Basi biologiche del cancro Classificazione Anno accademico 2016/2017 I° anno, II° trimestre Laurea Magistrale LM-67 Samantha Messina 2016 Tumori Costituiscono la seconda causa di morte (26%) dopo la malattie cardiovascolari. Variabilità dei tumori: nell’uomo sono presenti circa 200 tipi cellulari e moltissimi sono i geni (oncogeni o onco-soppressori) che possono essere alterati (600 tipi di tumori diversi al MO). Oggi è noto che in generale i tumori sono dovuti a geni che si esprimono in modo abnorme (oncogeni) e a geni che non si esprimono più (oncosoppressori) Samantha Messina 2016 Tumori Willis: “una neoplasia è una massa anomala di tessuto la cui crescita eccessiva è scoordinata rispetto a quella del tessuto normale e persiste nella sua eccessività anche dopo la cessazione degli stimoli che l’hanno provocata” Majno: Un tumore è una crescita afinalistica (non sono di alcuna finalità per l’ospite; lo sono ad es per il virus che lo determina) di tessuto che tende ad essere atipica (la architettura tissutale e le singole cellule presentano anomalie strutturali e funzionali), autonoma (tendono a sfuggire ai controlli che regolano la crescita) e aggressiva (invadono l’ospite) cresce a spese dell’ospite Autonomia relativa (nutrimento, supporto vascolare, supporto ormonale) Samantha Messina 2016 Tumori Oncologia (dal greco, onkos): scienza che studia i tumori Neoplasia (neoplasma; dal greco neos= nuovo e plasos=formazione): nuova crescita, neoformazione. La massa tumorale consiste di cellule nuove, neoformate, non preesistenti. Tumore (dal latino tumor): letteralmente significa tumefazione, rigonfiamento. Si riferisce all’aspetto macroscopico del tumore che nella maggior parte dei casi si presentano come una massa rilevata sul sito anatomico di origine (benigno, maligno). Cancro o carcinoma (dal latino cancer –granchio- e dal greco karkinos). E’ sinonimo di tumore maligno (deriva dall’aspetto infiltrante del tumore, soprattutto della mammella: propaggini del tessuto anomalo partenti da un corpo centrale infiltrano o invadono il tessuto circostante). Samantha Messina 2016 - La storia naturale del tumore Samantha Messina 2016 La storia naturale del tumore - Eterogenicità Samantha Messina 2015 Classificazione in base al comportamento biologico Benigni Maligni Ben differenziato. Il tessuto di origine è La struttura del tessuto di origine è ben riconoscibile perduta in vario grado così come il differenziamento delle singole celluleanaplasia. Pleiomorfismo cellulare: forma e dimensioni non uniformi. Aumento dimensioni generalmente con una certa regolarità fino ad arrivare ad uno stadio limite o regredire. Mitosi rare e normali. Espansiva. Irregolare. Può essere lenta e poi improvvisamente rapida. Mitosi numerose e con forme abnormi Espansiva e invasiva. La massa tumorale è compatta. Lassi e senza capsula. Comprimono i tessuti vicini senza infiltrarli. Non invasivo. Invasiva a livello locale e a distanzaSpesso “incapsulati” (adenomi) metastasi. Compressione. Sintomi da iperfunzione Distruzione dei tessuti per infiltrazione; disseminazione metastatica; cachessia. Non recidivano se asportati bene. Non Possono recidivare. Mortali se non curati. mortali. Samantha Messina 2016 cachessia Provocano Classificazione in base al comportamento biologico-criterio prognostico I tumori benigni sono identificabili dal suffisso “OMA”: il suffisso oma è preceduto dal riferimento alla cellula o al tessuto di origine (eccezioni: epatoma, melanoma, linfoma, seminoma altamente maligni!!!). I tumori maligni sono per lo più CARCINOMI (tumori epiteliali) o SARCOMI (tumori mesenchimali): la parola (o il suffisso) carcinoma o sarcoma è preceduto dal riferimento alla cellula o al tessuto di origine. Samantha Messina 2016 Samantha Messina 2015 Tumori Epiteliali Tumori epiteliali (80%) Tessuto di origine Benigno maligno Epitelio di rivestimento polipo Papilloma Verruca Epiteliomi o carcinomi Epitelio ghiandolare Adenomi adenocarcinomi Samantha Messina 2016 Tumori Epiteliali Polipo: tumore a forma di clava che origina –o ciondola- da una superficie attaccato ad uno stelo. Papilloma: escrescenza su una superficie che presenta epiteliale lunghe e sottili digitazioni –papille Papilloma ha superficie maggiore a parità di volume > si replica in modo più attivo > progressione più frequente Tumori Epiteliali Samantha Messina 2015 Tumori Epiteliali Istologia di un adenoma mammario Istologia di un carcinoma mammario Samantha Messina 2016 Tumori Epiteliali Samantha Messina 2016 Tumori benigni del tessuto connettivo sono detti anche TUMORI MESENCHIMALI – Essendo il mesenchima il tessuto embrionale che dà origine per differenziazione a tutti i tipi di tessuto connettivo – Vengono classificati con il suffisso -oma con il nome del tessuto di origine di cui ricordano la struttura Samantha Messina 2016 Tumori mesenchimali Tessuto di origine Benigno Connettivo fibroso adulto Connettivo fibroso embrionale Connettivo cartilagineo Connettivo osseo Connettivo adiposo Tessuto muscolare liscio Tessuto muscolare striato Tessuto vascolare maligno Fibroma Mixoma fibrosarcoma mixosarcoma Condroma Osteoma Lipoma Leiomioma rabdomioma Angioma condrosarcoma osteosarcoma liposarcoma leiomiosarcoma rabdomiosarcoma angiosarcoma Samantha Messina 2016 Tumori connettivali SARCOMA dei tessuti molli – I sarcomi dei tessuti molli nell’adulto sono forme tumorali che compaiono quando le cellule maligne si formano all’interno di un tessuto molle dell’organismo – Tali tessuti sono i muscoli, i tessuti connettivi, i vasi sanguigni o linfatici, i nervi, i legamenti ed il tessuto adiposo. Solo la biopsia permette di scoprire di quale tipo di sarcoma si tratta e da quale tessuto ha avuto origine – Metà dei sarcomi si forma a livello degli arti superiori o inferiori, gli altri possono interessare il tronco, la testa, il collo gli organi interni o il retroperitoneo, ovvero la parte posteriore della cavità addominale, ricca di tessuto adiposo e connettivo Tumori connettivali I sarcomi dei tessuti molli sono tumori piuttosto rari Le forme più comuni sono quelle pediatriche Il rabdomiosarcoma (che costituisce il 50% di tutti i sarcomi) colpisce ogni anno 4-7 bambini su un milione, negli adulti (dati CNR) 2 persone ogni 100.000 Vista la eterogeneità dei sarcomi è difficile identificare fattori di rischio comuni a tutti Alcuni elementi comuni sono stati però individuati, come per esempio la esposizione a radiazioni (es. per precedenti radioterapie) E’ stata riscontrata una certa tendenza alla familiarità (NF1, sindrome di Gardner, sindrome di Li-Fraumeni ed il retinoblastoma) Tumori connettivali Tumori del tessuto adiposo (Lipomi e Liposarcomi) possono avere origine ovunque nell’organismo dove ci sia tessuto adiposo La forma più comune è quella che si presenta nel retroperitoneo E’ più frequente nelle persone tra 50 e 60 anni Tumori connettivali Tumori del tessuto muscolare muscoli lisci (all’interno degli organi come lo stomaco, l’intestino o l’utero) > leiomiomi (frequenti nell’utero) e leiomiosarcomi muscoli striati (compongono la struttura muscolare propriamente detta) > rabdomiomi e rabdomiosarcomi (braccia e gambe nei bambini) Tumori connettivali Tumori del nervi periferici Neurofibromi, schwannomi e neurinomi (a seconda del tipo cellulare di origine) > leiomiomi (frequenti nell’utero) e leiomiosarcomi Tumori di Ewing (contengono diversi tessuti tra cui anche quello nervoso; si tratta di tumori che originano da tessuti embrionali rimasti nell’organismo e sono molto rari nell’età adulta Tumori connettivali Tumori dei legamenti I legamenti sono ricoperti da un sottile tessuto chiamato sinovia, che produce il liquido che lubrifica lo scorrimento dei tendini (da questo tessuto che originano i tumori) Le forme benigne > tenosinoviti nodulari Le forme maligne > sarcoma sinoviale Tumori connettivali Tumori dei vasi sanguigni e linfatici Le forme benigne > emangiomi e linfangiomi Le forme maligne > emangiosarcomi e linfangiosarcomi Si sviluppano più spesso in parti del corpo sottoposte a radiazioni Il Sarcoma di Kaposi è invece un tumore formato da cellule simili a quelle che rivestono i vasi sanguigni. Oggi è associato frequentemente all’infezione da HIV ma anche alle terapie immunosoppressive assunte dai trapiantati Tumori connettivali I sintomi Quando i sarcomi si formano a livello degli arti è facile notare la presenza di rigonfiamenti che crescono nel giro di qualche settimana o di qualche mese al massimo; non sono dolorosi Quando si sviluppano nell’addome i sintomi possono essere molto più vaghi e aspecifici; vengono raramente identificati precocemente No screening La gradazione (grading) Identificazione del grado di malignità di un tumore rilevabile all’esame istologico sulla base di atipie citologiche delle cellule tumorali, che sono indici del grado di differenziazione. La gradazione rappresenta un giudizio diagnostico, e anche prognostico, di gravità che va combinato con altri (TNM, etc) Grado I tumori costituiti da cellule ben differenziate Grado II tumori costituiti da cellule con differenziazione di medio grado Grado III tumori costituiti da cellule indifferenziate Grado IV tumori costituiti da cellule il cui grado di differenziazione non è definibile Samantha Messina 2016 La stadiazione (TNM) Prende in considerazione l’entità della diffusione del tumore in termini di invasività nei tessuti vicini, invasione dei linfonodi e di formazione di metastasi. In particolare: 1) dimensioni del tumore primario in cm (T =tumore) T1-T4 2) Stato dei linfonodi regionali (N = linfonodo) N0-N3 3) Assenza o presenza di metastasi (M = metastasi) M0/M1 Adattamenti cellulari della crescita e del differenziamento Un organo può andare incontro a: a) variazioni positive o negative delle sue dimensioni: ü ü iperplasia: aumento del numero delle cellule; ipertrofia: aumento delle dimensioni delle cellule; queste modificazioni riguardano solo e soltanto le cellule parenchimali (no: stasi, edema, infiammazione) ü atrofia (ipoplasia e ipotrofia): diminuzione dimensioni, del numero e della funzione cellulare; b) alterazioni del differenziamento: ü metaplasia; ü anaplasia; ü (displasia) delle Displasia Situazione che indica anomalie nel differenziamento di cellule epiteliali o mesenchimali sottoposte a stimoli proliferativi. ü Displasia squamosa dell’epitelio della cervice uterina; (CIN: neoplasia intraepiteliale cervicale) ü Displasia squamosa dell’epitelio respiratorio: (fumatori). Displasia > Neoplasia (carcinoma in situ: epitelio di rivestimento viene rimpiazzato da uno strato di cellule maligne, ma i confini istologici sono “ancora” rispettati. La membrana basale è intatta > carcinoma invasivo) Diagnosi citologica dei tumori: Il test di Papanicolau (1928, Pap-test) Esame cito-oncologico: metodo che permette di analizzare le cellule di sfaldamento provenienti da un organo per la ricerca di cellule neoplastiche. Si preleva il secreto vaginale a mezzo di una spatola e si mette su un vetrino. Il preparato viene opportunamente fissato, colorato e osservato al microscopio ottico. Permette una diagnosi molto precoce delle neoplasie del collo dell’utero, spesso del tutto asintomatiche, nonché il riconoscimento di processi infiammatori, di infezioni di vario tipo e alterazioni cellulari che predispongono alla insorgenza di neoplasie (lesioni precancerose). Samantha Messina 2015 Il test di Papanicolau (Pap-test) Samantha Messina 2016 Samantha Messina 2015