Ot t o b r e 2 0 1 5 – A n n o X V I – n ° 2 8 1
paesi arabi
notizie economiche e commerciali
paesi arabi
Sommario
ALGERIA
Nuovo porto commerciale presso Tenes / Piano di sviluppo 2015-2019: 360 milioni di Euro
per il settore manifatturiero / Studio di fattibilità per mega giacimento minerario / Aumento
delle importazioni dai paesi GAFTA
ARABIA SAUDITA
Allo studio il piano di costruzione di 17 nuove città / Previsioni di crescita per la meccanica
strumentale
EGITTO
Progetti di produzione di energia rinnovabile / Previsti investimenti di $ 10 miliardi nelle
energie rinnovabili / Forte crescita del Pil nel 2015/2016
EMIRATI ARABI UNITI
Riduzione dei sussidi sui carburanti / Entrata in vigore a Dubai della legge sul partenariato
pubblico-privato / Firmato protocollo di intesa con l'Italia in materia di certificazione Halal /
Riforma della legge sul diritto societario / Procedure semplificate per la partecipazione alle
gare in vista di Expo 2020 / Sviluppo del porto di Khalifa / Nuovo centro commerciale con
oltre 450 negozi ad Abu Dhabi / Quattro nuovi alberghi per un totale di oltre 1000 nuove
stanze e suite / Approvato il bilancio federale / Settimana del design a Dubai / Un miliardo
di Euro da Sace per lo sviluppo dell’area Dubai South / Nuovo parco industriale a Sharjah /
Import di latte dall’Italia
GIORDANIA
Il Governo annuncia incentivi fiscali per rilanciare l'economia
MAROCCO
In aumento le importazioni di beni strumentali italiani / Forte crescita delle esportazioni di
beni agroalimentari / Potenzialità di crescita degli IDE in entrata
QATAR
Prospettive e opportunità nel paese con il più alto Pil pro capite
TUNISIA
Ai primi posti nella graduatoria per attrazione degli investimenti / Accordo di cooperazione
con l'Italia nel settore pellami e calzature / Gemellaggio con l’Italia nel settore
agroalimentare / Nasce la Banca Maghrebina degli Investimenti e del Commercio /
Marchio internazionale di qualità per i centri di talassoterapia
In copertina, Education City Project - Dubai
paesi arabi
Algeria
DZ510CIT
Nuovo porto commerciale presso Tenes
Il premier algerino Abdelmalek Sellal ha annunciato il progetto del nuovo porto
commerciale che sorgerà tra Cherchel (Tipaza) e Tenes (Chlef).
La nuova infrastruttura si estenderà per oltre 10 milioni di m 2 e sarà collegata a una nuova
zona industriale dedicata alla logistica e alla produzione. Il costo stimato per la
realizzazione del porto è di circa 2 miliardi di Euro con inizio dei lavori previsto nel 2016.
Il grande progetto infrastrutturale, insieme al potenziamento dei relativi collegamenti
stradali, consentirà lo sviluppo del commercio con il resto del continente africano.
DZ510EF
Piano di sviluppo 2015-2019: 360 milioni di Euro per il settore manifatturiero
Oltre allo sviluppo dei settori sanitario, educazione, edilizio, infrastrutturale, energetico e
idrico, il piano di sviluppo 2015-2019 del paese stanzia 360 milioni di euro al settore
manifatturiero, divisi tra la filiera tessile, cuoio e pelli, e del legno.
L’importo è destinato alla riabilitazione delle infrastrutture e delle macchine esistenti,
all’acquisto di nuove macchine e alla formazione del personale. .
DZ510MIN
Studio di fattibilità per mega giacimento minerario
La Società nazionale del ferro e dell’acciaio (Feraal) intende effettuare uno studio di
fattibilità per lo sfruttamento del mega giacimento minerario di Gara Djebilet, nei pressi di
Tindouf. Secondo precedenti studi condotti negli anni 1970 il giacimento conterrebbe tra
gli 1,5 e i 2 miliardi di tonnellate di minerali di ferro.
paesi arabi
Lo sfruttamento del giacimento era già stato indicato dal Ministro dell’Industria e delle
Miniere, Abdessalam Bouchouareb, come una priorità del governo per le sue ricadute
positive sull’occupazione, sulla sicurezza degli approvvigionamenti interni e sulle possibili
esportazioni.
Feraal, la società per lo sfruttamento del giacimento, con capitale sociale di 1 miliardo di
dinari, è stata creata nel 2014 da un partenariato composto da Sonatrach e i gruppi GICA
(cemento), Manadjim El Djazaïr (Manal) et Sider. Essa prevede la creazione di una
fabbrica di una capacità di produzione tra i 10 e i 12 milioni di tonnellate nel 2025. L’inizio
dei lavori è previsto alla fine del 2017.
DZ510IC
Aumento delle importazioni dai paesi GAFTA
Il saldo commerciale dell’Algeria con i paesi dell’Area araba di libero scambio (GAFTA) ha
registrato un disavanzo di $ 56 milioni nel primo semestre 2015, contro i $ 440 milioni del
primo semestre 2014. Nell’anno 2014 l’avanzo commerciale dell’Algeria nei confronti del
GAFTA era stato di oltre $ 1 miliardo.
Il disavanzo di bilancio nel semestre considerato è dovuto principalmente al calo dei prezzi
del petrolio e alla diminuzione delle esportazioni di zucchero raffinato, la principale voce
dell’export di prodotti agricoli e agroalimentari, passate dai $ 77 milioni del primo semestre
2014 a $ 33 milioni dello stesso periodo del 2015.
Di fatto, l’export algerino verso i paesi GAFTA, costituito essenzialmente da idrocarburi, ha
raggiunto i $ 1,25 miliardi, in calo del 27% rispetto al primo semestre dell’anno precedente,
mentre le importazioni sono aumentate del 2%, per un valore di $ 1,31 miliardi.
In controtendenza con i prodotti agroalimentari e gli idrocarburi, l’export di prodotti
industriali, i quali rappresentano il 40% dell’export non idrocarburi dell’Algeria verso i paesi
GAFTA, ha registrato un aumento del 15% nel primo semestre 2015, raggiungendo un
totale di $ 34 milioni, dei quali 19 milioni costituiti da ammoniaca. I principali clienti
dell’Algeria per i prodotti non idrocarburi sono: Tunisia (29%), Marocco (26%), Libano
(10%), Siria (7%), Iraq e Arabia Saudita (4%).
La principale voce dell’import algerino è quella dei prodotti industriali, di un valore di $ 1,1
miliardi, equivalente all’88% del totale, in aumento dello 0,6% rispetto allo stesso periodo
paesi arabi
del 2014. I principali prodotti importati dall’area GAFTA sono: materie plastiche, cemento,
medicinali, strutture metalliche, fili di rame. Il principale fornitore di medicinali resta la
Giordania, con il 62% del totale, seguita dall’Arabia Saudita con il 25%.
Le importazioni algerine di prodotti agricoli e agroalimentari dai paesi GAFTA sono
aumentate del 16%, passando da $ 122 milioni nel primo semestre 2014 a $ 143 milioni
nel primo semestre 2015. I principali prodotti importati sono: legumi, tabacchi, succhi di
frutta, spezie, zucchero, legumi conservati e frutta secca.
L’import di prodotti della pesca è aumentato del 2.7%, per un valore di $ 4,4 milioni.
Tra i paesi GAFTA, i principali paesi fornitori dell’Algeria nel primo semestre 2015 sono
stati: Arabia Saudita (24%), Egitto (20%), Tunisia (18%), EAU (12%) e Marocco (9%).
Il GAFTA, sorto nel 2001 in vista della soppressione totale dei diritti delle dogane tra i
paesi firmatari dell’accordo, raggruppa attualmente 19 paesi: Algeria, Arabia Saudita,
Bahrein, Egitto, Emirati Arabi, Iraq, Giordania, Kuwait, Libano, Libia, Marocco, Mauritania,
Oman, Palestina, Sudan, Siria, Tunisia, Qatar e Yemen.
Arabia Saudita
SA510CIT
Allo studio il piano di costruzione di 17 nuove città
Al fine di diminuire la densità abitativa e migliorare la qualità della vita degli attuali residenti
delle città di Jeddah, Dammam, Riyadh, Makkah e Madinah, il ministero saudita per gli
Affari municipali e rurali ha in programma uno studio di fattibilità per la realizzazione di
diciassette nuove città di piccole e medie dimensioni.
Il progetto sarà realizzato con il patrocinio delle Nazioni Unite attraverso il programma
sugli insediamenti umani UN-Habitat, che assicurerà l’adozione delle migliori pratiche in
tema di urbanistica avanzata.
SA510COM
Previsioni di crescita per la meccanica strumentale
SACE ha assicurato per circa 560 mila euro la fornitura in Arabia Saudita di un impianto
per la produzione di gelato realizzato dall’italiana Technogel, azienda leader mondiale nel
comparto dei macchinari per gelato.
L’Arabia Saudita è tra i paesi a maggior potenziale a livello globale per l’export italiano;
secondo Sace la crescita media annua del comparto della meccanica strumentale del
paese sarà del 4,3% fino al 2020.
Egitto
EG510ENE
Progetti di produzione di energia rinnovabile
Proseguono le iniziative del governo egiziano nell’intento di raggiungere l’obiettivo di
produrre entro il 2022 il 20% dell’energia da fonti rinnovabili.
paesi arabi
Fra le compagnie più attive vi sono la norvegese Scatec Solar, che partecipa a cinque
progetti per la produzione di energia solare, uno dei quali presso Benban e Zafarana,
vicino al canale di Suez, per un totale di 250 MW. I relativi contratti seguono il modello
Conto Energia (FIT) egiziano.
Un altro impianto per la produzione di energia solare di una capacità di 20 MW sarà
realizzato presso Kom Ombo city, nell’Alto Egitto, grazie a finanziamenti dell’Agenzia
francese per lo sviluppo (AFD) e dell’UE. L’inizio della produzione è previsto nel 2017. La
stessa agenzia finanzia altri progetti di energia rinnovabile nel paese, fra i quali un parco
eolico nel golfo di Suez.
EG510ENE
Previsti investimenti di $ 10 miliardi nelle energie rinnovabili
Il governo egiziano promuove la produzione di 4.300 MW di energia da fonti rinnovabili
entro il 2017 nel quadro di accordi bilaterali di 25, per il settore fotovoltaico, e di 20 anni
per il settore eolico, con l’impegno di acquistare l’energia prodotta dagli impianti che vi
accederanno.
Per la filiera italiana delle rinnovabili le opportunità offerte dall’Egitto sono di estremo
interesse, in virtù delle consolidate relazioni tra i due paesi e del ruolo strategico di hub
industriale di settore che il paese egiziano si propone di assumere nei confronti della
regione del Nord Africa e Medio Oriente.
EG510EF
Forte crescita del Pil nel 2015/2016
La Banca Mondiale prevede una crescita economica del paese superiore al 4% nel 2015 e
nel 2016.
paesi arabi
Il dato è confermato dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) che ha rivisto al rialzo per
la seconda volta la previsione di crescita del paese nell’anno 2014/2015 portandola dal 4%
al 4,2%, grazie al calo dei prezzi delle materie prime. Confermata invece la previsione di
crescita del 4,3% per l’anno fiscale 2015/2016.
Il tasso d’inflazione nell’anno in corso si attesterà, secondo il FMI, all’11%, e calerà
nell’anno fiscale 2015/2016 all’ 8,8%.
Il tasso di disoccupazione ufficiale, in calo, si attesterà al 12,5% nel 2016. Il disavanzo del
conto delle partite correnti si attesterà al 4,5% nel 2016, in aumento rispetto al 3,7%
previsto per l’anno fiscale in corso.
Le riforme in corso e la maggiore sicurezza degli investimenti attireranno secondo il
governo ulteriori investimenti per 30-35 miliardi di $.
Fra i paesi dell’area MENA, anche il Marocco, insieme all’Egitto, registrerà forti tassi di
crescita economica.
Emirati Arabi Uniti
AE510EF
Riduzione dei sussidi sui carburanti
Secondo le previsioni, la deregolamentazione dei prezzi del carburante, promossa dagli
Emirati lo scorso luglio, e il relativo collegamento all'andamento globale dei mercati,
consentirà di ridurre il disavanzo di bilancio e i consumi di petrolio, salvaguardando le
riserve di idrocarburi. Secondo le stime, la riduzione dei sussidi al carburante consentirà al
Governo di risparmiare $ 1,85 miliardi solo 2015.
Gli Emirati Arabi detengono il 6% delle riserve note di petrolio, dalle quali dipende il 40%
del Pil, e sono il primo tra i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo a cancellare una
parte di questi sussidi.
L'adozione di tale misura, che in un periodo di bassi prezzi del petrolio risulta meno
onerosa per il Governo, intende favorire la diversificazione dell'economia.
AE510GL
Entrata in vigore a Dubai della legge sul partenariato pubblico-privato
Entrerà in vigore il 18 novembre prossimo la legge che disciplinerà il partenariato pubblicoprivate (PPP) nell’Emirato di Dubai.
L’investitore avrà la possibilità di proporre l'applicazione del modello PPP, ad eccezione
dei settori idrico ed energetico, creando un’apposita società di scopo, controllata dal
settore pubblico. I progetti superiori ai 200 milioni di AED (49 milioni di euro) dovranno
essere approvati dal Dipartimento delle Finanze, mentre quelli superiori ai 500 milioni di
AED dalla Commissione Suprema per le Politiche Finanziarie.
AE510CI
Firmato protocollo di intesa con l'Italia in materia di certificazione Halal
È stato firmato lo scorso 20 ottobre un protocollo d’intesa in materia di accreditamento
degli Organismi di certificazione Halal, tra l' Ente unico italiano di accreditamento Accredia
ed ESMA, l'Autorità degli Emirati Arabi Uniti per la normazione e la metrologia. Si tratta del
primo accordo di questo genere firmato dall’Ente emiratino con una controparte di un
paesi arabi
Paese UE. Grazie a tale accordo i prodotti italiani saranno più facilmente esportati negli
EAU e contribuiranno ad accrescere l’interscambio commerciale tra i due Paesi che nel
2014 è stato di 5,9 miliardi di euro, con un valore delle esportazioni di 5,3 miliardi di euro.
AE510GL
Riforma della legge sul diritto societario
Gli Emirati Arabi adottato una nuova legge sul diritto societario, la Legge n. 2 del 2015
Commercial Company Law - New CCL entrata in vigore il primo luglio scorso.
La legge si propone di incoraggiare l'imprenditorialità e attrarre capitali stranieri attraverso
l’adeguamento normativo agli standard internazionali e le semplificazioni in materia di
società a responsabilità limitata e società per azioni.
Una delle più grandi novità della riforma è che viene contemplata per la prima volta la
possibilità per le società costituite nelle zone franche di svolgere le loro attività anche al di
fuori delle stesse, in seguito al rilascio di una particolare licenza.
Con riferimento alla Limited Liability Company (simile alla nostra S.r.l.), il capitale minimo
necessario alla costituzione non è stato quantificato ma dovrà essere sufficiente al
raggiungimento dei propri obiettivi.
AE510SGN
Procedure semplificate per la partecipazione alle gare in vista di Expo 2020
Le aziende italiane che intendono partecipare ai bandi di gara indetti per l'Expo 2020
potranno godere di procedure semplificate. Di fatto, non sarà necessario essere residente
negli Emirati Arabi e possedere una licenza commerciale valida per il paese. Qualsiasi
impresa italiana potrà quindi collegarsi al sito internet di Expo Dubai 2020 e registrarsi,
avendo cura di inserire nel campo relativo alla "trade licence" il numero di licenza
commerciale italiana. Solo in seguito all'eventuale aggiudicazione della gara l’azienda
dovrà provvedere all'ottenimento della licenza.
Nei prossimi mesi saranno lanciati i bandi di gara per la realizzazione del nuovo aeroporto
internazionale di Dubai, la cui prima fase di lavori prevede un investimento di circa $ 30
miliardi entro il 2022. La nuova infrastruttura sorgerà su un territorio di 68 km² che include
l’area in cui sarà realizzata Expo Dubai 2020.
AE510IND
Sviluppo del porto di Khalifa
SACE e Abu Dhabi Ports: in arrivo nuove opportunità per le imprese italiane per il Khalifa
Port di Abu Dhabi e la zona di Kizad
Sace ed Abu Dhabi Ports, società che gestisce lo sviluppo dei porti e delle zone industriali
nell’emirato di Abu Dhabi, hanno firmato un accordo per il rafforzamento delle loro
relazioni commerciali e per l’individuazione di nuove opportunità di business per le
imprese italiane.
L’intesa prevede la valutazione di importanti progetti per le aziende italiane nell’Emirato di
Abu Dhabi, in particolare, riguardo allo sviluppo del Khalifa Port, il porto di Abu Dhabi e
della free zone di Kizad.
La Khalifa Industrial Zone di Abu Dhabi, meglio conosciuta come Kizad, è un polo
industriale e logistico integrato con il porto di Khalifa, che presenta strutture
all’avanguardia e offre vantaggi agli investitori stranieri, tra i quali sono già presenti
aziende italiane.
Il progetto di sviluppo del Khalifa Port rientra nel quadro della strategia di diversificazione
economica e industriale dell’Emirato di Abu Dhabi, a cui le imprese italiane possono
paesi arabi
contribuire con le competenze maturate in settori chiave per l’economia degli EAU, con
concrete opportunità di incrementare l’export italiano di beni e servizi verso il paese.
AE510COM
Nuovo centro commerciale con oltre 450 negozi ad Abu Dhabi
Il nuovo centro commerciale di Abu Dhabi, il Reem Mall, ospiterà, oltre a 450 negozi, la più
grande area innevata attrezzata per la pratica degli sport invernali nel mondo. Fra gli sport
praticabili nell’area ampia oltre un ettaro vi sono lo zorbing e varie piste di slittino.
L’apertura del Mall è prevista nel 2018.
paesi arabi
AE510SRV
Quattro nuovi alberghi per un totale di oltre 1000 nuove stanze e suite
Manazil Group, in collaborazione con AccorHotels, prevede la realizzazione di tre nuovi
alberghi entro il 2019, nell’area del triangolo Jumeirah Village.
I tre alberghi, Majilis Grand Mercure, Mercure e Adagio Aparthotel, avranno
rispettivamente 164, 330 e 336 stanze. Inoltre offriranno servizi unici come terme, aree
commerciali, sale per eventi, centri benessere, spa, piscine e outlets.
Le strutture saranno realizzate vicino alle nuove attrazioni della città, Al Khail Avenue e il
JVC Mall e saranno facilmente accessibili da Al Khail Road e Sheikh Mohammed Bin
Zayed Road.
Un altro albergo, il Pullman Sharjah, di 188 stanze e suites, dotato di sale caffè, due
ristoranti, sale ricevimenti, centri benessere, spa, due piscine con bar interno, sarà
completato entro il 2018. Il Pullmann Sharjah sarà realizzato nell’area Al Taawun, nei
pressi dello Sharjah Expo Centre, dell’aeroporto internazionale di Dubai e del centro di
Dubai.
AE510GL
Approvato il bilancio federale
Il governo ha approvato il bilancio federale 2016, stimato in $ 13,2 miliardi, leggermente
inferiore rispetto a quello del 2015. Oltre il 50% del bilancio è allocato ai settori educazione
(21%), sviluppo sociale (15,5%), servizi pubblici (11%) e salute (8%). Altri settori
destinatari della spesa pubblica sono: difesa, edilizia, sicurezza pubblica, economia,
ambiente e cultura.
Il governo ha approvato l’istituzione dell’Organizzazione Araba del Turismo degli EAU che
si occuperà di promuovere il turismo federale a livello regionale e internazionale, oltre che
di condividere informazioni utili per potenziali investitori.
Il paese ha recentemente concluso alcuni accordi internazionali: con l’Etiopia, per evitare
la doppia imposizione fiscale e con il Kuwait, la Slovacchia, l’Islanda e l’Eritrea con
riferimento al trasporto aereo e ai servizi.
AE510COM
Settimana del design a Dubai
Si è svolta presso il d3 di Dubai (Dubai Design District), il Downtown Design, l’esibizione
internazionale dell’eccellenza del mobile e dei complementi d’arredo, cui hanno
partecipato 15 aziende italiane, in un padiglione dedicato. In particolare, i prodotti italiani in
mostra sono stati: arredi decorativi esclusivi, illuminazione, prodotti tessili e mobili di fascia
alta e di design.
L’evento ha rappresentato l’attrazione principale della Settimana del Design di Dubai che
ha coinvolto l’intera città grazie alle numerose installazioni, mostre, conferenze, workshops
e presentazioni effettuate in collaborazione con le più prestigiose facoltà di Design e
Architettura internazionali. La settimana del design rientra nella strategia Dubai Fashion
2020 che intende attrarre i grandi marchi internazionali, sostenere le giovani promesse e
le Pmi per promuovere lo sviluppo dell’industria della moda e del design del paese. A
sostegno della strategia il governo di Dubai ha siglato nel giugno scorso un’intesa con i
vertici della Free Zone di Dubai dedicata alla tecnologia e ai media. L’obiettivo è di
trasformare Dubai in una capitale della Moda e del Design.
L’Italia è oggi il secondo fornitore degli Emirati di mobili e complementi d'arredo. Le
esportazioni italiane del settore verso gli EAU sono cresciute costantemente negli ultimi tre
anni, rispettivamente 12,3% nel 2012; 11% nel 2013 e 6,6% nel 2014, per un totale di
circa $ 200 milioni.
paesi arabi
In Italia, l'industria del mobile ha un ruolo importante, con un fatturato di oltre 27,5 miliardi
di euro, dei quali quasi la metà derivante dall’export, oltre 67mila imprese attive e quasi
400.000 dipendenti.
AE510CIT
Un miliardo di Euro da Sace per lo sviluppo dell’area Dubai South
Sace, il gruppo assicurativo-finanziario attivo nell’export credit, ha siglato due intese con
enti emiratini in occasione della giornata nazionale degli Emirati a Expo Milano 2015.
Il primo accordo, con la Dubai Aviation City Corporation (Dacc) è destinato a sostenere
export e investimenti delle aziende italiane coinvolte nel progetto di sviluppo Dubai South,
area di 145 km2 che ospiterà il nuovo aeroporto internazionale Al Maktoum e la
manifestazione Expo Dubai 2020. In particolare Sace ha messo a disposizione di Dacc
una linea di credito da 1 miliardo di euro destinata all'acquisto di beni e servizi di imprese
italiane. Una volta terminato Expo Dubai 2020, l’area di Dubai South sarà totalmente
dedicata alla realizzazione del nuovo aeroporto di Dubai che, con una capacità di 120
milioni di passeggeri e 12 milioni di tonnellate di cargo l’anno, sarà l’aeroporto più grande
del mondo. A completare lo sviluppo dell’area sono previste una free zone dedicata alla
logistica, allo stoccaggio e all'industria aeronautica, e aree residenziali e commerciali
ispirate ai più evoluti modelli di città sostenibile.
Il secondo accordo di collaborazione, siglato con la Abu Dhabi Ports, società che gestisce
lo sviluppo dei porti e delle zone industriali nell'emirato di Abu Dhabi, prevede la
valutazione di importanti progetti per le aziende italiane nell'Emirato di Abu Dhabi, in
paesi arabi
particolare, riguardo allo sviluppo del Khalifa Port, il porto di Abu Dhabi e della free zone di
Kizad.
AE510IND
Nuovo parco industriale a Sharjah
L’Emirato di Sharjah, attraverso il suo braccio operativo Sharjah Asset Management,
investirà nella realizzazione di un nuovo parco industriale su un’area di 42 milioni di m 2.
La Al Saja’a Industrial Oasis sarà una delle più grandi aree industriali della regione, dotata
di 353 lotti e situata lungo la Emirates Road, nei pressi dell’aeroporto di Sharjah e il porto
Al Hamriya.
Gli investitori interessati potranno consultare preventivamente il sito web dedicato al
seguente indirizzo: www.alsajaaoasis.com
AE510COM
Import di latte dall’Italia
La Centrale del Latte di Torino, società quotata in borsa, ha siglato un accordo
quinquennale per l'esportazione di latte a lunga conservazione con un primario operatore
di Dubai specializzato in prodotti biologici.
Il contratto si inserisce in un più ampio piano di sviluppo commerciale all'estero, intrapreso
dalla società a partire dallo scorso anno, quando sono state avviate le prime esportazioni
di latte in Cina. Nei primi nove mesi del 2015 il valore delle esportazioni è stato pari a circa
600 mila Euro.
paesi arabi
Giordania
JO510EF
Il Governo annuncia incentivi fiscali per rilanciare l'economia
Il premier Ensour ha recentemente annunciato una serie di incentivi fiscali per i progetti di
investimento con l'obiettivo di rilanciare l'economia del Paese.
Le esenzioni da dazi doganali ed imposte sulle vendite riguarderanno principalmente il
settore dei trasporti e quello delle Teconologie per l’Informazione e la Comunicazione con
particolare riferimento a: sviluppo del software, applicazioni mobili, portali di siti web,
outsourcing, contenuti digitali e giochi elettronici, formazione per le tecnologie
dell'informazione e dell'e-learning.
Sono previste inoltre esenzioni per attività economiche di carattere industriale o
artigianale, agricoltura e allevamento, ospedali, alberghi e strutture ricettive, trasferimento
/ distribuzione / estrazione di acqua e gas e di derivati del petrolio.
Incentivi ed esenzioni sono previsti per gli utili generati dalle attività svolte nelle zone
franche e per i progetti d’investimento che si sviluppano all’interno delle principali città
industriali, incluse: King Abdullah II Industrial City, Al Hassan Industrial Estate, Abdullah
Bin Al Hussein Industrial City (Karak), the Industrial City of Aqaba.
Il Governo ha inoltre approvato l’istituzione di un centro regionale per la
commercializzazione del bestiame e lo sviluppo di aree per l'allevamento e la
riesportazione, per la realizzazione di mattatoi e di impianti per la preparazione di carni
destinate ai mercati nazionali e internazionali.
Marocco
MA510COM
In aumento le importazioni di beni strumentali italiani
Nel primo semestre del 2015 il paese ha registrato un aumento del 3,3% rispetto allo
stesso periodo dell'anno precedente, delle importazioni di beni strumentali italiani, per un
totale di 145,3 milioni di euro. Le tipologie di macchinari maggiormente richieste sono
quelle: per la dosatura e l'imballaggio (l'11,1% del totale dell'export di macchinari italiani);
per la refrigerazione e la ventilazione e il condizionamento dell'aria (quota del 10,3%); le
macchine per l'industria alimentare, delle bevande e del tabacco; i trattori agricoli; pompe
e compressori; macchine per l'industria della carta e del cartone, delle materie plastiche e
della gomma e gli apparecchi di sollevamento e movimentazione.
MA510COM
Forte crescita delle esportazioni di beni agroalimentari
L’export del settore agroalimentare nel primo semestre 2015 ha registrato un valore di 2
miliardi di euro. i principali prodotti esportati sono: molluschi surgelati, conserve di pesce,
pomodori freschi e frutta fresca.
Le esportazioni sono dirette principalmente vero i paesi dell'Unione Europea, 67% del
totale, per un valore di 1,4 miliardi di Euro.
paesi arabi
L'UE rappresenta per il Marocco il primo partner anche in termini di importazioni con oltre il
40% del totale equivalente a 862 milioni di Euro. I prodotti agroalimentari maggiormente
importati sono: grano tenero, mais, olio di soia, succhi di frutta e tè nero.
MA510EF
Potenzialità di crescita degli IDE in entrata
I dati macroeconomici positivi e l’alto livello infrastrutturale e logistico rendono il paese una
metà ideale per gli investitori esteri.
Nel 2014 il Pil è stato pari a $ 110,4 miliardi con una crescita prevista dalla Banca
nazionale marocchina del 4,6% per il 2015; l’inflazione registrata nello stesso anno è stata
bassa, dello 0,4%; il costo del lavoro è contenuto, ad esempio il salario minimo è di circa
300 euro al mese; nel paese sono presenti diverse zone franche che contribuiscono a una
grande apertura del paese agli scambi internazionali.
Con riferimento alle infrastrutture e alla logistica, il paese presenta: la piattaforma logisticoindustriale di Tangeri (Tanger Med) che nel 2014 ha registrato un incremento del 40%
delle sue esportazioni, pari a circa 3,6 miliardi di euro, e un aumento del 20% delle
operazioni sul piano logistico, grazie soprattutto ai quattro grandi settori industriali
dell’automotive, elettronica, componentistica aeronautica e tessile; il porto di Tanger Med2
che sarà pronto entro due anni e che porterà a 8,2 milioni i Teu trasbordati
complessivamente; la prima Tav del continente africano, attualmente in costruzione, che
entro il primo semestre del 2018 collegherà Tangeri a Casablanca via Rabat.
L'interscambio commerciale con l’Italia è stato di 2,12 miliardi di euro nel 2014, in calo del
3% rispetto al 2013. L'Italia è, in termini di interscambio, il quinto partner commerciale del
Marocco, quarto cliente e settimo fornitore. L'export italiano vale circa 1,4 miliardi e il
Marocco rappresenta il 46o mercato di destinazione dei beni e servizi italiani; la quota
italiana nelle importazioni marocchine è del 5,3%. Tra i fornitori del paese l’Italia si trova
davanti alla Germania, ma dietro Francia e Spagna.
La presenza italiana nel paese è in aumento ma potrebbe ancora crescere. Su un totale di
2,6 miliardi di Euro di IDE in Marocco nel 2014, in aumento del 2,3% rispetto al 2013. Nel
periodo 2003-2014, la quota italiana di investimenti totali nel paese è stata dell’1% mentre
quelle dei principali investitori del paese è nell’ordine: Francia 44%, EAU 12%, Spagna
5%, Usa 4 %, Arabia Saudita 4%, Germania 2 %.
Qatar
QA510AO
Prospettive e opportunità nel paese con il più alto Pil pro capite
Il Qatar è uno dei paesi che godono di maggiore dinamicità e crescita economica. Nel
2014 il Pil del paese è cresciuto del 6%, il tasso di crescita maggiore fra i paesi del CCG.
Ma occorre evidenziare che per quanto l'economia dipenda in larga parte dall'export degli
idrocarburi, negli ultimi anni sono state promosse politiche di diversificazione economica
che hanno diretto gli investimenti privati ed esteri verso settori quali il petrolchimico, servizi
finanziari, welfare, sanitario e della ricerca scientifica, istruzione e formazione, turismo e
sport.
paesi arabi
Per incrementare l’afflusso di investimenti il Governo ha previsto una serie di incentivi alla
costituzione di joint ventures a partecipazione mista, tra le quali agevolazioni sul prezzo
del gas, dell’elettricità e dell’affitto annuo dei terreni industriali.
Il paese non prevede alcuna tariffa doganale sull’importazione di macchinari, impiantistica
e parti di ricambio e nessuna tassa sulle esportazioni mentre esistono esenzioni fiscali sui
profitti societari per periodi determinati e nessuna restrizione quantitativa alle importazioni.
Quanto alla tassazione delle società, il livello di imposte è pari al 10%, indipendentemente
dai profitti generati dalle aziende. Una tassazione aggiuntiva del 2,5% è prevista per le
imprese quotate in Qatar.
Tra i principali beni importati dall’Italia vi sono: meccanica strumentale, autoveicoli e
arredamento.
Tunisia
TN510EF
Ai primi posti nella graduatoria per attrattività degli investimenti
Nella classifica stilata dalla Banca degli Investimenti Sudafricana, la Tunisia si posiziona al
quarto posto per opportunità offerte agli investitori stranieri, dopo il Sudafrica, la Nigeria, il
Ghana e il Marocco. I criteri di valutazione sono stati diversi, tra questi: la dimensione del
mercato, il Prodotto Interno Lordo, i tassi di crescita lordi previsti per i prossimi anni e un
indice che misura la qualità del contesto economico-giuridico offerto agli investitori. Nel
dettaglio, il rapporto stilato dalla banca indica che due terzi degli investimenti diretti esteri
effettuati nel paese tra il 2007 e il 2013 sono provenuti dall'Unione Europea e il 14% dal
Medio Oriente. Per ciò che concerne l'anno in corso, gli investimenti stranieri registrati
sono suddivisi tra investimenti esteri diretti (IDE) per un totale di 1.279,9 MD e investimenti
di portafoglio pari a 342,7 MD.
A livello settoriale, gli investimenti nel settore energetico sono aumentati del 34,6%
rispetto al 2014.
TN510COM
Accordo di cooperazione con l'Italia nel settore pellami e calzature
Il Centro Nazionale di pelle e calzature (CNCC) ha concluso un’intesa che aggiorna
l'accordo di collaborazione con l’associazione italiana per i produttori di macchine per
calzature, pelletteria e conceria ASSOMAC. L'accordo rafforza ulteriormente la
cooperazione con l'Italia, che assicura il 50% della produzione mondiale in questo settore
e che rappresenta il primo partner del paese nel settore del cuoio e delle calzature.
L’accordo prevede di facilitare lo scambio di esperienze e gli scambi commerciali tra i due
paesi, oltre che facilitare l’acquisto di attrezzature per l'industria della pelle italiana, con
garanzia di assistenza tecnica, al fine di migliorare la competitività delle imprese tunisine e
promuovere aree di creatività e di ricerca.
TN510COM
Gemellaggio con l’Italia nel settore agroalimentare
Il Salone Internazionale dell'Agricoltura, dei Macchinari Agricoli e della Pesca -SIAMAP
svolto a Tunisi, è stato occasione per la conclusione di diversi accordi fra operatori dei due
paesi arabi
paesi. Sono state concluse due convenzioni di gemellaggio con l'Italia, siglate dall'UtapUnion Tunisienne de l'Agriculture et de la Pêche e da Servagri, l'osservatorio italo-tunisino
che opera a servizio dell'agricoltura nell'ambito del Progetto di cooperazione
transfrontaliera Enpi Cbc Med finanziato dall'Ue. Tale progetto consentirà di unificare gli
sforzi delle parti tunisina ed italiana al fine di garantire che i prodotti di qualità soggetti al
sistema di tracciabilità rispettino norme e standard europei per favorirne l’export.
Il gemellaggio prevede percorsi di formazione e sostegno alle donne impiegate nel settore
agricolo e ai giovani apicoltori nella valorizzazione e commercializzazione dei loro prodotti
al fine di essere innovativi e competitivi nel mercato internazionale.
TN510EF
Nasce la Banca Maghrebina degli Investimenti e del Commercio
Entro la fine del 2015 sarà operativa la Banca Maghrebina degli Investimenti e del
Commercio Estero (BMICE). La nuova istituzione avrà sede a Tunisi e sarà dotata di un
capitale iniziale di $ 500 milioni.
L’obiettivo dell’istituzione è di finanziare i grandi progetti infrastrutturali comuni ai cinque
paesi dell'UMA: Algeria, Marocco, Tunisia , Libia e Mauritania.
Oltre al finanziamento dei progetti infrastrutturali, la BMICE contribuirà alla sviluppo di
un'economia integrata grazie alla promozione degli scambi commerciali intra-magrebini,
un mercato di 90 milioni di consumatori, ed al rafforzamento della circolazione di beni e
capitali tra i paesi della regione.
TN510SRV
Marchio internazionale di qualità per i centri di talassoterapia
A conferma degli elevati standard delle strutture termali locali, il paese ha ricevuto il
riconoscimento del marchio internazionale ISO 17680. L’Ufficio Nazionale del Termalismo,
ente interno al Ministero della Salute, richiede che ogni centro termale (pubblico o privato)
si conformi alle regole stringenti del protocollo ministeriale per gli aspetti relativi a igiene,
sicurezza, qualità delle attrezzature e dei prodotti utilizzati, personale (obbligatoria la
supervisione di medici) e linee guida.
L’Ufficio Nazionale del Termalismo intende spronare altri 60 potenziali centri di
talassoterapia del paese ad adeguarsi a tale normativa per acquisire il marchio ISO. Di
fatto, considerati i servizi offerti, gran parte degli alberghi della costa tunisina
rappresentano delle vere e proprie stazioni termali dove è possibile usufruire di
idromassaggi mirati per specifiche patologie, fanghi argillosi o a base di alghe marine,
Hammam (bagno turco), massaggi con olii e tecniche diverse (ad esempio il 'massaggio
berbero' a base di olio di oliva e polvere di chiodi di garofano), sale fitness o con tapis
roulant e cyclette immerse nell'acqua.