il surplus del consumatore

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Capitolo 5
Applicazioni delle teorie della
scelta razionale e della domanda
Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione
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• IN QUESTO CAPITOLO PRESENTIAMO:
• 1) ALCUNE APPLICAZIONI DELLA TEORIA
DEL CONSUMATORE A PROBLEMI DI
POLITICA ECONOMICA
•
•
•
•
- buoni scuola
- imposta sulla benzina
2) SURPLUS CONSUMATORE
- incremento tariffe da parte di un’azienda di servizi pubblici
locali
• - tassazione liquori
• 3) SCELTA INTERTEMPORALE
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DUE ESEMPI SULL’UTILIZZO DEL
MODELLO DI SCELTA RAZIONALE AI
FINI DELLA POLITICA ECONOMICA
La politica economica influenza il
comportamento degli individui sia attraverso la
modifica del loro reddito, sia tramite la
variazione dei prezzi relativi indotti dalle scelte
pubbliche
Introduzione di un’imposta sui carburanti
accompagnata dalla riduzione di altre imposte
I buoni scuola
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Figura 5-1: Un’imposta sulla benzina accompagnata da un
rimborso
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IN ALTRE PAROLE
• La tassa sulla benzina – essendo traslata direttamente
sui consumatori – provoca un aumento di prezzo:
a) effetto sostituzione
b) effetto reddito
Poiché la benzina è un bene normale, a) e b) si
muovono nella stessa direzione.
Il rimborso forfettario R attenua l’effetto reddito, ma
non incide sull’effetto sostituzione (perché comunque
i prezzi relativi sono cambiati). Quindi si consuma
meno benzina di prima (D è inferiore a C, misurato
sulle
ascisse).
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a
Figura 5-2: Scelte relative all’istruzione senza buoni scuola
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• In questo caso, la famiglia ha un reddito pari a Y,
deve pagare un tassa Pe che le dà diritto ad una unità
di istruzione pubblica (misurata sull’asse delle
ascisse).
• Se vuole acquistare più di una unità di istruzione, può
farlo al prezzo unitario di Pe ; la scelta ottimale è
quindi nel punto B, cioè in corrispondenza di una
unità di istruzione pubblica gratuita ricevuta.
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Figura 5-3: Scelte relative all’istruzione con il sistema dei buoni scuola
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• In questo caso, a fronte del pagamento della tassa
scolastica Pe , la famiglia continua a ricevere la
prima unità di istruzione pubblica gratuitamente (e
infatti il vincolo è orizzontale fino al punto 1); poi
però, può acquistare quantità di istruzione addizionale
al prezzo Pe (cioè la tassa scolastica pagata).
• La scelta ottimale diventa G, cioè in corrispondenza
di maggiore istruzione “acquistata”.
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IL SURPLUS DEL CONSUMATORE
Il concetto di surplus del consumatore: una misura
monetaria del beneficio che i consumatori ottengono
dallo scambio.
La curva di domanda può anche essere interpretata
come la disponibilità a pagare per avere quel bene
Tuttavia, ciascun individuo paga il prezzo di mercato
per tutte le unità del bene che egli acquista
La differenza tra ciò che il consumatore è disposto a
pagare per quel bene e ciò che paga effettivamente,
rappresenta il surplus del consumatore.
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Figura 5-4: Come misurare il surplus del consumatore a partire dalla
curva di domanda
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IL SURPLUS DEL CONSUMATORE
Quindi, l’area al di sotto della curva di domanda
e al di sopra del prezzo di mercato misura il
surplus del consumatore
Il surplus del consumatore varia se varia il
prezzo di mercato
Utilizzando surplus del consumatore è possibile,
per esempio, valutare i costi e i benefici di
strutture di mercato alternative, di interventi di
politica economica e così via
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Figura 5-5: Perdita di surplus del consumatore dovuta ad un
aumento del prezzo della benzina
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Figura 5-6: Curva di domanda individuale per l’affitto di campi da tennis
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• Voler “estrarre” surplus del
consumatore è la ragione che spesso
conduce all’applicazione di una
tariffa in due parti (un canone fisso e
uno variabile), come nel caso della
tariffa telefonica.
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CONFRONTI DI BENESSERE GLOBALI
Il surplus del consumatore ci aiuta a
identificare i costi e i benefici che
intervengono sui singoli mercati
Talvolta abbiamo necessità di valutare in
che modo il benessere dei consumatori
varia, al variare delle condizioni in più
mercati contemporaneamente
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UN ESEMPIO
• Nell’esempio che segue, semplicemente calcolando i
due vincoli di bilancio (ieri e oggi) siamo in grado di
dire se – a fronte del cambiamento del reddito e dei
prezzi – il consumatore sta “meglio” o “peggio”.
• Nell’esempio, infatti, il nuovo vincolo di bilancio:
a) contiene il vecchio paniere (cioè la scelta di ieri è
ancora affrontabile)
b) ne contiene di nuovi che ieri non erano
affrontabili
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Figura 5-7: Vincoli di bilancio per i 2 anni
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ESERCIZIO PER CASA
• Studiate il seguente esercizio (pp.147-149
cap.5, fig.5.8 e 5.9):
• SE IL PREZZO DELLA MIA CASA
RADDOPPIA STO MEGLIO.
• SE IL PREZZO DELLA MIA CASA SI
DIMEZZA STO PEGGIO.
• E’ proprio così?
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Figura 5-8: L’aumento del prezzo delle abitazioni e il benessere dei
proprietari di case
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Figura 5-9: La diminuzione del prezzo delle abitazioni e il benessere dei
proprietari di case
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APPLICAZIONI DELL’ELASTICITÀ
DELLA DOMANDA RISPETTO AL
PREZZO
L’elasticità rispetto al prezzo è uno
degli strumenti più importanti
nell’ambito dell’economia applicata
Si consideri, come esempio, ciò che
può accadere in conseguenza
dell’aumento della tariffa di trasporto
urbano in una città
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Figura 5-11: L’aumento della tariffa di trasporto urbano
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LA DOMANDA A CUI DOVETE RISPONDERE
• Se il costo del biglietto è passato da 60 centesimi a 75
centesimi, e si è osservato un aumento delle entrate totali del
18,3%, a quanto ammonta l’elasticità della domanda di
trasporto pubblico locale da parte dei cittadini?
• Le informazioni che avete:
• ∆P/P=(75-60)/60= 0.25
• ∆Ricavi/ricavi=0.183
• L’ultima informazione si può scrivere come:
• 75(Q+∆Q)-60Q/60Q=0.183
• Che diventa:
• ∆Q/Q=- 0.0536
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• Cioè i passeggeri, coerentemente col fatto che i prezzi
sono aumentati, sono diminuiti del 5,36%.
• Ora so che a fronte di un aumento del prezzo del
25%, i passeggeri sono diminuiti del 5,36% (ma so
anche che questo mi ha fatto aumentare i ricavi
totali!). A quanto ammonta l’elasticità?
• - 0,0536/0.25= - 0.2144
• L’elasticità (in valore assoluto) è inferiore a uno.
La domanda è rigida. E infatti l’aumento dei
prezzi ha prodotto un aumento dei ricavi.
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IL CONSUMO DI ALCOLICI
• E’ molto importante leggere (p.153) l’applicazione al consumo
degli alcolici.
• Lì potete capire il ruolo giocato dall’effetto-sostituzione e
dall’effetto-reddito per capire la grandezza dell’elasticità.
• Come si spiega che la domanda di alcolici sia elastica?
• 1. Gli alcolisti sono coprono una grande percentuale del
consumo totale
• 2. Per gli alcolisti l’effetto-sostituzione è basso
• 3. Per gli alcolisti l’effetto-reddito è alto
• Se 3) è più forte di 2), all’aumentare del prezzo degli alcolici,
il consumo scende in misura più che proporizionale (domanda
elastica).
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MODELLO DI SCELTA
INTERTEMPORALE
Il modello di scelta razionale del consumatore si
presta ad essere esteso in varie direzioni
Una di questa è l’analisi delle scelte di consumo
intertemporali
In questo contesto siamo interessati a capire in
che modo le scelte di consumo odierno
influenzino le scelte di consumo future
Gli strumenti utilizzati (preferenze e vincolo di
bilancio) sono del tutto analoghi a quelli
impiegati nell’ambito della scelta atemporale
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Figura 5-12: Panieri di consumo intertemporali
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Figura 5-13: Vincolo di bilancio intertemporale
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Figura 5-14: Vincolo di bilancio intertemporale con reddito in entrambi i periodi e con
possibilità di prendere e dare a prestito al tasso r
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Figura 5-15: Mappa di indifferenza intertemporale
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SCELTA INTERTEMPORALE
OTTIMALE
Come nel caso intertemporale e salvo casi
particolari, la scelta atemporale ottimale si ha in
corrispondenza del punto di tangenza tra il vincolo
di bilancio e la curva di indifferenza
In tale punto è verificata l’eguaglianza tra il
rapporto, in valore assoluto, tra il prezzo del
consumo presente e il prezzo del consumo futuro
(1+r), da un lato, e il saggio marginale di
preferenza intertemporale, dall’altro (MRTP)
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Figura 5-16: L’allocazione intertemporale ottimale
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Figura 5-17: Pazienza e impazienza
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Figura 5-18: Effetto di un aumento del saggio di interesse
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LE TEORIE DEL REDDITO
PERMANENTE E DEL CICLO VITALE
Tra le altre cose, il modello di scelta
intertemporale è indispensabile per analizzare
le decisioni di risparmio degli individui
Due teorie, in particolare, hanno
approfondito queste tematiche
La teoria del reddito permanente di Franco
Modigliani
La teoria del ciclo vitale di Milton Friedman
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Figura 5-19: Il reddito permanente, e non quello corrente, è la determinante
fondamentale del consumo corrente
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