Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 REPORT Analisi delle criticità del modello di formazione in impresa esistente e individuazione dei settori/figure professionali nei quali avviare la sperimentazione del modello di supporto metodologico alle imprese, da descrivere nel dettaglio delle singole attività previste. (Att 1.2) 1 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 INDICE ATTIVITÀ 1.2 ......................................................................................................................... 3 1. Individuazione dei settori economici e delle figure professionali oggetto della sperimentazione nei diversi contesti territoriali ................................................................................................... 3 1.1 1.1.1 Canton Ticino........................................................................................................... 3 Descrizione delle figure professionali coinvolte nella sperimentazione ........................ 3 Acconciatore (Settore servizi alla persona) .................................................................. 3 Disegnatore AFC – Indirizzo architettura d’interni (Settore legno - arredo) .................... 5 Addetto alla logistica (Settore logistica) ...................................................................... 7 1.2 1.2.1 Lombardia ............................................................................................................... 9 Settori individuati per la sperimentazione (descrizione) ............................................ 9 Settore servizi alla persona........................................................................................ 9 Settore legno arredo............................................................................................... 10 1.2.2 Descrizione delle figure professionali coinvolte nella sperimentazione ...................... 11 Acconciatore (Settore servizi alla persona) ................................................................ 11 Addetto all’Ufficio Tecnico - arredo (Settore legno arredo) ......................................... 20 Case studies - La formazione in apprendistato in azienda: interviste con le imprese ..... 21 1.3 1.3.1 Piemonte ............................................................................................................... 27 Settori individuati per la sperimentazione (descrizione) .......................................... 27 Settore servizi alla persona...................................................................................... 28 Settore logistica ..................................................................................................... 31 1.3.2 Descrizione delle figure professionali coinvolte nella sperimentazione ...................... 32 - Acconciatore (Settore servizi alla persona) ................................................................ 35 - Addetto alla logistica (Settore logistica) .................................................................... 36 2. Analogie e discrasie tra i diversi contesti territoriali in merito ai settori e alle figure professionali individuate per la sperimentazione ...................................................................... 42 2.1 Confronto tra i sistemi di definizione dei profili e dei percorsi formativi ........................ 43 2.2 Confronto tra i sistemi di validazione e riconoscimento dei titoli conseguiti in esito ai percorsi formativi .............................................................................................................. 46 2 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 ATTIVITÀ 1.2 Analisi delle criticità del modello di formazione in impresa esistente e individuazione dei settori/figure professionali nei quali avviare la sperimentazione del modello di supporto metodologico alle imprese, da descrivere nel dettaglio delle singole attività previste. 1. Individuazione dei settori economici e delle figure professionali oggetto della sperimentazione nei diversi contesti territoriali 1.1 Canton Ticino 1.1.1 Descrizione delle figure professionali coinvolte nella sperimentazione Acconciatore (Settore servizi alla persona) In Svizzera la professione è denominata Parrucchiere/a AFC. La descrizione della professione (pubblicata http://www.orientamento.ch) è la seguente: anche sul sito istituzionale “Il parrucchiere e la parrucchiera consigliano i clienti (donne e uomini) su pettinature, tagli, colorazioni e riflessi e creano nuove acconciature secondo le tendenze della moda e i desideri dei clienti. Sanno adattare la proposta alle particolarità della persona, valutando la forma del viso, la qualità del capello e la personalità”. La formazione dei parrucchieri non è più differenziata negli indirizzi "uomo" e "donna". L'attività comprende comunque alcune differenze se attuata su un cliente uomo o su una cliente donna e in generale può essere così descritta: 3 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Inoltre esame delle forme viso-corpo-pettinatura; esame del capello e del cuoio capelluto; lavaggio dei capelli, vari trattamenti del cuoio capelluto e del capello, massaggi, impacchi e frizioni; taglio dei capelli con le forbici, il rasoio, la macchinetta (tondeuse); colorazione e decolorazione dei capelli, riflessi; permanente e fissaggio; brushing, messa in piega con bigodini, riccioli piatti, onde a mano e con l'asciugacapelli e/o Hurry well (pettine a föhn); manicure; messa in forma e fissaggio di posticci e parrucche; consulenza e vendita di prodotti cosmetici, in particolare per la cura dei capelli. per gli uomini: massaggio e cura del viso, applicazione di compresse, rasatura; taglio della barba e dei baffi secondo la pettinatura e i lineamenti del viso; colorazione e decolorazione dei capelli, dei baffi e della barba. Durante l'attività professionale è molto importante l'aggiornamento sulle tendenze della moda, su nuovi prodotti offerti dal mercato e sulle varie tecniche di lavoro. I parrucchieri sono inoltre responsabili della perfetta pulizia e dell'igiene del salone: devono provvedere al regolare lavaggio (bollitura) degli asciugamani, all'igiene o alla sterilizzazione degli strumenti utilizzati (forbici, rasoi, pettini, ecc.). - Durata: 3 anni - Formazione professionale di base (tirocinio) presso un salone di parrucchiere (azienda formatrice) e frequenza dei corsi alla Scuola professionale artigianale industriale (SPAI) di Locarno (corsi blocco). - Piano di formazione in azienda: acquisizione delle competenze tecniche (creazione di acconciature, conoscenze professionali, ecc.), di metodo (pianificazione del lavoro, ecc.) e personali (comportamento, comunicazione, responsabilità, ecc.). - Materie d'insegnamento a scuola: conoscenze professionali generali, cultura generale, ginnastica e sport. Le persone in formazione seguono inoltre i corsi interaziendali che completano la formazione scolastica e in azienda presso il Centro professionale di Coiffure Suisse a Giubiasco. Al termine della formazione, superata la procedura di qualificazione (esami), si consegue l'attestato federale di capacità (AFC) di PARRUCCHIERE o PARRUCCHIERA (Ordinanza federale sulla formazione professionale di base del 1 novembre 2013) 4 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Disegnatore AFC – Indirizzo architettura d’interni (Settore legno - arredo) In Svizzera esiste l’apprendistato di Disegnatore AFC, indirizzo architettura d’interni. La descrizione della professione (pubblicata (http://www.orientamento.ch), è la seguente: anche sul sito istituzionale “Il disegnatore e la disegnatrice con indirizzo architettura sono i collaboratori tecnici dell'architetto o di un team di architetti. La loro attività si svolge prevalentemente nello studio, alternata a visite sui cantieri”. Nello studio di progettazione essi collaborano con i progettisti realizzando i piani di progetto ed i piani esecutivi a varie scale e a vari gradi di dettaglio eseguendoli prevalentemente con il CAD. Si possono aiutare con schizzi e assiometrie eseguiti a mano libera su lucido o carta da schizzo, oppure anche con la costruzione di modelli di lavoro in cartoncino, o altri materiali adeguati, o con visualizzazioni CAD. Per queste attività devono conoscere i programmi di disegno, le soluzioni costruttive standard, la terminologia professionale propria e dei numerosi artigiani che collaborano nella costruzione, le particolarità dei materiali da costruzione impiegati, le norme e prescrizioni relative, ecc. In cantiere essi accompagnano la direzione lavori e ne svolgono in parte la funzione. Controllano l'andamento dei lavori e la loro corrispondenza con i piani eseguiti, aggiornandoli se del caso. Collaborano e coordinano gli artigiani e, se necessario, eseguono rilievi di parti d'opera da modificare o eseguite. Possono svolgere anche lavori di tipo amministrativo, allestendo i preventivi e preparando i moduli d'offerta in base ai piani ed ai dettagli già disegnati, e controllandoli in seguito quando sono stati compilati dagli offerenti. I disegnatori e le disegnatrici in architettura lavorano essenzialmente al tavolo da disegno ed al terminale CAD. Devono partecipare alle riunioni del gruppo di progettazione con l'architetto, le autorità e gli artigiani, sapendo comprendere ed interagire in maniera corretta. Nell’indirizzo architettura d’interni esistono due possibilità di formazione: - Formazione professionale di base (tirocinio) presso un’azienda del settore. La scuola professionale di riferimento è il Centro scolastico industrie artistiche (CSIA) a Lugano. La persona in formazione segue inoltre i corsi interaziendali (16 giornate) organizzati dall'associazione professionale. Possibilità di conseguire la maturità professionale. - Scuola a tempo pieno. Frequenza a tempo pieno del Centro scolastico industrie artistiche (CSIA) a Lugano. Durante il periodo estivo l’allievo si reca in un’azienda per 10 settimane di 5 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 pratica professionale. Tutti gli allievi si iscrivono al curriculo con maturità professionale (MP). Alla fine del primo anno, o degli anni successivi, se non si raggiungono i risultati richiesti si può passare al curriculo professionale (AFC). La maggior parte degli apprendisti segue la formazione a tempo pieno. - Durata della formazione 4 anni - Contenuto della formazione La tabella seguente illustra il contenuto delle materie erogate al CSIA: Materie Matematica e calcolo professionale Conoscenze professionali Disegno d'ambiente Disegno edile Disegno di costruzione Capitolati e offerte Cultura della costruzione Storia dell'arte Sport Disegno CAD Informatica e presentazioni Disegno prospettico e progettuale Disegno d'osservazione Fotografia Teoria del colore Progettazione Italiano Tedesco Inglese Storia Economia Matematica Forma colore spazio (creaz. cultura arte) Cultura dell'immagine (creaz. cultura arte) Informatica e comunicazione Materia complementare Totale - Curricolo maturità (AFC/MPA) 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 2 1 1 2 2 3 3 2 2 2 2 - 2 2 2 2 2 2 2 4 - 2 2 2 2 2 2 4 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 2 1 2 2 2 2 2 1 4 2 2 2 2 2 - 8 3 2 2 2 2 1 - 2 1 1 1 1 1 2 1 2 38 38 38 38 Condizioni d'ammissione - licenza di scuola media con diritto d'iscrizione alle scuole medie superiori; - oppure della licenza con al massimo un'insufficienza, non inferiore al 3, e almeno la media del 4.5 nelle materie obbligatorie senza corsi attitudinali, di 4.4 con un corso attitudinale, di 4.3 con due corsi attitudinali; 6 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 - superamento dell'esame di graduatoria. I posti sono limitati, l'ammissione avviene secondo la graduatoria stabilita dapprima in base all'esame tecnico-artistico, in seguito in base alla media delle note della licenza di scuola media. All'esame possono partecipare anche ragazzi con licenza di scuola media in difetto della media richiesta, ma saranno ammessi solo nel caso in cui siano disponibili posti dopo aver esaurito quelli delle categorie citate e se il risultato dell'esame tecnico-artistico è tra i primi 50 candidati. Addetto alla logistica (Settore logistica) L'impiegato e l'impiegata in logistica sono professionisti specializzati nel campo dell'approvvigionamento, del trasporto e dello stoccaggio dei materiali e dei prodotti. Tutte le operazioni connesse sono organizzate secondo tecniche e regole precise e razionali che permettono la visione globale dello stock, l'accesso semplice e rapido ai luoghi di immagazzinamento, la fluidità delle merci, ossia lo studio dei percorsi interni o esterni ottimali: questa è la logistica. Ogni prodotto, dall'arrivo in magazzino o nel deposito, fino alla partenza, al trasporto e alla distribuzione, presuppone varie operazioni svolte dagli impiegati in logistica, qui di seguito elencate. - - - - ricezione delle merci: scaricare il camion, il treno o l'aereo; controllare la qualità, verificare, esaminare, misurare e pesare le merci; registrarle utilizzando sistemi informatici oppure manualmente nei tradizionali registri (annotando il tipo di merce, la data d'entrata e il luogo di deposito in magazzino); trasporto: trasportare le merci nel luogo previsto utilizzando, a seconda dei casi, apparecchiature manuali o elettriche (carrelli elevatori, porta-palette, montacarichi e nastri trasportatori), delle quali gli impiegati in logistica devono saper eseguire la manutenzione e riparare piccoli guasti. In certe aziende lo spostamento dei prodotti può essere automatizzato e comandato da un computer; immagazzinamento: determinare il miglior tipo di deposito per ogni merce; curarne la conservazione effettuando regolari controlli, particolarmente se si tratta di derrate alimentari; procedere alla rotazione delle merci per evitare il loro invecchiamento e smerciare con priorità i primi prodotti; distribuzione/spedizione: preparare le merci per la consegna; distribuzione significa smistare la corrispondenza, vuotare i container, spartire la corrispondenza e i pacchi per quartiere, strada e numero; imballare e caricare le merci sui veicoli appropriati; preparare i documenti necessari per la spedizione/la distribuzione; firmare o far firmare le ricevute o i bollettini di consegna ai destinatari. 7 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Nell’esercizio della loro professione sono attenti al rispetto dell’ambiente, della salute e della sicurezza: evitano di causare inutili rifiuti, sanno maneggiare e smaltire sostanze pericolose, prevenire gli infortuni, mantenere puliti locali e attrezzature. L'impiegato e l'impiegata in logistica possiedono conoscenze di base nel settore della logistica; nel contempo però, a dipendenza dell'azienda e della formazione svolta, sono specializzati in un settore specifico: - - ramo gestione di magazzini: riguarda soprattutto le attività relative all'approvvigionamento, produzione, riciclaggio e gestione dello stock ramo trasporti: comprende tutte quelle attività indispensabili per garantire un ottimale servizio di trasporto delle merci in transito presso le aziende di trasporto quali FFS, ferrovie private, aeroporti, trasporti stradali ramo distribuzione: è inerente a tutte quelle operazioni legate al recapito di pacchi, corrispondenza e denaro, come pure al servizio alla clientela in aziende quali la Posta Svizzera o DHL. - Durata della formazione: 3 anni - Contenuto della formazione e condizioni complementari - Formazione professionale di base (tirocinio) presso un’azienda del ramo e frequenza dei corsi alla Scuola professionale artigianale industriale (SPAI) di Bellinzona, 1 giorno alla settimana. - Materie d’insegnamento a scuola: - conoscenze professionali (approvvigionamento, produzione, distribuzione, eliminazione dei rifiuti, stoccaggio, comunicazione e informatica, trasporti, sicurezza e ambiente, servizio clientela); - cultura generale; - educazione fisica. Alle persone in formazione nel ramo della distribuzione è richiesto uno stage di 3 mesi in un centro di smistamento postale. I corsi interaziendali completano la formazione scolastica e in azienda e vertono su vari temi. Si svolgono al centro CFL, dell’Associazione svizzera per la formazione professionale in logistica (ASFL) a Giubiasco e durano circa 16 giorni distribuiti durante tutto l'arco della formazione. Al termine della formazione, superata la procedura di qualificazione (esami), si ottiene l'attestato federale di capacità (AFC) di IMPIEGATO IN LOGISTICA o IMPIEGATA IN LOGISTICA. (Ordinanza federale sulla formazione professionale di base del 18 ottobre 2006) 8 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Nota: l’ordinanza specifica è in fasi di revisione. La procedura di revisione dovrebbe concludersi nel 2014. 1.2 Lombardia 1.2.1 Settori individuati per la sperimentazione (descrizione) Nel contesto lombardo, sono stati individuati quali settori per la sperimentazione i settori dei Servizi alla persona/Estetica e del Legno – arredo. Settore servizi alla persona Il mercato del Benessere, a livello nazionale, è stato interessato negli ultimi anni da un notevole sviluppo sia quantitativo che qualitativo. Lo sviluppo di nuovi modelli di consumo e la richiesta da parte della clientela di far fronte a richieste sempre più differenziate, ha portato le aziende del settore ad orientarsi sempre più frequentemente ad una politica di diversificazione dei servizi proposti, attraverso una offerta sempre più personalizzata. Questo tipo di scelta viene attribuita all’evoluzione stessa del settore e al quadro competitivo in cui si trovano oggi ad operare i saloni. Se in precedenza il criterio distintivo fondamentale riguardava la bravura nell’erogare la prestazione tecnica, oggi prevale la necessità di far fronte ad esigenze sempre più diversificate della clientela, che richiedono la segmentazione dei propri target di riferimento e la definizione di un coerente mix integrato di servizi da proporre ed aggiornare continuamente. La scelta di inserire all’interno della sperimentazione il settore acconciatura parte dunque dalla natura stessa del settore che in un’ottica di costante evoluzione e sviluppo è predisposto all’apertura e alla condivisione tra i suoi tecnici di modalità sempre più all’avanguardia, orientate alla creatività e all’innovazione. La possibilità dunque di creare attraverso il progetto uno scambio tra professionalità italiane e svizzere, acquisisce un valore unico dal momento che diventa opportunità per uno scambio produttivo da entrambe le parti; se dal lato italiano infatti potrà essere importato il modello di formazione svizzero, già consolidato nel tempo e considerato una best practice nel campo della formazione dei dipendenti e nella definizione delle caratteristiche delle aziende formatrici, dal lato svizzero la possibilità di confrontarsi con l’esperienza italiana considerata particolarmente creativa e sempre aggiornata e al passo in fatto di nuove tendenze, tecnologie e prodotti porterà certamente un valore aggiunto all’interno delle realtà aziendali. Un’ulteriore motivazione della scelta del settore acconciatura nasce inoltre da un particolare interesse di AFOL Como che, in qualità di Centro di Formazione Professionale, da anni si occupa sul 9 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 territorio della formazione professionale di ragazzi e ragazze interessati a diventare parrucchieriacconciatori. La possibilità di entrare in contatto con aziende svizzere del settore e creare una rete di scambio per lo sviluppo di modelli utili alla formazione degli apprendisti in Azienda e per condividere nuove modalità e tecniche di lavoro, costituisce per AFOL Como un’opportunità di continua crescita ed evoluzione per la formazione dei professionisti di domani. Settore legno arredo Il settore del Legno arredo in Brianza è costituito da una filiera articolata e complessa che comprende aziende operanti nella lavorazione primaria del legno, imprese che operano nella realizzazione di prodotti in legno per l’edilizia, semilavorati, insieme ad aziende costruttrici di mobili e arredamenti in genere. Più specificatamente, quando si parla di mobili ed arredamenti si fa riferimento ad un sistema complesso di produzione e commercializzazione: rientrano infatti in questo ambito aziende e prodotti non necessariamente realizzati con la materia prima legno; se si allarga poi l’orizzonte di riferimento all’universo del design si inseriscono comparti come ad esempio quello dell’illuminazione, del vetro. La Brianza comasca e milanese nel corso degli ultimi anni si è specializzata in produzioni complesse e di qualità. Aziende leader del made in Italy, aziende innovative, micro imprese tradizionali, sub-fornitori, aziende di servizi, designer, tecnici, maestranze, imprenditori, costituiscono il tessuto ricco e differenziato che caratterizza la produzione locale. Nell’ambito del settore Legno Arredo le imprese italiane, non potendo vincere la sfida competitiva mondiale abbattendo costi e livelli di tutela sociale, devono intervenire in maniera decisa per migliorare le prestazioni dei propri prodotti, posizionandosi su una fascia di mercato molto elevata (a volte di nicchia) e accentuando la leva dell’eccellenza produttiva che ha sempre contraddistinto il made in Italy. Oggi più che in passato risultano di fondamentale fattori quali: la ricerca tecnologica, la capacità di innovazione, il design, l’utilizzo di nuovi materiali, l’elevata qualità produttiva per riuscire a proporre prodotti dalle prestazioni sempre migliori e dalle caratteristiche innovative. Per riuscire ad intervenire su questo fronte il sistema del Legno Arredo nel suo complesso deve poter investire in modo più organico nello sviluppo del capitale umano e quindi agire in maniera efficace, intervenendo con azioni formative che possano garantire lo sviluppo di nuove competenze e figure professionali specializzate nella progettazione e produzione. In particolare le figure professionali da sviluppare a supporto dei processi di innovazione aziendale fanno riferimento a: design, ovvero ricerca di linguaggi estetici-formali sempre nuovi conservando la matrice artigianale della produzione di arredi; nuove tecnologie, riferite a materiali innovativi, nuovi prodotti attraverso l’assemblaggio di tecniche diverse; 10 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 adeguamento di materiali, dei trattamenti e delle tecniche di lavorazione alle nuove normative ambientali e sulla sicurezza; tecnologie a supporto dei processi di progettazione e gestione aziendale volte a migliorare l’efficacia del processo, dalla concezione di nuovi prodotti alla loro immissione sul mercato. In questo quadro si inserisce anche la formazione specifica di settore per gli apprendisti già inseriti nelle aziende. 1.2.2 Descrizione delle figure professionali coinvolte nella sperimentazione Secondo i CCNL delle aziende artigiane del settore Legno Arredo e dei Servizi alla persona/Estetica, la definizione delle specifiche della formazione (competenze da acquisire e contenuti della formazione in apprendistato, durata della formazione, monte ore annuale e identificazione della figura del tutor) devono essere formalizzate all’interno del Piano Formativo Individuale (PFI) che definisce il percorso formativo dell’apprendista in coerenza con la qualifica da raggiungere ai fini contrattuali. Il PFI deve essere redatto anche sulla base dei moduli e formulari stabiliti dalla contrattazione collettiva o dagli enti bilaterali, sottoscritto e allegato al contratto di apprendistato entro 30 giorni dall’assunzione dell’ apprendista e può essere modificato nel corso del rapporto di lavoro, previa condivisione delle modifiche con l’apprendista. Il PFI sarà poi integrato da un Piano Individuale di dettaglio elaborato con l’aiuto del tutor, all’interno del quale le parti indicheranno con maggiore precisione e dettaglio il percorso formativo dell’apprendista. Il profilo formativo dell’apprendista è, quindi, costituito dall’insieme degli obiettivi formativi, di natura trasversale, di base e professionalizzante e degli standard minimi di competenza da conseguire nell’arco della durata del contratto, attraverso il percorso formativo esterno e interno all’impresa. Acconciatore (Settore servizi alla persona) L’Acconciatore, ai sensi della legge 174/2005, “esegue in autonomia trattamenti e servizi volti a modificare, migliorare, mantenere e proteggere l’aspetto estetico dei capelli, ivi compresi i trattamenti tricologici complementari, che non implicano prestazioni di carattere medico, curativo o sanitario, nonché il taglio e il trattamento estetico della barba e ogni altro servizio inerente o 11 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 complementare. Propone e realizza per la clientela prestazioni conformi e funzionali alle caratteristiche e all’aspetto della persona secondo i canoni delle mode e dei costumi riconosciuti nelle diverse culture”. L’acconciatore esercita in autonomia ed è responsabile delle seguenti attività, relative all’intero processo di lavoro: - Predispone e gestisce l’accoglienza del cliente; - Realizza l’analisi delle caratteristiche del capello e della barba per identificare i trattamenti e i prodotti idonei; - Esegue i trattamenti in base all’analisi effettuata e alle esigenze e desideri del cliente; - Utilizza i prodotti e le apparecchiature idonei ai trattamenti da eseguire, secondo standard di qualità e conformemente alla normativa vigente in materia di igiene e sicurezza sul lavoro; - o e acconciatura secondo canoni e stili estetici e delle mode; - Organizza e mantiene l’ambiente di lavoro nel rispetto delle norme igieniche, di sicurezza sul lavoro e di salvaguardia ambientale; - Gestisce l’attività contabile/amministrativa e di magazzino; - Organizza la promozione dell’attività professionale; - Gestisce i rapporti con i fornitori e organizza il magazzino; L’abilitazione all’esercizio della attività di acconciatore conseguita ai sensi della legge n. 174/05 ha valore su tutto il territorio nazionale. Struttura e accesso ai percorsi Diritto Dovere di Istruzione e Formazione Alle annualità dei percorsi in Diritto Dovere di Istruzione Formazione possono accedere esclusivamente allievi minorenni. La Qualifica Professionale di "Operatore del benessere - Acconciatura" (qualifica di II livello Europeo) si acquisisce dopo 3 anni di corso al termine del quale è possibile frequentare un quarto anno di formazione per ottenere, previo superamento di due esami distinti, il Diploma Professionale di “Tecnico dell'Acconciatura” (attestato di III livello europeo) e la Qualifica 12 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 abilitante all’esercizio dell’attività professionale di acconciatore ai sensi della legge n. 174 del 17/08/2005. Possono partecipare agli esami conclusivi in DDIF anche alunni esterni: tali alunni devono presentare specifica domanda all’Ufficio competente nei tempi stabiliti e devono essere in possesso di una certificazione finale relativa al ciclo o percorso precedente (almeno diploma di primo ciclo per la qualifica, attestato di qualifica triennale coerente per la quarta annualità di diploma) e non devono avere un’età inferiore a quella minima prevista per l’assolvimento del DDIF. Qualifica, specializzazione e abilitazione professionale per maggiorenni La legge 174/2005 introduce e sancisce l’obbligo di conseguire un’abilitazione professionale previo superamento di un apposito esame tecnico-pratico, al fine di esercitare l’attività di acconciatore, preceduto in alternativa tra loro: 1) dallo svolgimento di un corso di qualificazione della durata di due anni, seguito da: - un corso di specializzazione di contenuto prevalentemente pratico; ovvero da - un periodo di inserimento della durata di un anno presso un'impresa di acconciatura, da effettuare nell'arco di due anni; In questo primo caso, al termine del biennio viene rilasciato un Certificato di competenza, mentre in conclusione del corso di Specializzazione e relativo esame viene rilasciato un Certificato di competenza con valenza di Qualifica abilitante all’esercizio dell’attività professionale di acconciatore ai sensi della legge n. 174 del 17/08/2005. 2) da un periodo di inserimento della durata di tre anni presso un'impresa di acconciatura, da effettuare nell'arco di cinque anni, e dallo svolgimento di un apposito corso di formazione teorica di 400 ore da svolgersi nell’arco temporale massimo di un anno, da frequentarsi anche in costanza di un rapporto di lavoro. Il periodo di inserimento e' ridotto ad un anno, da effettuare nell'arco di due anni, qualora sia preceduto da un rapporto di apprendistato ai sensi della legge 19 gennaio 1955, n. 25, e successive modificazioni, della durata prevista dal contratto nazionale di categoria. Al termine del percorso formativo gli allievi dovranno sostenere l’esame finale sulle competenze complessive previste dallo standard formativo della figura dell’acconciatore. Il superamento dell’esame al termine del corso consente di conseguire un Certificato di competenza con valenza di Qualifica abilitante all’esercizio dell’attività professionale di acconciatore ai sensi della legge n. 174 del 17/08/2005. 13 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 In materia di formazione professionale, è compito delle Regioni: 1) 2) 3) 4) 5) fissare i programmi dei corsi di qualificazione; fissare la durata e le materie del corso di specializzazione; fissare le materie del corso di formazione teorica; fissare le modalità del periodo di inserimento presso una impresa di acconciatore; stabilire le modalità degli esami tecnico-pratici Corso di riqualificazione professionale per soggetti in possesso della qualifica di barbiere Come definito dal comma 5, lettera b), e dal comma 6 dell’articolo 6 della legge 174/2005, il percorso di riqualificazione professionale per i soggetti in possesso della qualifica di barbiere e per i loro dipendenti, familiari coadiuvanti e soci partecipanti, ai fini dell’abilitazione professionale di acconciatore, risulta mirato a formare il profilo professionale dell’acconciatore assicurando l’integrazione delle cognizioni e conoscenze acquisite da parte dell’allievo nel corso della sua esperienza professionale in forma imprenditoriale maturata in qualità di barbiere, oppure della sua esperienza lavorativa qualificata svolta presso imprese di barbiere, mediante l’approfondimento delle conoscenze culturali, scientifiche, giuridico - normative ed organizzative che risultano indispensabili per l’esercizio della professione in forma imprenditoriale. Il corso della durata di 100 ore teorico-pratiche distribuite in un arco temporale massimo di un anno di calendario, tiene conto dell’esperienza i e dell’apprendimento tecnico-pratico maturati dall’allievo presso imprese di barbiere. Al termine del percorso formativo gli allievi dovranno sostenere l’esame finale sulle competenze complessive previste dallo standard formativo della figura dell’acconciatore. Il superamento dell’esame al termine del corso consente di conseguire un Certificato di competenza con valenza di Qualifica abilitante all’esercizio dell’attività professionale di acconciatore ai sensi della legge n. 174 del 17/08/2005. Il Profilo Professionale dell’Acconciatore Il CCNL Acconciatura Estetica ha prolungato gli effetti dell’accordo Interconfederale del 3 maggio 2013 per la proroga della disciplina dell’apprendistato professionalizzante di cui al D.Lgs. 167/2011 fino al 31 ottobre 2013. La Regione Lombardia ha normato la figura professionale dell’Acconciatore già regolamentata dalla disciplina nazionale. Il percorso formativo riconosciuto dalla Regione Lombardia, che risponde agli standard minimi definiti dalla normativa statale, è valido ai fini dell'abilitazione professionale su tutto il territorio nazionale e permette di accedere all'esercizio di attività professionali, anche attraverso l'iscrizione ad appositi elenchi. 14 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Formazione di base e trasversale L’art. 4, comma 3 del D.Lgs. 167/2011 prevede che la formazione sulle competenze professionalizzanti sia integrata dall’offerta formativa pubblica per le competenze di base e trasversali, disciplinata e finanziata dalle Regioni. In relazione al titolo di studio posseduto dagli apprendisti, la durata della formazione per l’acquisizione di competenze di base e trasversali è di: 40 ore trasversali per gli apprendisti in possesso di laurea o di altri titoli di livello terziario. 40 ore trasversali + 40 ore di base per gli apprendisti in possesso di attestato di qualifica o diploma professionale, o diploma d’istruzione; 40 ore trasversali + 80 ore di base per gli apprendisti in possesso della sola licenza di scuola secondaria di primo grado (cd. licenza media) o privi di titolo di studio; I contenuti della formazione per l’acquisizione di competenze di base e trasversali sono declinati sulla base delle sezioni “Competenze di base” e “Competenze trasversali” del Quadro Regionale degli Standard Formativi (QRSP) secondo quanto definito dal decreto della Regione Lombardia n. 6759 del 26 luglio 2012 e delle eventuali ulteriori competenze (di base e trasversali) del profilo di riferimento individuato. Le competenze trasversali del QRSP afferiscono alla sicurezza nell’ambiente di lavoro, all’organizzazione ed alla qualità aziendale, alla relazione e comunicazione nell’ambito lavorativo e ai diritti e doveri del lavoratore e dell’impresa: Competenze trasversali del QRSP - decreto della Regione Lombardia n. 6759 del 26 luglio 2012. Operare in sicurezza e nel rispetto delle norme di igiene e di salvaguardia ambientale, identificando e prevendendo situazioni di rischio per sé, per gli atri e per l’ambiente. Operare secondo i criteri di qualità stabiliti dal protocollo aziendale, riconoscendo e interpretando le esigenze del cliente/utente interno/esterno alla struttura/funzione organizzativa. Operare nel rispetto del modello organizzativo aziendale, riconoscendo e interpretando le esigenze funzionali e produttive. Relazionarsi in un contesto lavorativo organizzato, riconoscendo e gestendo le eventuali criticità nei rapporti professionali. Operare nel rispetto dei diritti e dei doveri in capo al lavoratore e al datore di lavoro previsti dalla normativa e dal contratto di lavoro. Le competenze di base afferiscono all’area dei linguaggi (lingua italiana e lingua straniera), area scientifica, area storico economica e area tecnologica per l’art. 3 del TU: Competenze di base del QRSP - decreto di Regione Lombardia n. 6759 del 26 luglio 2012. Area dei linguaggi – lingua italiana: - Attivare strategie e tecniche di ascolto volte a comprendere gli elementi essenziali della comunicazione in diversi contesti di vita, di cultura e di lavoro; - Leggere e comprendere testi di complessità crescente riguardanti la vita quotidiana e professionale; - Produrre testi scritti, funzionali alla situazione comunicativa, con proprietà di linguaggio e correttezza formale; 15 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 - Produrre comunicazioni orali, funzionali alla situazione comunicativa, con proprietà di linguaggio e correttezza formale; - Interagire in situazioni comunicative utilizzando linguaggi e codici di diversa natura per l’espressione di sé e la comunicazione interpersonale, anche di carattere professionale; - Acquisire e selezionare le informazioni utili, in funzione delle comunicazioni scritte o orali da produrre. Area dei linguaggi – lingua straniera: - Comprendere i punti salienti e il significato globale di brevi e semplici comunicazioni orali formulate con chiarezza, riferite al contesto personale, di vita quotidiana e di lavoro; - Leggere e comprendere brevi e semplici testi scritti riferiti al contesto personale, di vita quotidiana e di lavoro; - Produrre brevi e semplici testi scritti, lineari e coesi, riferiti al contesto personale, di vita quotidiana e di lavoro; - Produrre brevi comunicazioni orali riferiti al contesto personale, di vita quotidiana e di lavoro; - Interagire con ragionevole disinvoltura in scambi comunicativi brevi e semplici riferiti al contesto personale, di vita quotidiana e di lavoro. Area scientifica: - Utilizzare codici formali, strumenti, tecniche e strategie di calcolo con particolare attenzione a quelle riferibili e applicabili a situazioni concrete; - Analizzare oggetti nel piano e nello spazio, calcolando perimetri, aree e volumi di semplici figure geometriche; - Analizzare e interpretare dati sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di strumenti statistici (analisi della frequenza, tassi, probabilità) e di rappresentazioni grafiche; - Applicare metodi di osservazione, di indagine e le procedure proprie delle diverse scienze per comprendere la realtà naturale e il rapporto tra uomo e natura. Area storico-socio-economica: - Utilizzare categorie e strumenti funzionali alla comprensione degli eventi e delle interpretazioni storiche; - Collocare l’esperienza personale e formativa in un sistema di regole; - Collocare l’esperienza personale e formativa del sistema economico; - Utilizzare i principali strumenti del metodo geografico per descrivere, interpretare e rappresentare le caratteristiche e le trasformazioni del territorio. Area tecnologica: - Utilizzare strumenti tecnologici e informatici per consultare archivi, gestire informazioni, analizzare e rappresentare dati, anche in forma grafica; - Utilizzare le tecnologie tenendo presente sia il contesto culturale e sociale nel quale esse fanno agire e comunicare, sia il loro ruolo per l’attuazione di una cittadinanza attiva. Formazione tecnico-professionalizzante Per garantire un’idonea formazione tecnico-professionale all’apprendista, le parti concordano che l’impresa deve erogare durante il periodo di apprendistato non meno di 80 ore medie annue di formazione, ivi compresa la formazione in sicurezza prevista dall’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011. Le competenze da sviluppare all’interno della formazione tecnico-professionalizzante sono quelle definite in base agli obiettivi specifici di apprendimento tecnico-professionali (OSA). 1. COMPETENZE DI SETTORE Sicurezza generale, Sicurezza specifica del lavoratore; Igiene e sicurezza dell'ambiente di lavoro; Dispositivi di protezione individuale, sistema di qualità e ambiente; Contesto di riferimento dell'impresa; Processo produttivo e principali prodotti usati; Elementi fondamentali della disciplina del rapporto di lavoro; Utilizzo della strumentazione; Capacità di adeguamento alle innovazioni di prodotto e/o processo; Applicazioni tecniche di primo soccorso 2. COMPETENZE DI AREA 16 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Relazione cliente/fornitore; Comprensione del business; Processo di budget; Orientamento al risultato; Valutazione costo prodotto; Contabilità aziendale; Gestione e coordinamento risorse umane; Analisi e soluzione dei problemi; Marketing; Principi di informatica generale; Principi di informatica specifica; Cultura imprenditoriale e normativa; Etica professionale; Psicologia; Comunicazione Profilo Formativo: Operatore Acconciatura Qualifiche: Acconciatore/Acconciatrice maschile e femminile. CONTENUTI/CONOSCENZE DEL CCNL: 3. COMPETENZE DI PROFILO Elementi di dermatologia, chimica e cosmetologia, tricologia non curativa, ed applicazione prodotti; Esecuzione delle varie tecniche di taglio, colorazione e acconciatura; Rimessa in tensione, confezionamento protesi, prontamento delle trame, tinte su protesi e lavorazione dei capelli; Massaggi ed applicazioni al cuoio capelluto; Normativa relativa alla etichettatura dei prodotti cosmetici e tricologica. COMPETENZE COME DA: Obiettivi specifici di apprendimento tecnico-professionali - OSA PROGRAMMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI: Gestire il planning degli appuntamenti funzionalmente ai servizi richiesti. ACCOGLIENZA E ASSISTENZA DEL CLIENTE: Predisporre e gestire l’accoglienza e l’assistenza funzionalmente alla personalizzazione del servizio. PREDISPOSIZIONE E MANUTENZIONE DEGLI SPAZI, DEGLI STRUMENTI E DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO: Organizzare e predisporre la manutenzione dell'ambiente di lavoro; Identificare situazioni di rischio potenziale per la sicurezza, la salute e l'ambiente, promuovendo l’assunzione di comportamenti corretti e consapevoli di prevenzione. FUNZIONAMENTO E PROMOZIONE DELL’ESERCIZIO:Gestire l'organizzazione operativa e la promozione dell'esercizio nel rispetto delle normative. ANALISI DEL CAPELLO E DEL CUOIO CAPELLUTO: Effettuare l'analisi dello stato del capello e del cuoio capelluto. TRATTAMENTO COSMETOLOGICO E TRICOLOGICO DEL CAPELLO E DEL CUOIO CAPELLUTO: Individuare prodotti cosmetici e tricologici in funzione dei trattamenti. TAGLIO E ACCONCIATURA: Individuare tagli e acconciature funzionali a un servizio personalizzato e in grado di favorire armonia di movimenti, forme, colore e volumi. 17 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 DETERSIONE, TRATTAMENTI, TAGLIO E ACCONCIATURA: Eseguire detersioni, trattamenti, tagli e acconciature di base. TRATTAMENTI ESTETICI: Eseguire i trattamenti di base, individuando i prodotti cosmetici in funzione del trattamento da realizzare. Conoscenze essenziali Abilità minime Gestire il planning degli appuntamenti funzionalmente ai servizi richiesti: Gestire il planning degli appuntamenti funzionalmente ai servizi richiesti: Predisporre e gestire l’accoglienza e l’assistenza funzionalmente alla personalizzazione del servizio Predisporre e gestire l’accoglienza e l’assistenza funzionalmente alla personalizzazione del servizio Organizzare e predisporre la manutenzione dell'ambiente di lavoro Organizzare e predisporre la manutenzione dell'ambiente di lavoro Identificare situazioni di rischio potenziale per la sicurezza, la salute e l'ambiente, promuovendo l’assunzione di comportamenti corretti e consapevoli di prevenzione Identificare situazioni di rischio potenziale per la sicurezza, la salute e l'ambiente, promuovendo l’assunzione di comportamenti corretti e consapevoli di prevenzione Gestire l'organizzazione operativa e la promozione dell'esercizio nel rispetto delle normative Gestire l'organizzazione operativa e la promozione dell'esercizio nel rispetto delle normative Tecniche di comunicazione interpersonale Tecniche di time management e relazione Tecniche di comunicazione e relazione interpersonale Tecniche di counselling Tecniche di intervista Tecniche e procedure per l’utilizzo della scheda tecnica Comportamenti e pratiche nella manutenzione ordinaria di strumenti e attrezzature Normative e dispositivi igienico-sanitari nei processi di servizio alla persona Normative, dispositivi e tecniche a tutela della sicurezza e dell’ambiente Responsabilità del conduttore dell’esercizio in ordine all’igiene, alla sicurezza e alla tutela dell’ambiente Utilizzare modalità comunicative verbali e non verbali per rilevare desideri/bisogni del cliente Applicare metodiche per la gestione del planning Applicare tecniche e modalità di consulenza per creare uno stile personalizzato Utilizzare modalità comunicative per prefigurare i risultati degli interventi proposti/richiesti e per descrivere fasi e strumenti di lavoro Applicare metodiche per la compilazione e gestione della scheda tecnica/cliente Individuare soluzioni organizzative e layout dell'ambiente di lavoro per favorire il benessere ed evitare fonti di criticità e di rischio per la sicurezza del cliente e degli operatori Applicare metodiche e tecniche di igiene e pulizia degli spazi, degli strumenti e delle attrezzature Applicare metodiche di manutenzione ordinaria degli strumenti e delle attrezzature attinenti alla produzione dei servizi D. Lgs. 81/2008 Applicare criteri per la valutazione del corretto utilizzo Elementi di ergonomia e funzionamento dei dispositivi di prevenzione Metodi per la rielaborazione delle situazioni di Applicare procedure per la rielaborazione e rischio segnalazione delle non conformità Normativa ambientale e fattori di inquinamento Prefigurare forme comportamentali di prevenzione Strategie di promozione Formulare proposte di miglioramento delle soluzioni Tecniche di reporting organizzative/layout dell’ambiente di lavoro per Tecniche di rilevazione delle situazioni di rischio evitare fonti di rischio Adempimenti contabili e fiscali tipici Elementi di contabilità generale Elementi di economia aziendale Funzioni e organi delle associazioni di riferimento Applicare le normative di settore di carattere gestionale e organizzativo Applicare tecniche di pianificazione e organizzazione dei diversi servizi di trattamento 18 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Il sistema qualità Modelli organizzativi Nozioni di marketing Tecniche di comunicazione e relazione interpersonale Tecniche di negoziazione commerciale Tecniche di promozione e di vendita Tecniche di visual merchandising Tecniche e modalità di stoccaggio e conservazione dei prodotti Applicare metodiche di gestione e organizzazione del magazzino Applicare procedure e tecniche per l’espletamento degli adempimenti contabili/fiscali giornalieri Applicare metodiche e norme per svolgere le pratiche quotidiane relative alla gestione del personale Applicare metodiche e tecniche per favorire dinamiche di gruppo e climi di lavoro funzionali all'erogazione di un servizio di qualità Individuare e applicare modalità di promozione dell'attività professionale Effettuare l'analisi dello stato del capello e del cuoio capelluto Effettuare l'analisi dello stato del capello e del cuoio capelluto Individuare prodotti cosmetici e tricologici in funzione dei trattamenti Individuare prodotti cosmetici e tricologici in funzione dei trattamenti Individuare tagli e acconciature funzionali a un servizio personalizzato e in grado di favorire armonia di movimenti, forme, colore e volumi Individuare tagli e acconciature funzionali a un servizio personalizzato e in grado di favorire armonia di movimenti, forme, colore e volumi Eseguire detersioni, acconciature di base Eseguire detersioni, acconciature di base Elementi di anatomia e fisiologia della cute e del capello La struttura anatomica del capello e della cute Principali inestetismi del capello e della cute Principali strumentazioni di analisi e diagnosi tricologia Principi fondamentali di tricologia Tecniche di trattamento degli inestetismi Tecniche di monitoraggio e controllo Tipologia, composizione e modalità funzionali di applicazione dei prodotti cosmetici e tricologici Fondamenti della colorimetria applicata Tecniche avanzate di taglio e di acconciatura trattamenti, tagli e Principi fondamentali di tricologia Strumenti e tecniche di taglio Struttura anatomica del capello e della cute Tecniche di detersione, colorazione e decolorazione dei capelli Tipologia e funzionalità dei prodotti detergenti Tipologie e tecniche di acconciatura Applicare tecniche di analisi per determinare lo stato del capello e del cuoio capelluto Individuare i principali inestetismi del cuoio capelluto e del capello e valutare la tipologia di intervento e/o la necessità di una consulenza specialistica Applicare tecniche di intervento per il trattamento degli inestetismi riscontrati Scegliere prodotti cosmetici e tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato Valutare i risultati dell’applicazione dei prodotti cosmetici e tricologici e la necessità di eventuali correttivi Applicare principi e tecniche avanzate di regolazione del rapporto tra i volumi del viso e quelli dell’acconciatura Applicare i fondamenti della colorimetria applicata per produrre armoniche e personalizzate colorazioni, sfumature, contrasti trattamenti, tagli e Applicare procedure e metodiche per la predisposizione di prodotti cosmetici e tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato Applicare tecniche di distribuzione dei prodotti detergenti e risciacquo Applicare tecniche di base per l’esecuzione di tagli e acconciature 19 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Eseguire i trattamenti di base, individuando i prodotti cosmetici in funzione del trattamento da realizzare Eseguire i trattamenti di base, individuando i prodotti cosmetici in funzione del trattamento da realizzare Elementi di anatomia Caratteristiche e patologie dell’apparato tegumentario Tipologia, composizione, modalità funzionali e di applicazione dei prodotti cosmetici Modalità d’uso di strumenti manuali ed apparecchi elettromedicali di trattamento Terminologia tecnica dei processi di trattamento della pelle Tipologie di trattamento purificante, estetico e dermocosmetici Applicare tecniche di identificazione dei tipi cutanei e dello stato della pelle Applicare procedure e metodiche per l’individuazione e la predisposizione di prodotti cosmetici Applicare tecniche di base per l’esecuzione di trattamenti estetici di base Addetto all’Ufficio Tecnico - arredo (Settore legno arredo) Il riferimento normativo è rappresentato dagli standard formativi regionali, nel caso della formazione di base e trasversale, e dal contratto collettivo – stipulato il 27 gennaio 2011 – delle aziende artigiane del settore legno arredo (in particolare, il profilo formativo" di “Addetto all’ufficio tecnico” definito nell’allegato 6), nel caso della formazione professionalizzante. Formazione di base e trasversale La formazione di base e trasversale è comune al profilo dell’acconciatore Formazione tecnico-professionalizzante Profilo: Addetto all’ufficio tecnico che, con l’ausilio di sistemi computerizzati, sviluppa i disegni costruttivi con i relativi parametri di identificazione dei materiali, delle misure, tolleranze e trattamenti, ovvero addetto al controllo dei materiali e delle lavorazioni che con l’ausilio di strumentazioni di laboratorio è in grado di verificare che il prodotto sia conforme ai requisiti richiesti. Mansioni: Operatori e disegnatori CAD/CAM Addetto al controllo qualità, prove e normativa di settore. Competenze: caratteristiche tecnologiche dei materiali; conoscenza delle tecnologie di lavorazione; 20 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 leggere e interpretare la documentazione tecnica e le normative in vigore; conoscenza delle attrezzature per l’esercizio della propria mansione; saper applicare le conoscenze relative alle caratteristiche delle materie prime in funzione del loro utilizzo e della tipologia di lavorabilità; utilizzare strumenti e procedure per il controllo della qualità dei manufatti in base agli standard previsti dal progetto tecnico; elementi di disegno tecnico anche su supporto informatico: norme e tecniche di rappresentazione grafica degli spazi e degli oggetti, planimetrie, piante, sezioni e prospetti; progettazione di manufatti utilizzando strumenti di disegno tecnico, quote e pendenze di piani di posa; basi di Informatica, uso del PC e WEB, software applicativi; normativa sulla sicurezza e prevenzione incendi e certificazione qualità; lo stile dei mobili e la sua evoluzione storica. Case studies - La formazione in apprendistato in azienda: interviste con le imprese Intervista 1 - CARMEN TETI, titolare del negozio di acconciatura “Punto Carmen Parrucchieri & Estetica” 1. Come gestisce la formazione e l’aggiornamento dei suoi dipendenti? La formazione e l’aggiornamento del mio personale dipendente avviene in due modi: formazione e lavoro giornaliero sulle testine, durante i momenti di minore intensità lavorativa in negozio; organizzazione di un momento strutturato durante la settimana (solitamente il martedì sera o il mercoledì mattina) per l’aggiornamento del personale relativamente a: nuove tendenze relative ai tagli e al colore; nuove tendenze in acconciatura, a partire dal mondo della moda; modalità di accoglienza e gestione del cliente prima, durante e al termine dei trattamenti in negozio. Spesso mi capita di viaggiare (Ndr: al momento dell’intervista, la Sig.ra Teti era da poco tornata da Barcellona) per seguire eventi e fiere internazionali: per ora, non ho la possibilità di portare con me i miei collaboratori, ma utilizzo i momenti dedicati alla formazione per aggiornarli su quanto ho visto e per traferire loro le competenze acquisite. 21 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 A volte mi capita anche di partecipare a corsi di aggiornamento organizzati dai fornitori: in questi casi, spesso porto con me i miei collaboratori. 2. Ha dei collaboratori assunti con contratto di apprendistato? Quanti? Si, ho tre collaboratori assunti con contratto di apprendistato: 2 per il settore acconciatura e 1 per il settore estetica. 3. In base a quale criterio avete determinato la durata del contratto di apprendistato? Fate una valutazione delle competenze in entrata della risorsa per la definizione della durata del contratto di apprendistato? Per la scelta dei miei apprendisti parto sempre da un’analisi delle loro competenze, valutando le loro prestazioni attraverso due-tre prove pratiche che faccio effettuare su delle modelle. Questa valutazione, però, mi è utile solamente per decidere chi, tra i differenti candidati, inserire eventualmente all’interno del mio staff. Per la definizione della durata del contratto di apprendistato, invece, cerco di sfruttare il massimo del tempo consentito, indipendentemente dal livello di competenza dell’apprendista. 4. Il contratto di apprendistato è un contratto a causa mista, che prevede una parte di lavoro in azienda e una parte di formazione durante l’orario di lavoro. Come viene gestita in azienda questa condizione? Per la formazione trasversale, iscrivo i miei apprendisti presso i corsi erogati da enti esterni (CFP o CIAS). Non ritengo, però, questa tipologia di formazione interessante e qualificante per l’apprendista: anzi, a mio parere è solamente una perdita di tempo e di denaro. La formazione interna degli apprendisti, invece, avviene con le stesse modalità adottate al resto del mio personale, specificate al punto 1. 5. Al momento dell’assunzione, il contratto di apprendistato prevede la definizione di un Piano Formativo Individuale (PFI), che regola la durata e l’articolazione della formazione in apprendistato. Avete progettato da soli il PFI o vi siete avvalsi del supporto di qualcuno? Non sono a conoscenza di questo documento, ma chiederò maggiori informazioni al mio commercialista e al mio consulente del lavoro. 6. E’ a conoscenza dei contenuti della formazione trasversale esterna erogata al suo apprendista? Secondo lei, perché il Testo Unico prevede questa tipologia di formazione? Si, sono a conoscenza dei diversi moduli e delle materie che i miei apprendisti affrontano durante le ore di formazione esterna: sicurezza, organizzazione, contratto e competenze relazionali. Ne sono al corrente perché chiedo e mi informo con i miei apprendisti sugli argomenti trattati nel corso. Come già detto, però, non ritengo utile questo tipo di formazione. 22 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 7. La formazione tecnico-professionalizzante: Come è gestita dal punto di vista organizzativo? (es. lavorate su appuntamenti e, dunque, l’organizzazione viene calendarizzata settimanalmente?..) La formazione dell’apprendista segue quella del resto del personale, come descritto nel punto 1. Come viene registrata e formalizzata? Non abbiamo mai compilato registri interni per formalizzare le ore di formazione, ma dal momento che questa attività è prevista dal contratto, chiederò maggiori informazioni al mio commercialista. Sono previste verifiche intermedie di valutazione delle competenze acquisite? Non sono previste verifiche vere e proprie, ma, ogni giorno, valuto i progressi del mio personale, apprendista e non. A chi è demandata la formazione dell’apprendista? Quali sono i criteri per effettuare la scelta, eventualmente anche tra personale interno qualificato o professionisti esterni? Seguo principalmente io la formazione dei miei apprendisti, ma, se sono molto occupata, mi capita di farli seguire anche dal resto del mio personale. Intervista 2 - ELISA TOAIARI, titolare del negozio di acconciatura “Spazio Uomo e Donna” 1. Come gestisce la formazione e l’aggiornamento dei suoi dipendenti? All’inizio di ogni anno definisco il budget da dedicare alla formazione mia e dei miei di pendenti. Solitamente la formazione può avvenire in diversi modi: Partecipazione a corsi di aggiornamento organizzati dai fornitori: si tratta quasi sempre di corsi “visual”, durante i quali vengono presentate, a seconda del periodo dell’anno, le nuove collezioni e tendenze per le stagioni autunno-inverno o primavera-estate. Questa tipologia di formazione avviene solamente attraverso l’osservazione e viene svolta al di fuori dell’orario di lavoro. Durante l’anno, acquisto dei “pacchetti” per la formazione in azienda, che scelgo in base a cosa più ci piace tra le differenti possibilità, oppure tra ciò che mi può essere di aiuto per apprendere nuove tecniche. Personalmente, viaggio all’estero, frequentando fiere e show del settore: quando torno in negozio, mi piace raccontare alle mie ragazze le novità che ho visto e le tecniche che ho appreso, ma mi manca il tempo necessario per poter trasferire loro queste competenze. 23 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Credo, infatti, che il lavoro dell’acconciatrice abbia, oltre alla componente tecnica, anche una componente creativa, che spesso non può essere sviluppata solamente durante le 8 ore di lavoro. Non è però facile passare questo concetto al personale dipendente. Per il mio personale aggiornamento, frequento alcuni “corsi a pacchetto”, ai quali non faccio partecipare i miei collaboratori. Ultimamente, ho frequentato corsi di backstage per la preparazione delle modelle alle sfilate e un corso di formazione in marketing. 2. Ha dei collaboratori assunti con contratto di apprendistato? Quanti? Si, ho una collaboratrice assunta con contratto di apprendistato. 3. In base a quale criterio avete determinato la durata del contratto di apprendistato? Fate una valutazione delle competenze in entrata della risorsa per la definizione della durata del contratto di apprendistato? Per la definizione della durata del contratto di apprendistato cerco di sfruttare il massimo del tempo consentito dal CCNL. Ad esempio, per quanto riguarda l’assunzione della mia apprendista, dal momento che in precedenza aveva già avuto un’esperienza di lavoro, l’ho assunta con un nuovo contratto di apprendistato della massima durata possibile, tenendo conto dell’esperienza professionale precedente. Per la selezione del mio personale, in apprendistato o no, parto sempre da un bilancio delle competenze possedute dai candidati, nonché dalla motivazione e dalla professionalità. 4. Al momento dell’assunzione, il contratto di apprendistato prevede la definizione di un Piano Formativo Individuale (PFI), che regola la durata e l’articolazione della formazione in apprendistato. Avete progettato da soli il PFI o vi siete avvalsi del supporto di qualcuno? Non sono a conoscenza di questo documento, anche perché, per la parte documentale, delego tutto a Confartigianato. Chiederò, comunque, maggiori informazioni e, dal momento che lavoro in un Ente che eroga la formazione agli apprendisti, chiederò ai referenti del progetto di accompagnarmi nella predisposizione dei documenti mancanti. 5. E’ a conoscenza dei contenuti della formazione trasversale esterna erogata al suo apprendista? Secondo lei, perché il Testo Unico prevede questa tipologia di formazione? Si, sono a conoscenza dei diversi moduli e delle materie che i mei apprendisti affrontano durante le ore di formazione esterna: sicurezza, organizzazione, contratto e competenze relazionali. Ne sono al corrente perché chiedo e mi informo con i miei apprendisti sugli argomenti trattati nel corso e perché in passato ho seguito il corso per tutor, durante il quale si è parlato anche della formazione trasversale. Il mio giudizio, però, al riguardo è negativo: infatti, soprattutto per la figura dell’apprendista acconciatore, penso che ci sia bisogno di fare più formazione pratica o formazione teorica ma sulle materie tecnico-professionalizzanti (es: igiene, teoria del colore, ecc) 24 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 mentre la formazione trasversale è troppa e ridondante. Anche i miei precedenti apprendisti hanno sempre riportato feedback negativi su questi corsi. 6. La formazione tecnico-professionalizzante Come è gestita dal punto di vista organizzativo? (es. lavorate su appuntamenti e, dunque, l’organizzazione viene calendarizzata settimanalmente?..) La formazione dell’apprendista segue quella del resto del personale, come descritto nel punto 1. Come viene registrata e formalizzata? Fino ad ora, non abbiamo mai compilato registri interni per formalizzare le ore di formazione. Sono previste verifiche intermedie di valutazione delle competenze acquisite? Non sono previste verifiche vere e proprie, ma ogni giorno valuto i progressi del mio personale, apprendista e non. A chi è demandata la formazione dell’apprendista? Quali sono i criteri per effettuare la scelta, eventualmente anche tra personale interno qualificato o professionisti esterni? Seguo la formazione dell’apprendista personalmente. Intervista 3 – FABRIZIO MOLTENI, titolare del negozio dell’Azienda “Passepartout” Passepartout è un’azienda artigiana di Cantù che produce arredamenti su misura di alta qualità per abitazioni private, uffici direzionali, negozi, showroom, alberghi, banche, musei, mostre e spazi espositivi. Collabora con importanti e prestigiosi studi di architettura e design e lavora in tutto il mondo. 1. Come gestisci la formazione e l’aggiornamento dei tuoi dipendenti? Principalmente la formazione si svolge sul posto di lavoro secondo la logica dell’imparare facendo”. Siccome l’azienda è di carattere artigianale e realizza lavori sempre diversi l’uno dall’altro il lavoratore ha la possibilità di apprendere nuove competenze quasi continuamente. In alcune occasioni sono stati organizzati dei corsi di formazione: Autocad, utilizzo delle macchine a controllo numerico, comunicazione, pacchetto di Office. Non esiste comunque un piano formativo aziendale. Si ribadisce comunque più volte nel corso dell’intervista l’importanza della formazione in azienda come strumento fondamentale di apprendimento, al di là dei corsi di formazione organizzati esternamente. 25 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 2. Hai dei collaboratori assunti con contratto di apprendistato? Quanti? Un apprendista che lavora nell’ufficio tecnico come disegnatore e progettista – l’apprendista è assunto con la normativa precedente – apprendistato professionalizzante art. 49 3. In base a quale criterio avete determinato la durata del contratto di apprendistato? Fate una valutazione delle competenze in entrata della risorsa per la definizione della durata del contratto di apprendistato? La persona che è stata assunta aveva svolto dei precedenti periodi di stage formativo tramite Enaip. Più che le competenze in ingresso sono stati “testati” durante gli stage aspetti di tipo caratteriale e comportamentale (volontà di apprendere, motivazione ad imparare, capacità di lavorare con gli altri, umiltà, …) 4. Il contratto di apprendistato è un contratto a causa mista che prevede una parte di lavoro in azienda e una parte di formazione durante l’orario di lavoro. Come viene gestita in azienda questa condizione? Sicuramente da parte dell’azienda non viene vista di buon occhio la formazione fuori dal contesto aziendale. Come ripetuto più volte viene considerata come utile solo la formazione interna all’azienda che consiste semplicemente nell’affiancamento dell’apprendista alle varie attività dell’ufficio tecnico. 5. Il contratto di apprendistato prevede al momento dell’assunzione la definizione di un Piano Formativo Individuale che regola la durata e l’articolazione della formazione in apprendistato. Questo PFI lo avete progettato da soli o avete avuto il supporto di qualcuno? È stato redatto con il supporto di Enaip 6. La formazione tecnico-professionalizzante: - Come la gestite da un punto di vista organizzativo? (es. lavorate su appuntamenti e dunque viene cadenzata settimanalmente?..) - Avete un modello organizzativo di riferimento? - Come viene registrata e formalizzata? - Sono previste delle verifiche intermedie di valutazione delle competenze acquisite? - A chi è demandata la formazione dell’apprendista? Se scegliete professionisti esterni o altro personale operaio, quali sono i criteri per effettuare questa scelta? 26 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 La formazione in azienda è scandita dall’attività lavorativa – non è formalizzata e non ha un modello organizzativo preciso. L’apprendista non ha una figura di riferimento vera e propria ma viene affiancato da diverse figure aziendali a seconda del tipo di lavoro che è chiamato a svolgere. Il riferimento principale resta comunque il datore di lavoro che periodicamente ha dei momenti di verifica informali con l’apprendista stesso (soprattutto se ci sono degli errori da correggere). 1.3 Piemonte 1.3.1 Settori individuati per la sperimentazione (descrizione) Tabella 1 – Assunzioni in apprendistato per settore in Piemonte Settore Apprendisti % ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 3.817 20,9% ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE 3.672 20,1% COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI 3.289 18,0% COSTRUZIONI 1.741 9,5% ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE 1.099 6,0% ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI 1.054 5,8% SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 817 4,5% NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE 686 3,8% TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO 352 1,9% SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE 317 1,7% 1.416 7,8% 18.260 100% Altri settori TOTALE 27 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Settore servizi alla persona Il primo settore individuato ai fini della sperimentazione è quello dei Servizi ed in particolare dei Servizi alla persona che, a livello regionale, è il sesto settore per numero di apprendisti assunti nel 2013, come si evince dalla tabella 1. In provincia di Novara il settore dei Servizi è al quinto posto per numerosità di apprendisti assunti (vedi grafico 1). Grafico 1 – Assunzioni in apprendistato per settore in provincia di Novara In Piemonte, il settore dei Servizi alla persona è composto per circa l’80% da acconciatori ed estetiste (vedi grafico 2). 28 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Grafico 2 – Figure professionali in apprendistato per il settore Servizi alla persona in Piemonte Nella provincia di Novara acconciatori ed estetiste costituiscono più del 90% del settore dei Servizi alla persona (vedi grafico 3) ed è sulla figura degli acconciatori che insisterà la sperimentazione. Grafico 3 – Figure professionali in apprendistato per il settore Servizi alla persona in provincia di Novara. 29 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 30 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Settore logistica Il settore della Logistica, estrapolato dal più ampio settore “Trasporto e magazzinaggio”, è il secondo settore individuato per la sperimentazione in Piemonte. In provincia di Novara il settore della Logistica è al nono posto per numerosità di apprendisti assunti (vedi grafico 4). Grafico 4 – Assunzioni in apprendistato per settore in provincia di Novara In Piemonte, il settore della logistica è composto prevalentemente da magazzinieri, addetti alla logistica e al trasporto merci (vedi grafico 5). Grafico 5 – Figure professionali in apprendistato per il settore Logistica in Piemonte 31 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Nella provincia di Novara i magazzinieri costituiscono quasi l’80% del settore Logistico (vedi grafico 6). Grafico 6 – Figure professionali in apprendistato per il settore Logistica in provincia di Novara 1.3.2 Descrizione delle figure professionali coinvolte nella sperimentazione Per i giovani l’istituto dell’apprendistato è la tipologia contrattuale privilegiata di ingresso nel mondo del lavoro. In particolare l’art. 3 del T.U. 167/2011 consente all’azienda di assumere giovani dai 15 fino ai 25 anni consentendo loro di acquisire una qualifica professionale attraverso la combinazione tra formazione formale, formazione on the job e lavoro. L’art. 4 del citato Testo Unico prevede l’ingresso di giovani tra i 18 e i 29 anni attraverso un percorso di apprendistato professionalizzante in cui la componente di formazione in impresa viene gestita dall’azienda stessa secondo le previsioni dei relativi CCNL. Per quanto riguarda l’apprendistato professionalizzante, la Regione Piemonte prevede un’offerta formativa pubblica a finanziamento delle ore di formazione di base e trasversali ad integrazione di quella professionalizzante in capo all’azienda. Riconoscendo i contratti collettivi nazionali come centro di regolazione dell’istituto dell’apprendistato, disciplina l’offerta formativa pubblica per le competenze di base e trasversali, che va ad integrare quella prevista dagli accordi tra le PPSS. 32 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Con la DGR 64-4267 del 30/7/12, Atto d’indirizzo regionale in attuazione dell’art. 4 D. Lgs. n. 167/11, la Regione definisce gli indirizzi per la programmazione della formazione di base e trasversale degli apprendisti in termini di durata, contenuti e modalità di realizzazione. L’offerta formativa pubblica è gestita mediante il sistema informativo “Gestione Apprendistato” al quale si accede da www.sistemapiemonte.it. Detto sistema semplifica e guida le imprese negli adempimenti procedurali e garantisce la tracciabilità del percorso formativo dell’apprendista. Le Province definiscono, con appositi Avvisi pubblici, le modalità gestionali e organizzative per accedere all’offerta formativa dei rispettivi Cataloghi in conformità agli indirizzi di cui al provvedimento. Nel Piano formativo individuale regionale vengono indicate le competenze che l’apprendista deve acquisire mediante la formazione di base e trasversale, tecnico-professionale e specialistica entro il termine del periodo formativo previsto dal contratto di apprendistato. Il Piano formativo individuale regionale può essere adottato, dalle imprese, in mancanza o in alternativa ai moduli e ai formulari eventualmente previsti dalla contrattazione collettiva o dagli enti bilaterali di riferimento dell’impresa. Il Piano formativo individuale regionale deve essere compilato entro 30 giorni dalla stipula del contratto mediante l’utilizzo di apposita procedura informatica messa a disposizione dalla Regione Piemonte. Sul sito della Regione Piemonte è disponibile una procedura informatizzata che permette al tutore o referente aziendale di accedere ad una specifica formazione, in auto-apprendimento, per l’acquisizione delle competenze utili allo svolgimento delle proprie funzioni. Detta formazione, organizzata per unità formative associate a test di verifica dell’apprendimento, prevede la valutazione e attestazione delle competenze acquisite in esito al percorso, previo superamento della prova finale. La durata della formazione si differenzia in relazione al livello di scolarità degli apprendisti: - 120 ore, per gli apprendisti privi di titolo, in possesso di licenza elementare e/o della sola licenza media; - 64 ore, per gli apprendisti in possesso di qualifica o diploma; - 40 ore, per gli apprendisti in possesso di laurea. La formazione per l’acquisizione di competenze di base e trasversali si realizza mediante moduli che prevedono l’erogazione di una o più unità formative (UF): - UF1: Adottare comportamenti sicuri sul luogo di lavoro (16 ore) 33 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 - - UF2: Organizzazione e qualità aziendale, relazione e comunicazione nell'ambito lavorativo, diritti e doveri del lavoratore e dell'impresa, legislazione del lavoro, contrattazione collettiva (24 ore) Per gli apprendisti in possesso della sola licenza media, della qualifica o diploma sono previste ulteriori UF a scelta tra: - UF3: Imparare a imparare - UF4: Comunicazione nella madrelingua - UF5: Comunicazione nelle lingue straniere - UF6: Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia - UF7: Competenza digitale - UF8: Competenze sociali e civiche - UF9: Spirito di iniziativa e imprenditorialità - UF10: Consapevolezza ed espressione culturale In particolare l’UF 3 Imparare ad imparare si propone di recuperare la positiva esperienza di formazione in impresa condotta con il coordinamento dell’agenzia formativa già disciplinata con D.G.R. n. 72-10516 del 29/12/2008. L’obiettivo didattico dell’UF3 è quello di sviluppare la capacità di apprendere nel contesto lavorativo, anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni con l’assistenza del Coordinatore Formativo fornito dall’Agenzia Formativa e sotto la responsabilità della stessa. Tale UF può essere utilizzata dall’impresa per impostare e definire i contenuti e le modalità della formazione professionalizzante per la quale non è più previsto affiancamento o supporto pubblico. Nel caso in cui l’impresa abbia autocertificato di possedere i requisiti previsti per la capacità formativa, la stessa può non avvalersi dell’offerta formativa pubblica per la formazione di base e trasversale. In riferimento all’art.3 del T.U. 167/2011, la Regione Piemonte nell’anno 2012 ha avviato una sperimentazione che prevede l’erogazione di servizi formativi per l’acquisizione della qualifica professionale in apprendistato attraverso percorsi triennali, biennali o annuali, di servizi complementari alla formazione e incentivi alla partecipazione. Possono essere assunti attraverso questa tipologia contrattuale solo apprendisti con mansioni riconducibili alle qualifiche professionali di Istruzione e Formazione Professionale (Figure a Banda Larga) certificabili dalla Regione stessa, tra le quali “Operatore dei sistemi e dei servizi logistici” e “Operatore del benessere – Acconciatura”, oggetto della nostra sperimentazione. Oltre alle competenze di base e professionali comuni, trasversali a tutti i profili, la parte di formazione caratterizzante la figura è sviluppata nell’ambito delle competenze professionali specifiche all’interno dell’azienda di appartenenza dell’apprendista, anche grazie al supporto dell’Agenzia Formativa. Sulla base del Piano Formativo di dettaglio definito in funzione della Figura a Banda Larga di riferimento, la formazione in impresa si sviluppa in parte in modalità strutturata, in maniera 34 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 intenzionale e in tempi e ambienti dedicati, e in parte non strutturata, on the job. L’obiettivo è il raggiungimento degli standard formativi previsti dalla figura di qualifica. Attraverso la consulenza di un coordinatore formativo, l’Agenzia formativa supporta l’azienda nella definizione del Piano formativo di dettaglio tenendo in considerazione i processi di lavoro e le attività caratterizzanti la figura di qualifica di riferimento, fornisce metodologie adeguate per l’erogazione, strumenti e modalità per la valutazione degli esiti. - Acconciatore (Settore servizi alla persona) L’Apprendistato professionalizzante nel settore dell’Acconciatura La Regione Piemonte con lettera alle commissioni e alle Confederazioni Artigiane (prot.1854/DB1603 del 19/2/2009) ha recepito la Legge nazionale 174/2005 che definisce le modalità di conseguimento dell’abilitazione per l’esercizio della professione di Acconciatore. In particolare, la normativa prevede 3 possibili canali per accedere all’esame tecnico pratico di abilitazione: due di questi contemplano le tipologie contrattuali previste dal T.U. La prima possibilità è rappresentata dalla frequenza di un corso di qualifica professionale biennale o triennale (ivi compresa quella in esito all’art.3 del T.U.) in aggiunta o ad un corso di specializzazione pratico della durata di 600 ore o all’inserimento come lavoratore qualificato presso un’impresa per almeno 1 anno. La seconda possibilità è collegata all’assunzione con contratto di apprendistato professionalizzante della durata prevista dal CCNL, il successivo inserimento come lavoratore qualificato presso un’impresa per almeno 1 anno e un successivo corso di formazione teorica della durata di 300 ore. La terza possibilità è dedicata a personale inserito come lavoratore qualificato presso un’impresa per almeno 3 anni, il quale dovrà comunque frequentare un corso di formazione teorica della durata di 300 ore. Per quanto riguarda la formazione dell’apprendista, si rimanda alla premessa per la definizione della durata e dei contenuti di base e trasversali. La formazione svolta in impresa e legata alle tematiche professionalizzanti, così come declinata nell’allegato 2 del CCNL di riferimento, è già stata descritta nei precedenti capitoli riferiti alla sperimentazione in Lombardia. L’Apprendistato per la qualifica professionale nel settore La figura di riferimento per il conseguimento della qualifica è quella di “Operatore del benessere – Acconciatura” prevista dalla Conferenza Stato-Regioni del 29 aprile 2010, all.1, che così la definisce: 35 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 “L’Operatore del benessere, interviene, a livello esecutivo, nel processo di trattamento dell’aspetto della persona con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere, a seconda dell’indirizzo, attività di trattamento e servizio (acconciatura ed estetica),relative al benessere psico-fisico che non implicano prestazioni di carattere medico, curativo o sanitario, ma che favoriscono il mantenimento, il miglioramento e la protezione dell’aspetto della persona, con competenze negli ambiti dell’accoglienza, dell’analisi dei bisogni, dell’acconciatura e del trattamento estetico di base. Collabora al funzionamento e alla promozione dell’esercizio” Le attività economiche di riferimento della figura previste dai codici ATECO 2007 sono: Servizi di barbieri e parrucchieri Servizi degli istituti di bellezza Servizi per il benessere fisico Le competenze tecnico professionali in esito al percorso di apprendistato sono: Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni Approntare strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base della tipologia di materiali da impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del risultato atteso Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali Effettuare l’accoglienza e l’assistenza adottando adeguate modalità di approccio e orientamento al cliente Collaborare alla gestione e promozione dell’esercizio Per il dettaglio delle attività e delle conoscenze essenziali si rimanda ai precedenti capitoli (Cfr. sperimentazione in Lombardia). - Addetto alla logistica (Settore logistica) L’Apprendistato professionalizzante nel settore della logistica 36 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 L’accordo del 24/04/2012 siglato dalle Parti Sociali modifica la disciplina dell’apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere prevista all’art.5 dal CCNL 2005 “Logistica, trasporto merci e spedizioni” e successive modificazioni per recepire le nuove disposizioni introdotte sulla materia dal D.Lgs. n.167/2011 (Testo Unico sull’apprendistato). Le nuove previsioni contrattuali vengono applicate ai contratti di apprendistato stipulati successivamente alla data del 25 aprile 2012. La durata contrattuale del periodo di apprendistato è generalmente di tre anni (con esclusione del livello più basso di inquadramento per cui la durata si configura in due). Lo stesso accordo al punto 3 precisa che, in deroga a quanto sopra, la durata può essere elevata fino a quattro o cinque anni solo per i profili professionali operai dell’artigianato o equipollenti. Tale facoltà può essere esercitata solo dalle aziende che alla stipula di un nuovo contratto di apprendistato risultino aver mantenuto in servizio almeno il 90% dei contratti precedenti. Nei confronti di ciascun apprendista l’azienda è tenuta ad erogare un monte ore di formazione interna o esterna pari ad 80 ore medie annue, ivi compresa la formazione iniziale prevista dall’Accordo Stato-Regioni per l’acquisizione delle competenze tecnico professionali e specialistiche. In funzione delle disposizioni regionali, il contratto prevede che tale formazione possa essere integrata dall’offerta pubblica per la realizzazione di attività formative di base e trasversali. Come sopra citato, la Regione Piemonte ha previsto e definito il finanziamento di tali attività. La formazione effettuata dovrà essere registrata sul libretto del cittadino, o nelle more della sua piena operatività, potrà avvenire anche attraverso supporti informativi e fogli firma. Per quanto riguarda l’apprendistato professionalizzante, i 28 Profili formativi del settore declinati dal CCNL di riferimento si articolano in una parte uguale per tutti attinente alle competenze tecnico professionali generali e in una parte differenziata attinente alle competenze tecnico professionali specifiche. Si prenderanno in considerazione i profili di “Addetti al magazzino” e “Addetti alla logistica industriale”. Competenze tecnico professionali generali – parte comune a tutti i profili Conoscere il contesto di riferimento dell’impresa e le nozioni di base sulla struttura organizzativa Conoscere la collocazione della propria area di attività nell’ambito dei servizi svolti dall’azienda Sapersi rapportare alle altre aree organizzative dell’azienda 37 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Conoscere e utilizzare, ove necessario, gli strumenti informativi, con particolare riguardo a quelli adottati nella propria area di attività Conoscere e utilizzare, ove necessario, le nozioni di base di una lingua straniera Conoscere la normativa di base relativa al settore di appartenenza Conoscere la normativa del lavoro del CCNL e della sicurezza Competenze tecnico professionali specifiche per Addetti al magazzino Gestione spazi attrezzati di magazzino Movimentazione e lavorazione merci Trattamento dati di magazzino e preparazione documenti per il trasporto Tecniche/attrezzature di magazzinaggio e lavorazione merci Rapporti con il personale terzo Nozioni su merci pericolose Competenze tecnico professionali specifiche per Addetti alla logistica industriale Programmazione del ciclo logistico integrato Amministrazione del magazzino merci Pianificazione reti distributive Gestione flussi informativi delle merci Rapporti con il personale terzo L’Apprendistato per la qualifica professionale nel settore della logistica Per quanto riguarda l’apprendistato per il conseguimento della qualifica (art. 3, 167/2011), la figura professionale di riferimento è quella prevista dalla Conferenza Stato-Regioni del 29 aprile 2010, all.1, Operatore dei Sistemi e dei Servizi Logistici così definito: “L’Operatore dei sistemi e dei servizi logistici interviene, a livello esecutivo, nel processo della logistica con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività relative a movimentazione, stoccaggio, trasporto, spedizione in sistemi logistici di terra, portuali e aeroportuali, con competenze nella gestione degli spazi attrezzati di magazzino e nel trattamento dei flussi delle merci e della documentazione di accompagnamento” Le attività economiche di riferimento della figura previste dai codici ATECO 2007 sono: Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti, Magazzinaggio e custodia Attività dei servizi connessi ai trasporti terrestri 38 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Attività dei servizi connessi al trasporto marittimo e per vie d’acqua Attività dei servizi connessi al trasporto aereo Movimentazione merci altre attività di supporto connesse ai trasporti Le competenze tecnico professionali in esito al percorso di apprendistato sono: 1. Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazione; 2. Approntare spazi, strumenti, attrezzature e macchine necessari alla dislocazione delle merci 3. 4. 5. 6. 7. nei diversi locali; Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchine, curando le attività di manutenzione ordinaria; Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali; Effettuare le operazioni di stoccaggio e movimentazione merci in conformità alla normativa di sicurezza ed in funzione delle loro caratteristiche ed utilizzo, curando la trasmissione delle informazioni; Collaborare alle operazioni di trasporto e spedizione merci, curandone prelievo e imballaggio secondo le specifiche assegnate e nel rispetto della normativa di sicurezza; Effettuare semplici operazioni di trattamento documentale delle merci nel rispetto della normativa amministrativa e contabile di riferimento nazionale e internazionale. COMPETENZA N. 1 39 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni ABILITÀ MINIME Utilizzare istruzioni per predisporre le diverse attività Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro relativi alle peculiarità delle attività da eseguire e dell'ambiente organizzativo Applicare modalità di pianificazione e organizzazione delle attività nel rispetto delle norme di sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale specifiche di settore Applicare metodiche e tecniche per la gestione dei tempi di lavoro Adottare procedure di monitoraggio e verifica della conformità delle attività a supporto del miglioramento continuo degli standard di risultato Individuare le principali componenti dei sistemi logistici e della catena di fornitura all'interno delle infrastrutture dedicate Identificare le principali tipologie e i soggetti fondamentali dei sistemi di trasporto e spedizione Interagire con operatori esterni e con responsabili di funzione CONOSCENZE ESSENZIALI Elementi di organizzazione aziendale Elementi di qualità del servizio Normative di sicurezza, igiene, salvaguardia ambientale di settore Principali terminologie tecniche di settore Processi di logistica integrata Tecniche di comunicazione organizzativa Tecniche di pianificazione COMPETENZA N. 2 Approntare spazi, strumenti, attrezzature e macchine necessari alla dislocazione delle merci nei diversi locali ABILITÀ MINIME Individuare spazi, strumenti, attrezzature e macchine da utilizzare per la dislocazione e la movimentazione delle merci Applicare procedure e tecniche di rilevazione dei flussi delle merci in entrata e uscita Applicare procedure e tecniche di approntamento strumenti, attrezzature e macchine CONOSCENZE ESSENZIALI Principi, meccanismi e parametri di funzionamento delle macchine e delle apparecchiature per la logistica integrata Tipologie delle principali attrezzature, macchine, strumenti, del ciclo logistico integrato COMPETENZA N. 3 Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchine, curando le attività di manutenzione ordinaria ABILITÀ MINIME CONOSCENZE ESSENZIALI 40 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Applicare le tecniche di monitoraggio e verificare l’impostazione, il funzionamento e l’efficienza di strumenti, attrezzature, macchine per la movimentazione delle merci Adottare modalità e comportamenti per la manutenzione ordinaria di strumenti, attrezzature, macchine Utilizzare metodiche per individuare eventuali anomalie di funzionamento Tecniche di intervento e ripristino del funzionamento delle macchine per lo stoccaggio e la movimentazione delle merci COMPETENZA N. 4 Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali ABILITÀ MINIME Applicare procedure, protocolli e tecniche di igiene, pulizia e riordino degli spazi di lavoro Adottare soluzioni organizzative della postazione di lavoro coerenti ai principi dell’ergonomia CONOSCENZE ESSENZIALI Elementi di ergonomia Procedure, protocolli, tecniche di igiene, pulizia e riordino COMPETENZA N. 5 Effettuare le operazioni di stoccaggio e movimentazione merci in conformità alla normativa di sicurezza ed in funzione delle loro caratteristiche ed utilizzo, curando la trasmissione delle informazioni ABILITÀ MINIME Applicare tecniche di classificazione e identificazione delle merci Identificare spazi e criteri di disposizione delle merci nei diversi locali del magazzino Utilizzare attrezzature per lo stoccaggio e la movimentazione Applicare tecniche di registrazione dei movimenti delle merci in entrata e in uscita e di aggiornamento delle giacenze Identificare i documenti di accompagnamento e la corrispondenza tra ordine, documenti di trasmissione e merce ricevuta Applicare procedure informatiche per la registrazione e controllo merci Utilizzare i dispositivi di protezione individuale a norma di sicurezza CONOSCENZE ESSENZIALI Metodi e tecniche di organizzazione degli spazi di magazzino Normativa di sicurezza e antinfortunistica del settore Procedure di carico e scarico merci Software per la gestione del magazzino Tipologia, procedure di compilazione e controllo documenti Tipologie di merci e specifiche di stoccaggio e movimentazione Tipologie di sistemi di immagazzinamento e movimentazione merci COMPETENZA N. 6 Collaborare alle operazioni di trasporto e spedizione merci, curandone prelievo e imballaggio secondo le specifiche assegnate e nel rispetto della normativa di sicurezza 41 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 ABILITÀ MINIME Applicare tecniche di imballaggio per la spedizione, per tipologia di merce Individuare i veicoli di trasporto in base a caratteristiche e dimensioni delle merci Individuare unità di carico in base a destinazione, percorsi e dispositivi di sicurezza delle merci Utilizzare i dispositivi di protezione individuale a norma di sicurezza CONOSCENZE ESSENZIALI Logistica dei trasporti Normativa di sicurezza e antinfortunistica del settore Normativa sui trasporti Procedure di compilazione e controllo documenti di trasporto Tipologie di imballaggio e packaging Tipologie di mezzi di trasporto COMPETENZA N. 7 Effettuare semplici operazioni di trattamento documentale delle merci nel rispetto della normativa amministrativa e contabile di riferimento nazionale e internazionale ABILITÀ MINIME Applicare tecniche e metodiche di preparazione della documentazione per l’uscita in rapporto alle diverse tipologie di trasporto Applicare convenzioni documentali per il trasporto nazionale ed internazionale Identificare i documenti di accompagnamento in relazione alle modalità di trasporto Applicare procedure per la redazione di documenti identificativi e di accompagnamento delle merci 2. CONOSCENZE ESSENZIALI Procedure amministrative, fiscali e doganali relative alle spedizioni nazionali e internazionali Analogie e discrasie tra i diversi contesti territoriali in merito ai settori e alle figure professionali individuate per la sperimentazione Ai fini di operare un confronto tra i sistemi adottati nei diversi contesti territoriali, nel presente paragrafo viene presa in esame la figura professionale dell’acconciatore, poiché in possesso delle caratteristiche trasversali necessarie per avviare un’analisi comparata. 42 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 Tale scelta metodologica permette evidenziare elementi distintivi e peculiarità appartenenti a ciascun sistema, con l’obiettivo di individuarne i punti di contatto e gli aspetti di divergenza più significativi. L’analisi si articola su molteplici ambiti, ossia il sistema di definizione del profilo e del percorso formativo, nonché la modalità di validazione/certificazione del titolo di studio al termine del percorso stesso. 2.1 Confronto tra i sistemi di definizione dei profili e dei percorsi formativi Circa le competenze previste per il profilo professionale preso in esame, tutti e tre i modelli evidenziano l’importanza per l’acconciatore di garantire al cliente un servizio sia personalizzato, sia aggiornato in base all’evoluzione delle tecniche di lavoro, ma soprattutto del gusto, con specifico riferimento alle tendenze che periodicamente emergono nella moda (in media, con cadenza semestrale, coincidente ai periodi-moda: autunno-inverno e primavera-estate). Viene dato altresì rilievo alla capacità dell’acconciatore di provvedere agli aspetti igienico-sanitari legati all’attività. Questi ultimi sono elencati tra gli aspetti funzionali per una corretta gestione del servizio (nel sistema piemontese) e tra quelli legati alla manutenzione dell’ambiente di lavoro (nel sistema lombardo), mentre il modello svizzero li indica tra le raccomandazioni introduttive di carattere generale. In termini più tecnici, va evidenziato come tutti i sistemi abbiano, nel tempo, abbandonato la differenziazione formale tra acconciatore “per uomo” e acconciatore “per donna”; il sistema svizzero, tuttavia, ha mantenuto alcuni elementi di specificità nella formazione, con riferimento a determinate attività relative al trattamento maschile (rasatura, modalità di taglio della barba, colorazione, ecc.). Passando ad esaminare i tre sistemi nel dettaglio, il modello svizzero, con Ordinanza dell’UFFT sulla formazione professionale di base Parrucchiera/Parrucchiere con attestato federale di capacità (AFC) del 14 dicembre 2005 e s.m.i., definisce la Parrucchiera e il Parrucchiere come coloro che “forniscono ai clienti consulenza su pettinature e prodotti, creano pettinature e curano la pelle e i capelli”. Il piano formativo inerente al profilo Parrucchiere/a AFC prevede che la formazione professionale di base si suddivida tra formazione on the job presso un salone di acconciatura (individuato come Azienda formatrice), e formazione d’aula presso la Scuola professionale artigianale industriale (SPAI). Il percorso formativo si completa con la frequenza a corsi interaziendali svolti presso il Centro professionale di Coiffure Suisse. 43 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 La formazione ha durata triennale e comprende, come anticipato, le attività che compongono l’intero processo lavorativo, dall’esame delle proporzioni viso-corpo-pettinatura e del cuoio capelluto, al trattamento specifico (lavaggio, taglio, colorazione ecc.), fino alla consulenza e vendita di prodotti cosmetici. Nel caso della componente di formazione in azienda, questa deve garantire all’apprendista l’acquisizione di competenze tecniche, metodologiche e personali specifiche. In Italia, l’acconciatore è un profilo professionale disciplinato e definito a livello nazionale (L. n. 174 del 17/05/2005) come “la figura in grado di esercitare attività comprendenti tutti i trattamenti e i servizi volti a modificare, migliorare, mantenere e proteggere l'aspetto estetico dei capelli, ivi compresi i trattamenti tricologici complementari che non implicano prestazioni di carattere medico, curativo o sanitario, nonché il taglio e il trattamento estetico della barba e ogni altro servizio inerente o complementare”. L’acconciatura è altresì un’attività professionale per la quale è prevista una formazione “normata”, ossia per l’esercizio della quale è necessaria una specifica formazione obbligatoria, il superamento di un esame finale per il conseguimento della qualifica, un periodo di inserimento lavorativo e conseguente abilitazione (in merito, si veda il paragrafo di dettaglio a seguire). Le Figure di riferimento nazionali costituiscono i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) dei percorsi triennali e quadriennali di qualifica o diploma professionale conseguiti in obbligo di istruzione e sono riconosciute a livello nazionale. Ogni Figura di riferimento può essere declinata in indirizzi nazionali o correlata a profili standard regionali. Quindi, circa la declinazione nel dettaglio delle caratteristiche del profilo professionale e della relativa formazione, il quadro si differenzia in base alla disciplina regionale. La Regione Piemonte, tramite l’attività delle Commissioni Tecniche afferenti al Settore Standard Formativi Qualità e Orientamento Professionale della Direzione Formazione Professionale – Lavoro, ha recepito le indicazioni di carattere nazionale e definito il profilo professionale basandosi sul modello per competenze adottato a livello regionale. Infatti, il sistema piemontese declina le conoscenze afferibili al profilo professionale di acconciatore in 3 competenze principali, per ognuna delle quali sono richieste abilità minime e conoscenze essenziali. Oltre a riprendere la disciplina nazionale, esse sono suddivise sulla base delle fasi del processo di lavoro in 3 momenti: l’accoglienza e l’interazione con il cliente, la realizzazione di un servizio personalizzato, lo svolgimento delle attività funzionali alla gestione del salone. Nel caso del sistema lombardo, la definizione e classificazione dei profili professionali e dei relativi percorsi formativi è affidata al Quadro Regionale degli Standard Professionali (QRSP). Come nel caso del Piemonte, i profili sono declinati per competenze. Derivando entrambe le discipline regionali dalla normativa nazionale, le competenze individuate come essenziali per il profilo di acconciatore sono le medesime, sebbene si differenzino in alcuni aspetti per quanto concerne la loro declinazione e la formazione. Nel caso del Piemonte, le 44 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 competenze sono descritte in termini più puntuali e concisi. Tale approccio, unito alla suddivisione delle stesse in 3 aree tematiche, appare efficace e funzionale ad individuare le attività e gli elementi che caratterizzano il profilo in esame, ponendosi come via di mezzo tra la struttura del modello svizzero – schematica ed essenziale – e quella del sistema lombardo – più dettagliata ma, di conseguenza, a tratti dispersiva e meno semplice sotto il profilo della riconduzione delle attività ad un singolo momento del processo lavorativo –. Per quanto concerne, nello specifico, l’istituto dell’apprendistato art 4 Dlgs 167/2011, la formazione si differenzia tra i 2 ambiti regionali per quanto riguarda la formazione di base e trasversale, essendo la disciplina di quest’ultima affidata, dalla norma nazionale, alla competenza delle singole Regioni. Infatti, se alcune competenze di base obbligatorie sono individuabili in entrambi i percorsi formativi regionali (quali: atteggiamenti sicuri nell’ambiente di lavoro, organizzazione e qualità aziendale, relazione e comunicazione nell’ambito lavorativo, diritti e doveri del lavoratore e dell’impresa), nel caso del Piemonte è prevista la possibilità di completare il Piano Formativo Individuale (PFI) inserendo ulteriori moduli formativi (UF) riferiti alle “Competenze chiave” a livello comunitario (Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo del 18/12/2006), ma anche moduli di sviluppo delle capacità di apprendimento, da svolgere direttamente in azienda (la cosiddetta UF3Imparare ad Imparare). Aspetto che, invece, accomuna le 2 Regione, è la strutturazione dei monte ore di formazione, modulandoli in funzione del titolo di studio dell’apprendista (120 ore sulla durata del contratto per gli apprendisti privi di titolo di studio, 40/64 ore per i diplomati e 40 ore per i laureati). Nel caso della componente professionalizzante della formazione, la disciplina, ivi compresa quella per il profilo di Acconciatore, è demandata ai CCNL, garantendo omogeneità tra le 2 Regioni. I contenuti della formazione tecnico professionalizzante italiana sono paragonabili alla formazione in azienda prevista nel modello svizzero. Vengono infatti declinate le competenze proprie del profilo di Acconciatore, secondo quanto previsto dal CCNL di riferimento, entrando quindi nello specifico degli aspetti caratterizzanti la professione. Questi sono descritti nel dettaglio e suddivisi in base alle fasi del processo di lavoro. Alcuni degli aspetti copra indicati corrispondono alle caratteristiche che il modello svizzero ricomprende, più sinteticamente, tra le attitudini richieste all’allievo per poter svolgere la professione: ad esempio, le caratteristiche relazionali (quali cortesia, tatto, le tecniche di comunicazione). La parte di analisi del bisogno del cliente (analisi del cuoio capelluto e del capello) e quella del trattamento da eseguire (trattamento cosmetologico e tricologico, taglio e acconciatura) sono assimilabili in entrambi i modelli, sebbene quello italiano descriva più nel dettaglio le fasi dell’intervento da effettuare. Gli aspetti emersi nell’analisi comparativa di cui sopra sono confermati anche nel caso dell’apprendistato ai sensi dell’art. 3 Dlgs. 167/2011, dove se da un lato la regolamentazione dei profili formativi è rimandata alle Regioni, dall’altro viene ribadita la necessità di definire discipline 45 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 regionali in modo coerente a principi direttivi generali e nazionali in termini di: modalità di definizione della qualifica o diploma professionale conseguibile (Dlgs. n.226 del 17/10/2005); previsione di monte ore di formazione (esterna o in impresa) congrui al profilo professionale da raggiungere; rinvio ai Contratti Collettivi di Lavoro per l’individuazione delle modalità di erogazione della formazione aziendale. 2.2 Confronto tra i sistemi di validazione e riconoscimento dei titoli conseguiti in esito ai percorsi formativi Il sistema svizzero, al termine della formazione di base triennale, conclusa la procedura di qualificazione tramite il superamento degli esami (un esame intermedio e un esame finale), prevede il conseguimento dell’attestato federale di capacità (AFC) di Parrucchiere. L’esame pratico intermedio ha luogo nel quarto semestre e comprende i campi delle tecniche di base della creazione di pettinature. Nella prova finale vengono esaminati i campi di qualificazione quali lavoro pratico, conoscenze professionali e cultura generale. L’AFC di Parrucchiere permette all’apprendista di esercitare la professione e gli conferisce, inoltre, diverse alternative per proseguire la preparazione, dal momento che ha la possibilità di: accedere al sistema di formazione continua (attraverso corsi di perfezionamento); frequentare corsi per professionisti qualificati, finalizzati a conseguire la maturità professionale (tecnica o sanitaria e sociale) che agevola l'accesso al perfezionamento professionale e alle scuole universitarie professionali (SUP); sostenere l’esame per l'attestato professionale federale di Parrucchiere (APF), dopo 3 anni di pratica professionale; sostenere l’esame professionale superiore (EPS) quale Parrucchiere diplomato, dopo 5 anni di pratica professionale; svolgere un corso quale formatore/trice di apprendisti, oppure quale insegnante professionale o istruttore/trice di corsi interaziendali. Come già accennato, in Italia, la professione di acconciatore è regolamentata dalla L. n. 174/2005, che prevede, per svolgere l’attività, il possesso dell’apposita abilitazione professionale. Essa si ottiene seguendo un corso almeno biennale, privato o finanziato dalla Regione, presso una scuola privata o un ente di formazione. Al termine del corso è necessario superare un esame teoricopratico per ottenere la qualifica. I contenuti dei corsi, così come le modalità di svolgimento dell’esame finale, sono stabiliti dalle Regioni. Una volta ottenuta la qualifica è necessario seguire un corso di specializzazione orientato prevalentemente alla pratica, oppure bisogna effettuare un periodo di inserimento in un’impresa di 46 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 acconciatura, della durata di almeno un anno, da svolgere nell'arco di due anni. In alternativa, per ottenere l’abilitazione, è possibile lavorare per tre anni presso un salone di acconciature. I suddetti anni di inserimento devono svolgersi nell’arco di cinque anni al massimo, e includere anche un corso di formazione teorica (della durata di 300 ore). Se l’inserimento è preceduto da un rapporto di apprendistato, la sua durata si riduce a un anno, da effettuare nell’arco di due anni. Pertanto, i titoli di studio rilasciati dagli organismi competenti al termine del percorso formativo dell’acconciatore sono tre: la qualifica, la specializzazione e l’abilitazione. La prima è un titolo con validità giuridica, formalmente riconosciuto, e certifica l’acquisizione di competenze (e relative abilità e conoscenze). Il titolo fa riferimento sia al repertorio delle qualifiche professionali approvato in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano sui percorsi di Istruzione e Formazione Professionale del 27/07/2011, sia al repertorio dei profili professionali regionali. La seconda è una qualificazione professionale rilasciata dalla Regione, al termine di un percorso di specializzazione rispetto ad una qualificazione di vario livello precedentemente raggiunta. Si ottiene dopo il superamento di un esame finale che verifica e riconosce le competenze acquisite. Si tratta di una specializzazione perché l'individuo dimostra di aver approfondito e ottimizzato le conoscenze rispetto ad una particolare area professionale collegata alla figura/profilo professionale di riferimento. La terza consiste in un attestato di abilitazione o idoneità professionale rilasciata al termine di un percorso formativo previsto da una normativa di settore nazionale o regionale. Si ottiene mediante la frequenza di un apposito corso, dopo il superamento di un esame finale che verifica e riconosce le competenze in esso acquisite. L'esame è di natura teorico-pratica e consiste in una prova pratica e in un colloquio. La prova pratica ha come obiettivo la verifica della preparazione dei candidati in ordine alla capacità di produrre un risultato professionale coerente rispetto agli standard di preparazione tecnico-culturali previsti per il rilascio del titolo di abilitazione professionale. In Piemonte, il profilo di qualifica professionale attinente al percorso in esame è definito “Operatore del benessere – Acconciatura”, mentre il titolo di diploma di tecnico professionale (la qualificazione professionale) è “Tecnico dell’acconciatura”. Il corso biennale di qualificazione ha una durata di 1.800 ore (900 ore annuali), mentre il corso di specializzazione pratico dura 600 ore. In Lombardia, il profilo formativo è denominato “Operatore Acconciatura” e le relative qualifiche sono “Acconciatore/Acconciatrice maschile e femminile”. Dunque, il titolo di studio ottenuto al termine del periodo formativo del contratto di apprendistato (quindi, la qualifica o il diploma relativi all’apprendistato ex art. 3 Dlgs.167/2011, poiché la certificazione delle competenze acquisite rilasciata con riferimento all’art. 4 Dlgs.167/2011 non costituisce un titolo di studio con valore legale) non è sufficiente – di per sé – ad esercitare la professione di acconciatore, non sostituendosi all’esame di abilitazione. Il fatto di aver avuto, in precedenza, un contratto di apprendistato determina, comunque, una modifica del periodo triennale di inserimento presso un’impresa di acconciatura (necessario per poter sostenere l’esame di abilitazione), riducendolo ad un anno. 47 Progetto Interreg “APRIS Apprendistato Italia Svizzera” id. 33671329 L’attività di acconciatore può essere svolta anche al temine del percorso sperimentale di formazione professionale (percorso in Diritto – Dovere di Istruzione – DDIF – di cui alla L. n. 53/2003 e successive modifiche). Il percorso prevede la frequenza ad un corso sperimentale di istruzione e formazione professionale di durata triennale in assolvimento dell'obbligo di istruzione (riservato ai giovani di età compresa tra i 14 e 18 anni, in possesso della licenza media). Al superamento degli esami finali si consegue la qualifica di “Operatore del benessere: Acconciatore” (che non costituisce titolo per avviare autonomamente l'attività di acconciatore). Al triennio è prevista la frequenza ad un corso di specializzazione annuale o,ail quarto anno, ad un percorso sperimentale per il conseguimento del diploma di tecnico e dell’attestato di specializzazione che abilita all’esercizio della professione (sarà necessario sostenere sia l’esame di diploma che, separatamente, quello della specializzazione abilitante, in quanto il titolo di “Tecnico dell’acconciatura” non è valido per l’esercizio della professione). 48