Strategie biotec per l’incremento di resistenza alle malattie Come si difendono le piante dai patogeni? Difese costitutive: -barriere strutturali: es., cuticola, periderma, parete cellulare -metaboliti secondari tossici Difese indotte: - risposta locale: induzione di una serie di reazioni metaboliche al sito di infezione mirate a bloccare l’ingresso del patogeno -risposta sistemica (Resistenza sistemica acquisita, SAR) Strategie usate per produrre piante transgeniche Strategia 1: interferenza diretta con la patogenicità o inibizione della fisiologia del patogeno Strategia 1a – difesa costitutiva (inserire geni codificanti proteine antimicrobiche) Strategia 1b –difesa indotta (è una variante della strategia 1a dove le proteine antimicrobiche sono controllate da un promotore inducibile) Strategia 2: regolazione della naturale risposta di difesa indotta Strategia 2a: Modifica del sistema di riconoscimento del patogeno (es. geni R) Strategia 2b: Modifica delle vie di regolazione a valle (es. SAR) e fattori di trascrizione Strategia 3: “Pathogen mimicry” o vaccinazione genetica o resistenza indotta. Consiste nella manipolazione della pianta per indurre il riconoscimento di uno specifico patogeno attraverso sequenze derivate dal patogeno. Collinge et al. Eur J Plant Pathol (2008) 121:217–231 I geni più comuni inseriti in piante coltivate e di cui si stanno effettuando prove di campo negli USA Collinge et al. Annu. Rev. Phytopathol. 2010. 48:269–91 Per le strategie 1 e 2 i geni utilizzati sono: 1) Geni di pianta o esogeni che possiedono attività antimicrobica o contrastano fattori di virulenza del patogeno 2) Geni di pianta o del patogeno che possono indurre o potenziare la risposta di immunità della pianta 1) Geni di pianta o esogeni che possiedono attività antimicrobica o contrastano fattori di virulenza del patogeno • Esempio: sovraespressione del gene della chitinasi • Esempio: proteina antimicrobica KP4 • Esempio: sovraespressione del gene della chitinasi Proteine PR Families PR-1 Type member Tobacco PR-1a Properties antifungal PR-2 Tobacco PR-2 b-1,3-glucanase PR-3 Tobacco P, Q chitinase type I,II, IV,V,VI,VII PR-4 Tobacco 'R' chitinase type I,II PR-5 Tobacco S thaumatin-like PR-6 Tomato Inhibitor I proteinase-inhibitor PR-7 Tomato P69 endoproteinase PR-8 Cucumber chitinase chitinase type III Tobacco 'lignin-forming PR-9 peroxidase' peroxidase PR-10 Parsley 'PR1' 'ribonuclease-like' PR-11 Tobacco 'class V' chitinase chitinase, type I PR-12 Radish Rs-AFP3 defensin PR-13 Arabidopsis THI2.1 thionin PR-14 Barley LTP4 lipid-transfer protein PR-15 Barley OxOa (germin) oxalate oxidase PR-16 PR-17 Barley OxOLP Tobacco PRp27 'oxalate oxidase-like' unknown Fusariosi della spiga: Fusarium head Blight (FHB) Malattia causata da Fusarium graminearum e altre specie del genere Fusarium spp. Fusarium graminearum produce la micotossina Deossinivalenolo (DON) Metodo biolistico – co-bombardamento pAHCBarChit + pAHC25 in embrioni immaturi pAHCBarChit: plasmide contenente un gene di chitinasi classe II (PR-3) di orzo T nos: terminatore della nopalina sintasi di A. tumefaciens uidA: gene per la β-glucuronidasi (GUS) di Escherichia coli Bar: gene per la phosphinothricin acetyltransferase (PAT) di Streptomyces hygroscopicus Selezione, rigenerazione e trasferimento in terreno delle piante T 0 Esperimenti di infezione Frumento-Fusarium graminearum Esperimenti di infezione Frumento-Fusarium graminearum % infected spikelets NS T Days post-infection Cariossidi malate Cariossidi sane Conclusioni Due delle 7 linee transgeniche che hanno mostrato una aumentata resistenza alla fusariosi in serra, hanno confermato questa capacità in esperimenti di campo. Entrambe queste linee (C8 and C17) mostravano più elevati livelli di espressione della chitinasi rispetto alle altre linee. Per ragioni non chiarite, la linea C15 che esprime alti livelli di chitinasi non mostra maggiore resistenza alla fusariosi in campo. • Esempio: proteina antimicrobica KP4 KP: ‘killer proteins’ (KP) isolata da un virus che infetta il fungo patogeno Ustilago maydis Le linee transgeniche mostrano una riduzione del sintomo del 30% L’attività antimicrobica è efficace su più specie fungine di patogeni Plant Biotechnology Journal Volume 4, Issue 1, pages 63-75, 8 SEP 2005 DOI: 10.1111/j.1467-7652.2005.00158.x http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1467-7652.2005.00158.x/full#f1 Biosafety studies 1) Geni di pianta o esogeni che possiedono attività antimicrobica o contrastano fattori di virulenza del patogeno • Esempio: inibitore proteico della poligalattoronasi (PGIP) • Esempio: ossalato ossidasi • Esempio: inibitore proteico della poligalattoronasi (PGIP) Progressione dei sintomi dopo 7 e 19 giorni post infezione con F. graminearum T C C T g/spike Kernel yield per spike 1000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 * * C C-I T T-I Average values of 5 combined resistance tests DON contamination of F. graminearum infected control (NS) and Transgenic (T) plants 14 DON mg/g 12 * 10 8 6 * 4 2 0 C-I T-I More than 50% reduction in DON accumulation in the transgenic infected plants Total Starch Total starch content (%) 66,00 64,00 62,00 * 60,00 * 58,00 56,00 54,00 52,00 50,00 NS NS- I T T -I Average values of 5 combined resistance tests EXPERIMENTAL DESIGN Control Control inf Comparison 1 (C1) 3 10 Comparison 2 (C2) Comparison 3 (C3) Master gel 1986 spots Comparison 4 (C4) Transgenic Transgenic inf • Esempio: ossalato ossidasi Planta (2008) 228:331–340 2) Geni di pianta o del patogeno che possono indurre o potenziare la risposta di immunità della pianta Esempio: utilizzo del gene di Resistenza Rpg1 Esempio: utilizzo del gene Npr1 • Esempio: utilizzo del gene di Resistenza Rpg1 364–369 PNAS January 7, 2003 vol. 100 no. 1 L’introduzione dei geni R nelle varietà coltivate conferiscono la resistenza per un periodo di tempo limitato Anni di picco Anni di crollo The stem rust resistance gene Rpg1 has protected North American barley cultivars from significant yield losses for over 65 years • Esempio: utilizzo del gene Npr1 Jaemyung Choi , Sung Un Huh , Mikiko Kojima , Hitoshi Sakakibara , Kyung-Hee Paek , Ildoo Hwang The Cytokinin-Activated Transcription Factor ARR2 Promotes Plant Immunity via TGA3/NPR1-Dependent Salicylic Acid Signaling in <ce:italic>Arabidopsis</ce:italic> Developmental Cell Volume 19, Issue 2 2010 284 - 295 http://dx.doi.org/10.1016/j.devcel.2010.07.011 Figure?7 Cytokinins Synergistically Interact with SA to Induce <ce:italic> Pr1</ce:italic> Expression through the TGA3-Interacting ARR2 Transcription Factor In cytokinin-rich tissues, TGA3 interacts with and recruits activated ARR2 to the <ce:i... Jaemyung Choi , Sung Un Huh , Mikiko Kojima , Hitoshi Sakakibara , Kyung-Hee Paek , Ildoo Hwang The Cytokinin-Activated Transcription Factor ARR2 Promotes Plant Immunity via TGA3/NPR1-Dependent Salicylic Acid Signaling in <ce:italic>Arabidopsis</ce:italic> Developmental Cell Volume 19, Issue 2 2010 284 - 295 http://dx.doi.org/10.1016/j.devcel.2010.07.011 Figure 4 The Arabidopsis NPR1 Protein Is a Receptor for the Plant Defense Hormone Salicylic Acid Source: Cell Reports , Volume 1, Issue 6, Pages 639-647 (DOI:10.1016/j.celrep.2012.05.008) Copyright © 2012 The Authors Terms and Conditions Infezione su spiga con F. graminearum Trattmento sulla foglia Trattmento sulla foglia NH1 (NPR1 di riso) sotto il controllo del promotore Ubi1 di mais induce una espressione costitutiva dei geni PR Altri esempi di strategie applicabili Geni derivati dai patogeni: Uso degli elicitori Prom PR1 Avr Ter Prom 35S min Gene R Ter Utilizzo di un “recettore” ad ampio spettro e fattore specifico (gene R) PGIP PG di funghi patogeni Chimera PGIP/Xa21 Attivazione genica Strategia 3: “Pathogen mimicry” Resistenza ai virus Virus del mosaico del tabacco Il controllo delle malattie virali è difficile: in genere si controllano gli organismi che ne consentono la diffusione (es. afidi, ma l’uso degli insetticidi ha un impatto limitato nel controllo della diffusione della malattia) o più efficacemente si attuano controlli colturali (rimozione delle piante malate o uso di varietà resistenti/tolleranti) Protezione crociata -1972: prima osservazione: l’inoculo di una pianta con un ceppo virale non molto virulento si otteneva la protezione contro una successiva infezione con un ceppo virale molto virulento. Protezione crociata Quasi tutti i virus esprimono proteine dei seguenti tre tipi: • Proteine di rivestimento (Coat proteins, CPs); • Proteine di movimento (Movement proteins, MPs); • Proteine per la replicazione I meccanismi di difesa naturali delle piante sono diretti verso questi target e verso il genoma virale. Come funziona la resistenza indotta nelle prime piante GM resistenti ai virus? Sovraesprimendo nella pianta una proteina del virus (in genere la proteina del capside) si induce un processo noto come cosoppressione genica In caso di infezione la cellula vegetale transgenica “percepisce” che un gene è sovraespresso e risponde bloccando l’espressione del transgene e virale Strategia nota anche come Resistenza virale mediata dalla proteina del capside Resistance to tomato spotted wilt virus in transgenic tomatoes (left) due to the insertion of a viral gene. Control plants are on the right. (Courtesy T. German) T C Silenziamento genico nelle piante “Cosoppressione” (RNAi di un gene endogeno indotta da una inserzione di un transgene) originalmente descritta in una petunia transgenica in cui desiderava sovraesprimere la calcone sintasi (CHS), un enzima per la biosintesi delle antocianine (Jorgensen et al, Plant Cell 1990 2:279). 35S CHS cDNA promotore Processo che determina la downregulation di un gene •a livello della trascrizione (TGS)(es. trasposoni, geni retrovirali, eterocromatica) •o post-trascrizionale (PTGS)(dopo la trascrizione di un gene) Esistono due meccanismi correlati basati sull’RNA che determinano il silenziamento genico nelle piante : 1) RNA interference (RNAi): degradazione dell’mRNA 2) Metilazione del DNA controllata dall’RNA (RNAdirected DNA Methylation, RdDM): soppressione della trascrizione Meccanismo generale dell’ RNAi RNA a doppia elica dicer ribonucleasi siRNAs RISC Degradazione del trascritto Meccanismo generale dell’ RNAi RNA a doppia elica dicer ribonucleasi siRNAs RISC Degradazione del trascritto RNA a doppia elica o siRNAs scatenano la metilazione del DNA (RdDM) RNA aberrante priming RdRP, etc. ds RNA dicer ribonuclease siRNAs RISC Degradazione del trascritto RNAi fornisce una difesa contro virus e sequenze trasponibili, ma si è anche evoluto come meccanismo per produrre micro-RNAs (miRNAs) da sequenze endogene che regolano l’espressione genica durante lo sviluppo disturbando la stabilità o la traduzione dell’ mRNA target. DICER RISC Ronald P. van Rij , Raul Andino The silent treatment: RNAi as a defense against virus infection in mammals Trends in Biotechnology Volume 24, Issue 4 2006 186 - 193 http://dx.doi.org/10.1016/j.tibtech.2006.02.006 Figure 1 RNA silencing pathways. The double-stranded RNA silencing pathway is involved in two different modes of posttranscriptional gene silencing <ce:cross-refs refid="bib1 bib58"> [1,58]</ce:cross-refs> . In the ?cleavage mode? of RNAi, doubl... Fattori scatenanti l’RNAi nelle piante 1) Infezione con un virus a RNA che contiene un segmento della sequenza genica target replication dicer 2) Integrazione di un transgene ripetuto invertito fortemente trascritto transcription dicer 3) Trascrizione elevata di transgeni ripetuti non-invertiti transcription ? dicer Virus-induced gene silencing (VIGS). Espressione transiente con sistemi virali In piante di Nicotiana benthamiana come sistema eterologo utilizzando il virus X della patata (PVX) 166 kd 25kd 8kd GDI 12kd Purificazione delle proteine eterologhe CP VIGS della Fitoene desaturasi La fitoene desaturasi è un enzima chiave della biosintesi dei carotenoidi, che sono pigmenti fotoprotettivi. La perdita di questi pigmenti mediante VIGS causa il fotobleaching e il tessuto diventa bianco VIGS di una pianta di tabacco che esprime la GFP Diffusione sistemica della VIGS-GFP Esteso VIGS della GFP Il coloro rosso è dovuto alla fluorescenza della clorofilla illuminata con gli UV VIGS di NbEDS1 compromette la resistenza al TMV mediata dal gene di resistenza N Programma del corso •La risposta della pianta agli stress. •Stress abiotici e biotici. •Meccanismi di difesa delle piante. •Attivazione delle risposte di difesa delle piante. •Le risposte sistemiche di difesa delle piante. •Trasformazione genetica: Agrobacterium, geni reporter e promotori costitutivi, tessuto-specifici, inducibili e sintetici. •Possibili strategie biotec per l’incremento della resistenza alla siccità. •Possibili strategie per il controllo dei fitopatogeni mediante l'ingegneria genetica: utilizzo di 1) Geni di pianta o esogeni che possiedono attività antimicrobica o contrastano fattori di virulenza del patogeno; 2) Geni di pianta o del patogeno che possono indurre o potenziare la risposta di immunità della pianta; Resistenza ai virus; RNAi; VIGS. •Esempi specifici. •Studi di caso: piante transgeniche in commercio resistenti a virus e insetti. •Cambiamenti climatici e malattie delle piante. •Preoccupazioni sociali per l'applicazione delle Biotecnologie nel settore agrario (particolare riferimento alle piante resistenti a malattie) e possibili approcci biotec per superare le critiche