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Sabato 3 Marzo 2012
ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA
Le città di Lipsia e Bayreuth si disputano lo strumento del grande compositore tedesco
Il pianoforte conteso di Wagner
Costruito apposta, fu pagato da Ludwig II, il re di Baviera
da Berlino
ROBERTO GIARDINA
È
una bella lite tra Est e
Ovest, Nord e Sud, tra
cattolici e luterani, a
cavallo dei secoli e del
Muro. Lipsia e Bayreuth si
disputano il pianoforte di Richard Wagner, lo strumento
su cui il maestro compose i Maestri cantori di Norimberga, il
Sigfrido, il Crepuscolo degli dei
e il Parsifal. Un piano dal valore inestimabile per gli amanti
della musica, un simbolo della
cultura e della storia tedesca.
Ma a chi appartiene?
Fino a poco tempo fa, lo si poteva ammirare all’ingresso del
museo wagneriano a Bayreuth,
sede del Festival. Ma le sale
sono chiuse per un accurato restauro che terminerà nel 2013,
puntuale per il bicentenario del
padrone di casa, e non è sicuro che, alla riapertura, il piano
sarà ancora al suo posto. Potrebbe aver traslocato a Lipsia, città
natale di Wagner. Oppure anche
no. Nella lite tra le due città, si
è inserita Iris Wagner, 68 anni,
una pronipote del compositore.
Ecco l’oggetto del contendere:
il pianoforte Bechstein
appartenuto a Richard Wagner
La signora sostiene che lo strumento appartiene alla famiglia,
e dunque a lei, ultima legittima
erede, secondo i suoi calcoli genealogici niente affatto facili.
Richard Wagner nacque a
Lipsia nel 1813, nella locanda
«Al leone bianco e rosso», i colori
del land. Lo storico edificio, ai
tempi della Ddr, fu trasformato
dai comunisti in un grande magazzino. Oggi, completamente
trasformato, non ha più nulla
di originale. Solo una lapide
sulla facciata ricorda l’evento.
Nel 1864, il musicista era in
fuga per l’Europa inseguito dai
creditori. Ludwig II, il re di Baviera che edificò castelli disneyani nel suo regno, dissipando
il tesoro nazionale, era appena
salito al trono a 18 anni. Era un
estimatore di Wagner e lo invitò
a Monaco nel 1864, saldando i
debiti, e coprendolo di doni. Tra
cui il piano Bechstein: una targhetta in ottone sullo strumento
ricorda l’anno di costruzione (il
Sfrattate 350 persone per fare spazio ai felini a rischio di estinzione
piano fu fatto appositamente
per Wagner), e il restauro avvenuto nel 1925.
Il piano rimase a Siegfried,
il figlio di Richard, e poi alla sua
vedova Winifred, che spasimava per Hitler. In piena guerra,
nel 1944, quando i russi erano
ormai alle porte, lo strumento
fu spedito a Lipsia per venir
restaurato. E si salvò: la villa
museo dei Wagner a Bayreuth
fu colpita dalle bombe. Per anni
dello strumento si persero le
tracce. Dopo la guerra, la divisione della Germania, il Muro,
nessuno lo ricercò. Finché nel
1999 Sven Friedrich, direttore
del museo wagneriano, lo vide
esposto al Museo degli strumenti musicali di Lipsia. «Non
vi rendete conto del suo valore»,
esclamò, e lo ottenne in prestito
decennale per riportarlo «a casa,
a Bayreuth». Ma alla scadenza,
la città del Festival si rifiutò di
restituirlo.
In prima istanza, i giudici
hanno dato ragione a Lipsia.
Bayreuth ha presentato appello, i pronostici sono a favore di
Lipsia, ma adesso è giunta la
richiesta di Frau Iris in nome
della famiglia. Il suo ingresso
in scena complicherà il lavoro
per il tribunale. Però, la signora assicura che per lei è una
questione di principio: se otterrà ragione, donerà il pianoforte alla Fondazione Wagner di
Bayreuth. Sempre che nel frattempo non scendano in campo i
Wittelsbach, la famiglia di Ludwig II. Wagner non saldò mai
i debiti con il sovrano, e il piano
potrebbe venire confiscato.
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Parigi: troppo alte le spese. Ci punta Apple
India, un intero villaggio Virgin abbandona
a disposizione delle tigri gli Champs-Elysées
U
n’ottantina di famiglie indiane sfrattate dalle tigri.
Oltre 350 persone hanno lasciato il loro villaggio (Umri, nel Rajasthan)
per far posto ai felini minacciati di estinzione.
Le autorità locali hanno
proposto alle famiglie compensazioni finanziarie e terre
coltivabili in un altro villaggio, situato a una quarantina
di chilometri. Esse non possedevano alcuna proprietà e
vivevano essenzialmente di
allevamento. Così le offerte
sono state giudicate interessanti. Ciascuna famiglia riceverà fra i 9 mila e i 18 mila
euro e alcune di esse fino a 3
ettari di terra.
La sopravvivenza delle tigri, di cui la metà della poIn India le tigri sono soltanto 1.700,
polazione mondiale si trova
contro le 100 mila censite un secolo fa
proprio in India, è minacciata dalla riduzione dei loro
così dai parchi e minacciano gli abitanti dei dinhabitat.
torni e il loro bestiame. Nel 2010 hanno ucciso 25
Nel 2011 per la prima volta il ministero dell’ampersone. Per proteggersi, gli abitanti hanno così
biente indiano ha annunciato un aumento della
cominciato ad avvelenare le tigri.
loro popolazione. Ma le tigri sarebbero soltanto
In alcune riserve agli animali viene applicato
1.700, contro le 100 mila censite un secolo fa.
un collare elettronico, che permette di allertare
«La popolazione delle tigri aumenta, mentre
gli abitanti dei villaggi se le tigri si avvicinano
il loro habitat è minacciato dal cemento e daltroppo alle loro abitazioni e soprattutto di difenlo sfruttamento illegale delle miniere», lamenta
dere i felini dal bracconaggio: le tigri infatti sono
Dharmendra Khandhal, responsabile della ong
molto ricercate in Cina e nel Sud-est asiatico per
Tigers Watch, che ha sede nel parco di Ranthamla loro pelle, le loro ossa e i loro organi.
bore. La riserva accoglie 43 tigri, ma ne potrebbe
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ospitare non più di 30. Sempre più felini escono
L
e spese per
il megastore,
che si estende
dal numero
52 al 60 dell’Avenue
des Champs-Elysées,
sono divenute ormai
insostenibili per il
gruppo, che vede le
sue vendite peggiorare anno dopo anno.
Così Virgin, la catena fondata da Richard Branson che
distribuisce Cd, libri,
Dvd, giochi, giornali e
accessori, ha contattato diverse agenzie
immobiliari per trovare un’altra insegna
interessata al grande
magazzino di 7 mila
metri quadri di superficie, di cui 4.500
dedicati agli spazi
commerciali.
A quella che è
Il Virgin megastore
considerata una delsugli Champs-Elysées, a Parigi
le migliori insegne
commerciali di Parigi
segmentata.
pare si sia interessata fin da suNel 2011 il fatturato del grupbito Apple. Ma anche altri gruppo era calato a circa 300 milioni
pi sognano di insediarsi sugli
di euro. Ma soprattutto Virgin
Champs-Elysées, come l’amerinon è riuscita a raggiungere
cano Forever 21 e il britannico
l’equilibrio al quale il suo azioMarks & Spencer.
nista Butler Capital punta fin
Intanto Virgin sta lavorando
dal 2008.
a un nuovo modello di negozio,
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più piccolo e con un’offerta più