[IL BELLESSERE] DI MARIA ALBINI E CINZIA FORESTIERO, MEDICI ESTETICI VIA IN UN BATTER D’OCCHIO! Cosa sono quelle antiestetiche macchie gialle sulle palpebre? Sono gli xantelasmi. Lesioni giallastre, di consistenza morbida, che si presentano all’esordio come piccole macchie piane, ma che col passare del tempo tendono a invadere sia le palpebre superiori che le inferiori, fino ad arrivare a coprire addirittura l’intera palpebra. Colpiscono nella maggior parte dei casi persone ultraquarantenni e hanno origine dalla fuoriuscita di colesterolo attraverso i vasi e al suo accumulo nel derma superficiale, in seguito a un’alterazione del metabolismo. I lipidi si accumulano a livello delle palpebre poiché la cute qui è più sottile rispetto alle altre zone del corpo. Gli xantelasmi non sono pericolosi per la salute ma possono causare un serio problema di natura estetica. COME ELIMINARLI Trattati chirurgicamente in modo classico, tendono a recidivare, presentando una serie di inconvenienti post operatori che creano disagio e preoccupazione sia nel paziente sia nel medico operatore. Il trattamento che garantisce il massimo risultato estetico e una assenza, pressocchè in tutti i casi, di recidive, è la rimozione con metodica 128 GIUGNO 2009 CLUB3 F.El.C. Consiste in pratica nel vaporizzare lo xantelasma con un apparecchio che utilizza un flusso di elettroni, senza l’uso di bisturi. Altro vantaggio è che non necessita di punti di sutura , ma soprattutto che si può eseguire con il semplice ausilio di un anestetico topico. Con il F.El.C l’intervento è semplificato al massimo: c’è solo Prima... ...e dopo un po’ di arrossamento della palpebra ma non si ha sanguinamento e, particolare non trascurabile, non si deve applicare alcun tipo di medicazione dopo l’intervento. I nostri occhi in circa sette giorni ritornano come nuovi, senza sottoporci a un vero e proprio intervento chirurgico e a una vera anestesia. COSA FARE DOPO? Una buona detersione e disinfezione sono importanti! Il paziente potrà lavarsi come sempre, avendo solo l’accortezza di non strofinare la parte. Normalmente i soggetti che si sottopongono alla F.El.C surgery per xantelasmi, terminato il trattamento, riprendono immediatamente il proprio lavoro e la loro vita sociale. I risultati sono estremamente gratificanti: non ci sono recidive nelle parti trattate e la cute palpebrale riprende il colore originale senza differenze di colore con i tessuti circostanti. Deve essere sottolineato il fatto che le aree trattate non andranno mai più incontro a xantelasmi. Bisogna tuttavia avvertire sempre il paziente che l’intervento elimina perfettamente lo xantelasma, ma nulla può prevenire nuove formazioni di xantelasmi 왎 in altre zone. C’È DI MEZZO IL COLESTEROLO Il termine xantelasma è costituito da due parole greche: xantòs (giallo) ed elàsma (piatto). Fu il dermatologo inglese William James Erasmus Wilson ad attribuire tale appellativo a questo tipo di papule. La forma più comune è lo xantelasma palpebrarum che, come suggerisce il nome, si manifesta sulla zona delle palpebre. Gli xantelasmi sono lesioni cutanee benigne che si presentano come papule ma anche come placche o noduli di rilievo comune, molto diffuse nella popolazione italiana. Tipicamente compaiono in persone di media età o in persone anziane, ma non sono rari nei giovani. Insorgono prevalentemente in soggetti con disturbi del metabolismo lipidico, con maggiore prevalenza nel sesso maschile. Rimane ancora dibattuta in ambito scientifico la correlazione tra xantelasmi e ipercolesterolemia. Nel caso di pazienti giovani è necessaria una diagnosi approfondita, onde indagare l’assetto lipidico.