LICEO SCIENTIFICO “N. TRON” SCHIO PROGRAMMAZIONE DI FISICA classe 1ID INDIRIZZO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE A.S. 2016/2017 INDICE A) Linee generali e competenze B) Obiettivi specifici di apprendimento C) Competenze chiavi di cittadinanza D) Indicazioni didattiche E) Modalità di verifica e valutazione F) Programmazione classe I G) Obiettivi minimi classe I A) LINEE GENERALI E COMPETENZE (dalle linee guida per i licei scientifici) Lo studente, al termine del percorso liceale avrà appreso i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, acquisendo consapevolezza del valore conoscitivo della disciplina e del nesso tra lo sviluppo della conoscenza fisica ed il contesto storico e filosofico in cui essa si è sviluppata. In particolare, lo studente avrà acquisito le seguenti competenze: osservare e identificare fenomeni; formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi; formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione; fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli; comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive. Sarà cura dell’insegnante trovare un raccordo con altri insegnamenti (in particolare con quelli di matematica, scienze, storia e filosofia) e promuovere collaborazioni tra la sua Istituzione scolastica e Università, enti di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro, soprattutto a vantaggio degli studenti degli ultimi due anni. B) OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (da realizzare nell’arco del primo e secondo biennio) La definizione degli Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA) per la fisica intende fornire un quadro di riferimento per lo sviluppo coerente di conoscenze e abilità che coniughino gli aspetti cognitivi con quelli più specificamente culturali della disciplina: da un lato la disciplina come strumento di conoscenza scientifica della realtà, dall’altro l’analisi di come la fisica si colloca all'interno del pensiero scientifico e di come, interagendo e integrandosi con altre forme di pensiero (matematico, filosofico, tecnologico, …) contribuisce all'evoluzione storica delle idee. La presentazione degli OSA è fatta ripartendoli in quattro aree fenomenologiche (Fenomeni Meccanici, Fenomeni Termici, Fenomeni Elettromagnetici ), un’area che descrive conoscenze e abilità legate alle procedure e agli strumenti della indagine scientifica (Strumenti, Modelli e Procedure), un’area che descrive concetti e applicazioni della fisica nell’astronomia e nell’astrofisica (Terra e Universo) ed un’area che presenta il percorso di conoscenza della materia dalle sue proprietà macroscopiche alla sua struttura microscopica (Struttura della Materia, Particelle e Campi). L’ordine di presentazione non è legato all’ordine in cui gli argomenti verranno proposti in classe dal docente. I contenuti delle tabelle che seguono, indicano abilità di processo che devono accompagnare gli studenti lungo tutto il percorso in fisica. Non sono relativi ad un unico periodo, ma distribuiti lungo tutto l’arco del 1° e 2° biennio. STRUMENTI, MODELLI E PROCEDURE Conoscenze Abilità Esplorare, misurare, comunicare, interpretare - Il metodo sperimentale: osservare, formulare ipotesi, sperimentare, interpretare, formulare leggi. - La definizione operativa delle grandezze fisiche: grandezze scalari e vettoriali; grandezze intensive ed estensive. - Unità di misura e dimensionalità delle grandezze fisiche. Il sistema internazionale di misura (SI). - Leggi fenomenologiche e leggi teoriche. - Formulazione di modelli descrittivi ed interpretativi. - Procedure di utilizzazione di fogli elettronici e altri strumenti informatici per la modellizzazione di fenomeni fisici. - Potere predittivo e limiti di validità di un modello. Esplorare, misurare, comunicare, interpretare - Descrivere un fenomeno fisico individuandone le variabili rilevanti. - Predire relazioni tra variabili. - Valutare le caratteristiche degli strumenti di misura: portata, sensibilità, eventuale frequenza di campionamento. - Individuare le caratteristiche di trasduzione di alcuni strumenti. - Individuare la differenza tra metodi di misurazione diretti e indiretti. - Applicare semplici algoritmi per determinare l'incertezza di misure indirette. - Valutare, in situazioni sperimentali diverse, l'attendibilità dei valori misurati: intervallo d'incertezza, precisione. - Leggere e costruire, manualmente e con l’ausilio di strumenti informatici, grafici cartesiani, istogrammi e tabelle a più entrate. - Tracciare, manualmente e con l’ausilio di strumenti informatici, linee di tendenza di dati sperimentali linearizzati, determinando i valori. di coefficienti e intercette, interpretandone i significati fisici. - Usare modelli matematici per descrivere le relazioni tra le variabili coinvolte in un dato fenomeno. - Utilizzare i rapporti incrementali e l’integrazione numerica per elaborare semplici modelli di fenomeni. 1) FENOMENI MECCANICI Conoscenze Abilità Interazione e forza - Forze come descrittori delle interazioni fra corpi (meccaniche, elettriche, magnetiche). - Terzo principio della dinamica. - Massa e peso. - Attrito e resistenza del mezzo. - Momento di una forza e di una coppia di forze. - Equilibrio tra forze in situazioni statiche. - Primo e secondo principio della dinamica. - Impulso della forza e variazione della quantità di moto. - Sistemi isolati: conservazione della quantità di moto. Aspetti storici - Evoluzione dei concetti di massa, di forza e di interazione. Interazione e forza - Progettare ed eseguire esperimenti per misurare le intensità delle forze agenti su corpi ed esprimere i risultati nelle corrette unità di misura. - Sommare e scomporre forze. - Individuare in modo grafico e sperimentale il baricentro di corpi di forma semplice. - Misurare la forza d’attrito tra solidi in situazioni statiche e dinamiche. - Individuare e descrivere le interazioni tra corpi vincolati e vincoli. - Descrivere l’effetto prodotto dall’applicazione di coppie di forze ed effettuare misurazioni per determinare il momento risultante in situazioni di equilibrio. - Realizzare, misurare e discutere situazioni di moto in cui la risultante delle forze è nulla o diversa da zero. - Rilevare moti di caduta di corpi diversi e fare ipotesi sulle cause di eventuali differenze riscontrate. - Eseguire esperimenti sulla conservazione della quantità di moto in sistemi isolati. - Spiegare, con riferimento a esempi concreti, la connessione tra conservazione della quantità di moto e terzo principio della dinamica. Spazio, tempo, moto - Sistemi di riferimento spazio-temporali e descrizione dei moti. - Spostamento, velocità e accelerazione come vettori. - Moto relativo e composizione delle velocità. - Moti periodici e oscillatori. Aspetti storici - Galilei e la nascita del metodo sperimentale. Spazio, tempo, moto - Misurare distanze e intervalli di tempo con metodi diversi; esprimere le misure in unità di misura diverse. - Rappresentare e descrivere le traiettorie di uno stesso moto visto da riferimenti spaziali diversi. - Distinguere tra velocità medie e istantanee. - Rappresentare moti vari osservati nella vita quotidiana in grafici (s, t) e (v, t) e utilizzarli per risolvere problemi. - Ricavare l’equivalenza tra rappresentazioni grafiche e algebriche di moti uniformi e vari. - Applicare le proprietà vettoriali di spostamento, velocità e accelerazione per analizzare moti in due e in tre dimensioni. - Descrivere situazioni di moto relativo e comporre velocità in una e in due dimensioni. - Ricavare vettorialmente direzione e verso dell’accelerazione per moti qualsiasi su traiettoria curva e applicare i risultati al caso del moto circolare uniforme. - Misurare la frequenza di fenomeni periodici con riferimento alla misurazione del tempo. - Misurare posizioni, velocità e accelerazioni di un corpo e porle in relazione con le forze agenti. Onde meccaniche - Propagazione di perturbazioni nella materia: vari tipi di onde. - Frequenza, intensità e sovrapposizione di onde armoniche. - Principio di sovrapposizione e interferenza. - Riflessione e rifrazione. - Intensità del suono e sua misura. Timbro e altezza del suono. Aspetti storici - L’evoluzione storica della comprensione dei fenomeni sonori. Energia e lavoro - Lavoro e trasferimento di energia. - Energia potenziale in configurazioni diverse. - Energia dei corpi in movimento. - Conservazione e dissipazione dell’energia meccanica. - Bilanci energetici. Rendimento dei trasferimenti di energia. - Potenza. Aspetti storici - Evoluzione storica del concetto di energia: il moto perpetuo e il principio di conservazione dell’energia. Onde meccaniche - Produrre onde impulsive in una e due dimensioni, descriverne qualitativamente i caratteri, misurarne le velocità di propagazione. - Produrre, osservare e descrivere fenomeni di riflessione e di rifrazione di onde. - Descrivere le proprietà delle onde armoniche in relazione alla sorgente e al mezzo: frequenza, ampiezza, velocità di propagazione, lunghezza d’onda, fase. - Misurare l'intensità del suono in funzione della distanza dalla sorgente ed esprimerla usando la scala dei decibel. - Riconoscere forme d’onda risultanti dalla sovrapposizione di onde armoniche di uguale o diversa frequenza. - Caratterizzare un segnale attraverso il suo spettro di frequenze. Energia e lavoro - Individuare e descrivere, con esempi tratti dalla vita quotidiana, situazioni in cui l’energia meccanica si presenta come cinetica e come potenziale (elastica o gravitazionale) e diversi modi di trasferire, trasformare e immagazzinare energia. - Calcolare, anche con l’aiuto di grafici (F, x), il lavoro di una forza, esprimerlo nelle corrette unità di misura e metterlo in relazione con i trasferimenti di energia avvenuti. - Leggere, costruire e interpretare schemi grafici che rappresentano flussi di energia tra sistemi interagenti. - Servirsi della conservazione dell’energia meccanica per analizzare situazioni anche complesse in sistemi con attriti trascurabili, tra cui il moto di corpi che si muovono nello spazio interplanetario. - Applicare il principio di conservazione dell’energia alla soluzione di semplici problemi anche in presenza di forze dissipative. - Descrivere il funzionamento di macchine semplici. - Misurare in casi semplici la potenza utile di macchine e del corpo umano ed esprimere il risultato nelle corrette unità di misura. 2) FENOMENI TERMICI Conoscenze Abilità Processi ed equilibri - Equilibrio termico e temperatura. - Differenze di temperatura e flusso di energia termica: il calore. - Capacità termica e calore specifico. - Conducibilità termica, isolanti e conduttori. - Stati della materia e cambiamenti di stato. - Scala assoluta di temperatura ed equazione di stato dei gas. - Esperimento di Joule e primo principio della termodinamica. Processi ed equilibri - Descrivere fenomeni in cui avviene un trasferimento di energia in presenza di una differenza di temperatura. - Misurare quantità di calore ed esprimere i risultati nelle corrette unità di misura. - Rilevare temperature in diversi fenomeni (di riscaldamento, raffreddamento, cambiamento di stato) e analizzarne l’andamento in funzione del tempo. - Realizzare esperimenti per confrontare la conducibilità termica di diversi materiali. - Misurare variazioni di pressione, volume e temperatura nei gas e cercare le relazioni tra i dati. - Misurare il calore specifico di diversi materiali. - Misurare il rapporto joule/caloria. - Descrivere i flussi di energia occorrenti per mantenere mediamente costante la temperatura del pianeta Terra. Aspetti storici - Teoria del calorico e primi sviluppi della teoria termodinamica. 3) FENOMENI ELETTRICI E MAGNETICI Conoscenze Abilità Forze elettriche e magnetiche - Forze tra cariche elettriche. Legge di Coulomb. - Capacità elettrica. - Differenza di potenziale elettrico. - Intensità di corrente. - Isolanti e conduttori: solidi, liquidi e gassosi. - Resistenza elettrica. Legge di Ohm. - Potenza elettrica. Potenza dissipata. Effetto Joule. - Forze magnetiche (fra magneti, fra corrente elettrica e magnete, fra correnti elettriche). - Nodi e maglie nei circuiti elettrici. - Riconoscere in circuiti semplici la conservazione della corrente (prima legge di Kirchhoff). Forze elettriche e magnetiche - Eseguire esperimenti in cui si evidenziano forze di attrazione e repulsione tra cariche elettriche. - Risolvere problemi sulle forze reciproche agenti su due o più cariche elettriche puntiformi. - Eseguire e interpretare esperimenti in cui si evidenziano fenomeni di induzione e di polarizzazione elettrostatica. - Realizzare semplici circuiti elettrici con alimentatori, carichi ohmici, interruttori, deviatori, collegamenti in serie e parallelo. - Misurare intensità di corrente, differenze di potenziale e resistenze elettriche, utilizzando le corrette unità di misura e riconoscendo - Risolvere semplici problemi relativi al bilancio energetico del circuito elettrico (seconda legge di Kirchhoff). - Lampade e rendimenti luminosi. Aspetti storici - Le origini della teoria dell’elettricità e del magnetismo. relazioni di conservazione e di proporzionalità. - Le origini della teoria dell’elettricità e del magnetismo. - Riconoscere sperimentalmente materiali isolanti e conduttori dell’elettricità. - Misurare variazioni di resistenza elettrica con la temperatura. - Spiegare il funzionamento del condensatore. - Misurare i tempi di scarica di un condensatore in un circuito RC ed elaborare un semplice modello descrittivo dei dati. - Eseguire esperimenti in cui si evidenziano forze di attrazione e repulsione magnetica. - Realizzare una elettrocalamita. - Spiegare l’andamento del campo geomagnetico. 4) FENOMENI LUMINOSI Conoscenze Abilità Luce - Sorgenti luminose e propagazione della luce. - Ottica geometrica e formazione di immagini. - Principio di Fermat del tempo minimo di propagazione. - Dispersione della luce e spettro della luce visibile, infrarossa e ultravioletta. - Illuminazione di un corpo: intensità luminosa riflessa, diffusa, trasmessa e assorbita. I colori dei corpi. - Meccanismo della visione. Luce - Realizzare esperienze di riflessione, rifrazione e diffusione e descriverle utilizzando il modello dell’ottica geometrica. - Spiegare la trasmissione di luce mediante fibre ottiche. - Misurare distanze focali e rapporti d’ingrandimento lineari e angolari. - Utilizzare microscopi, cannocchiali e telescopi e descriverne il funzionamento. - Misurare intensità luminose incidenti, riflesse e trasmesse da corpi trasparenti in funzione del loro spessore e della distanza dalla sorgente, utilizzando le relative unità di misura. - Evidenziare sperimentalmente alcune proprietà dell’occhio umano. - Misurare il riscaldamento prodotto dalla radiazione (visibile e infrarossa) emessa da una lampadina. Aspetti storici - Modelli interpretativi della fenomenologia di propagazione della luce. 5) TERRA E UNIVERSO Conoscenze Abilità La Terra e il sistema solare - Metodi di misurazione di grandi distanze. Unità di misura astronomiche. La Terra e il sistema solare - Spiegare le differenze tra misure del tempo “naturali” e “convenzionali” e le necessità che le hanno determinate. - I moti della Terra: rotazione, precessione, rivoluzione. - Modelli geocentrico ed eliocentrico del sistema solare. - Sistemi di riferimento astronomici. - Descrivere misure eseguibili con metodi di triangolazione, parallasse e con metodi radar, dandone esempi e argomentandone i campi di applicabilità. Aspetti storici - La misurazione del tempo e la suddivisione del giorno e dell’anno nelle antiche società e oggi. - Il passaggio dal sistema geocentrico (geostatico) al sistema eliocentrico. - Osservare in modo sistematico i moti apparenti del Sole, della Luna, dei pianeti, delle stelle, utilizzando le coordinate geografiche e astronomiche. - Riconoscere e descrivere il moto degli astri; spiegare i moti apparenti in termini di sistemi di riferimento geocentrico ed eliocentrico. - Descrivere strumenti ottici che consentono di studiare il cielo da Terra (telescopi rifrattori e riflettori) e il loro ruolo nel miglioramento della visione dell’Universo fisico e nel progresso delle conoscenze scientifiche. 6) STRUTTURA DELLA MATERIA Conoscenze Dalle proprietà dei materiali alla struttura microscopica della materia - Proprietà dei materiali in termini di fenomenologie e grandezze fisiche macroscopiche indicative della loro struttura microscopica. - Modello atomico-molecolare della materia dal punto di vista fisico-chimico per solidi, liquidi e gas. - Cariche elettriche nella materia. - L’elettrone e le sue proprietà. - Modello di Rutherford: elettroni e nuclei atomici. Abilità Dalle proprietà dei materiali alla struttura microscopica della materia - Individuare grandezze fisiche (densità, elasticità, plasticità, viscosità, calore specifico, conducibilità termica o elettrica) indicative della struttura microscopica della materia. - Misurare, con opportuni metodi, la densità di corpi solidi, liquidi e gassosi al fine di osservarne la variazione nei passaggi di stato. - Descrivere e argomentare gli indizi che supportano l’ipotesi atomico-molecolare della materia e le idee sulla struttura degli atomi. - Individuare fenomeni elettrici o magnetici come spie della esistenza di cariche negli atomi. Aspetti storici - L’evoluzione della teoria atomico-molecolare: - Descrivere gli esperimenti di Thomson e dalla chimica alla fisica atomica. Millikan in relazione alla scoperta dell’elettrone e alla misura della carica elementare. - Discutere i modelli atomici di Thomson e Rutherford alla luce dell’esperimento di Geiger e Marsden. - Riconoscere l’ordine di grandezza delle dimensioni delle molecole, degli atomi e dei nuclei. C) COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Imparare ad imparare: o organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione ( libri, risorse on-line ecc.) Comunicare: o comunicare e comprendere messaggi di genere diverso (tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare i fenomeni utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, grafico, ecc.) ed esprimere le conoscenze disciplinari mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) Collaborare e partecipare: o interagire in gruppo, soprattutto nella realizzazione di una esperienza o di un progetto, discutendo e rispettando i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo al meglio all’apprendimento comune ed al successo del gruppo. Risolvere problemi: o affrontare i fenomeni e problematiche ad essi correlate costruendo e verificando ipotesi, individuando fonti e risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati e proponendo soluzioni Individuare collegamenti e relazioni: o individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra situazioni/fenomeni diversi.. Acquisire ed interpretare l’informazione: o valutare la credibilità/coerenza dei risultati. Assumere un atteggiamento critico nei confronti delle varie informazioni reperite, ricorrendo sempre a diverse fonti. D) Indicazioni didattiche Partendo dalle più semplici esperienze e scegliendo di conseguenza gli esperimenti più adatti, gli studenti vengono guidati ad acquisire metodologie e procedure proprie dell’indagine scientifica. La progettualità è una vera e propria attività trasversale a cui corrispondono come contenuti specifici l’analisi dei problemi e lo studio degli esperimenti e come abilità la costruzione di schemi a blocchi e diagrammi di flusso, con l’indicazione delle variabili in entrata, intermedie e in uscita. Ogni fase di lavoro deve essere riconosciuta dallo studente come parte di un itinerario di ricerca precostituito, ma che può richiedere adattamenti e decisioni durante la realizzazione. Mettere in luce i gradi di libertà delle esperienze serve a rendere gli studenti consapevoli di quali scelte siano consentite all’interno del protocollo di lavoro. E’ bene abituare gli studenti a prevedere tra le variabili anche l’errore e l’imprevisto, perché possono essere utili per migliorare il progetto di ricerca con successive approssimazioni e per ulteriori esplorazioni. Per quanto riguarda la fase esecutiva é opportuno che gli studenti lavorino in piccoli gruppi: nel lavoro di gruppo svolge infatti un ruolo essenziale l’interazione “tra pari”. Esperienze eseguite dal docente possono essere motivate da problemi di sicurezza o logistici. La descrizione delle tecniche strumentali risulta più concreta e accessibile agli studenti se viene svolta in laboratorio davanti alla strumentazione. Fin dall’inizio del corso si presterà attenzione ai problemi di sicurezza illustrando adeguatamente agli studenti la natura dei rischi e i mezzi di difesa ed esigendo uno scrupoloso rispetto delle norme. Sono inoltre momenti didattici molto formativi la valutazione dei pregi e dei limiti dell’esperimento rispetto agli obiettivi prefissati, la discussione della coerenza dei risultati e la ricerca delle eventuali cause di errore. L’esperienza di laboratorio può anche aver lo scopo di far emergere domande ed esigenze di chiarificazione. Nell’affrontare i vari temi può essere utile una prima fase di carattere esplorativo in cui gli studenti “interrogano la natura” e gradualmente imparano “a far domande”. Poi, una volta emerso un concetto importante, é indispensabile vederne le implicazioni, ad esempio attraverso la conferma o meno delle previsioni che l’utilizzazione del concetto permette di fare. Man mano che vengono costruite nuove conoscenze é opportuno utilizzarle oltre che in nuove situazioni sperimentali anche in esercizi e problemi, scelti non per applicare banalmente le formule, ma per stimolare e verificare le capacità progettuali dello studente attraverso l’analisi della situazione reale, la scelta delle modalità più opportune per conseguire il risultato e la giustificazione logica delle varie fasi della soluzione. In casi simili a quelli studiati sperimentalmente è bene che gli studenti siano gradualmente portati a fare previsioni dell’ordine di grandezza del risultato prima ancora di effettuare i calcoli. Il computer sarà utilizzato soprattutto per l’elaborazione dei dati e come ausilio nella stesura di relazioni. La simulazione di esperienze non sarà introdotta prima del secondo anno, in modo che gli studenti abbiano già chiaro il rapporto tra mondo reale e modellizzazione e non confondano la simulazione (che è comunque un modello semplificato) con la realtà. Anche l’uso di film e audiovisivi può trovare una sua opportuna collocazione per mostrare situazioni non gestibili direttamente a scuola o per ampliamenti, ma non come surrogato dell’esperienza in laboratorio o sostituto della lezione. E) MODALITÀ DI VERIFICA e VALUTAZIONE La prova orale potrà consistere in interrogazioni tradizionali, discussioni con gli studenti anche a gruppi e dal posto, in somministrazione di questionari. Per mezzo di un colloquio si cercherà di chiarire eventuali dubbi su prove scritte e pratiche e di mettere in luce le modalità di ragionamento seguite dagli alunni nella soluzione di problemi. (Griglia di valutazione allegata al PTOF) La prova scritta verterà su esercizi e problemi riguardanti gli argomenti sviluppati, in modo da verificare le conoscenze acquisite, le abilità applicative e le capacità logico-deduttive. A tale scopo, gli esercizi e i problemi proposti non richiederanno solo la semplice applicazione delle formule acquisite, ma anche una rielaborazione personale dell’argomento in modo che l’alunno giunga ad una applicazione consapevole dei concetti appresi. (Griglia di valutazione allegata al PTOF) Le relazioni sulle esperienze di laboratorio alle quali gli studenti prenderanno parte in modo diretto o indiretto hanno lo scopo di aiutarli sia a riesaminare le ragioni per cui si è operato in un certo modo, sia a considerare l’effetto delle incertezze nella misura, sia a individuare eventuali cause di errore in modo che le conclusioni alle quali giungono siano significative, sia a rendere la loro comunicazione sempre più puntuale, essenziale ed appropriata. In sede di valutazione si terrà conto anche dei contributi nelle discussioni, del comportamento in laboratorio, del successo nella soluzione di problemi e del grado di partecipazione e di impegno. Altre volte agli studenti sarà richiesto di completare e consegnare delle schede appositamente strutturate per il lavoro che si sta svolgendo in laboratorio. Tali schede, oltre ad essere un valido strumento per verificare la comprensione di quanto i ragazzi stanno eseguendo, hanno lo scopo di indirizzare il loro lavoro e far emergere problematiche che potrebbero, altrimenti, non affiorare. Ulteriori elementi che potranno influenzare la valutazione coinvolgono il grado di partecipazione e di impegno, il contributo nelle discussioni, l’atteggiamento tenuto in laboratorio. Sono previste almeno due prove scritte per quadrimestre; tre al massimo nel primo periodo, quattro al massimo nel secondo periodo Il voto conclusivo, sia di periodo che dell'anno scolastico, verrà da una media pesata delle valutazioni conseguite dall'alunno, (media pesata secondo criteri che il singolo insegnante avrà cura di chiarire agli allievi). Importanza maggiore verrà comunque assegnata agli esiti delle verifiche scritte e dei colloqui orali, visto che le relazioni di laboratorio sono per loro natura frutto di un lavoro cooperativo nel quale è difficile riconoscere il contributo di ognuno. Criteri di valutazione: secondo quanto previsto dalle griglie di valutazione di Dipartimento, allegate al PTOF. Note generali Il programma di inizio anno è presentato in moduli suddivisi in unità, la cui numerazione corrisponde a quella dei capitoli nel testo in adozione. F) Programmazione classe PRIMA NOTA: con il simbolo (*) vengono evidenziate esperienze di laboratorio fortemente consigliate Testo: Antonio Caforio e Aldo Ferilli, FISICA! Pensare l’Universo, Le Monnier scuola. SEZIONE A: Introduzione alla fisica UNITA’ 1. La misura: il fondamento della fisica OBIETTIVI CONOSCENZE CAPACITA’ /ABILITA’ COMPETENZE Concetto di grandezza fisica e di misura di una grandezza Il sistema Internazionale di unità Le grandezze fisiche fondamentali e derivate: lunghezza, intervallo di tempo, massa, area, volume, densità Saper utilizzare multipli e sottomultipli di una unità di misura Saper utilizzare correttamente le regole di scrittura dei simboli Saper utilizzare la notazione scientifica e valutare gli ordini di Saper ricavare le dimensioni di una grandezza derivata attraverso l’analisi dimensionale Saper convertire le unità di misura tra loro. Le potenze di 10 e loro proprietà grandezza Saper operare calcoli ponendo il corretto numero di cifre significative nei risultati OBIETTIVI MINIMI: Saper operare con la notazione scientifica dei numeri Saper utilizzare multipli e sottomultipli di una unità di misura Saper convertire la misura di una grandezza fisica da una unità di misura ad un’altra Contenuti Esperienze di laboratorio suggerite Di cosa si occupa la fisica Le grandezze fisiche Il sistema internazionale La misura delle grandezze fondamentali della meccanica Numeri grandi e numeri piccoli Fare stime: i problemi di Fermi Misure dirette e indirette Uso del metro a nastro, del calibro e della bilancia elettronica * Misura di lunghezze col calibro * Misure di area e volume Tempi Settembre Ottobre UNITA’ 2. Elaborazione dei dati in fisica OBIETTIVI CONOSCENZE ABILITA’/CAPACITA’ COMPETENZE Le caratteristiche degli strumenti di misura L’incertezza nelle misure dirette e indirette Le cifre significative di una misura I rapporti, le proporzioni. I grafici La proporzionalità diretta e inversa La proporzionalità quadratica diretta e inversa Lettura e interpretazione di formule e grafici Distinguere tra i diversi tipi di errore nella misura di una grandezza fisica Saper effettuare semplici calcoli matematici, impostare proporzioni e ricavare percentuali Saper ricavare le formule inverse Saper valutare l’ordine di grandezza di una misura e la sua precisione. Saper rappresentare graficamente le relazioni fra le grandezze fisiche Saper calcolare l’incertezza di una misura diretta e di una misura indiretta Saper esprimere il risultato di una misura con il corretto uso di cifre significative Saper leggere e interpretare formule e grafici OBIETTIVI MINIMI: Rappresentare dati sperimentali e determinare gli errori nelle misure dirette ed indirette Saper individuare relazioni di proporzionalità diretta ed inversa tra grandezze fisiche Contenuti Errori di misura Stima dell’errore La precisione di una misura Propagazione errori e cifre significative La costruzione di un grafico cartesiano Rappresentazioni di dati sperimentali Rappresentazione matematica e grafica di leggi fisiche Esperienze di laboratorio suggerite Sensibilità degli strumenti e incertezza: metro a nastro, calibro, bilancia elettronica, cronometro Misura delle dimensioni della massa e calcolo del volume di un parallelepipedo e di un cilindro metallici con rispettivi errori. Determinazione della densità dei metalli costituenti e confronto con i valori riportati in letteratura * Misura ripetuta del periodo di un pendolo Relazione tra la massa agganciata ad una molla ed il suo allungamento: rappresentazione grafica e determinazione analitica della costante di proporzionalità Tempi Ottobre Dicembre UNITA’ 3. Grandezze scalari e grandezze vettoriali OBIETTIVI CONOSCENZE ABILITA’/CAPACITA’ Il vettore spostamento Due esempi di vettori: velocità e accelerazione Le operazioni con i vettori La scomposizione di un vettore Saper operare graficamente con i Saper risolvere semplici problemi vettori relativi all’algebra vettoriale, Saper distinguere tra grandezze scalari utilizzando le funzioni goniometriche e vettoriali COMPETENZE OBIETTIVI MINIMI: Essere in grado di distinguere tra grandezze scalari e grandezze vettoriali Saper sommare e scomporre vettori sia per via grafica che per via algebrica Contenuti Esperienze di laboratorio suggerite Lo spostamento: una grandezza fisica per descrivere il movimento Somma di spostamenti Scalari e vettori Alcune operazioni sui vettori Scomposizione di un vettore Verifica della natura vettoriale delle forze mediante misura, a diversi angoli, delle due forze necessarie ad equilibrare il peso di un corpo. Tempi gennaio SEZIONE B: Le forze e l’equilibrio UNITÀ 4 – La natura vettoriale delle forze CONOSCENZE ABILITA’/CAPACITA’ Concetto di forza. Il newton. La forza peso Proprietà della forza elastica, delle forze vincolari e delle forze di attrito (statico e dinamico) Riconoscere e distinguere la natura di Saper formalizzare e risolvere forza peso, forza di attrito e reazioni problemi relativi alla forza peso, forza vincolari di attrito e forza elastica Applicare la legge di Hooke COMPETENZE OBIETTIVI MINIMI: Saper formalizzare e risolvere semplici problemi relativi alla forza peso, forza di attrito e forza elastica Contenuti Esperienze di laboratorio suggerite Tempi Le forze e i loro effetti Misura delle forze: il dinamometro Natura vettoriale delle forze La forza peso Reazione ad una deformazione: la forza elastica Le forze vincolari e di attrito (statico e dinamico) La legge di Hooke (eventuale rielaborazione esperienza febbraio di cui all'unità 2, se già svolta) Misure sulla forza di attrito radente statico e dinamico (verifica della legge di attrito) * UNITÀ 5: L’equilibrio dei solidi CONOSCENZE ABILITA’/CAPACITA’ I concetti di punto materiale e corpo Valutare l’effetto di più forze su un rigido corpo rigido L’equilibrio del punto materiale e del Determinare l’equilibrio di un punto COMPETENZE Analizzare situazioni di equilibrio statico di corpi puntiformi e rigidi individuando le forze applicate corpo rigido Il momento di una forza e di una coppia di forze Le leve Il baricentro e i tipi di equilibrio materiale e di un corpo rigido Ricavare le condizioni di equilibrio di una leva e riconoscere i tipi di leva Determinare le condizioni di equilibrio di un corpo su un piano inclinato OBIETTIVI MINIMI: Saper giustificare le condizioni di equilibrio statico di un punto materiale e di un corpo rigido Conoscere le leve e saper risolvere problemi elementari inerenti ad esse Contenuti Esperienze di laboratorio suggerite Tempi L’equilibrio del punto materiale Il momento di una forza e di un sistema di forze Il momento di una coppia di forze L’equilibrio di un corpo rigido Baricentro e stabilità dell’equilibrio Misura della componente parallela e perpendicolare Marzo della forza peso di un corpo su di un piano inclinato Aprile * Equilibrio di un'asta vincolata Il baricentro e l’equilibrio dei corpi rigidi (esperienza dimostrativa col parallelepipedo deformabile, paradosso meccanico del doppio cono) UNITA’ 6. La pressione e l’equilibrio dei fluidi OBIETTIVI CONOSCENZE ABILITA’/CAPACITA’ Gli stati di aggregazione molecolare La definizione di pressione e le sue unità di misura Le leggi di Pascal e di Stevin L’esperienza di Torricelli e le caratteristiche della pressione atmosferica La spinta di Archimede e le condizioni di galleggiamento Saper determinare la pressione dovuta Saper formalizzare e risolvere semplici problemi di statica dei fluidi, ad una forza o esercitata da liquidi utilizzando opportuni strumenti sottoposti alla gravità. matematici Applicare le leggi di Pascal, Stevin e Archimede nello studio dell’equilibrio dei fluidi e dei corpi immersi nei fluidi. COMPETENZE Comprendere il ruolo della pressione atmosferica in diversi fenomeni. OBIETTIVI MINIMI: Conoscere e applicare le leggi di Pascal e di Stevin Determinare le condizioni di equilibrio dei fluidi e dei corpi immersi nei fluidi. Conoscere le caratteristiche della pressione atmosferica Saper risolvere problemi elementari inerenti la statica dei fluidi e il torchio idraulico. Contenuti I fluidi e la pressione. Il principio di Pascal. Torchio idraulico e i freni delle automobili. La pressione nei liquidi. Variazione di pressione con la profondità: legge di Stevino. Vasi comunicanti. La pressione atmosferica e la sua misura. Il galleggiamento dei corpi: la spinta di Archimede. Principio di Archimede. Navi, sommergibili e palloni aerostatici. Esperienze di laboratorio suggerite Tempi Esperienza dimostrativa sul principio di Pascal* Misura della spinta di Archimede Esperienza dimostrativa sulla legge di Stevin e sui vasi comunicanti Esperienze dimostrative sulla pressione atmosferica mediante pompa del vuoto: emisferi di Magdeburgo, crepavesciche, espansione palloncini e schiume nella campana del vuoto, aspirazione di liquidi.* Aprile Maggio G) RIEPILOGO OBIETTIVI MINIMI Al termine del primo anno lo studente dovrà acquisire le seguenti conoscenze e abilità ritenute obiettivi minimi: Saper utilizzare multipli e sottomultipli di una unità di misura Saper convertire la misura di una grandezza fisica da una unità di misura ad un’altra Saper operare con la notazione scientifica dei numeri Rappresentare dati sperimentali e determinare gli errori nelle misure dirette ed indirette Saper individuare relazioni di proporzionalità diretta ed inversa tra grandezze fisiche Essere in grado di distinguere tra grandezze scalari e grandezze vettoriali Saper sommare e scomporre vettori sia per via grafica sia per via analitica Saper giustificare le condizioni di equilibrio statico di un punto materiale, di un corpo rigido, di un fluido e le condizioni di galleggiamento di un corpo in un fluido. Conoscere le caratteristiche della pressione atmosferica Conoscere le principali applicazioni pratiche della statica dei corpi rigidi e dei fluidi: leve e torchio idraulico. Saper risolvere problemi elementari inerenti leve e torchio idraulico. Comunicare usando in modo appropriato il linguaggio scientifico in maniera essenziale. Schio, 26 ottobre 2016 Firma Maria Cascone