INTRODUZIONE ALLA INFERENZA STATISTICA 1) CONCETTO DI INFERENZA STATISTICA E SCOPI : L’inferenza statistica è il procedimento induttivo che, avvalendosi del calcolo delle probabilità, consente di estendere all’intera popolazione le informazioni fornite dal campione. 2) POPOLAZIONE E CAMPIONE: la popolazione è l’insieme degli elementi che costituiscono l’oggetto dell’analisi; il campione è un sottoinsieme della popolazione. 3) CAMPIONE CASUALE: il modo più comune di scegliere le unità da inserire nel campione è quello di sorteggiarlo o, come si suol dire, di sceglierle a caso. Il campione che ne risulta è detto campione casuale. 4) RILEVAZIONE CAMPIONARIA: i principali vantaggi della rilevazione campionaria, rispetto a quella totale sull’intera popolazione, possono essere così riassunti: a) maggiore tempestività delle informazioni; b) possibilità di effettuare indagini più complesse; c) maggiore economicità; d) livello medio più elevato dei rilevatori ( ne occorrono di meno rispetto alle rilevazioni totali tipo il censimento della popolazione ) e quindi, sovente, maggiore cura ed esattezza. 5) UNIVERSO DEI CAMPIONI O SPAZIO CAMPIONARIO: è l’insieme di tutti i possibili campioni di numerosità n deducibili da una popolazione mediante scelta casuale Campione bernoulliano o Campione esaustivo : le unità Campione in blocco : le con reinserimento: le unità non possono essere estratte unità possono essere estratte più volte; disposizioni semplici più volte ; disposizioni con vengono contemporaneamente; combinazioni semplici ripetizione Nn estratte N ⋅ ( N − 1) ⋅ (N − 2 ) ⋅ ... ⋅ ( N − n + 1) N n FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO VARIABILI CASUALI CONTINUE Pagina 1 di 16 6) PARAMETRI E STATISTICHE: a) i parametri sono dei valori caratteristici della popolazione ( media, varianza, frequenza relativa o percentuale) e si indicano con i simboli µ; σ 2 ; π b) le statistiche sono invece delle FUNZIONI DELLE OSSERVAZIONI CAMPIONARIE nel senso che esse dipendono dagli elementi del campione ( media del campione, varianza del campione, frequenza relativa o percentuale del campione ) e si indicano con i simboli x ; s2 ; p 7) DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLE “STATISTICS”: al variare del campione nell’universo campionario la statistica assume valori diversi, per cui è possibile costruire la sua distribuzione. E’ questa la distribuzione campionaria della statistica. Esempio: Consideriamo una popolazione composta da 4 unità, N=4 . I valori sono : 1; 2 ; 3 ; 4 ; la media della popolazione è µ=2,5; L’universo dei campioni di ordine 2 con estrazione bernoulliana, cioè tutti i possibili campioni composti n 2 da due elementi con ripetizione , è dato da N =4 =16 . La distribuzione campionaria delle medie è la seguente : campioni di due elementi (1 ; 1) (1 ; 2) (1 ; 3) (1 ; 4) (2 ; 1) (2 ; 2) (2 ; 3) (2 ; 4) (3; 1) (3; 2) (3 ; 3) (3 ; 4) (4 ; 1) (4 ; 2) (4 ; 3) (4 ; 4) distribuzione campionaria delle medie 1 1,5 2 2,5 1,5 2 2,5 3 2 2,5 3 3,5 2,5 3 3,5 4 medie campionarie frequenze assolute frequenze relative 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 Totale 1 2 3 4 3 2 1 16 1/16 2/16 3/16 4/16 3/16 2/16 1/16 1 FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO VARIABILI CASUALI CONTINUE Pagina 2 di 16 La statistica - media del campione – viene pertanto a configurarsi in una serie di modalità e frequenze; quest’ultime, espresse in termini relativi , assumono il significato particolare di probabilità. L’importanza della distribuzione campionaria delle statistiche è legata alla possibilità di determinare i limiti di validità dei risultati campionari per l’intera popolazione. Tale distribuzione campionaria è una funzione discreta o continua che comprende tutti i valori di una statistica nell’universo dei campioni, è variabile, e non va confusa con la distribuzione del carattere oggetto di studio nella popolazione che è costante. 8) DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA MEDIA : la distribuzione campionaria della media aritmetica è caratterizzata dal fatto di avere la stessa media della popolazione originaria in tutti i tipi di universo prima considerati: E (x ) = µ quindi la media delle medie campionarie è uguale alla media della popolazione e la varianza della distribuzione campionaria media aritmetica è sempre uguale a : VAR ( x ) = VAR ( x ) = σ2 nell’universo bernoulliano n σ2 N −n n ⋅ N −1 nell’universo dei campioni estratti in blocco quindi la varianza delle medie campionarie è uguale alla varianza della popolazione diviso la numerosità del campione ( nell’universo bernoulliano ). FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO VARIABILI CASUALI CONTINUE Pagina 3 di 16 Riprendiamo l’esempio precedente , disponiamo in dati in tabella per il calcolo della media e della varianza campionaria : medie campionarie frequenze assolute prodotti medie campionarie frequenze _ xi ni x i ⋅ ni x i ⋅ ni 1 1 1 1 1,5 2 3 4,50 2 3 6 12 2,5 4 10 25 3 3 9 27 3,5 2 7 24,50 4 1 4 16 Totale 16 40 110 _ media aritmetica delle medie campionarie varianza campionaria x= σ2 = _ x valori quadratici per frequenze _2 _ 40 = 2,5 16 110 − 2,52 = 0,625 16 media popolazione 2,5 varianza popolazione 1,25 varianza popolazione/n 1,25 = 0,625 2 9) ALCUNI TEOREMI SULLE DISTRIBUZIONI DI PROBABILITA’ DELLA MEDIA: 1° CASO: POPOLAZIONE AVENTE DISTRIBUZIONE NORMALE N (µ ; σ 2 ) La variabile casuale media del campione ha distribuzione normale con media u e varianza σ2 n . Attuando la trasformazione di variabile Z = (x − µ ) ⋅ n σ la variabile casuale Z è una normale standardizzata con media 0 e varianza uguale a 1 , N (0;1) . FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO VARIABILI CASUALI CONTINUE Pagina 4 di 16 2° CASO: POPOLAZIONE NON AVENTE DISTRIBUZIONE NORMA LE TEOREMA DEL LIMITE CENTRALE: sia (x1; x2 ; x3 ;... xn ) un campione bernoulliano estratto da una popolazione non normale di media u e varianza σ 2 . La distribuzione della media campionaria al crescere di n tende alla distribuzione normale con media u e varianza variabile Z = (x − µ ) ⋅ n σ σ2 n . Ne deriva che attuando la trasformazione di la variabile casuale Z per n sempre più grande tende a distribuirsi secondo una normale standardizzata. L’importanza di questo teorema nell’inferenza statistica è collegata al fatto che , grazie ad esso, la distribuzione campionaria della v.c. media del campione si riconduce sempre, per n sufficientemente grande, ad una distribuzione normale qualunque possa essere la forma della funzione di probabilità f (x ) della popolazione di partenza dalla quale il campione è stato estratto. Nelle applicazioni si ha una buona approssimazione alla variabile normale qualora n ≥ 12 . 10) DIMENSIONE DEL CAMPIONE: Nella teoria dei campioni si distinguono: a) grandi campioni , con n>30 oppure n>50 ; b) piccoli campioni, con n<30 oppure n<50 ; un limite preciso di separazione tra i due gruppi, piccoli o grandi, non esiste. In generale i piccoli campioni si riferiscono alle ricerche sperimentali e il numero degli elementi è in genere limitato ( n minore di 30 ) . FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO VARIABILI CASUALI CONTINUE Pagina 5 di 16 STIMA PUNTUALE E STIMA PER INTERVALLO PER UNA STATISTICA In base all’osservazione campionaria si tende a risalire al parametro incognito del collettivo di origine o popolazione; la valutazione del parametro incognito viene effettuata tramite uno stimatore che dovrà dare la migliore stima del parametro ignoto ; lo stimatore, essendo determinato dalle osservazioni campionarie, risulta essere una variabile casuale e pertanto il suo valore tende ad essere diverso nelle varie estrazioni del campione. Generalmente l’indice viene scelto in stretta analogia con il parametro incognito, la media campionaria per stimare la media della popolazione , la varianza campionaria per stimare la varianza della popolazione e così via. Indicato con θ ( teta ) ) la caratteristica o parametro della popolazione e con θ lo stimatore valgono le seguenti proprietà per gli stimatori: 1) sia corretto o centrato o non tendenzioso: () ) E θ =θ , il valor medio delle osservazione campionarie dello stimatore sia uguale al parametro della popolazione; σ θ2) 2) sia efficiente: sia minima o comunque la varianza dello stimatore sia minore rispetto alle varianze di altri stimatori; ) lim Pr ob( θ − θ < e = 1 , al crescere 3) sia consistente: n→∞ della numerosità campionaria il valore stimato deve tendere sempre di più al parametro ) quindi lim E (θ ) = θ e lim σ θ2) = 0 n→∞ n→∞ I metodi di stima dei parametri sono due: stima puntuale e stima per intervallo. STIMA PUNTUALE Con la stima puntuale viene calcolato un solo valore che sarà lo stimatore del parametro incognito; in genere si calcola con il metodo della massima verosimiglianza. STIMA MEDIANTE GLI INTERVALLI Con la stima per intervallo si ricava un intervallo della statistica campionaria all’interno del quale si ha fiducia che il parametro della popolazione possa essere contenuto. Nel caso della distribuzione della media campionaria , con popolazione distribuita normalmente, sappiamo che essa è distribuita normalmente con media quella della popolazione u e varianza σ 2 / n ; introdotta la variabile normale standardizzata : FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO VARIABILI CASUALI CONTINUE Pagina 6 di 16 Z= (x − µ) ⋅ n σ si può affermare che, con probabilità 0,95 , la variabile Z è compresa fra i limiti ± 1,96 e sarà P ( −1,96 < Z < 1,96) = 0,95 e sostituendo il valore Z si ottiene P ( −1,96 < (x − µ) ⋅ n σ _ σ σ < 1,96) ⇒ P u − 1,96 ⋅ < x < u + 1,96 ⋅ = 0,95 . Ciò significa che n n su 100 medie di campioni , di dimensione n , 95 cadono nell’intervallo σ σ = u − 1,96 ⋅ ; u + 1,96 ⋅ mentre 5 cadono fuori , vi è quindi probabilità del 95% n n _ che, scelto a caso un campione casuale dalla popolazione , la sua media x cada nell’intervallo determinato. La rappresentazione grafica è la seguente: Se la probabilità è del 99% il valore di z sarà uguale a ± 2,576 ; se la probabilità salisse a 99,73% , come avviene di solito nel controllo di qualità di un prodotto, il valore di z sarà uguale a ± 3 . L’intervallo tende ad ampliarsi per essere fiduciosi o quasi certi che la percentuale stabilita delle statistiche delle osservazioni campionarie siano comprese nell’intervallo . FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO VARIABILI CASUALI CONTINUE Pagina 7 di 16 INTERVALLI DI CONFIDENZA In pratica però si presenta il quesito opposto: è stato estratto un campione casuale di n elementi estratti da una popolazione e di questo campione si conosce la media e la varianza e si vuole stimare la media incognita della popolazione. Partendo dalle relazioni precedenti si possono trasformare le disuguaglianze isolando la media incognita della popolazione: dall’espressione P ( −1,96 < ( x − µ) ⋅ n P( x − 1,96 ⋅ σ σ n < +1,96) = 0,95 possiamo ricavare l’altra < µ < x + 1,96 ⋅ σ n ) = 0,95 σ σ < µ < x + 1,96 ⋅ l’intervallo x − 1,96 ⋅ è chiamato n n INTERVALLO DI CONFIDENZA o DI FIDUCIA e la probabilità 0,95 che contenga la media incognita u è detta LIVELLO DI FIDUCIA. Con gli intervalli di confidenza si cerca di determinare, accettando un prefissato rischio di errore che si indica con α , un intervallo entro il quale dovrebbe trovarsi il corrispondente valore caratteristico della popolazione. Il rischio si indica con α = 1 − P , mentre P = 1 − α è detto livello di confidenza. Particolare attenzione bisogna porre nella illustrazione dell’intervallo di confidenza; mentre è corretto affermare che la media di un campione ha una probabilità del 95% di cadere nell’intervallo fisso di u , è invece errato dire che con una probabilità del 95% la σ σ < µ < x + 1,96 ⋅ media u della popolazione cade nell’intervallo x − 1,96 ⋅ perché n n la media u della popolazione è una costante , mentre è variabile la media del campione e, quindi, è variabile l’intervallo di stima. Si può dire , allora, che estratti tanti campioni casuali di n elementi dalla popolazione e considerati i relativi intervalli di confidenza del 95 % , il 95% di tali intervalli contiene la quantità incognita u mentre il 5% di tali intervalli non conterrà la media incognita. FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO VARIABILI CASUALI CONTINUE Pagina 8 di 16 Noi realizzeremo un solo campione; a quale delle due categorie apparterà? A quella dei campioni “buoni”, ossia con una media non troppo distante da quella della popolazione, oppure a quella dei campioni “cattivi”, con una media sottostimata o sovrastimata per più di z ⋅ σ n rispetto alla media esatta? Poiché i campioni buoni sono 95 per ogni 5 campioni cattivi, CONFIDIAMO che la nostra estrazione porti ad un risultato che rientri nella prima categoria. Il rischio che questa supposizione sia inesatta è ovviamente del 5% e in genere è α . Lavorando con un livello di fiducia maggiore con α sempre più piccolo l’ampiezza dell’intervallo cresce, ma la stima è meno precisa; per ottenere una stima più precisa si deve diminuire l’ampiezza dell’intervallo e questo si ottiene solo aumentando la numerosità del campione. FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO VARIABILI CASUALI CONTINUE Pagina 9 di 16 INTERVALLO DI CONFIDENZA PER LA M E D I A DI UNA POPOLAZIONE Per determinare gli intervalli di confidenza per media incognita u della popolazione , occorre conoscere la distribuzione campionaria della media del campione. Per procedere alla costruzione dell’intervallo di confidenza bisogna distinguere vari casi a seconda che la varianza della popolazione sia nota o ignota e se la popolazione di partenza è normale o meno. 1° CASO Popolazione distribuita normalmente e varia nza nota Tenendo conto che la v.c. x , media campionaria, è normale con media uguale a quella (x − µ ) ⋅ n σ2 della popolazione u e varianza uguale a , si considera la v.c. z= normale σ n standardizzata; l’intervallo di confidenza , dopo pochi passaggi, risulterà: σ <µ < x + z⋅ σ ) = 1−α n n dove z si trova sulle tavole della normale standardizzata a livello di fiducia 1- α . Esempi: 1 1) α =0,05 , P=0,95 , f(z)=0,5- α =0,5-0,025=0,475 , scorrendo la seconda colonna delle 2 tavole si trova z=1,96; P( x − z ⋅ 1 2) α =0,01 P=0,99 , f(z)=0,5- α =0,5-0,005=0,495, scorrendo la seconda colonna delle 2 tavole si trova z=2,57 . Non possiamo affermare ,però, a questo punto , che nell’1- α dei casi la media incognita u si troverà nell’intervallo, ma “che in una lunga serie di campioni di n osservazioni, tratti da una popolazione distribuita normalmente con media incognita u e varianza nota, si può σ e che circa l’1- α di tali intervalli n , detti di confidenza, deve includere la quantità fissa incognita u. Se α =0,05 e 1- α =0,95 , determinare una corrispondente serie di intervalli x ± z ⋅ 95 campioni su 100 non differiranno più del valore ± z ⋅ σ dalla media cercata ed esatta. n Noi realizzeremo un solo campione. CONFIDIAMO che la nostra estrazione porti ad un risultato che rientri nei campioni buoni, essendo questi 95 sul totale di 100. FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO VARIABILI CASUALI CONTINUE Pagina 10 di 16 2° CASO Popolazione distribuita normalmente e varia nza ignota- piccoli campioni Allorché la varianza della popolazione non è nota ( come succede in tutti i casi pratici ) occorre stimarla con la VARIANZA CORRETTA del campione : n ∑ (x s2 = i =1 i − x)2 n−1 Tenuto conto che la v.c. x , media del campione, è normale con media uguale a quella σ2 (x − µ) ⋅ n della popolazione u e varianza uguale a , si considera la v.c. t = che non è n s distribuita normalmente ma come una T di “Student” con (n-1) gradi di libertà . Scelto il livello di fiducia 1 − α , dopo pochi passaggi si arriva all’intervallo di confidenza: P( x − t ⋅ s n <µ<x +t⋅ s n ) =1−α Questo procedimento si riferisce, in particolare, ai piccoli campioni; per i grandi campioni, data la tendenza di T, all’aumentare dei gradi di libertà, ad approssimarsi alla normale, l’intervallo di confidenza può essere calcolato come per il caso precedente. I gradi di libertà attengono al numero di informazioni che si ha della distribuzione. Per un campione di numerosità n basta conoscere n-1 valori per determinare l’ultimo e pertanto i valori “liberi” ( gradi di libertà ) sono (n-1). Particolare attenzione bisogna porre per calcolare i valori di t una volta scelto α ; mentre nella distribuzione normale il valore f(z) dà l’area della semicurva e pertanto bisogna 1 considerare il valore 0,5 - α , nella funzione T di Student f(t) l’area si riferisce all’intera 2 curva e quindi sulle tavole si punta direttamente al valore 1- α scorrendo le righe per i gradi di libertà. Esempio: α =0,05 , P=0,95 , f(t)=0,95 e considerato una numerosità campionaria di 16 elementi i gradi di libertà saranno (16-1)=15; nella tavola il valore sarà ottenuto dall’incrocio della probabilità pari a 0,95 lungo la colonna e 15 gradi di libertà sulle righe: il valore sarà t=2,131. 3° CASO: POPOLAZIONE NON DISTRIBUITA NORMALMENTE – GRANDI CAMPIONI – Se il carattere della popolazione non è distribuito normalmente in virtù del teorema del limite centrale si potrà ancora applicare l’intervallo di confidenza basato sulla distribuzione normale standardizzata per i grandi campioni, con procedimento analogo al primo caso. 4° CASO: POPOLAZIONE NON DISTRIBUITA NORMALMENTE – PICCOLI CAMPIONI – Per i piccoli campioni occorrerà conoscere la distribuzione campionaria dello stimatore utilizzato ( nel caso la media del campione ) e procedere con questa distribuzione. Qualora si conosca soltanto lo scarto quadratico medio di tale distribuzione ( caso non pratico ) , si potrà utilizzare il teorema di Bienaymè – Chebyshev. FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO VARIABILI CASUALI CONTINUE Pagina 11 di 16 FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO VARIABILI CASUALI CONTINUE Pagina 12 di 16 INTERVALLO DI CONFIDENZA PER LA PERCENTUALE DIUNA POPOLAZIONE Consideriamo una popolazione di N unità delle quali la frazione π possiede un certo attributo e la frazione complementare ( 1- π ) non la possiede . Estraendo un campione di n elementi , k elementi presentano l’attributo considerato, pertanto con p = k indichiamo la frequenza relativa delle unità del campione che n presentano l’attributo considerato ( percentuale ). La frequenza relativa p è lo stimatore del parametro incognito π . Per determinare gli intervalli di confidenza della percentuale della popolazione ( π ) si utilizza lo stimatore p = x , percentuale del campione. n Popolazione distribuita normalmente e grandi campioni, n>30 Tenendo conto che la v.c. p = k , percentuale campionaria, è normale con media uguale a n quella della popolazione u e varianza uguale a σ2 n , si considera la v.c. Z = (p −π) π ⋅ (1 − π ) n che sarà normale standardizzata; l’intervallo di confidenza , dopo pochi passaggi, risulterà: p ⋅ (1 − p ) P p − z <π < p + z⋅ n p ⋅ (1 − p ) = 1− α n dove z si trova sulle tavole della normale standardizzata a livello di fiducia 1- α . Esempi: 1 1) α =0,05 , P=0,95 , f(z)=0,5- α =0,5-0,025=0,475 , scorrendo la seconda colonna delle 2 tavole si trova z=1,96; 1 2) α =0,01 P=0,99 , f(z)=0,5- α =0,5-0,005=0,495, scorrendo la seconda colonna delle 2 tavole si trova z=2,57 . FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO VARIABILI CASUALI CONTINUE Pagina 13 di 16 FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO VARIABILI CASUALI CONTINUE Pagina 14 di 16 Aree di probabilità sotto la curva normale standardizzata F(z)= P(0<Z<z) valori di z valori di F( z ) valori di z valori di F( z ) valori di z valori di F( z ) valori di z valori di F( z ) valori di z valori di F( z ) valori di z valori di F( z ) valori di z valori di F( z ) valori di z valori di F( z ) 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 0,07 0,08 0,09 0,1 0,11 0,12 0,13 0,14 0,15 0,16 0,17 0,18 0,19 0,2 0,21 0,22 0,23 0,24 0,25 0,26 0,27 0,28 0,29 0,3 0,31 0,32 0,33 0,34 0,35 0,36 0,37 0,38 0,39 0,4 0,41 0,42 0,43 0,44 0,45 0,46 0,47 0,48 0,49 0,50 0,0040 0,0080 0,0120 0,0160 0,0199 0,0239 0,0279 0,0319 0,0359 0,0398 0,0438 0,0478 0,0517 0,0557 0,0596 0,0636 0,0675 0,0714 0,0753 0,0793 0,0832 0,0871 0,0910 0,0948 0,0987 0,1026 0,1064 0,1103 0,1141 0,1179 0,1217 0,1255 0,1293 0,1331 0,1368 0,1406 0,1443 0,1480 0,1517 0,1554 0,1591 0,1628 0,1664 0,1700 0,1736 0,1772 0,1808 0,1844 0,1879 0,1915 0,51 0,52 0,53 0,54 0,55 0,56 0,57 0,58 0,59 0,6 0,61 0,62 0,63 0,64 0,65 0,66 0,67 0,68 0,69 0,7 0,71 0,72 0,73 0,74 0,75 0,76 0,77 0,78 0,79 0,8 0,81 0,82 0,83 0,84 0,85 0,86 0,87 0,88 0,89 0,9 0,91 0,92 0,93 0,94 0,95 0,96 0,97 0,98 0,99 1 0,1950 0,1985 0,2019 0,2054 0,2088 0,2123 0,2157 0,2190 0,2224 0,2257 0,2291 0,2324 0,2357 0,2389 0,2422 0,2454 0,2486 0,2517 0,2549 0,2580 0,2611 0,2642 0,2673 0,2704 0,2734 0,2764 0,2794 0,2823 0,2852 0,2881 0,2910 0,2939 0,2967 0,2995 0,3023 0,3051 0,3078 0,3106 0,3133 0,3159 0,3186 0,3212 0,3238 0,3264 0,3289 0,3315 0,3340 0,3365 0,3389 0,3413 1,01 1,02 1,03 1,04 1,05 1,06 1,07 1,08 1,09 1,1 1,11 1,12 1,13 1,14 1,15 1,16 1,17 1,18 1,19 1,2 1,21 1,22 1,23 1,24 1,25 1,26 1,27 1,28 1,29 1,3 1,31 1,32 1,33 1,34 1,35 1,36 1,37 1,38 1,39 1,4 1,41 1,42 1,43 1,44 1,45 1,46 1,47 1,48 1,49 1,50 0,3438 0,3461 0,3485 0,3508 0,3531 0,3554 0,3577 0,3599 0,3621 0,3643 0,3665 0,3686 0,3708 0,3729 0,3749 0,3770 0,3790 0,3810 0,3830 0,3849 0,3869 0,3888 0,3907 0,3925 0,3944 0,3962 0,3980 0,3997 0,4015 0,4032 0,4049 0,4066 0,4082 0,4099 0,4115 0,4131 0,4147 0,4162 0,4177 0,4192 0,4207 0,4222 0,4236 0,4251 0,4265 0,4279 0,4292 0,4306 0,4319 0,4332 1,51 1,52 1,53 1,54 1,55 1,56 1,57 1,58 1,59 1,6 1,61 1,62 1,63 1,64 1,65 1,66 1,67 1,68 1,69 1,7 1,71 1,72 1,73 1,74 1,75 1,76 1,77 1,78 1,79 1,8 1,81 1,82 1,83 1,84 1,85 1,86 1,87 1,88 1,89 1,9 1,91 1,92 1,93 1,94 1,95 1,96 1,97 1,98 1,99 2 0,4345 0,4357 0,4370 0,4382 0,4394 0,4406 0,4418 0,4429 0,4441 0,4452 0,4463 0,4474 0,4484 0,4495 0,4505 0,4515 0,4525 0,4535 0,4545 0,4554 0,4564 0,4573 0,4582 0,4591 0,4599 0,4608 0,4616 0,4625 0,4633 0,4641 0,4649 0,4656 0,4664 0,4671 0,4678 0,4686 0,4693 0,4699 0,4706 0,4713 0,4719 0,4726 0,4732 0,4738 0,4744 0,4750 0,4756 0,4761 0,4767 0,4772 2,01 2,02 2,03 2,04 2,05 2,06 2,07 2,08 2,09 2,1 2,11 2,12 2,13 2,14 2,15 2,16 2,17 2,18 2,19 2,2 2,21 2,22 2,23 2,24 2,25 2,26 2,27 2,28 2,29 2,3 2,31 2,32 2,33 2,34 2,35 2,36 2,37 2,38 2,39 2,4 2,41 2,42 2,43 2,44 2,45 2,46 2,47 2,48 2,49 2,50 0,4778 0,4783 0,4788 0,4793 0,4798 0,4803 0,4808 0,4812 0,4817 0,4821 0,4826 0,4830 0,4834 0,4838 0,4842 0,4846 0,4850 0,4854 0,4857 0,4861 0,4864 0,4868 0,4871 0,4875 0,4878 0,4881 0,4884 0,4887 0,4890 0,4893 0,4896 0,4898 0,4901 0,4904 0,4906 0,4909 0,4911 0,4913 0,4916 0,4918 0,4920 0,4922 0,4925 0,4927 0,4929 0,4931 0,4932 0,4934 0,4936 0,4938 2,51 2,52 2,53 2,54 2,55 2,56 2,57 2,58 2,59 2,6 2,61 2,62 2,63 2,64 2,65 2,66 2,67 2,68 2,69 2,7 2,71 2,72 2,73 2,74 2,75 2,76 2,77 2,78 2,79 2,8 2,81 2,82 2,83 2,84 2,85 2,86 2,87 2,88 2,89 2,9 2,91 2,92 2,93 2,94 2,95 2,96 2,97 2,98 2,99 3 0,4940 0,4941 0,4943 0,4945 0,4946 0,4948 0,4949 0,4951 0,4952 0,4953 0,4955 0,4956 0,4957 0,4959 0,4960 0,4961 0,4962 0,4963 0,4964 0,4965 0,4966 0,4967 0,4968 0,4969 0,4970 0,4971 0,4972 0,4973 0,4974 0,4974 0,4975 0,4976 0,4977 0,4977 0,4978 0,4979 0,4979 0,4980 0,4981 0,4981 0,4982 0,4982 0,4983 0,4984 0,4984 0,4985 0,4985 0,4986 0,4986 0,4987 3,01 3,02 3,03 3,04 3,05 3,06 3,07 3,08 3,09 3,1 3,11 3,12 3,13 3,14 3,15 3,16 3,17 3,18 3,19 3,2 3,21 3,22 3,23 3,24 3,25 3,26 3,27 3,28 3,29 3,3 3,31 3,32 3,33 3,34 3,35 3,36 3,37 3,38 3,39 3,4 3,41 3,42 3,43 3,44 3,45 3,46 3,47 3,48 3,49 3,50 0,4987 0,4987 0,4988 0,4988 0,4989 0,4989 0,4989 0,4990 0,4990 0,4990 0,4991 0,4991 0,4991 0,4992 0,4992 0,4992 0,4992 0,4993 0,4993 0,4993 0,4993 0,4994 0,4994 0,4994 0,4994 0,4994 0,4995 0,4995 0,4995 0,4995 0,4995 0,4995 0,4996 0,4996 0,4996 0,4996 0,4996 0,4996 0,4997 0,4997 0,4997 0,4997 0,4997 0,4997 0,4997 0,4997 0,4997 0,4997 0,4998 0,4998 3,51 3,52 3,53 3,54 3,55 3,56 3,57 3,58 3,59 3,6 3,61 3,62 3,63 3,64 3,65 3,66 3,67 3,68 3,69 3,7 3,71 3,72 3,73 3,74 3,75 3,76 3,77 3,78 3,79 3,8 3,81 3,82 3,83 3,84 3,85 3,86 3,87 3,88 3,89 3,9 3,91 3,92 3,93 3,94 3,95 3,96 3,97 3,98 3,99 4 0,4998 0,4998 0,4998 0,4998 0,4998 0,4998 0,4998 0,4998 0,4998 0,4998 0,4998 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,4999 0,5000 0,5000 0,5000 0,5000 0,5000 0,5000 0,5000 0,5000 0,5000 0,5000 0,5000 FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO VARIABILI CASUALI CONTINUE Pagina 15 di 16 gradi di libertà Area di probabilità T di Student valori di a 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0,05 0,02 0,01 0,001 1 1,000 1,376 1,963 3,078 6,314 12,706 31,821 63,656 636,578 2 0,816 1,061 1,386 1,886 2,920 4,303 6,965 9,925 31,600 3 0,765 0,978 1,250 1,638 2,353 3,182 4,541 5,841 12,924 4 0,741 0,941 1,190 1,533 2,132 2,776 3,747 4,604 8,610 5 0,727 0,920 1,156 1,476 2,015 2,571 3,365 4,032 6,869 6 0,718 0,906 1,134 1,440 1,943 2,447 3,143 3,707 5,959 7 0,711 0,896 1,119 1,415 1,895 2,365 2,998 3,499 5,408 8 0,706 0,889 1,108 1,397 1,860 2,306 2,896 3,355 5,041 9 0,703 0,883 1,100 1,383 1,833 2,262 2,821 3,250 4,781 10 0,700 0,879 1,093 1,372 1,812 2,228 2,764 3,169 4,587 11 0,697 0,876 1,088 1,363 1,796 2,201 2,718 3,106 4,437 12 0,695 0,873 1,083 1,356 1,782 2,179 2,681 3,055 4,318 13 0,694 0,870 1,079 1,350 1,771 2,160 2,650 3,012 4,221 14 0,692 0,868 1,076 1,345 1,761 2,145 2,624 2,977 4,140 15 0,691 0,866 1,074 1,341 1,753 2,131 2,602 2,947 4,073 16 0,690 0,865 1,071 1,337 1,746 2,120 2,583 2,921 4,015 17 0,689 0,863 1,069 1,333 1,740 2,110 2,567 2,898 3,965 18 0,688 0,862 1,067 1,330 1,734 2,101 2,552 2,878 3,922 19 0,688 0,861 1,066 1,328 1,729 2,093 2,539 2,861 3,883 20 0,687 0,860 1,064 1,325 1,725 2,086 2,528 2,845 3,850 21 0,686 0,859 1,063 1,323 1,721 2,080 2,518 2,831 3,819 22 0,686 0,858 1,061 1,321 1,717 2,074 2,508 2,819 3,792 23 0,685 0,858 1,060 1,319 1,714 2,069 2,500 2,807 3,768 24 0,685 0,857 1,059 1,318 1,711 2,064 2,492 2,797 3,745 25 0,684 0,856 1,058 1,316 1,708 2,060 2,485 2,787 3,725 26 0,684 0,856 1,058 1,315 1,706 2,056 2,479 2,779 3,707 27 0,684 0,855 1,057 1,314 1,703 2,052 2,473 2,771 3,689 28 0,683 0,855 1,056 1,313 1,701 2,048 2,467 2,763 3,674 29 0,683 0,854 1,055 1,311 1,699 2,045 2,462 2,756 3,660 30 0,683 0,854 1,055 1,310 1,697 2,042 2,457 2,750 3,646 31 0,682 0,853 1,054 1,309 1,696 2,040 2,453 2,744 3,633 32 0,682 0,853 1,054 1,309 1,694 2,037 2,449 2,738 3,622 33 0,682 0,853 1,053 1,308 1,692 2,035 2,445 2,733 3,611 34 0,682 0,852 1,052 1,307 1,691 2,032 2,441 2,728 3,601 35 0,682 0,852 1,052 1,306 1,690 2,030 2,438 2,724 3,591 36 0,681 0,852 1,052 1,306 1,688 2,028 2,434 2,719 3,582 37 0,681 0,851 1,051 1,305 1,687 2,026 2,431 2,715 3,574 38 0,681 0,851 1,051 1,304 1,686 2,024 2,429 2,712 3,566 39 0,681 0,851 1,050 1,304 1,685 2,023 2,426 2,708 3,558 40 0,681 0,851 1,050 1,303 1,684 2,021 2,423 2,704 3,551 50 0,679 0,849 1,047 1,299 1,676 2,009 2,403 2,678 3,496 100 0,677 0,845 1,042 1,290 1,660 1,984 2,364 2,626 3,390 200 0,676 0,843 1,039 1,286 1,653 1,972 2,345 2,601 3,340 1000 0,675 0,842 1,037 1,282 1,646 1,962 2,330 2,581 3,300 B i b l i o g r a f i a: lezioni ed esercizi hanno trovato spunto ( o ripresi ) dai seguenti testi: 1. 2. 3. 4. A. IZZI, Inferenza Statistica, Utet; G. Marbach , Marketing; Gambotto Manzone – Consolini , matematica con applicazioni informatiche 2, Tramontana ; Trovato – Manfredi, calcolo delle probabilità e statistica inferenziale, Ghisetti e Corvi editori. FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO VARIABILI CASUALI CONTINUE Pagina 16 di 16