SOSTENIBILITA` TRA TECNOLOGIA E PARTECIPAZIONE

Università di Roma “La Sapienza” – Facoltà di Ingegneria – Dipartimento di Architettura ed Urbanistica per l’Ingegneria
SOSTENIBILITA’ TRA TECNOLOGIA E PARTECIPAZIONE
Prof. Ing. Carlo Cecere, Ing. Francesco Bigi, Ing. Antonella Carosi
Workshop sull’Edilizia Sostenibile
Uso razionale delle risorse naturali e risparmio energetico
Roma 24 novembre 2004
Sostenibilità, Modificazione, Partecipazione
SOSTENIBILITÀ TRA TECNOLOGIA E PARTECIPAZIONE
Il prodotto finale di una concezione sostenibile dell’architettura si caratterizza per alcune
specifiche qualità che, oramai, appaiono chiaramente definite e pertanto ineludibili.
Esso appare come un oggetto complesso, alla cui definizione non risulta applicabile la
categoria di sistema, sistema di elementi, di relazioni semplici in quanto univocamente
definite, proprio di una concezione tecnologico-costruttiva modernista, un edificiosistema scomponibile in elementi calcolabili, integrabili, definiti ognuno da particolari e
ben definite conoscenze scientifiche ed ascrivibili a chiari apporti tecnico-professionali.
Torna ad apparire più appropriata la vecchia categoria di organismo, ma non nella sua
accezione classica definita dalla concezione idealista winkelmanniana di corpo, in cui
ogni singola parte, caratterizzata da una specifica funzione, reca in se i caratteri
individuali del tutto e alla cui identità soggiace.
L’organismo edilizio sostenibile appare infatti inclusivo, non solo perché desume
dall’ambiente materiali e risorse per la sua definizione fisica, per la sua conformazione
e il suo funzionamento, o perché stabilisce con esso relazioni complesse che ne
caratterizzano il livello di efficienza, quanto perché osmoticamente, come la parete
selettiva di una cellula, mette in relazione l’ambiente esterno con il proprio ambiente
interno e quindi con chi abita lo spazio costruito, per definirne il livello di benessere.
Nel caso dell’organismo architettonico sostenibile scompare l’ormai tradizionale figura
dell’utente come soggetto passivo, al quale l’edificio impone pratiche d’uso,
comportamenti e stili di vita predeterminati.
Ad essa si deve sostituire la figura dell’abitante consapevole e partecipe che, con le
sue buone pratiche quotidiane, in sinergia con l’edificio ed in sintonia con l’ambiente,
definisce le condizioni di benessere e determina l’efficacia della sostenibilità
dell’organismo edilizio.
Glossario
Sostenibilità, Modificazione, Partecipazione
Una progettazione che tenda all’obiettivo della sostenibilità, a differenza delle
prassi progettuali definite dal razionalismo e ancora assunte come normale
procedura configurativa dell’edificio, non necessita solo dell’apporto di una
conoscenza scientifica e tecnologica, non produce una generica applicazione di
tecniche o procedimenti, ma genera conoscenza scientifica per effetto induttivo,
proprio per la sua spinta caratterizzazione sperimentale.
Appare fondamentale per la sua attuazione non tanto una generica sensibilità
ecologica, quanto una consapevolezza da parte di tutti i protagonisti del
processo edilizio ed in special modo da parte dell’abitante.
La partecipazione assume un ruolo strategico all’interno de processo
edilizio sostenibile.
L’abitante è essenziale per la riuscita dell’intervento edilizio improntato a criteri
di sostenibilità, ma non solo in quanto protagonista interessato, come
avveniva nelle prassi operative partecipate già sperimentate nella fase eroica del
modernismo.
Il carattere antagonista alla costruzione della città industriale di questa fase della
storia della partecipazione dell’utenza al progetto di architettura, è superato dalla
complessità che caratterizza l’attuale strutturazione sostenibile dell’intervento
edilizio.
L’abitante, infatti, con il suo ruolo necessariamente attivo nel processo di
gestione del bene e di attuazione delle fasi di sperimentazione che
caratterizzano la gestione stessa, dovrà essere non solo informato e formato,
ma soprattutto consapevole della concezione del progetto, consenziente con i
suoi obiettivi, partecipe alla definizione delle scelte, in sintesi protagonista
ineludibile di ogni fase del processo.
Glossario
Sostenibilità, Modificazione, Partecipazione
Ogni intervento infatti, sia esso di riqualificazione che di nuova costruzione, si
manifesta con chiari caratteri di modificazione (Architettura della Modificazione
– Gregotti) nei confronti di un ambiente consolidato, inteso non solo come spazio
urbano o naturalistico, come sfondo contro il quale si staglia l’intervento, ma anche
come ambiente da quale esso trae categorie, strumenti, materiali e risorse per la
sua definizione operativa, contesto sociale nel quale deve inserirsi in modo
positivo.
Questa concezione dell’intervento edilizio cone intervento di modificazione è
condizione necessaria per raggiungere il triplice obiettivo di accettazione
dell’opera, integrazione dell’oggetto della progettazione nel proprio contesto e
diffusione delle idee e dei principi su cui esso stesso è fondato.
Non v’è dubbio che non si dà nuova architettura senza
modificazione dell’esistente ma l’interesse che circonda
da qualche anno la nozione di modificazione non è però
fondata su una considerazione tanto ovvia se per
modificazione si intende la presa di coscienza
dell’importanza
dell’esistente,
come
materiale
strutturale e non come semplice sfondo, all’interno del
processo di progettazione. (…)
V. Gregotti, Dentro l’architettura
Il piano su cui si realizza l’intervento non è più una tabula rasa.
Appare evidente che gli strumenti della partecipazione devono essere nello stesso
tempo allargati a diverse categorie di soggetti sociali e estesi a fasi del processo
come quella dell’individuazione stessa degli abitanti, per l’instaurazione di una
sorta di “Contratto di Partecipazione” .
Non si può prescindere dall’apporto partecipativo dei soggetti che risulteranno
interessati all’intervento, individuati in modo specifico relativamente alle varie
scale: gli inquilini che subiranno il cantiere nei progetti di riqualificazione, gli
acquirenti nelle nuove edificazioni, gli abitanti delle zone limitrofe.
Per poter essere efficace il processo partecipativo dovrà essere diffuso e
presente in ogni fase del processo edilizio. La partecipazione integra il quadro
esigenziale, sonda le aspettative, forma l’abitante, e lo accompagna nella fase
d’uso del bene supportandolo con interventi di informazione, controllo
programmato, manutenzione, diffusione e analisi dei risultati conseguiti, volti al
contino miglioramento dei risultati ottenibili.
Glossario
Sostenibilità, Modificazione, Partecipazione
La complessità che questo tipo di partecipazione richiede, necessita un
ripensamento della stessa figura del responsabile di questa azione che
tradizionalmente era coincidente con quella del progettista.
L’instaurazione stessa di un contratto di partecipazione richiede che tale figura
sia caratterizzata da una terzietà, deve infatti collocarsi tra l’abitante,
l’amministrazione rappresentativa e il tecnico progettista per essere
effettivamente riconosciuto come autonomo mediatore.
Questa figura deve assumere in sé competenze proprie degli attori del
processo comunicativo e della strutturazione dinamiche sociali,
conoscenze economiche–gestionali e tecnologiche specifiche e pertanto
la sua strutturazione maggiormente condivisa appare quella di una Agenzia di
Intervento e Consulenza che sia non solo in grado di coordinare le complesse
scelte progettuali.
Solo una struttura indipendente e con competenze integrate può infatti
accompagnare i protagonisti del processo edilizio sostenibile.
Appare evidente che organizzare le scelte tecnico-configurative, comunicare,
sostenere l’abitante e il progettista in un’operazione così
complessa
socialmente, finanziariamente e tecnologicamente, non possa essere
attribuita, pena un dilatarsi dei tempi di definizione e una confusione di ruoli e
procedure, alla tradizionale figura del progettista.
Infine è necessario sottolineare come solo una corretta strutturazione
dello stesso processo partecipativo consenta il conseguimento efficace
del carattere sperimentale dell’intervento sostenibile. Livelli sempre più
spinti di sperimentazione tecnologica non possono in alcun modo
prescindere da un informazione e da una partecipazione sempre più
attiva e consapevole dell’abitante, consenziente all’origine della
concezione e motivato dai risultati nella gestione quotidiana.
Glossario
Il Quartiere Vauban – Friburgo – Germania
Luogo:
Friburgo, zona sub-urbana
Oggetto dell’intervento:
realizzazione di un nuovo quartiere di 38 ha per 5.000 ab. e 600
posti di lavoro con recupero di aree industriali o militari
N° appartamenti:
2.000 unità residenziali
Data di edificazione:
1998–1999 prima fase: 450 nuove unità residenziali, negozi e
scuole; recupero di 10 edifici trasformati in residenze per
studenti, centro di prima accoglienza e sede del Vauban Forum;
1999 seconda fase: 10 ha per 86 lotti (da 160 a 620 mq);
2006 termine lavori
Consistenza:
Zona residenziale
Zona mista
Zona artigianale
Zona pubblica
Infrastruttura sociale
Verde pubblico
Strade, piste, parcheggi
Linee guida per
uno sviluppo sostenibile:
-
19.0 ha = 45,8%
2,2 ha = 5,4%
3,2 ha = 7,6%
1,9 ha = 4,6%
0.7 ha = 1,6%
5,7 ha = 13,6%
8,9 ha =21,4%
commistione delle funzioni abitative e lavorative
creazione di alloggi per differenti categorie sociali
lotti piccoli e medi per la creazione di differenti stili abitativi
conservaz/sviluppo aree verdi esistenti e creazione di nuove
smaltimento naturale e uso delle acque piovane
priorità dei trasporti pubblici, creazione di vie pedonali/ciclabili
tutti gli edifici a basso consumo energetico
attiva partecipazione della cittadinanza al progetto
il Progetto
Il Quartiere Vauban – Friburgo – Germania
fondi:
ƒ quota d’iscrizione;
ƒ donazioni;
ƒ servizi professionali;
ƒ contributi enti pubblici e UE.
FORUM
VAUBAN
FONDI
CHI
INFORMAZIONE
CONTROLLO
• workshop mensili sui temi inerenti la sostenibilità;
• riunioni con i residenti;
• pubblicazioni periodiche tra cui un notiziario;
• mostra mobile itinerante per presentare al grande
pubblico l'indirizzo ecologico del progetto;
• definizione di linee giuda per uno sviluppo
sostenibile;
• studio di un modello per attuare una differenziazione
degli abitanti;
• verifica, in sede di consiglio comunale, della
commistione sociale;
1993
1995
1995
1996
1997
1998
1999
2002
2006
associazione senza fini di lucro
(300 soci)costituita nel 1994:
ƒ direttivo part-time;
ƒ collaboratori fissi;
ƒ gruppi di volontari.
COORDINAMENTO
• coordinamento del processo partecipativo alla
progettazione e alla realizzazione del nuovo
quartiere;
• membro consultivo del gruppo consigliare del
Comune per il quartiere Vauban;
Decisione del Consiglio Comunale di Friburgo di realizzare il nuovo quartiere Vauban
Forum Vauban NGO viene fondata, riconosciuta legalmente nel processo partecipativo
Concorso urbanistico di idee. Primo premio: Kohlhoff & Kohlhoff, Stoccarda
Piano regolatore: workshop per la pianificazione e gli indirizzi per uno sviluppo
sostenibile ( mobilità, energia, edifici ecologici).
Inizio della vendita dei lotti del primo stralcio
Formazione dei primi gruppi di cooperazione
Risanamento dell'area, inizio della costruzione del primo lotto
Occupazione dei primi alloggi. Variante al Piano regolatore
Vendita dei lotti del secondo stralcio
Più di 2.700 persone vivono a Vauban
Tutti gli edifici saranno completati e l’area residenziale sarà completa
la Partecipazione
Il Quartiere Vauban – Friburgo – Germania
Edificio:
“Wohnen & Arbeiten ” (Abitare & Lavorare)
Committente:
un gruppo di famiglie (Bauherrengemeinschaft
Wohnen & Arbeiten), entrati in contatto grazie al
Vauban Forum
Progettisti:
architetto:
ingegneri: struttura:
fisica delle costruzioni:
fluidi:
gestione dei rifiuti:
Oggetto dell’intervento:
realizzazione di un edificio a quattro piani
N° appartamenti:
16 alloggi (da 36 mq a 170 mq) e 4 uffici
Data di edificazione:
progetto 1996; costruzione
giugno 1998 – luglio 1999
Superficie:
area residenziale 1.360 mq
area uffici 193 mq
Costi:
1.227 euro/mq (incluse
tasse) costo delle misure
per il raggiungimento dello
standard Casa Passiva:
circa il 7% del totale
Common & Gies
Wolfang Felth
Istituto Fraunhofer
Krebser & Freyler
Jorg Lange
Fase di cantiere
Facciata nord
Piante tipo
la Tecnologia
Il Quartiere Vauban – Friburgo – Germania
Caratteristiche e materiali: Impianti
:
Consumo energetico:
orientamento nord-sud
struttura portante in blocchi di silicato di calcio
facciate nord e sud con pannelli a intelaiatura in legno
isolamento in lana minerale e cellulosa
vetrate con tripli vetri e intelaiature isolate
tetto verde
- cogeneratore a gas
- aerazione a doppio flussi con recupero del calore
attraverso scambiatore di calore
- collettori solari per riscaldamento dell’acqua calda
- pannelli fotovoltaici
- toilette a depressione Roediger
- produzione di biogas per le cucine dal trattamento delle
acque nere e dei residui organici
Facciata nord
- energia per il riscaldamento 13,2 kWh/mq/anno
- consumo totale di energia 36.2 kWh/mq/anno
Facciata sud
la Tecnologia
Il Quartiere Vauban – Friburgo – Germania
la Tecnologia
L’ambito di Louiseplads – Aalborg – Danimarca
Luogo:
Aalborg, zona centrale
Oggetto dell’intervento:
riqualificazione di 4 isolati a corte e di una piazza
nella città storica con l’obiettivo di realizzare un progetto
di riqualificazione a scala urbana che avesse la
connotazione di intervento ecologico in ogni livello,
dallo spazio urbano a quello semiprivato delle corti,
dall’edificio fino al singolo appartamento
N° appartamenti:
350 appartamenti in 40 fabbricati di 3-5 piani
Data di edificazione:
1850 - 1910
Data della riqualificazione:
1994 - 1999
Linee guida per
uno sviluppo sostenibile:
Organizzazione:
- riqualificazione ecologica degli spazi pubblici
- risparmio energetico e attenzione al rendimento ecologico
nella riqualificazione e nel nuovo
- risparmio dell’acqua di potabile e il riusodell’acqua piovana
- utilizzo di materiali ecologici
- integrazione delle aree libere semiprivate
con gli spazi abitativi
- coinvolgimento degli abitanti nelle scelte progettuali
realizzazione attraverso la suddivisione in 6 progetti parziali
1) Il quartiere verde (piano di riqualificazione)
2) Il vicinato verde per il recupero ecologico degli spazi semiprivati
3) Concetti standard per le riqualificazioni edilizie
4) La casa gialla - sullo sfruttamento dell’energia solare
5) La casa blu - sul risparmio dell’acqua
6) La nuova casa ecologica
il Progetto
L’ambito di Louiseplads – Aalborg – Danimarca
fondi:
ƒ Ministero per l’abitazione e le costruzioni
ƒ Comune di Aalborg
ƒ UE
•
•
•
•
•
FONDI
SBS
Byfornyelse
CHI
INFORMAZIONE
CONTROLLO
iniziative di sensibilizzazione scolastica;
workshop sui temi inerenti la sostenibilità;
riunioni con i residenti;
pubblicazioni peiodiche;
apertura di un locale dedicato all’informazione;
• definizione di linee giuda per uno sviluppo
sostenibile;
• elaborazione dei dati di monitoraggio e
loro diffusione;
• istituzione di un gruppo di controllo con i
protagonisti del processo edilizio;
Società di consulenza senza fini di lucro
finanziata dal fondo dei proprietari per la
manutenzione:
ƒ reperimento finanziamenti
ƒ consulenza economica
ƒ consulenza architettonica
ƒ consulenza gestionale
COORDINAMENTO
• coordinamento del processo partecipativo;
• coordinamento della progettazione;
• coordinamento della realizzazione;
PART PROJECTS GROUP
gruppo di progetto parziale
SBS
segretariato
FOLLOWING GROUP
gruppo di controllo
COORDINATING
GROUP
gruppo di coordinamento
Ministero
Comune
Ministero
Comune
Proprietari Residenti Consulenti e
Responsabili del progetto dell’SBS
Proprietari Residenti Consulenti
Responsabili del progetto dell’SBS
PART PROJECTS GROUP
gruppo di progetto parziale
PART PROJECTS GROUP
gruppo di progetto parziale
la Partecipazione
L’ambito di Louiseplads – Aalborg – Danimarca
Il Quartiere Verde
Rappresenta il piano di intervento, incentrato sulla partecipazione dei residenti e la
sensibilizzazione della città attraverso le scuole.
Non è stato realizzato interamente ma tutt’ora rappresenta le linee guida
Sono stati portati a termine la progettazione degli spazi pubblici, che vede l’intervento di
richiamo nella progettazione della piazza principale del quartiere, Louiseplads, organizzata
come un manifesto sui temi che hanno orientato la progettazione dei quattro isolati
Lotti compresi tra:
Christiansgade, Louisegade, Danmarksgade, Boulevarden,
Rantshausgade
Linee guida:
Riqualificazione sostenibile degli spazi pubblici
Razionalizzazione del traffico e del parcheggio
Progettazione del verde
Progettazione delle pavimentazioni
Attenzione al riciclaggio dei rifiuti
Attenzione al risparmio energetico e idrico
Informazione e coinvolgimento dei residenti
il Progetto
L’ambito di Louiseplads – Aalborg – Danimarca
Concetti standard per le riqualificazioni edilizie
Per concetti standard si intende l’applicazione di tecniche o soluzioni progettuali già testate e dal tempo di
ammortamento massimo fino a 8 anni, le possibilità sono varie, dal recupero di calore di ventilazione al
solare passivo, tutte le soluzioni sono monitorate e un programma informatico calcolerà il bilancio
dell’intervento
Luogo:
Edifici siti in Louisegade 1; Christiansgade 33; Christiansgade 36
Interventi di riqualificazione: Materiali ecologici
Sistemi passivi di approvvigionamento di calore solare
Programma di monitoraggio concalcolo dell’influenza
del risparmio sulla gestione e sugli affitti
Informazione ai residenti
N° di unità rinnovate:
18
il Progetto
L’ambito di Louiseplads – Aalborg – Danimarca
Concetti standard per le riqualificazioni edilizie
In tutti gli edifici sono stati rinnovati gli appartamenti e le chiusure del corpo di fabbrica
applicando soluzioni di tecnologia standard come:
- misurazione dei consumi di gas, riscaldamento, elettricità e acqua;
- recupero di calore sull’impianto di ventilazione;
- utilizzo di vetri basso emissivi;
- rinnovo della rubinetteria e dello scarico del wc con dispositivi a consumo regolato di acqua;
- elettrodomestici di classe A di consumo;
- mantenimento delle cucine a gas;
- schermatura verde con piante a foglia caduca sulla facciata verso la corte;
- utilizzo di materiali ecologici;
- realizzazione di una lavanderia comune con asciugatore a gas nei locali cantina.
Nei singoli edifici sono state applicate le seguenti soluzioni particolari:
Christiansgade 33
raccolta dell’acqua piovana per l’annaffiamento
allungamento delle finestrature della zona giorno
per aumentare l’illuminazione naturale
Christiansgade 36
zonizzazione degli appartamenti per il riscaldamento
realizzazione di serre per il guadagno passivo
installazione di sensori per le luci comuni e di pannelli
fotovoltaici per la ventilazione delle scale
il Progetto
L’ambito di Louiseplads – Aalborg – Danimarca
Concetti standard per le riqualificazioni edilizie
L’aspetto essenziale di questo tipo di progetto è stato il controllo economico delle scelte, per questo è stato sviluppato un programma in grado calcolare
la spesa e i guadagni effettivi considerando spese di installazione, di gestione, fiscali, possibilità di risparmio e relative influenze sugli affitti per una
durata di 6 anni, pari a quella dei sussidi ottenuti; il programma lavora su tre fogli di calcolo, uno che stabilisce i parametri generali, uno che restituisce
i risparmi mensili ed un quadro sintetico di insieme.
il Progetto
L’ambito di Louiseplads – Aalborg – Danimarca
La casa gialla
Luogo:
Oggetto dell’intervento:
Data di edificazione:
Struttura portante:
N° appartamenti ante op.:
Progettista della riqualificazione:
N° appartamenti dopo il recupero:
Costo della riqualificazione:
Deficit ante operam:
Interventi di riqualificazione:
Risparmio energetico:
Christiansgade 40
Edificio di 4 piani con facciata interna al lotto esposta a sud
1900
muratura
8 mediamente di 43 mq
Arch. Jacob Blegvad, consulenti Esbensen Consulting Eng..
8 mediamente di 63 mq
2.168 €/mq finanziati da programmi internazionali e fondi
ministeriali e comunali
resistenza termica dell’involucro insufficiente
facciata degradata e con infiltrazioni
scarsa tenuta degli infissi
scarsa illuminazione naturale degli ambenti
sottodimensionamento di servizi igienici,
nuova facciata con logge vetrate, vetri basso emissivi con
veneziane integrate;
PV integrati e termosifoni solari
nuova copertura con collettore solare integrato per l’ACS
isolamento a cappotto della facciata nord;
sistema di ventilazione ad umidità controllata
monitoraggio dei consumi
impianto di riscaldamento a bassa temperatura e imp. di
ventilazione con controllo sull’umidità
pianta libera per le ventilazioni trasversali
installazione di elettrodomestici ad alto rendimento
40% su riscaldamento ambienti; 35% sul riscaldamento
dell’acqua calda san.; 30%en elettrica e illuminazione
il Progetto
L’ambito di Louiseplads – Aalborg – Danimarca
La casa gialla
L’obiettivo di questo progetto è la sperimentazione di dispositivi d’avanguardia per
il risparmio energetico basati sul solare che potrebbero essere usati su larga scala
nel rinnovamento urbano: si vuole arrivare ad una riduzione dei consumi rispetto
ad una casa non rinnovata del 30%, il carattere sperimentale dell’intervento
permette il recupero di varie forme di finanziamento.
il Progetto
L’ambito di Louiseplads – Aalborg – Danimarca
La casa gialla
L’aspetto architettonico doveva essere nuovo come il contenuto: il risultato è stata
la sostituzione della vecchia facciata sul cortile con una nuova realizzata in
pannelli con specchiature di materiali diversi: vetro, legno, metallo e pannelli solari
montati su elementi orientabili.
La realizzazione della facciata è stata progettata e realizzata per semplici moduli di
Lfacile installazione.
Gli appartamenti sono stati completamente riprogettati secondo uno schema a
pianta aperta per favorire le ventilazioni trasversali
il Progetto
L’ambito di Louiseplads – Aalborg – Danimarca
La casa gialla
L’aspetto architettonico doveva essere nuovo come il contenuto: il risultato è
stata la Le misurazioni mostrano che ci sono molte diversità nel consumo di
energia negli appartamenti e che il risparmio energetico totale è inferiore del
previsto ma comunque soddisfacente non considerando i tempi di ritorno in
quanto progetto sovvenzionato, i risparmi totali con i prezzi dell’energia di oggi
sono troppo bassi per indurre il ricorso alle tecnologie usate.
I consumi per riscaldamento risultano infatti diminuiti del 40% a fronte di un
60% preventivato, per contro i collettori solari in copertura coprono il 36,5% del
fabbisogno a fronte del 30% calcolato in sede di progetto.
I maggiori problemi si sono riscontrati nell’adattamento degli inquilini alle
nuove tecnologie, dovuto a ritardi nella consegna e quindi nella messa a punto
del sistema di controllo e di misurazione dell’energia, in alcuni appartamenti si è
infatti avuto un risparmio del 65% dell’energia elettrica ma in altri si sono
aggravati i consumi del 75%.
La casa gialla è stato il progetto che ha riscosso maggiore successo di tutta la
riqualificazione, raggiungendo una grande risonanza nazionale ed internazionale
il Progetto
Il progetto pilota di Hedebygade - Copenaghen
Luogo:
Oggetto dell’intervento:
Data di edificazione:
N° appartamenti ante:
Data riqualificazione:
Coordinamento
della riqualificazione:
N° appartamenti post:
Costo della riqualificazione:
Linee guida:
Organizzazione:
I progetti parziali sono
Copenaghen quartiere di Vesterbro, Hedebygade
1 isolato con 19 fabbricati di 4-5 piani
1880 - 1886
350 appartamenti di 2 stanze in media
1994 - 1999
SBS Byfornyelse
281
233 milioni di corone pari a circa 30.700.000 €
finanziati da programmi europei, dal Ministero delle Costruzioni e
dal Comune
sperimentazione sulla riqualificazione ecologica con tecnologie
innovative in un centro storico
realizzazione attraverso la suddivisione in 12 progetti parziali su:
- risparmio energetico e di risorse - contenimento delle emissioni
- riciclaggio
1) Prisma - sulla luce naturale
2) Cucina verde - sull’uso di materiali ecologici
3) Flora - sulla qualità dell’aria indoor
4) Parete Solare - sul guadagni dall’energia solare
5) Facciata flessibile- sulle integrazioni di elementi integrati di
captazione
6) Rinnovamento ecologico integrato - su tecnologie standard
7) Sole nel rinnovamento - su daylightning e pannelli fotovoltaici
integrati
8) Riciclaggio dei rifiuti
9) Cortile comune - sull’ecologia degli spazi aperti
10) Casa comune- manifesto dell’intervento
11) Timpano - su materiali coibenti ecologici
12) Monitoraggio dei consumi e delle emissioni
il Progetto
Il progetto pilota di Hedebygade - Copenaghen
Flora
Luogo:
Oggetto dell’intervento:
Proprietà:
Data di edificazione:
N° appartamenti ante:
Progettista della riq:
N° appartamenti post:
Deficit ante operam:
Interventi di riq.
Risparmio energetico:
Sundevedsgade 32 - 34
edificio di 5 piani + sottotetto con esposizione facciate E - O;
SUL 1194; mq abitabili 1098;
Comune di Cop.
1884
20
C. F. Moeller Arch, TransForm Carl Bro e D. Rodzone Tekink
12 senza locali commerciali
scarsa illuminazione naturale interna
coibentazione assente
impianti da sostituire
moduli Flora per la rigenerazione dell’aria interna
nuovi infissi con vetri isolanti
bow windows
restauro del tetto in ardesia
dispense raffrescate
monitoraggio dei consumi
obiettivo del risparmio del 20% sui consumi energetici ed idrici
il Progetto
Il progetto pilota di Hedebygade - Copenaghen
L’obiettivo principe di questo progetto è il miglioramento del microclima interno attraverso lo
sfruttamento delle capacità filtranti e ossigenanti delle piante, questo permette il risparmio del
preriscaldamento invernale dell’aria esterna necessaria per i ricambi di legge. Le piante hanno il
compito purificare l’aria interna in modo di poter immettere la minor quantità possibile di aria esterna
da riscaldare nuovamente, al limite di poterne anche fare a meno.
Il progetto sviluppa una soluzione integrata dove il risparmio di acqua potabile; purificazione dell’aria
attraverso piante verdi e un armadio freddo vanno considerati come un sistema unico per risparmiare
energia e migliorare il microclima interno.
Sicuramente questo è il progetto più sperimentale dell’intero lotto e l’energia risparmiata dovrebbe
essere pari a 2-3.000 Corone all’anno per persona, da confermare dopo la messa in pratica del sistema.
Il progetto prevede la diminuzione delle unità immobiliari da 3 a 2 per piano, i nuovi appartamenti
godranno di un miglioramento dell’illuminazione diurna e inoltre tutti gli impianti possono essere
ricondotti in un condotto attorno al corpo scala esistente.
Le piante necessarie per il trattamento dell’aria prendono posto su di una struttura in metallo e vetro
denominata muro verde, giustapposta alla facciata interna dell’edificio, e studiata in moda da non far
diminuire l’apporto di luce dall’esterno; il verde viene così sfruttato anche architettonicamente in
facciata.
Il dispositivo di filtraggio, il polmone verde, è nella “parete vegetale” in corrispondenza di bagno e
cucina e si basa sul potere filtrante delle radici delle piante, che devono quindi essere selezionate per
essere valide sia nella purificazione dell’aria sia nell’apporto di ossigeno all’ambiente.
Tecnicamente il modulo fa una depurazione biologica dell’aria e ossigena allo stesso tempo.
La difficoltà da superare consiste nell’assicurare un equilibrio tra produzione di ossigeno, consumo e
percentuale di umidità relativa, sono anche previsti diversi test per selezionare le piante più adatte da
posizionare nel muro verde e in casa.
Si stima che l’aria ricircolata possa essere pari all’80-50% dell’aria di ventilazione, col conseguente
risparmio dovuto alla mancanza di necessità di operare il preriscaldamento corrispondente.
il Progetto
Il progetto pilota di Hedebygade - Copenaghen
Verranno installate nell’edificio dispense con diversi metodi di raffreddamento naturale, in generale si
potrà avere un risparmio di 1-2 kWh al giorno per ogni appartamento solo con l’introduzione di queste
dispense fredde che riducono la potenza utilizzata dai frigoriferi.
In Danimarca per la abitazioni il ricambio del volume d’aria deve avvenire ogni 2 ore e si spende molta
energia per il preriscaldamento dell’aria esterna in inverno, senza recuperare calore dall’aria esausta
espulsa da bagni e cucine.
Anche nei casi in cui si effettua recupero l’efficienza degli scambiatori aria – aria è abbastanza bassa.
Il grande problema da affrontare in questo progetto è quello della qualità del clima interno.
La capacità delle piante verdi di migliorare i climi confinati è stata studiata anche dalla NASA per i
progetti che implicano lunghe permanenze in spazi chiusi. Verifiche basate su quei progetti svolte
all’Università di Aarhus ne hanno confermato le conclusioni.
La novità nello schema della ventilazione consiste in un canale di ripresa che da bagni e cucine
reimmette l’aria nel cosiddetto polmone verde, un substrato poroso e umido nel quale sono piantate
piante verdi, questo canale può essere escluso automaticamente o manualmente quando si passa alla
ventilazione diretta aprendo le finestre, il muro verde e le varie piante nell’appartamento
contribuiscono al rifornimento di ossigeno
Il consumo aggiuntivo sui ventilatori dovuto all’estrazione dell’aria attraverso i polmoni verdi è
stimato intorno ai a 60 – 100 W.
Nelle città ad alta densità il sistema potrebbe avere alta diffusione, vista la necessità di filtrare l’aria
immessa nell’impianto di ventilazione a da agenti quali benzene, biossido di carbonio e micropolveri.
Il sistema di monitoraggio di questo progetto vista la natura di progetto pilota ricopre un compito molto
importante per la conoscenza dei limiti di questa sperimentazione.
il Progetto
Il progetto pilota di Hedebygade - Copenaghen
Varm eforbrug pr. 100 m 2
20
15
MWh 10
5
rumvarme
95
Kø
be
nh
av
n
BR
pr
og
n.
20
03
20
02
20
01
0
20
00
Valutazioni
Dal programma di monitoraggio sono pervenuti calcoli sul consumo dell’edificio per il
teleriscaldamento, l’elettricità e l’acqua.
Per acqua ed elettricità si hanno misurazioni a partire dal maggio 2001, per il riscaldamento da gennaio
2002, è da considerare che solo dal 2003 sono stati affittati tutti gli appartamenti, nonostante ciò il
consumo globale risulta abbassatosi nel 2003, per quanto riguarda il riscaldamento si è arrivati ad un
livello pari ai requisiti del BR per nuovi edifici.
Il calo dei consumi è specialmente notevole quando si valuta il consumo considerando un numero più
alto di inquilini, il calo non cambia però il fatto che il basso consumo per riscaldamento tutti gli anni va
confrontato con un alto costo dell’elettricità per la gestione degli impianti.
La purificazione dell’aria attraverso le radici funziona bene, è economica ed energeticamente efficace.
Il consumo di CO2 risulta più basso del 10 – 15 % rispetto ad un edificio simile con ventilazione senza
il recupero di calore, inoltre si è riuscito a combinare una soluzione per il microclima interno con
soluzioni architettoniche innovative.
Indagini tra gli inquilini mostrano miglioramenti nella salute e nel comfort con questa tecnica di
purificazione dell’aria, meno positivo è l’alto consumo di elettricità che alza le emissioni di CO2.
varmt vand
Varm eforbrug pr. person
8
6
MWh 4
2
fælles elforbrug
koldt vand
varmt vand
ved varme-produktion
95
Kø
be
nh
av
n
BR
BR
95
Kø
be
nh
av
n
BR
95
Kø
be
nh
av
n
20
02
pr
og
n.
20
03
0,0
20
01
20
00
BR
95
Kø
be
nh
av
n
20
02
pr
og
n.
20
03
20
00
20
01
privat elforbrug
varmt vand
0,5
10
0
0
rumvarme
ton 1,0
20
02
pr
og
n.
20
03
500
1,5
40
30
20
20
01
m3
20
00
1500
kWh 1000
CO2 pr. person
2,0
20
02
pr
og
n.
20
03
Vandforbrug pr. person
60
50
20
01
Elforbrug pr. person
2000
20
00
0
ved el-produktion
il Progetto