ISTITUZIONI DI ECONOMIA POLITICA II

 ISTITUZIONI DI ECONOMIA POLITICA II ‐ MACROEOCONOMIA PROF. ANNAMARIA VARIATO ‐ A.A. 2016‐20171 PRESENTAZIONE 1: INTERPRETAZIONE DELLA MACROECONOMIA MODERNA 1. E’ corretto affermare che la macroeconomia è inscindibilmente legata alla storia? Giustificate la vo‐
stra risposta con esemplificazioni. 2. Quali eventi storici hanno significativamente contribuito all’evoluzione della teoria macroeconomi‐
ca? (Nella risposta evidenziate i fatti empirici o storici di carattere macroeconomico che hanno de‐
terminato l’evoluzione del “mainstream” teorico) 3. Quali fatti empirici caratterizzarono il periodo della Grande Depressione? 4. Quali interpretazioni vengono comunemente adottate per spiegare l’origine della Grande Depres‐
sione? 5. Perché ha senso studiare ancora oggi le cause di fenomeni come la Grande Depressione? 6. Quali mutamenti sono intervenuti nella concezione ortodossa della macroeconomia successiva‐
mente alla Grande Depressione, sia a livello teorico che empirico? 7. Quali elementi oggettivi hanno favorito la rapida diffusione delle idee keynesiane successivamente alla Grande Depressione? 8. Quali sono i principali fondamenti della teoria keynesiana, nell’interpretazione data dalla Sintesi Neoclassica (Modigliani)? 9. Quali sono gli elementi fondanti della Sintesi Neoclassica? 10. Quali effetti provocò la diffusione delle idee della Sintesi Neoclassica? 11. Quali ragioni teoriche ed empiriche portarono al prevalere delle posizioni monetariste? 12. Quali scuole di pensiero hanno svolto un ruolo significativo a partire dagli anni ’80? 
Vero Falso La Grande Depressione fu aggravata nella sua intensità e durata an‐
che a causa dell’attuazione di politiche economiche errate X Nella spiegazione reale della Grande Depressione viene data rilevan‐
za solo alle fluttuazioni degli investimenti, indotte da un peggiora‐
mento delle aspettative a lungo termine X Nella spiegazione di Friedman della Grande Depressione si sottolinea l’effetto prodotto dal fallimento a catena delle banche e quindi il ruolo della riduzione dell’offerta di moneta dipendente dal moltipli‐
catore monetario. X 1
Si tratta di quesiti di autovalutazione il cui scopo è quello di stimolare una riflessione e un approfondimento ulteriore rispetto a quanto svolto a lezione. Benché ovviamente questo set di quesiti contenga elementi che potrebbero diveni‐
re quesiti d’esame, è di fatto volutamente più ampio. Si intende che il programma coperto è con riferimento alla parte della Prof. Variato. Economia Politica II –Macroeconomia Quesiti di Autovalutazione Nella spiegazione finanziaria della Grande Depressione si sottolinea‐
no gli effetti perversi prodotti dall’esistenza di rapporti fra creditori e debitori caratterizzati da presenza di informazione asimmetrica. Falso X 2 Nella spiegazione internazionale della Grande Depressione si sottoli‐
nea come la natura restrittiva delle politiche monetarie dell’epoca dipendesse dal vincolo esterno prodotto dall’esistenza di un regime di cambi fissi. X Nell’economia keynesiana l’offerta aggregata è fondamentale per spiegare il livello dell’attività economica e delle sue fluttuazioni X L’economia keynesiana si caratterizza per il fatto di concepire la di‐
soccupazione come un fenomeno involontario X L’economia keynesiana propone l’attuazione di politiche discreziona‐
li e di stabilizzazione X Il Monetarismo implica l’efficacia della politica discrezionale solo nel breve periodo X Nella Sintesi Neoclassica i risultati keynesiani si raggiungono solo per effetto dell’esistenza di rigidità X Nella Sintesi Neoclassica il caso Keynesiano è quello generale, men‐
tre il caso classico è solo un caso limite X La visione di consenso nella macroeconomia attuale prevede che l’offerta aggregata sia rilevante soprattutto ai fini della spiegazione dei fenomeni di lungo periodo X La visione di consenso nella macroeconomia attuale prevede che le fluttuazioni vengano determinate principalmente da shock sul lato della domanda aggregata X La visione di consenso nella macroeconomia attuale prevede che si debbano attuare politiche di stabilizzazione. Vero X Economia Politica II –Macroeconomia Quesiti di Autovalutazione PRESENTAZIONE 2: MODELLI MACROECONOMICI 1.
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Fornite una definizione sintetica ma esaustiva di modello economico e indicate il ruolo svolto nella costruzio‐
ne dei modelli da: finalità, sintesi ed astrazione e linguaggio matematico. Indicate brevemente quale differente ruolo svolgono i piani della riflessione ontologica ed epistemologica nella formulazione delle teorie e dei modelli economici Secondo Tinbergen quale differenza esiste tra un modello cosiddetto “analitico” ed un modello cosiddetto “stategico”? Quali sono gli elementi che determinano la struttura di un qualsiasi modello economico? Quali sono i principali tipi di variabili che normalmente costituiscono un modello macroeconomico? PRESENTAZIONE 3: MODELLO IS‐LM 1.
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Qual è la finalità dello schema IS‐LM e quali sono le ipotesi di base che accomunano le diverse versioni di tale modello? In che cosa consiste la funzione IS e quali ipotesi vengono normalmente adottate per derivarla e rappresen‐
tarla? In che cosa consiste la funzione LM e quali ipotesi vengono normalmente adottate per derivarla e rappresen‐
tarla? Che cosa significa l’affermazione: lo schema IS‐LM conduce ad un equilibrio unico e stabile? Come si attua e si rappresenta la politica fiscale nello schema IS‐LM? Come si attua e si rappresenta la politica monetaria nello schema IS‐LM? In che cosa consiste e in quali circostanze si verifica l’effetto spiazzamento? (con rappresentazione analitica e grafica) In quali condizioni, stanti le ipotesi base IS‐LM, una politica fiscale espansiva non è efficace? In quali condizioni, stanti le ipotesi base IS‐LM, una politica monetaria espansiva non è efficace? PRESENTAZIONE 4: APPROFONDIMENTI SULLA TEORIA DEL CONSUMO 1.
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Quali sono le principali teorie del consumo aggregato? Quali sono le ipotesi fondanti della teoria del consumo basata sull’ipotesi del reddito assoluto? Perché la teoria del reddito assoluto è stata criticata? Illustrate in modo sintetico ma esauriente i principali caratteri della teoria del consumo fondata sull’ipotesi del reddito relativo? Illustrate in modo sintetico ma esauriente i principali caratteri della teoria del consumo fondata sull’ipotesi del reddito permanente? Illustrate in modo sintetico ma esauriente i principali caratteri della teoria del consumo fondata sull’ipotesi del ciclo vitale? Per quali ragioni empiriche il consumo aggregato corrente comunque dipende in modo rilevante dal reddito corrente, nonostante la considerazione esplicita della natura intertemporale di tale scel‐
ta a livello individuale? Quali ragioni vengono addotte per giustificare la scarsa rispondenza alla evidenza empirica della teoria del reddito permanente/ciclo vitale? Quali sono gli elementi irrinunciabili di una moderna teoria del consumo aggregato? Provate ad inserire nel modello IS‐LM di partenza la funzione di consumo secondo ipotesi di reddito relativo: come si modifica la funzione IS? Come si modifica il moltiplicatore keynesiano? Come si modifica il moltiplicatore di politica fiscale? Come si modifica il moltiplicatore di politica monetaria? Riuscite a fornire una nuova rappresentazione grafica adeguata al caso esaminato? 3 Economia Politica II –Macroeconomia Quesiti di Autovalutazione 11. Provate ad inserire nel modello IS‐LM di partenza la funzione di consumo secondo ipotesi di reddito permanente: come si modifica la funzione IS? Come si modifica il moltiplicatore keynesiano? Come si modifica il moltiplicatore di politica fiscale? Come si modifica il moltiplicatore di politica moneta‐
ria? Riuscite a fornire una nuova rappresentazione grafica adeguata al caso esaminato? 12. Provate ad inserire nel modello IS‐LM di partenza la funzione di consumo secondo ipotesi di ciclo vi‐
tale: come si modifica la funzione IS? Come si modifica il moltiplicatore keynesiano? Come si modi‐
fica il moltiplicatore di politica fiscale? Come si modifica il moltiplicatore di politica monetaria? Riu‐
scite a fornire una nuova rappresentazione grafica adeguata al caso esaminato? 4 
Nell’ipotesi del reddito assoluto la propensione margi‐
nale al consumo è inferiore alla propensione media L’ipotesi del reddito assoluto è particolarmente adatta a spiegare il consumo aggregato a lungo termine Nella teoria del reddito relativo l’effetto dimostrativo serve a spiegare perché la propensione media al con‐
sumo tende ad essere costante Nell’ipotesi del ciclo vitale il consumo dipende solo dal reddito Nell’ipotesi del ciclo vitale, la variazione della ricchezza spiega perché la propensione media al consumo sia costante nel lungo periodo Nell’ipotesi del reddito permanente la sensibilità del consumo a variazioni transitorie del reddito è superio‐
re a quella per le variazioni del reddito permanente Una conseguenza dell’adozione delle aspettative razio‐
nali all’interno della teoria del reddito permanente è che una riduzione delle tasse può stimolare i consumi solo se alterano il reddito permanente A livello empirico l’ipotesi del reddito permanente con aspettative razionali è quella che produce le stime mi‐
gliori Vero Falso X X X X X X X X PRESENTAZIONI 5 E 6: ASPETTATIVE E MODELLI MACROECONOMICI 1. Indicate sinteticamente in che cosa consiste il concetto di “aspettativa” e quale rilevanza abbia, so‐
prattutto in termini di formulazione di un modello macroeconomico. 2. Quali sono il tipi di aspettativa più utilizzati nella modellistica economica e quali, brevemente, le formalizzazioni più utilizzate. 3. Nel momento in cui si introducono le aspettative si determina un inevitabile possibilità di divergen‐
za fra valore atteso (ex‐ante) e valore effettivo (ex‐post) delle variabili. In che modo questa diver‐
genza concorre a definire i concetti macroeconomici di reddito effettivo, reddito naturale e reddito di piena occupazione. 4. Come viene introdotto a livello elementare il ruolo delle aspettative nello schema IS‐LM? 5. Definizione e determinazione analitica del tasso di interesse reale. Economia Politica II –Macroeconomia Quesiti di Autovalutazione 6. Modello IS‐LM e differente ruolo di tasso di interesse nominale e tasso di interesse reale: rappre‐
sentate a vostra scelta il ruolo dell’introduzione delle aspettative in questo caso specifico. 7. Usando il modello IS‐LM, determinate l’impatto su C,I, Y ed i ed r di ciascuna delle seguenti varia‐
zioni: a. riduzione dell’inflazione attesa b. riduzione dell’inflazione attesa accompagnata da una politica monetaria restrittiva 8. Un investitore può vendere una bottiglia d vino per 7 euro oggi oppure farla invecchiare per 30 anni e venderla a un prezzo reale (in dollari costanti) di 20 euro. Se il tasso di interesse reale atteso è del 4%, cosa dovrebbe fare questo investitore? 9. Supponete che la Banca Centrale di un paese persegua inaspettatamente una politica monetaria espansiva che i mercati finanziari percepiscono come transitoria. Quale sarà l’effetto dell’espan‐
sione monetaria sulla curva LM? Quale sarà l’effetto sulla curva dei rendimenti? Giustificate la vo‐
stra risposta con opportuni riferimenti grafici e argomentazioni teoriche. 10. Usando il modello IS‐LM determinate l’impatto di breve e medio periodo delle seguenti politiche sul prezzo delle azioni, reddito e tasso di interesse. Nel caso in cui l’effetto sia ambiguo, indicate l’informazione necessaria per raggiungere una conclusione: a) politica monetaria restrittiva inattesa, senza variazioni della politica fiscale (****) b) politica fiscale inattesa, senza variazioni della politica monetaria (****) c) politica fiscale restrittiva inattesa, con politica monetaria che mantiene invariato il livello della produzione (****) d) politica fiscale restrittiva inattesa, con politica monetaria che mantiene invariato il livello del tasso di interesse (****) e) politica fiscale restrittiva inattesa, con politica monetaria che mantiene invariato il livello del tasso di interesse (****) 
I seguenti quesiti sono stati estratti dall’eserciziario on‐line di compendio al testo di O. Blanchard “Macroeconomia” ed. Il Mulino
1) In presenza di incertezza, il valore attuale dipende a. positivamente dalle aspettative sui pagamenti futuri b. positivamente dai tassi di interesse presenti e futuri c. entrambe le risposte sono vere 2) Nel modello IS‐LM con aspettative, a. la domanda di moneta dipende dal tasso di interesse in termini di beni b. la domanda di moneta dipende dal tasso di interesse nominale c. nessuna delle precedenti risposte e' vera 3) Nel modello IS‐LM con aspettative, una politica monetaria restrittiva nel breve periodo genera a. una diminuzione dei saldi reali, un aumento del tasso di interesse nominale e una diminuzione del tasso di interesse reale, a causa delle spinte inflattive b. un aumento del tasso di interesse nominale, una diminuzione della produzione. Il tasso di interesse reale rimane costante c. un aumento del tasso di interesse, sia reale, sia nominale 4) Nel modello IS‐LM con aspettative, una diminuzione dell'inflazione attesa provoca a. un aumento del tasso di interesse nominale b. un aumento della produzione c. un aumento del tasso di interesse reale 5 Economia Politica II –Macroeconomia Quesiti di Autovalutazione 5) Nel modello IS‐LM con aspettative, a. le decisioni di investimento dipendono dal tasso di interesse reale b. le decisioni di investimento dipendono dal tasso di interesse nominale c. la scelta tra moneta e titoli dipende dal tasso di interesse reale 6) Nel modello IS‐LM con aspettative, un aumento dello stock di moneta a. non ha alcun effetto sul tasso di interesse nominale nel medio periodo b. ha effetto solo sul tasso di interesse reale nel medio periodo c. ha effetto solo sul tasso di interesse nominale nel medio periodo 7) Che cosa si intende per effetto di Fischer? a. La proposizione secondo la quale una variazione dell'inflazione nel lungo periodo si riflette in una variazione equiproporzionale del tasso di interesse nominale b. La proposizione secondo la quale una variazione dell'inflazione nel lungo periodo si riflette in una variazione equiproporzionale del tasso di interesse reale c. La proposizione secondo la quale una variazione dell'inflazione nel lungo periodo si riflette in una variazione equiproporzionale della produzione 8) Secondo la condizione di arbitraggio tra titoli con maturità diverse, a. il prezzo di un titolo è pari al suo rendimento atteso b. il prezzo di un titolo è pari al valore attuale scontato dei pagamenti futuri c. entrambe le risposte sono vere 9) La curva dei rendimenti è inclinata a. negativamente quando il tasso di interesse a lungo termine è maggiore del tasso di interesse a breve termine b. positivamente quando il tasso di interesse a lungo termine è maggiore del tasso di interesse a breve termine c. negativamente quando i mercati si aspettano che in futuro i tassi a breve saranno più alti 10) Il prezzo reale di una azione a. è il valore attuale dei dividendi nominali scontati usando il tasso di interesse reale b. dipende positivamente dal tasso di interesse reale c. è il valore attuale dei dividendi reali scontati usando il tasso di interesse reale 11) A seguito di una politica monetaria restrittiva anticipata dagli operatori finanziari, a. i dividendi attesi rimangono invariati, ma il tasso di interesse atteso aumenta a seguito della stretta monetaria b. il prezzo delle azioni rimane invariato, ma il tasso di interesse atteso aumenta a seguito della stretta monetaria c. il prezzo delle azioni, il tasso di interesse atteso e i dividendi attesi rimangono invariati 12) A seguito di una politica monetaria restrittiva non anticipata dagli operatori finanziari, a. il prezzo delle azioni diminuisce b. i dividendi aumentano a seguito dell'aumento dei profitti c. il prezzo delle azioni aumenta a seguito dell'aumento del tasso di interesse 13) Uno spostamento inatteso della curva IS verso sinistra (stretta fiscale) a. in alcuni casi, genera un aumento del prezzo delle azioni dato il tasso di interesse più basso b. in alcuni casi, genera un aumento dei dividendi dovuto all'aumento della produzione c. entrambe le precedenti risposte sono vere 6 Economia Politica II –Macroeconomia Quesiti di Autovalutazione 14) Durante una bolla speculativa, gli investitori a. acquistano un'azione a un prezzo più alto del suo valore fondamentale, anticipando di rivenderla a un valore più elevato in futuro b. acquistano un'azione a un prezzo più basso del suo valore fondamentale, anticipando di rivenderla a un valore più elevato in futuro c. nessuna delle precedenti risposte è vera 15) Una politica fiscale espansiva oggi provoca: a. uno spostamento verso l'alto dell'intercetta della curva dei rendimenti b. uno spostamento verso il basso dell'intercetta della curva dei rendimenti c. nessun effetto sulla curva dei rendimenti 16) Secondo la teoria del consumatore lungimirante, a. una qualsiasi variazione del reddito ha un impatto sul consumo corrente b. il consumo è insensibile a variazioni del reddito c. il consumo dipende dalle aspettative 17) Il costo d'uso del capitale è pari a a. d, il tasso di deprezzamento b. d + r (con r = il tasso di interesse reale) c. d + i (con i= il tasso di interesse nominale) 18) Quanto maggiore è il tasso di interesse reale, a. tanto maggiore sarà l'investimento b. tanto minore sarà l'investimento c. tanto maggiore sarà il valore attuale dei profitti 19) L'anticipazione di una lunga e sostenuta espansione economica a. induce le imprese a effettuare maggiori investimenti oggi b. induce le imprese a prevedere un maggiore tasso di interesse c. nessuna delle precedenti risposte è vera PRESENTAZIONI 7 E 8: CURVA DI PHILLIPS 1. In che cosa consiste la curva di Phillips? 2. La curva di Phillips ha una analogia con la funzione AS del modello AD‐AS? 3. La rappresentazione delle relazioni macroeconomiche attraverso IS‐LM + Phillips è equivalente a quella fornita dallo schema AD‐AS? Argomentate opportunamente la vostra risposta. 4. La curva di Phillips nel modello originario 5. La curva di Phillips con aspettative adattive: dal breve allungo periodo 6. La curva di Phillips con aspettative razionali: dal breve allungo periodo PRESENTAZIONE 9: IPERINFLAZIONI 1.
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Definite il fenomeno dell’iperinflazione e descrivetene le principali cause. Caratteri dell’iperinflazione tedesca degli anni ’20. Caratteri dell’iperinflazione boliviana degli anni ’80. Caratteri dell’iperinflazione brasiliana degli anni ’80. Illustrate il rapporto fra inflazione e saldi monetari reali. Il signoraggio e la curva di Laffer. Effetti di breve e medio‐lungo periodo della crescita della moneta sull’attività economica. Come si contrastano le iperinflazioni? Perché i programmi di stabilizzazione possono fallire? 7 Economia Politica II –Macroeconomia Quesiti di Autovalutazione I seguenti quesiti sono stati estratti dall’eserciziario on‐line di compendio al testo di O. Blanchard “Macroeconomia” ed. Il Mulino
1) Il signoraggio è pari: a. alla crescita della moneta b. ai saldi monetari reali moltiplicati per il tasso di interesse nominale c. alla crescita della moneta moltiplicata per i saldi monetari reali 2) Nel corso di un'iperinflazione a. gli individui aumentano l'uso di moneta b. gli individui riducono l'uso di moneta c. nessuna delle precedenti risposte è vera 3) Qual è l'effetto della crescita della moneta sul signoraggio? a. Dati i saldi monetari, un aumento della crescita della moneta provoca un aumento del si‐
gnoraggio b. Un aumento della crescita della moneta provoca una diminuzione dei saldi monetari reali c. Le precedenti risposte sono vere 4) L'effetto netto della crescita della moneta sul signoraggio è a. certo e positivo b. certo e negativo c. incerto 5) Nel breve periodo, un aumento dei tassi di crescita della moneta a. provoca un aumento del signoraggio b. non ha nessun effetto sul signoraggio c. provoca una diminuzione del signoraggio, attraverso i saldi reali 6) Nel medio periodo, un aumento dei tassi di crescita della moneta genera a. un aumento dei saldi reali e un aumento del signoraggio b. una diminuzione dei saldi reali e un aumento decrescente del signoraggio c. nessuna delle precedenti risposte è vera 7) Nel lungo periodo, il governo a. può finanziare il disavanzo con tassi di crescita della moneta costanti b. può finanziare il disavanzo con tassi di crescita della moneta crescenti c. le precedenti risposte sono incomplete 8 Economia Politica II –Macroeconomia Quesiti di Autovalutazione 8) Iperinflazione e attività economica a. una maggior crescita della moneta provoca un costante aumento della produzione b. una maggior crescita della moneta provoca una diminuzione iniziale della produzione a causa degli effetti negativi dell'inflazione c. una maggiore crescita della moneta genera una maggiore inflazione, inducendo le perso‐
ne a ridurre i saldi monetari reali 9) Quale delle seguenti affermazioni è vera? a. Un semplice programma di stabilizzazione dei prezzi e dei salari riesce ad arrestare un pro‐
cesso di iperinflazione b. Il ruolo delle aspettative è determinante per arrestare una iperinflazione c. Entrambe le risposte precedenti sono vere 10) Che cosa si intende per effetto Tanzi‐Olivera? a. Il miglioramento del disavanzo in presenza di elevata inflazione b. Il peggioramento del disavanzo in presenza di elevata inflazione c. L'aumento del valore delle imposte reali in presenza di elevata inflazione PRESENTAZIONE 10: STAGNAZIONI, DEPRESSIONI E DISOCCUPAZIONE ELEVATA 1. Gli episodi di elevata disoccupazione sono generati da un insieme di cause complesse ed eteroge‐
nee; dopo averne enumerato e discusso brevemente le principali, descrivete un caso storico a vo‐
stra scelta. 2. La spiegazione teorica della disoccupazione della Grande Depressione: similarità o differenze preva‐
lenti nelle principali economie avanzate dell’epoca? 3. Quali fasi dell’andamento della disoccupazione si possono evidenziare nel corso dell’ultimo secolo (da anni ’30 del Novecento ad oggi)? 4. E’ possibile, alla luce dell’evidenza empirica, affermare che esiste un tasso di disoccupazione ten‐
denziale comune alle diverse economie mondiali? E di conseguenza quale significato “numerico” assume il concetto di “elevata” disoccupazione? 5. In che modo la disoccupazione crisi attuale assomiglia ed è differente rispetto alla disoccupazione della Grande Depressione degli anni ’30? 6. La spiegazione teorica della disoccupazione: Fitoussi e le cause della disoccupazione europea degli anni ’90. 7. In che modo le tesi del 1985 di Fituossi concorrono a spiegare la disoccupazione attuale? 
I seguenti quesiti sono stati estratti dall’eserciziario on‐line di compendio al testo di O. Blanchard “Macroeconomia” ed. Il Mulino
1) Quale delle seguenti affermazioni è vera? b. Una recessione non può mai trasformarsi in una depressione. I meccanismi di stabilizzazio‐
ne permettono alla produzione di tornare al suo livello naturale. c. Una recessione può trasformarsi in una depressione. Aspettative di minore inflazione fu‐
tura possono far ulteriormente diminuire la produzione 9 Economia Politica II –Macroeconomia Quesiti di Autovalutazione d. Una recessione può trasformarsi in una depressione. Tassi di interesse inferiori possono far ulteriormente diminuire la produzione 2) La trappola della liquidità è caratterizzata da: b. un tasso di interesse nominale prossimo a zero c. tasso di interesse reale possibilmente negativo d. entrambe le precedenti risposte sono vere 3) Domanda di moneta: a. al diminuire del tasso di interesse nominale, la domanda di moneta aumenta b. quando il tasso di interesse nominale è pari a zero, la domanda di moneta è orizzontale c. entrambe le precedenti risposte sono vere 4) Quando il tasso di interesse nominale è pari a zero, a. un aumento della moneta fa cadere l'economia in una trappola della liquidità, dato che gli individui sono disposti a detenere più moneta allo stesso tasso di interesse nominale b. la politica monetaria diventa totalmente inefficace c. entrambe le precedenti risposte sono vere 5) La combinazione di trappola della liquidità e deflazione: a. ristabilisce i meccanismi di stabilizzazione dell'economia b. potrebbe condurre l'economia verso una depressione, a causa dei tassi di interesse reali troppo alti per stimolare l'economia c. potrebbe condurre l'economia verso una depressione, a causa dei tassi di interesse nomi‐
nali troppo alti per stimolare l'economia 6) La domanda di moneta dipende: a. positivamente dal tasso di interesse nominale b. negativamente dal tasso di interesse reale c. negativamente dal tasso di interesse nominale 7) In presenza di una trappola di liquidità e con l'economia in deflazione, il tasso di interesse reale è: a. Negativo b. Nullo c. Positivo 10 Economia Politica II –Macroeconomia Quesiti di Autovalutazione LEZIONE 11: ELEVATO DEBITO PUBBLICO, CRISI DEI DEBITI SOVRANI E CONTESTO ATTUALE 1.
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Perché un elevato debito pubblico è considerato un problema? Quali sono i pericoli sottostanti ad un debito pubblico elevato? Quali sono le principali strategie di rientro dal debito? Perché è difficile attuare una qualsiasi strategia di rientro dal debito? Alla luce degli eventi successivi alla cosiddetta crisi dei mutui sub‐prime, illustrate la catena causale che conduce il sistema macroeconomico dallo scoppio delle bolle speculative finanziarie, alla crisi dei debiti sovrani, evidenziando la conseguenza principale di questa sequenza di eventi. Descrivete brevemente, ma in modo esaustivo gli eventi che dal 2010 ad oggi hanno portato alla crisi dei debiti sovrani, evidenziando specificamente: a) esordio della crisi e paesi coinvolti; b) con‐
tagio; c) radicamento della crisi. Nell’ambito dell’attuale crisi dei debiti sovrani, evidenziate i tratti che caratterizzano il caso italiano. La recente crisi finanziaria internazionale con epicentro negli USA può essere ritenuta una manife‐
stazione eccezionale della dinamica capitalistica? Quali elementi devono essere presi in considerazione per poter costruire una struttura interpretati‐
va delle crisi finanziarie? Su quali presupposti teorici si fonda una interpretazione delle crisi finanziarie che le rappresenti come fenomeni “endogeni” e “razionali”? Descrivete i principali elementi che, all’interno di una visione di instabilità finanziaria endogena‐
razionale, implicano un conflitto fra dimensione micro e macroeconomica. Illustrate alcune situazioni che sottolineano come i prezzi possano non riuscire a veicolare effica‐
cemente l’informazione necessaria ad intraprendere le decisioni individuali. Quale ruolo hanno svolto le autorità di politica economica nelle recenti crisi finanziarie. Illustrate brevemente le principali ragioni delle recenti crisi finanziarie, sottolineando le peculiarità della crisi USA/sub‐prime. Quali sono i principali moniti che si possono trarre dall’esperienza accumulata con le crisi finanzia‐
rie passate? Si può ritenere che esistano strumenti atti a stabilizzare a lungo termine la dinamica capitalistica? 
I seguenti quesiti sono stati estratti dall’eserciziario on‐line di compendio al testo di O. Blanchard “Macroeconomia” ed. Il Mulino 1) Secondo il vincolo di bilancio del governo, la variazione del debito pubblico nel corso dell'anno t a. deve essere uguale al disavanzo nell'anno t‐1 b. deve essere uguale al disavanzo nell'anno t c. deve essere uguale al disavanzo nell'anno t+1 2) Rimborso del debito. Se la spesa pubblica rimane invariata, una riduzione delle imposte a. deve essere accompagnata da una ulteriore riduzione delle imposte future per mantenere il bilancio in pareggio b. deve essere accompagnata da un aumento delle imposte future c. nessuna delle precedenti risposte è vera 11 Economia Politica II –Macroeconomia Quesiti di Autovalutazione 3) Rimborso del debito. Se la spesa pubblica rimane invariata, una riduzione delle imposte a. richiede un aumento delle imposte future tanto maggiore quanto maggiore è il tasso di interesse b. richiede un aumento delle imposte future tanto maggiore quanto minore è il tasso di inte‐
resse c. è indipendente dal tasso di interesse 4) Stabilizzazione del debito. Per stabilizzare il debito, il governo deve registrare a. un disavanzo primario pari agli interessi sul debito esistente b. un avanzo primario pari agli interessi sul disavanzo esistente c. un avanzo primario pari agli interessi sul debito esistente 5) Se il tasso di crescita della produzione è maggiore del tasso di interesse a. il rapporto debito/Pil converge al suo valore di stato stazionario e in equilibrio il governo è creditore b. il rapporto debito/Pil converge al suo valore di stato stazionario e in equilibrio il governo è debitore c. il rapporto debito/Pil non converge al suo valore di stato stazionario e in equilibrio il gover‐
no è debitore 6) In presenza di un debito positivo e di disavanzi primari, se il tasso di crescita è minore del tasso di interesse, a. il rapporto debito/Pil converge verso il suo valore di equilibrio e in equilibrio il governo è creditore b. il rapporto debito/Pil non converge verso il suo valore di equilibrio e in equilibrio il governo è debitore c. il rapporto debito/Pil non converge verso il suo valore di equilibrio e in equilibrio il go‐
verno è creditore 7) In presenza di avanzi primari e di un tasso di crescita maggiore del tasso di interesse, a. il rapporto debito/Pil converge verso l'equilibrio b. il rapporto debito/Pil non converge verso l'equilibrio c. nessuna delle precedenti risposte è vera 8) Come può il governo ridurre il debito? a. Generando disavanzi primari positivi b. Ripudiando il debito pubblico c. Entrambe le precedenti risposte sono vere 12 Economia Politica II –Macroeconomia Quesiti di Autovalutazione 9) Un elevato rapporto debito/Pil a. aumenta il valore del capitale b. permette una riduzione delle imposte c. aumenta il rischio di crisi finanziarie 10) Che cosa si intende per signoraggio? a. L'accordo tra la banca centrale e il governo in base al quale la politica fiscale viene in parte controllata dalle autorità di politica monetaria b. L'acquisto da parte della banca centrale dei titoli del debito pubblico rimasti invenduti c. L'aumento dell'offerta di titoli da parte della banca centrale 11) I rentiers si oppongono a. al signoraggio, preferendo invece il ripudio esplicito del debito b. al ripudio esplicito del debito, preferendo invece il signoraggio c. al ripudio esplicito del debito e al signoraggio 12) Gli imprenditori a. favoriscono il ripudio del debito e il signoraggio b. si oppongono al ripudio del debito e al signoraggio c. favoriscono il ripudio del debito e si oppongono al signoraggio 13) I lavoratori a. preferiscono il ripudio del debito e le imposte sul capitale b. si oppongono al ripudio del debito ed alle imposte sul capitale c. preferiscono solo le imposte indirette 14) Quale fu uno degli effetti più evidenti del processo di iperinflazione tedesco? a. L'aumento notevole del debito pubblico b. La totale cancellazione del debito pubblico c. Nessuna delle precedenti risposte è vera 15) Il ripudio del debito a. riduce le distorsioni causate da aliquote di imposta elevate b. impedisce al governo di utilizzare i disavanzi per distribuire nel tempo l'onere di una spesa elevata e improvvisa c. entrambe le precedenti risposte sono vere 13 Economia Politica II –Macroeconomia Quesiti di Autovalutazione 16) Quali sono gli svantaggi della condizione di bilancio in pareggio? a. La politica monetaria diventa inefficace nel breve periodo b. La politica fiscale non può essere più utilizzata come strumento di stabilizzazione c. Nessuna delle precedenti risposte è vera 17) La (le) ragioni(e) a favore della stabilità dei prezzi è (sono): a. a causa dell'illusione monetaria, gli individui e le imprese prendono decisioni non corret‐
te b. inflazione elevata è spesso accompagnata da minore volatilità, che a sua volta genera incer‐
tezza c. entrambe le precedenti risposte sono vere 18) La politica monetaria comporta: a. la scelta del tasso medio di crescita della moneta b. la scelta di un tasso medio di inflazione c. entrambe le precedenti risposte sono vere 9) Elevata inflazione genera distorsioni fiscali, a. dato che il gettito fiscale aumenta all'aumentare del reddito reale b. poiché le fasce di reddito vengono aggiustate verso l'alto c. a causa dello slittamento degli scaglioni di imposta 10) Con il signoraggio, a. il governo crea moneta per finanziare la spesa b. la banca centrale emette titoli per finanziare la spesa c. alcuni titoli emessi dal governo vengono acquistati dalla banca centrale attraverso l'emis‐
sione di nuova moneta 11) A proposito di inflazione... a. Solo un'economia con un basso tasso di inflazione è in grado di usare la politica monetaria per stabilizzare la produzione b. Un'economia con un basso tasso di inflazione può non essere in grado di usare la politica monetaria per stabilizzare la produzione c. Nessuna delle precedenti affermazioni è vera 12) Nel breve periodo, una diminuzione della domanda di M1 provoca: a. uno spostamento verso il basso della LM 14 Economia Politica II –Macroeconomia Quesiti di Autovalutazione b. uno spostamento verso l'alto della LM c. nessun effetto sulla LM 13) Una diminuzione del coefficiente di riserva obbligatoria fa: a. aumentare la domanda di riserve da parte delle banche e diminuire la domanda di base monetaria b. diminuire la domanda di riserve da parte delle banche e diminuire la domanda di base monetaria c. diminuire la domanda di riserve da parte delle banche e aumentare la domanda di base monetaria 14) Secondo l'equivalenza ricardiana, un minore disavanzo è compensato a. da un pari aumento del risparmio privato b. da una pari diminuzione del risparmio privato c. da un pari aumento dell'investimento privato 17) L'equivalenza ricardiana a. trova conferma nell'evidenza empirica b. mostra la rilevanza del livello del debito pubblico c. viene meno in presenza di imposte distorsive o vincoli di liquidità 18) Secondo l'equivalenza ricardiana, l'effetto del taglio delle imposte a. sulla produzione è nullo b. sugli investimenti è nullo c. nessuna delle precedenti risposte è vera 19) Per stabilizzare l'economia, il governo dovrebbe incorrere a. in avanzi in periodi di recessione e in disavanzi in periodi di espansione b. in avanzi in periodi di espansione e in disavanzi in periodi di recessione c. in avanzi in periodi di recessione e non intervenire durante le espansioni 20) Un alto rapporto debito/Pil a. genera effetti distorsivi b. aumenta il rischio di crisi finanziarie c. entrambe le precedenti risposte sono vere 21) Quale delle seguenti ipotesi è rilevante per l'equivalenza ricardiana? a. I tassi di interesse privati e pubblici sono diversi b. Le imposte non sono distorsive 15 Economia Politica II –Macroeconomia Quesiti di Autovalutazione c. Nessuna delle precedenti risposte è vera 22) A proposito di disavanzo e debito, a. nel breve periodo forti disavanzi fanno aumentare la domanda b. nel lungo periodo un maggior debito pubblico riduce l'accumulazione di capitale c. entrambe le precedenti risposte sono vere 
16 Vero Falso Gli episodi di crisi finanziaria a livello globale sono diminuiti e si sono ridotti di intensità dal 1946 ad oggi X In generale si può affermare che le crisi finanziarie sono fenomeni complessi in quanto si presentano con una pluralità di “sintomi” X Nella interpretazione endogena dell’instabilità, la speculazione svolge un ruo‐
lo stabilizzante X Nella interpretazione esogena dell’instabilità, quest’ultima ha natura sporadi‐
ca e casuale X I prezzi non riescono a determinare processi decisionali efficienti solo in pre‐
senza di informazione asimmetrica X In un contesto di incertezza le variazioni dei prezzi possono condurre ad allo‐
cazioni inefficienti delle risorse X Le crisi finanziarie di vaste proporzioni implicano sempre errori di conduzione delle politiche economiche X L’errata valutazione del rischio può dipendere dalla presenza di informazione asimmetrica X L’errata valutazione del rischio può dipendere dalla presenza di eterogeneità fra gli agenti economici X L’imposizione di requisiti minimi di capitale è una strategia per la riduzione del rischio sistemico X L’abbattimento delle barriere alla libera mobilità dei capitali è una strategia per la riduzione del rischio sistemico X Le crisi finanziarie sono spesso precedute da fasi di contrazione del credito X La presenza di liquidità adeguata nel sistema economico è condizione di sta‐
bilità X