Corso di Fisica tecnica ambientale e Impianti tecnici – a.a. 2008/2009 CAPITOLO 4 CONTROLLO DELLA RADIAZIONE SOLARE La localizzazione e l’orientamento di un edificio per ridurre l’esposizione solare estiva e valorizzare quella invernale, sono obiettivi fondamentali per una corretta progettazione. Esistono, a tal riguardo, diversi strumenti di calcolo e metodi grafici per visualizzare il soleggiamento su edifici/pareti. 4.1 Meridiana orizzontale Un primo metodo si basa sull’orologio solare o meridiana orizzontale. Esso utilizza (vedi figura) un diagramma che riporta la linea tracciata dall’estremità dell’ombra di uno stilo di data altezza (gnomone). Ogni punto della linea corrisponde a un’ora e a una data. S β E Ψ O N 12 10 S 16 E 16 12 10 N CONTROLLO RADIAZIONE SOLARE Capitolo 4 O 1 Corso di Fisica tecnica ambientale e Impianti tecnici – a.a. 2008/2009 Prefissati latitudine, altezza dello gnomone e riferendosi all’uindicesimo giorno di ogni mese si può ottenere una figura del tipo sotto rappresentato: N d ic d ic nov gen fe b o tt set m ar O ago lu g g iu apr 6 18 a lte z za g n o m o n e = 1 cm E 7 17 m ag g iu S L A T . 3 6 °N L’utilizzo di questo metodo presuppone un modello in scala dell’edificio e degli eventuali ostacoli circostanti. La procedura, illustrata nella seguente figura, prevede di porre il modello in scala dell’edificio su una tavola inclinabile ed orientabile su cui si incolla, orientata con la direzione Nord-Sud, la meridiana. A questo punto si posiziona sulla meridiana il relativo gnomone e si espone l’insieme al sole regolando inclinazione ed orientamento del tavolo in modo da far sì che l’ombra dello gnomone indichi l’ora ed il mese di interesse. Una fotografia potrà documentare la situazione di esposizione o di ombra delle varie parti dell’edificio. In laboratorio si potrà ricorrere alla stessa procedura solo se si dispone di un sistema ottico atto a realizzare un fascio di luce con radiazioni sufficientemente parallele e non divergenti. CONTROLLO RADIAZIONE SOLARE Capitolo 4 2 Corso di Fisica tecnica ambientale e Impianti tecnici – a.a. 2008/2009 4.2 Carta dei percorsi solari Come si è già osservato, un volta che sia prefissata la latitudine di una località si può facilmente costruire la relativa carta dei percorsi solari (diagrammi polari che riportano l’andamento degli angoli solari (altezza β ed azimut Ψ) durante il giorno nei vari mesi dell’anno. N O Giu Lug 19 18 Ago 17 16 90 1514 9 Set 13 1110 150 6 5 Giu Mag Apr 90 Mar 7 8 150 0 10 20 30 40 50 60 70 80 Ott Nov Dic E Feb Gen Dic 30 30 0 S Queste carte sono anche molto utili per poter individuare facilmente i mesi in cui una data superficie “vedrà o non vedrà” il sole tenendo conto delle ombre su di essa proiettate da altri manufatti, alberi, rilievi, etc. A questo scopo si può iniziare ad osservare che una superficie verticale (ad es. una parete) “vede” sempre, prescindendo da eventuali altri ostacoli, solo metà del cielo, ovvero un emisfero; ad esempio nella figura seguente una parete esposta a Nord (per una latitudine di 44°) maschera metà del cielo sovrastante (parte grigia in figura). CONTROLLO RADIAZIONE SOLARE Capitolo 4 3 Corso di Fisica tecnica ambientale e Impianti tecnici – a.a. 2008/2009 N 19 18 17 90 O 16 1514 9 13 1110 150 6 5 7 90 8 150 0 10 20 30 40 50 60 70 80 E 60 30 60 30 30 30 S Si può notare che la parete sarà soleggiata soltanto d’estate e nelle ore prossime all’alba ed al tramonto. Per quanto riguarda le ombre proiettate in un punto P da altri edifici, alberi, ecc., il procedimento risulta assai semplice. Si consideri, ad esempio, il caso di un albero. 1 β1 P 2 Ψ1 Ψ2 Ψ3 3 2 1 β2 P β2 3 β3 P Il punto P “non vedrà” il Sole a causa dell’albero quando questo sarà nella regione del cielo limitata in pianta dagli angoli Ψ1, Ψ3, ed in elevazione β1, β3 come rappresentato schematicamente in pianta e in sezione nella figura. CONTROLLO RADIAZIONE SOLARE Capitolo 4 4 Corso di Fisica tecnica ambientale e Impianti tecnici – a.a. 2008/2009 Riportando i vari angoli sul diagramma relativo alla latitudine del luogo, si può determinare quando l’albero farà ombra nel punto P. N O Giu Lug 19 18 17 Ago 16 90 1514 9 Set 13 1110 150 6 5 Giu Mag 7 8 150 0 10 20 30 40 50 60 70 80 Ott Nov Dic Apr 90 Mar E Feb Gen Dic 30 30 0 S CONTROLLO RADIAZIONE SOLARE Capitolo 4 5 Corso di Fisica tecnica ambientale e Impianti tecnici – a.a. 2008/2009 4.3 Ombre da protezioni solari verticali ed orizzontali Un elemento verticale o orizzontale posto a lato o sopra un osservatore intercetta una parte di cielo e se il Sole si trova nella parte intercettata l’osservatore sarà in ombra. Un segmento verticale di lunghezza finita visto dall’osservatore può essere proiettato sulla sfera celeste come un arco di cerchio; la posizione dell’arco è individuabile sul diagramma polare mediante l’angolo formato con la direzione di riferimento (Sud) e con l’angolo sotteso dall’arco stesso rispetto al piano orizzontale, come rappresentato sulla parte alta della seguente figura. 14131110 Se s’immagina ora di tracciare sopra l’osservatore (parte bassa della figura) una serie di segmenti orizzontali paralleli, le loro proiezioni sulla sfera celeste la suddividono in curve (meridiani), distanziate di un angolo determinato dalla distanza tra le linee. Ipotizzando di tracciare una doppia serie di meridiani perpendicolari tra loro e di trasferire le relative proiezioni sulla sfera celeste su diagramma polare si ottiene il diagramma di seguito riportato (regolo graduato), in cui è considerata solo metà della volta celeste, essendo l’altra identicamente simmetrica. CONTROLLO RADIAZIONE SOLARE Capitolo 4 6 Corso di Fisica tecnica ambientale e Impianti tecnici – a.a. 2008/2009 N 0 150 20 150 40 60 O 80 90 90 14 13 80 11 10 E 60 60 60 30 40 20 30 30 30 S Vediamo ora alcuni casi di ombre portate da aggetti (esposizione parete Sud). Aggetto orizzontale di dimensioni finite su superficie vetrata. E’ necessario: 1. valutare l’ampiezza degli angoli formati dalle congiungenti il punto d’osservazione P (base della finestra) con le estremità dell’aggetto. α = 40 ° β = 60 ° P 2. riportare tali angoli sul regolo graduato. Nella figura sono disegnate (in rosso) le curve relative ad aggetti orizzontali che determinano β compresi tra 90° (assenza di aggetto) a 0° (aggetto indefinitamente sporgente), variabili di 10° in 10°. CONTROLLO RADIAZIONE SOLARE Capitolo 4 7 Corso di Fisica tecnica ambientale e Impianti tecnici – a.a. 2008/2009 β= 60° α = 40° 1 14 3 1 11 0 S Ad esempio, la curva β = 60° si riferirà ad un aggetto con sporgenza s. Risulta valere la relazione h/s = arctan β ove h rappresenta la distanza dell’aggetto rispetto al punto P. Identicamente le linee blu definiscono la variabilità dell’angolo α (0 – 90°). 3. sovrapporre al diagramma percorsi solari la maschera correttamente orientato. 8 150 20 30 40 Giu 50 Lug 19 60 18 70 17 80 16 15 14 13 1110 9 Ago 90 Set Ott Nov Dic 30 0 S 6 150 7 30 5 Giu Mag Apr 90 Mar Feb Gen Dic E In figura la maschera orientata a Sud è sovrapposta al diagramma dei percorsi solari. Si può facilmente individuare i periodi dell’anno in cui il punto P e, quindi, la superficie vetrata è ombreggiata dalla schermo orizzontale. CONTROLLO RADIAZIONE SOLARE Capitolo 4 8 Corso di Fisica tecnica ambientale e Impianti tecnici – a.a. 2008/2009 Aggetto orizzontale di dimensioni infinite (angolo α tendente a zero). Rappresenta il caso limite dell’aggetto orizzontale di dimensioni finite. β= 60° volta celeste s ostrui ta 14131110 volta celeste visibile β S α h Aggetto verticale di dimensioni finite 60° 60° 14 13 1110 50° 50° CONTROLLO RADIAZIONE SOLARE Capitolo 4 9 Corso di Fisica tecnica ambientale e Impianti tecnici – a.a. 2008/2009 Aggetto verticale di dimensioni infinite 60° 60° 14 13 1110 Sul regolo graduato si possono disegnare le maschere caratteristiche di diversi tipi di protezione solare. Si noti che queste maschere non dipendono né dalla orientazione della facciata, né dalla latitudine. Si può precisare ancora che è la geometria angolare e non la dimensione fisica della protezione che determina la maschera dell’ostruzione, ad esempio un grande aggetto orizzontale e una serie di lamelle pure orizzontali e con lo stesso angolo di fuga generano la stessa maschera. CONTROLLO RADIAZIONE SOLARE Capitolo 4 10 Corso di Fisica tecnica ambientale e Impianti tecnici – a.a. 2008/2009 Nella seguente figura sono riportate le maschere di alcune tra le più comuni soluzioni progettuali. CONTROLLO RADIAZIONE SOLARE Capitolo 4 11 Corso di Fisica tecnica ambientale e Impianti tecnici – a.a. 2008/2009 ESERCIZI ED ESEMPI 1) Si consideri qualitativamente il caso di una finestra orientata a Sud Ovest e dotata di schermature verticali e orizzontali come rappresentato in figura. arctg s/h Per determinare in quali periodi dell’anno la finestra sia in ombra è sufficiente costruire la maschera caratteristica della geometria di schermatura ipotizzata. Gli aggetti verticali ed orizzontali posti a protezione della finestra sono sovrapposti al diagramma dei percorsi solari orientato in accordo con l’esposizione della parete (Sud Ovest) come rappresentato nella seguente figura. CONTROLLO RADIAZIONE SOLARE Capitolo 4 12 30 N S O No tt v Di c 0 Ag o 90 Se t 30 14 16 15 17 19 18 Lu G g iu 13 11 1 0 CONTROLLO RADIAZIONE SOLARE Capitolo 4 50 7 Fe 40 30 Di Ge b c n 60 9 7 80 0 15 0 8 O E M ar 20 5 S 15 0 O E G M iu ag Ap 90 r 0 6 10 N Corso di Fisica tecnica ambientale e Impianti tecnici – a.a. 2008/2009 13