il modello di chamberlin di concorrenza monopolistica

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IL MODELLO DI CHAMBERLIN DI
CONCORRENZA MONOPOLISTICA
¾ La concorrenza monopolistica è simile alla concorrenza perfetta in
quanto esiste libertà d’ingresso e di uscita dal mercato per la
pluralità di imprese presenti
¾ Tuttavia, si differenzia in quanto i prodotti offerti dalle imprese che
operano in tali mercati sono (o appaiono) diversi per i consumatori.
¾ Il grado di sostituibilità tra i prodotti determina quanto il settore
si avvicini alla concorrenza perfetta:
- se l’elasticità di sostituzione è infinita = conc. Perfetta
- se l’elasticità di sostituzione è zero = monopolio
Tra 0 e ∞, ogni impresa ha potere di monopolio sul suo particolare
bene, per il quale però esistono beni che il consumatore considera
sostituti – più o meno a seconda dell’elasticità – del bene stesso.
Robert H. Frank  Microeconomia - 4a Edizione
Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl
¾ A differenza dell’oligopolio (modelli di Cournot e
Bertrand), l’impresa prende le proprie decisioni di
prezzo e quantità assumendo che non abbia effetto
sul comportamento dei concorrenti.
¾ Come conseguenza di tutto ciò, l’impresa fronteggia
due curve di domanda:
– La prima descrive cosa succede quando solo essa
varia il prezzo
– La seconda rappresenta come si modifica per
l’impresa la quantità domandata quando tutti le
imprese variano i prezzi
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Figura 13-11: Le due curve di domanda dell’impresa in concorrenza
monopolistica
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¾Si parte dal punto P’. Ogni impresa produce
la quantità Q’.
¾La singola impresa riuscirà a vendere Q’’’
solo se riduce il prezzo del suo bene a P’’.
¾Tuttavia, se anche le concorrenti riducono il
prezzo a P’’, allora l’impresa vende soltanto
Q’’.
¾L’elasticità della curva di domanda
dell’impresa dipende dall’elasticità di
sostituzione tra i prodotti del settore.
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¾ Poiché le imprese in concorrenza monopolistica
fronteggiano una curva di domanda decrescente, esse
hanno un certo potere di mercato
¾ Nel breve periodo esse realizzano profitti positivi
¾ Tuttavia, la libertà d’ingresso e la presenza di profitti
attrae nuove imprese che, producendo beni simili,
sottraggono quote di mercato alle imprese presenti
¾ La curva di domanda dell’impresa si sposta verso
sinistra riducendo via via i profitti che, nel lungo
periodo, sono nulli analogamente a quanto accade in
concorrenza perfetta
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Figura 13-12: Equilibrio di breve periodo per l’impresa nel modello di
Chamberlin
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Figura 13-13: Equilibrio di lungo periodo nel modello di Chamberlin
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CONFRONTO TRA CONCORRENZA
PERFETTA
E CONCORRENZA MONOPOLISTICA
¾
1) La concorrenza perfetta raggiunge l’efficienza
allocativa. La concorrenza monopolistica no (P>MC).
2) La concorrenza monopolistica è di gran lunga una
struttura di mercato più realistica.
Le critiche alla concorrenza monopolistica
1)
Critica di Stigler: non esistono settori!
2)
Non si distacca abbastanza dalle ipotesi restrittive della
concorrenza perfetta (ogni impresa di un dato settore ha
uguali probabilità di vendere il prodotto).
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