Celebrazione per la Pasqua Creature nuove Canto Venite applaudiamo al Signore ( opp. uno adatto) Presidente Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo Assemblea Amen Presidente Venite, adoriamo il Signore nostro Dio Assemblea Adoriamo te, o Cristo, risorto in mezzo a noi, nostro Re e nostro Dio Presidente Venite, inchiniamoci davanti al Signore, nostro Dio che ci ha creati Assemblea Dio santo, Dio forte, Dio immortale, abbi pietà di noi. Canto Grandi cose ( opp. uno adatto) Esposizione eucaristica Presidente Assemblea Presidente Assemblea Presidente Assemblea Presidente Assemblea Signore Gesù, Tu sei l’Agnello, innocente immolato Con il tuo sangue versato hai tolto il peccato del mondo Signore Gesù, Tu sei l’Agnello Pasquale, il vincitore della morte Dal costato trafitto hai versato sangue e acqua, segni di salvezza Signore Gesù, Tu sei l’Agnello della città santa luce che non tramonta e nuovo sole, tu splendi in eterno Signore Gesù, Tu sei il Principio e la Fine Tu sei il Risorto, la domenica senza tramonto Presidente Padre vieni e visita la vigna che la tua destra ha piantato. Raccogli i frutti maturi dell’amore, dell’amicizia, della fratellanza fra gli uomini. Rendici instancabili operai, per crescere condivisione del tuo amore affinchè tutti gli uomini, fratelli nostri nel tuo nome, ne siano ricolmi con spirito di dolcezza, di gioia e di pace. Per Cristo nostro Signore. Assemblea Amen Silenzio meditativo 1 In ascolto della Parola La vite e i tralci Canto al Vangelo : Alleluia, alleluia Rimanete in me, porterete frutto e diventerete miei discepoli Alleluia, alleluia Dal Vangelo secondo Giovanni (15,1-8) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». Silenzio Canone Se uno è in Cristo è una creatura nuova: le cose di prima sono passate, ne sono nate di nuove! Alleluia! Alleluia! Alleluia! In ascolto dei Padri della Chiesa Dagli scritti di S. Agostino (Comm. in Ioan. 81,3) Nessuno pensi che il tralcio possa da solo produrre almeno qualche frutto. Il Signore ha detto che chi è in lui produce «molto frutto». E non ha detto: Senza di me potete fare poco ma: «Senza di me Voi non potete fare nulla». Sia il poco sia il molto, non si può farlo comunque senza di lui, poiché senza di lui non si può fare nulla. Perché anche se, quando il tralcio produce pochi frutti, l'agricoltore lo monda, affinché ne produca di più: tuttavia, se non resterà unito alla vite e non trarrà alimento dalla radice, non potrà da se stesso portare nessun frutto. […] "Chi poi non rimarrà in me sarà gettato via come il tralcio; e si dissecca; e poi sarà raccolto e gettato nel fuoco dove brucerà" (Gv 15,6). Il tralcio è infatti tanto prezioso se resta unito alla vite, quanto, se ne è reciso, è privo di valore. Come il Signore fa rilevare per bocca del profeta Ezechiele (cf. Ez 15,5), i rami di vite recisi non possono né essere utili all'agricoltura, né usati dal falegname in alcuna opera. Il tralcio di vite ha due sole alternative: o restare unito alla vite o essere gettato nel fuoco: se non è unito alla vite sarà buttato nel fuoco. Quindi, per non finire nelle fiamme, deve restare unito alla vite. Silenzio 2 Canto. Benedici, o Signore ( opp. uno adatto) Presidente Voglio cantare per il mio diletto il mio cantico d'amore per la sua vigna. Il mio diletto possedeva una vigna sopra un fertile colle. Egli l'aveva dissodata e sgombrata dai sassi e vi aveva piantato viti pregiate; in mezzo vi aveva costruito una torre e scavato anche un tino. Egli aspettò che producesse uva; essa produsse, invece, acini acerbi. E ora, abitanti di Gerusalemme e uomini di Giuda, siate voi giudici fra me e la mia vigna. Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna che io non abbia fatto? Perché, mentre attendevo che producesse uva, essa ha prodotto acini acerbi? (Is 5, 1-4) Rit Benedici, o Signore ( opp. uno adatto) Presidente Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signore e non aver a noia la sua correzione, perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto. La sapienza è albero di vita, beato l'uomo che ha trovato la sapienza, l'uomo che ottiene il discernimento:è una rendita che vale più dell'argento e un provento superiore a quello dell'oro. (Pr 3,11-14) Rit Benedici, o Signore ( opp. uno adatto) Segno: si portano all’altare un cesto d’uva e un fascio di spighe Silenzio Amatevi gli uni gli altri Canto al Vangelo (Gv 14,23) Alleluia, alleluia. “Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.” Alleluia. Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,9-17) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, 3 come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri». Parola del Signore. Silenzio "Lettera ai giovani" di don Tonino Bello "Vivete la vita che state vivendo con una forte passione!" Ricordo i miei anni del ginnasio: un mare di dubbi. Dubitavo perfino della mia capacità di affrontare la vita. Che età difficile! Hai paura di non essere accettato dagli altri, dubiti del tuo charme, della tua capacità d'impatto con gli altri e non ti fai avanti. E poi problemi di crescita, problemi di cuore... Ma voi non abbiate paura, non preoccupatevi! Se voi lo volete, se avete un briciolo di speranza e una grande passione per gli anni che avete...cambierete il mondo e non lo lascerete cambiare agli altri. Vivete la vita che state vivendo con una forte passione. Non recintatevi dentro di voi circoscrivendo la vostra vita in piccoli ambiti egoistici, invidiosi, incapaci di aprirsi agli altri. Appassionatevi alla vita perché è dolcissima. Mordete la vita! Non accantonate i vostri giorni, le vostre ore, le vostre tristezze con quegli affidi malinconici ai diari. Non coltivate pensieri di afflizione, di chiusura, di precauzioni. Mandate indietro la tentazione di sentirvi incompresi. Non chiudetevi in voi stessi, ma sprizzate gioia da tutti i pori. Bruciate...perché quando sarete grandi potrete scaldarvi ai carboni divampati nella vostra giovinezza. Incendiate...non immalinconitevi. Perché se voi non avete fiducia gli adulti che vi vedono saranno più infelici di voi. Coltivate le amicizie, incontrate la gente. Voi crescete quanto più numerosi sono gli incontri con la gente, quante più sono le persone a cui stringete la mano. Coltivate gli interessi della pace, della giustizia, della solidarietà, della salvaguardia dell'ambiente Il mondo ha bisogno di giovani critici. 4 Vedete! Gesù Cristo ha disarmato per sempre gli eserciti quando ha detto: "rimetti la spada nel fodero, perché chi di spada ferisce, di spada perisce". Ma noi cristiani non siamo stati capaci di fare entrare nelle coscienze questo insegnamento di Gesù. Diventate voi la coscienza critica del mondo. Diventate sovversivi. Non fidatevi dei cristiani "autentici" che non incidono la crosta della civiltà. Fidatevi dei cristiani "autentici sovversivi" come San Francesco d'Assisi che ai soldati schierati per le crociate sconsigliava di partire. Il cristiano autentico è sempre un sovversivo; uno che va contro corrente non per posa ma perché sa che il Vangelo non è omologabile alla mentalità corrente. E verranno i tempi in cui non ci saranno più né spade e né lance, né tornado e né aviogetti, né missili e né missili-antimissili. Verranno questi tempi. E non saremo più allucinati da questi spettacoli di morte! Non so se li ricordate, se li avete letti in qualche vostra antologia quei versi di Neruda in cui egli si chiede cosa sia la vita. Tunnel oscuro,-dice- tra due vaghe chiarità o nastro d'argento su due abissi d'oscurità? Quando ero parroco li citai durante una messa con i giovani. Poi chiesi: perché la vita non può essere un nastro d'argento tra due vaghe chiarità, tra due splendori? Non potrebbe essere così la vostra vita? Vi auguro davvero che voi la vita possiate interpretarla in questo modo bellissimo. Riflessione del presidente Silenzio Canto Questo è il mio comandamento ( opp. uno adatto) Il silenzio si fa preghiera Presidente Come Gesù, accogliamo con gratitudine l'amore che viene dal Padre e rimanere in esso, secondo il suo comando «Rimanete nel mio amore». Diciamo insieme: Cristo Risorto, ascoltaci 1. Signore Gesù, come le donne e gli apostoli, ti cerchiamo e ti riconosciamo vivo e risorto; accresci la nostra fede; donaci vita e rendici testimoni di speranza, Noi ti preghiamo 2. Ti ringraziamo o Signore, per quanti ci testimoniano la tua Risurrezione; sostieni Santo padre e tutti i nostri pastori, le nostre comunità, la nostra Associazione e tutti coloro che ti annunciano come Salvatore del mondo, Noi ti preghiamo 5 3. Signore Gesù, Ti affidiamo la Chiesa, nata dalla tua Pasqua; dona a noi e a tutti i cristiani una fede retta, una carità perfetta, una speranza vivace, per diventare lievito che fermenta la massa. Noi ti preghiamo 4. Signore Gesù, risorto, ti affidiamo le famiglie, i giovani, i ragazzi, gli anziani e tutti i popoli del mondo. Ravviva la nostra speranza nel presente e nel futuro. Noi ti preghiamo (seguono intercessioni spontanee) Presidente Signore Gesù, di fronte a Te, Parola di verità e Amore che si dona, come Pietro ti diciamo: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna”. Signore Gesù, noi ti ringraziamo perché la Parola del tuo Amore si è fatta corpo donato sulla Croce, ed è viva per noi nel sacramento della Santa Eucaristia. Fa’ che l’incontro con Te nel Mistero silenzioso della Tua presenza, entri nella profondità dei nostri cuori e brilli nei nostri occhi perché siano trasparenza della Tua carità. Fa’, o Signore, che la forza dell’Eucaristia continui ad ardere nella nostra vita e diventi per noi santità, onestà, generosità, attenzione premurosa ai più deboli. Rendici amabili con tutti, capaci di amicizia vera e sincera perché molti siano attratti a camminare verso di Te. Venga il Tuo regno, e il mondo si trasformi in una Eucaristia vivente. Amen. 6 Benedizione Eucaristica Canto Adoriamo il Sacramento ( opp. uno adatto) Preghiera finale Presidente Noi ti rendiamo grazie, Padre nostro, per la santa vite di David tuo servo, che ci hai rivelato per mezzo di Gesù tuo servo. Assemblea A te gloria nei secoli. Presidente Ti rendiamo grazie, Padre nostro, per la vita e la conoscenza che ci hai rivelato per mezzo di Gesù tuo servo. Assemblea A te gloria nei secoli. Presidente Nel modo in cui questo pane spezzato era sparso qua e là sopra i colli e raccolto divenne una sola cosa, così si raccolga la tua Chiesa nel tuo regno dai confini della terra Assemblea Perché tua è la gloria e la potenza, per Gesù Cristo nei secoli dei secoli. Canto Resta qui con noi ( opp. uno adatto) 7