Associazione Tedacà Associazione Il Mulino di Amleto presentano IL BELLO DEVE ANCORA VENIRE Guardare oltre la crisi, perché “Il bello deve ancora venire”. Questo il titolo e tema della stagione teatrale 2015-16 di bellARTE, organizzata da Tedacà e Il Mulino di Amleto, due compagnie che stanno coltivando un rapporto di sinergia e condivisione di progetti, aspirazioni e pensieri. Il primo prodotto di questa sinergia è una stagione che, fin dal titolo, intende essere propositiva nei confronti del futuro, portando a Torino il “buono“ del giovane teatro contemporaneo (Teatro Primo, Carullo-Minasi, Fratelli Dalla Via, Teatro delle Temperie, Nest, Teatro Sotterraneo e Vuccirìa Teatro). La stagione si svolge da novembre 2015 a maggio 2016 presso il teatro bellARTE (via Bellardi 116, Torino) con ingresso di 8 euro (intero), 6 euro (ridotto per under 30, over 60, disabili, Tessera Tedacard, Dora card) e due diversi abbonamenti a carnet (Abb 2+1 = 3 biglietti a 16 euro e Abb. 5+1 = 6 biglietti a 30 euro. È organizzata da Tedacà-Il Mulino di Amleto, in collaborazione con il progetto ‘Adotta una compagnia’ di Fondazione Piemonte dal Vivo, Regione Piemonte, Settore Politiche Giovanili della Città di Torino e Quarta Circoscrizione. “Il bello deve ancora venire” suggerisce una volontà propositiva che possa permettere di superare ogni ostacolo. Venticinque spettacoli che sono, in qualche modo, in relazione con la bellezza, che sia essa sottomessa, idealizzata, complice, negata o tanto eccessiva da portare alla follia. Ma sarà in scena anche il bello dell’arte e dello sport, della consapevolezza delle proprie capacità, della rinascita dopo la malattia, dell’essere donna e di un umano più rispettoso dell’ambiente. Completa il quadro tematico la micro rassegna dell’Amor Novo, che in questa seconda edizione intende promuovere un’universalità dei sentimenti svincolata dall’identità di genere e si concentra su amori che sfidano le convenzioni. Questa sezione è patrocinata dal progetto Omofobia. No Grazie, in collaborazione con l’Associazione Quore e Arcigay Torino La stagione convoglia così in un teatro di periferia il “buono“ della giovane drammaturgia contemporanea, spesso valicando i confini nazionali con compagnie pluripremiate che arrivano da Genova, Vicenza, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Reggio Calabria e Messina. Non mancherà però anche uno sguardo sul talento nostrano, con la sezione Teatro a km Zero, una prospettiva di progetti teatrali d’interesse di compagnie e artisti under 35 piemontesi. Madrina di “Il bello deve ancora venire” è Iaia Forte, attrice di cinema e teatro vincitrice di due “Nastri d'argento”, in scena l’11 dicembre con l’opera Hanno tutti ragione di Paolo Sorrentino, premio oscar per La grande bellezza. Inaugura la stagione L’invenzione senza futuro, uno spettacolo che parte da una definizione sul cinema di papà Lumiere, per raccontare il rapporto tra Louis e Auguste - i due fratelli che hanno rivoluzionato la visione del mondo con l’invenzione del cinematografo - e la loro ricerca dell’amore, attraverso un viaggio che si snoda per mezzo di incontri, suoni e visioni. Già rappresentato a “E45 Napoli Fringe Festival”, lo spettacolo è prodotto da Tedacà, Il Mulino Di Amleto, OffRome e Compagnia Dei Demoni, in co-produzione con Fondazione Campania dei Festival e Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse. Un’opera di e con Federico Giani, Celeste Gugliandolo e Mauro Parrinello; collaborazione drammaturgica di Francesca Montanino e musiche di Giorgio Mirto. Tedacà, con un’esperienza decennale nella produzione e organizzazione, fonda i suoi principi sull’accessibilità dell’arte performativa e sull’espressione dell’umano in tutte le sue difficoltà, contraddizioni e capacità. Il Mulino di Amleto, fondata da attori della Scuola del Teatro Stabile di Torino, è instancabile nella sua ricerca di un teatro in cui i "Classici" siano affrontati come testi contemporanei e i "Contemporanei" come testi classici. Due compagnie che dal 2015 camminano insieme in un percorso fondato sulla condivisione e compenetrazione di conoscenze, pratiche, risorse, forze, intelligenze, professionalità e potenzialità. Nella ricerca di un “bello che deve ancora venire”. NOTE DELLA DIREZIONE ARTISTICA “Esistono rivoluzioni eclatanti compiute con gesti giganteschi che restano nella memoria ed esistono cambiamenti radicali che partono da semplici gesti, da piccole cose che semplicemente cominciano. Esistono grandi azioni che rendono irreversibile il corso degli eventi e poi esistono capovolgimenti ugualmente importanti resi possibili dalla semplice volontà di non arrendersi alla deprimente quotidianità delle cose. La stagione 2015 2016 di bellARTE nasce da questo secondo tipo di coraggio. Dal coraggio di due compagnie di questa città, Tedacà e Il Mulino di Amleto, di collaborare in un percorso complesso ma esaltante. Nasce dal desiderio di rendere lo spazio di bellARTE sempre più un avamposto culturale e artistico centrale e proiettato verso il futuro. Nasce dal desiderio di sapere in che direzione sta andando il teatro oggi, con quale pubblico parla, in che modo e se funziona. Nasce da un desiderio vero e profondo di confronto e di apertura che ci sembra che manchi così tanto in un territorio spesso autoreferenziale come il nostro. Dalla voglia di esplorare e di capire dove sta andando il meglio della drammaturgia contemporanea italiana, perché solo se impariamo nuovamente a raccontarci, troveremo nuovamente qualcuno disposto ad ascoltarci. Nasce dal desiderio di portare a Torino il meglio del teatro contemporaneo delle nuove generazioni. Quel teatro che così difficilmente trova spazio nei cartelloni della nostra città mentre invece riscuote premi e riconoscimenti in tutto il resto d’Italia. Un teatro che parli dell’uomo, delle sue difficoltà, delle sue aspirazioni, del suo sentire e vivere oggi. Un teatro vicino, importante, dono e stimolo alla nostra quotidianità. È per noi un motivo grandissimo di orgoglio poter presentare una stagione che ospita Compagnia Dei Demoni, Iaia Forte, Paolo Sorrentino, Teatro Primo, Carullo-Minasi, Fratelli Dalla Via, Teatro delle Temperie, Nest, Teatro Sotterraneo e Vuccirìa Teatro, perché sentiamo di essere coerenti con le necessità e con le idee che animano la nostra collaborazione. Abbiamo cercato un nuovo modo per far parlare uno spazio teatrale con la città che lo circonda, per questo la stagione teatrale si arricchisce di eventi speciali come la rassegna “Teatro a Km Zero” dedicata ad alcune proposte molto interessanti del territorio, o il filone “Amor Novo” dedicato semplicemente a storie d’amore capaci di abbattere e far riflettere sui pregiudizi ancora così presenti. Il bello deve ancora venire è per noi una promessa, direzione, apertura, sogno e speranza. Non è solo una stagione, vuole essere un augurio per il nostro pubblico, per i preziosi partner che credono in quello che stiamo costruendo, per le nostre compagnie e gli artisti che le compongono”. Simone Schinocca e Marco Lorenzi Direzione Artistica Tedacà e Il Mulino di Amleto