Seminario di formazione a Roma, presso le sedi Parlamentari, nelle giornate del 24 e 25 novembre 2011, per una Docente del Liceo Scientifico “A. Vallone” di Galatina. Racconto di un’esperienza a dir poco entusiasmante, vissuta per caso. La mia scuola anche quest’anno ha aderito al bando trasmesso dal MIUR in collaborazione con la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, a tutte le Istituzioni Scolastiche, per avvicinare i giovani ai valori e ai principi della Carta Costituzionale. Il tema di quest’anno, “I principi della nostra Costituzione nei prossimi vent’anni” , ci è piaciuto tanto che la sottoscritta, Prof.ssa Cudazzo Luce Maria, coadiuvata non poco, dalla Prof.ssa Magarelli Rosa e dal prof. Zenobini Sebastiano, ha sviluppato un’idea progettuale dal titolo”Siamo al verde?” Si è pensato di declinare l’Art. 9 della Carta Costituzionale, aggiungendo riflessioni riguardanti la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile con un chiaro riferimento al territorio, del quale la Scuola è parte integrante. L’idea è piaciuta, tanto da essere selezionati come possibili vincitori insieme a circa sessanta Istituti di tutta Italia. Ed eccomi qua in volo per la Capitale, per partecipare al primo step di formazione. Il pomeriggio del 24 novembre, ho partecipato ad un seminario di formazione a Palazzo Montecitorio, tenuto dal prof. Cesare Pinelli dell’Università La Sapienza di Roma, volto ad “insegnare ad insegnare la Costituzione”, interessantissimo per una come me, non particolarmente addetta ai lavori. Sono una Docente di Lettere e per questo dall’anno scorso, come vuole la Riforma dei Licei, insegno nel biennio, Storia, Geografia insieme a Cittadinanza e Costituzione, per un totale di tre ore settimanali. Ma ancor di più sono entusiasta per la lectio tenuta dal Senatore a vita Emilio Colombo su’ “Testimonianza sull’attività dell’Assemblea Costituente” il 25 novembre a Palazzo Giustiniani, una delle sedi del Senato della Repubblica, nella Sala Zuccari; per i teledipendenti, è la stessa che spessissimo viene utilizzata per gli incontri istituzionali del Presidente del Senato. Che dire? Come ci si sente secondo voi, quando per caso ci si trova di fronte ad un uomo di novantadue anni, sia pur claudicante ma lucidissimo, esempio di storia vivente? Dire che ero emozionata, è forse poco, ma ancor di più il mio stato d’animo può essere compreso se lo si confronta con quello dei miei sessanta colleghi, che in un istante, in silenzio hanno capito, come me, che l’occasione era irripetibile. Il Senatore Colombo, uno dei Padri Costituenti, all’epoca appena ventiseienne, ci ha riferito che lo stesso giorno in cui l’Italia votò per la Repubblica, 2 giugno 1946, scelse anche i Padri Costituenti, che avrebbero dovuto redarre una Carta, che nasceva sulle ceneri del Fascismo, con riferimento, dunque alle vicende storiche appena concluse, ma che doveva essere “ispirata a recuperare il senso delle radici universali”, tenendo conto dei principi dell’ONU del 45’ e della Dichiarazione dei Diritti Universali del 48’. Ha proseguito sottolineando i “valori” che sottendono la Carta Costituzionale Italiana. Essa deve essere letta riconoscendo il “Principio Personalista” - l’uomo definito come persona, per i rapporti personali e interpersonali; il “Principio di Sussidiarietà” – nessun organismo più elevato può fare ciò che il più piccolo organismo può fare da sè; il “Principio Pluralista- superamento della concezione individualista, ossia ogni persona è al centro di una molteplicità di relazioni; il “Principio Regionalista” – le unità regionali si articolano dentro l’unità nazionale. La sfida, adesso, è trasmettere l’entusiasmo del Senatore Emilio Colombo ai miei alunni. Prof.ssa Luce Maria Cudazzo