ADHD
nella prima
infanzia
Strategie di intervento a scuola
Dott.ssa Barbara Coppola
Psicologa-Psicoterapeuta
cognitivo-comportamentale
Scaletta di oggi
• I bambini dai 3 ai 6
• Prevenire è già intervenire
• Rete scuola-famiglia
• Tecniche di osservazione : l’analisi
funzionale
• Tecniche di intervento
comportamentale
Ogni cosa al suo tempo
Sviluppo cognitivo
Fase preoperatoria 2-7 anni
Fase pre-concettuale.. Dai 2 ai 4 anni.
•
L’atteggiamento del bambino è ancora di tipo egocentrico.
Questa visione unilaterale delle cose lo porta a credere che tutti
la pensino come lui e che capiscano i suoi desideri-pensieri
senza che sia necessario fare sforzi per farsi capire. Il linguaggio
diventa molto importante perché impara ad associare parole
ad oggetti o azioni. Il gioco è l’elemento principale, ripete in
forma di gioco le azioni reali che sperimenta. Imita tutte le
persone che gli sono vicine, le idealizza. Non è in grado ancora
di distinguere un oggetto dalla categoria a cui appartiene, ad
esempio se vede in una passeggiata diverse lumache, non riesce
ancora comprendere che sono animali diversi della stessa
specie, ma pensa che si tratti sempre dello stesso animale
standard. Gli aspetti qualitativi e quantitativi di un oggetto
riesce a percepirli solo in modo separato e non
contemporaneamente. Non è neppure capace di relazionare i
concetti di tempo, spazio e causa. Il suo ragionamento non è né
deduttivo (dal generale al particolare), né induttivo (dal
particolare al generale), ma analogico (dal particolare al
particolare).
Sviluppo cognitivo
Fase preoperatoria 2-7 anni
Fase del pensiero intuitivo. Da 4 a 7 anni.
•
Aumenta la partecipazione e la socializzazione nella
vita di ogni giorno in maniera creativa, autonoma,
adeguata alle diverse circostanze. Entrando nella
scuola materna sperimenta l’esistenza di altre
autorità diverse dei genitori e questo lo obbliga a
rivedere le conoscenza acquisite nelle fasi precedenti.
Tutta la sua capacità di riprodurre mentalmente un
avvenimento o un’azione avviene nell’unica direzione
in cui l’avvenimento si è verificato. Non è capace di
reversibilità. La socializzazione caratterizzata dall’uso
dei simboli, tocca profondamente la vita affettiva.
Piaget afferma in modo deciso che l’affettività e la
comprensione sono inscindibili e che ambedue sono
sempre presenti sia nei processi di apprendimento che
nella vita di relazione.
Le emozioni e le relazioni
• Lo sviluppo del bambino a 3 anni subisce un
grande cambiamento. I bambini acquisiscono il
concetto di un sé privato, pensante, non visibile
ad un osservatore esterno. Cominciano a capire
che gli adulti non possono vedere i loro pensieri e
scoprono di conseguenza di poter dire anche
qualche bugia...
I bambini di 3-4 anni, inoltre, parlano di sé in
prima persona e si riconoscono come autori dei
loro discorsi. Apprendono precocemente ciò che i
genitori o gli insegnanti si attendono da loro. Si
può dire che interiorizzano le loro norme e i loro
valori.
Le emozioni e le relazioni
Tra i 4 e i 6 anni
• Cominciano a porre domande di tipo “filosofico”
(per esempio da dove vengono gli uomini, dove
sta il pensiero), al tempo stesso però i legami tra
le cose rispondono ancora a criteri soggettivi.
•
Di alcuni oggetti possono comprendere il loro
funzionamento di altri no. Possono pensare, per
esempio, che il campanello della bici sia
necessario al movimento ed ignorare il ruolo
della catena. Sanno, però, immaginare situazioni
che non esistono e questa abilità consente loro di
fare nuovi giochi di fantasia e di invenzione e di
apprezzare le fiabe.
Le emozioni e le relazioni
•
I bambini hanno bisogno di avere ampie opportunità di
contatti sociali, in particolare con coetanei. La
socializzazione con i coetanei prevede un piano di maggiore
parità e consente di sperimentare anche altre abilità: gli
amici devono essere conquistati, con loro si litiga ma si
impara anche a fare la pace, bisogna impegnarsi per
mantenere nel tempo le amicizie, si sviluppano gelosie e
rivalità ma anche solidarietà e tolleranza reciproca.
La comparsa dell'interazione linguistica fa emergere una
nuova abilità relazionale sociale che consente la formazione
di competenze affettive in merito allo sviluppo di sentimenti
interindividuali segnando l'inizio di un'organizzazione
permanente della dimensione affettiva stessa.
•
La dimensione affettiva si articola e si definisce nelle sue
valenze di rispetto, timore, fiducia, simpatia, antipatia ecc.
Il gioco
….diventa simbolico, il bambino raccoglie diverse
immagini dal mondo e le mette insieme secondo
una propria logica originale talvolta anche
differente dalla realtà. Tali immagini vengono
incorporate nel sè del bambino che raccoglie
momenti, episodi, situazioni dall'ambiente che lo
circonda e continueranno ad influenzare il suo
comportamento e le sue esperienze per tutta la
sua esistenza. Il gioco rappresenta il contenitore
nel quale il bambino ripone le proprie immagini:
esse sono raccolte e rielaborate
inconsapevolmente durante il gioco. L'adulto da
un lato quindi osserverà il gioco del bambino per
comprenderne meglio pensieri, emozioni,
sentimenti...Dall'altro giocherà con il bambino e
si divertirà a costruire con lui mondi possibili.
Prevenire è già intervenire…
età evolutiva di
riferimento
variabili
Variabili
quantitative
qualitative di
di sviluppo
sviluppo
Le
variabili
soggettive
Cosa vi troverete di fronte con un
bimbo con sospetta o confermata
diagnosi di adhd???
• Movimento continuo, difficoltà a stare fermo
• Tempi di attenzione brevi e intermittenti
• Sensibilità alla noia
• Diminuzione veloce della motivazione al lavoro
• Bassa capacità regolativa
• Alta reattività alle frustrazioni con conseguente
aggressività verbale e fisica
• Facile distraibilità: scarsa attenzione selettiva e
continuativa (sensibilità agli interferenti esterni)
• Difficoltà a seguire le regole
Da dove partire??
Prima di
tutto
osservare
Cosa osservare?
Come osservare?
E poi cosa fare?
Parliamo di
comportamenti…
Principi generali di comportamentismo
• L’approccio comportamentale si basa sul
concetto di “apprendimento operante” o
“condizionamento operante o skinneriano”.
• Il condizionamento operante può essere
definito come il processo con cui l’effetto di
una risposta modifica le probabilità che essa
sia nuovamente prodotta.
Approccio Comportamentale
Ha come obiettivo la modificazione di un
comportamento disfunzionale!
Ma che cos’è un comportamento?
Essenzialmente il comportamento è qualsiasi
cosa che una persona dice o fa!
Quando si applicano
tecniche cognitivo
comportamentale si
impara ad affrontare
un comportamento alla
volta!!!!!
Con bambini
iperattivi/impulsivi o disattenti
è molto importante procedere
in maniera sistematica,
analizzando un comportamento
alla volta, preferendo quello
che in classe produce più
conseguenze negative, per poi
precedere ad altri
comportamenti o classi di
comportamenti simili.
La relazione funzionale
Stimolo
Risposta
Conseguenza
Un comportamento per
essere oggetto di
modificazione funzionale
deve essere misurabile,
quantificabile, osservabile
in maniera oggettiva
Cos’è un
comportamento????
• Prendere un 30 ad un
esame universitario è
un comportamento?
• E’ un comportamento
perdere 5 kg?
Comportamento Conseguenze
• Studiare il
programma
dell’esame
• Mangiare meno e
fare esercizio
fisico
•
Prendere 30
•
Perdere peso
• Preferire il gelato agli spinaci è
un comportamento?
• E’ un comportamento sentirsi
frustrati mentre si studia
matematica?
Comportamento
• Mangiare e
chiedere più
frequentemente di
mangiare il gelato
• Fare fatica a
concentrarsi,
procastinare e
dedicare poco
tempo allo studio
della matematica
Caratteristiche
psicologiche
• Preferire il
gelato nelle
scelte
•
Sentire come
frustrante e
faticoso lo studio
della matematica
Comportamento
OVERT (manifesti)
• Sono direttamente
osservabili
•
Quantificabili
• Esempi: Camminare,
lanciare una palla,
gridare…..
Comportamento
COVERT
(personali, interni)
• Non sono
direttamente
osservabili dagli altri.
• Esempio: rituali
interni, pensieri,
emozioni……
Modificazione
comportamentale
• Diminuzione di
un
comportamento
inefficace e/o
disfunzionale
• Aumento e/o
aggiunta di un
comportamento
funzionale
Si definisce funzionale o disfunzionale un
comportamento in base allo scopo personale, collettivo
e/o contestuale che persegue o desidera perseguire!!!!!
Vantaggi dell’approccio
comportamentale
• I suoi metodi ed i suoi principi fondamentali possono
essere descritti con precisione: è facile poter replicare
le tecniche ottenendo gli stessi risultati (ciò facilita la
collaborazione tra le insegnanti).
• Le tecniche sono spesso applicate dagli individui nella
vita di tutti i giorni (genitori, insegnanti, allenatori ed
altre figure che si interfacciano con l’individuo possono
applicare queste tecniche per gestire le questioni
giornaliere)
L’obiettivo primario è
• Passare da un comportamento disfunzionale ad
uno funzionale
• Individuare i meccanismi che mantengono in
vita il comportamento disfunzionale in esame
Cosa serve,come si fa?
Per adesso vi basti sapere che tutti i comportamenti emessi
per continuare ad esistere devono essere necessariamente
rinforzati da qualcosa altrimenti per natura sono soggetti
all’estinzione….anche nei bambini adhd!!
Rinforzi:
tutto rinforza, cosa
rinforza?
I rinforzi non sono uguali per
tutti
•Un oggetto, gesto o
comportamento acquista
valore rinforzante all’interno
della specifica relazione
funzionale dove è nato e dove
continua ad esistere al
momento in cui lo osserviamo.
I rinforzi sono virtualmente infiniti
I rinforzi sono primari e secondari:
↓
PRIMARI: legati alla sopravvivenza (es:cibo)
SECONDARI: appresi nel corso della vita
↓
A livello più basso: consumatori e tangibili.
A livello più alto: sociali e informativi (feedback)
• NEGATIVI: non sono punizioni!!!
Quando il rinforzamento del
comportamento è ottenuto dalla sottrazione
di un elemento negativo o spiacevole
• POSITIVO: quando il rinforzamento del
comportamento si ottiene grazie
all’aggiunta di un elemento positivo o
piacevole
• Tipologia dei Rinforzi Positivi
Rinforzi tangibili: premi materiali (ad es. giochi, dolciumi, vestiti,)
Rinforzi sociali: manifestazioni di approvazione e di affetto (ad es.
complimenti, sorrisi, carezze, elogi, riconoscimenti, ecc.)
Rinforzi simbolici: bollini o gettoni premio che una volta accumulati vengono
scambiati con premi tangibili o rinforzo dinamici
Rinforzi dinamici: consistono in attività gratificanti o privilegi particolari che
hanno una valenza positiva per la persona che ne beneficia(es. usare il
computer, andare al cinema, ecc.)
LE PUNIZIONI:
creare stress temporaneo
interrompendo una gratificazione o emettendo
uno stimolo spiacevole
Dare al bambino un compito spiacevole da svolgere, non
fargli continuare il gioco che stava facendo o voleva
continuare a fare…..
•
Se non potete solo applicare tecniche di rinforzo
•
Se i comportamenti sono più gravi e pericolosi per sé e altri
(proviamo prima con il time-out o in associazione ad esso)
•
Non farlo mai con il cibo
•
Con i bimbi adhd non farlo con le pause motorie e/o intervalli
•
È sempre meglio usarla raramente e preferire tecniche di
rinforzo ed estinzione
Errori comuni:
•Centellinare le lodi
•Rinforzare il comportamento negativo
•Sottostimare o sminuire il comportamento
adeguato
•Farsi condizionare da opinioni personali nella
valutazione di un comportamento inadeguato (le
teorie ingenue)
La scelta del comportamento da
modificare
È importante scegliere comportamenti specifici
e non generali:
a. Si contribuisce ad assicurare l’attendibilità delle
rilevazioni degli esempi di comportamento e delle
variazioni nella sua frequenza, che rappresentano il
criterio attraverso il quale si giudica l’efficacia di un
rinforzatore;
b. Si aumenta la probabilità che il programma di
rinforzo venga applicato con regolarità.
Selezione e Identificazione
dei Comportamenti Oggetti di Intervento
Si Oppone/ dice no alle richieste verbali
della maestra
XXXXXXXXXXX
Si Allontana dal Proprio Posto
XXXXXXXXX
Interrompe l’attività di gruppo
XXXXX
Non Porta a Termine il Lavoro
XXXXXXXX
Aggredisce i Compagni/le loro cose
X
Parla ad Alta Voce
XXX
Altri
Prima di tutto osservare!!!
Impariamo l’analisi
funzionale
Antecedente( il
contesto/situazi
one)
Comportamento
(cosa fa)
Conseguenza
(cosa succede
subito dopo)
Stiamo
costruendo una
maschera di
carnevale
Luca si arrabbia
perché i
compagni non
mettono i
brillantini come
vuole lui. Esce
dall’aula
sbattendo la
porta.
Lo inseguo
mentre scappa e
arrabbiata e
delusa gli dico di
rientrare
altrimenti
chiamo i genitori
Esercitiamoci
un po’!
Esempi
• Mentre il papà sta guardando la partita
in tv, il figlioletto gli saltella intorno .
Infastidito il papà gli da i suoi dolcetti
preferiti per calmarlo
• Paolo, un bambino iperattivo, in classe
inizia a stancarsi di colorare il disegno di
natale e cerca di distrarre i compagni
lanciando oggetti, la maestra gli chiede di
smetterla urlando e i compagni ridono
Il papà guarda la
partita
Il figlio gli
salta
intorno
Il papà gli
da i suoi
dolcetti
preferiti
In classe
durante stiamo
colorando il
disegno di natale
Paolo lancia
gli oggetti
1)la mestra
gli chiede di
smetterla
urlando
2)i compagni
ridono
Cosa si può fare
una volta fatta
una buona
osservazione sulla
base della analisi
funzionale??
Tecniche
comportamentali
• Analisi funzionale
• Estinzione
• Estinzione con rinforzo differenziale
• Punizione
• Token economy o gratificazione a
punti
• Modeling
• Time out
Estinzione
• E’ una tecnica molto utile perché la maggior
parte dei comportamenti disfunzionali vengono
rinforzati nell’ambiente naturale di vita
• Consiste nell’evitare qualsiasi forma di rinforzo
di fronte ad un comportamento disfunzionale
• E’molto difficile usare questa tecnica da sola
ed è molto più efficace se utilizzata in
abbinamento al rinforzo differenziale e al
modeling
Estinzione e rinforzo differenziale
• Consiste nell’evitare di dare
risposte rinforzanti in seguito
all’emissione di un comportamento
inadeguato e contemporaneamente
e/o parallelamente rinforzare il
comportamento adeguato
A ognuno la sua coccola!!!!!
• È necessario utilizzare un rinforzatore che sia efficace
per l’individuo con cui si sta lavorando
• Un oggetto o un evento viene definito rinforzatore solo
per i suoi effetti sul comportamento
• È utile comunque effettuare un’analisi dei rinforzatori
soggettivi prima di ogni attività di modificazione
funzionale
• Il rinforzo va emesso immediatamente dopo il
comportamento che si vuole incentivare
Attenzione!!!
Rinforzo intermittente
Vs
Rinforzo continuo
Punizione
1. Introdurre una stimolazione
spiacevole dopo il comportamento
indesiderato
2. Sospendere temporaneamente una
situazione positiva dopo il
comportamento indesiderato
Nell’applicate tecniche di tcc
attenti all’uso delle parole!!!!
• Adeguate all’età cronologica
• Spiegare un comportamento alla volta
• Parlare di comportamenti e non di persone
• Non utilizzare termini giudicanti
Token economy o gratificazione a
premi
•
E’ una tecnica di passaggio da rinforzatori più o meno
concreti a rinforzatori meno concreti
•
Consiste nel rinforzare il bambino con gettoni ( o con dei
punti sotto qualsiasi forma) che, in seguito, possono essere
scambiati con rinforzatori di livello più alto (es: dallo smile
adesivo alla possibilità di andare a giocare in giardino..)
•
La token economy prevede la definizione di un premio
finale, di valore rinforzante per quel bambino, con la
definizione dei ‘punti gettoni’ ed il valore numerico utile.
•
Può essere individuale e di gruppo
TOKEN ECONOMY
Permette di Affrontare Difficoltà non Superabili con altri metodi più
tradizionali
Il programma deve avere una Durata Circoscritta
Specificare i Comportamenti da Rinforzare.
Definire Quale Rinforzatore utilizzare (I token devono essere facilmente manipolabili e
conteggiabili :gettoni, cartoncini, bottoni)
Scegliere i premi
Azioni più semplici compenso
più basso
Azioni più difficili - compensi
più alti per incentivare la
motivazione
Caratteristiche del contratto
Ha lo scopo di chiarire le principali regole di contrattazione
Deve contenere:
•
le regole di comportamento
•
un numero limitato di richieste
•
richieste espresse in termini positivi (non si interrompe la
•
numero di gettoni di compenso
•
lista dei premi
•
modalità di consegna gettoni
•
modalità di scambio
maestra e per intervenire si alza la mano)
ALCUNE REGOLE
•
Equità: le ricompense devono essere proporzionate alle
•
prestazioni.
•
Chiarezza e semplicità dei termini del contratto.
•
Onestà: ciò si ha quando il contratto viene rispettato da
entrambe le parti contraenti e la ricompensa consegnata subito
dopo l’esecuzione del compito.
•
Positività: il contratto non deve contenere clausole punitive.
•
Sistematicità: è indispensabile che il contratto non
subisca interruzioni e che ci si attenga con rigore alle
regole stipulate.
Token economy di gruppo
• Condivisione
• Incitazione reciproca
• Competizione positiva
• Incentiva comportamenti d’aiuto e
cooperativi all’interno del gruppo.
• Economicità
• La token economy può essere
molto utile con bambini che
manifestano comportamenti
iperattivi, impulsivi o con
difficoltà attentive, perché
rinforza in maniera semplice e
concreta comportamenti
funzionali, estinguendo quelli
disfunzionali , utilizzando stimoli
e simboli colorati, divertenti e
adeguati alla sua età cronologica.
Ricordatevi
sempre la fase
evolutiva del
bambino e della
sua intera classe!!!!
Il contratto può prevedere:
•
L’assegnazione di rinforzatori simbolici differenziata per
comportamenti diversi o uguale per tutti.
•
Rinforzatori di sostegno individualizzati o uguali per tutti.
•
Conseguenze che derivano al gruppo sulla base del comportamento di
un singolo soggetto.
Quando Luca esegue il disegno di halloween per intero, tutta la classe
riceve 3 gettoni e i compagni lo inciteranno ignorando
comportamenti disfunzionali
•
Conseguenze che derivano al gruppo sulla base del
comportamento dell’intero gruppo.
Quando tutti i bimbi portano a termine il disegno di halloween a scuola,
la classe ha diritto a 10 gettoni
Costo della risposta
si perdono punti all’emissione di un
comportamento disfunzionale
• In associazione ad una token di gruppo riduce i rischi di
esclusione e svalutazione ed utilizza il gruppo come
risorsa integrativa
• Usato sempre in associazione all’utilizzo strategico di
rinforzatori
Modeling
• Il modeling viene anche definito “apprendimento per
osservazione” ed è il più potente strumento di
apprendimento che i bambini utilizzano naturalmente
e semplicemente osservando i comportamenti degli
adulti.
• Il bambino possiede fin da molto piccolo la capacità di
introiettare ed emettere comportamenti adulti
osservati, adattandoli alla fase evolutiva che
attraversa
•
Il modeling diventa uno strumento di cambiamento
quando “intenzionalmente” mostriamo al bambino
comportamenti adeguati con lo scopo di farci imitare
Procedura per l’insegnamento dell’imitazione:
• Fornire un modello o una combinazione di
modello e prompting, anche fisico, sul
comportamento che il bambino deve imitare
• Osservare per verificare l’imitazione del
modello
• Rinforzare il comportamento imitato
COGNITIVO
COMPORTAMENTALE
EMOTIVO
Modeling
Time Out-1
•
Scegliere un comportamento bersaglio
•
Annotare quanto spesso si verifica
•
Scegliere un posto noioso e monotono
•
Spiegare all’alunno in cosa consiste il time out
•
Aspettare che il comportamento bersaglio si verifichi
Il comportamento bersaglio si verifica:
•
Collocare immediatamente l’alunno nel posto scelto per il time out, non usare
piu di 10 parole e 10 secondi
•
Portare il timer, impostare la suoneria e collocarlo in modo che il bambino
possa sentirlo
•
Rimuovere ogni attenzione dal bambino
•
Chiedere al bambino dopo che è suonato il timer, il perche è stato mandato in
time out, se non se lo ricorda ditegli che cosa ha fatto
Time Out-2
Con i più piccoli può essere utile saper che:
•
Dai 3 anni 1 minuto + un minuto per anno
•
Si può utilizzare l’aula
•
Si può dare un nome generale per il posto del time out
•
Si usano poche parole semplici e indicative del comportamento interrotto
e/o disfunzionale
•
Il time out dovrebbe portare una diminuzione del comportamento
bersaglio del 50% o 70% in una o due settimane
Time Out-3: errori comuni
• Parlare con il bambino mentre è in time out
• Parlare troppo prima di metterlo in time out
• Usare un posto comodo (materassino- poltroncina)
• Usare un posto dove si accede a giochi e stimoli
interessanti
• Contare da soli e ricordarlo al bambino
• Far chiedere scusa dopo il time out
• Minacciare di usare il time out e non usarlo
Time Out: in caso di difficoltà
1)Se il bimbo si muove dal luogo del time out: dirgli che
ogni volta che si alza si aggiungerà un minuto addizionale
2) Se lascia il posto del time out: riportarlo e ricominciare
sempre nello stesso modo
3)Se il bimbo fa molto rumore in time out: ignoratelo e
dopo aggiungete un tempo addizionale
4)Se non vuole lasciare il time out dopo il tempo previsto: lasciatelo li,
dicendogli che da quel momento è una sua scelta, il tempo di punizione è
finito
5)Dopo il time out il bimbo è di cattivo umore e non vuole partecipare alle
attività: ditegli che adesso può partecipare se vuole, altrimenti è libero di
rifiutarsi, intanto voi tornate alle attività.
Alcune regole
comportamentali
generali ma molto
utili….
Ambiente Prevedibile
disposizione dei banchi: regolare
per attività
attività routinarie e strutturate con tempi di
lavoro prestabiliti
attività con
tempi attentivi
adeguati all’età
tempo libero e
destrutturato ma
programmato
regole della
classe ben
visibili e
ricordate
rituali di
accoglienza e di
saluto
Il cartellone delle regole: una guida
sempre utile se fatta bene!!!
•Un numero da 3 a 5
•Poche parole per regola
•Descritte in modo operativo
•Suggeriscono un comportamento da
avere non da evitare
•Evitare il ‘non’.
•Associate a colori e forme differenti
CARTELLONE MENO
EFFICACE
1. Non si deve
parlare senza
alzare la mano
2. Non si corre nei
corridoi quando si
va in mensa
3. Per uscire si
aspetta un
compagno e non ci
si muove da soli
CARTELLONE PIU’ EFFICACE
1. Quando vuoi parlare
prima alza la mano
1. Per andare in mensa si
cammina piano
3. Per uscire ci si mette in
fila per due
Esiste una differenza tra
regole e divieti….
se sentite l’esigenza
di fare il cartello dei
divieti…..
….
Ricordatevi che….
Numero esiguo (3-5)
Vanno enunciati all’inizio della
lezione e non ricordati
continuamente durante le attività.
Se necessario il gruppo va raccolto
e si ricordano insieme
Devono prevedere conseguenze
precise uguali per tutti
le conseguenze devono essere
emesse subito dopo la
‘trasgressione’ alla regola
E adesso che ne sapete di più
ricordatevi che la cosa più
importante è il lavoro di
equipe!!!
Piccola equipe :
le insegnati
Media equipe:
Grande equipe:
famiglia e
famiglia, scuola,
insegnati
tecnici sanitari
Con i bimbi adhd ciò che funziona
davvero è inserire tutti questi
interventi e conoscenze in un
lavoro che viene definito:
L’INTERVENTO
MULTIMODALE
LA RETE
L’intervento multimodale
Genitori
Psicologo
Scuola
Bambino
NPI
Medico
Terapisti
Educatori
CON IL TEACHER
TRAINING COSA
SUCCEDE?
Circolo Vizioso
Circolo Virtuoso
Teacher Training
Se volete approfondire!!
•
Il comportamento problema è un messaggio, Carr et al, Erickson
•
La presa in carico del bambino con adhd e dsa, Marzocchi e Centro per l’età
evolutiva. Erickson
•
L’alunno iperattivo in classe. Di Pietro et al, Erickson
•
Disturbi dell’attenzione e iperattività, E.A.Kirby e L.K. Grimley, Erickson
•
Sopravvivere nelle classi difficili, Manuale per gli insegnanti. Paul Blum, Erikson
•
Strategie e tecniche per il cambiamento, G.Martin, J.Pear. Mc Graw Hill
•
Comportamenti problema e alleanze psicoeducative, D.Ianes, Erickon
•
Impulsività e autocontrollo. Cornoldi et al, Ericks
•
L’ABC delle mie emozioni. M. Di Pietro, Erikson
•
Genitori postivi, figli forti. R.A. Fabio, Erikson
•
In classe ho un bambino che…, C.Cornoldi, S.Zaccaria, Giunti
PER CONTATTI
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