chang Jiang (Fiume
Azzurro) in Cina; il Mekong, nella penisola indocinese. Nell'Oceano Indiano si gettano invece il Tigri e l'Eufrate (Asia
occidentale), l'Indo, il Gange e il Brahmaputra, nella penisola indiana. Questi fiumi, alimentati da ghiacciai e da piogge
copiose, costituiscono da sempre un'importantissima via di comunicazione, oltre che una risorsa per l'agricoltura, ma
sono altresì soggetti a piene rovinose, causate dalle violente piogge monsoniche estive e dallo scioglimento degli
imponenti ghiacciai himalaiani. Sul versante mediterraneo sfocia, invece, il Giordano (nel Mar Morto).
I climi e gli ambienti
L'Asia settentrionale comprende principalmente la Siberia, occupata a nord dalla tundra, tipico ambiente del clima
subpolare, e, a sud del 60° parallelo, dalla taiga, foresta di conifere e latifoglie (betulle). I climi freddi interessano
anche le alte montagne della fascia centrale, dove il limite delle nevi permanenti si colloca intorno ai 4 000 metri; qui
le precipitazioni nevose sono abbondanti e l'acqua di scioglimento dei ghiacciai alimenta ricchi pascoli estivi.
La parte centrale del continente è occupata da una vasta fascia di deserti e steppe predesertiche, che si snoda da sudovest a nord-est, dall'Arabia alla Mongolia. In corrispondenza del Tropico del Cancro vi sono deserti caldi e temperati,
mentre procedendo verso le medie latitudini e verso est si incontrano i deserti freddi, a elevata escursione termica
annua, dove l'aridità è dovuta alla grande lontananza dal mare e alla presenza di catene montuose parallele alla costa
pacifica, che bloccano l'accesso di aria umida. Nella Penisola araba il deserto è quasi assoluto, dalla Siria al Gobi è
frequentemente intervallato da zone semiaride steppose. A sud delle alte montagne centrali il clima più diffuso è
quello subequatoriale umido influenzato dai monsoni, venti che interessano soprattutto le coste dell'India, il Golfo del
Bengala, la parte settentrionale della penisola malese, l'Indocina e le Filippine. Il paesaggio originario è quello della
giungla, in gran parte scomparsa per far posto alle coltivazioni (la crescita del riso trova qui le condizioni ideali). La
parte meridionale della penisola malese e le isole dell'Indonesia hanno clima equatoriale e sono ricoperte dalla foresta
pluviale. La costa pacifica, che comprende il Giappone meridionale e la Cina centro-meridionale, è caratterizzata dal
clima sinico (così chiamato proprio perche tipico della Cina), differente da quello monsonico per la presenza di una
stagione fredda. La coincidenza delle piogge con la stagione calda offre condizioni ideali per l'agricoltura e alimenta
una vegetazione lussureggiante, la foresta mista con bambù, magnolie, camelie e orchidee, ma anche faggi, querce,
conifere.
I luoghi da non perdere
L'enorme estensione territoriale, la diversità delle aree climatiche e ambientali, la ricchezza e la varietà dei percorsi
storici e culturali rendono il continente una fonte infinita di attrattive turistiche. Da tutto il mondo giungono gli amanti
della montagna per conoscere da vicino, come sportivi o anche solo come viaggiatori, le cime più alte della Terra,
l'Everest e gli altri tredici ottomila: solo in questa parte del mondo, infatti, si raggiungono altitudini tanto elevate. È
sempre la natura, ma di segno opposto, quella che attrae gli amanti delle splendide spiagge sabbiose che si trovano,
per esempio, nelle aree costiere di Thailandia e Indonesia o nell'arcipelago delle Maldive. Vi sono poi estese aree
protette, di enorme importanza per tutta la biosfera: solo in India vi sono 95 parchi nazionali, 7 dei quali superano i
5000 chilometri quadrati di superficie. Ciononostante, in Asia è soprattutto l'elemento umano a fornire le principali
motivazioni di un viaggio. Le antichissime civiltà di Cina e India esercitano da tempo un grande fascino sui turisti
occidentali: tra l'altro, la Cina si sta avviando a diventare nei prossimi anni il primo Paese del mondo per flussi turistici
in entrata. Le grandi metropoli di tutto il continente, ricche di importanti tesori artistici e, ogni anno di più, di ardite
architetture moderne sono mete sempre più frequentate; in tali centri sono di grande entità anche i flussi di turismo
d'affari. In questo continente ricco di spiritualità, un altro fondamentale fattore di attrazione, sia per il turismo interno
al continennte sia per quello in entrata, è dato dalla religione. Prima fra tutte le località che richiamano pellegrini da
ogni parte del mondo è La Mecca, in Arabia Saudita, città santa deIl'islamismo e meta (quasi) obbligata nella vita di
ogni musulmano. Anche Gerusalemme, città sacra a tre religioni (cristianesimo. ebraismo. islamismo) è raggiunta ogni
anno da migliaia di pellegrini e visitatori. In India sono molti i luoghi dedicati alle celebrazioni di un culto religioso: il
centro pù importante è senza dubbio Varanasi, città sulle rive del Gange sacra per gli induisti. Ma in tutta l'Asia sono
innumerevoli i santuari e i templi dedicati alle varie religioni: oltre a islamismo e induismo, tra le maggiori vi sono
buddismo, sikhismo, taoismo, confucianesimo, ognuna con un grande seguito di fedeli, ma di notevole interesse, per la
particolarità dei riti e dei luoghi di culto, anche per il turismo occidentale.