SUL
LAZZARETTO Dl PALERMO
DI
GIIJSEPPE GILIBERTO
STAliPE ,R IA DIFRANCESCO LAO
Salita de' Crociferi num. 86.
l
I
ALL' ONORANDO
ED OTTIMO SIGNOR DUCA 01 CACCAMO
ANTONINO SPUCCHES DE BRANCOLI
SOPRINTENDENTE GENERALE
PRESIDENTE DEL MAGISTRATO SUPREMO DI SALUTE
L'AUTORE CONSACRA
QUESTO TENUE LA VORO
IN PEGNO DI RIVERENZA
DI AFFETTO
E 01 DEVOZIONE.
Non sufficit, exhibuisse ea, quae pr osunt, et in quorum
1incero usu sanitatis tutela coosi,tit; sed o pus etiam
est, ut rned io tollantur varia sanitatis ofFPndicul a,
var iaeque injuriae, e1 quihus morborum, ipsiusque
mortis ca·usae nasci possunt.
lluaNsTUIT,
Anthropologia f orensis
Sect. I. C. Il. § 3•.
I' origine delle umane azioni manifesto
che piu il sentimento che Ia ragione a conservare
Ia misera vita sempre i mmtali condusse. Una voce
della natura c' inspira questo potere, quest' obbligo,
cui ogni umano riguardo pur cede; e gli effetti che
desta sono al nostro bene conversi. Da cio Ia fiducia
e l'amore neUe azioni virtuose e piacevoli; da cio il
preservarsi di ogni danno o malattia; e l'opera chiamando dei mezzi, che a tal fine conducano, ottenere
quella sicurta influente al ben vivere, che alcune volte
per debolezza individuale aver non c'e dalo. A questo
scopo Ia istituzione dei monumenti in varie guise appellati diretti a sopprimet·e il germe dei mali contagiosi, da cui sogliono gli uomini essere vessati; non
cbe le leggi di precauzione contro le febbri putride
maligne, contro le pesti, ed ogni altra iufezione, compresovi il vajuolo naturale, malattia, che merita iw]amento e circospezione quanto ogni altra, sebbene al
presente derivi dall'ostinato rifiuto della vaccinazione.
La Bibbia e il primo codice; dove troviamo indizii di precauziooe presa dagli uomini avverso gl' inJNvESTIGANDO
e,
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T
r
6
feLLi di contagio. I capit.oli xm di Levitico v dei
numeri, e xv del libro 1. 0 dei Re prescrivono' si fosser:o i. Lep1~osi presso al deserto, fuori del c~mpo, e
qumch fuon Gerusalemme severamente separati. E si
Iegge al 1. 0 di questi libri, che gl'infermi presentatisi, come doveanlo, dinanzi al Gran Prete Aaron, e
succes_sivamente dinanzi agli altri Preti, secondo conoscenza del male, soggetti veniano a contumacia provvisoria di .sette a qualtordici giorni ; il che poi em
confirmato. Queste leggi per una lunga serie di secoli.
furono religiosamente osservate; ed allora, quando le
Crociate presero Gerusalemme dai Musulmani, nuovi
stahilimenti si aggiunsero agli antichi solto titolo di
Santo Lazzaro, dond ' e Venuto il nome di Lazzaretto .
L 'ufficio de' quali luogbi venne poscia in Europa alquanto generalizzandosi, secondo le varie malattie, che
sgraziatamente si sviluppavano. Nell' anno 1494 passatovi per Ia prima volta il virus sifilitico furono apposli siffatti mezzi di precauzione; e lo stesso fu praticato, quando Ia Rogna mossa da Partenope, per
ogni dove propaga vasi con indicihil forza.
IJa peste e tutt' altri mali contagiosi ( ell'etto della
negligenza a netlare i canali del Nilo) travagliarono
lungamente tutte le citta dell' Universo e particolarmente Provenza e Marsiglia , che molto commercio
avendo col Levante p er lo spazio di venti anni, come ci atteslano gli slorici Papon e Ruffi, ne furono
affiitte. I negozianti di Al cssandria e del Gran Cairo .
trovarono i primi del loro isolamento ollimo mezzo
a preservarsenc. L 'imilarono i Turchi, ed all E uropa
ne fecer parte. II perch e ne venue, che in Marsi glia,
Tolone, Livorno ed altri porti significanti, che danno
ncl Mediterraneo furono innalzali slahilimenli p l'e:so
al mare, che prendeudo esclu sivam enle non1e . eli L:~ z ~
zure ll i sono seniti u ra cchiudcrYi d cntro gh uom 1111
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c le cose portanli la infezione~ ond'espurgarsi per lo
spazio di quaranta giorni, termine il piil lungo delle
acute malatti e; e da cio il nome di quarantana.
Per siffatti mezzi, e osservabile, che Ie contagiose
malattie si son lasciate pone degli araini, non inoltmn~osi. da per t.utto. !Ja peste che ~pesso s' o~e,
regm o In Costantmopoh, o aile Smirne, o in Grecw,
ed altre Pl'Ovincie del Turco, confinanti al Dominio
Veneto, d'ordinario non penelra piil innaozi . La Polonia, l'Ungheria, Ia Prussia, Ia Danimarca, ed altre
Provincie Settentrionali furono gmvemente infestate
dal contagio; ma queslo non passo gia a maltrattare
le conlrade confinanti. Si vide il medesimo regnare in
Vienna d'Austria a' tempi di Leopoldo 1. 0 , e non si
estese pet· tutt'altri paesi. Cos! Ia citla eli Conversano
del Regno di Napoli, a' tempi della sede vacante di
Alessando VIII ne reslo fieram ente affiitta, ma fu cosi
hen posto argine alia furia del male, che non si comunico a' piil vicini paesi. Nell 'anno 1576 furono oppresse le cilla di Milano, Mantova, Padova, Venezia,
ed altri luoghi, ma Ia maggior parte delle altre citHl
della Lombardia se ne difesero. Infieri allora Ia peste anche nella Sicilia, e nella Calabria e Pdglia, e
pure Napoli seppe preservarsene. Nel 1656 Roma ,
Napoli , Genova , ed alcune altre citta soggiacquero
alia peste, senza che si comunicasse il veleno al di
Ia dell ' Appenino, ne alia Toscana , ne a tutti ·altri
paesi confinanti. E tanti altri simil fatti, che annoverar
si potrebbero, seguendo Ia storia delle pestilenze ed
altre infezioni sino a' noslri tempi, comprovano ad evi~
,denza quanto r uso dei Lazzaretti, non scompagnato
eli altre prescrizioni, sia di giovamento a sfuggire . le
infezioni. Che se poi malattie varie girano per le contmde Europee, cio avviene, come sempre e accaduto,
o per clandestino, o per secondato contagio.
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citta dell ' ltalia riputata. :Fornita di pubbliche Ville,
di adorni passeggi, di spaziose vedute e pittnresche,
nulla pen.uria e in essa di tutto cio, che puo dilettare la vtla , e soll evare il ciltadino infcrmo traente
il suo corpo languido e gemebondo. Solo all'Estero,
che in questa parte di Sicilia da' lontani pacsi sospetti
approdava , mancava un rifugio ; solo a Pal.ermo un
luogo di precauzione; a dirlo in breve, solo mancava
un Lazzarelto.
. Ma a cio pt·ovvide con animo generoso e _filantroplCo il Vicere Duca Alhurquerque, il quale nell'anno
1628, Ia necessita conoscendo di questo stabiliment.o,
onde preservar Ia Sicilia dal contngio della peste, che
allora infieriva neUe ltaliche contrade , fc ridurre a
tale ufficio un fahbricato, che esistea nel piccolo promontorio dell 'Acqua Santa, luogo presso al mare, dist.ante due miglia dalla citta, verso tramontana. La forma
originaria dell 'edificio, mosti·ava ch'era servito· al solo
fine di racchiudervi dei cereali . Un paralello grammo,
che si eslendea in lunghezza dalla riviera sino alla
strada Hegia, cr:l in larghezza sporgente dall'un dei lati
a tramonlana, e dall 'altro a mezzo giorno, il tulto componca. II terreno, che allora occupava, era di canoe
ventollo di lunghezza, e quaranta di larghezza. 1l suo
in~cro consistea in due gran magazzini, separati da
un'i ntermedio cortile, per mezzo del quale si avea l'ingresso dalla parte della sponda, tre stanze superiori
alia estremita del magazzino sporgente a mezzo giorno, cd al trettante inferiori, per uso delle persone di
custodia. L'opera in siffatta maniera ehbe il suo compimento nell anno 1631, eel una iscrizione appostavi
sen! a fissame Ia sua islituzione. Riport.iamo questa
1scnzwne , come tlocumento utile per I a storia del
fahbricato.
Riuscenclo pero malagevole rinvenire in tutti i luoghi un punto ventilato in mezzo al mare adatto per
lo innahamenlo di siffalti stabilimenti, che sia molto
spazioso, non umido, non secco, avente comunicazione
per una sola parte in terra , ed un porto capace a
raccoglier denlro dei navigli, moho ristretto e il numero dei Lazzarelti a peste, come a quelli di Livorno, cd altri sopra enunciati. Dond' e, che dalle citta,
che ne rimangon senza, rifintansi le provegnenze infette, e per rimediare in pat'te a tanto clifetto, e non
impedire il commercio, foote di ogni loro ricchezza,
s' instiluiscono dei Lazzaretti di semplice osservazione.
I reali Domini Continenlali vantano due Lazzaretti
di questa forma, uno in Posillipo, e l 'altro, ch' e il migliore, in Nisita. La Sicilia ne ha un numero piit esteso. Messina ( 1), Trapani, Augusta, Siracusa sono forniti di Lazzaretti di osservazione, cbe insieme a questo della nostra -citta, di cui, secondo invito, ci tratterremo hrevemente a parlare , offrono e sicurezza e
bastevoli mezzi, onde accrescersi non poco il comrnercio dell' Isola.
Palermo, che riconosce Ia sua origine da' Fenicii (2),
riputala capitale e centro di commercia dai Cartnginesi,
dai Homani onorata del nome di ciW1 alleata e lihera,.
e poscia Capitale confermata da Ruggiero , come al
di d' oggi conservarsi, e stala sempre, e pm· Ia sua
nobilta , e per i suoi ornamenti una delle primarie
(1) II Lazzarctto della citta di Messina e uno dei migliori che si abbia
1a Sicilja: e per Ia sua posizione felice sovra gli altri primeggia. Poco
tempo fa era vcnuto in pensiero del Governo di ridursi a L_az~aretto
sporco, rna il rcalizzare questo progetto prcsenta dubbi non. hev1 : per
cui prudenza vuolc che se ne abbandoni l' idea. Secondo no~.' qualo~a
fornir si voglia ]a Sicilia di un Lazzaretto a peste il luogo pm acconcw
sarebbc l' Isola di Magnesi, chC olfre tutti i rcquisiti neccssarii all' islitu zionc di uno slahilimento di tal fatta.
(2) Secondo Tucidicle e Polibio.
.
'10
T'ESU. ROMNES · RETRO · AUGUSTIS · SICl L · AC ·l!ISPAN · REGE
PHILIPPO IV·
PROREGE · OPT· PIO · D ·FRANCISCO· FERNANDEZ· DE LA · CUEVA
ALllURQUERQU.iE · DUCE
QUO · SENATUS · PANORMITANUS·ET · CIVIUM·INCOLUMTTATl· ET · REGNl
COMMODO · ET · AMANTISSIMI · REGIS · VOLUNTATl · TUi\1
PROSPICERET · CUM · OBTEMPERARET
PRJETOR · D · FRANCISCUS · VALGUARNERA · ASSORI ·COlliES · AC·
VALGUARNERJE ·PRINCEPS · CAP · D · PETRUS ·I'ALAC:IO · JIORATIUS
LOMELLINO · D ·CAROLUS· DEL VAGLIA · CAMPIXIANO
ANDREAS· VESPASIANI · AGLIATA • FRANClSCUS ·DEL COTTE
SIMON · BONACCOLTI · SENATORES ·HOC· EDIFICIUJ\1 ·ANNO
SUPERIORE · INCOATUM · NUMERIS ·NUNC· AllSOLVENDUM
OMNIBUS · DILIGENTISSIME · CURA VIT · UT ·IN · POSTERUM
All · OMNI · PESTILENTIS · MORlll · SUS PICIONE · REGNI
CAPUT SALVUM · INTEGRUMQUE · SERYARET · CI:>.D·C·XXXI·
Ma non s'era in questa maniera ottenuto Io scopo
di mcttere in sicmezza Ia salute degli ahitanti di questa terra, che ·anzi essendo, come le cosc in sui principio riescono, non perfetlo, angusto, e poco sicuro
da1'a a temere di una invasione di contagio , che in
quei tempi, spesso serpeggiand? nelle contrade ~ n?i
piit vicine, miseramente ne demmava le popolazwm.
Pure quasi per uno inlero secolo l'orcline. e lo slato
eli quel la strutlura non cam~io facci.a , ne cbb.e m.iglioramenti; c, per quant.o ct suggenscono le Jstorte
di quei tempi, lunga pezza duro stazionario un' oggetlo
di tanto interesse. Alia fin e del passato secolo, e prccisamente nell'anno 1771, furonvi vari corpi aggiunti,
taluni appoggiati alia parte intcma ~ei magazzini, a~­
tri in principio o in fond~ .del c?rttle: E quando 1l
contao·io
di Malta sl da v1ctno mmacClava Ia nostra
0
terra fu ancor esso munito di recinti, di cancelli, di
spartimenti per entro a' magazzini, c di alquant~ im:
pcrfette fabbriche sov~''essi, .che per mancanza dt tetll
andarono hen presto m roYina.
L' opera eli due secoli non olfrendo que~ Ia. perf~­
zioHc , c quclla sicurezza , che a tanto cd1ficw , n-
,I
'II
chicdesi, mosse l'auimo dell'attuale Mao·istrato supremo
eli salute a proporre un pw,.ello on~le ristaurare ed
ingrandirc ~uesto edificio ,
m~do che apprestato
avesse fiduc1a .negli abitanti , c comodiHt agli esteri
nel consumai'VI la loro contumacia. Si richiese que~to progello all'Architetto carnerale D. Nicolo Puglia,
1l. ~1uale non mauco di eseguire lo incarico con tutta
dil1gcnza cd accortezza. Ed il pl'Ovvido Govemo cui
.
'
fu poscJa.
ra.ssegnato, lo munl di sua approvazione. Il
perche s1 che tosto mano all'oper-a solto Ia vi•yilanza
'
deI Deputato Sig. Duca della Verdura,
cui neb vennc
esclusi,•amenle affidata Ia csccuzione, e non e guari,
merce lo zelo e l'attivita dello stesso, con somma sua
lode, ebbe il dovulo compimento.
Occupa questo edificio un grande spazio in riva
al mare, tutto circonclato eli alte mura , che ben lo
custodiscono. Due porte vi danno entrata, una al Sud,
che dee chiudersi, e I' allra al Sud-Ovest . Quest' ultima e Ia principale , e mostrasi con nobile aspelto
]ungo Ia slrada pubblica dell'Acqua -Santa, ad opera
d 'iulaglio di grossi macigni, che sostengono un cornicione a risallo, in cui si osserva eli rilievo scolpito
a stucco il gcnio della salute, che all 'emhlema delle
Reali insegne fa colonna , !iancheggiato al di sot.Lo nell'opposto Jato deli 'Aqu ila, e del Cornucopio. Sono allaccati a' suoi fianchi due piccoli edifici, efiirriati al
difuori a struttura di mattoni , uno per il c~rpo eli
guardia, e l' altro pe1' aLitazionc del portin:Jjo, ora
de1le guard ie doganali, custoditi all ' iulorno da cancelli di ferro .
lmmediatarnente a questa porta s· apre a rlritta un
piccol sepolcreto ad uso degli eterodos si. II terreno
cbe lo comp one , di figura triangoJa ~'C , e piantato a
mirti ed a ciprcssi, che lo riparti sco~10 in molti hen
ordinati vialetti , di selciato coperti , tutti portantcsi
in
12
al centro, in dove elevasi un gran mausoleo e dietro a questo un semplice foote , che serve ~d inaffiarlo. Quiv.i se~~a ~e~ge. di sim~etria s'et·gono v1u·ie
. tomhe, formt6 d Iscrtzwm, altre ptccole, altre di bella
forma costrutte , al doppio oggetto di conservare le
ossa degli estinti, e tramandare la memoria loro alia
postel'ita. Altro breve tratto di terreno siegue a sinistra , anche a que~to officio addetto , che sebbene
chiuso da una bassa ferrata di cinta , si spazia pii.t
in Ia, e sino al mare per opera di ricolmamento, recentemente eseguita, al termine del quale si osserva
un piccol fabbricato per abitazione del Cappelleno e
del Medico.
Di fronte al primo ingresso , e dopo breve tratto
di stmda ergesi il vestibolo, che serve di custodia per
la introduzione del corpo del Lazzaretto , eseguito
pure di grossi macigni ad opera d' intaglio , espressante due semplici pilastri cilindrici con finimenti, a
di cui lati sono due sedili.
Da quivi entrasi in uo lungo spiazzato , a pie Io
recluso primario, con un foote in centro dal Jato del
mare, alla sinistra del quale, cd a poca distanza dell' aozidetto vestibolo vedesi uno sbarcatoio corredato
di scogliere nella punta esteriore, e nel fianco di levante, ov '~ maggiormente esposto, e ricoperto di quelle
basole di selce , che deggiono resislere alla corruzione dell'acqua. E questo sbarcatoio viene attraversato da un cammioo esterno, che serve all'uficio degli impiegati Doganali , per non essere in contatto
colle persone od oggetti entro il Lazzarctto. .
Viene in dietro il- cot·po pt·incipale ~e~ fabbrtcato~
che contiene in prospello vari magazz101 , sporgen.~t
nello spiazzato e banchina presso al ma_re, per. Ia pm
facile immessiooe dei genet·i : il corpo dt g?ardta paesana attaccato al vestibolo primario : l'ufficto del Can-
l
'13
~cllie~e. A sinistra altrettanti magazzini; e lo termina
l 'Ufficwa d~lla Deputazione pet· far ordine colle stanze
del_Ie guardte paesap~. In centro havvi un porlone di
an~ICa e ~on tanto ncercata struttura, per mezzo di
c~I entras1 nel gran Cor tile, di forma q uatrilatera, arn.!no, reg? 1are, e. sicuro, grave alia vista, ed alto alla
mtroduz10ne dCI generi, ed aiJa miglior sorveglianza
delle guardie sanitarie.
Attorn?. a questo ~i s?no dodici magazzini, di grande ?ap~Cita hen ventilati, e con porte fornite di canc~lh dt ferro, e di gradini di selce. Ne solo in questi possono le mercanzie riporsi, rna anclte allo scov~rto delle banchine ~i se!ce, collocate lungo 10 spa~IO. In centro del co_rtile serge una cappella, costrutta
m modo, che a tutti i corpi del recinto adito e dato
di poter ascoltare e vedere il sacrificio della santa
mess~. AI.cuni passi ~n dietro siegue un. foote, dove
zamp~Ha m gran cop1a dell'acqua. Ed un parlatojo a
dopp1e .ferrate, cl!iude il cortile, in fronte del quale
una la~)lde e deslmata a tramandare alia posterita Ia
memon~ d~ll.a ristau~azione di questo edificio, colla seguente Iscnzwne latma del Ear. Vincenzo Mortillaro.
••
LAEMOCOMIUM
AD' INSULAE· INCOLUMITATEM
PRIMUJU · PHILIPPO IV · REGNANTF
ANNO MDCX XVI II · SUMPTU · PUBLICO · EXSTRUCTUM
DEIN • FEI\DINANDO IV , 1\EGE
ANNO MDCCLXXI ·INSTAURATUM
NUNC · TANDEM
l' ROVIDENTlA · OPTIMI · PRINCIPIS
}'ERDINANDO IJ,
LEOPOLDO · FRATRE · VICE ·SACRA
AMPLIATUM · EXPOLITUM · ABSOLUTUM
MARCHlONE, JOSEPHO • AREZZO · PRAESIDE
PRAEFECTIS
EQUITE · HERCULE · NASELLJ ·EX' PRINCIPIBUS · ARAGONIAE
ANTONINO · SPU CCHES · DE BRAN COLI · CACCABI · DUCE
JOSEPHO · MERLO · li1ARCH}ONE • SAN CT..E ·ELISABET H£
BARONE ·MICHE LE ·CONIGLIO
MARCHIONE · JOSEPHO · UGO
FRANCISCO· BENZO · VERDURAE · DUCE • PRAECIPUE
SALUTIS ·PUBLICAE · CURATORIBUS
PROCURANTIBUS
AN • MDCCCXXXIII ·
1fl.
fermi in sui pot'Lone a sinistra scorgesi un
vestiholo, che conduce nel luogo addetto alia custodia delle persone. Chi vuole avet·e un'idea di questo
vestibolo s'immagini un portico a due colonne di carattet·c dorico _c travatura rettilinea, ft·egiato nel fondo
della parete dt un basso rilievo di pittura lavoro del
Sacerd?te Giovanni Pa!ricola. ~ercurio e primo personaggto, che mostt·ast nella ptttura, nell'atto che fa
dis?end~re _da un navi glio molta gente, da varie e Iontam reg tom pervenute; vengono esse per mano condotti
in nn tempio, dove risiede Ia Dea della Salute· e da
. alia Sicilia dietro a cui
questa, pare, st. presentmo
sta confuso, eel abbattuto il malefico o-e~io del contagio. In fondo si vcde un hu sto in m~rmo del Re efHgiato dal nostro abile Sc ultore Nurnio Morello alIievo del Villareale: E dall' un dei lati del po;tico
s'e~tra nell~ slanze d~ll~ pt·~gioni, in quella del carcenet:e_, eel ~n ~lquantt nposlt per gli stt·umenti, e gli
utens1h samtaru.
A doppie fughe adorna Ia scala eli marmo rosso dell' Ogl iaslro. La prima composta di pochi gradini mette
in un cihorio, in cui e collocato il simulacro in rilievo
di M. SS. Immacolata, proteHrice dei Naviganti, lavoro dello scalpello del sig. Salvatore Bag~asco. E
Ia seconda a destra per triplicate fughe conduce al
piano superiot·e, illuminata a giorno di un corpo, che
dal vcstibolo si eleva a tre. at·cate di fronte, due ai
fianchi, e rende decorato quell'aspetto laterale dell'edificio.
Si presenla nel salire una gran galleria con foote
d'acqua, per dove entrasi in quattro quartini tra lor
divisi, con doppie cancelli a fine eli custodirli e ser·vire a parlatoio . Ognuno eli questi · quartini contiene
pii.t gabinetti, ed altri piccole stanze addette a' commodi necessarii dei contumacisti. Per una piccola scala
SLaudo
d
'
'I 5
dalla galleria si scende giu nella casa del capitano del
Lazzarctto, avente uscita separata, nel pt·ospetto della
parle d' oriente, e fornila di tutti i mezzi, onde poler
agevolare una pii.l severa vigilanza. Ed a sinistra eli
questa si va nell 'ufficio della Depulazione in huon or. dine, e decentemente addobbata.
Sin qui del primario recluso : passiamo a far parola dell'altro, che fu di pianla costruilo per uso dei
corallari.
II passo all'andarvi rimane libero dalla parte d'Oriente , e senza fat' lunga fatica in brcvissimo tratto
trovasi chiunque ad osservarlo in forma eli un semicerchio con seno eli mare e scaro sufliciente a stazionarvi le barche, che ritornan da' mari d'Africa dopo
Ia pesca del corallo. Uno sLarcatoio alla punta estrema del Jato sporgente a Levante fa scala in un piccolo spiazzato con tel.toia, ed alia sinistra eli questo
in riva al mare si erge l ' uflicina delle persone sanitarie , che ricevono le dichiarazioni dei contumacisti
al loro arrivo.
Non tarda l'occhio di mirare il corpo del novello
fabbricato seguendo Ia linea di questo spiazzato , al
quale presentasi come a ferro di cavallo, che s'apre
di larghezza alia parte del mare; Ia di cui meta eli
circonferenza forma tre gran cortili, e l'altra esteriore
altrettanti caserme p er abitazione dei conlumacisti.
Ognurra di qucste caserme compone sette cameretle
termne, avcnti tulle l ' uscila nei corrispondenti cortili.
Un cammino coverto legasi lungo Ia linea interna dell'edificio, che comunica coil' altro recluso 1ei contumacisti per una scala separata. In centro un grande
spiazzo riempie il voto del serni-cerchio, eel in fonclo
presso al mare una cappella lrGvasi c?strulla J?er I~
messa, a cui sta presso un luogo destmato a rtp01:v1
una lapide, con altra iscrizione produzione del Iodato
Barone Vincenzo 1\'lot·tillaro.
16
La fipura estcriore. ~el scmi-cercbi? alle sue spalle
appare m forma retttlmea pet· due ptccoli fabbricati
posti dall' un dei flanchi dell' edificio, tacenti anrrolo.
0
Quello a dritta e costrullo ad uso di cucina , con
parte di tettoia e fonte di acqua coneute; lo che osservasi anche in quello a destra ·, con che pero arrgiungesi una camera per Ia fumigazione delle cart~.
II lotto termina con un cammino di ronda, intermedio aile caserme ed al muro di circonvallazione, sporgenle nella strada dell 'Acquasanta, che va ad uscirc
all'altra parte d'entrala del Lazzaretto.
E anche da mirarsi alia sinistra parte di quest'ultima porta una scuderia pei cavalli; cd a destra uno
spazio riserbato alia infermeria isolata, cbe sara formala da un primo cortile, una galleria, un secondo
cortile attorno con sci stanze degli infermieri, e sepolcreti diclro con teltoia.
Uo progetto finalmente esiste , ondc fornir questo
stabilimento di uo comodo sicuro per le barche in
contumacia. A qual' uopo s' e creduto necessario doversi costruire un ancoraggio a poca distanza dello
stesso , e precisamente dopo Ia Regia peschiera in
riva all' Acqua Santa. 11 che abbiamo tulta Ia fiducia di vedercelo quanto prima costrutto.
Questo e l"aspetto, che presenta lo stabilimento nel
suo materiale edificio. II fine per cui e stato iuslituito e rilevantissimo; e noi siamo testimoni dei sommi
vant~ggi, cbe arreca.
· .
In un paese dove no11 esisle Lazzaretto 1.1 corp~
dei cittadini incorre necessariament.e nel pencolo dt
soffrire danni non indiffet·enti. Se vi si ammellono le
provegnenze dei luoghi sospetti Ia salute. vi~ne a ?omp romettersi se rifiutansi resta il commercw mtralcwto;
' e Ia miseria succede. Allo mcontro
.
e Ia poverla
per
mezzo delle riserbe, chc i Lazzaretti apprestano, con
n
sienrezza ha luogo Ia immessionc dei gencri csleri ;
cd i legni , che fan ritorno aile marine Ioro, ricercano
le manifatthre e i prodotti nazion'ali dei paesi, donde
dipartonsi.
·
•
Questa ricerea, incoraggiando gli operai e gl' 1ntraprenditori, fa sl che l' industria progredisce ; stimolati gli uomini dall' interesse, dal guadagno, dall' utile,
c dalla protezione per fine d elle l eggi e del Governo
mostrano tutta l'attiviUt loro; percio aumentansi i pt·odo tti delle manifatturc, ed il prezzo dei lavori ; eliviene maggiore Ia quanlith de' fondi deslinati alia ricompensa; i prodolli si vendono sempre con vantaggio, e la ricchezza generale s' ingrandisce.
Quasi in tutti i paesi dell 'Europa Ia moltitudine dei
figli riesce eli peso a' lot' padri. Cio non si os£erva
nel Settentrione deH 'America; chc anzi, sendo qui vi ·sl
hen pa~ati ' i lavori, i figli sono per il pad re una sorgentc di guadagno e eli ·prosperita. La piu ricercata
dote di tUJa vedova sono i figli del difunto marito ,
circostanza, che nclle parli nostre toglierebbc Ia spc ranza Ji un secouelo marilo all' una , di un secondo
padre agli altri. Ne vieu c da cio, che i padri ricocoscendo nei figli una pa rte delle' proprie fortune, p er
interesse , se non per sentimento , prendonsi tutta la
cura di loro, c furmano degli uomini inclustriosi, dei
buoni cittaclini. Cosl i mi ~lioramen li economici, dando
Ia mano a' miglioramenti morali , assicurano in un
paese Ia .piit solida, Ia piit durevole fel icita.
Questa veduta ehbc di mira il nostro provvido Governo, ncllo istituire e migliorat·c il Lazzarello, onele
pone qualchc rimed io ad una gran parte de' mali eco nomici. E noi ci auguriamo , poiche foruiti di tali
mezzi di p recauzione, che vengau quei tempi in cui
Ia Sicilia potra god ere una pi it estesa e pi it l ibera
comunicazione non solo con tutti ·gli stati ; con tuttc
2
18
le sociela , ma ben anco, se pur c lccito sperarlo, os scrvarc, che il Casacco del Don, I'A.,,bo deii'Egitto ,
il Selvaggio del Canada, liberi lulli nei mezzi di aspot·talioue e d' imp01tazione, facciano con noi Siciliani ~
un continuo e non impedito baralto di merci, e cosi
formando una estesa famiglia sovvenire a' nostri reeiproci bisogni, ed alia soddisfazione dei nostri piaccri.
Per ora ci consola il riflelle•·e di essere forniti eli
uno stabilimento , che sebbene piccolo offre tutti i
-vantaggi ~i un Lazzarello a piu estesa e piit pericolosa navigazione cliritto ; e che nel suo intero , per
Ia giustezza delle sue proporzioni eel intelligenza delle
sue parti, risponde allo scopo, cui fu filantropicamente
istituito.
Solo potrebbe attribuirglisi a difelto, che sia posto in luogo troppo vicino dell' abilato; rna anche a
cio si e rivolta Ia mente del Governo ; e merce le
sue cure, che tenclono al bene puhhlico, siamo certi,
che hen presto, come da tutti desiderasi , sia posto
in esecuzione il progetto da piil anni avanzato, onde
per un fossa to cla scorrervi il mare all ' iutorno, dividersi intieramente d "ogni comuoicazioue.
Del resto noi confessiamo con vera persuasione do-vcrsi al sig. Duca della Verdura e tutt'altri componcnti il Magistrato Supremo di salute saper hen grado,
che a tanto bene, cui e aclorna questa nostra Citta,
ahbian coutribuito ad aggiunget·e anche questo; e de!iideriamo, che un guiderclone, ass1i piil condegno che
Ia nostra lode, ven ga reso alia loro diligenza e premora, nella riconoscenza che riprotesteranno tutti gli
amatori delle cose patrie, e quei che intendono alia
gloria ed al bene comune piil ch~ al vantaggio prt-vato (1).
(I) Gli attuali componenti questo Magistrato supremo di Salute pubhlica
SOJIO
10
II
S ignor D1•CA
di
C.lc CJ.Mo,-
»
1\f.ucu.:sE
»
MAR CRl:St: Uuo,
D uc A della VERDURJ.,
I>RI Ili CIPE di NisCEMI,
i\fERLo , -
v
Preaidmte Sopnillenclente genera!e ·
Deputa/o S egretario genera/e.
~
Deputati.
PRINCIPE di
J.LGU.I.RNERJ.,
D. PIETRO DILETTI,
Quest'ultimo dalla classe degl' impiegati e da Segretario dello stesso
Collegia fu non e g uari promosso a deputato . Tale promozione rammentasi come Ia prima. Ma noi possiamo asserire, seevri di amor proprio, esscr colui cui di giustizia toccava, si per i senigii in lunghi e
non interrotti aJmi prestati, si per i meriti cite lo adornano. E non laseiamo di congratularc seco lui ; e dal r enllere uniilmente Jodi e s·nccri ringmziamenli al nostro Augusto SoVJ"ano, che di quesl'atto ui giustizia ahhia contrihuilo al bene uel servizio Sanitaria , sendo quegli di
tali materic sovercltiameute istrulto, e formato dell'esempio Ia speranza
nella classe di tutti gli impicgati, come puler coi !oro servigii n1critarc
unll Jliu nobile, c non limitala ricompcnsa.
21
I$CRIZIONI
CIIE
OLTRE
A QUEJ.J.E
DESCRITTE
IlL
Sl RITROVA l'i O
ENTRO IL LAZZAJ\ETTO 01 1',\I, EMIO
I.
YERDINAN OO · DORBONJO · REGE
JOANNE· MARCHIONE · FOGLIANI · PROREGE
ANNO · MDCCLXXI· REFECTUM
AD· URBIS · GUBERN4CULA · SEDENT !BUS
G:ESILAO · BONANNI · ET · JOPPOLO · S ·ANTONINI · PRINCIPE
CASTELLANAE · ET · S · BLASJI 'DUCE · EX· MAGNATlllUS
HISPAN IARUM · PRAETORE ·
II.
EQUITE · EMMANUELE · PEROLLO ·
V,
PETRO · MORFINO ·
Ill.
.TOSEPIIO · GAMllACU RTA ·
III .
.TOSEPHO · CARCAMO ·
11 .
EQUITE · FERDINANDO · LOCEROT
II.
CONRADINO · ROMAGNOLO •
II.
SEN ATORillUS·
II.
AD! TO· QUISQUIS · EST ·,LUllENS ·CONTEMPLATOR · VOLENS
EXCITATIS ·OPERIS. MOLEJ\1 · NAVUS · ATTENDITO
SENATUS · PANORMI TANUS · ANNI MDCXXXI
VEL· AD· MATURRIME · FERENDAJ\1· OPEM · VEL · AD
THECNARU~l · URllEJ\1 · DISSIPANDAJ\1 · ET · PRUDENS
DISTRIBUIT · ET · PROVIDUS · ABSOLVIT
PRA E T URAM · EXERCENS · D · FRANCISCUS · VA LGUA.RNERA
ASSORT· COMES· VALGUARNERIE · l'.RINCEPS
CAP · D · PETRUS. PALACIO · HORATIUS · LOME LLINE · D · CA.ROLUS
DEL · VAGLIA · CAlliPIXANO ·ANDREAS· VESPASIANI · AGLIATA
l 'RANCISCUS · DEL · COTTE · SIMON · BON ACCOLTI · SEN ATO RES
FRTI.IPPO IV· RISP ,\N · ET ·Ill· SICIL · REGE
D ·FRANCISCO · EERNANDEZ ·DE LA CUEVA
DUC)E · ALBURQUERQU ./E · PROREGE
I T ALIA ' FERE . TOTA · PESTILE NTIJS · LA'BORANTE · UT · REGNI · SICILI.IE
CAPUT· ET CORONA'· PANORJIWS · SALUTEM · PATROCINIO
SANCT.IE · ROSALI./E · CONCIVIS · E COELO • IMPETRATAM • CONSERVARET
EDIFICIUM · IN· QUO · GENTES· EARUMQUE · 1\ES ·SUSPECT.IE
EXPURGARENTUR
SEN · JUSSU · PROVIDENTJSSlME · CONSTRUCTt.TM. EST
ANUO SALUTIS · M·D·CXXX
D ·MARIO • GAMBA CURTA · M ARC HIONE· MOTTJE ·l'RJETORE
D· JOANNE· RAJAS ·D·JOSEPII · ANTONIO DE·llALLIS· ET SOLLTMA· BARONE
CALATTURI · LANCELLOTTO ·CASTELLI· BARONE· GRUTTALIARUM
D ·FRANCISCO· ROSSEL • CAP · MARTINO · DE · PINEDO
D · VINCENTJO • GAJ\IUACURTA · pp · G ·
IV.
DIVIS · PATRONIS
ROSOLl.IE · SEBASTIANO • ROCCHO
MARCH· JOSEPHO • DE ·TSCHUDY
SUPREMO · MlLITUM · PRAEFECTO
LOCUM · REGIS · IN ·SICILIA • TENENTE
ANN· MDCCCXXXIX· DICATUR ·
v.
FERDINANDO II · PROVIDENTISSI!tiO • REGE
ANTONIO· LUCCHESI · PALL! · CAlllPIFRANCI ·PRINCIPE
VICE· SACRA· HAEC · AEDES· A · SOLO· EXCITATA
POST · CAETEilAS · SAL UTI · PUBLICAE · SERV ANDAE
RESTITUTAS · ATQUE · AUCT.lS
VI.
MAilCH · JOSEPIIO · AREZZO · PRAESIDE
ANTONIO · SPUCCHES ·DE BRANCOLI · CACCABI · DUCE
JOSEPHO · MERLO · MARCH · SANCTJE · ELlSAJlETH.;f;
BAR · MTCHAELE · CONIGLIO
MARCH · JOSEPIIO · UGO·
,- --.
FRANCISCO· BENSO · VERDURAE · DUCE
/v:\.'~ l f; ·~'-4 ·.
JOSEPHO · VALGUARNERA · ARENELLAE · DUCR
/i; ,, ·i!:"'·:.:_,
SALUTIS ·PUBLICAE· CURATORillUS
;:-:
.f::.• .- ~i):!''
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.
·~ 7 .'::>
-~_. :~r:;:~ . :,
~
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VU.
INDICAZIONE
OPUS· TUM· DONE · 1'1\0DATUM
INCHOATUM ·EST · ANNO · :MDCCCXXXV
PEI\FECTUM ·ANNO · MDCCCXXXVII
NICOLAUS · PUGLIA · Dill ·
DEl NUMERI E LETTERE DELLA PIANTA.
VIII.
NuM.
D · O·M.
DIVISQUE · PI\AESlDillUS
ROS~LU:: · SEBAST!ANO · ROCCIIO
}'ERDINA:VHO Jl.
P · A · l''· l·
JOSEPIIO· DE · TSCHUDY· :MARCHIONE· S· PASCUALIS
EJUS · IN SICILIA
SUPREl\lO · MILITUM ·IMPERATORE
VICESQUE · GERENTE
ANTONINO· DE· SPUCCHES ·PRINCIPE· GALATI
S · STEF"HANI · <;_ACCADIQ · DUCE
SALUT!S • PUBLIC ..£ · DIOECETE
JOSEPtiO • MERLO · MARCH • S • ELISABETH
JOSEPHO · MARCH · UGO
FRANCISCO • BENZO · DUCE · VERDUR .£
JOSEPHO • V ALGU ARNERA ·PRINCIPE · N,IXEUIS
PETRO· VALGU.ARNERA ·PRINCIPE • VALGUARNER£
LEOPOLDO • NOTAilDARTOLO ·MARCil • S •· JOANl'ii
PR£FECTJS.
JULIUS . BENZO ·CASSIN · CIRTII£ · EPISCOPUS
.ANl'iO ·1\lDCCCXXXI~
DICABAT · SACRABAT
l
...
0
1. lngresso principale dalla parte r].,Jia slrada pubblica,
custodito da un corpo di guardia militare A, e doganale B.
>>
:l . Intervallo tra il primo e secondo ingresso, fiancheg·
giato da sepolcreto grande a desrra C C, e piccolo
a sinistra D, con nuovo ricolmamento E.
>>
3. Stanze per abitazione di un capp('llano, e medico.
»
4. Secondo Ingresso.
•>
5. Spiazzato a pie il p• imario recluso con fonte F.
''
6 Sbarcatoio d'Occidenre-Cammino di ronda al di luori, per Je guardie doganali G.
J>
7. Recluso principale nel luogo antico-contiene iJ primo cortile di pratica H-I' ingresso e scala pet· Ji
quartini dei contumacisti civili uel piano superiore I
- ii parlatoio K- il c01·tile grande dei contumacisti L-nel di cui cenrro Ja cappella M-e fonte
con acqua corrente N-le banchine 00, e magazzini intorno P P-Ia ufficina per Ia Deputazione Q.
>•
8. Secondo Recluso .
JJ
9. Sbarcatoi.> d'Oriente, per Ji oggetti e persone in con.
tumacia .
n 10. Spiazzo e tettoia.
» 11. Tre gran caserme per Ie contumacie.
J>
12. Cucine, lettoie, e fonti per ognuna di dette caserme .
'' 13. Cortile di contumacia · innanzi
» 1!,.. Cammino coperro, che va a comunicare nell'altro recluso al punto R, e nei quartiui per via della scala S.
>J
15. Officina per Je dichiarazioni, e sbarco di contumacia.
'' 16. Camera per Ia fumigazione.
'' 17. Cammino di ronda intermedio alJe caserme, e mum
di circonvallazione.
'' 18. Cappella per Ja messa .
» 19. Spazio destinato alla infermeria.
>J
20. Recinto per 1o scaro e stazione delle barche corallari.
» 21. Strada pubblica delJ'Ac!J.ua Santa •
---'.'O~a;---. .. - •f-...-__
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