Florence Nightingale

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IJN
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N.3/2012
Florence Nightingale
ed il Risorgimento attraverso
l’analisi dei suoi viaggi e diari
Florence Nightingale and the Risorgimento through
the analysis of her travels and diaries
Nel giorno del compleanno di Florence
Nightingale, ormai notoriamente conosciuto come la giornata internazionale
dell’Infermiere, ho voluto ricordare questa
figura e unirla idealmente ai festeggiamenti appena conclusi della nostra nazione per
poterla sentire più vicino alla nostra storia.
L’occasione nasce da una ricerca sul suo
epistolario, realizzata grazie alla collaborazione con la prof.ssa Lusignani dell’Università di Milano e recentemente pubblicata
sulla rivista Professioni infermieristiche.
È stata per me una vera gioia poter condividere con tanti colleghi l’entusiasmo
che mi ha condotto a rileggere, in chiave
così attuale, l’evoluzione di un personaggio che da sempre è stata una grande am-
miratrice dellla nostra cultura e della
nostra storia.
Questa indagine ci ha condotto a
scoprire una Florence che si evolve
nel tempo, una panoramica di sentimenti e di azioni che lei compie rivelando il senso di giustizia e di libertà
che le sono propri.
Si trae dagli scritti, composti tra il
1832 e il 1872, un profilo meno noto
di Nighingale, fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna, ma
anche fervida sostenitrice dei diritti
umani universali e della libertà dei
popoli. Ella mostra, anche in questa
circostanza, la forza del carattere che
tanto l’ha contraddistinta nella sua
opera, esponendosi nel sostegno della causa risorgimentale
a favore degli insorti.
Nell’epistolario troviamo anche alcune considerazioni interessanti
riguardanti le figure politiche coinvolte nel Risorgimento, considerazioni che denotano conoscenza
precisa degli eventi politici e sociali
del periodo.
Nelle quattordici lettere in cui parla
di Camillo Benso Conte di Cavour,
datate dal 1861 al 1888, esterna
costantemente la sua ammirazione arrivandolo a definire “.. la vita di
maggior valore in tutta Europa...”.
Ben diverse sono le parole destinate a Giuseppe Mazzini di cui scrive
“..nulla uscì di buono dai suoi movimenti in vent’anni. Rese impossibile l’Unità d’Italia negli anni 1848 e
Anna La Torre
Consigliere, infermiera
libera professionista,
dottore magistrale, SoSAI,
Società Italiana di Storia
dell’Assistenza Infermieristica
Councillor, self-employed
nurse, second level Italian degree, member of SoSAI (Italian
Society of Nursing History)
1849, i suoi orientamenti pratici si persero
nelle forme ideali di organizzazione sociale...“. Per quanto riguarda il leggendario
eroe dei due mondi, Giuseppe Garibaldi,
si ha testimonianza anche di un incontro
personale avvenuto il 16 aprile 1864.
Le parole che Nighitngale ha per Garibaldi sono molto colloquiali, arrivando ad
attribuirgli grande nobiltà d’animo, pieno
d’amarezza senza essere amaro, ma con
scarsa capacità amministrativa.
Florence seguirà le vicissitudini dell’assistenza infermieristica italiana per tutta la
sua vita; ne sono testimonianza le lettere
a Suor Cordero de Vonzò, conosciuta in
guerra di Crimea, e ad Amy Turton, artefice
delle prime scuole per infermiere in Italia.
BIBLIOGRAFIA
- AA.VV. (1993). I colori del bianco. ICAP, Torino (Collegio PASVI-TO) - Celeri Bellotti G., Terzoni S. (2011). Storia dell’assistenza infermieristica. In Timby B.K. (a cura di). Fondamenti di
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