ALMA MATER STUDIORUM–UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
SCUOLA DI FARMACIA BIOTECNOLOGIE E SCIENZE MOTORIE
CORSO DI STUDIO SCIENZE FARMACEUTICHE APPLICATE
Curriculum TECNICHE ERBORISTICHE
DROGHE DELL’ALTOPIANO TIBETANO IN ERBORISTERIA
Presentata da:
JIERU QIAN
Matricola: n.
Relatore:
Prof.ssa: SABRINA ANGELINI
0000583632
Sessione terza
Anno Accademico 2012/2013
L'Altopiano del Tibet è un vasto ed elevato altopiano situato nel cuore dell’Asia,
che copre la sezione sud-occidentale della regione cinese (principalmente
provincia del Qinghai, ed in misura minore provincia del Sichuan e regione
autonoma dello Xinjiang), la maggior parte della regione autonoma del Tibet e
parte del Ladakh, nel Kashmir indiano. La sua elevazione media si trova al
livello di 4.900m, così viene chiamato anche il tetto del mondo. L’altopiano
occupa una superficie che si estende per 2500 km di lunghezza e 1000 km di
larghezza e con i suoi 2,5 milioni di chilometri quadrati (vasto quasi quanto
l'Europa occidentale, circa quattro volte la dimensione del Texas o della Francia,
e più di otto volte l'Italia). L'Altopiano del Tibet è anche definito il terzo polo
del mondo perché possiede la massa ghiacciata più grande del pianeta dopo
quella dell'Artico e dell'Antartico.
Il clima è continentale e fortemente influenzato dall’altitudine e dalla latitudine.
La gran parte dell'altopiano tibetano è arida perché i flussi umidi che
provengono da sud e da est scaricano la maggior quantità delle piogge prima di
raggiungerlo; in generale, man mano che ci si sposta verso ovest e verso nord
diminuiscono le precipitazioni fino a formare dei veri deserti d’alta quota. Le
montagne periferiche catturano quasi per intero umidità, invece la parte centrale
riceve pocchissima acqua.
Grazie alla complessa geografia ed al peculiare, se non unico, clima
nell’altopiano tibetano si sono sviluppate innumerevoli specie, formando un
sistema caratterizzato dalla notevole diversità biologica. La vegetazione cambia
sia in funzione dell’altitudine che in funzione della latitudine. Ad esempio, se si
considera l’altitudine come un punto di riferimento, sui prati alpini tra
3300-3900m, c’è la vegetazione di Leguminose(parecchi Astragalus), genziane
(Gentiana decumbens, prostrata,tenella), saussurea, salendo più su, nella
regione tra 4000- 4500m, crescono la vegetazione di Rubus, Salix, Ribes,
astragalus; ad un livello superiore verso il 5100m, si raggiunge la maggior parte
della Graminaceae.
Per la maggiore interesse e la vendita in erboristeria, si fissano alle piante come
il rabarbaro, il goji, il reishi e il cordyceps.
Il rababaro( Rheum palmatum L.) è una pianta erbacea perenne dell’asia centrale
con foglie palmate. La sua droga è costituita dalle radici, quali vengono raccolte
nella primavera dopo i due anni dall’impianto. I suoi principi attivi sono i
glicosidi antrachinonici, i tannini, i polifenoli, ecc. I’impiego principale del
rabarbaro è lassativo- prugante, di cui il suo effetto varia a diverse dosi.
Differente dai altri lassativi noti, tale svolge un ruolo come antidiarroico a basse
dosi, grazie alla presenza dei tannini, che fa un’azione astringente, mitigano
l’azione purgante.
Il goji( Lycium barbarum L.) è un arbusto perenne con numerosi rami. La parte
untilizzata è il frutto, ciò la bacca, che contiene le beta-carotene, i polisaccaridi,
acidi grassi insaturi, flavonoidi. Si risulta che il goji è un potente antiossidante,
con un punteggio ORAC superiore a quello di sostanze più conosciute come
more e mirtilli. Infatti i carotenoidi svolgono un ruolo importante nella
protezione e miglioramento della visione oculare. E i polisaccaridi delle bacche,
sono stati evidenziati un’azione immunostimolante.
Il reishi( Ganoderma Lucidum) è un fungo parassita o saprofita con forma di
rene o ventaglio. Il suo capello è ampio (15cm) di colore diverso, tra cui il rosso
è quello che è stato più studiato. La droga è il fungo intero, che contiene i
polisaccaridi, i triterpeni come acido ganodermico, i peptidi, i sali minerali e
delle vitamine. Infine ha le proprietà terapeutiche come immunostimolante,
antitumorale, ipotensione, antiallergica e ipoglicemizzante, ed in un certo grado
è molto benefico all’apparato cardiovascolare, fluidificando il sangue.
Il cordyceps ( Cordyceps sinensis) è un fungo parassita che attacano funghi
ipogeni, di solito gli insetti o ragni. Ha un ciclo particolare: le spore parassitano
le larve sottosuolo, dopo essere germinato all’interno delle larve, il cordyceps si
propaga in tutto il corpo dell’organismo fino a ucciderlo e mummificarlo,
uscendo dall’apicale. La droga è il fungo intero, con i principi attivi come gli
acidi grassi insaturi, i polisaccaridi e le proteine, inoltre sono state individuate
due sostanze bioattive: cordicepina e acido cordicepico. È un fungo molto
prezioso, serve come un immunostimolante, antitumorale, antiipertensione,
viene usato nel miglioramento della funzionalità respiratoria ed nel trattamento
dell’insufficiente renale.
Quanto rigurda le preparazioni in erboristeria, il rabarbaro si prepara sotto forma
di infuso e di decotto, per il rimedio della stiticchezza o il trattamento del fegato,
inoltre si assume sotto forma di compresse o capsule; il goji si consiglia di
prenderlo a pezzetti direttamente o fare infuso con acqua calda; il reishi si
assume sotto forma di capsule, si prende 3 capsule da 300mg al giorno; infine il
cordyceps si commercializza sotto forma di capsule, 1-3 capsule da 500mg al
giorno.
Però dal punto di vista cinese, ci sono le preparazioni diverse. Per esempio, il
rabarbaro può essere utilizzato per uso esterno, serve per il trattamento locale di
ustione e ferite; il goji a livello industriale può essere impiegato per la
produzione di liquore, olio e bevande; il reishi, con l’aggiunta di aceto di mele, è
impiegato come la maschera di bellezza, e viene anche preparato come lo
sciroppo benefico per lo stomaco; il cordyceps si assume direttamente a pezzetti
o sotto forma di decotto.
Come una conclusione, le droghe tibetane non sono popolarmente diffuse nel
mondo occidentale, a causa delle scarse informazioni di una base scientifica a
supporto delle loro proprietà curative, però questo non significa necessariamente
che esse siano prive di proprietà. Mano a mano che queste droghe ed i loro
derivati si rendono disponibili alla vendita in erboristeria, si può supporre che in
futuro il loro mercato ed il loro impiego da parte della popolazione si amplierà.