44 Una giornat Una giornata con... Renata Pisu ...la gente di Korogocho Storie di poveri, di povera gente che vive ammassata in una delle baraccopoli di Nairobi. Hanno dei volti, delle speranze, una quotidianità che li tiene stretti gli uni agli altri, la quotidianità di Korogocho… Foto: Ugo Panella 6/02 S Sono a Korogocho, nel piccolo cortile della capanna di fango dove abita padre Alex Zanotelli che ha deciso di vivere la sua missione in questo inferno. A Korogocho vivono centomila persone, settantamila delle quali sieropositive. Una ragazza mi si attacca al braccio, mi parla fitto fitto e piange: non capisco quello che mi dice. Le do uno di quei fazzolettini intrisi di colonia che ti regalano in aereo. Come le piace, se lo passa sul volto, sulle mani, poi lo butta per terra. Vorrei dirle che non si fa così, ma non mi sento di fare la predica a chi vive in una discarica. Dovrei dirle: “Raccogli il fazzolettino e buttalo”. Dove? Nell’immondezzaio ci siamo già, lei, io e tutti quanti. Solo che io me ne andrò di qui. E lei? Così raccolgo il fazzoletto stropicciato e vado a buttarlo in un secchio, il secchio “privato” della spazzatura di Alex. Lui almeno quello ce l’ha, lo possiede. La ragazza mi guarda. Forse, penso, è così che bisogna fare qui. Voglio dire che bisogna fare, non fare la predica. Mi sembra che così faccia Alex. Ieri mi ha detto: “Si esiste soltanto quando si incontra l’altro, per questo bisogna guar- ata con... 6/02 45 SUDAN no della stessa REP. DEM. bidonville: MoDEL CONGO ses Odori, per esempio, un gigante vestito con pantaloni e camicia color kaki e un berretto di lana in testa. Aveva bevuto un po’ quel giorno ma ragio- UGANDA KENYA SO MA LIA darli in faccia questi poveri. Ognuno di loro ha un nome e un volto.” L’ho fatto, li ho conosciuti, ho imparato i loro nomi, ho stretto le loro mani. Grazie ad Alex ho incontrato i più poveri tra i poveri, gruppi di paria all’inter- • ETIOPIA OCEANO INDIANO TANZANIA nava benissimo. Mi ha raccontato la sua giornata nella discarica, il Mukuru. " Foto: Ugo Panella Una giornat Una giornata con... ‘ La sua specialibini, niente mariLa sua specialità tà erano i rifiuti to: anche lei coerano i rifiuti freschi, mucchi me tutte le altre freschi, mucchi di ossa di pollo di ossa di pollo donne che si race tacchini con colgono nella cae tacchini con ancora intorno panna accanto a ancora intorno brandelli di carquella di Padre brandelli di ne, ieri di certo Alex a infilare carne. saporita, oggi perline, faceva la nauseabonda. Mi ha gui- puttana, qui in baraccodata tra i raccoglitori di ri- poli e anche in città, ma fiuti declamando il Vange- soltanto quando riuscilo “Io sono la Vite, voi sie- va a mettere da parte i pote i tralci…” E sembrava un chi centesimi per prendeProfeta antico che vatici- re l’autobus, il traballante nasse in questa desolazio- mutatu che porta fino al ne creata non dai nostri ri- centro di Nairobi e che pofiuti ma dal nostro rifiuto chi di quelli che vivono a di loro, dei poveri del Korogocho possono permondo. mettersi perché costa. Così Ho incontrato e guardato vanno a piedi, con quei loin faccia anche altri racco- ro piedi nudi coperti dalla glitori di rifiuti: Charles, crosta di fango. Ma che John, Mathias, Benny, ogni fanno in città? Molti hanno nome un uomo con una ri- lavori e lavoretti precari, chiesta pressante, non molti vanno a rubare o a espressa a parole, di esse- cercare di rimediare qualre riconosciuto come uo- cosa. Lucy ora non ha più mo. La stessa richiesta l’ho bisogno di andare in città. colta sui volti giovani, al- Calza sandali di plastica, cuni bellissimi, delle ra- ha in testa una specie di gazze della coturbante nero, munità Udada, un abito giallo Così vanno che significa sopulito. Sa leggea piedi, rellanza. Sul volre, sa scrivere, sa con quei loro to di Lucy Wanfare di conto. piedi nudi ciko, per esemÈ lei che si occucoperti dalla pio, trentadue crosta di fango. pa della contabianni, due bamlità di questa co- ‘ ‘ 46 ‘ 6/02 operativa di donne che tentano di non morire perché vivere prostituendosi vuol dire morire di AIDS. Mi ha detto Alex che se va avanti così tra una decina di anni qui a Korogocho vi saranno soltanto bambini, tutti gli adulti falciati da questa nuova peste e dalle malattie antiche che erano ata con... 47 de: “Andare via da Korogocho”. Come ho potuto fare una domanda così stupida? È ovvio che tutti vogliono andare via da Korogocho. Ma una vecchia mi si avvicina e mi racconta che lei qui vuole rimanere perché anche una baracca è ! “casa”. Foto: Ugo Panella ‘ quasi scompar- Domando a Lucy duemila scellini al mese per le elese ma ora stancosa spera per il futuro. mentari e Lucy, no tornando, Mi risponde: per esempio, riperché le porta “Andare via da esce a portarne a la miseria. E saKorogocho”. casa quattrocento ranno bambini la settimana. malati e analfabeti, perché se prima a Pagato l’affitto della baracscuola molti potevano an- ca, cosa le resta? darci ora le rette sono au- Domando a Lucy cosa spementate, ci vogliono circa ra per il futuro. Mi rispon- 6/02 ‘