La Carmen di Bizet
Fenice di Venezia
alla
Dal nostro inviato a Venezia
Recensione – Il teatro La Fenice di Venezia ripropone la
Carmen di Bizet con la regia di Calixo Bieito già andata in
scena nello stesso teatro, con ottimo successo di pubblico e
critica, durante la scorsa stagione.
Uno spettacolo forte, crudo, che mette da parte l’oleografia
delle Carmen in costume spogliando palco e personaggi di ogni
orpello per restituire all’opera tutta la sua forza drammatica
e teatrale. Carmen è una storia d’amore e di morte, la storia
di una donna che sceglie di rivendicare il proprio diritto ad
essere libera fino alle estreme conseguenze.
La scenografia curata da Alfons Flores è scarna, non c’è
spazio per il folclore, la presenza del popolo ridotta
all’osso, la corrida vagamente accennata dalla sola sagoma di
un toro (quello del brandy Osborne), zingari e contrabbandieri
si muovono a bordo di vecchie Mercedes scassate. La Spagna è
esplicitamente richiamata dalla bandiera che sventola su un
pennone, uno dei pochissimi elementi scenografici. Una Spagna
polverosa ed assolata in cui si scontrano ed intrecciano due
mondi opposti ma profondamente simili. Il mondo militare,
corrotto, fatto di soprusi e nonnismo, in cui non è difficile
scorgere il fantasma della dittatura franchista e quello
brutale dei contrabbandieri. Due fronti della maschilità più
rozza e volgare caratterizzati da una virilità esibita e
deviata, arrogante e violenta. Tra questi due universi le
donne a fare da collante, o meglio da merce di scambio, le
donne abusate con la complicità dell’alcol, prostitute per
necessità piuttosto che per scelta.
L’azione
è
spostata
in
epoca
contemporanea,
una
contemporaneità degradata, fatta di miserie e violenza. Il
lavoro del regista sui personaggi in scena è curato nel minimo
dettaglio fino all’ultima delle comparse, il ritmo
indiavolato, nevrotico, talora ipercinetico salvo poi trovare
pace in momenti di assoluta poesia (come il preludio al terzo
atto) o di drammatica intensità.
La Carmen di Veronica Simeoni ha i pregi e i difetti delle
piccole cose: il canto è miniaturizzato, gestito con ottimo
gusto e consapevolezza tecnica, il suono sempre sorvegliato
anche dove ci si potrebbe attendere qualche concessione
all’effetto a buon mercato. La voce non è onnipotente ma di
bel colore, l’intonazione impeccabile. Tuttavia Carmen è un
personaggio totemico da cui non è difficile rimanere travolti
qualora la personalità non sia debordante e la Simeoni, benché
attentissima, non ha ancora una confidenza tale con la parte
che le consenta la creazione di un personaggio completamente
convincente.
Stefano Secco non ha bissato le impressioni positive della
scorsa stagione, evidenziando una vocalità affaticata e priva
di smalto, forse dovuta a una serata di non perfetta forma.
Molto buona la prova di Ekaterina Bakanova che si confermava
Micaela di temperamento e bella voce. Alexander Vinogradov era
un Escamillo piacione e tonante, non immacolato nell’emissione
(benché dotato di uno strumento di tutto rispetto) ma in fin
dei conti convincente. Positive le parti minori: Frasquita
(Sonia Ciani), Mercédès (Chiara Fracasso); Le Dancaïre
(Francis Dudziak), Le Remendado (Rodolphe Briand),
Moralès(Dario Ciotoli), e Zuniga (Matteo Ferrara).
Diego Matheuz dirigeva il tutto con alterne fortune dando
conferma, se mai ce ne fosse bisogno, di quanto insidiosa sia
questa partitura. È mancata al maestro venezuelano la capacità
di dare un senso compiuto alla narrazione che andasse oltre la
cura, più o meno approfondita, del suono. Ne scaturiva
un’orchestrazione buona in molti punti, con ottime intuizioni
o idee, ma priva di organicità nell’arco dello sviluppo
teatrale dell’opera.
Paolo Locatelli
[email protected]
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Omaggio a Franca Rame –
Serata evento con Dario Fo
Sarà uno speciale tributo all’attrice Franca Rame, scomparsa
lo scorso maggio, ad inaugurare la dodicesima edizione del
Festival Internazionale del Cinema d’Arte.
L’evento, per la prima volta a Milano nel prestigioso e
suggestivo contesto di Palazzo Reale, si aprirà con un ospite
d’eccezione: ilPremio Nobel Dario Fo, che interverrà per
condividere con il pubblico presente un personalissimo ricordo
della compagna di scena e di vita.
La serata, condotta dal Direttore Artistico del Festival Luca
Cavadini, vedrà la gradita presenza del Presidente del
Festival Roberto Gualdie dei padroni di casa: il Sindaco di
Milano Giuliano Pisapia e l’Assessore alla Cultura Filippo Del
Corno, che porteranno il loro saluto all’evento e all’Artista.
Il pubblico potrà quindi assistere alla proiezione del film
fuori concorso “Picasso desnudo” di Felice Cappa (regia video
Ben Fatto): Dario Fo racconta Picasso con energia e passione,
incontrandolo sul terreno comune delle maschere e della
Commedia dell’Arte. Il risultato è un ritratto umano,
scanzonato e rispettoso di un Picasso innamorato dell’arte,
delle donne e della vita.
Il Festival proseguirà fino a venerdì 20 settembre con un
programma che alternerà proiezioni di film in concorso e fuori
concorso, appuntamenti speciali e incontri con ospiti del
mondo dello spettacolo e della cultura.
TEATRO RISTORI CIVIDALE AL
VIA LA CAMPAGNA ABBONAMENTI
DAL 20 SETTEMBRE
Al via, il 20 settembre 2013, la campagna abbonamenti per la nuova stagione di prosa
del teatro comunale “Adelaide Ristori”, a Cividale del Friuli (Ud). Dopo l’exploit
delle due ultime stagioni, che hanno superato la quota di 380 abbonamenti su 436 posti
in teatro, con grande sbigliettamento per i singoli spettacoli e forte apprezzamento
da parte del pubblico, anche l’edizione 2013/2014 si presenta ricca di piacevoli
novità. “Malgrado
i forti tagli al bilancio comunale – spiega
il sindaco, Stefano Balloch – abbiamo scelto di confermare la
proposta di abbonamento a otto spettacoli e a dieci per
l’intera programmazione, sperando di incontrare ancora una volta il favore
del
nostro affezionato pubblico”. “La parte del leone, come sempre, sulla base delle
richieste del pubblico, l’avrà la commedia brillante – spiega Balloch -; saranno
realizzati pure progetti musicali diversi, nella convinzione che il teatro possa
offrire una preziosa occasione di socialità e di crescita culturale”. Il cartellone ha
un taglio piacevole e mai banale: grande attenzione è stata riservata alla qualità e
ai vari generi.
Prosa, sette spettacoli:
Operetta e spettacolo di flamenco
Realizzato in collaborazione con l’Ente Regionale Teatrale del
Friuli
Venezia
Giulia
per
la
parte
dedicata
alla prosa che conta sette spettacoli, il cartellone si aprirà
con un concerto lirico tenuto da Francesca Scaini e dalla sua
allieva, Giulia Pelizzo, nella giornata del bicentenario della
nascita di Giuseppe Verdi, il 10 ottobre 2013. Al “Ristori”,
inoltre, tornano l’operetta e uno spettacolo incentrato
sul flamenco. I l c a l e n d a r i o c o n t a , q u i n d i , 1 0 s p e t t a c o l i i n t u t t o ;
bilancia monologhi e compagnie, testi d’autore “classici” e riletture moderne, star
del mondo dello spettacolo televisivo e giovani talenti emergenti, comici e musicisti,
in una rosa di allestimenti uniti dal comune denominatore della qualità dei testi,
della regia e degli interpreti e che mirano a soddisfare tutti gli amanti dell’arte.
Campagna abbonamenti :La campagna abbonamenti si terrà presso il teatro Ristori dal 20
settembre. I costi degli abbonamenti vanno da un massimo di 173 euro per un
abbonamento a 10 spettacoli in platea, a 145 euro per il classico abbonamento a otto
spettacoli (prosa e operetta), fino a un minimo di 90 euro per un abbonamento under 25
in galleria.
Confermare l’abbonamento: le date Per l’assegnazione del posto, gli abbonati alla
stagione precedente dovranno presentarsi presso la biglietteria del teatro comunale
“Ristori” nei giorni venerdì 20, sabato 21, lunedì 23 e martedì 24 settembre 2013 in
questi orari: 10-12/17-19. La conferma dovrà necessariamente avvenire in queste date
indicate: i posti non confermati saranno messi a disposizione presso il botteghino del
“Ristori.
La stagione sarà aperta il 10 ottobre con un omaggio al
bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi con lo
spettacolo D’amor sull’ali rosee, Il 5 novembre primo
appuntamento con la prosa con lo spettacolo Othello, L’H è
muta.
Con Terapia Terapia il terzo appuntamento sarà il 19
novembre, a dicembre l’unico spettacolo sarà in scena il 3
dic. con la piece L’impresario di Smirne di Carlo Goldoni. A
gennaio saranno proposti 3 spettacoli precisamente il 4 serata
di flamenco con Body & Sound di Carlos Pinana, venerdì 17 sarà
proposto Il tormento e l’estasi di Steve Jobs, ed il 29 sarà
la volta della Mandragola di Nicolò Macchiavelli. Più leggero
il programma
di febbraio con due commedie molto leggere
come Cantando sotto la Pioggia in programma il mercoledì 12 e
il riuscitissimo recital di Stasera non Escort spettacolo
comico proposto il 25 febbraio.
Il 12 marzo sarà la volta della compagnia dell’Ente Teatro
Cronaca/Artù con con Gianluca Guidi e Gianluca Ramazzotti
insieme a Ariello Reggio per la commedia Boeing Boeing.
77 titoli, 10 produzioni: il
Teatro Stabile del Friuli
Venezia Giulia presenta la
Stagione 2013-2014.
Un teatro che coniughi senso, emozione e poesia, che volga con decisione lo sguardo
alla contemporaneità, che si concentri sulla cultura del territorio, ma che sappia
anche ampliare i propri orizzonti, senza trincerarsi entro rassicuranti, angusti
confini. È a questo ideale di teatro – cuore pulsante di una comunità – che guarda il
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia nel comporre una stagione ricca e articolata,
che punta molto sulla produzione e sulla Prosa, che conferma la propria vocazione allo
scambio con l’estero soprattutto nei cartelloni Danza e Musical&Eventi internazionali,
ma sa anche reinterpretarli secondo inedite induzioni.
Il 22 ottobre Magazzino 18 di e con Simone Cristicchi, inaugurerà l’attività alla
Sala Assicurazioni Generali (la sala maggiore del Politeama) che mantiene questa
intitolazione
in
seguito
alla
riconferma
dell’accordo
di
collaborazione
fra
Assicurazioni Generali e Teatro Stabile regionale.
Il 24 ottobre alla Sala Bartoli sarà la volta di Una
giovinezza enormemente giovane raffinato progetto su Pasolini
con l’interpretazione del grande Roberto Herlitzka: uno
spettacolo realizzato grazie al contributo della Fondazione
CRTrieste. Poi il primo titolo ospite, Un flauto magico firmato da Peter Brook,
assoluto maestro della regia e affidato a una compagnia di straordinario talento
interpretativo e musicale: emblema di un teatro di straordinaria qualità artistica,
emozionante, necessario. La Stagione 2013-2014 del Teatro Stabile del Friuli Venezia
Giulia è stata presentata mercoledì 11 settembre al Café Rossetti nel corso di una
conferenza stampa condotta dal presidente Milos Budin e dal direttore Antonio
Calenda. A inaugurare la nuova stagione, sia al Politeama Rossetti che alla Sala
Bartoli – ha ribadito il direttore Calenda – saranno due spettacoli di prosa, entrambi
prodotti dal Teatro Stabile regionale: è un modo per porre in massimo rilievo ciò che
per noi è fondamentale. Nell’attività di produzione, il eatro esprime le proprie
utopie, la propria identità, propone percorsi di ricerca e di pensiero fortemente
significanti. È il caso di
giovane,
Magazzino 18
e
Una giovinezza enormemente
i già citati spettacoli d’apertura, entrambi legati alla cultura del
territorio. Magazzino 18 che Simone Cristicchi – presente alla conferenza stampa – ha
scritto con lo storico Jan Bernas e interpreta diretto da Antonio Calenda, prende le
mosse da un particolare luogo della memoria della città – il magazzino che dà il
titolo all’opera – per raccontare una pagina dolorosa della storia d’Italia. E per
ricostruire le vite di coloro che dopo il 1947 decisero di lasciare le loro terre
natali destinate a non essere più italiane. Una scelta di produzione delicata e
importante, che lo Stabile intraprende nella certezza che riflettere sul passato sia
fondamentale per affacciarsi con consapevolezza a un presente d’armonia. Attore e
cantautore di fine sensibilità, Cristicchi sarà al centro di uno spettacolo composito,
in cui la prosa s’intreccerà a immagini e alla musica eseguita dalla FVG Mitteleuropa
Orchestra diretta dal Maestro Valter Sivilotti. Coproduttore dello spettacolo è
Promomusic.Una giovinezza enormemente giovane si fonda invece sulla drammaturgia di
Gianni Borgna, grande esperto pasoliniano, per fare un singolare omaggio al grande
scrittore friulano. Un monologo presago che da un lato evoca la sua opera letteraria,
dall’altro sancisce la capacità profetica dello scrittore sul piano politico e
sociale. Come se avesse saputo intuire quanto sarebbe accaduto nel mondo dopo la sua
stessa morte. Protagonista di raffinato talento e forza introspettiva ne è Roberto
Herlitzka diretto da Antonio Calenda. Lo spettacolo, che nasce in sinergia con
Mittelfest 2013, è stato dato con successo in anteprima a Cividale.
La
scena
con
Angela
Finocchiaro e Maria Amelia
Monti accanto a Stefano
Annoni
La scena, terza produzione inedita firmata dallo Stabile con
Enfi Teatro e inserita nel cartellone Prosa, è una commedia
toccante, divertente e attuale. Ne è autrice e regista
Cristina Comencini, acuta interprete del mondo femminile: due
donne mature sono al centro della piéce, con le loro vite, le
ambizioni, i sogni. Fra loro un giovane uomo e le sue
impreviste fragilità. “Duettano” nei ruoli delle protagoniste
Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti accanto a Stefano
Annoni.Prosegue poi per il Teatro Stabile la collaborazione con Bags, Malguion e con
gli Oblivion: mentre continua ad essere in tour Oblivion Show 2.0, il talentuoso ed
esilarante quintetto ha concepito
un’originale incursione nel mondo di Verdi e di
Shakespeare: Othello – l’H è muta. Lo spettacolo, che come sempre intreccia gag e
musica, sarà in scena al Politeama Rossetti, come pure una versione da “gran finale”
di Oblivion Show, che – arricchito da un buon numero di brani nuovi – apprezzeremo
nella versione “2.5”. L’attività di produzione e ospitalità inserita nell’ambito di
“altripercorsi” sarà connotata quest’anno da una rilevante novità: la collaborazione
con Bonawentura avviata con soddisfazione lo scorso anno, con la coproduzione di La
melodia del corvo (spettacolo presentato in parte alla Sala Bartoli e in parte al
Teatro Miela), verrà incrementata sia sul piano produttivo che su quello degli
spazi. Una nuova produzione firmata da entrambe le realtà sarà infatti La coscienza di
Zeno spiegata al popolo interpretata da quelli di Pupkin diretti da Paolo Rossi e sarà
in scena di nuovo nelle due sale, mentre Pupkin Kabaret sarà programmato per la prima
volta al Politeama Rossetti. Sul piano degli spazi, inoltre, gli appuntamenti del
cartellone altripercorsi, potranno contare oltre che sulla Sala Bartoli e sulla Sala
Assicurazioni Generali anche sul palcoscenico del Teatro Miela, che ospiterà ben
cinque titoli: ciò nell’ottica di un dialogo sempre più intrinseco fra realtà
artistiche affini che permetta un’opportuna sinergia fra strutture teatrali della
città e della regione.
Nel contesto di altripercorsi andrà in scena anche la nuova
produzione dello Stabile UNA di Enrico Luttman, diretto da
Marco Casazza e interpretato da Maria Grazia Plos: un testo
leggero ma molto incisivo sulle inquietudini e le prospettive
di “una” donna di oggi. Nello stesso cartellone – va infine ricordato – verrà
riproposto Il tormento e l’estasi di Steve Jobs di Mike Daisey con Fulvio Falzarano
diretto da Giampiero Solari: produzione varata con ottimo esito lo scorso anno, sarà
poi in tournée nazionale, come pure l’ibseniano Hedda Gabler che riprenderà il tour a
ottobre dalla sala storica del Piccolo Teatro di Milano in via Rovello.
La
stagione
Prosa
2013-2014
incrementa
con
decisione
l’attenzione
verso
la
contemporaneità: dei 17 titoli in programma, la maggior parte si sofferma su diversi
aspetti della nostra realtà. Il teatro dunque sa parlare di complessità dei
sentimenti, ma anche di differenze sociali e interiori, di mafia o della nostra più
discussa politica recente… può affrontare addirittura gli intrighi che hanno generato
la scellerata strategia dei “titoli derivati”. Ed in cartellone figurano autori
italiani e internazionali che si fanno latori di tali tematiche, restituendo al teatro
il suo ruolo centrale nella discussione e nel pensiero collettivi: Martin Crimp,
Mattia Torre, Ronald Harwood, Pietro Grasso, Lucy Prebble, Vitaliano Trevisan… Anche i
classici – alla cui universalità di pensiero e di senso è impossibile rinunciare –
sono spesso riletti attraverso una sensibilità vicina a noi: è il caso di Richard Bean
che restituisce lo spirito di Carlo Goldoni con spirito irruente, di Trevisan, autore
di un inedito adattamento del Riccardo III shakespeariano, del limpido lavoro che
Tullio Kezich ha effettuato per dare sostanza teatrale alla scrittura di Svevo, di
Marco Paolini che costruisce il suo spettacolo sulla base dei racconti di Jack London.
Come in passato, rimane imprescindibile il canone della
qualità artistica delle prove attoriali e di regia scelte per
la nuova stagione: nomi di indiscutibile profilo, impegnati in
sfide interessanti, scorrono uno dopo l’altro in locandina.
P. Favino interprete
di Servo di scena
A partire da Pierfrancesco Favino, regista – con Paolo Sassanelli – e protagonista,
attorniato da una notevole compagnia, di Servo per due di Bean. Seguiranno Laura
Morante e Gigio Alberti in The Country di Crimp, il teso confronto fra Luca Zingaretti
(anche regista) e Massimo De Francovich ne La torre d’avorio di Harwood, Valerio
Mastrandrea e Valerio Aprea nell’attualissimo Qui ed ora di Mattia Torre. Sarà di
certo uno degli ospiti più attesi Giuseppe Fiorello, eclettico protagonista e coautore
dell’omaggio a Domenico Modugno Penso che un sogno così, diretto da Giampiero
Solari. Per la prima volta affronta Shakespeare da regista e interprete Alessandro
Gassmann in R III – Riccardo Terzo, cui succederanno le prove nel repertorio classico
di Giuseppe Pambieri diretto da Maurizio Scaparro in un apprezzato La coscienza di
Zeno, di Geppy Gleijeses nel capolavoro di Wilde L’importanza di chiamarsi Ernesto, di
Mariano Rigillo in Erano tutti miei figli di Arthur Miller, nonché l’attesa lettura
registica di Damiano Michieletto de L’ispettore generale di Gogol’. Sarà certo
interessantee la regia di Enron di Lucy Prebble firmata da Leo Muscato, linguaggio
composito e attori-danzatori del Balletto Civile di Michela Lucenti per parlare di
crisi e frodi bancarie, mentre un’insolita piéce petroliniana, Il padiglione delle
meraviglie segna il ritorno di Manuela Kustermann diretta da Massimo Verdastro. Dopo
il silenzio di Pietro Grasso – spettacolo rivelazione al Festival di Spoleto –
riporterà al Rossetti Sebastiano Lo Monaco e Mariangela D’Abbraccio. Alessandro Haber
diretto da Andrée Ruth Shammmah interpreta Una notte in Tunisia, ispirato all’epilogo
della vita di Craxi e Marco Paolini propone un nuovo momento del suo coinvolgente
teatro in Ballata di uomini e cani.
Alessandro
Gassman
che
solcherà il palco del
Rossetti con il Riccardo 3°
A tali titoli si aggiungono le 24 proposte – tutte selezionate
nell’ambito della drammaturgia contemporanea – del cartellone
altripercorsi che, nei tre spazi di Sala Bartoli, Sala
Assicurazioni Generali e per la prima volta del Teatro Miela,
completeranno l’offerta inerente al teatro di prosa,
assicurando al pubblico un orizzonte molto ampio di temi e
riflessioni. Con tagli sulla realtà coraggiosi, la stagione affronta infatti
argomenti complessi come ad esempio quello dell’omosessualità (Beniamino di Steve
J.Spears con Ennio Fantastichini), quello della controversa condizione femminile
(Ferite a morte di Serena Dandini con Lella Costa, La semplicità ingannata di e con
Marta Cuscunà), mentre un interessante ritratto di donna, fuori e dentro il mito sarà
tratteggiato da Daniela Giovanetti diretta da Monica Conti in Jackie di Elfriede
Jelinek. Una venatura del cartellone è dedicata anche alla riflessione sulla
spiritualità e le religioni, considerate in chiavi diverse: lo humor sottile di Moni
Ovadia ne Il registro dei peccati, la scrittura rigorosa di Stefano Massini in Balkan
Burger, il taglio umano e avvincente di Eric-Emmanuel Schmitt ne La notte degli ulivi
e Il Vangelo secondo Pilato con Christian Poggioni. Attese prove d’attore saranno
quelle di Francesco Russo Alesi che traduce in “assolo” Natale in casa Cupiello (una
delle più ammirate novità della scorsa stagione) e di Giulia Lazzarini, grande
interprete strehleriana che diretta da Renato Sarti in Muri evocherà la rivoluzione
basagliana. Luca Lazzareschi e Tamara Balducci analizzeranno la fine d’un rapporto
nella singolare struttura drammaturgica di Pascal Rambert in Clôture de l’amour,
Corrado Augias ritorna a Trieste per tratteggiare accompagnato da un pianoforte un
particolare ritratto di Traviata. Poi le belle interpretazioni di Randisi e Vetrano,
anche registi del commovente Totò e Vicé di Franco Scaldati a cui seguiranno
l’agonismo in forma teatrale di Giorgio Lupano e Cristian Giammarini in Maratona di
New York di Edoardo Erba, ormai un classico, come pure Variazioni enigmatiche di
Schmitt, qui interpretato da Saverio Marconi e Gian Paolo Valentini. Affiatato ed
esilarante sarà anche il duetto di Paolo Triestino e Nicola Pistoia in Grisù, Giuseppe
e Maria di Gianni Clementi, mentre una curiosa intersecazione fra prosa e fumetto
avviene
in
Poema
a
fumetti
di
Dino
Buzzati,
con
Paolo
Valerio.
L’onda
dell’incrociatore infine, frutto del talento di artisti corregionali diretti da
Maurizio Zacchigna, trae ispirazione dal romanzo di Quarantotti Gambini per un
ritratto d’epoca di Trieste. Si delineano invece lungo un itinerario di commistione
fra prosa e musica, Gaber se fosse Gaber di e con Andrea Scanzi e Io provo a volare
con Gianfranco Berardiancora sulle suggestioni di Domenico Modugno.
Ritorna la nuova versione
dell’intramontabile Cats
per gli spettacoli eventi
di musical
Un’ispirazione nuova percorre il cartellone Musical & Eventi internazionali: è l’idea
del circo, che attraversa molti dei titoli, reinterpretata in diverse forme. La
troviamo soprattutto in ID del Cirque Éloize che, per la prima volta in collaborazione
con il celeberrimo Cirque du Soleil, propone uno spettacolo che intreccia magia e
modernità. Performance basate sulla multidisciplinarietà e perfezione degli artisti:
arti circensi, potenzialità del corpo, teatro, incanto e addirittura – in questo show
dal profilo “urbano” ed attuale – hip hop, acrobazie da streetdancers e l’intervento
di bikers capaci di sfidare le leggi dell’equilibrio e della gravità. Lo spettacolo
sarà solo a Trieste e Milano. In esclusiva nazionale arriva poi The Illusionists:
l’esordio della magia sul palcoscenico del Rossetti. Ne sono protagonisti sette
illusionisti fra i più quotati al mondo, ognuno eccellente nel proprio settore, dalle
sparizioni ai numeri con le catene ispirati a Houdinì, dai giochi con animali a
performances che lasceranno tutti senza fiato. L’ allestimento è multimediale e molto
sfarzoso. Hanno imparato dall’acrobazia e dalla fantasia circensi anche i performer
protagonisti di Blam! spettacolo rivelazione al recente Festival di Edimburgo, che
gioca con rigorosi ambienti e oggetti d’ufficio per trasportare il pubblico poi in un
inarrestabile vortice di creatività, punteggiato da citazioni riconoscibili e
divertenti. La critica inglese lo ha definito “capolavoro di comicità” ma Blam! È
molto di più: un mondo in cui ogni linguaggio – tranne la parola – è consentito agli
artisti per stupire spettatori di ogni età. Giochi d’ombre, danza di alto livello e
acrobazia si fondono nel mondo incantato di Shadowland, la nuova proposta dei
Pilobolus (che sarà inclusa anche nel cartellone Danza) che finora ha lasciato senza
fiato pubblico ed operatori: un’incursione in un universo dove tutto è possibile,
diventare piccolissimi o grandi come elefanti, vivere avventure meravigliose e
trasformazioni che solo la fantasia più accesa sa suggerire. Con un protagonista
assoluto: il corpo umano. Il musical puro invece, è rappresentato dal titolo più amato
e famoso che si possa immaginare in questo campo: ritorna Cats ed è un grande
avvenimeto, dopo l’immenso successo del 2008. In Italia, solo Trieste (debutto
nazionale) e Milano – dove replicherà al Teatro degli Arcimboldi – figurano nel tour
dell’edizione originale inglese del capolavoro di Andrew Lloyd Webber e Thomas Stearns
Eliot, per la regia di Trevor Nunn: una produzione firmata da Cameron Mackintosh and
The Really Useful Group e portata in tour da David Ian Productions, che emozionerà con
le splendide musiche, le danze e le poetiche avventure dei “gatti” che più hanno
colpito l’immaginario collettivo.
Come da tradizione, anche le più interessanti produzioni
italiane trovano spazio nel cartellone dello Stabile
regionale: ecco dunque Spring Awakening tratto da Risveglio di
Primavera di Wedekind. Un classico ottocentesco diviene
musical e dà voce alle inquietudini della giovinezza e ai
conflitti generazionali attraverso una colonna sonora rock e
ai testi di Steven Slater e Dunkan Sheik. Straordinari giovani
interpreti sono diretti da Emanuele Gamba. Fuori abbonamento,
rispondono ancora all’ambito musical Thriller Live, omaggio in grande stile a Michael
Jackson che ritorna al Rossetti dopo il debutto nazionale avvenuto proprio qui nel
2009 e la nuova produzione della Compagnia della Rancia, AAA Cercasi Cenerentola,
scritta da Marconi e Stefano D’Orazio e interpretata da Manuel Frattini e Paolo
Ruffini per la regia di Saverio Marconi. Ritornano invece le suggestioni del circo in
Slava’s Snowshow, lo spettacolo del clown più poetico e famoso al mondo, ormai
divenuto un cult per la platea del Rossetti come per i grandi teatri europei (è ospite
frequente al Piccolo di Milano) e la novità di Tomas Kubinek in Certified Lunatic &
master of the impossible, reinterpretazione della figura del clown in chiave
esilarante e spericolata.
Per la danza Bailando mi
Tierra
Possiede spunti molto interessanti e un’accentuata attenzione
verso le migliori realtà di danza nazionali, il cartellone
dedicato alla Danza. Sarà inaugurato da un appuntamento di grande suggestione,
Bailando mi tierra – Mudéjar, di cui sarà protagonista Miguel Angel Berna con la sua
compagnia di danza spagnola: è una vera star della jota, ballo di grande virtuosismo,
dalle cadenze incandescenti, dagli incredibili giochi di piedi e di nacchere. Legati
alla cultura popolare saranno anche Lučnica dello Slovak National Ballet, una
compagnia che danza balli folk ad alto livello e con sfarzo di costumi tradizionali e
lo spettacolo di tango. La grande danza argentina torna infatti a Trieste con due star
del calibro di EricaBoaglio e Adrian Aragon che propongono una nuova edizione di
Pasiones 2014 tango y musical: lo spettacolo che aveva segnato un notevole successo 10
anni orsono ritorna in Italia a grande richiesta con una veste completamente rinnovata
e coreografie inedite. Accanto alle due star cinque straordinarie coppie di
danzatori. A rappresentare la danza italiana, una delle sue punte di diamante, ormai
contesa anche dalle ribalte internazionali: Eleonora Abbagnato, etoile dell’Opéra di
Parigi, danzerà in un Gala dedicato alla grande danza, Je suis Eleonora Abbagnato. Le
eccellenze della danza moderna, invece, saranno rappresentate dal Spellbound
Contemporary Ballet che presenterà Le quattro stagioni su musica di Vivaldi e
coreografie di Mauro Astolfi e dal ritorno di Aterballetto con due serate a programma
diverso, la prima con coreografie di William Forsythe e Bigonzetti, la seconda con un
repertorio interamente coreografato da Mauro Bigonzetti. Inoltre sarà curioso
l’appuntamento proposto dal Balletto di Roma, altro ensemble molto quotato a livello
nazionale, che in Futura danzerà su musiche e voce di Lucio Dalla in uno show
complesso e suggestivo. A completare il carnet di Danza saranno i già citati Pilobolus
con
Shadowland
e
due
appuntamenti
fuori
abbonamento:
nel
periodo
natalizio
l’immancabile ritorno del Balletto di Mosca che proporrà i suoi romantici Lo
schiaccianoci e La bella addormentata. Infine un altro ritorno: Lord of the Dance di
Michael Flately che entusiasmerà gli appassionati di danza irlandese con uno
spettacolo da record che figura in assoluto fra i maggiori successi internazionali.Ad
arricchire ulteriormente la programmazione 2013-2014 sarà un nuovo itinerario,
inerente alla musica: linguaggi che si fondono, quello della musica e quello delle
emozioni del teatro – come dimostra lo straordinario appuntamento con Un flauto
magico, capolavoro mozartiano messo in scena in forma raffinata e incantata da Peter
Brook – e che così intrecciati ritorneranno spesso nel corso della stagione. A
quest’ambito faranno capo appuntamenti come A little nightmare music di Igudesman &
Jo, due impeccabili musicisti, virtuosi ed esilaranti che hanno travolto e conquistato
il mondo con la carica di energia e ironia del loro spettacolo che parte dalla musica
classica per raggiungere estremi sorprendenti. Non mancherà entusiasmo neanche ai
giovani del Walt Whitman and The Soul Children of Chicago con cui festeggeremo il
Natale sull’onda del gospel. Sarà invece il jazz protagonista del concerto di Raphael
Gualazzi, ospite dello Stabile a novembre, mentre Ludovico Einaudi eseguirà il suo
raffinato repertorio pianistico a dicembre, in uno spettacolo nuovo in cui sarà
accompagnato da un ensemble di 11 musicisti: violini, viole, violoncelli e
percussioni. In programma anche un Galà dell’operetta e del musical a cura
dell’Associazione Internazionale dell’Operetta. In equilibrio “instabile” fra comicità
e lirica sarà infine il già citato spettacolo degli Oblivion, Othello – la h è
muta.Infine lo Stabile risetrva un nutrito programma agli appassionati di Cabaret, che
fin d’ora potranno contare sulle presenze al Politeama Rossetti di Alessandro Siani
con Sono in zona show, Angelo Pintus con 50 sfumature di Pintus, del Pupkin Kabarett
in uno Speciale di Capodanno, di Paolo Migone in Gli uomini vengono da Marte, le donne
da Venere, di Gioele Dix in Nascosto dove c’è più luce, di Maurizio Battista in Una
serata unica, di Giuseppe Giacobazzi in Un po’ di me e naturalmente sul gran finale
con Oblivion Show 2.5. Fra gli appuntamenti straordinari figura anche lo spettacolo di
produzione 20.000 Leghe sotto i mari messo in scena dagli allievi della Scuola StarTs
Lab che opera in collaborazione con lo Stabile regionale. La regia è di Luciano Pasini
mentre l’accurata preparazione musicale e di dizione dei ragazzi sono frutto del
lavoro rispettivamente di Daniela Ferletta e Noemi Calzolari. Le musiche originali
sono di Marco Steffé mentre l’adattamento teatrale dal classico di Jules Verne è opera
di Adriano Braidotti: lo spettacolo sarà in scena a novembre alla Sala Bartoli.
La
campagna abbonamenti
parte da
giovedì 12 settembre:
per prezzi,
formule d’abbonamento, dettagli sulle date degli spettacoli rimandiamo al depliant di
presentazione della stagione e al sito del teatro www.ilrossetti.it. Notizie anche
sulla pagina Facebook del Rossetti e al numero del Teatro 040.3593511.
Il
Teatro
Stabile del Friuli Venezia Giulia, moltiplica nella Stagione 2013-2014 le formule di
abbonamento rivolgendosi al pubblico con un’ampia gamma di proposte, dalla più
completa alle più convenienti, nell’intento di rispondere alle inclinazioni e alle
possibilità del più vasto numero di spettatori possibile. La conferma degli
abbonamenti a turno fisso va effettuata entro
venerdì 27 settembre:
da lunedì
30 settembre i posti non confermati verranno messi in vendita.
La Stagione 2013-2014 del Teatro Stabile del Friuli Venezia
Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione
CRTrieste. Si ringraziano tutti i Soci, in particolare il
Comune di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia e la
Provincia di Trieste. Contribuiscono all’attività la Camera di Commercio di
Trieste, e gli altri sponsor che con il loro prezioso apporto aiutano il Teatro
Stabile del Friuli Venezia Giulia a offrire arte, cultura, pensiero e divertimento di
qualità.
La redazione spettacoli
Le stagioni ERT 2013/2014 si
apriranno in musica
Ad inaugurare alcuni dei 23 cartelloni ci penseranno tre
spettacoli che coniugano la recitazione al canto. Aggiungi un
posto a tavola, scritta da Garinei e Giovannini nel 1974, è
la commedia musicale italiana più famosa al mondo e Compagnia
dell’Alba e Stabile d’Abruzzo la riallestiranno affidandosi a
giovani performer che cantano dal vivo sulle indimenticabili
musiche del M° Armando Trovajoli.
Justine Mattera sarà la stella di Sugar, il musical tratto dal
film di Billy Wilder e I.A.L. Diamond del 1959 A qualcuno
piace caldo con Marilyn Monroe, Jack Lemmon e Tony
Curtis. OtHello, l’H è muta… è l’ultima fatica di quelli che,
dati alla mano, sono il fenomeno teatrale degli ultimi anni:
gli Oblivion. I cinque “madrigalisti moderni”, accompagnati al
pianoforte da Denis Biancucci, dopo Oblivion Show e Oblivion
Show 2.0, riscrivono l’Othello di Shakespeare facendosi
aiutare da Wagner e Verdi. Trovate geniali e esecuzioni
musicalmente inappuntabili saranno le fondamenta di questa
produzione firmata Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Restando in tema di produzioni regionali, l’ERT anche nel
2013/2014 darà grande spazio al teatro a km 0.
Detto di OtHello, lo Stabile regionale sarà presente in
calendario anche con Il tormento e l’estasi di Steve Jobs,
testo di Mike Daisey, affidato al carisma di Fulvio Falzarano,
che intreccia la luminosa epopea di Jobs alla rivelazione del
profilo inquietante del “prezzo” pagato per quella tecnologia
che ha cambiato il mondo.
Gli Artisti Associati di Gorizia presentano due novità:
Che fine ha fatto Baby Jane?, la prima assoluta della versione
teatrale del celebre film di Robert Aldrich interpretato sul
grande schermo da Bette Davis e Joan Crawford; sul palco,
dirette da Antonio Salines, salirannoSydne Rome e Francesca
Bianco; Talk Radio, musica e parole con i successi e le
imitazioni di Giò Di Tonno, da Notre Dame de Paris ai Promessi
Sposi, passando per le interpretazioni di brani di Cocciante e
Gino Paoli.
Il CSS Teatro Stabile d’innovazione del FVG propone due novità
targate Teatro Incerto: Predis, la nuova commedia di Fabiano
Fantini, Claudio Moretti ed Elvio Scruzzi, nella quale tutti e
tre vestiranno l’abito talare ma assumeranno anche il ruolo di
padri di un neonato;
La Solitudine del Tennista vedrà Claudio Moretti afferrare la
racchetta per un’altra prova d’attore legata allo sport, come
già in Maratona di New York e Bessôl.
La Contrada – Teatro Stabile di Trieste presenterà uno dei
capolavori di Neil Simon, Prigioniero della Seconda Strada con
Maurzio Casagrande e Tosca D’Aquino; e Il metodo, pièce del
catalano Jordi Galceràn, che vedrà Adriano Giraldi, Riccardo
Maranzana, Maria Grazia Plos e Maurizio Zacchigna interpretare
quattro manager pronti a battersi senza esclusione di colpi
per un posto di direttore generale di una multinazionale.
Sempre in tema di produzioni regionali, ricordiamo La vita non
è un film di Doris Day, firmata Vettori Ultramondo, che l’anno
scorso ha sbancato i botteghini dei teatri ERT grazie alla
performance delle “lady” Massimo Somaglino, Claudio de Maglio
e Claudio Mezzelani.
Si può decisamente parlare di artisti regionali anche nel caso
di Marta Cuscunà e Giuliana Musso. Le due attrici che hanno
trovato casa produttiva fuori regione, saranno ospiti del
circuito con i loro più recenti lavori, rispettivamente La
semplicità ingannata e La fabbrica dei preti.
Anche quest’anno i titoli in cartellone saranno più di 80 e
verranno svelati nel mese di settembre. Concludiamo con due
degli appuntamenti più prestigiosi: Viviani Varietà che
vedrà Massimo Ranieri, diretto da Maurizio Scaparro, impegnato
in una prova d’attore tra poesie, parole e musica; e il
ritorno della commedia corale Boeing Boeing, con un cast di
assoluto livello, da Gianluca Guidi a Gianluca Ramazzotti,
passando per Ariella Reggio e lefemme fatale Ela Weber, Marjo
Berasategui e Barbara Snellenburg.
TEATRO
VERDI
PROSEGUE
LA
ABBONAMENTI
GORIZIA
–
CAMPAGNA
Nei primi sei giorni ben 181 le
tessere riconfermate. Sarà Chiara a
inaugurare la stagione il 25
ottobre
Prosegue la campagna abbonamenti del teatro comunale Giuseppe Verdi di Gorizia per la
stagione 2013-2014. Come di consueto nella prima fase è data la precedenza alle
riconferme: nei primi sei giorni di apertura della biglietteria, sono state 181 le
tessere rinnovate, sei in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli
abbonati che nella scorsa stagione avevano sottoscritto la tessera per Prosa, Musica e
Balletto, Grandi Eventi, 3 Stelle classico e contemporaneo e come Universitari avranno
tempo fino a sabato 14 per far valere la propria opzione, confermando il proprio
abbonamento o scegliendone uno di diversa tipologia tra i vari pacchetti, con la
possibilità anche di cambiare settore e posto, scelta in questo vincolata alla
disponibilità. Finora sono stati riconfermati per l’esattezza 68 abbonamenti per la
Prosa, 56 per Musica e balletto, 53 per Grandi eventi e quattro 3 Stelle.
TEATRO CONTATTO 32: FACCIAMO
LE DIFFERENZE
Teatro Contatto 32 si inaugura l’8 novembre 2013 (Teatro
Palamostre) con un Pinocchio “differente”, per l’appunto, il
Pinocchio creato dalla compagnia Babilonia Teatri in
collaborazione con Gli amici di Luca, l’Associazione bolognese
nata per dare supporto a chi ha vissuto l’esperienza del coma.
Spettacolo sulla vita e la morte, racconta in maniera
anticonvenzionale, toccante, sorprendentemente ironica tre
rinascite “in prima persona”. Il 28 novembre (Teatro
Palamostre)
un
protagonista
della
scena
civile
italiana, Ascanio Celestini inscena Discorsi alla nazione: fra
democrazia e dittatura, una galleria di uomini di potere
impegnati a testare il proprio ascendente su cittadini sempre
più sudditi e governi sempre meno democratici.
Non c’è solo il cinema fra gli impegni di Giuseppe Battiston:
nella prossima stagione c’è nuovamente anche il palcoscenico,
dopo il Macbeth della passata stagione e l’ Orson Welles di
tre anni fa.
L’invenzione della solitudine , da uno dei
romanzi più autobiografici di Paul Auster, lo vede infatti
protagonista con un nuovo monologo a Udine il 12-13 dicembre
(Teatro Palamostre). La perdita improvvisa del padre è
occasione per lo scrittore americano di un viaggio fra ricordi
d’infanzia e la scoperta di sorprendenti coincidenze
esistenziali, nel più squisito stile dell’autore della Musica
del caso. In un Paese in cui i casi di omofobia sono in
costante crescita, ricci/forteprendono posizione con il loro
teatro di bruciante sincerità. L’11 gennaio 2014 la potente
energia della loro compagnia sarà protagonista al Teatro
Palamostre con Still Life , una presa di posizione onirica e
potente contro indifferenza, ipocrisia e pregiudizio.
Per la prima volta a Teatro Contatto, una fra le formazioni
più “colte” e innovative della scena emergente, Anagoor, il 25
gennaio a Udine (Teatro S. Giorgio) con L.I. Lingua imperii ,
ispirato allo sconvolgente romanzo Le Benevole di Johnathan
Littell , in cui drammatici episodi storici della seconda
Guerra mondiale sono narrati dal punto di vista di alcuni
ufficiali nazisti.
Il regista e drammaturgo del momento, l’argentino Rafael
Spregelburdfirma la regia della nuova coproduzione del
CSS, Furia avicola , da due folgoranti corti teatrali sulla
fine dell’Arte e sulla fine (sventata) del suo Paese. In scena
il 30 -31 gennaio e 1 febbraio 2014 al Teatro S.Giorgio. E
sempre dall’Argentina esuberante di talenti, arriva il 21-22
marzo 2014 (Teatro Palamostre) Claudio Tolcachir e la sua
compagniaTimbre4, con Emilia , un interno di famiglia nella
Buenos Aires di oggi e di ieri, sincero, disarmante,
irresistibile.
Il segmento comico
appuntamenti: l’ 8
di Teatro Contatto prevede due
febbraio (Teatro Palamostre) i
fenomenali Antonio Rezza e Flavia Mastrella con il
caleidoscopico trasformismo di Fratto_X , il 21-22 febbraio
(Teatro Palamostre) per due straordinarie anteprime del nuovo
spettacolo di Alessandro Bergonzoni .
Il romanzo forse più intimo e sconvolgente di Pier Vittorio
Tondelli, Camere separate, scritto a pochi mesi dalla sua
scomparsa, ha nuova vita teatrale inBiglietti da camere
separate , un omaggio di Andrea Adriatico, da vedere il 27-28
febbraio e 1 marzo (Teatro S.Giorgio). Fratelli Dalla Vita,
freschi vincitori del Premio Scenario 2013, ridisegnano tipi,
prototipi, luoghi comuni del nordest disagiato seppur agiato,
in una serata con doppia proposta: il 15 marzo (Teatro
S.Giorgio) con Veneti Fair e, a seguire, Mio figlio era come
un padre per me .
Il 5 aprile (Teatro S.Giorgio), Contatto mette in successione
“maratona”
tre
capitoli
del
progetto
Io
Shakeaspeare realizzato dall’Accademia degli Artefatti e
appena presentato alla Biennale di Venezia al termine di una
residenza a Udine che ha coinvolto il CSS anche come
coproduttore. Il drammaturgo britannico Tim Crouch in Io
Cinna (produzione CSS con l’udinese Gabriele Benedetti), Io
Banquo , Io Fiordipisello riscrive note commedie e drammi
shakespeariani dal punto di vista di personaggi minori e
secondari, facendone emergere aspetti inediti e divulgativi.
Il fine stagione è affidato, il 12 aprile 2014 (Teatro
Palamostre), all’energia contagiosa e civile del Collettivo
InternoEnki, la compagnia vincitrice del Premio Ustica 2013
con M.E.D.E.A Big Oil vibrante denuncia sul devastante dominio
monopolistico delle multinazionali del petrolio in Basilicata.
Dal 10 settembre, apertura biglietteria a Udine, Teatro
Palamostre, piazzale Diacono 21, dal martedì al sabato ore
17.30-19.30,
t
+39
506925. [email protected] www.cssudine.it
0432
“Ballando con Cecilia”
teatrino di San Giovanni
al
Sabato 7 settembre alle 21.00 al Teatrino di San Giovanni, La
Contrada presenta “Ballando con Cecilia”, all’interno della
manifestazione “Teatri a Teatro 2013” organizzata dalla
Provincia di Trieste.
Lo spettacolo è una riduzione teatrale tratta dall’omonimo
romanzo di Pino Roveredo pubblicato dalla casa editrice LINT
di Trieste, e per la prima volta andrà in scena proprio nei
luoghi in cui la vicenda è ambientata.
Nel padiglione “i”, dentro il comprensorio dell’ex manicomio
di Trieste, da oltre sessant’anni scorre la storia senza
storia di un gruppo di anziani, iniziata prima con la condanna
pesante all’internamento psichiatrico, e proseguita poi con il
riposo silenzioso della residenza. Persone che per
sessant’anni hanno ignorato la storia di coloro che vivono
oltre i portoni e le mura, qualcuno per l’assenza naturale
dell’alienazione, qualcun altro invece, come Cecilia, con la
protesta di chi è consapevole di subire un’ingiustizia, e per
questo alza un muro dentro la memoria, riservandosi solo un
piccolo spazio dove far girare all’infinito i ricordi dei suoi
trentasei anni di libertà.
Comincia in questo modo il racconto di Roveredo sul suo
incontro con la dura realtà degli ospedali psichiatrici;
accettando per un breve periodo l’incarico di “operatore”,
lotta diverse settimane per entrare nella cerchia dei malati,
farsi accettare e riconoscere e riuscire a strapparli
all’autoisolamento in cui si sono trincerati. Le resistenze
maggiori le oppone proprio Cecilia e solo con infinita
pazienza e perseveranza “l’operatore” riesce ad entrare in
contatto con l’anima più profonda della donna, ma il rapporto
che si instaura tra i due è fragile e rischia continuamente di
spezzarsi.
“Ballando con Cecilia” ha debuttato nel 2001 al Festival di
Todi, prodotto dalla Contrada-Teatro Stabile di Trieste, in
questo nuovo allestimento con la regia di Francesco Macedonio,
che aveva firmato anche la precedente messinscena, si avvale
dell’interpretazione di Ariella Reggio e Adriano Giraldi.
Lo spettacolo andrà in scena sabato 7 settembre alle ore 21.
Ingresso Gratuito.
Informazioni:
www.contrada.it
040.390613;
[email protected];
Gli Oblivion in trasferta a
Beverly Hills
Dal Festival MITO a Beverly Hills!
Grande inizio di stagione per gli Oblivion, che con la loro
simpatia conquisteranno anche il pubblico d’Oltreoceano. Sabato 7
settembre il gruppo infatti sarà in scena nella splendida cornice dei Beverly Canon
Gardens a Beverly Hills, Los Angeles con il suo classico Oblivion Show. La comicità
trascinante e l’irriverente stile musicale di Graziana Borciani, Davide Calabrese,
Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli hanno infatti convinto il
Consolato italiano a inserire il loro spettacolo in un’importante manifestazione, in
rappresentanza del teatro italiano. Si tratta dell’evento intitolato Sotto le Stelle:
una serata con cibo, vino, musica e spettacolo dal sapore italiano organizzata da
Studio Musica USA. I Beverly Canon Gardens si trasformeranno – solo sabato 7 settembre
– in una piazza italiana con degustazioni di vino, piccoli stand di esposizione, caffè
italiano e molto altro. Nel parco verrà allestito un palco con musica live non stop.
Il ricavato del wine bar sarà donato a IAMLA, Californian 501c Foundation. L’evento è
stato reso possibile dal Consolato Generale Italiano a Los Angeles e promosso dalla
Italian Trade Commission a Los Angeles ed è parte delle celebrazioni per “2013 – anno
della cultura italiana in U.S.” Una presenza importante, dunque, quella negli Stati
Uniti degli Oblivion, che approderanno alla ribalta di Beverly Hills reduci da un
successo tutto italiano: risale infatti a ieri sera – giovedì 5 settembre – il loro
esordio milanese, nell’ambito del prestigioso Festival MITO, con la nuova esilarante
produzione OtHello – la H è muta, una loro singolarissima “incursione” fra il
capolavoro shakespeariano e l’opera di Verdi. Naturalmente gli Oblivion – coprodotti
dallo Stabile con Bags e Malguion – sono attesi con questa e altre sorprese nella
stagione 2013-2014 dello Stabile del Friuli Venezia Giulia, che sarà ufficialmente
presentata mercoledì 11 settembre.
“L’attrice”
Delponte
con
Clelia
Domenica 8 settembre, ore 21, Sala, consiliare della Provincia
– Pordenone
Martedì 17 settembre, ore 21, Teatro Gozzi – Pasiano
Ingresso libero
Dopo il successo de “La Carta da Parati Gialla” ( monologo al femminile ispirato
all’omonimo racconto di Charlotte Perkins Gilman), l’Associazione Le Muse Orfane
propone nell’ambito di Musae 2013, un altro ritratto al femminile, questa volta
inedito, scritto dalla regista e drammaturga Silvia Lorusso Del Linz, che ne cura
anche l’allestimento, quasi su misura per Clelia Delponte, attrice e giornalista.
“L’attrice”, spettacolo dalle gradevoli atmosfere vintage, è
ambientato fra gli anni ’50 e ’60, raccontando le aspirazioni
di una giovane di provincia, ingenua e sognatrice, ammaliata
dal mondo patinato di Cinecittà, che spia trepidante sulle
riviste o vive facendosi travolgere dalle emozioni del
cinematografo. Tina, questo il suo nome, coraggiosa e
incosciente abbandona il suo mondo per recarsi a Roma e
tentare la ventura, affrontando il viaggio con il cuore colmo
di speranze e aspettative. Nella capitale troverà però un
mondo superficiale e frivolo, e spesso senza scrupoli, pronto
a fagocitarla nei suoi meccanismi insidiosi. Tina dovrà
confrontarsi con la realtà e prendere coscienza che per una
Sofia Loren che ce la fa, ci sono mille ragazze come lei,
volenterose e determinate, ma prive di talento e appoggi. La
situazione si rivela molto diversa da quella immaginata e Tina
dovrà prendere atto che lo splendore di Cinecittà non è alla
portata di tutte, e che le dive, da lei tanto ammirate, hanno
percorso strade cui è difficile accedere se non si hanno le
conoscenze giuste o il colpo di fortuna adeguato. Allora, come
oggi, il successo è un miraggio che abbaglia, ma che è
difficile afferrare. “L’attrice” andrà in scena domenica 8
settembre alle 21 nella sala consiliare della Provincia a
Pordenone e martedì 17 settembre alle 21 nel Teatro Gozzi di
Pasiano (Pn), sempre con ingresso libero.