La Carmen di Bizet Fenice di Venezia alla Dal nostro inviato a Venezia Recensione – Il teatro La Fenice di Venezia ripropone la Carmen di Bizet con la regia di Calixo Bieito già andata in scena nello stesso teatro, con ottimo successo di pubblico e critica, durante la scorsa stagione. Uno spettacolo forte, crudo, che mette da parte l’oleografia delle Carmen in costume spogliando palco e personaggi di ogni orpello per restituire all’opera tutta la sua forza drammatica e teatrale. Carmen è una storia d’amore e di morte, la storia di una donna che sceglie di rivendicare il proprio diritto ad essere libera fino alle estreme conseguenze. La scenografia curata da Alfons Flores è scarna, non c’è spazio per il folclore, la presenza del popolo ridotta all’osso, la corrida vagamente accennata dalla sola sagoma di un toro (quello del brandy Osborne), zingari e contrabbandieri si muovono a bordo di vecchie Mercedes scassate. La Spagna è esplicitamente richiamata dalla bandiera che sventola su un pennone, uno dei pochissimi elementi scenografici. Una Spagna polverosa ed assolata in cui si scontrano ed intrecciano due mondi opposti ma profondamente simili. Il mondo militare, corrotto, fatto di soprusi e nonnismo, in cui non è difficile scorgere il fantasma della dittatura franchista e quello brutale dei contrabbandieri. Due fronti della maschilità più rozza e volgare caratterizzati da una virilità esibita e deviata, arrogante e violenta. Tra questi due universi le donne a fare da collante, o meglio da merce di scambio, le donne abusate con la complicità dell’alcol, prostitute per necessità piuttosto che per scelta. L’azione è spostata in epoca contemporanea, una contemporaneità degradata, fatta di miserie e violenza. Il lavoro del regista sui personaggi in scena è curato nel minimo dettaglio fino all’ultima delle comparse, il ritmo indiavolato, nevrotico, talora ipercinetico salvo poi trovare pace in momenti di assoluta poesia (come il preludio al terzo atto) o di drammatica intensità. La Carmen di Veronica Simeoni ha i pregi e i difetti delle piccole cose: il canto è miniaturizzato, gestito con ottimo gusto e consapevolezza tecnica, il suono sempre sorvegliato anche dove ci si potrebbe attendere qualche concessione all’effetto a buon mercato. La voce non è onnipotente ma di bel colore, l’intonazione impeccabile. Tuttavia Carmen è un personaggio totemico da cui non è difficile rimanere travolti qualora la personalità non sia debordante e la Simeoni, benché attentissima, non ha ancora una confidenza tale con la parte che le consenta la creazione di un personaggio completamente convincente. Stefano Secco non ha bissato le impressioni positive della scorsa stagione, evidenziando una vocalità affaticata e priva di smalto, forse dovuta a una serata di non perfetta forma. Molto buona la prova di Ekaterina Bakanova che si confermava Micaela di temperamento e bella voce. Alexander Vinogradov era un Escamillo piacione e tonante, non immacolato nell’emissione (benché dotato di uno strumento di tutto rispetto) ma in fin dei conti convincente. Positive le parti minori: Frasquita (Sonia Ciani), Mercédès (Chiara Fracasso); Le Dancaïre (Francis Dudziak), Le Remendado (Rodolphe Briand), Moralès(Dario Ciotoli), e Zuniga (Matteo Ferrara). Diego Matheuz dirigeva il tutto con alterne fortune dando conferma, se mai ce ne fosse bisogno, di quanto insidiosa sia questa partitura. È mancata al maestro venezuelano la capacità di dare un senso compiuto alla narrazione che andasse oltre la cura, più o meno approfondita, del suono. Ne scaturiva un’orchestrazione buona in molti punti, con ottime intuizioni o idee, ma priva di organicità nell’arco dello sviluppo teatrale dell’opera. Paolo Locatelli [email protected] © Riproduzione riservata Omaggio a Franca Rame – Serata evento con Dario Fo Sarà uno speciale tributo all’attrice Franca Rame, scomparsa lo scorso maggio, ad inaugurare la dodicesima edizione del Festival Internazionale del Cinema d’Arte. L’evento, per la prima volta a Milano nel prestigioso e suggestivo contesto di Palazzo Reale, si aprirà con un ospite d’eccezione: ilPremio Nobel Dario Fo, che interverrà per condividere con il pubblico presente un personalissimo ricordo della compagna di scena e di vita. La serata, condotta dal Direttore Artistico del Festival Luca Cavadini, vedrà la gradita presenza del Presidente del Festival Roberto Gualdie dei padroni di casa: il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno, che porteranno il loro saluto all’evento e all’Artista. Il pubblico potrà quindi assistere alla proiezione del film fuori concorso “Picasso desnudo” di Felice Cappa (regia video Ben Fatto): Dario Fo racconta Picasso con energia e passione, incontrandolo sul terreno comune delle maschere e della Commedia dell’Arte. Il risultato è un ritratto umano, scanzonato e rispettoso di un Picasso innamorato dell’arte, delle donne e della vita. Il Festival proseguirà fino a venerdì 20 settembre con un programma che alternerà proiezioni di film in concorso e fuori concorso, appuntamenti speciali e incontri con ospiti del mondo dello spettacolo e della cultura. TEATRO RISTORI CIVIDALE AL VIA LA CAMPAGNA ABBONAMENTI DAL 20 SETTEMBRE Al via, il 20 settembre 2013, la campagna abbonamenti per la nuova stagione di prosa del teatro comunale “Adelaide Ristori”, a Cividale del Friuli (Ud). Dopo l’exploit delle due ultime stagioni, che hanno superato la quota di 380 abbonamenti su 436 posti in teatro, con grande sbigliettamento per i singoli spettacoli e forte apprezzamento da parte del pubblico, anche l’edizione 2013/2014 si presenta ricca di piacevoli novità. “Malgrado i forti tagli al bilancio comunale – spiega il sindaco, Stefano Balloch – abbiamo scelto di confermare la proposta di abbonamento a otto spettacoli e a dieci per l’intera programmazione, sperando di incontrare ancora una volta il favore del nostro affezionato pubblico”. “La parte del leone, come sempre, sulla base delle richieste del pubblico, l’avrà la commedia brillante – spiega Balloch -; saranno realizzati pure progetti musicali diversi, nella convinzione che il teatro possa offrire una preziosa occasione di socialità e di crescita culturale”. Il cartellone ha un taglio piacevole e mai banale: grande attenzione è stata riservata alla qualità e ai vari generi. Prosa, sette spettacoli: Operetta e spettacolo di flamenco Realizzato in collaborazione con l’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia per la parte dedicata alla prosa che conta sette spettacoli, il cartellone si aprirà con un concerto lirico tenuto da Francesca Scaini e dalla sua allieva, Giulia Pelizzo, nella giornata del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, il 10 ottobre 2013. Al “Ristori”, inoltre, tornano l’operetta e uno spettacolo incentrato sul flamenco. I l c a l e n d a r i o c o n t a , q u i n d i , 1 0 s p e t t a c o l i i n t u t t o ; bilancia monologhi e compagnie, testi d’autore “classici” e riletture moderne, star del mondo dello spettacolo televisivo e giovani talenti emergenti, comici e musicisti, in una rosa di allestimenti uniti dal comune denominatore della qualità dei testi, della regia e degli interpreti e che mirano a soddisfare tutti gli amanti dell’arte. Campagna abbonamenti :La campagna abbonamenti si terrà presso il teatro Ristori dal 20 settembre. I costi degli abbonamenti vanno da un massimo di 173 euro per un abbonamento a 10 spettacoli in platea, a 145 euro per il classico abbonamento a otto spettacoli (prosa e operetta), fino a un minimo di 90 euro per un abbonamento under 25 in galleria. Confermare l’abbonamento: le date Per l’assegnazione del posto, gli abbonati alla stagione precedente dovranno presentarsi presso la biglietteria del teatro comunale “Ristori” nei giorni venerdì 20, sabato 21, lunedì 23 e martedì 24 settembre 2013 in questi orari: 10-12/17-19. La conferma dovrà necessariamente avvenire in queste date indicate: i posti non confermati saranno messi a disposizione presso il botteghino del “Ristori. La stagione sarà aperta il 10 ottobre con un omaggio al bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi con lo spettacolo D’amor sull’ali rosee, Il 5 novembre primo appuntamento con la prosa con lo spettacolo Othello, L’H è muta. Con Terapia Terapia il terzo appuntamento sarà il 19 novembre, a dicembre l’unico spettacolo sarà in scena il 3 dic. con la piece L’impresario di Smirne di Carlo Goldoni. A gennaio saranno proposti 3 spettacoli precisamente il 4 serata di flamenco con Body & Sound di Carlos Pinana, venerdì 17 sarà proposto Il tormento e l’estasi di Steve Jobs, ed il 29 sarà la volta della Mandragola di Nicolò Macchiavelli. Più leggero il programma di febbraio con due commedie molto leggere come Cantando sotto la Pioggia in programma il mercoledì 12 e il riuscitissimo recital di Stasera non Escort spettacolo comico proposto il 25 febbraio. Il 12 marzo sarà la volta della compagnia dell’Ente Teatro Cronaca/Artù con con Gianluca Guidi e Gianluca Ramazzotti insieme a Ariello Reggio per la commedia Boeing Boeing. 77 titoli, 10 produzioni: il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia presenta la Stagione 2013-2014. Un teatro che coniughi senso, emozione e poesia, che volga con decisione lo sguardo alla contemporaneità, che si concentri sulla cultura del territorio, ma che sappia anche ampliare i propri orizzonti, senza trincerarsi entro rassicuranti, angusti confini. È a questo ideale di teatro – cuore pulsante di una comunità – che guarda il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia nel comporre una stagione ricca e articolata, che punta molto sulla produzione e sulla Prosa, che conferma la propria vocazione allo scambio con l’estero soprattutto nei cartelloni Danza e Musical&Eventi internazionali, ma sa anche reinterpretarli secondo inedite induzioni. Il 22 ottobre Magazzino 18 di e con Simone Cristicchi, inaugurerà l’attività alla Sala Assicurazioni Generali (la sala maggiore del Politeama) che mantiene questa intitolazione in seguito alla riconferma dell’accordo di collaborazione fra Assicurazioni Generali e Teatro Stabile regionale. Il 24 ottobre alla Sala Bartoli sarà la volta di Una giovinezza enormemente giovane raffinato progetto su Pasolini con l’interpretazione del grande Roberto Herlitzka: uno spettacolo realizzato grazie al contributo della Fondazione CRTrieste. Poi il primo titolo ospite, Un flauto magico firmato da Peter Brook, assoluto maestro della regia e affidato a una compagnia di straordinario talento interpretativo e musicale: emblema di un teatro di straordinaria qualità artistica, emozionante, necessario. La Stagione 2013-2014 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia è stata presentata mercoledì 11 settembre al Café Rossetti nel corso di una conferenza stampa condotta dal presidente Milos Budin e dal direttore Antonio Calenda. A inaugurare la nuova stagione, sia al Politeama Rossetti che alla Sala Bartoli – ha ribadito il direttore Calenda – saranno due spettacoli di prosa, entrambi prodotti dal Teatro Stabile regionale: è un modo per porre in massimo rilievo ciò che per noi è fondamentale. Nell’attività di produzione, il eatro esprime le proprie utopie, la propria identità, propone percorsi di ricerca e di pensiero fortemente significanti. È il caso di giovane, Magazzino 18 e Una giovinezza enormemente i già citati spettacoli d’apertura, entrambi legati alla cultura del territorio. Magazzino 18 che Simone Cristicchi – presente alla conferenza stampa – ha scritto con lo storico Jan Bernas e interpreta diretto da Antonio Calenda, prende le mosse da un particolare luogo della memoria della città – il magazzino che dà il titolo all’opera – per raccontare una pagina dolorosa della storia d’Italia. E per ricostruire le vite di coloro che dopo il 1947 decisero di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane. Una scelta di produzione delicata e importante, che lo Stabile intraprende nella certezza che riflettere sul passato sia fondamentale per affacciarsi con consapevolezza a un presente d’armonia. Attore e cantautore di fine sensibilità, Cristicchi sarà al centro di uno spettacolo composito, in cui la prosa s’intreccerà a immagini e alla musica eseguita dalla FVG Mitteleuropa Orchestra diretta dal Maestro Valter Sivilotti. Coproduttore dello spettacolo è Promomusic.Una giovinezza enormemente giovane si fonda invece sulla drammaturgia di Gianni Borgna, grande esperto pasoliniano, per fare un singolare omaggio al grande scrittore friulano. Un monologo presago che da un lato evoca la sua opera letteraria, dall’altro sancisce la capacità profetica dello scrittore sul piano politico e sociale. Come se avesse saputo intuire quanto sarebbe accaduto nel mondo dopo la sua stessa morte. Protagonista di raffinato talento e forza introspettiva ne è Roberto Herlitzka diretto da Antonio Calenda. Lo spettacolo, che nasce in sinergia con Mittelfest 2013, è stato dato con successo in anteprima a Cividale. La scena con Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti accanto a Stefano Annoni La scena, terza produzione inedita firmata dallo Stabile con Enfi Teatro e inserita nel cartellone Prosa, è una commedia toccante, divertente e attuale. Ne è autrice e regista Cristina Comencini, acuta interprete del mondo femminile: due donne mature sono al centro della piéce, con le loro vite, le ambizioni, i sogni. Fra loro un giovane uomo e le sue impreviste fragilità. “Duettano” nei ruoli delle protagoniste Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti accanto a Stefano Annoni.Prosegue poi per il Teatro Stabile la collaborazione con Bags, Malguion e con gli Oblivion: mentre continua ad essere in tour Oblivion Show 2.0, il talentuoso ed esilarante quintetto ha concepito un’originale incursione nel mondo di Verdi e di Shakespeare: Othello – l’H è muta. Lo spettacolo, che come sempre intreccia gag e musica, sarà in scena al Politeama Rossetti, come pure una versione da “gran finale” di Oblivion Show, che – arricchito da un buon numero di brani nuovi – apprezzeremo nella versione “2.5”. L’attività di produzione e ospitalità inserita nell’ambito di “altripercorsi” sarà connotata quest’anno da una rilevante novità: la collaborazione con Bonawentura avviata con soddisfazione lo scorso anno, con la coproduzione di La melodia del corvo (spettacolo presentato in parte alla Sala Bartoli e in parte al Teatro Miela), verrà incrementata sia sul piano produttivo che su quello degli spazi. Una nuova produzione firmata da entrambe le realtà sarà infatti La coscienza di Zeno spiegata al popolo interpretata da quelli di Pupkin diretti da Paolo Rossi e sarà in scena di nuovo nelle due sale, mentre Pupkin Kabaret sarà programmato per la prima volta al Politeama Rossetti. Sul piano degli spazi, inoltre, gli appuntamenti del cartellone altripercorsi, potranno contare oltre che sulla Sala Bartoli e sulla Sala Assicurazioni Generali anche sul palcoscenico del Teatro Miela, che ospiterà ben cinque titoli: ciò nell’ottica di un dialogo sempre più intrinseco fra realtà artistiche affini che permetta un’opportuna sinergia fra strutture teatrali della città e della regione. Nel contesto di altripercorsi andrà in scena anche la nuova produzione dello Stabile UNA di Enrico Luttman, diretto da Marco Casazza e interpretato da Maria Grazia Plos: un testo leggero ma molto incisivo sulle inquietudini e le prospettive di “una” donna di oggi. Nello stesso cartellone – va infine ricordato – verrà riproposto Il tormento e l’estasi di Steve Jobs di Mike Daisey con Fulvio Falzarano diretto da Giampiero Solari: produzione varata con ottimo esito lo scorso anno, sarà poi in tournée nazionale, come pure l’ibseniano Hedda Gabler che riprenderà il tour a ottobre dalla sala storica del Piccolo Teatro di Milano in via Rovello. La stagione Prosa 2013-2014 incrementa con decisione l’attenzione verso la contemporaneità: dei 17 titoli in programma, la maggior parte si sofferma su diversi aspetti della nostra realtà. Il teatro dunque sa parlare di complessità dei sentimenti, ma anche di differenze sociali e interiori, di mafia o della nostra più discussa politica recente… può affrontare addirittura gli intrighi che hanno generato la scellerata strategia dei “titoli derivati”. Ed in cartellone figurano autori italiani e internazionali che si fanno latori di tali tematiche, restituendo al teatro il suo ruolo centrale nella discussione e nel pensiero collettivi: Martin Crimp, Mattia Torre, Ronald Harwood, Pietro Grasso, Lucy Prebble, Vitaliano Trevisan… Anche i classici – alla cui universalità di pensiero e di senso è impossibile rinunciare – sono spesso riletti attraverso una sensibilità vicina a noi: è il caso di Richard Bean che restituisce lo spirito di Carlo Goldoni con spirito irruente, di Trevisan, autore di un inedito adattamento del Riccardo III shakespeariano, del limpido lavoro che Tullio Kezich ha effettuato per dare sostanza teatrale alla scrittura di Svevo, di Marco Paolini che costruisce il suo spettacolo sulla base dei racconti di Jack London. Come in passato, rimane imprescindibile il canone della qualità artistica delle prove attoriali e di regia scelte per la nuova stagione: nomi di indiscutibile profilo, impegnati in sfide interessanti, scorrono uno dopo l’altro in locandina. P. Favino interprete di Servo di scena A partire da Pierfrancesco Favino, regista – con Paolo Sassanelli – e protagonista, attorniato da una notevole compagnia, di Servo per due di Bean. Seguiranno Laura Morante e Gigio Alberti in The Country di Crimp, il teso confronto fra Luca Zingaretti (anche regista) e Massimo De Francovich ne La torre d’avorio di Harwood, Valerio Mastrandrea e Valerio Aprea nell’attualissimo Qui ed ora di Mattia Torre. Sarà di certo uno degli ospiti più attesi Giuseppe Fiorello, eclettico protagonista e coautore dell’omaggio a Domenico Modugno Penso che un sogno così, diretto da Giampiero Solari. Per la prima volta affronta Shakespeare da regista e interprete Alessandro Gassmann in R III – Riccardo Terzo, cui succederanno le prove nel repertorio classico di Giuseppe Pambieri diretto da Maurizio Scaparro in un apprezzato La coscienza di Zeno, di Geppy Gleijeses nel capolavoro di Wilde L’importanza di chiamarsi Ernesto, di Mariano Rigillo in Erano tutti miei figli di Arthur Miller, nonché l’attesa lettura registica di Damiano Michieletto de L’ispettore generale di Gogol’. Sarà certo interessantee la regia di Enron di Lucy Prebble firmata da Leo Muscato, linguaggio composito e attori-danzatori del Balletto Civile di Michela Lucenti per parlare di crisi e frodi bancarie, mentre un’insolita piéce petroliniana, Il padiglione delle meraviglie segna il ritorno di Manuela Kustermann diretta da Massimo Verdastro. Dopo il silenzio di Pietro Grasso – spettacolo rivelazione al Festival di Spoleto – riporterà al Rossetti Sebastiano Lo Monaco e Mariangela D’Abbraccio. Alessandro Haber diretto da Andrée Ruth Shammmah interpreta Una notte in Tunisia, ispirato all’epilogo della vita di Craxi e Marco Paolini propone un nuovo momento del suo coinvolgente teatro in Ballata di uomini e cani. Alessandro Gassman che solcherà il palco del Rossetti con il Riccardo 3° A tali titoli si aggiungono le 24 proposte – tutte selezionate nell’ambito della drammaturgia contemporanea – del cartellone altripercorsi che, nei tre spazi di Sala Bartoli, Sala Assicurazioni Generali e per la prima volta del Teatro Miela, completeranno l’offerta inerente al teatro di prosa, assicurando al pubblico un orizzonte molto ampio di temi e riflessioni. Con tagli sulla realtà coraggiosi, la stagione affronta infatti argomenti complessi come ad esempio quello dell’omosessualità (Beniamino di Steve J.Spears con Ennio Fantastichini), quello della controversa condizione femminile (Ferite a morte di Serena Dandini con Lella Costa, La semplicità ingannata di e con Marta Cuscunà), mentre un interessante ritratto di donna, fuori e dentro il mito sarà tratteggiato da Daniela Giovanetti diretta da Monica Conti in Jackie di Elfriede Jelinek. Una venatura del cartellone è dedicata anche alla riflessione sulla spiritualità e le religioni, considerate in chiavi diverse: lo humor sottile di Moni Ovadia ne Il registro dei peccati, la scrittura rigorosa di Stefano Massini in Balkan Burger, il taglio umano e avvincente di Eric-Emmanuel Schmitt ne La notte degli ulivi e Il Vangelo secondo Pilato con Christian Poggioni. Attese prove d’attore saranno quelle di Francesco Russo Alesi che traduce in “assolo” Natale in casa Cupiello (una delle più ammirate novità della scorsa stagione) e di Giulia Lazzarini, grande interprete strehleriana che diretta da Renato Sarti in Muri evocherà la rivoluzione basagliana. Luca Lazzareschi e Tamara Balducci analizzeranno la fine d’un rapporto nella singolare struttura drammaturgica di Pascal Rambert in Clôture de l’amour, Corrado Augias ritorna a Trieste per tratteggiare accompagnato da un pianoforte un particolare ritratto di Traviata. Poi le belle interpretazioni di Randisi e Vetrano, anche registi del commovente Totò e Vicé di Franco Scaldati a cui seguiranno l’agonismo in forma teatrale di Giorgio Lupano e Cristian Giammarini in Maratona di New York di Edoardo Erba, ormai un classico, come pure Variazioni enigmatiche di Schmitt, qui interpretato da Saverio Marconi e Gian Paolo Valentini. Affiatato ed esilarante sarà anche il duetto di Paolo Triestino e Nicola Pistoia in Grisù, Giuseppe e Maria di Gianni Clementi, mentre una curiosa intersecazione fra prosa e fumetto avviene in Poema a fumetti di Dino Buzzati, con Paolo Valerio. L’onda dell’incrociatore infine, frutto del talento di artisti corregionali diretti da Maurizio Zacchigna, trae ispirazione dal romanzo di Quarantotti Gambini per un ritratto d’epoca di Trieste. Si delineano invece lungo un itinerario di commistione fra prosa e musica, Gaber se fosse Gaber di e con Andrea Scanzi e Io provo a volare con Gianfranco Berardiancora sulle suggestioni di Domenico Modugno. Ritorna la nuova versione dell’intramontabile Cats per gli spettacoli eventi di musical Un’ispirazione nuova percorre il cartellone Musical & Eventi internazionali: è l’idea del circo, che attraversa molti dei titoli, reinterpretata in diverse forme. La troviamo soprattutto in ID del Cirque Éloize che, per la prima volta in collaborazione con il celeberrimo Cirque du Soleil, propone uno spettacolo che intreccia magia e modernità. Performance basate sulla multidisciplinarietà e perfezione degli artisti: arti circensi, potenzialità del corpo, teatro, incanto e addirittura – in questo show dal profilo “urbano” ed attuale – hip hop, acrobazie da streetdancers e l’intervento di bikers capaci di sfidare le leggi dell’equilibrio e della gravità. Lo spettacolo sarà solo a Trieste e Milano. In esclusiva nazionale arriva poi The Illusionists: l’esordio della magia sul palcoscenico del Rossetti. Ne sono protagonisti sette illusionisti fra i più quotati al mondo, ognuno eccellente nel proprio settore, dalle sparizioni ai numeri con le catene ispirati a Houdinì, dai giochi con animali a performances che lasceranno tutti senza fiato. L’ allestimento è multimediale e molto sfarzoso. Hanno imparato dall’acrobazia e dalla fantasia circensi anche i performer protagonisti di Blam! spettacolo rivelazione al recente Festival di Edimburgo, che gioca con rigorosi ambienti e oggetti d’ufficio per trasportare il pubblico poi in un inarrestabile vortice di creatività, punteggiato da citazioni riconoscibili e divertenti. La critica inglese lo ha definito “capolavoro di comicità” ma Blam! È molto di più: un mondo in cui ogni linguaggio – tranne la parola – è consentito agli artisti per stupire spettatori di ogni età. Giochi d’ombre, danza di alto livello e acrobazia si fondono nel mondo incantato di Shadowland, la nuova proposta dei Pilobolus (che sarà inclusa anche nel cartellone Danza) che finora ha lasciato senza fiato pubblico ed operatori: un’incursione in un universo dove tutto è possibile, diventare piccolissimi o grandi come elefanti, vivere avventure meravigliose e trasformazioni che solo la fantasia più accesa sa suggerire. Con un protagonista assoluto: il corpo umano. Il musical puro invece, è rappresentato dal titolo più amato e famoso che si possa immaginare in questo campo: ritorna Cats ed è un grande avvenimeto, dopo l’immenso successo del 2008. In Italia, solo Trieste (debutto nazionale) e Milano – dove replicherà al Teatro degli Arcimboldi – figurano nel tour dell’edizione originale inglese del capolavoro di Andrew Lloyd Webber e Thomas Stearns Eliot, per la regia di Trevor Nunn: una produzione firmata da Cameron Mackintosh and The Really Useful Group e portata in tour da David Ian Productions, che emozionerà con le splendide musiche, le danze e le poetiche avventure dei “gatti” che più hanno colpito l’immaginario collettivo. Come da tradizione, anche le più interessanti produzioni italiane trovano spazio nel cartellone dello Stabile regionale: ecco dunque Spring Awakening tratto da Risveglio di Primavera di Wedekind. Un classico ottocentesco diviene musical e dà voce alle inquietudini della giovinezza e ai conflitti generazionali attraverso una colonna sonora rock e ai testi di Steven Slater e Dunkan Sheik. Straordinari giovani interpreti sono diretti da Emanuele Gamba. Fuori abbonamento, rispondono ancora all’ambito musical Thriller Live, omaggio in grande stile a Michael Jackson che ritorna al Rossetti dopo il debutto nazionale avvenuto proprio qui nel 2009 e la nuova produzione della Compagnia della Rancia, AAA Cercasi Cenerentola, scritta da Marconi e Stefano D’Orazio e interpretata da Manuel Frattini e Paolo Ruffini per la regia di Saverio Marconi. Ritornano invece le suggestioni del circo in Slava’s Snowshow, lo spettacolo del clown più poetico e famoso al mondo, ormai divenuto un cult per la platea del Rossetti come per i grandi teatri europei (è ospite frequente al Piccolo di Milano) e la novità di Tomas Kubinek in Certified Lunatic & master of the impossible, reinterpretazione della figura del clown in chiave esilarante e spericolata. Per la danza Bailando mi Tierra Possiede spunti molto interessanti e un’accentuata attenzione verso le migliori realtà di danza nazionali, il cartellone dedicato alla Danza. Sarà inaugurato da un appuntamento di grande suggestione, Bailando mi tierra – Mudéjar, di cui sarà protagonista Miguel Angel Berna con la sua compagnia di danza spagnola: è una vera star della jota, ballo di grande virtuosismo, dalle cadenze incandescenti, dagli incredibili giochi di piedi e di nacchere. Legati alla cultura popolare saranno anche Lučnica dello Slovak National Ballet, una compagnia che danza balli folk ad alto livello e con sfarzo di costumi tradizionali e lo spettacolo di tango. La grande danza argentina torna infatti a Trieste con due star del calibro di EricaBoaglio e Adrian Aragon che propongono una nuova edizione di Pasiones 2014 tango y musical: lo spettacolo che aveva segnato un notevole successo 10 anni orsono ritorna in Italia a grande richiesta con una veste completamente rinnovata e coreografie inedite. Accanto alle due star cinque straordinarie coppie di danzatori. A rappresentare la danza italiana, una delle sue punte di diamante, ormai contesa anche dalle ribalte internazionali: Eleonora Abbagnato, etoile dell’Opéra di Parigi, danzerà in un Gala dedicato alla grande danza, Je suis Eleonora Abbagnato. Le eccellenze della danza moderna, invece, saranno rappresentate dal Spellbound Contemporary Ballet che presenterà Le quattro stagioni su musica di Vivaldi e coreografie di Mauro Astolfi e dal ritorno di Aterballetto con due serate a programma diverso, la prima con coreografie di William Forsythe e Bigonzetti, la seconda con un repertorio interamente coreografato da Mauro Bigonzetti. Inoltre sarà curioso l’appuntamento proposto dal Balletto di Roma, altro ensemble molto quotato a livello nazionale, che in Futura danzerà su musiche e voce di Lucio Dalla in uno show complesso e suggestivo. A completare il carnet di Danza saranno i già citati Pilobolus con Shadowland e due appuntamenti fuori abbonamento: nel periodo natalizio l’immancabile ritorno del Balletto di Mosca che proporrà i suoi romantici Lo schiaccianoci e La bella addormentata. Infine un altro ritorno: Lord of the Dance di Michael Flately che entusiasmerà gli appassionati di danza irlandese con uno spettacolo da record che figura in assoluto fra i maggiori successi internazionali.Ad arricchire ulteriormente la programmazione 2013-2014 sarà un nuovo itinerario, inerente alla musica: linguaggi che si fondono, quello della musica e quello delle emozioni del teatro – come dimostra lo straordinario appuntamento con Un flauto magico, capolavoro mozartiano messo in scena in forma raffinata e incantata da Peter Brook – e che così intrecciati ritorneranno spesso nel corso della stagione. A quest’ambito faranno capo appuntamenti come A little nightmare music di Igudesman & Jo, due impeccabili musicisti, virtuosi ed esilaranti che hanno travolto e conquistato il mondo con la carica di energia e ironia del loro spettacolo che parte dalla musica classica per raggiungere estremi sorprendenti. Non mancherà entusiasmo neanche ai giovani del Walt Whitman and The Soul Children of Chicago con cui festeggeremo il Natale sull’onda del gospel. Sarà invece il jazz protagonista del concerto di Raphael Gualazzi, ospite dello Stabile a novembre, mentre Ludovico Einaudi eseguirà il suo raffinato repertorio pianistico a dicembre, in uno spettacolo nuovo in cui sarà accompagnato da un ensemble di 11 musicisti: violini, viole, violoncelli e percussioni. In programma anche un Galà dell’operetta e del musical a cura dell’Associazione Internazionale dell’Operetta. In equilibrio “instabile” fra comicità e lirica sarà infine il già citato spettacolo degli Oblivion, Othello – la h è muta.Infine lo Stabile risetrva un nutrito programma agli appassionati di Cabaret, che fin d’ora potranno contare sulle presenze al Politeama Rossetti di Alessandro Siani con Sono in zona show, Angelo Pintus con 50 sfumature di Pintus, del Pupkin Kabarett in uno Speciale di Capodanno, di Paolo Migone in Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere, di Gioele Dix in Nascosto dove c’è più luce, di Maurizio Battista in Una serata unica, di Giuseppe Giacobazzi in Un po’ di me e naturalmente sul gran finale con Oblivion Show 2.5. Fra gli appuntamenti straordinari figura anche lo spettacolo di produzione 20.000 Leghe sotto i mari messo in scena dagli allievi della Scuola StarTs Lab che opera in collaborazione con lo Stabile regionale. La regia è di Luciano Pasini mentre l’accurata preparazione musicale e di dizione dei ragazzi sono frutto del lavoro rispettivamente di Daniela Ferletta e Noemi Calzolari. Le musiche originali sono di Marco Steffé mentre l’adattamento teatrale dal classico di Jules Verne è opera di Adriano Braidotti: lo spettacolo sarà in scena a novembre alla Sala Bartoli. La campagna abbonamenti parte da giovedì 12 settembre: per prezzi, formule d’abbonamento, dettagli sulle date degli spettacoli rimandiamo al depliant di presentazione della stagione e al sito del teatro www.ilrossetti.it. Notizie anche sulla pagina Facebook del Rossetti e al numero del Teatro 040.3593511. Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, moltiplica nella Stagione 2013-2014 le formule di abbonamento rivolgendosi al pubblico con un’ampia gamma di proposte, dalla più completa alle più convenienti, nell’intento di rispondere alle inclinazioni e alle possibilità del più vasto numero di spettatori possibile. La conferma degli abbonamenti a turno fisso va effettuata entro venerdì 27 settembre: da lunedì 30 settembre i posti non confermati verranno messi in vendita. La Stagione 2013-2014 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste. Si ringraziano tutti i Soci, in particolare il Comune di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Trieste. Contribuiscono all’attività la Camera di Commercio di Trieste, e gli altri sponsor che con il loro prezioso apporto aiutano il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia a offrire arte, cultura, pensiero e divertimento di qualità. La redazione spettacoli Le stagioni ERT 2013/2014 si apriranno in musica Ad inaugurare alcuni dei 23 cartelloni ci penseranno tre spettacoli che coniugano la recitazione al canto. Aggiungi un posto a tavola, scritta da Garinei e Giovannini nel 1974, è la commedia musicale italiana più famosa al mondo e Compagnia dell’Alba e Stabile d’Abruzzo la riallestiranno affidandosi a giovani performer che cantano dal vivo sulle indimenticabili musiche del M° Armando Trovajoli. Justine Mattera sarà la stella di Sugar, il musical tratto dal film di Billy Wilder e I.A.L. Diamond del 1959 A qualcuno piace caldo con Marilyn Monroe, Jack Lemmon e Tony Curtis. OtHello, l’H è muta… è l’ultima fatica di quelli che, dati alla mano, sono il fenomeno teatrale degli ultimi anni: gli Oblivion. I cinque “madrigalisti moderni”, accompagnati al pianoforte da Denis Biancucci, dopo Oblivion Show e Oblivion Show 2.0, riscrivono l’Othello di Shakespeare facendosi aiutare da Wagner e Verdi. Trovate geniali e esecuzioni musicalmente inappuntabili saranno le fondamenta di questa produzione firmata Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Restando in tema di produzioni regionali, l’ERT anche nel 2013/2014 darà grande spazio al teatro a km 0. Detto di OtHello, lo Stabile regionale sarà presente in calendario anche con Il tormento e l’estasi di Steve Jobs, testo di Mike Daisey, affidato al carisma di Fulvio Falzarano, che intreccia la luminosa epopea di Jobs alla rivelazione del profilo inquietante del “prezzo” pagato per quella tecnologia che ha cambiato il mondo. Gli Artisti Associati di Gorizia presentano due novità: Che fine ha fatto Baby Jane?, la prima assoluta della versione teatrale del celebre film di Robert Aldrich interpretato sul grande schermo da Bette Davis e Joan Crawford; sul palco, dirette da Antonio Salines, salirannoSydne Rome e Francesca Bianco; Talk Radio, musica e parole con i successi e le imitazioni di Giò Di Tonno, da Notre Dame de Paris ai Promessi Sposi, passando per le interpretazioni di brani di Cocciante e Gino Paoli. Il CSS Teatro Stabile d’innovazione del FVG propone due novità targate Teatro Incerto: Predis, la nuova commedia di Fabiano Fantini, Claudio Moretti ed Elvio Scruzzi, nella quale tutti e tre vestiranno l’abito talare ma assumeranno anche il ruolo di padri di un neonato; La Solitudine del Tennista vedrà Claudio Moretti afferrare la racchetta per un’altra prova d’attore legata allo sport, come già in Maratona di New York e Bessôl. La Contrada – Teatro Stabile di Trieste presenterà uno dei capolavori di Neil Simon, Prigioniero della Seconda Strada con Maurzio Casagrande e Tosca D’Aquino; e Il metodo, pièce del catalano Jordi Galceràn, che vedrà Adriano Giraldi, Riccardo Maranzana, Maria Grazia Plos e Maurizio Zacchigna interpretare quattro manager pronti a battersi senza esclusione di colpi per un posto di direttore generale di una multinazionale. Sempre in tema di produzioni regionali, ricordiamo La vita non è un film di Doris Day, firmata Vettori Ultramondo, che l’anno scorso ha sbancato i botteghini dei teatri ERT grazie alla performance delle “lady” Massimo Somaglino, Claudio de Maglio e Claudio Mezzelani. Si può decisamente parlare di artisti regionali anche nel caso di Marta Cuscunà e Giuliana Musso. Le due attrici che hanno trovato casa produttiva fuori regione, saranno ospiti del circuito con i loro più recenti lavori, rispettivamente La semplicità ingannata e La fabbrica dei preti. Anche quest’anno i titoli in cartellone saranno più di 80 e verranno svelati nel mese di settembre. Concludiamo con due degli appuntamenti più prestigiosi: Viviani Varietà che vedrà Massimo Ranieri, diretto da Maurizio Scaparro, impegnato in una prova d’attore tra poesie, parole e musica; e il ritorno della commedia corale Boeing Boeing, con un cast di assoluto livello, da Gianluca Guidi a Gianluca Ramazzotti, passando per Ariella Reggio e lefemme fatale Ela Weber, Marjo Berasategui e Barbara Snellenburg. TEATRO VERDI PROSEGUE LA ABBONAMENTI GORIZIA – CAMPAGNA Nei primi sei giorni ben 181 le tessere riconfermate. Sarà Chiara a inaugurare la stagione il 25 ottobre Prosegue la campagna abbonamenti del teatro comunale Giuseppe Verdi di Gorizia per la stagione 2013-2014. Come di consueto nella prima fase è data la precedenza alle riconferme: nei primi sei giorni di apertura della biglietteria, sono state 181 le tessere rinnovate, sei in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli abbonati che nella scorsa stagione avevano sottoscritto la tessera per Prosa, Musica e Balletto, Grandi Eventi, 3 Stelle classico e contemporaneo e come Universitari avranno tempo fino a sabato 14 per far valere la propria opzione, confermando il proprio abbonamento o scegliendone uno di diversa tipologia tra i vari pacchetti, con la possibilità anche di cambiare settore e posto, scelta in questo vincolata alla disponibilità. Finora sono stati riconfermati per l’esattezza 68 abbonamenti per la Prosa, 56 per Musica e balletto, 53 per Grandi eventi e quattro 3 Stelle. TEATRO CONTATTO 32: FACCIAMO LE DIFFERENZE Teatro Contatto 32 si inaugura l’8 novembre 2013 (Teatro Palamostre) con un Pinocchio “differente”, per l’appunto, il Pinocchio creato dalla compagnia Babilonia Teatri in collaborazione con Gli amici di Luca, l’Associazione bolognese nata per dare supporto a chi ha vissuto l’esperienza del coma. Spettacolo sulla vita e la morte, racconta in maniera anticonvenzionale, toccante, sorprendentemente ironica tre rinascite “in prima persona”. Il 28 novembre (Teatro Palamostre) un protagonista della scena civile italiana, Ascanio Celestini inscena Discorsi alla nazione: fra democrazia e dittatura, una galleria di uomini di potere impegnati a testare il proprio ascendente su cittadini sempre più sudditi e governi sempre meno democratici. Non c’è solo il cinema fra gli impegni di Giuseppe Battiston: nella prossima stagione c’è nuovamente anche il palcoscenico, dopo il Macbeth della passata stagione e l’ Orson Welles di tre anni fa. L’invenzione della solitudine , da uno dei romanzi più autobiografici di Paul Auster, lo vede infatti protagonista con un nuovo monologo a Udine il 12-13 dicembre (Teatro Palamostre). La perdita improvvisa del padre è occasione per lo scrittore americano di un viaggio fra ricordi d’infanzia e la scoperta di sorprendenti coincidenze esistenziali, nel più squisito stile dell’autore della Musica del caso. In un Paese in cui i casi di omofobia sono in costante crescita, ricci/forteprendono posizione con il loro teatro di bruciante sincerità. L’11 gennaio 2014 la potente energia della loro compagnia sarà protagonista al Teatro Palamostre con Still Life , una presa di posizione onirica e potente contro indifferenza, ipocrisia e pregiudizio. Per la prima volta a Teatro Contatto, una fra le formazioni più “colte” e innovative della scena emergente, Anagoor, il 25 gennaio a Udine (Teatro S. Giorgio) con L.I. Lingua imperii , ispirato allo sconvolgente romanzo Le Benevole di Johnathan Littell , in cui drammatici episodi storici della seconda Guerra mondiale sono narrati dal punto di vista di alcuni ufficiali nazisti. Il regista e drammaturgo del momento, l’argentino Rafael Spregelburdfirma la regia della nuova coproduzione del CSS, Furia avicola , da due folgoranti corti teatrali sulla fine dell’Arte e sulla fine (sventata) del suo Paese. In scena il 30 -31 gennaio e 1 febbraio 2014 al Teatro S.Giorgio. E sempre dall’Argentina esuberante di talenti, arriva il 21-22 marzo 2014 (Teatro Palamostre) Claudio Tolcachir e la sua compagniaTimbre4, con Emilia , un interno di famiglia nella Buenos Aires di oggi e di ieri, sincero, disarmante, irresistibile. Il segmento comico appuntamenti: l’ 8 di Teatro Contatto prevede due febbraio (Teatro Palamostre) i fenomenali Antonio Rezza e Flavia Mastrella con il caleidoscopico trasformismo di Fratto_X , il 21-22 febbraio (Teatro Palamostre) per due straordinarie anteprime del nuovo spettacolo di Alessandro Bergonzoni . Il romanzo forse più intimo e sconvolgente di Pier Vittorio Tondelli, Camere separate, scritto a pochi mesi dalla sua scomparsa, ha nuova vita teatrale inBiglietti da camere separate , un omaggio di Andrea Adriatico, da vedere il 27-28 febbraio e 1 marzo (Teatro S.Giorgio). Fratelli Dalla Vita, freschi vincitori del Premio Scenario 2013, ridisegnano tipi, prototipi, luoghi comuni del nordest disagiato seppur agiato, in una serata con doppia proposta: il 15 marzo (Teatro S.Giorgio) con Veneti Fair e, a seguire, Mio figlio era come un padre per me . Il 5 aprile (Teatro S.Giorgio), Contatto mette in successione “maratona” tre capitoli del progetto Io Shakeaspeare realizzato dall’Accademia degli Artefatti e appena presentato alla Biennale di Venezia al termine di una residenza a Udine che ha coinvolto il CSS anche come coproduttore. Il drammaturgo britannico Tim Crouch in Io Cinna (produzione CSS con l’udinese Gabriele Benedetti), Io Banquo , Io Fiordipisello riscrive note commedie e drammi shakespeariani dal punto di vista di personaggi minori e secondari, facendone emergere aspetti inediti e divulgativi. Il fine stagione è affidato, il 12 aprile 2014 (Teatro Palamostre), all’energia contagiosa e civile del Collettivo InternoEnki, la compagnia vincitrice del Premio Ustica 2013 con M.E.D.E.A Big Oil vibrante denuncia sul devastante dominio monopolistico delle multinazionali del petrolio in Basilicata. Dal 10 settembre, apertura biglietteria a Udine, Teatro Palamostre, piazzale Diacono 21, dal martedì al sabato ore 17.30-19.30, t +39 506925. [email protected] www.cssudine.it 0432 “Ballando con Cecilia” teatrino di San Giovanni al Sabato 7 settembre alle 21.00 al Teatrino di San Giovanni, La Contrada presenta “Ballando con Cecilia”, all’interno della manifestazione “Teatri a Teatro 2013” organizzata dalla Provincia di Trieste. Lo spettacolo è una riduzione teatrale tratta dall’omonimo romanzo di Pino Roveredo pubblicato dalla casa editrice LINT di Trieste, e per la prima volta andrà in scena proprio nei luoghi in cui la vicenda è ambientata. Nel padiglione “i”, dentro il comprensorio dell’ex manicomio di Trieste, da oltre sessant’anni scorre la storia senza storia di un gruppo di anziani, iniziata prima con la condanna pesante all’internamento psichiatrico, e proseguita poi con il riposo silenzioso della residenza. Persone che per sessant’anni hanno ignorato la storia di coloro che vivono oltre i portoni e le mura, qualcuno per l’assenza naturale dell’alienazione, qualcun altro invece, come Cecilia, con la protesta di chi è consapevole di subire un’ingiustizia, e per questo alza un muro dentro la memoria, riservandosi solo un piccolo spazio dove far girare all’infinito i ricordi dei suoi trentasei anni di libertà. Comincia in questo modo il racconto di Roveredo sul suo incontro con la dura realtà degli ospedali psichiatrici; accettando per un breve periodo l’incarico di “operatore”, lotta diverse settimane per entrare nella cerchia dei malati, farsi accettare e riconoscere e riuscire a strapparli all’autoisolamento in cui si sono trincerati. Le resistenze maggiori le oppone proprio Cecilia e solo con infinita pazienza e perseveranza “l’operatore” riesce ad entrare in contatto con l’anima più profonda della donna, ma il rapporto che si instaura tra i due è fragile e rischia continuamente di spezzarsi. “Ballando con Cecilia” ha debuttato nel 2001 al Festival di Todi, prodotto dalla Contrada-Teatro Stabile di Trieste, in questo nuovo allestimento con la regia di Francesco Macedonio, che aveva firmato anche la precedente messinscena, si avvale dell’interpretazione di Ariella Reggio e Adriano Giraldi. Lo spettacolo andrà in scena sabato 7 settembre alle ore 21. Ingresso Gratuito. Informazioni: www.contrada.it 040.390613; [email protected]; Gli Oblivion in trasferta a Beverly Hills Dal Festival MITO a Beverly Hills! Grande inizio di stagione per gli Oblivion, che con la loro simpatia conquisteranno anche il pubblico d’Oltreoceano. Sabato 7 settembre il gruppo infatti sarà in scena nella splendida cornice dei Beverly Canon Gardens a Beverly Hills, Los Angeles con il suo classico Oblivion Show. La comicità trascinante e l’irriverente stile musicale di Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli hanno infatti convinto il Consolato italiano a inserire il loro spettacolo in un’importante manifestazione, in rappresentanza del teatro italiano. Si tratta dell’evento intitolato Sotto le Stelle: una serata con cibo, vino, musica e spettacolo dal sapore italiano organizzata da Studio Musica USA. I Beverly Canon Gardens si trasformeranno – solo sabato 7 settembre – in una piazza italiana con degustazioni di vino, piccoli stand di esposizione, caffè italiano e molto altro. Nel parco verrà allestito un palco con musica live non stop. Il ricavato del wine bar sarà donato a IAMLA, Californian 501c Foundation. L’evento è stato reso possibile dal Consolato Generale Italiano a Los Angeles e promosso dalla Italian Trade Commission a Los Angeles ed è parte delle celebrazioni per “2013 – anno della cultura italiana in U.S.” Una presenza importante, dunque, quella negli Stati Uniti degli Oblivion, che approderanno alla ribalta di Beverly Hills reduci da un successo tutto italiano: risale infatti a ieri sera – giovedì 5 settembre – il loro esordio milanese, nell’ambito del prestigioso Festival MITO, con la nuova esilarante produzione OtHello – la H è muta, una loro singolarissima “incursione” fra il capolavoro shakespeariano e l’opera di Verdi. Naturalmente gli Oblivion – coprodotti dallo Stabile con Bags e Malguion – sono attesi con questa e altre sorprese nella stagione 2013-2014 dello Stabile del Friuli Venezia Giulia, che sarà ufficialmente presentata mercoledì 11 settembre. “L’attrice” Delponte con Clelia Domenica 8 settembre, ore 21, Sala, consiliare della Provincia – Pordenone Martedì 17 settembre, ore 21, Teatro Gozzi – Pasiano Ingresso libero Dopo il successo de “La Carta da Parati Gialla” ( monologo al femminile ispirato all’omonimo racconto di Charlotte Perkins Gilman), l’Associazione Le Muse Orfane propone nell’ambito di Musae 2013, un altro ritratto al femminile, questa volta inedito, scritto dalla regista e drammaturga Silvia Lorusso Del Linz, che ne cura anche l’allestimento, quasi su misura per Clelia Delponte, attrice e giornalista. “L’attrice”, spettacolo dalle gradevoli atmosfere vintage, è ambientato fra gli anni ’50 e ’60, raccontando le aspirazioni di una giovane di provincia, ingenua e sognatrice, ammaliata dal mondo patinato di Cinecittà, che spia trepidante sulle riviste o vive facendosi travolgere dalle emozioni del cinematografo. Tina, questo il suo nome, coraggiosa e incosciente abbandona il suo mondo per recarsi a Roma e tentare la ventura, affrontando il viaggio con il cuore colmo di speranze e aspettative. Nella capitale troverà però un mondo superficiale e frivolo, e spesso senza scrupoli, pronto a fagocitarla nei suoi meccanismi insidiosi. Tina dovrà confrontarsi con la realtà e prendere coscienza che per una Sofia Loren che ce la fa, ci sono mille ragazze come lei, volenterose e determinate, ma prive di talento e appoggi. La situazione si rivela molto diversa da quella immaginata e Tina dovrà prendere atto che lo splendore di Cinecittà non è alla portata di tutte, e che le dive, da lei tanto ammirate, hanno percorso strade cui è difficile accedere se non si hanno le conoscenze giuste o il colpo di fortuna adeguato. Allora, come oggi, il successo è un miraggio che abbaglia, ma che è difficile afferrare. “L’attrice” andrà in scena domenica 8 settembre alle 21 nella sala consiliare della Provincia a Pordenone e martedì 17 settembre alle 21 nel Teatro Gozzi di Pasiano (Pn), sempre con ingresso libero.