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REGIONE PUGLIA
Gruppo Consiliare PDL
Il Consigliere
Avv. Giandiego Gatta
Prot. n° 838 /PDL
Bari, lì 07 Novembre 2013
Al Sig. Presidente
del Consiglio regionale
SEDE
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Oggetto: diritto alla libera scelta su tematiche vaccinali.
Premesso che:
 In Italia per legge sono obbligatori quattro vaccini: antipolio, antidifterite, antiepatite b e
antitetanica;
 La legge 210/92 è stata istituita per regolamentare il risarcimento danni da vaccino; l'art. 7
di tale legge obbliga le ASL ad attuare progetti di informazione sui rischi e sulle
complicanze delle vaccinazioni a tutti i genitori, alle scuole e alle collettività in genere;
 L’obbligo viene puntualmente disatteso dalle istituzioni;
 Viene riferito ai genitori che i vaccini sono sicuri, innocui, garantiti e privi di qualsiasi
effetto significativo;
 Non vengono consegnati ai genitori i bugiardini dei vaccini in uso, non viene spiegato che i
vaccini possono avere effetti anche gravi, irreversibili, sia al sistema immunitario che
nervoso;
Rilevato che:

Il percorso verso l'abolizione dell'obbligo vaccinale è stato espressamente
indicato dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2011/2013, dove vengono
indicati i requisiti necessari per il raggiungimento di tali obiettivi;

In Veneto con la legge regionale 7 del 2007 è stato abolito l'obbligo vaccinale,
sancendo la libertà di scelta così come in altri stati europei;
Bari - Via Capruzzi, 212 – Tel.- Fax. 080 5402138
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Il Consigliere
Avv. Giandiego Gatta

In Toscana, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Emilia Romagna, Provincia di
Trento, è stata ufficializzata la pratica del dissenso informato; infatti,
sottoscrivendo il documento di dissenso, si dà la possibilità al genitore di
"dissentire", comunicando la volontà di non vaccinare il proprio figlio;

Tale pratica libera il genitore dall'obbligo, evitando che incorra in segnalazioni
ai tribunali minorili o ai servizi sociali;
Rilevato, altresì, che:
 La nuova normativa europea n. 1235/2010 invita gli stati membri a potenziare il sistema di
vaccino-vigilanza, normativa a cui la regione Puglia dovrà necessariamente aderire con
progetti atti a formare il personale medico, a rendere funzionante il sistema di
farmacovigilanza attiva, a pubblicare rapporti di sorveglianza sulle reazioni avverse ai
vaccini;
 La Puglia conta una copertura vaccinale (obbligatoria) elevatissima, fattore determinante per
l'avvio del superamento dell'obbligo vaccinale;
 I motivi che hanno spinto la Comunità Europea a regolamentare tale materia, si rinvengono
nel fatto che le Adverse Drug Reaction (reazione avversa ad un farmaco) rappresentano la
quinta causa di morte ospedaliera;
 La Puglia ha tutti i requisiti per avviare il superamento dell'obbligo vaccinale seguendo il
percorso della regione Veneto;
 Nei tribunali minorili di Bari, Taranto e Lecce, i giudici hanno sempre assegnato ai genitori
la libertà di scelta;
 In molte ASL pugliesi la pratica del dissenso informato viene già applicata, in assenza, però,
di un documento ufficiale che regolamenti il dissenso, uniformando le modalità di esercizio
su tutto il territorio regionale;
 Basterebbe un documento ufficiale per risolvere la questione e far sì che tutti i cittadini
pugliesi siano uguali di fronte alla legge;
Tutto ciò premesso e ritenuto,
SI INTERROGA
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE, ON. NIKI VENDOLA,
L'ASSESSORE ALLA SALUTE DOTT.SSA ELENA GENTILE, PER SAPERE:
1) se e come intendano intervenire per procedere alla sospensione dell’obbligo
vaccinale disposto dalle seguenti leggi:
a) legge 6 giugno 1939, n. 891 “Obbligatorietà della vaccinazione
antidifterica”;
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Avv. Giandiego Gatta
b) legge 5 marzo 1963, n. 292 “Vaccinazione antitetanica obbligatoria” e
successive modificazioni, e legge 20 marzo 1968, n. 419 “Modificazioni
alla legge 5 marzo 1963, n. 292, recante provvedimenti per la vaccinazione
antitetanica obbligatoria”;
c) legge 4 febbraio 1966, n. 51 “Obbligatorietà della vaccinazione
antipoliomielitica”;
d) legge 27 maggio 1991, n. 165 “Obbligatorietà della vaccinazione contro
l’epatite virale B”;
2) se non intendano, al fine di garantire un’offerta vaccinale uniforme su tutto il
territorio regionale, emanare delle linee guida per la definizione delle azioni da
applicarsi in materia da parte delle competenti strutture delle AA.SS.LL.;
3) se non intendano disporre che per tutte le vaccinazioni obbligatorie e/o
raccomandate occorra acquisire il dissenso informato dell’interessato o di
coloro i quali esercitano la potestà genitoriale o la tutela, attraverso un
couselling pre-vaccinale, sollevando la ASL territoriale dal deferimento ai
servizi sociali comunali ed al tribunale dei minori.
F.to Avv. Giandiego Gatta
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