ZT_10Zanzariere e non solo

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speciale ZANZARIERE
Zanzariere e non solo
Le reti antinsetto sono validi strumenti di protezione per prevenire
l’entrata di zanzare, mosche e altri infestanti dell’ambiente domestico e
lavorativo. In alcuni casi sono obbligatorie per legge, in altri sono utili ma
spesso offrono vantaggi di ombreggiamento e ricambio dell’aria con un
risparmio di energia nel rispetto dell’ambiente.
Claudio Venturelli e Silvia Mascali Zeo - Dipartimento di sanità pubblica Ausl Cesena
Claudio Venturelli è entomologo presso il Dipartimento di sanità pubblica dell’AUSL di Cesena.
Silvia Mascali Zeo è borsista entomologo presso il Dipartimento di sanità pubblica dell’AUSL di Cesena.
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Nel 2008 la malaria, ha ucciso oltre 860 mila persone, e oggi sono circa 243
milioni gli individui colpiti da questa malattia. Negli ultimi anni i progressi
per contrastare la diffusione della malaria sono stati notevoli, soprattutto
grazie alla diffusione di zanzariere e di nuovi trattamenti, ma circa la metà
della popolazione globale rimane a rischio di contagio con 108 Paesi in cui
la malattia è endemica (Word Malaria report 2009 del WHO).
La malaria, definita così in seguito alla credenza che venisse trasmessa dalle
paludi e dall’aria stagnante (Mala Aria), è trasmessa da alcune zanzare del
genere Anopheles e, insieme alla tubercolosi e all’Aids, è oggi, nelle zone endemiche, una delle principali emergenze sanitarie del pianeta.
Oltre a essere endemica in molte zone del pianeta, la malaria viene sempre
più frequentemente reimportata anche in zone dove è stata eliminata. La
globalizzazione dei mercati, infatti, così come l’intensificarsi di viaggi, unita ai cambiamenti climatici e ambientali di cui tanto si parla in questi anni,
stanno rapidamente modificando la fauna locale e così anche il tasso con
cui le malattie si espandono in nuove aree geografiche. Molti vettori e di
conseguenza altrettante malattie fin’ora confinate solo in alcune zone del
mondo, infatti, rischiano di diffondersi anche in zone dove non erano mai
state presenti.
Proviamo a vedere meglio alcuni di questi animali con i quali abbiamo più
frequenti incontri ravvicinati. Come potremmo approcciare a questo aspetto se non parlassimo delle zanzare? In un recente sondaggio telefonico realizzato dal prof. Enrico Finzi presidente di Astra Ricerche di Milano per conto
di Vapefoundation, si è visto che la zanzara si colloca al primo posto, tra gli
artropodi che creano preoccupazioni agli italiani con quasi l’80% degli intervistati che dichiarano di non sopportarla e il 62% di subire le loro “attenzioni”
irritanti. In Italia sono presenti circa una settantina di specie di zanzare, tra
di esse solo una decina pungono l’uomo e, oltre ad Anopheles spp., solo due
specie sono state classificate pericolose in quanto in grado di trasmettergli
malattie, la zanzara tigre e la zanzara comune.
Il ciclo vitale di tutte le zanzare è diviso in quattro fasi: uovo, larva, pupa,
adulto. Proviamo a fornire alcune note biologiche,
insomma osserviamo la loro carta di indentità.
Le zanzare sono ditteri appartenenti alla grande famiglia dei Culicidi, suddivisa a sua volta in due sottofamiglie: quella degli Anofelini, cui appartengono
le zanzare del genere Anopheles e quella dei Culicini, cui appartengono le zanzare dei generi Aedes e
Culex.
Una prima distinzione tra questi due generi riguarda
il loro aspetto nelle diverse fasi di vita: le uova delle
Anopheles, ad esempio, hanno forma falciforme e
sono dotate di frange laterali, le larve (esclusivamente acquatiche) sono prive di sifone, organo respiratorio, che è comune invece a tutti gli altri generi. Le
zanzare compiono il loro ciclo vitale per 3/4 in acqua
(uovo, larva, pupa) in un tempo che può variare dai
5 ai 40 giorni a seconda del periodo e della temperatura. Solo l’ultima fase, quella dell’adulto, permette
la loro diffusione nell’ambiente aereo, dove vivono
per circa 4 settimane. In questo periodo esse si accoppiano con modalità differenti da specie a specie,
si nutrono (i maschi solo di liquidi zuccherini mentre
la femmina anche di sangue) e trovano riparo nelle
ore più calde della giornata, tra la vegetazione. Nella
maggior parte dei casi le uova vengono deposte in
acqua, direttamente sulla superficie. Alcune specie
depongono le uova a gruppi, verticalmente accostate come in una zattera (Culex), altre le depongono in maniera isolata ed orizzontalmente (Aedes).
Le femmine sono ematofaghe ovvero si nutrono di
sangue che serve loro per maturare le proprie uova.
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‘90, la sua potenziale capacità di trasmettere virus
nelle nostre zone era solo una nota riportata in bibliografia ….fino a quando, nel 2007, in alcune zone
della Regione Emilia-Romagna, si è resa responsabile della trasmissione di Chikungunya, una malattia di
origine virale che ha come bacino endemico diverse
zone tropicali dell’Asia e dell’Africa. L’epidemia, il cui
caso indice proviene da un soggetto di ritorno da un
viaggio in India, ha colpito nel 2007 ben 247 persone. Ma non solo… infatti proprio quando tutta l’attenzione era rivolta alla “dannosa” zanzara tigre, pur
non avendo avuto più casi autoctoni di Chikungunya
dal 2007, è emerso un nuovo problema che ha coinvolto la ben più nota e “tranquilla”, seppur noiosa,
Culex pipiens (zanzara comune, quella che, per capirci, di notte ci infastidisce col suo ronzio) dimostratasi
in grado di veicolare il virus della West Nile.
Per procurarsi questo pasto per loro fondamentale, sfruttano alcuni sensori (una specie di radar) posti sulle antenne, in grado di percepire l’anidride
carbonica emessa con la respirazione e altri odori compresi quello dell’acido
lattico disperso con il sudore. Le zanzare superano i mesi freddi in maniera
diversa da specie a specie. Culex e Anopheles svernano come adulti e cercano luoghi che abbiano una temperatura costante rispetto a quella ambientale (rifugiandosi negli scantinati, nei sottotetti, nelle stalle, ecc) mentre le
Aedes generalmente passano l’inverno come uova nel terreno o come larve.
Le larve di zanzare sono tutte acquatiche, si nutrono di materiale organico
in sospensione e respirano ossigeno atmosferico. Mentre le larve di Culex e
Aedes hanno il sifone per respirare, le Anofeline respirano da spiracoli posti
a coppia sopra il tratto terminale dell’addome.
Oltre alla durata del ciclo vitale è importante ricordare che le diverse specie di zanzare hanno comportamenti differenti tra loro anche per quanto
riguarda la loro capacità di spostamento. Prendiamo ad esempio Ochlerotatus (Aedes) caspius, una specie che deposita le proprie uova dove sono
presenti degli avvallamenti del terreno destinati ad essere sommersi con le
piogge o per pratiche agricole (ad esempio nelle risaie), spesso molto distanti dai centri abitati. Quando con la pioggia o con apporti idrici artificiali
queste zone si riempiono d’acqua, diventano veri e propri allevamenti capaci di produrre milioni di zanzare in pochi giorni che ci ritroviamo anche
a distanza di oltre 20 chilometri. Già, queste zanzare sono grandi volatrici
altre, come Aedes albopictus, Culex pipiens, invece, sono più stanziali e si
spostano solo di poche centinaia di metri.
Dicevamo che alcune di queste specie sono state importate recentemente
in Italia, dove si sono rapidamente insediate e ben distribuite nel territorio.
Un esempio concreto è rappresentato dalla diffusione di Aedes albopictus,
più nota come zanzara tigre: sin dal suo primo ingresso in Italia, negli anni
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Ma non solo zanzare… infatti anche mosche, moscerini, pappataci, zecche, cimici e molti altri insetti
possono causare oltre che fastidio e disagio, anche
reazioni cutanee e trasmettere malattie. Visto che
nessun farmaco o vaccino è attualmente in grado
di garantire una protezione totale dal rischio di malattie trasmesse da insetti (malaria, dengue, filariosi, encefalite giapponese, chikungunya, west nile e
molte altre ancora) è fondamentale cercare di evitare il più possibile il contatto con gli insetti che le
trasmettono.
E allora? non resta che…. difendersi! Ad esempio è
dimostrato che l’impiego di mezzi di difesa contro
la zanzara anofele riduce il rischio di acquisire l’infezione malaria del 90%. Le informazioni valide per
queste zanzare possono, in gran parte, essere estese
ad altri animali, anche se i metodi di lotta possono
essere modulati in funzione dell’insetto, della specie
da colpire e dei luoghi da trattare. Molte sostanze e
un discreto numero di dispositivi sono considerati
efficaci nella contro gli insetti. A livello domestico,
numerosi sono i preparati offerti sul mercato, piastrine, spray, emanatori liquidi, zampironi, quasi tutti a
base di piretroidi, sostanze di sintesi affini al piretro,
presente naturalmente nel fiore del crisantemo.
Per evitare le fastidiose o pericolose punture è necessario ricorrere all’impiego di specifici repellenti.
Queste sostanze offrono una buona protezione,
ma non tutti hanno la stessa efficacia, persistenza
ed alcuni non hanno nessun effetto protettivo. La
bassa tossicità acuta di alcuni prodotti non deve comunque “tranquillizzarci” troppo, tanto è vero che
non ci sono ancora studi che dimostrino l’assoluta
innocuità per i bambini al di sotto dei tre anni per
la maggior parte di essi. In questi casi è preferibile
così ricorrere ad altri rimedi, come le zanzariere o gli
insettorepellenti, indicati per i più piccoli, e preferibilmente con estratti naturali”. La scelta quindi sulla
modalità di protezione deve essere ben ponderata
e meglio se orientata verso una pluralità di rimedi. I
più efficaci repellenti contro gli insetti, studiati negli
anni, sono il DEET (dietiltoluamide), KBR (icaridina) e un nuovo prodotto a
base di Citrodiol (registrato recentemente come presidio medico chirurgico)
che è estratto dall’Eucalipto (Eucalyptus citriodora).
Ma la prevenzione rimane il nostro asso nella manica che può permettere di
interrompere la proliferazione dei fastidiosi insetti. Prendiamo ad esempio
la zanzara tigre. Come tutte le zanzare, per nascere e compiere l’intero ciclo
vitale ha bisogno di acqua. Il primo modo per combatterla è evitare i ristagni
d’acqua perché proprio lì trova un rifugio ideale dove deporre le uova e dove
non è possibile è necessario ricorrere all’utilizzo di prodotti larvicidi, in grado
di uccidere le larve e impedire lo sviluppo della popolazione di adulti. Ma a
volte le nostre corrette azioni non sono sufficienti ad eliminare e ridurre ad
una soglia sopportabile la presenza di zanzare e così…. l’incubo punture è
non stop, di giorno la zanzare tigre e di notte quella comune.
E contro tutti gli altri insetti? Spesso le nostre scelte sono mirate all’acquisto
di insetticidi che, se usati a sproposito o massicciamente, possono avere anche ripercussioni negative sia sulla nostra salute che sull’ambiente. E allora
come difendersi al meglio? Oltre ai repellenti individuali che possono essere
usati, se pur con cautela, per allontanare zanzare, pappataci ecc…, oltre agli
insetticidi dai quali comunque traiamo vantaggio e sollievo del tutto limitato nel tempo, possiamo utilizzare i cosiddetti mezzi antintrusione per impedire l’ingresso ai nostri spazi di questi piccoli nemici. Sempre più presenti
nelle nostre case troviamo le ben note zanzariere, che, nonostante la parola
sembra escludere tutti gli altri insetti, possono essere utilizzate, se strutturate e posizionate adeguatamente, come metodi di protezione e prevenzione
universale.
Da tempo sono considerate il metodo più efficace per combattere l’accesso
d’insetti all’interno delle abitazioni e rappresentano un’ alternativa all’utilizzo dei vari prodotti che si trovano in commercio.
Possono essere posizionate in aperture porte e finestre della nostra casa, ma
anche in giardino propri isolando in maniera adeguata i gazebi all’interno
dei quali sostare tranquillamente nelle giornate estive. Scegliendo tra i vari
colori e tipologie messe attualmente in commercio, possono diventare dei
veri e propri componenti d’arredo. Anche la grandezza delle maglie è fondamentale: minore è la larghezza, minore sarà la possibilità per le zanzare, o
altri insetti, di penetrarvi e metterli in condizione di
pasteggiare sulla nostra pelle.
Utilizzate nelle abitazioni, hanno il duplice vantaggio di consentire ai raggi solari ed all’aria di penetrare liberamente e lasciare fuori gli ospiti indesiderati.
E così, nelle calde giornate estive è possibile aerare
liberamente gli spazi all’interno delle mura domestiche e limitare l’utilizzo del condizionatore …. Quindi zanzariere e … vantaggi… non solo per la nostra
salute ma anche per il nostro salvadanaio!
E da qualche tempo... nel settore alimentare… anche obbligo! Infatti con il Reg. 852/2004 nei locali
adibiti alla preparazione degli alimenti è necessario
posizionare dispositivi antintrusione nelle porte e
nelle finestre allo scopo di evitare l’ingresso di insetti che potrebbero non solo infastidire il personale
operante ma anche contaminare il cibo con microrganismi pericolosi per la salute.
Foto: Claudio Venturelli
Per approfondimenti: www.zanzaratigreonline.it
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