VILFREDO PARETO COMPENDIO DI SOCIOLOGIA GENERALE

VILFREDO PARETO
COMPENDIO
DI SOCIOLOGIA
GENERALE
Introduzione di Giovanni Susino
lstttUto Universitario Archttettura venezla
80
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Servizio Bibliografico Audiovisivo
e di 0oeumentazlone
Vilfredo Pareto
COMPENDIO DI SOCIOLOGIA GENERALE
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Introduzione di Giovanni Busino
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Giulio Einaudi editore
1978
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VII
Introduzione di Giovanni Busino
Il Compendio. - 2. Gli anni torinesi. - 3. Gli anni toscani. - 4. La polemica pacifista e libero-scambista. - 5. Socialismo e marxismo. - 6. La legge della ripartizione della ricchezza. - 7. Il Corso d'economia politica. - 8. I problemi
della sociologia. - 9. La libertà economica e gli avvenimenti
italiani. - ro. I sistemi socialisti. - l I. L'individuale ed il
sociale. - 12. Ricerche statistiche e matematiche. - 13. Il
Manuale di economia politica. - 14- Il metodo della sociologia. - 15. Il mito virtuista e la letteratura immorale. - 16.
Il Trattato di sociologia generale. - 17. La guerra ed il dopoguerra. - 18. La trasformazione della democrazia. - 19. Il
fascismo: fatti e teorie. - 20. Conclusioni.
I.
Cronologia della vita e delle opere di Vilfredo Pareto
XCVII
cxxxr
CLXXXV
La vita
Opere, articoli, traduzioni e lettere
Elementi di bibliografia
Compendio di sociologia generale
3
Ai lettori
5
I.
Preliminari
Dichiarazione delle norme seguite in quest'opera. - Le
scienze logico-sperimentali e le scienze non logico-sperimentali. - Loro differenze. - Il campo sperimentale è assolutamente distinto e disgiunto dal campo non sperimentale.
- In quest'opera intendiamo rimanere esclusivamente nel
campo sperimentale. - Il nostro studio è essenzialmente
contingente. - Procede per approssimazioni successive e
INDICE
non ha punto di mira il certo, il necessario, l'assoluto. Considerazioni sul linguaggio comune e su quello delle
scienze logico-sperimentali. - Vari termini usati in quest'opera.
p. 25
II.
Le azioni non-logiche
Definizione e classificazioni delle azioni logiche e di quelle
non-logiche. - Esempi negli animali e negli uomini. - Le
teorie e i fatti da cui hanno origine. - Diversa intensità
presso popoli diversi delle forze che tengono congiunte certe inclinazioni non-logiche e delle forze che spingono ad
innovare. - Il potere occulto che le parole sembrano avere
sulle cose; estremo limite delle teorie teologiche e metafisiche. - Nelle manifestazioni delle azioni non-logiche c'è una
parte quasi costante e una variabilissima. - Le interpretazioni si adattano alle inclinazioni non-logiche del popolo. L'evoluzione è multipla. - Primo accenno alla necessità di
disgiungere interamente la verità logico-sperimentale di una
dottrina dalla sua utilità sociale o da altre utilità. - Forma
logica data dagli uomini alle azioni non-logiche.
47
66
III. Le azioni non-logiche nella storia delle dottrine
Come furono vedute le azioni non-logiche dagli studiosi
delle società umane. - L'imperfezione scientifica del linguaggio comune contribuisce ad allargare le interpretazioni
logiche delle azioni non-logiche. - C'è negli uomini un'inçlinazione ad eliminare la considerazione delle azioni nonfogiche, le quali sono perciò velate da una veste logica o
altrimenti. - Classificazione dei mezzi adoperati a questo
fine. - Esame dei diversi generi. - Come gli uomini pratici
considerano le azioni non-logiche.
IV.
Le teorie che trascendono dall'esperienza
Indagini per conoscere se i termini comuni religione, diritto, morale, retta ragione, giusto, onesto, ecc. corrispondano ad alcunché di preciso. - Le dottrine tipo e le deviazioni. - I materiali delle teorie e i nessi con i quali sono
congiunti. - Come la Sociologia adopera i fatti. - L'ignoto
si deve spiegare col noto, il presente giova a spiegare il passato e, subordinatamente, il passato giova a spiegare il presente. - Probabilità delle conclusioni. - Classificazione delle proposizioni che aggiungono qualcosa all'uniformità sperimentale o la trascurano. - Esame dei generi della categoria
in cui gli esseri astratti sono conosciuti indipendentemente
dall'esperienza.
J.
INDICE
p.
122
V.
Le teorie pseudo-scientifiche
Come, conosciuta una certa teoria, si risale ai fatti dai quali
essa può avere origine. - Esame della categoria nella quale
gli enti astratti ricevono esplicitamente un'origh:te fuori
dell'esperienza. - Compendio dei risultamenti ottenuti con
l'induzione. - Nelle teorie non logico-sperimentali (e), v'è
una parte poco variabile (a) ed una molto variabile ( b); la
prima è il principio ch'esiste nella mente dell'uomo, la seconda è costituita dalle spiegazioni date di tal principio e
delle opere di cui è origine. - Nelle teorie che aggiungono
qualcosa all'esperienza, spesso le premesse sono almeno in
parte implicite; eppure queste sono parte molto importante
del ragionamento. - Come da certi principi arbitrari (a) si
sono potute ricavare dottrine (e). - Esempi vari.
147
vr.
I residui
Somiglianze e differenze, riguardo alle parti (a), ( b), tra le
scienze logico-sperimentali e le non logico-sperimentali. La parte (a) corrisponde a certi istinti, ma non li comprende tutti; inoltre, per determinare le forme sociali, si debbono aggiungere gl'interessi. - Aspetto oggettivo e aspetto
soggettivo delle teorie. - Esempi del modo come separare
(a) da (b ). - Per comodo di esposizione le cose (a) si dicono
residui, le (b) derivazioni, le (e) derivate. I residui, corrispondendo agl'istinti, mancano di precisione. - Classificazione dei residui. - Esame delle varie classi.
207
vn. Le derivazioni
Gli uomini si lasciano persuadere in principal modo dai sentimenti (residui). - Come si amplificano le derivazioni. Esse sono il materiale adoperato nelle ricerche tanto dalle
scienze non logico-sperimentali come dalle logico-sperimentali; le prime suppongono alle derivazioni il potere di operare direttamente sulla costituzione sociale; le seconde le
hanno solo in conto di manifestazioni delle forze cosi operanti. - Si ricercano le forze cui corrispondono pili o meno
rigorosamente le derivazioni. - La logica dei sentimenti. La dimostrazione delle derivazioni spessissimo non è il motivo che le fa accogliere. - Classificazione delle derivazioni. - Esame delle classi.
261
VIII.
Proprietà dei residui e delle derivazioni
Come operino i residui e le derivazioni. - In qual relazione
sia quest'opera con l'utilità sociale. - Il ragionamento comune stima le derivazioni cagione delle azioni umane, talvolta anche dei sentimenti. - In generale invece le deriva-
INDICE
zioni sono effetto dei sentimenti e delle azioni. - I residui
in relazione agli esseri concreti a cui appartengono. - Ripartizione e mutamenti nel complesso di una società. - Le
classi dei residui variano poco; pili, i generi. - Forma a
onde del fenomeno. - Relazione tra i residui e le condizioni
di vita. - Azione reciproca dei residui e delle derivazioni. Opera dei residui sui residui. - Opera dei residui corrispondenti a un medesimo complesso di sentimenti. - Opera delle derivazioni sui residui. - Considerazione delle diverse
classi sociali. - Spesso ci figuriamo le derivazioni trasformate in residui, mentre segue l'opposto. - Opera delle derivazioni sulle derivazioni. - Relazione dei residui e delle
derivazioni con gli altri fatti sociali. - Come opera sulle
conclusioni la divergenza tra i residui e i principi logicosperimentali. - Nelle materie non logico-sperimentali, ragionare con pieno rigore di logica può recare a conclusioni in
disaccordo con i fatti e il ragionare con grave difetto di logica, lasciandosi guidare dal sentimento, può recare a conclusioni pili vicine ai fatti. - Contrasti tra la pratica e la
teoria. - Derivazioni indeterminate come si adattano a certi
fini. - Provvedimenti per raggiungere un fine. - L'opera
sulle derivazioni poco o nulla è efficace per modificare i
residui. - Come sono accettati i provvedimenti sociali. I miti e i fini ideali. - Loro relazioni con gli altri fatti sociali. - Classificazione dei problemi a cui dànno origine tali
relazioni. - Esame di questi problemi. - Relazione tra l'osservare le regole della religione e della morale e il conseguire la propria felicità. - Classificazione delle soluzioni di
questo problema. - Esame delle soluzioni. - Lo studio compiuto porge un esempio della vanità sperimentale di certe
dottrine congiunta ad una loro grande utilità sociale. - Propagazione dei residui. - Propagazione delle derivazioni. Gl'interessi. - Il fenomeno economico. - Eterogeneità sociale e circolazione tra le varie parti. - Le classi elette e loro
circolazione. - La classe superiore e la classe inferiore in
generale.
p.350
IX.
Forma generale della società
Gli elementi e le loro categorie. - Lo stato di equilibrio. Ordinamento del sistema sociale. - Composizione dei residui e delle derivazioni. - Proprietà del sistema sociale. L'utilità e i suoi generi. - Massimo di utilità DI un individuo o DI una collettività. - Massimo di utilità PER una collettività. - Residui e derivazioni in relazione con l'utilità.
- Quasi tutti i ragionamenti usati nelle materie sociali sono
derivazioni. - Composizione delle utilità, dei residui e delle derivazioni. - L'uso della forza nella società. - La classe
governante e la governata in relazione con l'uso dell'astuzia
INDICE
e della forza. - Come la classe governante procura difendersi. - Stabilità e mutabilità della società. - I cicli d'interdipendenza dei fenomeni sociali. - La protezione. - Vari generi di capitalisti. - Gli speculatori. - Reggimento politico.
- La democrazia. - L'opera dei governi è tanto pili efficace
quanto pili si vale dei residui esistenti; è spessissimo vana
quando attende a modificarli. - Consenso e forza fondamento dei governi. - I governi moderni. - La plutocrazia.
- Spese per assicurare i vari reggimenti politici. - I partiti
politici. - Varie proporzioni dei residui della classe I e di
quelli della II nel ceto governante e nel governato. - Risultamenti economici dei vari reggimenti politici. - Governi
che usano in principal modo la forza. - Governi che usano
in principal modo l'astuzia. - Combinazioni dei vari tipi. Periodi economici e periodi sociali. - Forma a onde dei fenomeni. - Oscillazioni di derivazioni in relazione con le
oscillazioni sociali. - Errori soliti a farsi a tal proposito. Interdipendenza delle oscillazioni. - Il complesso sociale.
p. 455
x. L'equilibrio sociale nella storia
Uno dei fattori principali dell'equilibrio sociale è la proporzione dei residui della classe I e di quelli della classe II.
- Indici dell'utilità sociale. - L'equilibrio dei vari strati sociali. - Come i mezzi usati per mantenerlo operi sulla proporzione dei residui della classe I e di quelli della II e in
conseguenza sull'equilibrio sociale. - Studio dell'evoluzione sociale in Roma. - Analogie con l'evoluzione delle nostre società. - Come la scioltezza e l'irrigidire delle società
siano fenomeni che si seguono a vicenda. - Questo è un caso particolare della legge generale dei fenomeni sociali, che
hanno forma fatta a onde.
Indici delle materie
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528
532
535
545
Argomenti d'indole generale
n. Teorie logico-sperimentali e teorie non logico-sperimentali
III. Linguaggio e definizioni
IV. Argomenti d'indole particolare
I.
Tavola delle concordanze tra i paragrafi del «Compendio»
e quelli del «Trattato»
Dopo la pubblicazione del monumentale " Trattato di sociologia», amici e discepoli di Pareto gli avevano chiesto
una riduzione dell'opera, che consentisse di dare maggiore circolazione alle sue idee e ai suoi metodi innovatori.
L'impresa venne tentata con grande passione da un giovane entusiasta della sociologia paretiana, Giulio Farina,
che nel 1919 portava rapidamente a termine il lavoro. L'autore, esaminatolo con cura, dava la sua piena approvazione e aggiungeva poche correzioni e modifiche. "Nell'insieme - osserva Susino nell 'introduzione - il riassunto
di Farina lo soddisfaceva pienamente. Piu di un vero e proprio riassunto o compendio, si trattava in realtà di una riduzione a colpi di forbic i ,,, che riusciva a scavare l'essenziale dalla mole imponente del " Trattato .. e dal fittissimo
intrico di note. Grazie al " Compendio "• " le linee maestre
del sistema sociologico paretiano appaiono ben tracciate,
nitidissime"·
Nel vasto saggio introduttivo a questa edizione - la prima
dopo quella del 1920 - Susino guida il lettore nell'analisi e
nella comprensione del pensiero di Pareto, mostrandone
gli apporti fondamentali allo studio delle scienze umane.
"Leggere oggi Pareto - conclude - ci aiuterà a capire perché sia urgente che la sociologia diventi componente essenziale del patrimonio culturale italiano ... e perché la sociologia, pur tra titubanze e impedimenti, debba apparirci
come la scienza e la coscienza - forse talvolta addirittura
alienata- delle società " ·
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