La Fabbrica della Musica Fiesole Harmonia è costituito da ragazzi fra i 7 e i 13 anni. Insieme a loro alcuni docenti che hanno il piacere di accompagnare i propri allievi suonando insieme. Il celebre motivo di La vita è bella di Nicola Piovani aprirà la serata che sarà poi incentrata sulle musiche dei film di Walt Disney, un programma di grande effetto, ma allo stesso tempo anche di grande impegno. Le musiche per l‟occasione sono state arrangiate da Davide Fensi, Lorenzo Romano, Valeria Villeggia, Andrea Mancianti. Fiesole Harmonia, formazione nata nel 2003, vuole essere qualcosa di più di una Banda tradizionale e si ispira agli analoghi gruppi strumentali attivi nel mondo musicale giovanile anglosassone. Gli strumentisti a fiato suonano nell'orchestra parti "reali": ognuno esegue da solo la propria parte. In un ensemble di soli fiati si impara gradualmente a suonare insieme agli altri, ognuno esegue la propria parte senza lo stress del "solo" tipico dell'orchestra, qui è sempre raddoppiato e sostenuto dal collettivo. Gli strumentisti di livello più avanzato sono punto di riferimento per i meno esperti e, suonando la medesima parte, ne tracciano l'ideale percorso. Questa è la ragione e questo lo spirito che anima l'ensemble, un gruppo in cui non è un problema una nota imprecisa o non perfettamente a tempo e nel quale anche il bambino che è in grado di produrre pochi suoni è consapevole di quanto questi siano preziosi. NudAmpère: In meno di un anno (suonano da giugno 2007) hanno alle spalle un discreto repertorio di brani tanto che si sono già esibiti all‟interno del Florence Queer Festival e alla Festa del Giornalista al Teatro della Pergola di Firenze. Stanno macinando concerti in tutta Italia e hanno appena presentato al Teatro Puccini di Firenze la prima nazionale di Queen Kelly, uno spettacolo in cui hanno musicato le immagini dell‟omonimo film di Erich Von Stroheim. Il loro sound dal drumming metronomico e sincopato e dalla lead guitar che osa incursioni in sonorità texmex, gitane e arabeggianti, è avvolgente. Passano con disinvoltura da echi reggae ad accenni di samba, fino alle fascinazioni del tango. Brani come “Il maschio ideale”, sana e trascinante apripista della formazione, “Maestra di Piaceri” o “Dea dei Sensi”, lasciano poco spazio all‟immaginazione, ma sono sempre in bilico tra la verve più spudorata e quella più ironica. Capeggiati dalla carismatica Maria P., che sul palco si destreggia tra mille strumenti più o meno ortodossi, i NudAmpère sono composti da Carlo Gardenti al basso, Gianni Sanfilippo alla lead guitar e Maurizio Sarcoli alla batteria e alle percussioni (ex Atem). La loro grinta esplode soprattutto live. Una vera e propria macchina per il palcoscenico dai ritmi pulsanti e ipnotici che non fanno tenere i piedi fermi. Per l‟occasione i NudAmpère accoglieranno sul palco Gabriele Rizza, nota firma del giornalismo toscano ma anche istrione del palcoscenico e chansonnier d‟eccezione. Notte Campana Carlo Monni, Arlo Bigazzi, Orio Odori e Giampiero Bigazzi creeranno un reading dedicato a Dino Campana. Una musica di accompagnamento farà da sottofondo alla lettura delle poesie di Dino Campana. Vuelvo al Sur è composto da Lorenza Baudo (pianoforte, canto e voce recitante), Paolo Batistini (chitarra acustica) e Giuliano Matozzi (batteria e percussioni). Il progetto, ideato dalla Baudo, si colloca sulla linea della ricerca, del confronto e della diffusione di culture legate a realtà geografiche, sociali e storiche diverse. Lo scopo è quello di esprimere e comunicare le emozioni, il cuore e la melodia - ora struggente ora piena di vitalità - dei paesi del Sud d‟Italia e del mondo. Sud come regione geografica, ma anche come categoria dell‟anima, dimensione del sogno e del desiderio. Le canzoni, caratterizzate da arrangiamenti originali, sono intervallate dall‟interpretazione di poesie ad esse legate e/o dalla lettura di aneddoti relativi all‟origine dei brani stessi. Grazie ad una brochure con la traduzione dei testi, il pubblico può comprendere il significato delle canzoni per cogliere appieno la dimensione espressiva ed emotiva della musica. L’Orchestra Filarmonica Leopolda delle Ferrovie dello Stato, unica in Italia, è sorta su iniziativa di un Capo Reparto delle Ferrovie, il Dr. Vincenzo Ruocco, che seppe coinvolgere alcuni suoi colleghi e appassionati di musica per costituire un complesso musicale di qualità in ambito ferroviario, senza fini di lucro e con partecipazione volontaria dei componenti, allo scopo di promuovere e salvaguardare l‟immagine e il patrimonio storico e culturale delle Ferrovie. L‟atto formale risale al „93, a seguito della trasformazione del Gruppo Filarmonica del Dopolavoro Ferroviario di Firenze istituito nell‟89. Al momento dell'atto costitutivo “un complesso musicale di qualità in ambito ferroviario”, con ogni probabilità nessuno avrebbe mai potuto immaginare il grande futuro. Uniti dall'entusiasmo, vennero reperiti leggii, spartiti, risorse; venne coinvolto un numero sempre maggiore di ferrovieri musicisti, i loro figli, gli amici, che risposero all‟appello con la loro voglia di fare e soprattutto mettendo a disposizione gli strumenti. Il concerto inaugurale, composto da un organico di ben 80 elementi, venne fatto nell‟ottobre dello stesso anno presso il Salone dei Cinquecento, nell‟ambito dei festeggiamenti per il 150° anniversario della Ferrovia in Italia. Da allora, l‟Orchestra Filarmonica Leopolda si è sempre caratterizzata per la sua intensa ed elevata attività concertistica ed organizzativa. Alexander Lonquich nasce a Trier in Germania. Nel 1977 vince il Primo Premio al Concorso Casagrande dedicato a Schubert. Da allora tiene concerti in Giappone, USA e nei principali centri musicali europei. La sua attività lo vede impegnato con direttori d‟orchestra quali Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Ton Koopman, Emmanuel Krivine, Heinz Holliger, Marc Minkowski. Particolare in tal senso è stato il rapporto mantenuto con Sandor Vègh e la Camerata Salzburg, di cui è tuttora regolare ospite nella veste di direttore-solista. Un importante ruolo svolge inoltre la sua attività nell‟ambito della musica da camera. Lonquich, infatti, nel corso degli ultimi anni ha avuto modo di collaborare tra gli altri con: Christian Tetzlaff, Joshua Bell, Heinrich Schiff, Steven Isserlis, Isabelle Faust, Isabelle von Keulen, Boris Pergamenschikov, Heinz Holliger e Frank Peter Zimmermann, con cui ha ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale quali il “Diapason d‟Or 1992”, il “Premio Abbiati” nel 1993 e il “Premio Edison” in Olanda nel 1994. Nel 2003 ha formato con la moglie Cristina Barbuti un duo pianistico esibendosi in Italia, Austria, Svizzera, Germania e Norvegia. Nel ruolo di direttore-solista collabora stabilmente con l‟Orchestra da Camera di Mantova e tra le altre con l‟Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philarmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilarmonie, la Camerata Salzburg e la Mahler Chamber Orchestra. Spesso dirige repertorio sinfonico. Dopo aver effettuato incisioni EMI dedicate a Mozart, Schumann e Schubert, ha iniziato una collaborazione con la ECM registrando musiche del compositore israeliano Gideon Lewensohn e un cd di musica pianistica francese dell‟inzio del XX secolo con gli Improptus di Fauré, Gaspard de la nuit di Ravel e i Préludes di Messiaen. Bustric Sergio Bini, in arte Bustric, autore, regista, attore. Con la compagnia teatrale "La compagnia Bustric" scrive e interpreta spettacoli che mette in scena usando varie tecniche: dal gioco di prestigio, alla pantomima, al canto e alla recitazione, in un ritmo narrativo che riempie le sue storie di sorprese, di cose buffe e inattese. E' un teatro “colorato e comico, a volte poetico, certamente unico”. Lavora nel cinema, dove ha preso parte anche a film da Oscar come " La vita è Bella " di Roberto Benigni. Alla televisione recita in vari sceneggiati, ed è stato varie volte ospite di trasmissioni e talk show. Tra i suoi spettacoli "La meravigliosa arte dell'inganno" , "Atterraggio di fortuna", "Napoleone Magico Imperatore", “Nuvolo“, e molti spettacoli musicali, "Pierino e il lupo" di Prokofiev, “ Varieté“ di M. Kagel, “Pinocchio“, “La meravigliosa storia del circo in musica“, collaborando con direttori d‟orchestra come Marcello Bufalini e Sandro.Gorli, ospite della Orchestra Regionale Toscana, della Orchestra Verdi di Milano, dell‟Accademia di S. Cecilia. Firma la regia di un "Don Giovanni" di Mozart (Colombia) ed è Ambrogio nel Barbiere di Siviglia all'Arena di Verona. Francesca Della Monica ha compiuto i suoi studi nella classe di Musica da Camera per cantanti di Liliana Poli presso il Conservatorio "Luigi Cherubini" di Firenze, diplomandosi poi in canto presso il Conservatorio di Ferrara. Parallelamente ha svolto studi accademici, laureandosi in Filosofia presso l'Unversità degli Studi di Firenze. Fin dall'inizio della sua carriera si è dedicata alla musica del '900 storico e contemporaneo, privilegiando le esperienze sperimentali e d'avanguardia. Il suo interesse per questo repertorio l'ha portata a incontrare e a collaborare con musicisti come Sylvano Bussotti, John Cage, Giancarlo Cardini, Aldo Clementi, Marco Betta, Armando Gentilucci, Roberto Fabbriciani, Daniele Lombardi, Paolo Castaldi, Giuseppe Chiari, Francesco La Licata, e a partecipare a numerose rassegne di musica contemporanea in Italia e all'estero. Da anni conduce una ricerca sulle diverse tecniche della voce collegate alle notazioni non convenzionali dell'etnomusicologia e della musica sperimentale. ha partecipato come vocalista a spettacoli teatrali e di danza collaborando con compagnie quali I Magazzini, Il Teatro dei Sensibili di Guido Ceronetti, Krypton, Parco Butterfly, Mascarà Teatro, Encanto, Arlenika. Per la Compagnia I Magazzini, con cui collabora strettamente dal 1988 , in particolare ha curato la preparazione musicale e vocale degli attori per numerosi spettacoli. Dal 1996 affianca l'attore e regista Massimo Verdastro nella realizzazione di progetti performativi e didattici incentrati sui temi della drammaturgia contemporanea. Ha tenuto conferenze e seminari sulle problematiche della vocalità e sulle nuove grafie della voce alla Scuola Paolo Grassi di Milano, presso il Centro di Sperimentazione per la Didattica Musicale di Fiesole, all'Istituto Musicale di Bolzano, presso il Teatro Metastasio di Prato, alla Fondazione Enrico Caruso do Firenze, all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Dal 1987 al 1997 ha fatto parte dell'Associazione G.A.M.O. di Firenze, svolgendo attività di programmazione e organizzazione. Ha inciso per l'etichetta Materiali Sonori due CD dedicati a musiche di John Cage, uno dei quali presenta la registrazione del concerto tenuto a Firenze nel 1992 in presenza dell'autore. Cacà Carvalho è nato in Brasile nel 1953. Inizia giovanissimo a lavorare come attore in Amazzonia. Dal „73 si trasferisce a San Paolo dove frequenta la scuola del Piccolo Teatro di San Paolo e parallelamente partecipa come attore a diversi allestimenti. Nel „77 è protagonista di Macunaima per la regia di Antunes Filho, uno degli spettacoli cult di quegli anni, presentato in tutto il mondo fino al 1980. Per la sua interpretazione ha vinto numerosi premi come migliore attore, fra cui il Premio Molière nel „78. Fra il 1982 e il 1985 alterna il lavoro di attore e quello di regista. Nel 1986 è protagonista di Meu Tio o Iauarete di João Guimarães Rosa per la regia di Roberto Lage; con questo lavoro ha girato tutto il Brasile ottenendo molti premi come miglir attore. Nel 1988 arriva a Pontedera, su invito del Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale. Inizia così un rapporto di collaborazione artistica tuttora fecondo e un‟intensa attività pedagogica e formativa rivolta a giovani attori. Attore ormai bilingue, è protagonista nello spettacolo Il cielo per terra diretto da Roberto Bacci (1994). Debutta nel 1995 ne L’uomo dal fiore in bocca di Pirandello sempre per la regia di Bacci. Nel 1997 interpreta Sganarello nell‟allestimento del Don Giovanni di Molière diretto da Moacir Chaves e riceve il premio Molière. Dal „98 inizia una collaborazione, tuttora in corso, con la TV Globo; Carvalho dà vita a un personaggio divenuto popolarissimo in tutti i paesi in cui sono programmate le serie tv. Nel „99 dirige il gruppo Galpão nello spettacolo Partido, un adattamento de Il Visconte dimezzato di Italo Calvino. Nel 2000 è invitato dal Ministero della Cultura del suo paese a dirigere progetti di formazione con giovani attori e registi in diverse città del Brasile; nel corso dello stesso anno trascorre diversi mesi a Pontedera Teatro dove collabora a progetti artistici e di Formazione. Nel 2003 inizia a lavorare con la direzione di Roberto Bacci all‟allestimento di tre novelle di Pirandello che andranno a comporre lo spettacolo La poltrona scura, di cui verranno realizzate due versioni: in portoghese e in Italiano. Nel luglio dello stesso anno debuta a San Paolo La poltrona scura; per la sua interpretazione Cacà Carvalho riceve il Premio della Critica e il Premio Shell come miglior attore. All‟inizio del 2004 vengono poste le basi per dare avvio a San Paolo al progetto Casa Laboratorio per le Arti del Teatro con la direzione artistica di Carvalho e della Fondazione Pontedera Teatro. Il progetto, ancora attivo e in pieno sviluppo, ha ricevuto finanziamenti importanti dal Comune di San Paolo e dal SESC SP. Voci dei Cangasseiros. Dinho Lima Flor, Fabiana Barbosa, Joana Levi, Laila Garin, Leonardo Ventura, Majò Sesan, Marcelo Valente, Raquel Tamaio. Sono i giovani attori e musicisti della Casa Laboratorio per le arti del teatro di San Paolo in Brasile, diretta da Cacà Carvalho, protagonisti a Fabbrica Europa di “O homem provisorio”. Susy Bellucci Svolge dal „75 attività di cantante e autrice, con particolare attenzione per il mondo della creatività infantile e della musica popolare. Nel 1980 inizia l‟attività concertistica in tutta Italia con il gruppo Cartacanta, impegnato nel recupero e nella riproposta delle antiche tradizioni etniche della Toscana. Nel dicembre 2002 esce il Cd Donne di Toscana, un album che intende sia contribuire alla rinascita della produzione della musica popolare toscana, sia riscoprire un bel campionario di personaggi femminili dell‟antica tradizione toscana, di grandissimo interesse per l‟originalità dei testi, per la bellezza delle melodie e per le diverse vocalità. Parallelamente Susy Bellucci su invito di istituzioni comunali e scolastiche, realizza incontri dal titolo “Narrar-cantando fiabe e filastrocche” con insegnanti, bambini, e genitori al fine di stimolare l‟interesse per la musica, attivare l‟immaginazione e divulgare il patrimonio popolare di fiabe e filastrocche. Aftermaths nascono nel 2005 con l‟intento di riprodurre il rock & roll prima maniera e il blues elettrico di Chicago. I componenti del gruppo sono: Daniele Ricci “Dr. Lab” (Firenze) alle chitarre, Francesco Sgherri “Cisco” (Firenze) alla batteria e Giovanni Canitano “Fretless” (Lecce) al basso.La band ripropone con grande successo di pubblico l‟atmosfera della Londra del 1962-63 nella quale i proto-Rolling Stones muovevano i loro primi passi suonando cover di R‟n‟R, Blues e R&B. Gli Aftermaths hanno un caratteristico sound sporco ma brillante, che risulta contemporaneamente dolce e tagliente. Nei loro concerti interpretano brani immortali di artisti quali, Muddy Waters, Robert Johnson, Eddie Cochran, Chuck Berry, Jimmy Reed e altri. Le loro esibizioni live sono una cascata di adrenalina. Bobo Rondelli è un personaggio eclettico, presente in più ambiti della scena artistica italiana. Dagli esordi collabora come musicista con varie cover band di Firenze, Livorno, Pisa, La Spezia, ecc. Nel 1992 decide di formare un gruppo con il quale poter presentare le canzoni da lui composte nel corso degli anni. E' così che nasce Ottavo Padiglione il quale riscuote fin da subito un grande successo in toscana come fuori. Nel 1993 Bobo incontra Pirelli il produttore dei Litfiba e l'anno seguente la EMI music produce il primo album del grupppo che vende 30.000 copie. In seguito a fianco di Dennis Bovell, grandissimo personaggio nel mondo della produzione reggae, nasce Onde Onde Reggae, un percorso all‟interno della musica giamaicana. Subito dopo, nel 2002, Bobo fa uscire il suo secondo disco da solista, Disperati, Intellettuali, Ubriaconi. Per la critica specializzata si tratta di un autentico successo. L‟album è interamente prodotto e arrangiato da Stefano Bollani, astro del Jazz mondiale. L'album è un prodotto di sintesi tra l‟estro e la follia di Bobo e la tecnica e il gusto di Bollani. Nello stesso anno Bobo viene invitato alle edizioni del Premio Tenco e del Premio Ciampi. Come attore Bobo è protagonista del musical Sud Side Story del quale compone anche le musiche . Andrea Cambi Il tortuoso percorso artistico di Andrea Cambi dura da vent‟anni, tra gruppi di cabaret, improvvisazioni teatrali, programmi televisivi e cinema. Andrea Cambi è attore e comico difficile da definire perché i suoi registri rimandano più al lavoro sulla maschera, teatrale o cinematografica, che alla battuta da cabaret. In particolare negli ultimi anni Andrea Cambi ha lavorato soprattutto per il cinema, lo ricordiamo per esempio nel film corale “La cena” di Ettore Scola. Badara Seck è nato in Senegal da una famiglia di Griots, figure erranti che detengono e tramandano il sapere, la tradizione, la storia e la cultura locale. Giovanissimo ha cominciato a girare il mondo con la sua voce e le sue storie, poi con le canzoni e le musiche da lui stesso composte, anche se con frequenti e lunghi soggiorni in patria, dove ha continuato a esercitare il suo ruolo di musicista e Griot. Ha partecipato a numerosi festival in tutto il mondo: in particolare è stato scelto come unico degno sostituto della grande Miriam Makeba per la voce solista della famosa Messa Luba. E‟ stato uno dei personaggi di spicco di Hypertext-Ulisse, del compositore Luigi Cinque. Con il suo gruppo, Penc, si è esibito in numerosissimi concerti in Italia, Europa e Africa. Ha partecipato, su sollecitazione di Mauro Pagani, alla realizzazione degli ultimi cd del cantante Massimo Ranieri e da allora lo accompagna in tutti i suoi concerti. La musica di Angela Kinczly trae ispirazione da diversi generi e artisti, dalla classica al jazz, passando per Billie Holiday, Joan Baez, Nick Drake, Dead Can Dance, Nick Cave, Portishead, Jolie Holland. L‟incontro con Maurizio Rinaldi (chitarre), Isacco Zanola (elettronica e basso), Beppe Gioacchini (percussioni) e più recentemente con Matteo Pancera tramuta il primitivo amore per il folk e la canzone d‟autore in una miscela di suoni elettronici, influenze jazz e atmosfere ibride, con la creazione di arrangiamenti che trasformano il tutto in “elettrofolk”. La collaborazione si concretizza con la registrazione di un primo demo omonimo, cui fa seguito un secondo di ispirazione più specificamente elettronica, scritto a quattro mani con Isacco. L‟attività in studio viene integrata con numerose esibizioni live prevalentemente nel circuito indie. Nell‟autunno 2007, grazie all‟incontro con la Kandinsky Records, viene pubblicato il primo disco: The Legendary Indian Aquarium and Other Stories. Camillocromo “Si gira il mondo con melodie ora strappate, ora avvolgenti, sempre imprevedibili e trascinanti…irridenti e da ballare…. che si immergono in atmosfere felliniane, bregoviciane e di vecchi film francesi”. I Camillocromo sono una piccola orchestra di sei musicisti che gioca con la musica, con il teatro, con gli strumenti e con la parola. Alberto Becucci alla Fisarmonica, Enrico Chiarini al Clarinetto, Francesco Masi Tromba e Flicorno., Rodolfo Sarli Trombone e Basso Tuba, Gabriele Stoppa alla Batteria, Francesca Taranto al Basso, con la loro musica riescono a far immaginare una pulce che balla il tango in un circo, una caffettiera che suona in una banda di paese, una vecchia giostra, un film muto di Buster Keaton, dei pinguini che ballano musica balcanica, un gruppo di zingari che suonano bottiglie. Il viaggio dei Camillocromo passa, come un camaleonte, dallo swing al gipsy, al balcanico, al tango, ai ritmi sudamericani, attraversando circhi, fanfare, balere e luoghi fantastici. La Vague L’onda è un progetto che nasce dalla voglia di creare e suonare musica con un forte sapore drammatico, ovvero musica che racconti una drammaturgia, una storia, un personaggio. La formazione scarna - voce, percussione e basso comporta un arrangiamento molto curato e complesso dei brani e lascia, al tempo stesso, un ampio ruolo al gioco e all‟espressività, alla ricerca di suoni prettamente finalizzati alla creazione di atmosfere, di momenti di racconto. Un racconto narrato da musica, in parte originale e in parte frutto di rivisitazione di brani editi, che attinge a sonorità e linguaggi di diverse culture, in prevalenza europei: dal cabaret tedesco, al tango, dalla musica popolare francese al blues, dal jazz alle colonne sonore. Nel repertorio figurano brani originali, che spaziano dalle sonorità del jazz fino a toccare il tango, i ritmi latini, la canzone francese: semplificando si direbbe jazz nel senso più moderno del termine e jazz contaminato da tutta (o quasi) la musica del „900. Musica da ascoltare e da vedere, una commistione tra l‟esperienza musicale e teatrale di Alessandro Corsi, Francesca Pirami e Francesco De Rubeis. Bamboozled Bamboozled (nome ispirato da un film di Spike Lee e brano di Zappa) è un progetto "incosciente" e "scellerato" nato dalle menti dei 6 componenti: sezione ritmica di David Bozza alla batteria (Terje Nordgarden, Zenerswoon) e Marcello Amore al basso elettrico (Linea). La parte psyco-melodica è affidata a Lorenzo Santi (Esprit Nuveau, Volume sick, Linea) con la sua postazione-creazione di suoni vintage (Hammond+Leslie+Fender Rodhes+Prophet). Roberto Ricci alle chitarre semina intrecci melodici e suoni saturi a volte "improbabili", ma bellissimi. La parte vocale è affidata a Alessio "Ultimarata" Colosi (Macchina Ossuta) abbracciata e sostenuta da Kim Ciccone (nera creatura golosa di soul). Questo intreccio ricrea i sound del rock „n roll. A smile for Timbuctu Duo di elettro artisti di Firenze. Il loro EP Manuele Atzeni, scaricabile gratuitamente da www.audiaubergine.com, è una delle migliori uscite di micromusic degli ultimi tempi e conferma il gruppo come una delle realtà italiane da seguire con maggior attenzione. All‟attivo hanno esibizioni live (un recente tour inglese di gran successo), performance e installazioni in gallerie d'arte (Galleria Civica/Trento, Trevi Flash Art) oltre a workshop universitari. E‟ musica per un pubblico curioso e goloso: soffice come zucchero filato, ricca di beat caramellosi a "basso continuo", gioiosa e vintage quanto basta per farsi apprezzare tanto da coloro che hanno giocato sulle consolle Atari, quanto dai patiti dell‟ultima playstation. “I nostri pezzi nascono per essere ascoltati al mattino come buon inizio della giornata. La colazione del campione!”, dicono i due. Annoverano i Fugazi come loro principale ispirazione, anche se, ascoltando i pezzi, sembra di avere più a che fare con Aphex Twin sul Gameboy. Con la label inglese Audio Aubergine, è di prossima uscita LP Our Disco Disastro, e per l‟americana Mana Media verranno pubblicati 2 pezzi in una compilation di imminente uscita. Postal_m@rket “Postal_m@rket è un progetto che nasce all‟inizio del 2004. Dopo alcune esperienze nel campo della sperimentazione e della ricerca di un gusto personale viene a contatto con piccole realtà che si sviluppano nel resto del mondo, in particolare legate all‟utilizzo di strumenti elettronici non convenzionali e sottovalutati dall‟intero mondo dell‟elettronica. Tutta l'attività "8_bit audio format" nasce semplicemente per pura curiosità, capire fino a che punto un mezzo di produzione audio grande quanto un palmo di mano (quale il Game Boy) può spingersi in fondo. L‟idea è quella di combinare gli aspetti pratici e divertenti dei “computer games” con l‟attitudine del musicista contemporaneo.” Nel 2007 viene invitato come unico esponente italiano della musica a 8 bit al Cimatics Festival - Bruxelles e al Blip Festival – NewYork. L‟album di esordio di Postal_m@rket si chiama Punk Attitude ed è una digital release, quindi nessun supporto e distribuzione esclusivamente online. Andrea Muzzi Da sempre attivo nel mondo della commedia, ha partecipato a spettacoli teatrali, spot pubblicitari, trasmissioni televisive (Sarà verò?, Quelli che il calcio, Love Bugs, Carabinieri 5, Un medico in Famiglia, Un posto tranquillo) e film (L. Pieraccioni, U. Chiti, A. Benvenuti, A. Zaccariello, M. Ceccherini). Definito da alcuni critici come il nuovo Benigni, Muzzi ha nel suo Dna artistico più la dolcezza della comicità del rimpianto Massimo Troisi. Un misto di candore e ribellione. La sua comicità surreale e mai volgare, mira a centrare quelle emozioni che animano la vita delle persone, la paternità, l'amore, la sconfitta. “Muzzi mi piace. Sono felice di non avere un figlio come lui, ma mi piace. Non lo frequento molto e, alle cene, cerco di non sedermi mai accanto a lui, però è in gamba. Se lo incontro cerco di non sedermi mai accanto a lui, però è in gamba. Se lo incontro per strada a Scandicci attacca bottoni imbarazzanti, ma è molto divertente. Vorrei per lui quel che si merita: un successo enorme e una grandissima popolarità, come e più di Benigni, così che si monti la testa, ci guardi dall'alto al basso e non cerchi più di frequentarci. Anche se un po' mi dispiacerebbe perchè è bravo” (Sergio Staino)