Modulo elettronica Lezione 1 12 aprile 2011 Parte 1 Cos’è l’elettronica Brevissima storia L’informazione La misura dell’informazione Cenni storici • L’elettronica è la scienza e la tecnologia del controllo degli elettroni: – Capacità di “manipolare” grandezze fisiche utilizzando grandezze legate alla carica elettrica • Progettazione e realizzazione di dispositivi in grado di amplificare, elaborare, trasmettere sotto forma di onde elettromagnetiche, memorizzare – Nasce con l’elettrotecnica, e si differenzia da essa occupandosi dell’informazione trasportata con i segnali elettrici – Sistemi elettronici entrano nella storia • Radio, televisione, radar, convertitori di potenza, microprocessori, controllori di processo, fotografia, cinematografia… • Tomografia, risonanza magnetica nucleare, ecografia… Cenni storici • Primi dispositivi elettronici vengono realizzati nei primi anni del 1900: – 1890 Guglielmo Marconi progetta la prima radio: dispositivo in grado di sfruttare le onde elettromagnetiche (lunghezze d’onda maggiori di 1mm) – 1904 JA Flemming inventa il primo diodo a vuoto (o valvola termoionica) – Durante la prima guerra mondiale vengono sviluppati nuovi sistemi di trasmissione dati (nuove bande per le trasmissioni dati) – Con la seconda guerra mondiale e l’invenzione del transistor (componente attivo) iniziano ad essere realizzati i circuiti integrati • Nel 1958 realizzazione del primo circuito integrato: – Circuiti integrati = circuiti elettronici miniaturizzati costituiti da milioni di componenti elettronici elementari (resistori, condensatori, diodi e transistor) • Rivoluzione: la tecnologia digitale – Da segnali analogici (continui e variabili nel tempo) a segnali digitali (discreti) – L’elettronica evolve nel “settore dell’informazione” • Automatica, bioingegneria, elettronica, informatica, telecomunicazioni • La parola elettronica specifica la disciplina che si occupa della parte fisica (“hardware”) dei sistemi che gestiscono e trasmettono informazione o che controllano potenza Applicazioni elettroniche in medicina • Il rapporto con biologia e medicina – La grande strumentazione diagnostica • ECG, EEG, EMG, strumentazione per ematologia ed emodinamica • CT, NMR, ecografia, medicina nucleare, termografia, … – Le applicazioni a farmacologia e genetica • Analisi e classificazione di sostanze biochimiche e nucleotidi – Elettronica impiantabile • Pacemaker, organi artificiali, … – Le interfacce bioniche • Impianti cocleari, impianti corticali, … La carica elettrica (II) • La materia è costituita da atomi o molecole aventi una propria carica elettrica, che può essere positiva o negativa. In particolare la carica elettrica: – Si conserva; – È quantizzata. Legge di Coulomb q1q2 F = ke 2 r µ 0 c0 2 c0 2 9 N ⋅ m2 ke = = = 7 = 8.987551⋅10 C2 4πε 0 4π 10 1 Il campo elettrico Nella regione di spazio che circonda un oggetto carico, esiste un campo elettrico. Quando un altro oggetto carico entra in questa regione subisce una forza elettrica. Si definisce q0 una carica di prova positiva. Il vettore campo elettrico E (generato da cariche diverse dalla carica di prova) è definito come la forza elettrica che agisce sulla carica di prova: E = F/q0 1 q E= ⋅ 2 4πε 0 r Il campo elettrico E si misura in N/C, ed ha direzione pari a quella della forza subita dalla carica di prova. In particolare si può affermare che in un dato punto dello spazio esiste un campo elettrico se una carica di prova in quiete, posta in quella regione di spazio, è sottoposta all’azione di una forza elettrica. Proprietà del campo elettrico (I) • Densità di carica di volume, ρ dq = ρ (r ' )dV ' • Densità di carica superficiale, σ dq = σ (r ' )dA' • Densità di carica lineare, λ dq = λ (r ')dl' Proprietà del campo elettrico (II) Campo elettrico UNIFORME (uniforme se costante nello spazio, stazionario se costante nel tempo). Le linee di campo sono parallele e di densità costante. Il verso delle linee di campo parte dalla carica positiva, ed è direzionato verso la carica negativa. Una carica elettrica q in un campo uniforme sarà sottoposta ad una forza F uguale in ogni punto dello spazio. La forza avrà lo stesso verso del campo se la carica q è positiva, verso opposto se q è negativa. Isolanti e conduttori • ISOLANTI = materiali in cui le cariche elettriche non possono muoversi liberamente: – Plastiche – Vetro – Legno • CONDUTTORI = materiali in cui le cariche elettriche si muovono liberamente: – Metalli SEMI-CONDUTTORI: Materiali le cui proprietà elettriche sono a metà strada tra gli isolanti ed i conduttori. Questi materiali vengono utilizzati per la fabbricazione di apparecchiature elettroniche, variando le loro caratteristiche elettriche con l’aggiunta (drogaggio) di quantità note ti alcuni tipi di atomi - Silicio - Germanio Il potenziale elettrico È una funzione scalare utilizzata per descrivere fenomeni elettrostatici Per spostare una particella carica all’interno di un campo elettrico è necessario applicare a tale particella una forza F. Si definisce la variazione di energia potenziale del sistema come: ΔU = F·ds Il potenziale elettrico si misura in volt (V), dove 1 V = 1 J/C. Da cui si deduce che il campo elettrico può anche essere espresso come V/m. Il potenziale elettrico è definito come energia potenziale per unità di carica, e vale in ogni punto di un campo elettrico U V = = − ∫ E ⋅ ds q0 N.B. Le linee di campo elettrico sono dirette nel verso del potenziale elettrico decrescente Differenza di potenziale in un campo elettrico uniforme. esempio: Definita d la distanza tra i punti A e B (misurata parallelamente alle linee di campo), e con VB < VA: ΔV = -Ed Presa una carica di prova q0 che si muove dal punto A al punto B, la variazione di energia potenziale è: ∆U = q0 ∆V = q0 (E ⋅ d ) Se q0 è una carica positiva, allora essa perde energia potenziale elettrica quando si muove nella direzione del campo elettrico (che significa che il campo elettrico compie lavoro su una carica positiva quando la carica si muove in direzione del campo). Mentre se q0 è negativa, allora la variazione di energia potenziale è positiva, e la particella guadagna energia potenziale elettrica quando si muove nella direzione del campo. La capacità. La capacità di un condensatore è il rapporto tra il valore assoluto della carica presente su uno dei due conduttori ed il valore assoluto della differenza di potenziale tra gli stessi. In particolare la capacità è una costante di proporzionalità tra la carica e la differenza di potenziale, e dipende dalla forma e dalla distanza a cui sono psti i due conduttori. L’unità di misura della capacità nel SI è il farad: Calcolo della capacità (I) Esempio. Calcolo della capacità di una sfera Preso un conduttore sferico di raggio R e carica Q, e supposto il secondo conduttore un’altra sfera di raggio infinito. Che dimostra che la capacità di una sfera carica isolata è proporzionale al raggio della sfera, ed indipendente sia dalla carica che dalla differenza di potenziale. Calcolo della capacità (II) Esempio. Calcolo della capacità di un condensatore piano Supposte due lastre metalliche (una con carica +Q e l’altra con carica –Q) aventi superficie A e poste a distanza d: La geometria di questi conduttori influenza la capacità di immagazzinamento della carica: quando un condensatore è caricato, gli elettroni si spostano dall’armatura con carica positiva su quella a carica negativa. Se le armature hanno superficie molto grande, le cariche possono distribuirsi su superficie grande: Fissata una certa differenza di potenziale, la quantità di carica che può essere immagazzinata su un’armatura cresce al crescere della superficie dell’armatura stessa. Pertanto la capacità risulta proporzionale alla superficie A. Calcolo della capacità (II) Esempio. Calcolo della capacità di un condensatore piano Supposte due lastre metalliche (una con carica +Q e l’altra con carica –Q) aventi superficie A e poste a distanza d: Inoltre, definita la differenza di potenziale in un campo elettrico uniforme ΔV=Ed. Se tale differenza di potenziale è mantenuta constante è ovvio pensare che riducendo la distanza d, il campo elettrico E deve conseguentemente aumentare. Fissata una certa differenza di potenziale, la quantità di carica che può essere immagazzinata su un’armatura cresce al diminuire della distanza tra le due armature. Pertanto la capacità risulta inversamente proporzionale alla distanza d. Calcolo della capacità (II) Esempio. Calcolo della capacità di un condensatore piano Supposte due lastre metalliche (una con carica +Q e l’altra con carica –Q) aventi superficie A e poste a distanza d: Detta σ la densità di carica superficiale (σ = Q/A), con le armature tra loro molto vicine, il campo elettrico risulta: Poichè il campo elettrico è uniforme, ΔV = Ed, quindi: Calcolo della capacità (II) Esempio. Calcolo della capacità di un condensatore piano Supposte due lastre metalliche (una con carica +Q e l’altra con carica –Q) aventi superficie A e poste a distanza d: Si ricava infine: Capacità di un condensatore piano è proporzionale all’area delle armature e inversamente proporzionale alla loro distanza Condensatori con dielettrici. Per aumentare la capacità di un condensatore, lo spazio tra le due armature è riempito con materiale dielettrico (materiale non conduttore). La capacità del condensatore aumenta di un fattore k, che viene anche chiamata costante dielettrica. La costante dielettrica è una proprietà intrinseca del materiale. Condensatori in elettronica Il condensatore e` un compenente elettrico in grado di immagazzinare energia accumulando una nota quantita` di carica elettrica all’interno di un campo elettrostatico • • Nella teoria dei circuiti il condensatore e` un componente ideale che mantiene la carica e l’energia per un tempo infinito quando e` isolato. Quando collegato ad un circuito puo` scaricare la propria carica ed energia. − 1 Z= jωC La corrente elettrica La corrente elettrica è definita come la quantità di carica che attraversa una superficie nell’unità di tempo: Nel SI è misurata in Ampere: Per convenzione il verso positivo della corrente è quello percorso dalle cariche positive in moto Resistenza elettrica (I) Si considera un conduttore di sezione A che trasporta una corrente I. n, numero di portatori di carica q, carica di ciascun portatore vd, velocità media di deriva dei portatori di carica A, sezione trasversale attraversata dai portatori di carica La densità di corrente J è definita come: Quando in un conduttore è mantenuta una differenza di potenziale costante ΔV, si stabiliscono una densità di corrente J ed un campo elettrico E: Resistenza elettrica (II) σ è chiamata conduttività del conduttore, ed è una caratteristica propria di tutti i materiali che seguono la legge di Ohm. Ovvero: per molti materiali (inclusa la maggior parte dei metalli) il rapporto tra la densità di corrente ed il campo elettrico è una costante, che è indipendente dal campo elettrico che genera la corrente. Preso un filo lungo l e di sezione A: Resistenza elettrica (III) Nel SI è misurata in Ohm: La resistività è una caratteristica propria dei materiali, ed è definita come l’inverso della conducibilità. Resistori in elettronica • • • Idealmente i resistori sono componenti in grado di rispondere linearmente alla legge di Ohm. Sono bipoli passivi che consenrvano una resistenza elettrica costante qualsiasi siano i valori di tensione e corrente applicati ai suoi capi. Oltre ad essere caratterizzati da una propria resistenza elettrica, sono anche caratterizzati da una potenza che possono dissipare (energia per unita` di tempo, W) Induttori in elettronica • Componente elettrico in grado di generare un campo magnetico quando percorso da corrente elettrica (continua o alternata) • Idealmente l’energia elettrica viene immagazzinata nel campo magnetico prodotto. − Z = jωL Generatori in elettronica • I generatori sono dispositivi in grado di “generare” una differenza di potenziale trasportando cariche elettriche. • Processi di varia natura (elettrochimica, elettromagnetica, termoelettrica, etc.) trasportano le cariche elettriche positive verso il polo positivo e quelle negative verso il polo negativo: il lavoro compiuto per portare queste cariche e` proporzionale alla tensione che questi dispositivi possono generare. Analisi di circuiti elementari Circuiti equivalenti (esercizio) a b R1 R3 R2 R4 c Circuiti RC Il circuito RC - scarica - a b C c a b R C I c R Il circuito RC - carica - a b c C a b R + C R I ΔV - c ΔV + -