20 000 Leghe sotto imari
Mostri d’acqua tra realtà e leggenda
Il mare con le sue profondità e i suoi misteri è stato fin dai tempi più remoti protagonista di miti e narrazioni su mostri e
creature leggendarie.
Questo è avvenuto soprattutto fino a quando gli abissi sono rimasti inesplorati.
I sommergibili, infatti, iniziando a scandagliare le profondità marine dalla seconda
metà dell’Ottocento, hanno portato conoscenze sulla vita negli oceani contribuendo
a sostituire alle leggende, le verità scientifiche di biologia e zoologia marina.
Ventimila leghe sotto i mari è una narrazione in cui elementi fantastici convivono con
descrizioni di tipo scientifico e Jules Verne
è stato abilissimo a descrivere e a creare
esseri marini sia reali che d’invenzione.
Già dalle prime pagine incontriamo una
creatura misteriosa che terrorizza i naviganti. Viene definito narvalo gigante e ha le
sembianze di una balena enorme. I protagonisti si imbarcano per catturarlo e quando avvistano una forma grigia che emerge
dalle acque credono che si tratti proprio del
Illustrazione della balena-isola
in un manoscritto del 1633.
narvalo; in realtà poi scoprono che si tratta
di un sommergibile.
Questo incontro con un’isola viva galleggiante trova le sue origini in un essere della mitologia
nordica chiamato Zaratan. Si tratta di un mostro dalle sembianze di un’enorme balena o di una
tartaruga. Ha delle dimensioni così gigantesche che i marinai che lo incontrano sulle loro rotte
possono scambiarlo per un isolotto e approdare sul suo dorso.
Addirittura, se l’essere resta a lungo fuori dall’acqua, si dice
che possano nascere piante di tutti i tipi i fino a fare sembrare l’animale una vera e propria terra verdeggiante.
Il terrore nasce dalla consapevolezza che l’isola, come è
emersa, possa scomparire portando con sé i suoi abitanti.
I calamari giganti dai lunghi tentacoli rappresentano per i marinai del Nautilus un bruttissimo incontro.
Esseri giganteschi simili a piovre sono protagonisti non solo del romanzo di Verne, ma di numerose leggende.
Il Grindylow è una creatura mitologica anglosassone: ha soprattutto la funzione di tenere
i bambini lontani dalle pozze d’acqua e dalle
paludi. È una creatura color fango, dagli orribili
occhi gialli e con lunghi tentacoli che afferra
chiunque si avvicini alle sue acque.
Nella saga di Harry Potter è presente un
mostro simile.
Il Grindylow
20 000 Leghe sotto i mari © La Spiga Edizioni
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20 000 Leghe sotto i mari
Il Kraken
Il Kraken, invece, trae origine dal folclore norvegese. È una gigantesca piovra capace con le sue
braccia di avvolgere un’intera nave. La leggenda, nata tra Settecento e Ottocento, è dovuta probabilmente all’avvistamento di polpi di grandi dimensioni.
Effettivamente i polpi giganti esistono anche nella realtà: in Columbia nel 1957 ne è stato avvistato uno di 9,6 metri di diametro e dal peso di 272 chilogrammi.
Una creatura così può sicuramente rovesciare un’imbarcazione.
Anche ai giorni nostri esiste una creatura d’acqua che fa molto parlare
di sé: è il Mostro di Lock Ness soprannominato Nessie. Nessie è
una creatura che si dice abiti nel celebre lago omonimo in Scozia.
La leggenda si basa su testimonianze fotografiche e filmiche delle
quali alcune sono state smascherate come fotomontaggi. L’ipotesi che riscuote più successo è che si tratti di un plesiosauro sopravvissuto all’estinzione, un parente dei nostri vecchi dinosauri.
Il mostro
di Lock Ness
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La fantasia, quindi, continua a dar vita a esseri fantastici e Jules
Verne è quanto mai attuale, se si pensa al successo ai giorni nostri
dei romanzi fantasy soprattutto nella narrativa per ragazzi.
20 000 Leghe sotto i mari © La Spiga Edizioni