VIAGGIANDO LA REGIONE DEGLI AFAR NELLE VISCERE DEL PIANETA STA NASCENDO UN NUOVO CONTINENTE, CHE È UN PARADISO PER I GEOLOGI: LA REGIONE DEGLI AFAR DI Un inferno per uomini e animali, un paradiso per i geologi. È il triangolo degli Afar, una porzione del Corno d’Africa che ha come vertici Massaua (Eritrea) e Gibuti sulla costa del Mar Rosso, e Addis Abeba (Etiopia) verso l’interno del continente. Un gigantesco libro di geologia dove, alla luce del sole, si può leggere la storia della Terra e della sua formazione. Qui si trovano le chiavi per interpretare fenomeni come vulcanesimo, terremoti, tettonica delle zolle terrestri. 28 GIULIA MELINI FONTANE DI FUOCO, FUNGHI DI FUMO E UN GRANDE LAGO INCANDESCENTE: VISCERE IN PRIMO PIANO Quasi certamente il triangolo degli Afar è il posto più spettacolare che esista. La nuova crosta terrestre arriva fino alla superficie e i ricercatori possono toccare con mano ciò che altrove è coperto da chilometri di terra o acqua di mare. Il triangolo degli Afar infatti dà un’opportunità unica di osservare come si spacca un intero continente e come nasce un nuovo fondale oceanico. Su Gibuti convergono tre gigantesche fratture della crosta terrestre: la faglia dell’Africa orientale, quella del Mar Rosso e quella FORO DI USCITA Un “camino” sull’Ol Doinyo Lengai. Formazioni come questa si trovano nei crateri nei pressi di laghi di lava attivi o dormienti. FORUNCOLI DELLATERRA Il cratere del vulcano Ol Doinyo Lengai emette lava che, quando si solidifica diventa bianca. Le pendici della montagna si ergono sui bordi della faglia dell’Africa orientale, un’enorme crepa che si estende dalla regione del Sinai (Egitto) al Mozambico per 6 mila km. del golfo di Aden, che si allargano di due centimetri all’anno. UNA SPINTA DA SOTTO HA SPACCATO L’AFRICA CREANDO L’ARABIA LA CULLA DELLA TERRA Questa terra si è formata milioni di anni dopo la separazione dell’Arabia dall’Africa, dando vita a un gioco di forze così complicato che gli scienziati di tre generazioni non sono ancora riusciti a chiarire. Movimenti e stiramenti hanno aperto lo spazio per la risalita del magma, che a sua volta ha dato vita a un labirinto di scogliere, crepacci, pendii e crateri. Il punto di partenza per gli studi sull’area sono i vulcani che segnano i suoi margini: grandiose fontane di fuoco, funghi di fumo, fiumi di lava. E un lago incandescente, che splende in fondo a un pozzo nero: l’Erta Ale. Si trova nella parte nord del triangolo ed è uno dei pochi laghi di lava esistenti al mondo. Una VIAGGIANDO SCOMPARSO IN UN GIORNO Un fiume di lava ardente scorre dalle pendici del vulcano Nyiragongo. Dal 1927 al 1977 il cratere ha ospitato il più grande lago di lava della terra. Poi in seguito all’apertura di una frattura, il lago si è svuotato in un giorno, facendo crollare una parte della montagna. camera magmatica sotterranea lo alimenta regolarmente, quanto basta per non farlo né traboccare né solidificare. Studiarlo è molto difficile, perché si trova in uno dei deserti più inospitali della Terra, regno degli Afar, una tribù di predoni nomadi sempre in rivolta e, inoltre, uno dei settori più delicati del fronte nella recente guerra tra Etiopia ed Eritrea. Gli stessi Afar si guardano bene dall’avvicinarsi, perché credono che vi abiti il Male. L’Erta Ale è solo un anello di una catena di vulcani che delimita la fossa del triangolo. FUOCO NELL’ACQUA Central Island: sorge al centro del lago Turkana (Kenya) ed è formata da coni vulcanici. BOTTI A SORPRESA Il vulcano Nyamulagira. Ogni eruzione fa nascere un nuovo cono, che emerge all’improvviso in un’area coperta da una fitta foresta tropicale di montagna. INONDAZIONE DI BASALTO I geologi sono ormai convinti che nel Corno d’Africa si sono fratturate masse rocciose spinte da una corrente sotterranea che risale dal margine superiore del nucleo terrestre, a 2.900 km. di profondità. Se un’unica corrente ha spinto alla superficie il materiale incandescente, o se il “punto caldo” degli Afar si trova sopra una molteplicità di pennacchi ascensionali, questo è ancora da stabilire. Certo è che la frattura ha aperto la massa del continente e ha spinto alla deriva la penisola arabica. LAGHI E CONI Il lago Turkana occupa il fondo di un rift (spaccatura della crosta terrestre). Sulla riva si trovano coni vulcanici più recenti come il Nabuyaton. QUI UN VULCANO NASCE IN POCHI GIORNI, MENTRE UN LAGO DI LAVA SCOMPARE IN 24 ORE ILLAGO BIANCO Raccolta del sale sulle rive del lago salato di Assal (Gibuti), da parte di un gruppo di nomadi Afar. È la loro fonte principale di reddito: vivono infatti in una delle regioni più inospitali della Terra. Ma mentre oggi la frattura dell’Africa orientale (la Rift valley) che si trova a poca distanza verso sud (Kenya e Tanzania) sembra ferma, quella di Aden sembra penetrare nel deserto spingendo verso nord-est il blocco dancalico. Finirà prima o poi per spaccarlo. I terremoti, quasi sempre leggeri (intorno al grado 3 della scala Richter), che talvolta anche per una decina di volte al giorno fanno tremare il suolo lungo una linea che unisce il golfo di Assal, testimoniano questi fenomeni. Durante la crisi sismica del 1978 gli scienziati videro sotto i loro occhi la strada costiera aprirsi in più punti e un piccolo vulcano, chiamato poi Ardoukoba, sorgere tra il golfo di Tagiura e il lago Assal. Mentre la placca africana e quella arabica si allontanano l’una l’altra di 2 cm l’anno, qui lo scostamento fu in poche ore di quasi due metri. UN BRODO CALDO Il lago di Assal. Si trova sotto al livello del mare ed è alimentato da fonti di acqua marina di profondità. VITA ALL’INFERNO Una famiglia di elefanti. Nonostante i vulcani, l’area del rift ospita una fauna abbondante. UNA NUOVA ISOLA QUI, 30 MILIONI DI ANNI FA, CI FU UN’ENORME “ALLUVIONE” DI LAVA A Nord il Vulcano Alid impedisce all’acqua del Mar Rosso di invadere il deserto, che è sotto il livello del mare, a sud il Fi Ale chiude il golfo di Tagiura. Questi vulcani sono solo ciò che rimane di un immenso sconvolgimento tellurico: più o meno 30 milioni di anni fa si sono verificate una o più gigantesche eruzioni di lava basaltica che si sono riversate, solo in questa zona su una superficie di 500 km 2 (come la provincia di Rimini). Gli altopiani dell’Etiopia, della Somalia e dello Yemen sono la prova di questa megaeruzione vulcanica. Il risultato di questi movimenti sarà visibile tra uno o due milioni di anni, quando il golfo di Tagiura sarà penetrato fino al lago Assal, da dove dovrebbe procedere verso nord fino a incontrare la faglia del blocco dancalo. Alla fine, la parte nord rimarrà attaccata all’Africa, mentre la parte sud rimarrà attaccata alla zolla arabica formando un’isola nel Mar Rosso. 29