Biltà di donna e di saccente core - Campus

Guido Cavalcanti
Biltà di donna e di saccente core
Rime
Guido Cavalcanti ha lasciato una cinquantina di componimenti
tra sonetti, ballate e canzoni. Nei sonetti e nelle canzoni l’amore
è descritta come una passione subita dal poeta; nelle ballate il
tono si alleggerisce e si fa popolareggiante.
Il testo che segue, uno dei primi del canzoniere, è un elogio della
donna amata, da cui sono assenti le note amare e drammatiche
che caratterizzano gran parte della produzione lirica di questo
autore.
Metro: sonetto a cinque rime con schema ABAB ABAB CDE CDE.
Biltà di donna e di saccente core1
e cavalieri armati che sien genti2;
cantar d’augelli e ragionar d’amore;
adorni legni ’n mar forte correnti3;
aria serena quand’ apar l’albore4
e bianca neve scender senza venti;
rivera d’acqua e prato d’ogni fiore;
oro, argento, azzuro ’n ornamenti:
ciò passa la beltate e la valenza
de la mia donna e ’l su’ gentil coraggio5,
sì che rasembra vile a chi ciò guarda6;
e tanto più d’ogn’ altr’ ha canoscenza,
quanto lo ciel de la terra è maggio7.
A simil di natura ben non tarda8.
1. Biltà … core: Bellezza di donna e di un cuore
saggio.
2. e cavalieri … genti: e cavalieri schierati in
arma di nobile (“genti”, gentile) aspetto.
3. adorni … correnti: belle navi molto veloci
in mare.
4. aria … albore: cielo sereno quando appare
l’alba.
5. ciò passa … coraggio: la bellezza, il valore
e il cuore (“coraggio”) gentile della mia donna
vanno oltre tutto ciò,.
6. sì … guarda: tanto da sembrare senza valore
a chi lo contempli.
7. e tant’à … maggio: e possiede una saggezza
tanto superiore ad ogni altra quanto il cielo è
più grande della terra.
8. A simil … tarda: A chi abbia una natura
simile, il bene non tarda.