Cultura & Spettacoli MARTEDÌ 29 OTTOBRE 2013 31 “Prometeo liberato” va in scena al Testori Con la compagnia Senza Barriere costituita da studenti del Matteucci e dagli attori del Dirigibile I registi Andrea Soffiantini e Michele Zizzari hanno scelto di far “proseguire” idealmente il racconto di Eschilo affidandolo a giovanissimi attori e agli utenti del Centro diurno psichiatrico di Forlì FORLÌ. Ha deciso di dare una risposta al mistero del “Prometeo” di Eschilo la compagnia Senza Barriere, costituita da studenti dell’Istituto tecnico “Carlo Matteucci“ di Forlì e dagli attori della compagnia Il Dirigibile. Lo fa con il “Prometeo liberato” in scena al teatro Testori di Forlì domani (ore 21). I registi Andrea Soffiantini e Michele Zizzari hanno scelto di far “proseguire” idealmente il racconto della trilogia eschilea (della quale ci rimane solo “Prometeo incatenato”) affidandolo a dei giovanissimi attori e agli utenti del Centro diurno psichiatrico del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche di Forlì. L’esperimento non è nuovo: anche nel 2011 e 2012, questa singolare compagnia di cui fanno parte studenti delle scuole superiori forlivesi, operatori e pazienti psichiatrici, ha realizzato spettacoli che hanno avuto l’onore dei palcoscenici teatrali ufficiali, oltre a partecipare a rassegne e iniziative dedicate, come il festival nazionale del teatro sociale “Proscenio aggettante”, con ottimi riconoscimenti. Adesso, si torna in pista: con un’opera fortemente emblematica di una mancanza di autonomia e autodeterminazione che segna tutta la società contemporanea (e di cui la cronaca non smette di fornirci prove…), a cui il personaggio “titanico”: Prometeo appunto, reagisce, in nome dell’amore per gli esseri umani a cui dona il fuoco, e di quella libertà che il dispotico Zeus non è disposto a condividere con nessuno. E Il Dirigibile si presenta ancora una volta come strumento terapeutico e nei confronti degli utenti del Centro, ma anche come proposta teatrale vera e propria ed elemento di contrasto al pregiudizio nei confronti della diversità e del disagio psichico. Tutti valori in grado di innescare la collaborazione fra l’Azienda Usl, il Centro “Diego Fabbri” di Forlì e il Polo scientifico universitario di Forlì, che si è concretizzata nel progetto “Teatro e salute mentale”. Che poi la dimensione di questo esperimento non resti solo locale, è testimoniato dal fatto che Il Dirigibile il 17 novembre parteciperà a “Futuro remoto”, evento culturale promosso dalla Città della Scienza di Napoli con “Esperando” di Michele Zizzari, cui collabora anche Giampiero Bartolini. L’appuntamento, comunque, per ora, è a Forlì, il 30 ottobre. Lo spettacolo è a ingresso gratuito. Info: 0543 712819. Maria Teresa Indellicati IL MAESTRO DEL GOTICO RURALE Eraldo Baldini ritorna con “Nevicava sangue” Quando la Storia è epica di CARMELO DOMINI RIMINI Concerto benefico RIMINI. Stasera al teatro Novelli è in programma una serata benefica a favore dell’Associazione Girandola Onlus (U.O. Chirurgia pediatrica di Rimini). Alle ore 21 si alza il sipario sul concerto dei Doo- Wop. Uno spettacolo incentrato sulla musica dell’artista soul funk e r&b Amy Winehouse con la fedele riproposizione dei suoi arrangiamenti e delle strumentazioni originali. GInfo: 334 2217524 RAVENNA. È una sto- cente, capace di coinvolria di guerra, di terra e di gere il lettore sin dalle libertà. Una fiaba conta- prime pagine, senza paudina che si fa epica, for- se narrative o passi a giata dal fuoco sacro del vuoto. racconto del maestro del Si parte dalla campa“gotico rurale”. gna di Ravenna, quella Eraldo Baldini – a tre campagna romagnola anni di distanza dal suo che forse in pochi sanno ultimo romanzo – torna raccontare come lui e si o g g i i n l ifinisce nelbreria con l a C a m p ail suo atteso gna di RusDalla campagna “Nev icava sia. Quella s a n g u e ” di Ravenna alla con la C (Einaudi e- Campagna di Russia mai usco la. ditore, 249 Nelle gelide pagine, 18 steppe bateuro). tute dai cosacchi, dove il Un ritorno destinato a mito di Napoleone e della non deludere le aspetta- sua grande armata cotive dei suoi tanti ed e- nobbe la disfatta più clasigenti lettori. morosa. Perché continua a sorAl centro di tutto il rapprendere Baldini, anco- porto tra il protagonista rando alla Grande Storia Francesco, umile figlio delle campagne napoleo- di contadini locali, e Berniche una trama avvin- to, il suo cavallo che pro- Lo scrittore romagnolo Eraldo Baldini prio suo non è. Insieme i due personaggi del romanzo vivono i giorni spietati di una delle guerre più cruente e forse meno raccontate in assoluto. E sempre insieme, Francesco e Berto cercano di uscirne vivi, aggrappandosi alla vita e anche al sogno di una redenzione; quella per cui un giorno possa diventare libero anche chi libero, agli inizi dell’800, non ci nasce. Una vera e propria epopea all’insegna di amicizia e lealtà Comincia così una vera e propria epopea sulle ali di valori come amicizia e lealtà, che Baldini ha il merito di saper articolare con la puntigliosità dello storico, in una descrizione accuratissima ma non maniacale degli eventi e delle battaglie, ricostruite in una manie- ra avvincente oltre che incredibilmente realistica. Il tutto raccontato con uno stile ormai inconfondibile, asciutto e allo stesso tempo palpitante, uno stile che fa di Baldini il più americano dei nostri scrittori. E proprio come nei grandi romanzi americani a far paura non sono tanto i personaggi, ma il misterioso buio dell’esistenza, dei limiti dell’uomo e dei suoi istinti primordiali.