UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE COTTOLENGO TORINO TESI DI LAUREA SPECIALISTICA Assistenza infermieristica a migranti: uno studio fenomenologico sull'esperienza di malattia e cura di persone migranti a Torino Relatore Chiar.mo Prof. Roberto Santoro Correlatore Chiar.ma Prof.ssa Anna Maria Derossi Studente Carla Maria Bachelet ABSTRACT Obiettivo. La presenza di migranti a Torino è in costante aumento e si caratterizza per la tendenza al radicamento. Lo straniero evoca immagini preconcette e suscita reazioni emotive che possono limitare una efficace relazione di cura. L'obiettivo della ricerca è di esercitare uno sguardo infermieristico sui problemi di salute delle persone straniere e sulle risposte assistenziali messe in atto. Come comprendere i bisogni di assistenza della persona straniera? I bisogni di assistenza portati da questa fascia di popolazione hanno caratteristiche particolari? È possibile uno scambio di informazioni sui comportamenti di cura? Materiali e metodi. La ricerca svoltasi in zona Aurora, dove il fenomeno si presenta in modo più spiccato rispetto ad altri quartieri di Torino, ha un disegno qualitativo di impostazione fenomenologica. Il Centro ISI - ASL TO2, l Ambulatorio Medico SERMIG, il Poliambulatorio Associazione Camminare Insieme, sono il campo di ricerca dove è avvenuta la costruzione della documentazione empirica che ha previsto l'effettuazione di 14 interviste a persone straniere e la riflessione sull'esperienza di osservatore partecipante, effettuata tra gennaio e luglio 2008. Risultati. Dall'analisi del materiale raccolto emerge che spesso i sintomi clinici portati sono poco rilevanti ma veicolano un bisogno di appartenenza. Diffusa è la consapevolezza del funzionamento integrato del proprio corpo e la conoscenza dei percorsi assistenziali. Le precarie condizioni socioeconomiche, essere abbandonati a se stessi o la situazione di guerra, sono considerate malattie. La religione è un conforto e le chiese sono occasione di aggregazione sociale. Le signore peruviane dimostrano una buona conoscenza di sistemi tradizionali di cura, non considerati in contrapposizione alla medicina scientifica. Ci si affida all'operatore sanitario e la lingua non sembra essere un problema perché spesso si è accompagnati da amici o parenti. Dall'infermiere ci si aspetta un attenzione alla persona, non solo alla malattia, e maggiore rispetto e comprensione delle differenze culturali. Conclusioni. L oggetto di studio si è dimostrato molto ampio e l analisi sui temi emersi è stata limitata per ragioni di tempo. Attraverso l ascolto attivo è stato possibile creare un rapporto di fiducia, simile alla relazione di cura, che ha permesso la comunicazione di esperienze e bisogni. Parole chiave Ricerca fenomenologica, osservazione partecipante, straniero, cultura, infermieristica interculturale, persona, olismo, ascolto attivo, personalizzazione dell'assistenza.