Impaginato 29-11-2007 12:33 Pagina 25 Le specie ittiche dei nostri torrenti minacciate da clima e cormorani I TANTI PROBLEMI DELLA PESCA La prima domenica di ottobre termina la stagione di pesca per l’anno 2007, quindi ci apprestiamo doverosamente a fare un bilancio dell’attività svolta dall’Amministrazione Provinciale e della situazione in cui versano i nostri corsi d’acqua. Innanzitutto occorre premettere che la Provincia di Imperia gode di un bacino imbrifero piuttosto importante rispetto alle altre province liguri. Tale bacino è costituito da aste principali quali le valli del Roja, del Nervia dell’Argentina e, in parte, dell’Arroscia ed una serie di innumerevoli rii che li alimentano per gran parte dell’anno. Il numero dei pescasportivi che hanno rinnovato il permesso di pesca nel corso del 2007, sebbene non in misura eclatante, è aumentato ma - dato più significativo - è che il numero dei giovani appassionati a questa attività è in forte crescita. Ciò che fa ben sperare per il futuro della pesca e ci impegna per predisporre ai nuovi arrivati un ambiente degno sotto tutti i punti di vista, ambientale, faunistico e sportivo. Purtroppo occorre dire che i cambiamenti climatici in questi ultimi anni hanno arrecato gravissimi problemi alla vivibilità della fauna ittica dei nostri corsi d’acqua per due ragioni essenziali. La prima è da ricondursi alla mancanza vera e propria dell’elemento essenziale per la vita della fauna ittica, la seconda è invece ricollegabile all’eccessivo aumento della temperatura dell’acqua che crea effetti devastanti sull’alimentazione dei pesci e per la vivibilità degli stessi, in modo particolare per i salmonidi. Inutile pensare di poter risolvere tali problematiche, ma nella speranza che la natura ritorni ad avere cicli climatici che garantiscano piogge necessarie all’esistenza stessa dei fiumi, da parte dell’Amministrazione Provinciale è iniziato, di concerto con le varie realtà che gestiscono i corsi d’acqua, un attento monitoraggio del territorio finalizzato a migliorare la fruibilità degli stessi, perseguito di concerto con un’attenta politica di immissioni soprattutto per quanto riguarda il “novellame” e le uova e con la ricerca di materiale maggiormente selezionato e possibilmente di ceppo mediterraneo. Altro grave problema che sta fortemente contribuendo alla desertificazione dei nostri torrenti è quello collegato alla predazione da parte dei cormorani, specie migratoria capace di predare giornalmente quantità di pesce pari al quadruplo del proprio peso corporeo. Questo semplice dato può dare un quadro del danno arrecato soprattutto se rapportato al numero di questi uccelli presenti sul nostro territorio che è in crescita esponenziale. L’Assessorato ha inviato alla Regione Liguria un apposito specifico dossier, sulla scorta dell’esperienza francese, finalizzato alla messa in opera di abbattimenti selettivi di questa specie ma, al momento, la Regione non ha ancora espresso il proprio consenso a tale iniziativa. L’auspicio è che l’Ente regionale intervenga quanto prima al fine di frenare questa predazione che presenta, ormai, caratteristiche devastanti. Un tratto del fiume Roja Un pescatore 25