15/10/2014 Pag.76 Come Stai - N.11 - Novembre 2014 (diffusione:114106, tiratura:198093) , STACCHI DI PANICO, PAURE E FOBIE, ANSIA E DEPRESSIONE: B|R SUPERARE DISAGI INTCRIORI N O N BASTA LAfORZA DI VOLONTÀ, C'È BISOGNO DEIlXlUTO r DI UNO PSIGCPRAPEUm. M A LO SPECIALISTA II dottor Luca Mazzucchelli è psicologo e psicoterapeuta a Milano. È vicepresidente dell'Ordine degli psicologi della Lombardia ed è socio fondatore di Giovani psicologi della Lombardia, dell'Associazione professione psicologo e membro | del Consiglio di indirizzo generale dell'Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli psicologi (Enpap). COME SCEGUERLO BRAVO, AFFIDABILE E, SOPRATTUTTO, ADATTO A NOI? WILL HUNTING - GENIO RIBELLE Will (Matt Damon) è uri ragazzo prodigio che imparerà a sfruttare il suo talento grazie a uno psicologo (interpretato da Robin Williams). Il film, del 1997, è di Gus Van Sant. La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato RME? 15/10/2014 Pag.76 Come Stai - N.11 - Novembre 2014 (diffusione:114106, tiratura:198093) «Nella pratica comunque la cosa più importante è trovare uno specialista con cui si instauri da subito una buona relazione». Al di là delle varie posizioni, non esiste un indirizzo buono per tutti o uno migliore per un determinato problema, ma solo un approccio che sembra più congeniale al proprio caso. «È bene chiarire che lo psicologo non interviene solo in caso di malattia psichica grave, ma anche quando un individuo vuole aumentare il proprio benessere, cioè quando per esempio sta già bene, ma vorrebbe stare meglio con se stesso e con gli altri». TRA PUBBLICO E PRIVATO La via più classica per sapere a chirivolgersipassa per il medico di base, che può comunicare il nome di un professionista a lui noto oppure fare un'impegnativa per una struttura pubblica. Ottenere una consulenza psicologica con il Servizio sanitario nazionale è possibile, e in alcuni casi gratuito, ma la situazione varia molto non solo da regione a regione, ma da Asl ad Asl. Occorrerà dunque rivolgersi all'azienda sanitaria più vicina e informarsi sulla presenza di centri in zona. Le attese possono essere lunghe ma è relativamente semplice ottenere un primo colloquio. Spesso chi desidera una consulenza psicologica si rivolge anche a Internet oppure ci si affida al passaparola. «La prova del nove si ha una volta preso un appuntamento e valutato come ci si sente all'interno della relazione con il professionista» spiega il dottor Mazzucchelli. È comunque utile avere un quadro delle varie scuole esistenti e dei loro presupposti. Naturalmente tra queste esistono aree di sovrapposizione e approcci di confine. A volte un professionista può avere approfondito vari indirizzi, e scegliere di volta in volta quello più adatto. Di seguito riportiamo le principali scuole di psicoterapia presenti in Italia, tracciandone brevemente le caratteristiche. A CHI AFFIDARSI Che sia un lavoro profondo, una cattiva abitudine o un malessere temporaneo da superare, durante la psicoterapia ci si affida a una persona alla quale si racconteranno le proprie paure e i pensieri più profondi e che assumerà un ruolo importante nella nostra vita. Meglio dunque pensare bene a chi si sceglie. «Raccomandiamo sempre di rivolgersi a uno psicologo iscritto all'albo (l'elenco si trova sul sito www.psy.it)», consiglia l'esperto. Innanzitutto, appartendere all'albo assicura che un professionista abbia la formazione necessaria. Gli psicologi sono tenuti a rispettare un codice deontologico che prevede, tra l'altro, l'obbligo al segreto professionale, il rispetto della dignità, il diritto alla riservatezza, all'autodeterminazione e all'autonomia di coloro che si avvalgono delle prestazioni e il divieto di attuare commistioni tra ruolo professionale e vita privata. La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato G enitori in cerca di aiuto per migliorare il rapporto con i figli. Coppie in crisi. Manager di mezz'età che hanno perso il lavoro di una vita. Mamme che non riescono più a conciliare la famiglia e il lavoro, impiegati in crisi di nervi, single sradicati, adolescenti vittime di bullismo e anziani soli e disperati. Viviamo un'epoca di passaggio, dove le certezze crollano, i ritmi e i modi di lavoro e di socializzazione cambiano ed è sempre più difficile trovare sicurezza nei rapporti, nel lavoro e nella famiglia. Attacchi di panico e stress, paure e fobie, insonnie e depressioni, dipendenza e abuso di alcol, farmaci o droghe, disordini alimentari sono ormai problematiche diffuse. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, i disturbi psicologici sono in aumento e affliggono, a vario titolo, metà della popolazione mondiale. Proprio nei momenti di crisi generale e sociale, che diventa personale, si ha il bisogno di rivolgersi a qualcuno, competente ed estraneo alla propria sfera affettiva che aiuti a ritrovare la bussola. Ma quando decidiamo di rivolgerci a un professionista per farci "curare l'anima" (è questa l'etimologia del termine psicoterapia) ci troviamo davanti a una pletora di scuole e di correnti diverse. Come districarsi tra le varie opportunità di cura e supporto, considerando che esistono circa 110 scuole di psicoterapia riconosciute? «Per una scelta davvero consapevole sarebbe utile conoscere i presupposti di ogni scuola, ma in pratica è davvero difficile» spiega il dottor Luca Mazzucchelli. 15/10/2014 Pag.76 Come Stai - N.11 - Novembre 2014 (diffusione:114106, tiratura:198093) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SARÀ QUELLO GIUSTO PER ME? Psicodinamicopsicanalitica II termine "psicodinamico" è utilizzato dalle terapie dell'inconscio che considerano la personalità come un campo di forze e attività psichiche che possono interagire o entrare in conflitto, in un sotterraneo dialogo tra coscienza e inconscio. Sono scuole che fanno capo al padre della psicanalisi, Sigmund Freud. Molta acqua è passata sotto i ponti dagli inizi del Novecento, quando furono elaborate le basi della psicanalisi, e molti i suoi seguaci che hanno sviluppato la propria "variante sul tema": Jung, Lacan e Adler per citare i principali. Ma alcuni presupposti sono rimasti. A partire dalla definizione di sintomo: secondo la scuola psicoanalitica il malessere manifestato da un individuo è dovuto a un conflitto inconscio, quindi ignoto al paziente, e il lavoro dello psicanalista è proprio quello di far emergere alla coscienza durante le sedute tale conflitto, superando le resistenze che la persona in analisi inevitabilmente metterà in atto. Per scandagliare l'inconscio sono usate tecniche indirette quali l'interpretazione dei sogni e le libere associazioni*. Si riportano alla luce eventi del passato e si indagano le relazioni con persone che contano o hanno contato. L'inconscio è fondato in particolare sulle esperienze vissute durante l'infanzia, che riemergono nelle relazioni con gli altri, con i quali tendiamo a riprodurre non solo eventi e fantasie passate, ma 78 anche le resistenze che abbiamo messo in atto per aggirarli e trasformarli. Nella relazione con il terapeuta si rivivono tali rapporti con modalità nuove e più corrette, che si riporteranno poi nella vita di tutti i giorni. Proprio attraverso una stretta relazione tra psicoterapeuta e paziente si cerca di far emergere i conflitti, passati e rimossi, responsabili dei sintomi e del disagio attuale. Alcuni terapeuti si affidano ancora al mitico lettino, ma è un'usanza sempre meno diffusa. È un percorso che richiede tempi lunghi: da 2 a 3 anni almeno, una o due volte alla settimana o anche più. Per questo è consigliato a chi prova un malessere diffuso ma non ha problemi urgenti da risolvere che gli complicano la vita. Esiste anche un approccio definito di psicoterapia dinamica breve, che prevede tempi più corti e una maggior focalizzazione su problematiche circoscritte. QUESTIONE DI EMPATIA II rapporto di fiducia con il proprio psicoterapeuta è il primo passo fondamentale senza il quale una terapia non può aver luogo. Sarà nel primo colloquio, che è ai reciproca conoscenza e ascolto, che si cercherà di capire come impostare la terapia: l'obiettivo può essere raggiunto in tempi brevi o siTia intenzione di intraprendere un viaggio inferiore profondo? Ciò dipenderà naturalmente dalla problematica, ma anche dall'indirizzo scelto. A questo punto il professionista è tenuto a indicare tempi e costi delia terapia, in modo che il paziente possa firmare un consenso informato, assieme al modulo per il consenso al trattamento dei dati sensibili. E obbligatorio che il professionista metta il cliente in grado di esprimere un consenso informato rispetto a ciò che implicherà il percorso di presa in carico. Soprattutto nei casi di minori, questo consenso deve essere firmato da entrambi i genitori. Cognitivo-comportamentale È il metodo che ha spostato l'attenzione dal lettino al laboratorio, dove sono stati studiati i meccanismi che regolano la memoria e l'apprendimento del cervello umano. La clinica che è stata elaborata in seguito a tali studi non a caso è la più studiata e validata da innumerevoli studi sperimentali, con un approccio molto pragmatico, e si è sviluppata negli Stati Uniti negli anni 60 del secolo scorso. Secondo la psicoterapia cognitivo-comportamentale contano molto gli apprendimenti precoci. Dopo aver appreso un comportamento e averlo ripetuto infinite volte si continua a ripeterlo, finché diventa uno schema automatico di comportamento. Il ruolo del terapeuta è di aiutare il paziente a trovare degli schemi di azione più funzionali e utili. Al paziente si ri- chiede un lavoro attivo: non ci si limita a parlare, ma gli si può chiedere di compilare dei diari o svolgere alcuni esercizi tra una seduta e l'altra. Una delle tecniche utilizzate, per esempio in caso di fobie, è l'esposizione graduale sistematica alla situazione temuta, anche con l'ausilio di tecniche di rilassamento, per superarla. Il contesto problematico (la paura di prendere un aereo o di entra- 15/10/2014 Pag.76 Come Stai - N.11 - Novembre 2014 (diffusione:114106, tiratura:198093) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato M A QUANTO MI COSTI? C'era una volta il tariffario professionale, che fissava un minimo e un massimo, ma è stato abolito dalla legge Bersani. Inutile negare che una psicoterapia privata può avere costi non indifferenti. In linea di massima vanno da 4 0 a 150 euro a seduta e variano molto da città a città. Oggi però sono sempre più diffusi i centri privati che riuniscono vari professionisti e propongono tariffe calmierate. In caso di parcelle che si ritengono non in linea con gli accordi presi o comportamenti poco professionali, è possibile rivolgersi all'Ordine degli psicologi per segnalare il caso. re in una stanza affollata) viene, sotto la guida del terapeuta, rivissuto prima con l'immaginazione, poi nella realtà. Per ogni disturbo esistono dei protocolli* di trattamento la cui efficacia è stata provata scientificamente (evidence-based), tanto che alcune assicurazioni, per esempio negli Stati Uniti rimborsano solo questo tipo di trattamenti. La psicoterapia cognitivo-comportamentale è una delle più utilizzate per la cura di diversi disturbi dell'ansia quali attacchi di panico e fobie, ed è la più diffusa nella pratica clinica. Per esempio, è stato provato che è ugualmente efficace nei casi di depressione della cura con psicofarmaci, e comporta un numero minore di ricadute. Recentemente, alcune tecniche usate nella psicoterapia cognitivocomportamentale sono entrate anche nelle scuole per seguire bambini affetti da Adhd (disturbo da deficit di attenzione o iperattìvità) o nella gestione delle dinamiche di classe. Tra queste c'è la tecnica del rinforzo tramite la cosiddetta "token economy", in cui si da un premio a fronte di un comportamento corretto. La terapia può durare da alcune settimane a un anno, e prevede di ottenere cambiamenti significativi entro le prime 8-10 sedute. Nella maggior parte dei casi prevede dei follow-up, ovvero degli incontri dopo la fine della terapia solitamente a 3, 6, 9 e 12 mesi, in cui si valuta l'efficacia e la persistenza dei comportamenti acquisiti. Negli ultimi decenni si è sviluppata la terza generazione delle terapie cognitivo-comportamentali come l'Act (Acceptance and committment therapy). Utilizzando tecniche quali la Mindfulness* si recupera la sfera degli aspetti valoriali della vita imparando a dare peso a ciò che veramente conta per ogni individuo. La sofferenza psicologica è normale e connaturata alla natura umana. Eppure si può vivere un'esistenza dettata dai propri valori da subito, imparando ad uscire dai propri pensieri circolari. 79 15/10/2014 Come Stai - N.11 - Novembre 2014 Pag.76 (diffusione:114106, tiratura:198093) Ancora tanti luoghi comuni Sdraiati sul lettino di pelle, ad agitarsi nevroticamente davanti a un altezzoso professionista che prende distrattamente appunti sul suo taccuino. Proprio come in un film di WoodyAHen prima maniera. Oppure direttamente nella casa dei matti, a dribblare tra i corridoi in- seguito dagli infermieri come Jack Nicholson in "Qualcuno volò sul nido del cuculo". Sono tanti i luoghi comuni che ancora circondano la figura dello psicologo in Italia. C'è poca conoscenza reale del suo lavoro e anche tanta diffidenza. Il rischio a questo punto è quello di mettersi nelle mani di consulenti improvvisati, pseudo guaritori o terapeuti dalle incerte origini e studi, con l'illusione di sentirsi "normali" perché non si ha poi bisogno di uno psicologo professionista o di uno psichiatra. Ma senza nessuna garanzia su modi, tempi ed efficacia Sistemico-relazionale È la terapia più usata per i problemi familiari e di coppia, perché sposta l'attenzione dal singolo al gruppo in cui vive, dai fattori interni alla psiche alle relazioni interpersonali. L'individuo in difficoltà è portatore di una disfunzione comune al "sistema" (la famiglia, nell'arco di almeno tre generazioni). Su di lui convergono le tensioni di tutto il sistema che, nel caso di bambini e adolescenti, possono portare a disturbi dell'alimentazione ma anche a blocchi evolutivi. La cura avrà dunque lo scopo di scardinare e modificare le regole che governano il sistema, modificando le modalità di comunicazione e interazione tra i suoi componenti. Le sedute sono di gruppo e spesso il terapeuta lavora con un co-terapeuta di sesso opposto, per ottenere una maggiore neutralità e tutelare le differenze di genere. A volte può esserci la presenza di uno specchio unidirezionale e/o della registrazione audio e video, che permette ad altri professionisti di osservare la seduta e successivamente discuterla con i colleghi. Gli esiti delle sedute stesse sono discusse anche con il gruppo famigliare. Grande attenzione è posta alla comunicazione non verbale: tono della voce, postura, mimica facciale. Tra una seduta e l'altra passano in genere 15 giorni, tempo utile perché il gruppo rielabori e "digerisca" gli stimoli introdotti durante gli incontri. Questo tipo di incontri diventano efficaci nel giro di 10-15 sedute, ma possono avere tempi medio-lunghi. Negli ultimi 30 anni l'analisi sistemico-relazionale si è diffusa anche in Italia nei servizi di salute pubblica (consultori), nel campo della patologia psichiatrica degli adulti e della neuropsichiatria infantile, nella cura delle tossicodipendenze e nelle problematiche che riguardano separazioni e divorzi. È anche utilizzata come terapia di supporto nei casi di gravi disabilità o problemi psichiatrici: in questi casi può anche durare tutta la vita. della cura. Spesso inoltre si aspetta di stare molto male prima di cercare aiuto, mentre altrove, nei Paesi anglosassoni per esempio, lo psicologo è un professionista cui rivolgersi serenamente in caso di bisogno, come si fa con un avvocato o un medico di base. È Attenzione a non mettersi nelle mani di "psicologi" improvvisati, che non danno alcuna garanzia su modi, tempi ed efficacia La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SARÀ QUELLO GIUSTO PER ME? 15/10/2014 Pag.76 Come Stai - N.11 - Novembre 2014 (diffusione:114106, tiratura:198093) La terapia strategica segue una metodologia elaborata dallo psicoterapeuta aretino Giorgio Nardone. Prevede terapie brevi che in genere si esauriscono in poche sedute, anche meno di dieci, perché sono localizzale su problemi molto specifici come paure, fobie, disturbi ossessivo compulsivi, attacchi di panico, e sulla loro risoluzione. Sono previsti protocolli specifici da seguire per i diversi disturbi. È utilizzata anche al di fuori della pratica clinica per superare problemi personali e interpersonali in ambito aziendale o per il miglioramento delle prestazioni di manager o sportivi. Obiettivo di ogni terapia: "ottenere il massimo del risultato, con il minimo sforzo e nel minor tempo possibile". Analisi transazionale II nome deriva da "transazione" e poggia le sue basi sul lavoro svolto dallo psichiatra di formazione psicanalitica Eric Berne negli anni 50. Partendo dall'osservazione degli scambi di comunicazione tra le persone (le "transazioni") e dei loro comportamenti sociali (espressioni emotive, ruoli, giochi psicologici) si risale al funzionamento della psiche individuale, rivelando gli elementi più profondi della personalità. L'analisi transazionale si concentra su due momenti: il contesto passato e in particolare le relazioni genitoriali in cui la personalità si è costruita, e il momento attuale, con le modalità impiegate per stabilire le relazioni con gli altri. Questi due versanti si esplicitano nella pratica terapeutica in due mo- menti: il lavoro clinico vero e proprio, che ha come obiettivo la guarigione, e un obiettivo che potremmo definire esistenziale, che ha lo scopo di portare la persona alla crescita e all'autonomia. L'analisi transazionale è utile a persone che hanno difficoltà di comunicazione con chi sta loro intorno o per aiutare a gestire relazioni problematiche o momenti di passaggio della propria vita (adolescenza, matrimonio) che vengono vissuti male. Ha una durata molto variabile che può andare da pochi mesi (se gli obiettivi sono circoscritti) a 2-3 anni, con una seduta a settimana. 9 Anna Muzio Si ringrazia la dottoressa Timna Colombo ABC Dizionario LIBERE ASSOCIAZIONI: tecnica che consiste nel chiedere a una persona di riferire tutte le parole 0 idee che vengono in mente senza esercitare alcun controllo 0 selezione cosciente. PROTOCOLLO: descrizione delle procedure da seguire per portare avanti una terapia medica 0 psicologica. MINDFULNESS: processo di consapevolezza e tecnica di meditazione. Suo scopo è portare una persona a prestare attenzione a ciò che avviene qui e ora con apertura, curiosità e flessibilità. 81 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Terapia breve strategica