La geotermia a bassa entalpia in Lombardia Promuovere l

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La geotermia a bassa entalpia in Lombardia,
tra semplificazione e monitoraggio
20
CO2
Stefania Ghidorzi - Andrea Mutti
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RE
20
FER
AZIONE CLIMA EUROPEA “20-20 ENTRO IL 2020”
Declinazione a livello nazionale degli obiettivi europei
RISPARMIO
ENERGETICO
-20%
dei consumi
energetici
al 2020
RINNOVABILI
17%
dei consumi
energetici
al 2020
CO2eq
-13%
al 2020
(su base 2005)
NTE
COGE
NTE
COGE
20
CO2
Potenzialità tecnico/economica
Vocazione territoriale
LOMBARDIA 2020
Diamo valore al Clima:
Efficienza, Sostenibilità, Competitività
20
RE
20
FER
PIANO PER
UNA LOMBARDIA
SOSTENIBILE
BILANCIO ENERGETICO REGIONALE: TREND E SITUAZIONE ATTUALE
Complessivamente nel 2009 sono stati consumati 23,5 Milioni di tep, di cui ben il 44,6% nel settore civile
(circa 10,5 milioni di tep). Il settore industriale e quello dei trasporti si sono attestati sul 27,4% e sul 26,4%
rispettivamente. Il trend dei consumi energetici finali in Lombardia nel decennio 2000-2009 fa segnare un
calo pari a circa il -2%.
26.000
2000-2006: +5%
25.000
2000-2009: - 2,2%
24.000
tep
2006-2009: - 6,9%
23.000
22.000
21.000
20.000
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Consumi di energia negli usi finali in Lombardia nel
2009: per vettore energetico
(Fonte: Sistema Informativo Regionale Energia e
Ambiente).
IL RUOLO DELLE FONTI RINOVABILI: SITUAZIONE ATTUALE
L’energia prodotta da fonti energetiche rinnovabili, sia elettriche sia termiche, nel 2009 ammonta a
circa 1,9 Mtep, pari a circa il 7,7% dell’energia finale lorda consumata in Lombardia.
0,1%
1,7%
3,4%
7,9%
Idroelettrico
Fotovoltaico
7,7% dei consumi energetici
45,5%
Solare termico
Rifiuti
Biomasse
Biogas
TLR
36,3%
Geotermia (PdC)
Biocarburanti
4,5%
0,3%
0,3%
Fonte: SIRENA, Sistema Informativo Regionale Energia Ambiente
IL RUOLO DELLE FONTI RINOVABILI: SITUAZIONE ATTUALE
Rispetto al 2005 la produzione da FER ha avuto un incremento pari al 3,5%.
7,7% dei consumi energetici
Fonte: SIRENA, Sistema Informativo Regionale Energia Ambiente
IL RUOLO DELLE FONTI RINOVABILI: SITUAZIONE ATTUALE
Complessivamente sul territorio regionale risultano installati, a fine 2009, oltre 5.500 MW di potenza
elettrica attribuibili ad impianti alimentati a fonti rinnovabili, il 90% dei quali relativi ad impianti
idroelettrici.
RICHE
ELETT
Fonte
Idroelettrico
Biomasse
Biogas
Rifuti (frazione organica)
Solare fotovoltaico
GWh
% su totale Italia
351
Potenza elettrica
installata
(MWe)
4.951 (*)
10.605
22%
90
460,5
1.419,6
19%
10.814
11.255
126
5.538
73
12.097,6
11%
Numero
impianti
Produzione energia elettrica
NOTA (*) al netto della potenza e dell’energia prodotta da pompaggio.
Fonte: SIRENA, Sistema Informativo Regionale Energia Ambiente
IL RUOLO DELLE FONTI RINOVABILI: QUALE PERCORSO SVILUPPARE?
Ripartizione obiettivi a livello regionale avviato un Tavolo di lavoro nazionale
BURDEN SHARING
ento
m
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p
rece FER
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g
L
D. ettiva
dir
Regione Lombardia ha elaborato una
proposta APPROCCIO INTEGRATO
CRITERI TERRITORIALI – POLITICHE DI
SOSTEGNO – MECCANISMI ALTERNATIVI
Scenario realistico di sviluppo delle
rinnovabili, considerando:
VALUTAZIONE POTENZIALI
REALISTICI
1. le vocazioni del territorio
2. la sostenibilità economica delle diverse
tecnologie (sulla base delle valutazioni
fatte dal piano strategico)
3. le politiche di Regione Lombardia
(misure di promozione, incentivazione e
semplificazione messe in atto dalle diverse
Direzioni Regionali)
IL RUOLO DELLE FONTI RINOVABILI: QUALE SVILUPPO AL 2020?
SCEN
TICO
S
I
L
A
E
ARIO R
3,6 MILIONI DI TEP
RINNOVABILI
15,8%
dei consumi
energetici
al 2020
23,1 MILIONI DI TEP
Scenario di
consumo per
centrare l’obiettivo
della CO2
1.800.000
2008
1.600.000
Incremento atteso + 60%
2020
1.400.000
1.200.000
tep
MAGGIORI
POTENZIALITA’
FER TERMICHE
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
0
FER ELETTRICHE
FER TERMICHE
Incremento atteso +100% Raddoppio del contributo
BIOCARBURANTI
IL RUOLO DELLE FONTI RINOVABILI: QUALE SVILUPPO AL 2020?
C HE
TERMI
RICHE
T
T
E
L
E
Le maggiori potenzialità
1.000
di incremento
2008
Biomasse/biogas
900
solare th
800
pompe di calore
700
Incremento 2020
ktep
600
500
400
300
200
100
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PROMUOVERE L’UTILIZZO DELLE RISORSE GEOTERMICHE A BASSA ENTALPIA:
LA POLITICA DI REGIONE LOMBARDIA E GLI STRUMENTI MESSI IN CAMPO
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diret
LEVA NORMATIVA:
per i nuovi edifici e le ristrutturazioni è previsto l’obbligo
ad utilizzare le fonti rinnovabili (comprese le pompe di calore
geotermiche) per soddisfare almeno il 50% del fabbisogno di acqua calda
PROMOZIONE DI STRUMENTI CONOSCITIVI DI ANALISI TERRITORIALE :
redazione della carta geoenergetica regionale
Approccio
integrato
SEMPLIFICAZIONE ITER AMMINISTRATIVO
(Regolamento regionale n.7/2010)
MECCANISMI DI INCENTIVAZIONE
(Detrazione 55%; Bando regionale di finanziamento per Enti Pubblici)
CARTA GEOENERGETICA REGIONALE
D.g.r. 30 dicembre 2009 – n. 8/10965
Criteri per la redazione della Carta Geoenergetica regionale in attuazione dell’art. 10, comma 7, della l.r. n. 24/2006
OBIETTIVI:
1. Identificare e valutare le potenzialità del
territorio regionale di sfruttamento delle risorse
geotermiche a bassa temperatura in funzione
delle caratteristiche idrogeologiche del
sottosuolo;
2. fornire un ulteriore strumento conoscitivo
alle comunità locali
3. integrare i diversi strumenti di pianificazione
territoriale
Mappatura impianti
esistenti 280 installazioni
di sonde geotermiche
SEMPLIFICAZIONE ITER AMMINISTRATIVO:
GLI ELEMENTI INNOVATIVI INTRODOTTI DAL REGOLAMENTO REGIONALE 15 FEBBRAIO 2010 N. 7
Predisposizione dei regolamenti per la disciplina degli aspetti tecnici
ed amministrativi connessi all’installazione ed autorizzazione
delle sonde geotermiche;
ATTIVITA’
Introduzione di una procedura
amministrativa semplificata
Realizzazione e gestione del Registro Regionale delle sonde
geotermiche
un unico strumento user-friendly a
disposizione per tutto il territorio regionale per il
controllo e il monitoraggio degli impianti
IL REGOLAMENTO
Disciplina sulla base di una determinata soglia di profondità,
due differenti procedimenti amministrativi
ATTIVITÀ LIBERA
AUTORIZZAZIONE PROVINCIALE
Per
l’installazione
di
sonde
geotermiche che raggiungono una
profondità non superiore a 150
metri dal piano campagna e di
sonde geotermiche orizzontali, è
necessaria la sola registrazione
preventiva dell’impianto nella banca
dati informatizzata, il Registro
Sonde Geotermiche (RSG).
Per
l’installazione
di
sonde
geotermiche che superano la
profondità di 150 metri dal piano
campagna, è invece richiesta
l’autorizzazione da parte della
Provincia
competente
per
il
territorio. Anche in questo caso la
registrazione dell’impianto al RSG è
obbligatoria.
In entrambi i casi la registrazione dell’impianto al Registro regionale Sonde
Geotermiche è obbligatoria e deve avvenire a cura del proprietario:
COMUNICAZIONE AVVIO LAVORI
1. almeno 30 giorni prima dell'avvio del cantiere, nel caso di sonde geotermiche
che non raggiungono una profondità di 150 metri dal piano campagna
2. successivamente alla conclusione con esito positivo del procedimento di
autorizzazione a cura della provincia e prima della data di apertura del cantiere,
nel caso di sonde geotermiche che superano i 150 metri dal piano campagna.
COMUNICAZIONE FINE LAVORI
1. Entro un periodo massimo di un anno il proprietario certifica l’avvenuta
conclusione dei lavori
Il Regolamento distingue poi le procedure per “piccoli” e “grandi” impianti.
.
1
.
1
I “piccoli impianti”, sono impianti geotermici che hanno una potenza termica e/o
frigorifera utile uguale o inferiore a 50 kW;.
I “grandi impianti”, sono impianti geotermici che hanno una potenza termica e/o
frigorifera utile superiore a 50 kW.
Per i “grandi impianti” sarà necessario fornire le informazioni che vengono
ottenute attraverso uno specifico test (Ground Response Test), una
prova sperimentale che permette di rilevare le proprietà termofisiche di
scambio del sottosuolo e di conseguenza di procedere al corretto
dimensionamento del campo geotermico.
Per i grandi impianti, nello specifico, è altresì prevista l’esistenza di un
adeguato sistema di monitoraggio.
CONTROLLI E DISPOSIZIONI TRANSITORIE
Le province provvedono al controllo attraverso la verifica in situ del rispetto delle
prescrizioni tecniche riportate nell’Allegato al Regolamento attraverso specifica
username e password possono accedere al Registro Sonde Geotermiche e
visualizzare le informazioni in esso contenute.
.
1
.1
.
1
Controlli a campione da parte delle province DDG n. 9072 del 27.09.2010
"Approvazione delle modalità operative e della modulistica per la richiesta di
autorizzazione all’installazione di sonde geotermiche ai sensi del
Regolamento Regionale 15 febbraio 2010, n. 7”
Alla data di entrata in vigore del presente regolamento non sono più applicabili,
rispetto all'istallazione di sonde geotermiche, le disposizioni di cui all'articolo 22,
comma 5, del Regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2 decade quindi
l’obbligo per questa specifica tipologia di impianti di assolvere al pagamento di
un canone
IL REGISTRO REGIONALE SONDE GEOTERMICHE
Strumento user-friendly disponibile sul web
Raccolta di informazioni omogenee per tutto il territorio regionale
Monitoraggio in tempo reale della diffusione degli impianti
Disponibilità immediata di dati e informazioni strategiche
GRT CARTA GEOENERGETICA
Sistema edificio-impianto CENED/CURIT
MONITORAGGIO prestazioni e interazioni con sottosuolo
Il sito di riferimento
http://geotermia.cestec.eu
Guida alla
registrazione
Normativa di
riferimento
Per accedere al RSG è
necessario in primo luogo
autenticarsi, attraverso il tasto
"registrati" o “autenticati”
LA COMUNICAZIONE AVVIO LAVORI: IL PERCORSO PER LA REGISTRAZIONE DELL’IMPIANTO
Una volta registrati è possibile accedere al Registro e:
► presentare una dichiarazione di avvio lavori relativa ad un nuovo impianto
► presentare una dichiarazione di fine lavori e completare la procedura di registrazione
dell'impianto (entro 1 anno dalla data della dichiarazione di avvio lavori).
► ricercare e visualizzare dichiarazioni esistenti
LA COMUNICAZIONE AVVIO LAVORI: IL PERCORSO PER LA REGISTRAZIONE DELL’IMPIANTO
COMPILAZIONE FORM
“COMUNICAZIONE AVVIO LAVORI”
COSTITUITA DA DIVERSE SEZIONI
(anagrafica proprietario, tipologia
impianto, caratteristiche tecniche, ecc.)
LA COMUNICAZIONE AVVIO LAVORI: IL PERCORSO PER LA REGISTRAZIONE DELL’IMPIANTO
Al termine della
compilazione il sistema
rilascerà una ricevuta che
attesta l’avvenuta corretta
registrazione dell’impianto
ATTIVITA’ DI REGISTRAZIONE DEGLI IMPIANTI: PRIMI DATI MONITORAGGIO
REGISTRO SONDE GEOTERMICHE
entrata in esercizio nel mese di marzo 2010 in 12 mesi: registrati 180 impianti
IN EVIDENZA
Negli ultimi 4 anni in Lombardia sono stati installati poco meno di 300 impianti
Oltre 460 impianti installati
(marzo 2011)
LA DISTRIBUZIONE DEGLI IMPIANTI A LIVELLO PROVINCIALE
Numero di impianti complessivamente
registrati per singola provincia
ATTIVITA’ DI REGISTRAZIONE DEGLI IMPIANTI: PRIMI DATI MONITORAGGIO
Tipologia di intervento:
molto più diffuse le installazioni
relative a nuove realizzazioni edilizie
Potenza termica complessiva
6.500 kWth
Tipologia impianti:
predominanza dei piccoli impianti a servizio di singole utenze
ATTIVITA’ DI REGISTRAZIONE DEGLI IMPIANTI: PRIMI DATI MONITORAGGIO
Destinazione d’uso:
predominanza utenze residenziali
La classificazione per taglia dimensionale degli impianti trova corrispondenza anche rispetto
alla tipologia di utenze servite: passando dagli impianti di piccola potenza alle realizzazioni
di maggior dimensione (potenza termica utile > 50kW) crescono infatti le installazioni
in edifici a destinazione terziaria ed industriale
ATTIVITA’ DI REGISTRAZIONE DEGLI IMPIANTI: PRIMI DATI MONITORAGGIO
Dimensione impianti:
molto più diffuse le installazioni relative ad un massimo di 5 sonde geotermiche
con profondità media delle perforazioni compresa tra gli 80 e i 100 metri
Numero di impianti per classe di numerosità sonde
Numero di impianti per classe di profondità raggiunta dalle sonde
ATTIVITA’ DI REGISTRAZIONE DEGLI IMPIANTI: PRIMI DATI MONITORAGGIO
Tipologia di servizio coperta dall'impianto termico a pompa di calore
Oltre la metà degli impianti censiti coprono l'intero fabbisogno energetico dell'edificio:
riscaldamento ambiente, produzione d'acqua calda sanitaria e climatizzazione estiva
PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FESR 2007 - 2013
Regolamento (CE) 1083/2006
ASSE 2 – ENERGIA
Obiettivo specifico
2.1 Incremento dell’autonomia e della sostenibilità energetica
Obiettivi operativi
2.1.1 Incremento della produzione energetica da
fonti rinnovabili e sviluppo della cogenerazione
2.1.2
Riduzione
consumi energetici
dei
LINEA DI INTERVENTO 2.1.1.2
Produzione di energia da impianti mini-idroelettrici, da fonti
geotermiche e attraverso sistemi a pompa di calore
Distinta in tre diverse azioni
Azione A: incentivi per la realizzazione di progetti di micro centrali
idroelettriche su acquedotti di montagna per poter utilizzare l’energia
potenziale esistente.
Azione B: incentivi per la realizzazione di progetti per impianti di
produzione energetica sul reticolo idrico superficiale.
Azione C: “Climatizzazione attraverso fonti geotermiche e attraverso
l’uso di pompe di calore”.
BANDO
(pubblicato su B.U.R.L. N. 37 del 16/09/10 Supplemento Straordinario)
“Incentivi per la realizzazione di sistemi di climatizzazione per il soddisfacimento dei
fabbisogni termici di edifici pubblici, attraverso pompe di calore”
BANDO “POMPE di CALORE”
L’azione C della Linea di intervento 2.1.1.2 del Programma è finalizzata al
soddisfacimento dei fabbisogni termici per la climatizzazione invernale delle
strutture pubbliche, attraverso l’incentivazione di soluzioni impiantistiche
innovative e ad elevata efficienza energetica, con tecnologia a “pompa di
calore”. Le finalità che si vogliono perseguire concernono
Diminuzione della dipendenza da combustibile fossile
Valorizzazione delle risorse energetiche disponibili localmente
Miglioramento delle condizioni ambientali con la riduzione di emissioni
climalteranti
Coerentemente con quanto previsto dalla Priorità 3:
“Energia ed ambiente: uso sostenibile ed efficiente
delle risorse per lo sviluppo” del Quadro Strategico
Nazionale
BANDO “POMPE di CALORE”
DOTAZIONE FINANZIARIA: euro 5.000.000,00 (cinque milioni), salvo
eventuale successivo provvedimento di incremento
SOGGETTI BENEFICIARI: Enti Locali
LOCALIZZAZIONE: intero territorio regionale
STRUTTURA RESPONSABILE: Reti Tecnologiche, Unità Organizzativa
Energia e Reti Tecnologiche della D.G. Ambiente, Energia e Reti
BANDO “POMPE di CALORE”
SPESE AMMISSIBILI: costi sostenute a decorrere dal 01/01/2007 non
inferiori a 20.000 €, per acquisto, installazione e attivazione di impianti,
nuovi di fabbrica In particolare sono ammissibili i costi sostenuti per
realizzazione di sistemi di captazione e/o scambio con la sorgente
fredda, impianti di generazione a pompa di calore, sistemi di
distribuzione, emissione e regolazione dei fluidi termovettori prodotti
dalla pompa di calore ed utilizzati direttamente nelle strutture
pubbliche di riferimento (ivi compresi sistemi di trasferimento
dell’energia degli stessi fluidi termovettori ad altri fluidi termovettori ad es, UTA)
ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO: 80% del costo totale ammissibile, è
erogato a titolo di contributo a fondo perduto, con un massimo fissato
in euro 500.000,00 per ogni intervento ammesso
BANDO “POMPE di CALORE”
CRITERI DI VALUTAZIONE
REI = Energia risparmiata / Costo intervento
max. 15 p.ti
Rapporto fra energia primaria risparmiata annualmente per la
climatizzazione invernale e costo richiesto per la realizzazione del
medesimo (kWh/ keuro). Il punteggio più alto sarà assegnato al
progetto con il valore di REI più elevato (REI max), mentre per gli altri il
punteggio (REI iniziativa) sarà determinato secondo:
REI iniziativa x 15 / REI max
Classificazione energetica da 0,5 a 5 punti
In relazione alla classificazione energetica dell’edificio vengono
assegnati i seguenti punteggi: A+ - A 5 p.ti, B 4 p.ti, C 3 p.ti, D 2 p.ti, E-F
1 p.to, G 0,5 p.ti
I valori dovranno essere determinati secondo quanto indicato nella d.g.r.
VIII/5018 del 26/06/07 e s.m.i. e nella procedura di calcolo di cui al decreto
VIII/5796 dell’11/06/09 e sue eventuali modificazioni e/o integrazioni
BANDO “POMPE di CALORE”
CRITERI DI VALUTAZIONE
Climatizzazione estiva
Se l’impianto a pompa di calore fornisce anche la climatizzazione estiva
o il raffrescamento dell’edificio (indipendentemente della superficie
raffrescata), vengono attribuiti 2 punti
Produzione di ACS
Se l’impianto a pompa di calore supporta anche la produzione di ACS,
vengono attribuiti 2 punti
Localizzazione in area naturale protetta
Per interventi localizzati in comune interessato, anche parzialmente,
dal perimetro di parchi regionali (cfr. l.r. 86/83 e s.m.i.) ovvero dal Parco
Nazionale dello Stelvio, vengono attribuiti 0,5 punti
Zone critiche
da 0,5 a 2 punti
In base alla classificazione del Comune sede dell’intervento, ex d.g.r.
590/2007 e s.m.i., vengono attribuiti i seguenti punteggi: zona A1-A2
1,5 p.ti, zona B 1 p.to
BANDO “POMPE di CALORE”
CRITERI DI VALUTAZIONE
Esclusività del sistema a pompa di calore
Se il progetto presentato prevede il soddisfacimento dei fabbisogni
energetici di energia primaria per la climatizzazione invernale con il
solo ausilio del sistema a pompa di calore, con l’eccezione di
integrazione tramite pannelli solari termici, vengono attribuiti 3,5 punti
Sinergia con altri Piani e Programmi
Nel caso in cui la struttura oggetto del progetto proposto sia stata
interessata da interventi inseriti nell’ambito di Piani o Programmi
regionali, nazionali o comunitari, con provvedimento di inclusione
disposto in data non anteriore a 5 anni prima del bando, vengono
attribuiti 0,5 punti
BANDO “POMPE di CALORE”
PRIMI RISULTATI
229 istanze di finanziamento ricevute alla data di chiusura del bando
(15/02/2001)
30 milioni di euro circa di finanziamenti richiesti a fronte di opere per
un valore complessivo pari a poco meno di 60 milioni di euro
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