Poster Esposto al Congresso di TIGULLIO CARDIOLOGIA 2010 IL CUORE RIVELATORE G.Ricci, M.Zannoni, F.Manara, R.Codogni, R.Tomei, F.Prattico, GP.Rocca Pronto Soccorso O.C.M., S.S.O. di Tossicologia Clinica, Divisione Clinicizzata di Cardiologia, Verona In questo lavoro gli autori descrivono un effetto indesiderato cardiologico non comune in un caso di abuso di quetiapina. una donna di 45 anni, ospite di una clinica privata, viene trasportata al nostro DEA dopo l'assunzione, circa un'ora prima, di 13 compresse da 100 mg di quetiapina a scopo suicida. I parametri vitali all’ingresso sono sostanzialmente normali, TA 160/90, FC 102, T ° 36,5 O2Sat 96%. Un primo ECG risulta nella norma. 15 minuti dopo, la paziente inizia a lamentarsi di un dolore retrosternale con lieve dispnea. Un secondo ECG dimostra un sopraslivellamento del tratto ST, particolarmente in I e II Attribuendo questa anomalia all’abuso di quetiapina, viene iniziata infusione di bicarbonato (150 mEq in 30 minuti + infusione continua) fino a raggiungere un pH plasmatico di 7,50, con rapido miglioramento della sintomatologia e la normalizzazione dell’ECG 90 minuti più tardi. La paziente è stata sottoposto a lavanda gastrica, con esito positivo (numerosi residui di compresse ingerite) ed è stato mantenuto uno stato di alcalosi plasmatica per 12 ore, senza che comparissero segni di cardio-o neurotossicità durante l'osservazione clinica. E’ stata dimessa a 18 ore dall’ingresso in DEA e trasferita nuovamente alla Clinica di provenienza. La quetiapina è indicata per il trattamento della schizofrenia e di episodi depressivi associati a disturbo bipolare. Gli effetti indesiderati più comuni sono anticolinergici. Il 6-7% dei pazienti può presentare tachicardia, ma le anomalie dell'ECG sono descritte come eventi molto rari. In questo caso clinico, gli Autori vogliono anche sottolineare come le anomalie descritte siano completamente regredite senza l'uso di farmaci cardiaci specifici, ma solo con il bicarbonato di sodio, utilizzato allo scopo di prevenire o ridurre gli effetti depressivi di numerosi farmaci sui canali di membrana Na-dipendenti