Ost – Original Soundtrack: domenica 30 luglio gran finale con il

COMUNE DI REGGIO EMILIA
Ufficio Stampa
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Giovedì 27 luglio 2006
Ost – Original Soundtrack: domenica 30 luglio gran finale con il
pianoforte solo di Ludovico Einaudi
L’ultimo appuntamento del Festival ‘OST-Original Sound Track 2006’, promosso dal
Comune di Reggio Emilia con il contributo di Cariparma & Piacenza (main sponsor),
Promusic e Grasselli spa, è in programma domenica 30 luglio. Alle ore 21.30, la suggestiva
cornice di piazza Prampolini ospiterà il concerto conclusivo (ingresso gratuito), e per certi
versi riassuntivo, di questa prima, fortunatissima edizione. Sarà il pianista e compositore
Ludovico Einaudi a salire sul palco, in una performance “a solo” che si preannuncia ricca
di atmosfere e di sorprese musicali. La serata è realizzata con la collaborazione di AterMundus.
Il pianoforte solo è stato una sorta di filo rosso di queste serate dedicate al rapporto fra la
musica e il cinema, alle molteplici relazioni che si stabiliscono, sullo schermo e oltre lo
schermo, fra suono e immagine. Nel concerto inaugurale, lo splendido Buenos Aires Tango,
il grande Luis Bacalov ha “giocato” più di una volta al pianoforte con alcuni celeberrimi
motivi della tradizione tanguèra. La serata di omaggio a Wim Wenders ha visto Rita
Marcotulli, pianista di formazione jazz ma di larghe e originali vedute musicali, misurarsi in
una personale rielaborazione delle atmosfere visuali e sonore di film come Paris Texas e Il
cielo sopra Berlino. Per non parlare di Michael Nyman, che, del pianoforte come strumento
principe nella musica da film, è in qualche modo il profeta moderno.
Infine Ludovico Einaudi, che proporrà domenica al pubblico di ‘OST’ il suo personale stile
pianistico, fatto di essenzialità e di emozioni, come deve essere per una musica che
interagisce con l’immagine. La musica di Einaudi è stata descritta di volta in volta come
minimalista, classica, ambient, contemporanea. Al di là di ogni etichetta la sua musica
inconfondibilmente evocativa si è guadagnata spazio ed Einaudi è diventato uno dei
musicisti più amati e richiesti in tutto il mondo./PP
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Ludovico Einaudi
Torinese di nascita (1955); pianista/compositore, si è formato al Conservatorio di Milano, per poi
perfezionarsi sotto la guida del maestro Luciano Berio.
La sua musica comincia a possedere un crisma di riconoscibilità sul finire degli anni Ottanta,
volgendo a un linguaggio che assorbe elementi derivati dalla musica popolare. È in questo periodo
che hanno inizio le collaborazioni con il teatro, il video e la danza. L’album Le onde (1996),
pubblicato da Bmg Ricordi (e ristampato da Ponderosa nel 2004), rappresenta un momento
essenziale nella carriera di Ludovico Einaudi, al suo primo lavoro solista vero e proprio. Stanze
(1990) raccoglieva infatti 16 composizione a sua firma, ma l’interpretazione era stata affidata a
Cecilia Chailly, pioniera dell’arpa elettrica. Il disco sarà pubblicato un paio di anni dopo nel Regno
Unito, finendo per riscuotere unanimi consensi di pubblico e di critica, complice la spinta di Classic
FM. L’atteso seguito si concretizza nel 1999: si intitola Eden Roc ed esce sempre su etichetta Bmg
Ricordi
Sul finire del 2001 è tempo di I giorni (Bmg Ricordi). Una dozzina di brani per piano solo,
composti appositamente per fotografare la creatività di un musicista in piena libertà espressiva, che
danno vita «a una sorta di riflessione in musica e/o a un ricamo dell'anima», sulla scia di un viaggio
africano. Il 2003 è caratterizzato da puntuali ‘tutto esaurito’ nelle sale teatrali dove si esibisce: in
Italia come all’estero. In primis, in Gran Bretagna dove nel frattempo esce la Echoes (The Einaudi
Collection), la prima raccolta di successi dei suoi primi quattro album da solista, che supererà quota
100mila copie vendute, e dove nel 2004 è protagonista di ben otto concerti salutati con applausi a
scena aperta e da critiche entusiaste. Sempre nel 2003 è la volta del doppio live LaScala:Concert 03
03 03 registrazione del concerto che si è tenuto al Teatro degli Arcimboldi di Milano: un intenso
confronto fra musica da camera e musica popolare, condito delle suggestioni di tante colonne
sonore di successo. L’ultimo cd è Una mattina (2004).
Intenso e proficuo l’impegno sul fronte musiche per i film. Ludovico Einaudi comincia
componendo per due pellicole di Michele Sordillo: Da qualche parte in città (1994) e Acquario,
(1996), per il quale si aggiudica la ‘Grolla d’oro’ per la miglior colonna sonora; per proseguire poi
nel 1998 con Treno di panna, l’unico film di Andrea De Carlo. Nello stesso anno esce la colonna
sonora di Giorni dispari dell'esordiente Dominick Tambasco, mentre alcuni estratti da Le onde (il
brano omonimo e Canzone popolare) vengono inseriti in Aprile di Nanni Moretti. Il 2000 è l’anno
della consacrazione, oltre a Un delitto impossibile di Antonello Grimaldi, firma le musiche originali
per Fuori dal mondo di Giuseppe Piccioni, pellicola chiamata a rappresentare l’Italia all’Oscar, per
il quale ottiene nel 2002 l’ambito riconoscimento ‘Echo klassik’ in Germania. Il connubio con
Piccioni si ripete l’anno successivo con Luce dei miei occhi, migliore colonna sonora agli ‘Italian
music awards’ 2002. Sono di Einaudi anche le musiche per Le parole di mio padre di Francesca
Comencini e di Alexandria di Maria Iliou, tutte e due usciti nel 2001.
Il 2002 è l’anno di uscita della colonna sonora di Zhivago, film per la televisione tratto dal Dottor
Zivago di Boris Pasternak diretto da Giacomo Campiotti, prodotto nel Regno Unito e trasmesso in
tutto il mondo. Ricordato che la composizione La linea scura (da Le onde) trova spazio nella
colonna sonora di Fame chimica pellicola indipendente milanese del 1993 diretta dalla coppia di
registi Paolo Vari e Antonio Bocola, all’inizio del 2004 è nei negozi la sua ultima colonna sonora:
Sotto falso nome di Roberto Andò.
INFO Assessorato alla Cultura del Comune, tel. 0522 456249