Fenomeni di dissesto innescati dalle piogge del novembre 2004.
Raccolta di notizie dai quotidiani regionali.
Rapporto interno n. 633
Gennaio 2005
A. Aurora Pasqua
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La Calabria,
nel mese di novembre 2004, è stata investita da una violenta ondata di
maltempo che ha provocato dissesti su ampi settori territoriali.
Violenti sono stati i temporali che hanno innescato sia fenomeni franosi che provocato
allagamenti di strade e di abitazioni e causato esondazioni di fiumi e torrenti, da segnalare a
questo proposito la vittima della piena del torrente Calabrò nel reggino. Questa ondata di
maltempo è stata caratterizzata anche dal forte vento che ha provocato feriti oltre che rendere
inagibili case e abbattere alberi.
I motivi climatologici che hanno determinato questi fenomeni sono da attribuire alle
temperature del Mediterraneo che a fine ottobre erano di 2° al di sopra della norma. E’
bastato che si infiltrasse dell’aria fredda dall’artico nella zona particolarmente surriscaldata
del mediterraneo perchè si richiamasse aria umida dal mediterraneo algerino e libico
innescando quindi i nubifragi e le trombe d’aria che hanno interessato poi tutto il meridione.
Questa relazione è il risultato di una raccolta di notizie dai quotidiani regionali relative ai
dissesti avvenuti nelle province calabresi. Questi dati corredati da una più estesa raccolta
fotografica sono stati inseriti nel sito internet www.camilab.it
nella sezione O.D.A.
(Osservatorio di Documentazione Ambientale)
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Effetti del maltempo nel bacino dell’Esaro (Cosenza)
Molte zone della provincia di Cosenza sono state interessate da frane e smottamenti.
Particolarmente colpite le zone adiacenti il bacino della diga di Tarsia (Fig. 1). Danni alla SS
19 che invasa dal fango e’ rimasta chiusa al traffico; la SS 106 e quella che costeggia la diga,
la SP 533 nel tratto da valle Sacchini (parte bassa a ridosso dello svincolo) all’incrocio
Cimino ( parte montana di Tarsia), SP Scavolino alla confluenza tra la SS 106 e 106 bis;
infine tra Tarsia paese e lo scalo. Bloccata anche la ferrovia Sibari-Cosenza sia per problemi
alla rete elettrica dovuti ai forti temporali che a smottamenti che hanno riversato sulle rotaie
fango e detriti. Danni ingenti all’agricoltura, distrutte intere coltivazioni, specie le serre ed i
vivai di localita’ Matrangolo e Mazzolino. Danni a piccoli opifici della zona industriale. Il
violento temporale ha fatto esondare il torrente Fullone. Nella zona Quercia Rotonda le
abitazioni sono isolate a causa della viabilita’ interrotta.
Fig. 1: strada per la diga di Tarsia invasa dal fango (da Il Quotidiano)
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Nel comune di Tarsia si registrano case allagate e strade invase dalla fanghiglia (Fig. 2). La
zona maggiormente colpita dal maltempo è il centro storico che è minacciato da ben 4
smottamenti registrati sul versante ovest (vallone San Giovanni) e 6 sul versante est (via
Cassiani,
via
Olivella,
via
Cona).
Difficili
gli
interventi
di
ripristino
e
di
contenimento.Emesse 14 ordinanze di sgombero e sono circa 50 le persone interessate dal
provvedimento. La pioggia e il fango hanno invaso strade, abitazioni, negozi e terreni;
aperto voragini nei 250 km di strade comunali rendendole impraticabili. Chiusa al traffico la
SP che costeggia la diga e anche la galleria dell’A3 interessata la notte del 3 da una frana che
ha investito alcuni mezzi in transito.
Fig. 2: allagamenti nel centro abitato di Tarsia (da Il Quotidiano)
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Effetti della tromba d’aria nei pressi di Borgia (Catanzaro)
Una violenta tromba d’aria si è abbattuta sul comune di Borgia, nel catanzarese. Danni a
strutture abitative, aziende agricole e commerciali, rete viaria e beni archeologici . Sulla SS
106 nel tratto Roccelletta-Squillace lido si è rovesciato un tir in località Canonici-le Roccelle.
Nella stessa zona anche uno scuolabus con a bordo bambini è stato ribaltato dal forte vento
causando il ferimento di 5 persone tra cui 3 bambini (Fig. 3) . Le zone maggiormente colpite
dal maltempo risultano: Cutruzzo, Roccelletta ex opera Sila, via Magna Grecia, vallo di
Borgia, Roccelletta piccola, Canonici. A Roccelletta di Borgia distrutta una casa. Alcune
famiglie sono rimaste senza tetto, circa 50 persone sono ospitate in strutture alberghiere.
Fig. 3: Scuolabus ribaltato a Roccelletta di Borgia (da La Gazzetta del Sud)
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A Catanzaro interventi nei quartieri della zona nord: S. Elia, Gagliano, Iano e nella zona sud:
Sala, Corvo, Fortuna, S. Maria e Lido. Sono state rimosse frane e acqua che avevano invaso
le abitazioni. Continuamente monitorati il fiume Corace (Fig. 4), che è straripato verso il
territorio del comune di Borgia (Fig. 5), e il Fiumarella. Una trentina di automobili bloccate
sulla SS 280 Catanzaro-Lametia poiché la sede stradale è invasa da fango e acqua. La linea
ferroviaria è bloccata da una frana.
Fig. 4: Fosso Riato , affluente del F. Corace ( foto O. Petrucci)
Fig. 5: allagamenti a Roccelletta di Borgia causati dell’esondazione del F. Corace
(da Il Quotidiano)
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Le forti raffiche di vento hanno provocato la caduta di una gru nel campus dell’università a
Germaneto. Danni anche a Tiriolo, Amaroni, Gimigliano, Settingiano, Squillace, Montauro,
Caraffa, Sersale, Montepaone e nel Soveratese ( Fig.6), dove in seguito al violento nubifragio
le scuole sono rimaste chiuse.
Fig. 6: frane nel Soveratese ( da Il Quotidiano)
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Effetti del maltempo nella valle del Savuto
Grave la situazione nella valle del Savuto con 40 famiglie evacuate dalle loro abitazioni nel
solo territorio di Rogliano (Fig. 7). In particolare e’ grave la situazione nella frazione
Balzata, che a causa delle complesse attivita’ franose
e’ considerata un’area
geomorfologicamente vulnerabile. Altre zone critiche sono: le localita’ rurali di ponte Mola,
dov’e’ straripato l’omonimo torrente danneggiando tutte le abitazioni circostanti e dove
risulta inutilizzabile una condotta dell’acqua potabile (Fig. 8), di Pianetto Zanco e di
Cortivetere, il quartiere di Cuti, la strada Eugenio Altomare, dove si sono verificati centinaia
di allagamenti. La SS 535 Rogliano-Parenti-Sila e’ stata interessata da una decina di frane
per cui è stata chiusa al traffico, il lavoro di sgombero ha reso possibile il transito che però
permane vietato ai mezzi pesanti.
Fig. 7: frana nel centro storico di Rogliano (da Il Quotidiano)
Situazione drammatica a Parenti. Il centro cittadino e’ stato investito da un fiume d’acqua
fangoso che ha danneggiato la pavimentazione di corso Umberto che collega la nazionale col
centro storico. Saltata anche la rete fognaria. Emessa un’ordinanza di sgombero per una
famiglia abitante sul corso. Innumerevoli allagamenti nelle abitazioni del centro storico. Due
le arterie interrotte: la via Savuto, da Parenti alla frazione Saliano, e quella che collega
Parenti alla frazione Pallone del comune di Marzi. Critica la situazione delle strade nella
zona Manche. Nelle contrade di Carito e Vallelaposta prosegue lo sgombero di due frane e
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smottamenti vari. A Colosimi otto le famiglie evacuate. Lo straripamento del fiume Bisirico
e dei suoi affluenti ha innescato una serie di frane e smottamenti che ha portato ad
allagamenti in molte abitazioni, provocando l’isolamento della frazione Manche. Problemi
anche per la viabilita’in seguito al blocco della circolazione stradale della SS 19 nelle
frazioni: Carrano, Coraci e Trearie. Gli smottamenti hanno anche interessato la circolazione
ferroviaria della ferrovia calabro-lucana.
Fig. 8 : erosione di sponda presso il ponte Mola a Rogliano ( foto O. Petrucci)
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Effetti del maltempo nel Cariatese
A Cariati la pioggia battente unita ad un forte vento ha procurato danni ingenti ad alcune abitazioni,
ma soprattutto al territorio (Fig. 9) e alle strade interpoderali. Le zone maggiormente danneggiate
sono Santa Maria, Vascellero, Villari, il villaggio 3C. In zona Tramonti molte strade sono allagate.
Fig. 9: allagamenti dei terreni causati dalla forte pioggia (da La Gazzetta del Sud)
A Crucoli, nella frazione Torretta a causa delle violenti mareggiate la via Mortilletto è praticamente
scomparsa. Il forte vento ha divelto alberi e messo a rischio cornicioni e tetti, la pioggia ha
determinato smottamenti, frane, creato buche e fatto crollare muretti lungo la provinciale verso
Crucoli e nei rioni a ridosso delle colline della frazione. Allagata la SS 106, i torrenti Giardinelli e
Canne hanno riempito di fango i ponti . Anche le strade del centro urbano sono invase da detriti cosi
come gli ingressi di abitazioni e negozi. A causa della caduta di un traliccio gli utenti del centro
sono senza luce e telefono. La segnaletica stradale è stata divelta, le campagne sono tutte allagate, a
rischio la raccolta delle olive.
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Effetti del maltempo nella provincia di Reggio Calabria
Danni ingenti ha provocato il nubifragio che si è abbattuto su tutta la piana di Gioia Tauro. Frane,
smottamenti, allagamenti e crolli si sono verificati in vari centri. Tutti i fiumi della zona tra cui il
Petrace, il Mesima, il Metramo, lo Sciarapotamo e il Vacale sono paurosamente ingrossati e
minacciano lo straripamento. La situazione più pesante nei comuni di: Varapodio, Scido, Oppido
Mamertina, Sitizzano di Cosoleto, S. Cristina d’Aspromonte. A Varapodio un uomo viene travolto
dalla piena del torrente Calabrò (Fig.10) nei pressi del ponte Quarantana. Il corpo verrà ritrovato
una settimana dopo sotto il fango lungo il torrente Petraie. Ad Oppido Mamertina una trentina di
automobilisti ed uno scuolabus sono rimasti bloccati nel tratto di strada che dal quadrivio S.
Bartolo, nelle vicinanze di S. Martino di Taurianova, porta a Varapodio e ad Oppido Mamertina a
causa della pioggia che aveva creato una pozzanghera alta circa 40 cm. Tutto il tratto nella zona
della Ferrandina ha subito danni ingenti.
Fig.10: Torrente Calabrò (da Il Quotidiano)
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Anche la fascia ionica reggina ha subito gravi danni. Mareggiate si sono registrate a Bova ,
Palizzi (Fig 11) dove il mare ha distrutto lo scalo delle barche usato per le attività marinare.
Oltre alle imbarcazioni sono state danneggiate anche le abitazioni. A Locri i marosi hanno
distrutto i muri di contenimento e parte della pavimentazione del lungomare. A Melito
l’acqua del mare ha raggiunto le abitazioni.
Fig. 11 : lungomare di Palizzi distrutto dalla mareggiata (da Il Quotidiano)
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