Giunto è il tempo dei cavalieri

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GIUNTO E’ IL TEMPO DEI CAVALIERI
25 gennaio 2013
Giunto è il tempo dei cavalieri,
Senza macchia e senza paura.
Coraggiosi, belli e fieri,
Che mai, temono l’avventura.
Tutti i cuori, tenta il convincere;
Tal miseria non salverà!
Così dunque pensa di vincere,
Quello che mai sopporterà.
Il nemico, loro non vedono,
Essi or san, dove colpirà.
Le sue mosse ormai prevedono
Così uniti, lo attendono già.
Miseria cara, un dono fu,
Per la memoria del Destino.
Amandola ancora un po’ di più,
Si può riprendere il cammino.
Di armi subdole, egli fa uso,
Riducendo a guisa d’ombra.
Il cuore penetra con sopruso,
Che trascina nella tomba.
Appartenere a una storia,
Si vedrà allora qual popolo è!
Ora si tende alla vittoria,
Ormai ogni cuore più sol non è.
Nella tenebra egli agisce,
Soffocando la speranza.
Il desiderio poi sfinisce,
Che nel cuore è di stanza.
Miseria sì, la bianca arma,
Ecco brandirla, si anela già.
Via la paura, nessuno dorma,
Senza un indugio, lei fenderà.
Elargisce doni quali:
Ricchezza, potere e a volte un regno.
Riducendo in animali,
Senza un poco di contegno.
Orsù, nell’intimo; la lotta inceda,
Fatti noi fummo per esser veri.
Egli è con noi, Ognun lo veda,
Giunto è il tempo dei cavalieri.
A ogni cuore, il suo Destino,
Il maligno vuol strappare.
Inchiodandolo a un destino,
Da cui mai potrà scappare.
Daniele Giordano
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