Pubblicato il 29 gennaio 2017 su
La Lettura – Corriere della Sera
SCORRE RAPIDO IL FIUME DI METALLO NEL VENTRE PROFONDO DELLA TERRA
Silvia Peppoloni
Osservazioni satellitari ad alta risoluzione hanno evidenziato un intenso cambiamento del campo
magnetico terrestre ad alte latitudini. Gli autori di un articolo recentemente pubblicato sulla rivista
Nature spiegano questo fenomeno con la presenza di un flusso di metallo fuso che si muove da est
verso ovest all'interno del nucleo terrestre, attorno a un asse centrato sul polo nord geografico.
Questa massa, larga 420 km e lunga 7.000 km, si troverebbe a circa 5.000 km di profondità,
estendendosi dal Canada alla Siberia. Inoltre, la velocità del flusso si sarebbe incrementata
notevolmente nel periodo 2000-2016, raggiungendo la velocità di 40 km l’anno, un valore molto
alto se confrontato con quello di altri moti presenti all'interno della Terra.
Questa scoperta è di grande importanza per comprendere sempre meglio i meccanismi di
funzionamento della Terra. Il campo magnetico terrestre è fondamentale per la nostra vita: oltre a
influenzare i nostri sistemi di telecomunicazione e di geolocalizzazione, ci protegge dai raggi
cosmici, permettendo la vita sul pianeta. La conoscenza della Terra è la base da cui partire per
sviluppare modelli previsionali e tecnologie in grado di influenzare direttamente la nostra esistenza.
Del resto, anche quando Alfred Wegener ipotizzò la deriva dei continenti nel 1912, in fondo stava
fornendo senza saperlo una nuova chiave di lettura che avrebbe permesso in seguito di capire
perché vulcanismo, terremoti, giacimenti minerari si concentrano in determinate aree del pianeta.
Non bisogna stancarsi di evidenziare l’importanza di investire nella ricerca di base per aprire nuovi
scenari nello sviluppo di conoscenze e applicazioni indispensabili per la nostra vita.