Protocollo RM encefalo
La RM rappresenta attualmente la metodica diagnostica più rilevante per lo studio del
sistema nervoso centrale, consente una dettagliata dimostrazione delle strutture anatomiche
encefaliche, consentendo pertanto un accurato riconoscimento della maggior parte dei
processi patologici.
Mostra una maggiore risoluzione di contrasto rispetto alla TC permettendo una migliore
identificazione e caratterizzazione delle lesioni cerebrali.
Per una corretta conduzione dell’esame è indispensabile l’accurata valutazione del quesito
clinico onde impostare il protocollo di indagine più adeguato.
Rimane tuttavia la necessità di “standardizzare” per quanto possibile l’esecuzione
dell’esame dell’encefalo per creare dei presupposti di ripetibilità dell’indagine qualora il
paziente effettui dei controlli longitudinali che potrebbero essere eseguiti da altri operatori.
Si è deciso quindi di strutturare dei protocolli che tengano conto di tutte queste esigenze
differenziandoli per tipologia di apparecchiatura, tenendo conto delle apparecchiature
disponibili attualmente nel Dipartimento di Scienze Radiologiche, distinguendo le
apparecchiature ad alto e medio campo e le apparecchiature a basso campo.
Tenendo conto di questa distinzione, abbiamo considerato l’età del paziente classificando il
paziente in neonato (0-1anno), pediatrico (1-14 aa) e adulto.
Per i bambini occorre utilizzare sequenze specifiche sulla base dell’età e del grado di
maturazione della mielina.
Prima di procedere all’esame, ogni paziente o accompagnatore in caso di minori, DEVE
compilare la scheda delle controindicazioni per accertare che questi possa accedere al
sito di RM e quindi in sala magnete per essere sottoposto ad un esame di Risonanza
magnetica.
Sulla scheda delle controindicazioni deve essere apposta la firma del paziente o del tutore
legale ( pazienti minori) e del medico responsabile dell’esame.
Protocollo RM encefalo
Preparazione del Paziente
Il paziente viene invitato a spogliarsi e a rimuovere ogni oggetto metallico, catenine
orecchini, orologio, protesi dentarie mobili e nel caso di protesi fisse o apparecchi ortodontici
è necessario avvisare il paziente sulla possibilità di una scarsa qualità dell’esame dovuta
agli artefatti provocati dalle protesi stesse.
Devono essere tolti Piercing e lenti a contatto.
Gli occhi delle pazienti non devono avere un trucco pesante e in particolare non devono
avere eye liner (ombretto) perché contiene delle particelle ferromagnetiche che provocano
artefatti e distorsioni delle immagini a livello dei bulbi oculari.
La paziente portatrice di IUD (spirale) deve essere informata che la spirale pur non
rappresentando una controindicazione all’esame di RM necessita di essere poi controllata
dallo specialista ginecologo per verificarne il corretto posizionamento.
I pazienti con estesi tatuaggi devono essere informati sulla possibilità che alcuni colori
possono contenere dei pigmenti costituiti da piccole particelle metalliche che potrebbero in
alcuni casi surriscaldarsi e provocare nei casi più gravi delle vere e proprie ustioni.
Protocollo RM encefalo
“Toti Amato, dermatologo e presidente dell'ordine dei medici di Palermo -. Il problema è
che molti ignorano il pericolo di un tatuaggio. Ad esempio se c'e' del rosso nei disegni,
non si può fare la risonanza magnetica, perchè si rischia un'ustione e anche
l'alterazione delle immagini, per via del ferro contenuto nel pigmento. Senza contare gli
altri metalli e sostanze contenute nei pigmenti usati per i tatuaggi, di cui non si conosce
l'esatta composizione.” 02/03/2012 ANSA
Posizionamento del Paziente
Il paziente, dopo aver indossato un
camice, viene fatto distendere sul lettino in
decubito supino con accesso al gantry
craniale, viene fatta assumere una
posizione comoda per consentire una
agevole permanenza all’interno del tubo.
Per aiutare il paziente ad evitare anche i
più piccoli movimenti, si posizionano
anche dei cuscinetti contenitivi
di
gommapiuma.
Vengono dati al paziente dei tappi
auricolari o, dove disponibili, delle cuffie
per proteggere le orecchie dai forti rumori
provocati dalla RM.
Il cranio viene posizionato in modo che il
piano
orizzontale
tedesco
sia
perpendicolare al piano d’appoggio,
l’intero cranio deve essere all’interno del
campo di vista della bobina utilizzata e la
centratura viene effettuata a livello del
Nasion.
Nasion
Piano orizzontale tedesco
o di Francoforte
Al paziente correttamente posizionato e informato su come verrà condotto l’esame viene
dato, prima di essere introdotto nel tunnel della RM, un campanello di allarme da usare in
caso di necessità.
Protocollo RM encefalo
Bobine
A seconda dell’apparecchiatura, abbiamo a disposizione diverse bobine che si differenziano
per struttura e per tipologia di funzionamento.
Per lo studio dell’encefalo sono disponibili
bobine di tipo Head coil.
Queste bobine sono trasmittenti e riceventi a
singolo canale, trasmettono quindi gli impulsi
di radiofrequenza e ricevono il segnale dai
tessuti, vengono definite a “gabbia d’uccello”
(Bird Cage) per la loro particolare geometria
costruttiva.
Sono disponibili inoltre le bobine ad alta
densità che sono bobine Phase Array a 8
canali solo riceventi.
In questo tipo di bobina gli impulsi RF
vengono generati dalla bobina Body
integrata nella macchina mentre il segnale
proveniente dai tessuti che sono stati
eccitati viene letto da 8 singoli ricevitori,
delle piccole bobine di superficie, che sono
disposti radialmente attorno alla testa.
Head Coil
8Ch Brain
Fig. B
Ognuno dei ricevitori capta il segnale
della porzione di testa vicino al
ricevitore stesso (Fig A) ed invia il
segnale verso la catena di ricezione
che fonderà le informazioni di tutti i
ricevitori e ricostruirà l’immagine
intera (Fig B).
Fig. A
Protocollo RM encefalo
Per l’esecuzione dell’esame dell’encefalo viene eseguita una sequenza veloce di
localizzazione generalmente sui 3 piani, sagittale, assiale e coronale chiamata a seconda
delle varie case costruttrici, 3 plane o survey o localizer, generalmente una GRE o una
SSFSE.
Sagittale SE T1w o Flash 3D
Si programma la prima sequenza che è una
sagittale pesata in T1 (Fig. 1) posizionando
la fetta centrale del pacchetto sul piano
sagittale mediano dell’encefalo.
A differenza di altre metodiche, (vedi TC) non
è in genere richiesta una centratura perfetta
in quanto questa può essere corretta in fase
di programmazione con i tre piani di
localizzazione.
Queste sequenze hanno una migliore
risoluzione anatomica rispetto alle sequenze
T2 e vengono
definite sequenze
morfologiche.
La sagittale T1w consente di avere le prime
informazioni sul parenchima cerebrale in
particolare
permette di visualizzare la
presenza di processi espansivi e di
evidenziare
eventuali
segni
di
sanguinamento
o
lesioni
che
sono
naturalmente iperintense in T1 e che non
riusciremmo a discriminare nel caso venga
somministrato Mdc.
Fig.1
Le sequenze T1 pesate sono caratterizzate
da un TR breve e da un TE breve.
Con questa sequenza vediamo la differenza
tra la sostanza grigia che appare lievemente
più ipointensa della sostanza bianca,
permette inoltre l’ottimale visualizzazione
delle strutture della linea mediana che
serviranno per la programmazione delle
successive sequenze.
Gli spazi liquorali appaiono ipointensi.
Protocollo RM encefalo
Apparecchiature ad alto e medio campo
Sagittale SE T1 TA: 3’ 59”
Sagittale SE T1 TA: 3’ 48”
Sagittale SE T1 TA: 3’ 48”
neonato
pediatrico
adulto
TR
700
TR
500
TR
500
TE
13
TE
16
TE
16
FOV
240x230
3
Slice thickness
240x240
FOV
240x240
FOV
Slice thickness
5
Slice thickness
5
Spacing
0,3
Spacing
1
Spacing
1
N slice
29
N slice
19
N slice
19
Matrice
256x224
Matrice
352x224
Matrice
268x260
2
Nex
Bandwidth
15.63
2
Nex
16.67
Bandwidth
2
Nex
16.67
Bandwidth
Apparecchiature basso campo
T1 flash 3d sag
NEONATO
PEDIATRICO
ADULTO "CLAUSTROFOBICO"
TR (ms)
21
21
21
TE (ms)
8,45
8,45
8,45
FOV read (%)
250
270
270
FOV phase (%)
81,3
81,3
81,3
SLICE THICKNESS (mm)
2
2,5
2,5
DISTAN FACTOR (%)
20
20
20
SLICES per SLAB
40
40
40
MATRICE
256
256
256
3
2
2
100
50
50
7’ 14”
5’ 21”
5’ 21”
1
1
1
AVERAGE/NEX
SLICE OVERSAMPLING (%)
TEMPO ACQUISIZIONE
CONCATENATION
Protocollo RM encefalo
Ottenuta la sequenza T1w sagittale, su questa andremo a posizionare le successive
sequenze assiali e coronali, orientandole secondo i piani di acquisizioni encefalici.
Anche in risonanza magnetica, come nelle altre metodiche radiologiche, abbiamo dei piani
di riferimento assiali e coronali che possono essere utilizzati per la localizzazione dei
pacchetti di scansione.
Per quanto riguarda la localizzazione assiale, nel nostro centro si è adottato il piano
parallelo alla linea di congiunzione del ginocchio e dello splenio del corpo calloso.
Ginocchio corpo
calloso
Splenio corpo
calloso
Fig.2
Fig.3
Per la localizzazione assiale, un altro piano usato è il piano bi-commessurale, (Fig. 4) cioè
il piano parallelo alla linea di congiunzione della commessura anteriore, che appare come un
punto iperintenso nelle sequenze pesate in T1 (Fig.5) e la commessura posteriore che
vediamo superiormente alla lamina quadrigemina subito al davanti dell’epifisi (Fig. 6).
Commessura Anteriore
Commessura Anteriore
Commessura Posteriore
Fig. 5
Fig. 4
Piano bi-commessurale
Fig. 6
Commessura Posteriore
Protocollo RM encefalo
Un altro piano di riferimento assiale è rappresentato dal piano parallelo alla linea che
congiunge il pavimento sellare ed il recesso posteriore del IV ventricolo. (Fig. 7a-7b )
Pavimento sellare – recesso
posteriore IV Ventricolo
Recesso posteriore IV
ventricolo
Fig.7a
Pavimento sellare
Fig.7b
Fig.8
Un piano che utilizziamo per il
posizionamento assiale
quando si
presenta un quadro complicato da
malformazioni (agenesia del Corpo
Calloso o deviazioni dovute alla
presenza di processi espansivi) è un
piano con decorso parallelo al palato
duro.(Fig. 8)
Palato duro
Pavimento IV ventricolo
IV ventricolo
Il piano di localizzazione delle sequenze
coronali è parallelo al pavimento del IV
ventricolo (Fig.9).
In alternativa è possibile localizzare il
pacchetto coronale perpendicolare al
piano assiale utilizzato.
Fig.9
Protocollo RM encefalo
Ginocchio – splenio
corpo calloso
Bi-commessurale
Pavimento sellare – recesso
posteriore IV ventricolo
Palato duro
Fig.10a
Pavimento IV ventricolo
Fig.10b
Riepilogo piani di riferimento assiale e coronale Fig 10a e 10b
Protocollo RM encefalo
FLAIR (Fluid Attenuation Inversion Recovery)
Secondo il piano assiale utilizzato dal centro
(ginocchio e splenio del corpo calloso), viene
programmata una sequenza FLAIR (Fluid
Attenuation Inversion Recovery).
E’ una sequenza pesata in T2 della famiglia delle
Inversion Recovery, la sostanza grigia appare
lievemente iperintensa rispetto alla sostanza
bianca mentre il liquido cefalo spinale appare
nettamente ipointenso.
La sequenza FLAIR, infatti, grazie al lungo TI
(Tempo di Inversione) riesce ad annullare il
segnale del liquor presente negli spazi
ventricolari e fra le circonvoluzioni cerebrali.
Sono immagini che non hanno un’alta definizione
spaziale ma sono dotate di un’alta risoluzione di
contrasto che esalta l’elevato segnale della
maggior parte delle lesioni encefaliche rispetto
agli spazi liquorali adiacenti.
Tra gli svantaggi della sequenza FLAIR è da tener conto della possibilità di artefatti da
flusso liquorale soprattutto in fossa cranica posteriore (Fig. 11 a e 11b) sono pertanto
meno affidabili nello studio della fossa cranica posteriore rispetto allo studio degli emisferi
cerebrali.
Fig. 11a
Fig. 11b
Protocollo RM encefalo
Apparecchiature ad alto e medio campo
Flair TA: 3’ 12”
Flair TA: 3’ 12”
Flair TA: 3’ 12”
NEONATO
PEDIATRICO
ADULTO
TR
8000
TR
8000
TR
8000
TE
110
TE
110
TE
110
FOV
240x240
240x240
FOV
240x240
FOV
Slice thickness
4
Slice thickness
4
Slice thickness
Spacing
1
Spacing
1
Spacing
0,5
N slice
24
N slice
24
N slice
24
Matrice
288x224
Matrice
288x224
Matrice
288x224
1
Nex
1
Nex
5
1
Nex
TI
2000
TI
2000
TI
2000
Bandwidth
25.00
Bandwidth
25.00
Bandwidth
25.00
Apparecchiature basso campo
T2 FLAIR AX
NEONATO
PEDIATRICO
ADULTO "CLAUSTROFOBICO"
TR (ms)
6100
3130
6310
TE (ms)
67
67
68
TI (ms)
1600
1600
1600
FOV read (%)
250
250
250
FOV phase (%)
75
75
75
SLICE THICKNESS (mm)
5
5
5
DISTAN FACTOR (%)
15
30
30
SLICES
19
20
20
MATRICE
256
256
256
AVERAGE/NEX
1
1
1
PHASE OVERSAMPLING (%)
50
50
50
7’ 39”
7’ 51”
8’ 07”
2
2
1
TEMPO
CONCATENATION
Protocollo RM encefalo
FSE o TSE T2w
Secondo il piano parallelo al pavimento del
IV ventricolo viene programmata una
sequenza FSE pesata in T2.
Anche le sequenze FSE sono poco sensibili,
come le SE, alle disomogeneità del campo
magnetico ma vengono preferite a
quest’ultime per la loro velocità (Fast Turbo).
Le sequenze pesate in T2 sono
caratterizzate da un elevato valor e di TR e
da un elevato TE, le Fast spin echo, sono
caratterizzate dal treno degli echi (ETL) cioè
da quanti impulsi di rifocalizzazione a 180°
vengono inviati e quindi da quanti echi
vengono letti in ogni intervallo TR.
Le sequenze pesate in T2 hanno un elevato
contrasto tissutale.
Questa sequenza ci permette di vedere la
sostanza grigia lievemente iperintensa
rispetto alla sostanza bianca e gli spazi
liquorali fortemente iperintensi.
I vasi appaiono ipointensi.
Protocollo RM encefalo
Apparecchiature ad alto e medio campo
Cor FSE T2 TA: 4’ 26”
Cor FSE T2 TA: 3’ 20”
Cor FSE T2 TA: 3’ 20”
NEONATO
PEDIATRICO
ADULTO
TR
7000
TR
6000
TR
6000
TE
200
TE
85
TE
85
FOV
240x180
3
Slice thickness
240x180
FOV
3
Slice thickness
240x180
FOV
3
Slice thickness
Spacing
0.3
Spacing
0.3
Spacing
0.3
N slice
48
N slice
48
N slice
48
Matrice
320x256
Matrice
352x256
Matrice
352x256
Nex
4
Nex
2
Nex
2
ETL
23
ETL
13
ETL
13
Bandwidth
25.00
31.25
Bandwidth
31.25
Bandwidth
Apparecchiature basso campo
T2 TSE Coronale
NEONATO
PEDIATRICO
ADULTO "CLAUSTROFOBICO"
TR (ms)
2350
2350
2750
TE (ms)
102
100
100
FOV read (%)
230
270
270
FOV phase (%)
75
75
75
SLICE THICKNESS (mm)
4
5
5
DISTAN FACTOR (%)
10
25
25
SLICES
19
20
20
MATRICE
256
256
256
AVERAGE/NEX
2
2
2
PHASE OVERSAMPLING (%)
0
0
0
6’ 03”
6’ 03”
7’ 05”
2
2
2
TEMPO
CONCATENATION
Protocollo RM encefalo
Assiale DWI
DWI Diffusion weight Imaging
Lo studio della diffusione protonica consente di
ottenere immagini sullo stato dei protoni nei tessuti
biologici soprattutto dell’H2O cosiddetta “legata” e
“libera”.
Ci offre una sintesi di studio tra il movimento
microscopico delle molecole dell’H2O, le proprietà
delle fibre mielinizzate, l’anatomia dell’encefalo e le
variazioni di diffusione in condizioni patologiche.
La sensibilità di queste sequenze d’impulsi può
essere modificata adeguando l’intensità dei gradienti
sensibili alla diffusione espressi dal parametro b (bvalue) di sensibilizzazione alla diffusione.
In genere vengono utilizzati valori di b compresi tra
500 e 1500 mm2/sec.
Possono essere utilizzate sequenze EPI o SE.
Elaborazione ADC
L’ADC è un metodo per quantificare la diffusione apparente.
L’ADC fornisce una valutazione dello spostamento medio
dell’acqua in condizioni normali e patologiche.
La diffusione è misurata in mm2/sec
ADC = ln (S1/S0) /b
S0 e S1 sono le intensità dei pixel contenuti in una ROI
predefinita ad un determinato b-value senza e con
l’applicazione del gradiente di diffusione.
Apparecchiature ad alto e medio campo
Ax DWI TA: 40”
Ax DWI TA: 40”
Ax DWI TA: 40”
NEONATO
PEDIATRICO
ADULTO
TR
5000
TR
5000
TR
5000
TE
72,8
TE
72,8
TE
72,8
FOV
240x240
FOV
240x240
FOV
240x240
Slice thickness
5
Slice thickness
5
Slice thickness
5
Spacing
1
Spacing
1
Spacing
1
N slice
20
N slice
20
N slice
20
Matrice
128x128
Matrice
128x128
Matrice
128x128
Nex
B-value
2
700
Nex
B-value
2
1000
Nex
B-value
2
1000
Protocollo RM encefalo
Apparecchiature basso campo
Haste diffusion b-value 0
NEONATO
PEDIATRICO
ADULTO "CLAUSTROFOBICO"
TR (ms)
4000
4000
4000
TE (ms)
106
106
106
FOV read (%)
260
260
260
FOV phase (%)
100
100
100
SLICE THICKNESS (mm)
8
8
8
DISTAN FACTOR (%)
10
10
10
SLICES per SLAB
15
15
15
MATRICE
128
128
128
AVERAGE/NEX
1
1
1
SLICE OVERSAMPLING (%)
0
0
0
1’ 02”
1’ 02”
1’ 02”
1
1
1
TEMPO
CONCATENATION
Haste diffusion b-value 600
NEONATO
PEDIATRICO
ADULTO "CLAUSTROFOBICO"
TR (ms)
4000
4000
4000
TE (ms)
106
106
106
FOV read (%)
260
260
260
FOV phase (%)
100
100
100
SLICE THICKNESS (mm)
8
8
8
DISTAN FACTOR (%)
10
10
10
SLICES per SLAB
15
15
15
MATRICE
128
128
128
AVERAGE/NEX
1
1
1
SLICE OVERSAMPLING (%)
0
0
0
3’ 02”
3’ 02”
3’ 02”
1
1
1
TEMPO
CONCATENATION
Protocollo RM encefalo
DP-T2w (FSE o TSE)
Questa sequenza fornisce nello stesso
tempo di scansione immagini pesate in T2
ed in densità protonica semplicemente
attivando due volte il gradiente di lettura ad
ogni intervallo di tempo di ripetizione (TR).
Attivando il gradiente di readout ad un
tempo di eco breve (TE1) per ottenere una
immagine pesata in DP e ad un tempo di
eco più lungo (TE2) per ottenere
un’immagine pesata in T2 .
Modificazioni della composizione dei tessuti
secondarie ad aumentato contenuto di
acqua determinano una iperintensità del
segnale, simile a quella che il liquor
cefalorachidiano ha su queste stesse
sequenze.
Le immagini T2/DP pesate hanno un’elevata
sensibilità nel rilevare le lesioni della
Sclerosi Multipla.
Una limitazione intrinseca è, tuttavia, la
bassa specificità patologica delle alterazioni
di segnale osservate.
Nei
neonati
non
viene
eseguita
normalmente la DP ma viene eseguita
soltanto una sequenza pesata in T2 con
specifici parametri.
DP
T2
Protocollo RM encefalo
Apparecchiature ad alto e medio campo
Ax T2 TA: 4’ 26”
AxDP-T2 TA: 3’51”
AxDP-T2 TA: 3’ 51”
NEONATO
PEDIATRICO
ADULTO
7000
TR
200
TE1/TE2
FOV
240x180
3
Slice thickness
2100
TR
16.5/85
TE1/TE2
16.5/85
TE1/TE2
24x24
FOV
2100
TR
24x24
FOV
Slice thickness
5
Slice thickness
5
Spacing
0.3
Spacing
1
Spacing
1
N slice
48
N slice
20
N slice
20
Matrice
320x256
Matrice
288x288
Matrice
288x288
Nex
4
Nex
2
Nex
2
ETL
23
ETL
8
ETL
8
Bandwidth
25.00
19.23
Bandwidth
19.23
Bandwidth
Apparecchiature basso campo
T2
NEONATO
DP-T2
PEDIATRICO
ADULTO "CLAUSTROFOBICO"
TR (ms)
2350
3770
3770
TE (ms)
102
34
34
FOV read (%)
230
250
250
FOV phase (%)
75
75
75
SLICE THICKNESS (mm)
4
5
5
DISTAN FACTOR (%)
10
30
30
SLICES per SLAB
19
20
20
MATRICE
256
256
256
AVERAGE/NEX
2
2
2
SLICE OVERSAMPLING (%)
0
0
0
6’ 03”
8’ 52”
8’ 52”
2
1
1
TEMPO
CONCATENATION
Protocollo RM encefalo
SE T1
Le sequenze SE pesate in T1 vengono
eseguite come sequenze morfologiche e per
evidenziare la presenza di formazioni già
iperintense in T1 prima della iniezione del
mezzo di contrasto.
Le sequenze T1 pesate sono caratterizzate
da un TR breve e da un TE breve.
La sostanza grigia appare lievemente
ipointensa rispetto alla sostanza bianca.
Gli spazi liquorali e i vasi appaiono
ipointensi.
Protocollo RM encefalo
Apparecchiature ad alto e medio campo
Ax SE T1 TA: 3’ 59”
Ax SE T1 TA: 3’ 05”
Ax SE T1 TA: 3’ 05”
NEONATO
PEDIATRICO
ADULTO
TR
700
TR
540
TR
540
TE
12
TE
14
TE
14
24x24
FOV
3
Slice thickness
240x180
FOV
240x180
FOV
Slice thickness
5
Slice thickness
5
Spacing
interleave
Spacing
1
Spacing
1
N slice
19
N slice
24
N slice
24
Matrice
256x224
Matrice
320x224
Matrice
320x224
2
Nex
Bandwidth
15.63
2
Nex
19.23
Bandwidth
2
Nex
19.23
Bandwidth
Apparecchiature basso campo
Ax T1 SE
NEONATO
PEDIATRICO
ADULTO "CLAUSTROFOBICO"
TR (ms)
428
301
301
TE (ms)
11
15
15
FOV read (%)
230
230
230
FOV phase (%)
100
100
100
SLICE THICKNESS (mm)
4
5
5
DISTAN FACTOR (%)
15
25
20
SLICES per SLAB
19
20
20
MATRICE
256
256
256
AVERAGE/NEX
5
4
4
SLICE OVERSAMPLING (%)
0
0
0
6’ 55”
7’ 48”
7’ 48”
1
2
2
TEMPO
CONCATENATION
Protocollo RM encefalo
FGRE T2w o T2* o FFE T2w
Una sequenza che potrebbe essere eseguita qualora il
quesito diagnostico lo richieda per cosi dire in aggiunta a
quello che viene definito “protocollo standard” è la sequenza
Fast Gradient Echo T2w meglio nota come T2 star o Fast
Field Echo T2w.
Generalmente acquisita in assiale ma a seconda della
dislocazione della lesione da studiare potrebbe essere
acquisita anche in proiezione coronale.
Questa particolare sequenza è in grado grazie alla sua
elevata sensibilità alle alterazioni di omogeneità del campo
magnetico di rilevare la presenza, ad esempio, di zone di
pregressi sanguinamenti, dove cioè l’ossiemoglobina del
sangue si ossida perdendo ossigeno trasformandosi in
deossiemoglobina e poi in emosiderina che è
paramagnetica ed è quindi in grado di alterare localmente
l’intensità del campo magnetico determinando una
immagine ipointensa (FIG. 12) di assenza completa di
segnale.
Oltre ai pregressi sanguinamenti è in grado di rilevare
malattie di accumulo di metalli (Ferro, ecc), calcificazioni
ecc.
Fig.12
Protocollo RM encefalo
Apparecchiature ad alto e medio campo
FGRE T2 TA: 2’ 30”
FGRE T2 TA: 2’ 30”
FGRE T2 TA: 2’ 30”
NEONATO
PEDIATRICO
ADULTO
TR
625
TR
625
TR
625
TE
14
TE
14
TE
14
FOV
240x192
240x192
FOV
240x192
FOV
Slice thickness
5
Slice thickness
5
Slice thickness
5
Spacing
1
Spacing
1
Spacing
1
N slice
24
N slice
24
N slice
24
Matrice
512x288
Matrice
512x288
Matrice
512x288
Nex
1
Nex
1
Nex
1
FA
25
FA
25
FA
25
Bandwidth
13.89
13.89
Bandwidth
13.89
Bandwidth
Apparecchiature basso campo
Ax T2 FL2D HEMO STAR
NEONATO
PEDIATRICO
ADULTO "CLAUSTROFOBICO"
TR (ms)
1400
1400
1760
TE (ms)
60
60
60
FOV read (%)
270
270
270
FOV phase (%)
75
75
75
SLICE THICKNESS (mm)
5
5
5
DISTAN FACTOR (%)
30
30
30
SLICES per SLAB
15
15
19
MATRICE
256
256
256
AVERAGE/NEX
2
2
2
SLICE OVERSAMPLING (%)
0
0
0
7’ 13”
7’ 13”
9’ 04”
1
1
1
TEMPO
CONCATENATION
Protocollo RM encefalo
Qualora si renda necessaria la somministrazione endovenosa di Mdc paramagnetico, dopo
l’iniezione vengono eseguite sequenze pesate in T1 perchè sono le sole che evidenziano le
lesioni di alterata barriera emato-encefalica (BEE).
I mezzi di contrasto paramagnetici sono infatti in grado di accorciare il tempo T1 dei tessuti
determinando una iperintensità di segnale.
Possono essere eseguite nei tre piani, sagittale, coronale ed assiale 2D esattamente come
le sequenze pre contrasto.
A completamento o a seconda dei casi in sostituzione delle sequenze 2D SE T1 può essere
eseguita una sequenza 3D T1.
Partizioni sequenza 3D FSPGR T1w
Protocollo RM encefalo
Apparecchiature ad alto e medio campo
Sagittale SE T1 TA: 3’ 59”
Sagittale SE T1 TA: 3’ 48”
Sagittale SE T1 TA: 3’ 48”
neonato
pediatrico
adulto
TR
700
TR
500
TR
500
TE
13
TE
16
TE
16
FOV
240x230
3
Slice thickness
240x240
FOV
240x240
FOV
Slice thickness
5
Slice thickness
5
Spacing
0,3
Spacing
1
Spacing
1
N slice
29
N slice
19
N slice
19
Matrice
256x224
Matrice
352x224
Matrice
352x224
2
Nex
Bandwidth
15.63
2
Nex
16.67
Bandwidth
2
Nex
16.67
Bandwidth
I parametri delle sequenze T1w assiali e coronali eseguite dopo la somministrazione
del mezzo di contrasto sono uguali a quelli della assiale eseguita prima del mezzo di
contrasto.
Apparecchiature basso campo
T1 fl3d sag
NEONATO
PEDIATRICO
ADULTO "CLAUSTROFOBICO"
TR (ms)
21
21
21
TE (ms)
8,45
8,45
8,45
FOV read (%)
250
270
270
FOV phase (%)
81,3
81,3
81,3
SLICE THICKNESS (mm)
2
2,5
2,5
DISTAN FACTOR (%)
20
20
20
SLICES per SLAB
40
40
40
MATRICE
256
256
256
3
2
2
100
50
50
7’ 14”
5’ 21”
5’ 21”
1
1
1
AVERAGE/NEX
SLICE OVERSAMPLING (%)
TEMPO
CONCATENATION
Protocollo RM encefalo
Apparecchiature ad alto e medio campo
Questa sequenza volumetrica è una Fast Gradient Echo T1w e viene eseguita generalmente
con la soppressione del segnale del grasso che viene ottenuto attraverso l’invio di un impulso
di presaturazione (Special).
Assiale 3D T1 TA: 1’ 58”
In fase di post processing vengono eseguiti dei reformat
con delle ricostruzioni nel piano sagittale e coronale.
TR
8.8
TE
2.7
FOV
Slice thickness
Spacing
N locs per slab
Matrice
240x240
1,8
interleave
88
288x256
Nex
1
FA
15
Bandwidth
19.23
Reformat
Study collections