IDEOLOGIA E SOCIETÀ Che cos’è l’ideologia? Destutt de Tracy (filosofo francese – 19° secolo) coniatore del termine ideologia ↓ col significato di «scienza delle idee». Marx ed Engels ↓ ne L’ideologia tedesca la definiscono ↓ una «falsa coscienza» ↓ cioè una deformazione della realtà. Poiché la realtà è la lotta di classe ↓ la deformazione consiste nella supremazia delle idee della classe dominante. Secondo Mannheim ↓ le ideologie sono «stili di pensiero» con cui si interpretano i fenomeni sociali ↓ dunque anche il marxismo è un’ideologia. Talcott Parsons ↓ considera l’ideologia come «il sistema di credenze condiviso dai membri di una collettività» come schema interpretativo utilizzato dai gruppi sociali per rendere il mondo più facile da comprendere Altri autori definiscono l’ideologia ↓ come uno dei sistemi simbolici culturali che ricomprendono ovviamente quello ideologico i sistemi religiosi il sistema estetico il sistema scientifico Per l’ideologia si contrappongono dunque due visioni una marxista ↓ l’ideologia sono le idee prevalenti della classe dominante. una non marxista ↓ l’ideologia è una gamma di concezioni del mondo o di parte di esso. In questo caso l’ideologia non deve essere considerata come sinonimo di filosofia ↓ perché ne differisce per due aspetti 1°) la filosofia è più generale 2°) l’ideologia è strettamente connessa all’azione Caratteristiche e funzioni dell’ideologia CARATTERISTICHE L’ideologia ha quattro importanti caratteristiche tra loro correlate: ↓ 1°) L’AVERE PARTICOLARI IDEE O CREDENZE È CORRELATO CON L’AVERE ALTRE IDEE E CREDENZE ASSOCIATE ALLE PRIME. 2°) TALI CREDENZE HANNO CHIAREZZA ARMONIA COERENZA LOGICA INTERNA. 3°) QUESTE IDEE E CREDENZE RIFLETTONO PROBABILMENTE LE VALUTAZIONI SUL GENERE UMANO. 4°) QUESTE CREDENZE SONO DI SOLITO ASSOCIATE AD UNA PARTICOLARE SITUAZIONE SOCIALE O A UN ORDINAMENTO PER CUI LOTTARE, DA RAGGIUNGERE O DA MANTENERE. FUNZIONI Ci sono due scuole di pensiero 1a) l’ideologia è considerata come un riflesso delle personalità, ↓ come risposta ai bisogni psicologici individuali. 2a) l’ideologia è una risposta di gruppo ↓ del modo in cui un gruppo spiega e dà ragione a se stesso ↓ della propria posizione o situazione nella società. L’ideologia però può anche svolgere entrambe le funzioni e realizzare quindi una serie di funzioni: ↓ 1) mette a disposizione dell’individuo il modo in cui vedere il mondo; 2) fornisce all’individuo la sua visione preferita del mondo; 3) permette all’individuo di avere una propria collocazione all’interno della società (strumento d’identità); 4) consente all’individuo di rispondere a ciò che accade e viene detto; 5) fornisce all’individuo una guida all’azione, per mantenere o cambiare il mondo. In breve ↓ l’ideologia è uno strumento attraverso cui gli individui si adattano e trovano un posto nel mondo cambiano il mondo Il concetto marxista di ideologia MARX ED ENGELS Tesi marxiana dell’ideologia dominante ↓ Marx ed Engels ↓ nell’Ideologia tedesca affermano che ↓ la classe che raggiunge il potere «presenterà i propri interessi come gli interessi comuni a tutti i membri della società» «presenterà le proprie idee come le sole universalmente valide e razionali». Secondo Marx ↓ non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere sociale ↓ ma è il loro essere sociale che determina la loro coscienza. La concezione di ideologia di Marx ed Engels è sostanzialmente negativa. L’approccio marxista all’ideologia ↓ è essenzialmente quello di chiedersi perché la gente vuole quel che vuole. MARCUSE Herbert Marcuse eminente neo-marxista ↓ pur essendo convinto che gli individui sono in ultima analisi i migliori giudici dei propri interessi (tesi pluralista) ↓ sostiene anche che ciò accade quando essi sono liberi di dare una risposta, cioè quando non sono indottrinati. LENIN Lenin ha dato al concetto di ideologia una connotazione positiva. Egli ammette che inizialmente l’ideologia ha origine dagli interessi della classe dominante ↓ ma sostiene che ogni critica all’ideologia deve provenire dagli interessi della classe dominata. ↓ Dal punto di vista di Lenin si può parlare di un’ideologia borghese di un’ideologia proletaria. In questo senso l’ideologia ↓ diventa il prodotto della coscienza politica delle classi. GRAMSCI Gramsci definisce l’ ideologia come ↓ «una concezione del mondo che è implicitamente manifesta nell’arte nel diritto nell’economia in tutte le manifestazioni della vita individuale» LARRAIN Sostiene che l’ideologia può essere considerata sotto molti aspetti come deformazione della realtà come insieme delle idee di come visione del mondo di una determinata classe sociale individui, classi o partiti. Secondo Larrain anche la religione e la scienza (se lo rivendica) possono essere delle ideologie. ALCUNI AUTORI Rifiutano il tradizionale punto di vista marxista e neo-marxista ↓ cioè la tesi dell’ideologia dominante ↓ sulla base della sua infondatezza storica ed empirica. Il vero significato dell’ideologia dominante ↓ consiste dell’organizzazione della classe dominante ↓ piuttosto che nella subordinazione della classi dominate. In ultima analisi ↓ il conflitto tra il concetto marxista e quello non marxista di ideologia ↓ si riferisce al ruolo giocato da essa. L’ideologia, la cultura politica e la tesi della fine dell’ideologia Le teorie marxiste e quelle sulla cultura politica ↓ considerano il comportamento politico come il prodotto di idee prevalenti ↓ ma divergono perché i teorici della cultura politica sostengono che qualsiasi gruppo di idee può essere socialmente disponibile o possibile i marxisti sostengono che solo il gruppo di idee della classe dominante è importante. In questo modo il marxismo ↓ non viene considerato come un insieme di idee ↓ ma come la verità. La cultura politica si differenzia dall’ideologia per due importanti aspetti ↓ 1°) la cultura politica viene considerata come qualcosa di più ampio dell’ideologia ↓ infatti può comprendere idee e valori che si collocano fuori dall’ideologia che derivano da altre ideologie. 2°) la cultura politica può avere al proprio interno elementi contraddittori e conflittuali. Tesi della fine dell’ideologia ↓ Ha dato forza all’approccio alla politica ↓ intesa come processo di sviluppo per stadi. Uno dei suoi maggiori sostenitori Daniel Bell ↓ si dichiara di fatto d’accordo con la posizione marxista secondo cui l’ideologia è falsa coscienza. Inoltre Bell affermava che nei fatti ↓ tutte le ideologie sopravvivono alle ragioni per le quali si sono costituite. Bell prevede la fine dell’ideologia ↓ ma non la fine delle idee e degli ideali come forze politiche e sociali. Si è sostenuto che nelle società industriali avanzate la tecnologia e la modernizzazione avrebbero reso obsolete le idee vecchie e tradizionali si sarebbe sviluppato il consenso democratico ↓ caratterizzato da un sostanziale accordo sulle mete e da una dose di disaccordo sui mezzi da usare per raggiungere quelle mete condivise. Nel contesto del ruolo dell’ideologia è bene ricordare ↓ che la stessa tesi della fine dell’ideologia può essere considerata come un’ideologia ↓ Sotto questo profilo assume una connotazione non dissimile dal marxismo ↓ può essere considerata o come un’ideologia o come “la verità”. Ulf Himmelstrand ↓ ha elaborato un quadro concettuale che serve a collocare la tesi della fine dell’ideologia. ↓ Egli sostiene che il vero contenuto della tesi della fine dell’ideologia non sia che l’ideologia è morta ma che essa non costituisce più la base dell’azione politica e dei conflitti. Usando un approccio bidimensionale che considera da un lato il grado di rilevanza dell’ideologia manifesta nel conflitto politico dall’altro lato il grado di dissociazione funzionale tra ideologia e pratica politica si riesce a determinare quattro categorie secondo lo schema seguente: CAT. DIMENSIONI Rilevanza ideologica manifesta nel conflitto politico EFFETTO Depoliticizzazione effettiva: 1a Bassa ESEMPI Dissociazione funzionale tra ideologia e pratica politica Alta il conflitto politico verte su questioni come tasse, prezzi e pensioni; non sulla natura della società. 2a Bassa Bassa Depoliticizzazione spuria 3a Alta Bassa Depoliticizzazione assente Stati Uniti anni ’50 e ‘60 Svezia anni ‘60 Gran Bretagna anni ‘50 Unione Sovietica 1917completamento del programma staliniano di collettivizzazione Iran dell’ayatollah Khomeini Germania nazista Semi-depoliticizzazione: 4 a Alta Alta il comportamento politico e le scelte politiche sono stati sempre giustificati in termini ideologici. L’importanza del quadro concettuale di Himmelstrand ↓ consiste nel suggerimento che l’ideologia ↓ ha un ruolo diverso ↓ in sistemi e tempi diversi. Unione Sovietica dopo la collettivizzazione agricola Ideologia, valori e atteggiamenti Non c’è dubbio che le ideologie esistono: ↓ negarlo significherebbe negare che ↓ nazionalismo, conservatorismo, liberalismo, socialismo, nazionalsocialismo, fascismo, comunismo, antisemitismo o apartheid ↓ non abbiano fortemente influenzato i comportamenti sociali e politici. Vi sono due principali punti di vista sul ruolo dell’ideologia quello minimalista quello massimalista si sostiene che gli individui: - hanno bassi livelli di conoscenza politica; - non usano e talvolta non capiscono le idee politiche; - hanno preferenze politiche instabili, spesso incoerenti l’una con l’altra. hanno insiemi coerenti di opinioni ↓ uno o più di questi insiemi costituiscono un’ideologia. Anche se la maggior parte delle persone è più vicina alla posizione minimalista ↓ entrambe le posizioni sono valide e sono considerate come poli estremi di un continuum. In molti casi le preferenze della gente verso gli individui le organizzazioni le proposte le politiche non sono articolate in termini ideologici ↓ ma ciò nonostante riflettono sovente quella che analiticamente è definita posizione ideologica. ↓ In tal modo possono distinguersi due tipi di posizioni ideologiche aperte ↓ riconosciute ed accettate dall’individuo nascoste ↓ non riconosciute ed accettate dall’individuo. Esistono riscontri che provano ↓ che la gente è capace di identificare in termini ideologici sé stessa i partiti nel corso di un’intervista ↓ ma è molto meno evidente che la gente pensi abitualmente in termini ideologici. La strutturazione ideologica degli atteggiamenti ↓ si verifica in modo significativo solo tra gli attivisti di partito. ↓ Nel caso dell’elettore comune ↓ esiste soltanto un basso livello di strutturazione degli atteggiamenti. Nelle società totalitarie ↓ credere all’ideologia e conformarsi ad essa sembra scontato ↓ così come il rapporto tra comportamento e ideologia appare del tutto congruente. Questo può accadere quando la socializzazione il controllo della comunicazione politica hanno avuto il massimo successo ↓ ma dove il rapporto tra ideologia ed esperienza diventa incongruente ↓ è probabile che il comportamento politico cambi. È probabile che un cambiamento radicale ↓ sia preceduto da un lungo periodo durante il quale ↓ la fiducia nell’ideologia va declinando anche drasticamente ↓ mentre persiste la conformità esteriore ad essa. Thompson sostiene che ↓ le nostre società si siano stabilizzate in virtù della diversità di valori e di credenze ↓ e quindi della proliferazione di divisioni tra individui e gruppi. La stabilità delle nostre società può dipendere dalla mancanza di consenso. Ideologia e società Il rapporto tra ideologia e società è complesso ↓ perché raramente l’ideologia e la realtà sono totalmente in accordo tra loro. Si può sostenere che l’ideologia opera a più livelli. ↓ Al livello più alto e più manifesto ↓ essa informa il comportamento di coloro che sono più attivi in politica. Per coloro che aspirano al potere ↓ l’ideologia è spesso manifesta e coerente al massimo. Per chi detiene il potere ↓ l’ideologia è sempre mitigata dalla necessità di compromessi, ↓ imposti dall’esigenza di dover fare i conti con la realtà.